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[Mistery's W] Felixia's Explorers (NON COMMENTARE)


gvtsu

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Buongiorno, questo è il risultato del progetto "Fan Fiction a Staffetta". Il concetto è abbastanza semplice, A turno ognuno dei 4 partecipanti scriverà la sua parte del capitolo, senza intaccare quella degli altri.

NB: Nessuno sa cosa scriverà lo scrittore che prevede il suo turno!

La frequenza di uscita è di 1 capitolo a settimana, che sarà diviso in 4 parti, ognuna per ogni membro del progetto.

I partecipanti sono:

 

E insieme formiamo il team "Mistery's W"!

 

Se volete fare un commento, positivo o negativo che sia lo può fare qua:

 

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CAPITOLO 1.1

 

Froakie [Modality]

 

Froakie si svegliò sotto l'albero dove si era appisolato qualche ora prima. Era tutto assolutamente normale, se non per una cosa, si sentiva terribilmente osservato. Ignorando la cosa, si avvio verso il suo villaggio : Borgo Azzurro. Come al solito erano tutti indaffarati nei propri compiti, anche Froakie ne aveva uno, ma lo aveva finito quella mattina. Borgo Azzurro era una piccolissima cittadina nella regione di Felixia, mai esistito nome meno azzeccato . Quello era un posto stupendo isolato dal resto del mondo, ma non lo era affatto, quando il tiranno aveva attaccato la Regina e  preso il controllo della regione, era nata una enorme crisi. Nessuno sapeva chi fosse il Tiranno, sapeva solo che per la propria soppravvivenza era meglio non incontrarlo. Froakie scacciò dalla testa quei brutti pensieri e si avviò verso casa, pronto per cenare. Froakie viveva da solo in un piccolo monolocale, aveva i suoi compiti e li svolgeva sempre con un grande anticipo, un altro motivo per cui si sentiva fuoriposto. A Froakie piaceva l'avventura, si divertiva anche solo a cercare della legna per il suo compito quotidiano a Nord del villaggio, dove non c'era mai nessuno. Purtroppo quella dell'avventuriero non era la sua vita. C'era una persona che lui invidiava e stimava : Lucario l'avventuriero. Ogni tanto arrivava anche a Borgo Azzurro qualche sua notizia: "Lucario trova la Lucarite!" oppure "Lucario l'avventuriero scopre le rovine degli Antichi!". Lui era semplicemente Froakie. Un piccolo Pokèmon in un piccolo villaggio in una grandissima regione. Forse questo non era un punto a sfavore, anzi, era uno a favore del suo sogno. Lui non sapeva che si sarebbe avverato presto. Froakie arrivò a casa, subito si avviò verso la zona cucina, dove appoggiò qualche bacca da cucinare. Peccato che non rivide più quella Bacche. Sentì dei rumori. Strano, decisamente strano. Il suo letto era disfatto. Ancora più strano, Froakie era abbastanza meticoloso nei suoi compiti. Aprì la sua dispensa, ma era vuota. C'erano solo delle Baccamango. Lui adorava le Baccamango, ma aveva la dispensa piena quella mattina, quindi, qualcuno era entrato in casa. Girò L'angolo. C'era un Piplup in passamontagna.

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CAPITOLO 1.2

 

Piplup [Nevix]

 

- Mani in basso: questa è una Baccaperina! – esclamò il Piplup a bocca piena, puntando contro l’altro Pokémon Acqua una buccia di bacca, che stava tenendo stretta in mano.

- A dire la verità – disse il Froakie, per niente spaventato – Quella è una Baccamango e credo sia mia… -

- Cosa vai blaterando!? Io sono il grandissimo Piplup ventordicesimo, capo incontrastato e temuto dei Dark Empoleon, la banda fondata dal mio trisavolo daltonico! – disse di nuovo il Pokémon col passamontagna, mostrando una grossa medaglia d’oro, che produsse un forte tintinnio appena la mosse.

