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Bullismo.


StabnShoot

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7 minuti fa, Dre ha scritto:

 

Ma, dipende da come prendi le cose sinceramente.

Non pensare che non ero vittima di bullismo eh... bisogna saper rialzarsi e dare un calcio nelle palla alla vita (e non dico che sia facile).

 

Dipende dalla sensibilità e fragilità della persona. Io per esempio sono cambiata in peggio, e di parecchio. Mi ci sono voluti anni per riprendermi almeno un po'. Avrei potuto chiedere aiuto ad uno psicologo, non so perché non lo feci a suo tempo. Comunque sia, c'è chi sa reagire, chi no; non tutti sono abbastanza forti da rialzarsi subito. Non se pensi che ci sono addirittura ragazzi che si ammazzano in seguito ad atti di bullismo. Il più recente che mi viene in mente è quel ragazzo di 17 anni che è stato bullizzato perché "brutto e malato", era anche uno YouTuber. Morto suicida perché non ne poteva più. E sai cosa? E' stato insultato pure al funerale. E' proprio necessario che questa gente esista? E' giusto considerarla d'aiuto? Secondo me la vera feccia della società, gli esseri inutili e che non combineranno mai nulla di buono, sono proprio loro, non le vittime.

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1 minuto fa, Giuls92 ha scritto:

 

Dipende dalla sensibilità e fragilità della persona. Io per esempio sono cambiata in peggio, e di parecchio. Mi ci sono voluti anni per riprendermi almeno un po'. Avrei potuto chiedere aiuto ad uno psicologo, non so perché non lo feci a suo tempo. Comunque sia, c'è chi sa reagire, chi no; non tutti sono abbastanza forti da rialzarsi subito. Non se pensi che ci sono addirittura ragazzi che si ammazzano in seguito ad atti di bullismo. Il più recente che mi viene in mente è quel ragazzo di 17 anni che è stato bullizzato perché "brutto e malato", era anche uno YouTuber. Ucciso perché non ne poteva più. E sai cosa? E' stato insultato pure al funerale. E' proprio necessario che questa gente esista? E' giusto considerarla d'aiuto? Secondo me la vera feccia della società, gli esseri inutili e che non combineranno mai nulla di buono, sono proprio loro, non le vittime.

 

Ci sono estremi dappertutto, su quello siamo d‘accordo; quello che volevo comunicare io (mal comunicato, lo ammetto) è: rialzatevi, avete forza e coraggio.

 

Se dovevo dare retta ai bulli del passato mi sarei suicidato pure, ma c‘è qualcosa di grande in ogniuno di noi, e vi auguro a tutti di trovare questa „rage de vivre“.

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bullismo ed utilità sono due termini che proprio non vanno d'accordo.

Non dire roba del tipo "se non fosse stato per i bulli io piangerei se il capo non mi dice bravo" che sono due cose del tutto diverse. Un conto sono scherzetti fatti così per divertirsi e basta, quello non è bullismo. Quando c'hai un'intera classe che mette in dubbio la tua sessualità per il tuo nome, quando si rompono da soli materiale scolastico o occhiali da sole per poi affibbiarti la colpa, oppure quando si inventano in gruppo storielle da dire agli insegnanti su cose che non hai fatto e sei relegato ad un insegnante di sostegno in quanto ritenuto con problemi mentali o pericoloso, e sta fama ti rimane anche dopo aver finito gli studi, facendo si che tutti ti vedano come un mostro, questo è vero bullismo. Non ho mai avuto una vita dignitosa per colpa di questa gente, non hai idea di quante volte per colpa loro ho avuto intenzioni poco piacevoli su me stesso e quante volte io abbia voluto eliminarli.

Giu ha ragione a dubitare che questa gente meriti davvero di esistere, perché, sul serio, cosa fanno? Distruggere la vita di altri per motivi che si inventano loro? Alle superiori pensa che addirittura gli insegnanti non gli hanno detto mai nulla, e io un giorno al limite ne presi uno per il collo e l'ho sbattuto al muro, e allora mi hanno mandato A ME dal preside chiamando anche i miei genitori. Mio padre però, dopo aver sentito tutto disse "se siete talmente incompetenti da non saper tutelare mio figlio, lui ha il mio permesso di difendersi dato che sembra che non sappiate fare il vostro lavoro", non ho ottimi rapporti con lui, ma è un grand uomo nonostante tutto.

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4 ore fa, Zarxiel ha scritto:

bullismo ed utilità sono due termini che proprio non vanno d'accordo.

