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Censurato l'episodio 64 di Pokémon Sole e Luna negli Stati Uniti?!


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13 ore fa, evanesco ha scritto:

 

Certo, se non fosse che viviamo nell'epoca della globalizzazione, che l'anime è curato da The Pokemon Company - di forte stampo internazionale - e che gran parte del mercato videoludico, di cui l'anime è una componente di merchandising, si trova in occidente, fattispecie per l'america. Quindi sì, chi disegna i cartoni animati va, o quanto meno, dovrebbe, pensare al pubblico a cui si sta rivolgendo. E in questo caso potrebbe averlo anche fatto: mi sembra non sia chiaro se si tratta di un caso di autocensura da parte della compagnia, o se è stato proprio l'ente di censura statunitense ad occuparsene.

Dire che non ci assomiglia affatto perché manca un dettaglio mi sembra un po' troppo avventato; per farti un esempio pratico: un costume da Iron Man fatto di stoffa rossa e gialla e senza i propulsori sulle mani,  ma con i tagli sul volto disposti in modo identico ed il caratteristico reattore ark sul petto, richiama comunque mentalmente l'idea di Iron Man - siamo d'accordo, sì? E questo succede anche se non abbiamo una congruenza del 100% delle caratteristiche. Si tratta di un'associazione mentale.

 

Jinx e compagnia bella all'interno del gioco avevano un contesto o_ò

Non è proprio quello il punto della questione, è che le associazioni antirazziali hanno trovato discriminatorio anche il contesto in cui questi pokemon venivano utilizzati - ovvero il fatto che lo stereotipo di una persona di colore venisse equiparato ad un mostro e quindi fosse catturabile dall'allenatore bianco.

 

 

No. Ma proprio no. La parola con la N è razzista a prescindere dal contesto in cui la inserisci e non esiste un contesto in cui non lo sia semplicemente perché tu, persona autodefinita civile del ventunesimo secolo, non hai nessuna scusa valida per usare quella parola piuttosto che un'altra. E no, nemmeno un acronimo conta.

Tornando al fulcro della questione.

 

No, no, per carità. Ma qualsiasi forma di espressione culturale - sia essa un dipinto, un fumetto, un cartone animato, un film, una serie tv, un giornale, una rappresentazione teatrale, una rivista e così via, si propone di rappresentare, almeno in parte, la realtà del pubblico cui fa riferimento.

Per quanto un media possa discostarsi dalla realtà da un punto di vista di trama, di elementi narrativi ecc, non ha motivo (e nemmeno possibilità) di esistere se non si propone di mostrare meccanismi reali della società e spunti di pensiero validi per il mondo moderno in cui si colloca.

Se poi voi dite, "a me non me ne frega che possa offendere qualcuno, volevo vederla xD" benissimo, ma sappiate che il "chissenefrega" è uno stile di vita tristissimo, è sempre stato così e sarà sempre così. E l'idea di un bambino che in un asilo americano si dipinge il volto di nero 'perché l'ha fatto Ash' la trovo quantomeno evitabile - soprattutto perché non vedere questo filler non nuocerà assolutamente a nessuno, a differenza del contrario. ^^

Qui si va nel campo del soggettivo.

Io penso sempre che il primo razzista sia quello che censura.

É lui che vede nel contesto qualcosa di razzista.

Pensiamoci, se uno vede Jinx e dice "sembra lo stereotipo della donna nera" é perché tale stereotipo esiste e lui lo conosce, non solo! Da ad esso anche una certa importanza!

Ti dirò di più, neanche togliendo il contesto quell'immagine é razzista.

Qualunque africano direbbe "é Ash travestito da scimmia" e solo aggiungendo che é stato censurato per razzismo POTREBBE definirlo tale.

Modificato da Basker
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