Subito dopo che il Pokémon la avvicinò agli occhi dell’altro, lui notò una scritta appena visibile e recitante “Medaglia da Duli, Plodotta ed impoltata da Mienshao ltd. Malchio legistlato”.

Per qualche oscuro motivo, al Pokémon Schiumorana, vedendo quel terribile manufatto palesemente taroccato, venne da ridere talmente forte che, per quanto cercò in un primo momento di non scoppiare a ridere, alla fine non riuscì a farne a menò e si ribaltò per le troppe risate.

- Se tu sei il capo di un gruppo di teppisti, io sono l’assistente di Lucario l’avventuriero! – esclamò tra una risata e l’altra, mentre rotolava sul pavimento e faceva arrabbiare sempre di più il Piplup.

- Come osi prenderti gioco di me, piccolo ranocchietto che non sei altro!? – chiese pestando i piedi e frugando nel sacco di iuta nel quale aveva messo tutta la refurtiva, estraendo poi una piccola pistola giocattolo di colore giallo acceso, in perfetta contrapposizione con quello nero del passamontagna e quello azzurro e blu del suo corpo – Questa è un Pistolacqua e non ho paura di usarla!! – esclamò rabbioso e sparando un colpo in aria per dimostrare che non stava scherzando.

Ancora una volta, Froakie si chiese se quella fosse sul serio una minaccia, ma soprattutto se sapesse che quell’arma che teneva in mano non era nemmeno lontanamente assimilabile ai VERI attacchi Pistolacqua, come quello che possedeva lo stesso Pokémon con cui stava parlando.

Vedendo l’espressione confusa dell’essere che si trovava davanti, Piplup decise di passare all’azione: prendendo l’arma con entrambe le mani, la puntò contro l’altro Pokémon Acqua e sparò un colpo.

Non ci furono conseguenze.

Nemmeno una.

Nemmeno la più piccola immaginabile.

E Piplup si arrabbiò e riprese a pestare i piedi: - Ma è possibile che quel contrabbandiere di Mienshao non riesce mai a portarmi qualcosa che funzioni bene!? – chiese gettando a terra la pistola giocattolo.

Froakie, notando che il ladro improvvisato sembrava abbastanza distratto, provò una manovra che aveva imparato dal suo idolo: un potente attacco di tipo Lotta che si diceva avesse salvato Lucario da una situazione terribile e che avesse sbaragliato un intero esercito con un solo colpo.

Muovendosi quatto quatto, cercò di girare attorno a Piplup per colpirlo alle spalle, ma, nell’esatto momento in cui stava per lanciare il suo attacco, qualcosa lo colpì forte sulla nuca, facendogli perdere conoscenza.

- Come sono andato, capo? – chiese il nuovo arrivato.

- Benissimo, Pawniard: hai fatto un lavoro davvero eccellente! – esclamò il Pokémon col passamontagna, voltandosi verso l’amico e tornando improvvisamente allegro – Ora, fai un’altra cosa utile e porta questo ranocchietto alla nostra base: non so se sarà un buon ladro, ma ho sentito dire che i Froakie si evolvono in Greninja, quindi qualcosa di buono lo saprà pur fare, no? -

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CAPITOLO 1.3

 

Pawniard [Claudi471]