Non dire roba del tipo "se non fosse stato per i bulli io piangerei se il capo non mi dice bravo" che sono due cose del tutto diverse. Un conto sono scherzetti fatti così per divertirsi e basta, quello non è bullismo. Quando c'hai un'intera classe che mette in dubbio la tua sessualità per il tuo nome, quando si rompono da soli materiale scolastico o occhiali da sole per poi affibbiarti la colpa, oppure quando si inventano in gruppo storielle da dire agli insegnanti su cose che non hai fatto e sei relegato ad un insegnante di sostegno in quanto ritenuto con problemi mentali o pericoloso, e sta fama ti rimane anche dopo aver finito gli studi, facendo si che tutti ti vedano come un mostro, questo è vero bullismo. Non ho mai avuto una vita dignitosa per colpa di questa gente, non hai idea di quante volte per colpa loro ho avuto intenzioni poco piacevoli su me stesso e quante volte io abbia voluto eliminarli.

Giu ha ragione a dubitare che questa gente meriti davvero di esistere, perché, sul serio, cosa fanno? Distruggere la vita di altri per motivi che si inventano loro? Alle superiori pensa che addirittura gli insegnanti non gli hanno detto mai nulla, e io un giorno al limite ne presi uno per il collo e l'ho sbattuto al muro, e allora mi hanno mandato A ME dal preside chiamando anche i miei genitori. Mio padre però, dopo aver sentito tutto disse "se siete talmente incompetenti da non saper tutelare mio figlio, lui ha il mio permesso di difendersi dato che sembra che non sappiate fare il vostro lavoro", non ho ottimi rapporti con lui, ma è un grand uomo nonostante tutto.

Ti auguro di avere una vita che ripaghi tutta la sofferenza che hai dovuto patire per colpa di persone prive di materia grigia e spina dorsale^^

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mah secondo me è uno di quegli argomenti, che non avranno mai un fine

è inutile decretare che sia giusto o sbagliato, o il cercare di fare qualcosa contro il fenomeno stesso, non può essere estirpato

sarebbe più utile insegnare alle persone a difendersi.. solo che rammento, nella maggioranza dei casi è difficile

quindi la soluzione più logica è fornire un aiuto esterno..

anche se in realtà è praticamente assente..

 

 

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6 ore fa, Asxoth ha scritto:

mah secondo me è uno di quegli argomenti, che non avranno mai un fine

è inutile decretare che sia giusto o sbagliato, o il cercare di fare qualcosa contro il fenomeno stesso, non può essere estirpato

sarebbe più utile insegnare alle persone a difendersi.. solo che rammento, nella maggioranza dei casi è difficile

quindi la soluzione più logica è fornire un aiuto esterno.. 

anche se in realtà è praticamente assente..

 

Che sia sbagliato è fuor di dubbio. Quando mai le prese in giro e il tormentare una persona sono cose giuste? In quale mondo? Ci sono dei gruppi che cercano di sensibilizzare i ragazzi sull'argomento e secondo me bisogna continuare su questa strada. Per insegnare come difendersi dipende: fisicamente significherebbe abbassarsi al loro stesso livello, risolvendo le cose con la violenza (anche se tecnicamente sarebbe legittima difesa, ma comunque non risolvi il problema alla radice); verbalmente invece a volte è peggio che meglio. Dipende da persona a persona. La soluzione sarebbe continuare a parlare ai ragazzi, possibilmente anche i genitori.

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12 ore fa, Giuls92 ha scritto:

 

Che sia sbagliato è fuor di dubbio. Quando mai le prese in giro e il tormentare una persona sono cose giuste? In quale mondo? Ci sono dei gruppi che cercano di sensibilizzare i ragazzi sull'argomento e secondo me bisogna continuare su questa strada. Per insegnare come difendersi dipende: fisicamente significherebbe abbassarsi al loro stesso livello, risolvendo le cose con la violenza (anche se tecnicamente sarebbe legittima difesa, ma comunque non risolvi il problema alla radice); verbalmente invece a volte è peggio che meglio. Dipende da persona a persona. La soluzione sarebbe continuare a parlare ai ragazzi, possibilmente anche i genitori.

Se fisicamente non va bene e verbalmente neanche cosa deve fare una persona esattamente? La campagna di sensibilizzazione serve a prevenire, nel limite del possibile, ma non aiuta chi ha già subito e subisce atti di bullismo. C'è differenza tra comportarsi intelligentemente e comportarsi da vigliacchi, nel poco di vita che ho visto io una delle poche cose chiare che ho capito è che a volte bisogna sporcarsi le mani, non ci sono sempre scappatoie o aiuti esterni o la mamma o l'insegnante o il papa a cui rivolgersi, bisogna imparare a contare anche un po' su se stessi e arrangiarsi.

