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- - - - - Pokèmon, the ancient years - - - - -


aLittleFED

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Salve a tutti, in questo topic posterò un racconto che sto scrivendo piano piano. Quindi ogni volta che andrò avanti, modificherò il post. Spero possa piacervi. :D Potete commentare tranquillamente. Non sono un grande scrittore, ma un disegnatore. Non sono mai stato bravo a scrivere, ma è sempre stata una cosa che mi sarebbe piaciuta fare. Quindi ci saranno tantissimo errori ,molti anche di distrazione, che con il tempo correggerò. Scusate! ^^ vogliatemi bene comunque! <3 

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POKEMON - The ancient years

 

Prologo

 

 

Un colpo a destra. Uno a sinistra. Poi un fendente e una parata. 
Si sentiva solo il tintinnio di una piccola spada.
Appena fuori della città di Ocel, nel bel mezzo della foresta grigia, si intravedeva un ragazzo. 
Non era molto alto e all'apparenza il suo fisico risultava pressocchè minuto, ma era molto agile. 
I suoi movimenti erano percettibili solo grazie alle scintille che la sua arma emanava. 
Di fronte a lui, partecipava all'allenamento un pokemon. Era un Honedge. Anche questo sembrava molto piccolo rispetto 
alla stazza dei suoi simili. Ciò nonostante, i due sembravano formare una bella coppia. Erano molto affiatati e
molto probabilmente era uno dei primi allenamenti che facevano insieme. Il combattimento durò un paio di ore, fino a quando,
al primo cenno di affanno, il pokèmon si scagliò contro il giovane ragazzo che non riuscì piu a parare i suoi colpi e lo colpì inavvertitamente in pieno volto, così da farlo cadere a terra e fargli perdere i sensi.......
...
...
...
''...Ehi ragazzo, tutto apposto?'' a parlare era stato un signore anziano, avrà avuto su per giù una settantacinquina di anni.

Lunghi capelli di color argento incorniciavano un volto segnato dal tempo.

Aveva gli occhi quasi chiusi e su di uno, sul sopracciglio, due cicatrici parallele lunghe 5 centimetri circa. Indossava una tunica di color bordeaux e una cinta di cuoio legata in vita. Ai lati di questa aveva cinque pokeball rosse, due a sinistra e tre a destra. Poi nè portava una al collo, come fosse un ciondolo.
Questa era diversa dalle altre, era di colore grigio. 
Disteso su di un letto c'era il ragazzo. Da vicino si poteva notare meglio la fragilità del suo corpo. Era veramente Minuto.

I suoi capelli erano di color cremesi, ed erano lunghi abbastanza da portare una piccola fascia per non farli cadere davanti agli occhi.

Indossava una semplice maglia grigia, dei pantaloni di seconda mano di un grigio leggermente piu scuro della maglia e una sciarpa di color blu acciaio.
Ai piedi del letto c'era il suo pokemon che, accucciato, teneva fisso lo sguardo sul suo allenatore.
''Non tanto direi..mi gira un pò la testa'' rispose il ragazzo, cercando di alzarsi e tenendosi la testa con una mano.
''Hai preso una brutta botta, sembra che il tuo pokèmon debba essere istruito meglio sul dosaggio della forza'' disse il vecchio girando la testa verso Honedge.
Quest'ultimo sentendosi in colpa sgattaiolò sotto le lenzuola del letto e con sguardo abbattuto guardò nuovamente il ragazzo.
Il giovane si guardò per qualche secondo intorno e non vide altro che una stanza non molto ampia, circondata da muri di un legno molto scuro
i quali facevano da fortezza ad una scrivania con sopra dei libri, all'apparenza molto vecchi, e a tante piccole dispense e scaffali contenenti ortaggi e frutta varia.
 C'erano anche due piccole finestre, sempre in legno, ma chiuse. Per questo, il tutto era illuminato da tante piccole lanterne ad olio.

C'era molto calore nell'atmosfera.
Poi con aria interrogativa chiese all'anziano signore chi fosse e lui rispose senza farsi tanti problemi.

''Io? Bhè sono un contadinotto come tanti altri e per vivere non faccio altro che coltivare la mia piccola e graziosa terra.

Il mio nome è Endum e vivo in questa città da ormai 40 anni. Tu più tosto...come mai stavi nella foresta grigia? Non sai che può essere radioattiva? Circolano molte voci di persone che hanno subito gravi danni al loro organismo. Ti conviene non stanziarci troppo li dentro.'' 
''No, non sapevo di questa cosa. Comunque molto piacere Signor Endum, io sono Ostry e l'altra settimana mi è stato affidato

il mio primo compagno di viaggio, Honedge! Aspettavo questo momento da tanto tempo e sembrava non arrivasse più! Da allora ci stiamo allenando tutti i giorni, perchè abbiamo intenzione di partecipare alle prossime giostre del reame d'acciaio.

Lì, ogni anno, si riuniscono migliaia di allenatori per cercare di vincere il grandissimo premio in palio, ma soprattutto,  

di diventare il miglior combattente del reame e...'' 
''...e avere la possibilità di essere invitato negli altri reami per partecipare a qualcosa di molto più importante. Si ne ho sentito parlare...''

Il signore interruppe il ragazzo guardando fisso una lanterna. 
''Bhè giovane Ostry, si è fatto un pò tardi. Forse è meglio se torni a casa. I tuoi genitori potrebbero essere in pensiero.

Mi raccomando, alla larga dalla foresta. Se proprio desideri allenarti perchè non ti dirigi nella palestra al sud della città? Li ogni allenatore, grande o piccolo che sia, è ben accetto! E' stato un piacere conoscerti.'' Endum aiutò il ragazzo ad alzarsi e lo accompagnò alla porta.
''...Grazie di tutto Signor Endum, ci farò un pensiero! Hony, vieni andiamo!''

Correndo via come il vento insieme al suo pokèmon, Ostry, si diresse verso la piazza centrale della
città ormai completamente illuminata da piccole fiaccole collocate sui muri delle case. Si era fatta notte. 

...

...

...

Era il 16 settembre del 1502.

 

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