Il piccolo Pokemon d'acciaio ribattè - Ehi vedi di fare attenzione, anche noi Bisharp non siamo da meno - Esclamò in modo fiero. Immediatamente il giovane dilettante caricò il Froakie in un sacco di yuta e si incamminarono verso il rifugio. Appena arrivati immediatamente i due vennero accerchiati da due Prinplup che gli chiesero - Ehi voi due, cosa portate in quel sacco? - Piplup rispose - Abbiamo portato al capo una bella scorta di bacche e un prigioniero che ha provato ad ostacolarci, quindi ora scansatevi e lasciateci passare - I due Prinplup furiosi li lasciarono passare. Si incamminarono lungo una caverna dove l'unica fonte di luce erano delle torce poco più grandi di un accendino - Il giovane Pawniard esclamò - Credo proprio che il capo sarà fiero di noi e ci darà forse anche una promozione. Il Piplup in passamontagna ribattè - A me sicuro, e forse a te che non la darà amico mio. Sai com'è, sei ancora troppo giovane e con poca esperienza - Pawniard come d'impulso si voltò e urlò - Senti un pò vedi che se non fosse stato per me tu ora saresti qua senza prigioniero, senza bacche e con un bernoccolo causato dal colpo del nostro amichetto dentro il sacco - Dal piccolo becco di Piplup non uscì nemmeno una parola e in modo silenzioso giunsero ad un grande portone, che al loro arrivo si spalancò lasciando passare in mezzo a se una luce così forte che acceco i due ladri; Il piccolo Pawniard aveva un sorriso stampato, perchè sapeva che da li a poco lui e il suo amichetto in passamontagna sarebbero stati ricompensati. Arrivarono in una stanza dove tirarono fuori Froakie dal sacco e lo legarono con delle cordicelle prodotte dai Caterpie che lavoravano in quel rifugio. Ad un tratto entrò un Piplup che disse-Il Maestro vi sta aspettando - Subito i due cominciarono a sudare, presero il sacco con le bacche e il piccolo Froakie ancora privo di sensi e si diressero verso la maestosa stanza del Gran Maestro. Appena si avvicinarono all'entrata una voce maestosa esclamò - Avanti, entrate miei giovani apprendisti - I due impauriti entrarono in una stanza che emanava luce ovunque; le pareti erano placcate di un materiale talmente lucente che a prima vista poteva sembrare oro, e i mobili erano fatti di un legno molto pregiato. Inutile dire che tutto quello che era presente in quella stanza era rubato. Il Gran Maestro invece era un maestoso  Empoleon che indossava una mantellina di color rosso acceso e con qualche pezzettino di pepita d'oro incastonato in esso. Il piccolo Pawniard e Piplup si inchinarono. Il Piplup disse -Maestro, io e il mio assistente le abbiamo portato dei doni che non la deluderanno- Pawniard appena sentì "assistente" gli diede una gomitata. L'Empoleon divertito dalla reazione del Pawniard chiese di mostargli i doni. I due come presi dalla fretta mostrarono le bacche al Maestro - Mmh, baccamango, la mia bacca preferita!- disse il Maestro compiaciuto; subito dopo il Pawniard trascino davanti al Maestro il piccolo Froakie che nel frattempo stava riprendendo coscienza. Il Maestro incuriosito esclamò - Eh lui chi sarebbe e perchè l'avete portato dinnazi a me? - Il Pawniard rispose - Maestro questo Froakie ha molto talento da vendere, sono sicuro che con un dovuto addestramento diventerà una fonte di ricchezze per la nostra comunità - L'anziano Empoleon ancora perplesso scrutò per bene Froakie, quando all'improvviso- Ehi dove sono?! Che cosa mi avete fatto?! - disse di colpo il giovane Froakie - Ohoh! Ma guarda quanto è pieno di energie il ranocchio!- aggiunse il Maestro con un sorrisetto stampato -Hey! Tu come ti permetti di chiamarmi ranocchio?! - Urlò Froakie. Subito Pawniard gli diede una botta in testa esclamando - TU! Vedi di portare rispetto al gran Maestro -Ma nemmeno ebbe il tempo di finire la frase che si sentì un rumore improvviso che fece sobbalzare l'intero gruppo di Pokèmon. Ad un tratto il tetto venne sfondato ed un esercito di Sneasel circondarono il gruppo di ladri, con al centro una stupenda Audino violacea.