Penso sia giusto dare una raddrizzata ai genitori perché spesso la colpa ricade sulla loro mancanza di controllo, ma è altrettanto vero che a volte le persone sono semplicemente cattive di natura. Quando uno commette un atto malvagio di norma si cerca una giustificazione, che può andare a parare nel contesto familiare o situazioni particolari, ma non c'è sempre un motivo dietro. Una persona può essere cattiva e basta, morta lì, è una persona malvagia come ci sono tante persone buone.

In ogni caso difendersi fisicamente può risolvere il problema alla radice, lo fa eccome, e non serve prendersi a scazzottate stile far west. Sarà un "abbassarsi al loro livello" ma questo benedetto concetto di livello per me non ha granché senso, perché se vivi in un contesto (scolastico, esempio) il livello è quello che il gruppo stabilisce. Se ti ergi al di sopra di esso cosa ottieni? autocompiacimento, gran bell'affare se nel frattempo sei emarginato e perculato in giro, te lo godi solo soletto il tuo essere superiore. Piuttosto occorrerebbe provare a inserirsi nel gruppo e guadagnarsi un po' di rispetto, affrontando il bullo se necessario. Diversi psicologi paragonano i gruppi di esseri umani ai branchi di animali, e ha perfettamente senso, l'istinto è quello. C'è il capobranco e tutti i beta che cercano di guadagnarsi i posti più in alto nella gerarchia. E poi ci sono i reietti, la carne da macello, quelli che per un motivo o per un altro il gruppo esclude.

Se vuoi inserirti nel gruppo non hai molta scelta, certo se hai la fortuna di trovare altra gente con interessi simili ai tuoi tanto meglio, ma può essere tranquillamente che suddette persone siano già parte di quel gruppo o di altri. Se ti lasci emarginare perdi la possibilità di scoprire tante cose.

 

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17 ore fa, Giuls92 ha scritto:

Che sia sbagliato è fuor di dubbio. Quando mai le prese in giro e il tormentare una persona sono cose giuste? In quale mondo? Ci sono dei gruppi che cercano di sensibilizzare i ragazzi sull'argomento e secondo me bisogna continuare su questa strada. Per insegnare come difendersi dipende: fisicamente significherebbe abbassarsi al loro stesso livello, risolvendo le cose con la violenza (anche se tecnicamente sarebbe legittima difesa, ma comunque non risolvi il problema alla radice); verbalmente invece a volte è peggio che meglio. Dipende da persona a persona. La soluzione sarebbe continuare a parlare ai ragazzi, possibilmente anche i genitori.

Se ti metti nei panni della persona che subisce gli atti di bullismo, si è sbagliato

no, fisicamente non significa necessariamente abassarsi al loro livello, ma anche se così fosse, non è importante, fintanto ti temono, meno probabilità hai che ti vadano contro, le parole sono soltanto parole, entrano da un orecchio e escono dall'altro, nessuno teme le parole, se non esse non siano un concetto generalizzato, mi spiego meglio, se chiedi un opinione su un tema "scottante", le risposte che ne usciranno, probabilmente saranno le medesime che appartengo a tale gruppo, per "convenienza", poi tra agire e parlare c'è una differenza abbastanza concreta

Comunque, non sto dicendo esattamente che sia una cosa giusta, ma in un concetto generale, non dalla prospettiva della vittima degli atti di mobbing, può essere considerata come una cosa positiva, un sinomino, per non toccare altri temi sensibilmente più sensibili può essere questo:

I neri sono inferiori, pertanto potendone farne quel che ne voglio, perchè appunto essendo inferiori, posso trarne sopra un guadagno, che non si limita unicamente a quello economico ma anche a quello sociale, come è più probabile che essa sia un criminale, una società in cui condanna il criminale in sè stesso, 

Esempio più specifico: bullizzo una persona, è più probabile, che anche altri facciano lo stesso, pertanto è più probabile che io acquisti vantaggi in quel determinato gruppo, oltre che esternamente dal gruppo stesso, sottomittendo una persona dimostro che ho potere verso un'altra persona, il chè esso si traduce come un vantaggio, 

esternamente dal gruppo, e soggetto bullo, la vittima viene in parte "compiaciuta per essere tale" (almeno non direttamente, per la magiorparte delle volte) in quanto, essa è vittima, è più probabile che gli atti di mobbing ricadano su essa anzichè che essa/i, se inoltre un altro soggetto comette un determinato atto, e la colpa va a finire sulla vittima, è più probabile che essa indipendetemente che l'atto l'abbia fatto o meno, sia realmente accaduto o meno

dal loro punto di vista generale può essere considerata come una buona cosa, visto che "vince la maggiranza" (cogliete la molteplice battuta dai)