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Capitolo 1.4

 

AUDINO (Hero)

 

Il suo sogno era quello di diventare la Idol più famosa e più bella dell' intera regione, peccato che invece di fare la Idol faceva il capo di una squadra di Sneasel rintontiti, che manco sapevano usare una mossa di tipo ghiaccio. Giustamente si sa, con il suo splendore anche degli insulsi Pokèmon cadevano ai miei piedi, almeno era la reginetta di qualcuno. Lo scopo della sua banda era quello di rubare i regali per il pinguino gigante, di solito si trattava di oggetti inutili come bacche, soprattutto se c'erano quei due nullafacenti del pinguino e di quell' essere affilato al cospetto del mega pinguino. Questa volta però avevano con loro un grazioso rospetto azzurro, con tono molto elegante e sicuro di se Audino disse: - Uh, che bel bottino che avete oggi, un bellissimo rospetto! Peccato che sarà tutto mio, vero Sneasel? - Gli Sneasel servetti come al solito, attaccarono i due Pokèmon, che vennero colpiti. Il ranocchio rintontito da tutto ciò che accade in quel momento, svenne e cadde a terra , e senza farmi alcun problema presi con me quell'essere e scappai dal buco che avevo creato. Andò verso il suo rifugio, nella speranza che il pinguino e il suo amico non la avessero seguita, e legò il rospo su una roccia e si mise a fare un mini balletto come quelle dannate idol che le avevano rubato il posto alla Gara per Idol di Borgo Bacca. Proprio mentre ballava il rospetto si sveglio e disse con tono divertito: - Sei così ridicola! Sembri uno sgorbio ambulante!- con tono arrabbiato Audino le rispose: -Stai zitto!- e con una forte breccia tramortì il Pokèmon. E il peggio era arrivato, i due amichetti ladruncoli erano arrivati a riprendersi il loro bottino. Piplup appena la vide esclamò:- Ridacci il nostro bottino o finirai male!- Audino scoppiò in un immensa e fragorosa risata, quei due robi la dovevano, ma neanche se avessero dei poteri straordinari. E infatti attaccò con una forte breccia il pinguino, e l'amichetto venne travolto dal Piplup. Era fatta, ormai erano KO quando sentì : - Wow,ma sei fortissima, conosci il maestro Lucario!- Con tono sgarbato dissi :- Chi è sto Lucario?- Poi decise che sarebbero dovuti scappare ancora da quel posto e quindi Audino prese con se il ranocchio e fuggì dai due inseguitori. 

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CAPITOLO 2.1

 

Froakie [Modality]

 

Froakie non voleva essere catturato. Forse. All'inizio doveva servire un Pokèmon della peggior specie: il capo di quella stupida banda di "ladri". Sempre se si potessero definire tali. Sconfitti da un Audino. Si, quell' Audino era un allievo del maestro Lucario, anche se forse non lo sapeve. Ma quelli erano solo dettagli. Forse non era una grande idea usare Idrobreccia per bucare il vecchio e sporco sacco di yuta e scappare, ma d'altronde, non riusciva quasi più a respirare. Quegli stupidi Sneasel neanche se ne erano accorti. Gli Sneasel era sempre stupidi. Ora però era ad un punto cieco. Non aveva la più pallida idea di dove fosse, e andare alla cieca, sopprattutto dato che stava arrivando la notte, non era una grandissima idea. Per nulla. Froakie decise a malincuore di andare alla base dei banditi a parlare con quel Piplup in passamontagna, sembrava simpatico e disposto ad aiutarlo. Anche Pawniard sembrava simpatico, ma era troppo attaccato ad Empoleon. Sarebbero stati amici se quei due non fossero ladri. Si avvio di soppiatto verso la base della banda. Arrivò davanti all'ingresso, ma si buttò subito dietro un sasso, vide un Bischarp e un Machomp davanti alla porta. Batterli era fuori questione. Forse, solo uno, con un po' di fortuna lo avrebbe sconfitto, ma entrambi... Serviva un piano e alla svelta. Sentì qualcuno che si avvicinò e gli tirò una sberla. Forse voleva metterlo K.O. , ma non ci riuscì. -Chiunque tu sia- disse Froakie -Sappi che non mi hai scalfito di un minimo-. Froakie si girò era un Piplup. Quello col passamontagna. Subito, forse perchè spaventato, disse -Scusa per averti rapito e offerto in dono al mio capo...ma sai come è, c'è la crisi, si fa fatica ad arrivare a fine mese, ho una familia con 18 figli e...- Froakie lo zittì immediatamente -Basta con queste stupidaggini! Che ci fai qua e cosa vuoi da me?!- il Piplup riprese -Ogni tanto vengo qua a vedere le stelle... Speranzioso di tornare libero... a te ti ho incotrato per puro caso...- Froakie era stupito, forse anche un pelo imbarazzato. -Libero?!- esclamò Froakie. -Sì, libero, prima forse stavo esagerando, ma ho davvero una famiglia, ho un piccolo Pipulp ed eravamo felici, servivamo la Principessa Diancie, ma quando il Tiranno la ha spodestata dal trono, schiavizzò i suoi sudditi...Io riusì a scappare per caso.- Froakie ribattè -Ma se eri al servizio della principessa e avevi una famiglia, cosa fai qua a drubare bacch a commerciare con inaffidabili mercanti?! Non dovresti cercare di liberare la tua famiglia?- Pipulp poco convinto rispose -E come potrei? Il Tiranno è fortissimo, ed io sono un semplice Piplup... poi, non so per quale ragione, tempo fa ho stretto un patto di sangue con Empleon, da pinguino a pinguino: Non avrei mai smesso di servirlo finchè lui mi darà il consenso di andarmene o passerà a miglior vita...- Froakie era stupito da quel piccolo sciocco ma simpatico Piplup, ma in qualche modo riuscì a dire -Vorresti cosringerlo a farti liberare?- Piplup disse -Come se fosse possibile...ci ho provato in tutti i modi!- Froakie ribattè abile -Non lo metto in dubbio...ma hai mai provato con le cattive?- Gli occhi di Piplup si riempirono di Speranza. Froakie continuò -Chi ha fatto un patto simile con Empoleon ed è ansioso di fuggire?- Piplup rispoise dopo un po' -Il Pawniard che ti ha rapito! Se vieni con me passando dal balcone di camera mia te lo faccio conoscere, evitando i due sgherri al Portone Principale!-. - Bene,- disse Froakie -Andiamo a cercare Pawniard!-

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CAPITOLO 2.2

 

Piplup [Nevix]

 

I due non ci misero molto ad arrivare alla camera di Piplup.

Per loro fortuna, lui era ben conosciuto lì e nessuno avrebbe mai sospettato che stesse per tradire il loro stesso capo: grazie a questo, ci volle davvero poco a superare tutte le guardie ed entrare in un piccolo monolocale dall’arredamento spartano, ma in cui sembrava esserci tutto ciò che potesse servire ad un Pokémon per vivere.

L’unica cosa che spiccava tra tutto quello che era possibile vedere, era una piccola sfera blu, con un’elica dai colori scuri all’interno, posta su un piedistallo dorato.

Per quanto gli appartenesse da parecchio tempo, nemmeno lui sapeva davvero a cosa servisse, o se valesse qualcosa, ma per qualche motivo si sentiva davvero affezionato a quella palla di vetro, quasi come se facesse parte di lui, in qualche modo.

Froakie, scosse il Pokémon col passamontagna, che sembrava essere rimasto incantato da quei pensieri… chissà cosa sarebbe successo dopo la dipartita dell’Empoleon che lo aveva accolto come suo servitore…

Di certo, non era il momento per riflettere fino a quel punto: aveva vissuto giorno per giorno per parecchio tempo e ora doveva solo continuare a farlo, sebbene in una prospettiva diversa.

La libertà era la sua nuova prospettiva.

Prima di dirigersi verso il balcone, prese la sfera e se la infilò dentro al passamontagna: ci era troppo affezionato per lasciarla lì e probabilmente non avrebbe più avuto modo di tornare indietro.