4 ore fa, Raizen ha scritto:

Se fisicamente non va bene e verbalmente neanche cosa deve fare una persona esattamente? La campagna di sensibilizzazione serve a prevenire, nel limite del possibile, ma non aiuta chi ha già subito e subisce atti di bullismo. C'è differenza tra comportarsi intelligentemente e comportarsi da vigliacchi, nel poco di vita che ho visto io una delle poche cose chiare che ho capito è che a volte bisogna sporcarsi le mani, non ci sono sempre scappatoie o aiuti esterni o la mamma o l'insegnante o il papa a cui rivolgersi, bisogna imparare a contare anche un po' su se stessi e arrangiarsi.

Già ma non è sempre così "semplice", anche se sei un bodybuilder, ma sei già nel mirino, è difficile ugualmente uscirne..

se hai una determinata corporatura è più facile che tu finisca di mira

cioè queste sono soltanto delle possibili variabili..

 

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Penso sia giusto dare una raddrizzata ai genitori perché spesso la colpa ricade sulla loro mancanza di controllo, ma è altrettanto vero che a volte le persone sono semplicemente cattive di natura. Quando uno commette un atto malvagio di norma si cerca una giustificazione, che può andare a parare nel contesto familiare o situazioni particolari, ma non c'è sempre un motivo dietro. Una persona può essere cattiva e basta, morta lì, è una persona malvagia come ci sono tante persone buone.

no, tecnicamente le persone tendono alla violenza, non esistono persone cattive e persone buone, tutte si comportano a tale modo per un proprio tornaconto

 

resto non ho quasi nulla da dire, :-X

 

 

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16 ore fa, Raizen ha scritto:

Se fisicamente non va bene e verbalmente neanche cosa deve fare una persona esattamente? La campagna di sensibilizzazione serve a prevenire, nel limite del possibile, ma non aiuta chi ha già subito e subisce atti di bullismo. C'è differenza tra comportarsi intelligentemente e comportarsi da vigliacchi, nel poco di vita che ho visto io una delle poche cose chiare che ho capito è che a volte bisogna sporcarsi le mani, non ci sono sempre scappatoie o aiuti esterni o la mamma o l'insegnante o il papa a cui rivolgersi, bisogna imparare a contare anche un po' su se stessi e arrangiarsi.

Penso sia giusto dare una raddrizzata ai genitori perché spesso la colpa ricade sulla loro mancanza di controllo, ma è altrettanto vero che a volte le persone sono semplicemente cattive di natura. Quando uno commette un atto malvagio di norma si cerca una giustificazione, che può andare a parare nel contesto familiare o situazioni particolari, ma non c'è sempre un motivo dietro. Una persona può essere cattiva e basta, morta lì, è una persona malvagia come ci sono tante persone buone.

In ogni caso difendersi fisicamente può risolvere il problema alla radice, lo fa eccome, e non serve prendersi a scazzottate stile far west. Sarà un "abbassarsi al loro livello" ma questo benedetto concetto di livello per me non ha granché senso, perché se vivi in un contesto (scolastico, esempio) il livello è quello che il gruppo stabilisce. Se ti ergi al di sopra di esso cosa ottieni? autocompiacimento, gran bell'affare se nel frattempo sei emarginato e perculato in giro, te lo godi solo soletto il tuo essere superiore. Piuttosto occorrerebbe provare a inserirsi nel gruppo e guadagnarsi un po' di rispetto, affrontando il bullo se necessario. Diversi psicologi paragonano i gruppi di esseri umani ai branchi di animali, e ha perfettamente senso, l'istinto è quello. C'è il capobranco e tutti i beta che cercano di guadagnarsi i posti più in alto nella gerarchia. E poi ci sono i reietti, la carne da macello, quelli che per un motivo o per un altro il gruppo esclude.

Se vuoi inserirti nel gruppo non hai molta scelta, certo se hai la fortuna di trovare altra gente con interessi simili ai tuoi tanto meglio, ma può essere tranquillamente che suddette persone siano già parte di quel gruppo o di altri. Se ti lasci emarginare perdi la possibilità di scoprire tante cose.