Come ultimo gesto, prese la catena dorata che portava attorno al collo e la mise sul tavolo, accanto al piedistallo occupato fino a poco prima: era il momento di voltare pagina e quel gesto era il primo passo verso il futuro.

- Vieni – disse aprendo bocca per la prima volta da quando erano entrati, violando il silenzio religioso che lui stesso aveva creato – Il balcone è da questa parte: per un Froakie come te, non ci dovrebbe volere molto per passare dall’altra parte –

Con quelle parole, si avvicinò ad una porta-finestra, che aprì di scatto facendo entrare il forte vento che regnava fuori, come se fosse un presagio dell’imminente scontro che avrebbero dovuto vivere i due.

Il Pokémon Raganella, comprendendo la tensione dell’altro, non disse una parola, ma molto semplicemente uscì e si affrettò a seguire le indicazioni e saltare nell’appartamento adiacente, subito seguito dal Piplup, che accostò la porta e, prendendo una breve rincorsa, lo raggiunse.

Ora, dovevano unicamente convincere il Pawniard a seguirli.

Di nuovo, il Pokémon pinguino passò in testa, affermando di conoscere bene il proprio compagno di avventure e quindi di sapere bene come convincerlo a seguirli senza troppi giri di parole, indicando poi al Froakie di restare indietro, come se necessitasse di più spazio per esercitare l’azione che aveva previsto o, forse, molto più semplicemente perché voleva che rimanesse nascosto agli occhi del piccolo Pokémon di tipo Acciaio.

Prendendo un lungo respiro ed accumulando tanto coraggio e sicurezza quanto serviva, bussò con l’ala sul vetro, sentendo che dall’altra parte qualcuno si mosse non appena fece ciò che aveva pensato.

Dopo pochi secondi, qualcuno dalla voce metallica ma sottile gli ripose, aprendo appena la finestra e mostrando gli occhi di un giallo acceso.

- Piplup, cosa ci fai qui? Perché non sei entrato semplicemente dalla porta? – chiese – C’è forse qualche cosa che non va? –

Prendendo di nuovo un profondo respiro, il Pokémon d’Acqua iniziò a parlare: - Pawniard, so che fin dal primo momento in cui ci siamo conosciuti, non sono stato proprio il massimo, come compagno di avventure e so anche che ti ho trattato male parecchie volte, ma ti chiedo di fidarti di me –

- Vai avanti – disse serio il Pokémon Lamaffilata, incrociando le braccia davanti al petto – Come ben sai, non mi piacciono i convenevoli. Sputa il rospo –

Piplup riprese subito: - Il momento è finalmente giunto: ho trovato la chiave della nostra libertà e ora non dobbiamo perdere un’istante di più! – disse indicando il Pokémon dietro di lui.

- Il ranocchietto? – chiese curioso il tipo Acciaio – Ma non doveva essere un regalo per il capo? –

- Esatto: DOVEVA esserlo, ma ora so cosa è giusto. Lui, è riuscito a farmi capire che ci dobbiamo opporre, che un futuro migliore ci attende e che non possiamo accontentarci di sopravvivere commettendo reati per far felice un Pokémon come Master Empoleon! –

Pawniard ci rifletté un po’, chinando il capo e pungolandosi il mento con una lama, poi disse: - credi che potremmo farcela, a batterlo? –

- Se fossimo stati solo noi due, di certo no, ma ora abbiamo un nuovo alleato: in tre ce la faremo senza dubbio! –

Il Pokémon di tipo Acciaio fissò a lungo i due che aveva davanti, poi pronunciò una semplice ma intensa frase: - In tal caso, bando alle ciance: abbiamo un Imperatore da detronizzare! –

Prima che ebbero anche solo il tempo di fare un passo, con un nuovo boato un’enorme palla rosa cadde dal piano superiore.

- Fermi tutti: vi siete forse dimenticati di me!? -

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