 

Per me uno può reagire come gli pare, mica ho detto che è vietato. E verbalmente pure non ho detto che "non va bene", ho solo detto che spesso e volentieri non risolve la situazione, o quantomeno dipende da come lo fai. Io provai a rispondere a tono e fui zittita subito, peggiorando solo le cose. Fisicamente per me è sbagliato perché in un certo senso ti abbassi allo stesso livello (sebbene abbia detto che se ti menano e tu dai un cazzotto in tutta risposta sarebbe legittima difesa). Io optai per il silenzio come soluzione, non avevo nemmeno la forza di reagire. Avrei avuto genitori pronti ad aiutarmi, tuttavia spesso è questo il problema: si sta zitti. Vuoi per vergogna, vuoi per paura di ritorsioni o un aggravarsi della situazione. Bisogna vedere la situazione, se la vittima è forte abbastanza da reagire o no, non si può dire "Eh bisogna arrangiarsi" perché c'è anche chi da solo non ce la fa, pur provandoci. C'è persona e persona. Concordo su una cosa: non è sempre colpa dei genitori, a volte si tratta anche solo di cattiveria pura, che è quella che ho visto io. Per la difesa fisica: funziona quando te lo puoi permettere, però manco io intendo scazzottate stile far west, bada bene. Per farti un esempio pratico: una volta successe che il mio ragazzo a scuola fu infastidito da un suo compagno che lo stava prendendo per i fondelli (per non usare francesismi), lui s'è rigirato, l'ha tirato su di peso e l'ha scaraventato per terra. Il risultato fu che questo smise di rompergli le scatole. Sarà perché io sono contro questi metodi e perché non me lo sarei potuto permettere, perché sono alta un metro e una caccola e ho la forza di un moscerino, però davvero, preferirei altri modi.

Sull'ultimo discorso poi io personalmente non sono d'accordo, preferisco stare emarginata piuttosto che essere inclusa in un gruppo in questo modo e con gente riprovevole, detto sinceramente. Sarà masochismo, ma moralmente non lo trovo giusto. Poi ognuno la pensa a modo suo, ovviamente e giustamente aggiungo.

 

12 ore fa, Asxoth ha scritto:

Se ti metti nei panni della persona che subisce gli atti di bullismo, si è sbagliato

no, fisicamente non significa necessariamente abassarsi al loro livello, ma anche se così fosse, non è importante, fintanto ti temono, meno probabilità hai che ti vadano contro, le parole sono soltanto parole, entrano da un orecchio e escono dall'altro, nessuno teme le parole, se non esse non siano un concetto generalizzato, mi spiego meglio, se chiedi un opinione su un tema "scottante", le risposte che ne usciranno, probabilmente saranno le medesime che appartengo a tale gruppo, per "convenienza", poi tra agire e parlare c'è una differenza abbastanza concreta

Comunque, non sto dicendo esattamente che sia una cosa giusta, ma in un concetto generale, non dalla prospettiva della vittima degli atti di mobbing, può essere considerata come una cosa positiva, un sinomino, per non toccare altri temi sensibilmente più sensibili può essere questo:

I neri sono inferiori, pertanto potendone farne quel che ne voglio, perchè appunto essendo inferiori, posso trarne sopra un guadagno, che non si limita unicamente a quello economico ma anche a quello sociale, come è più probabile che essa sia un criminale, una società in cui condanna il criminale in sè stesso, 

Esempio più specifico: bullizzo una persona, è più probabile, che anche altri facciano lo stesso, pertanto è più probabile che io acquisti vantaggi in quel determinato gruppo, oltre che esternamente dal gruppo stesso, sottomittendo una persona dimostro che ho potere verso un'altra persona, il chè esso si traduce come un vantaggio, 

esternamente dal gruppo, e soggetto bullo, la vittima viene in parte "compiaciuta per essere tale" (almeno non direttamente, per la magiorparte delle volte) in quanto, essa è vittima, è più probabile che gli atti di mobbing ricadano su essa anzichè che essa/i, se inoltre un altro soggetto comette un determinato atto, e la colpa va a finire sulla vittima, è più probabile che essa indipendetemente che l'atto l'abbia fatto o meno, sia realmente accaduto o meno

dal loro punto di vista generale può essere considerata come una buona cosa, visto che "vince la maggiranza" (cogliete la molteplice battuta dai)

 

Già ma non è sempre così "semplice", anche se sei un bodybuilder, ma sei già nel mirino, è difficile ugualmente uscirne..

se hai una determinata corporatura è più facile che tu finisca di mira

cioè queste sono soltanto delle possibili variabili..

 

no, tecnicamente le persone tendono alla violenza, non esistono persone cattive e persone buone, tutte si comportano a tale modo per un proprio tornaconto

 

resto non ho quasi nulla da dire, :-X

 

Sinceramente non ho capito bene questo discorso, forse ho compreso male io, ma leggendo e rileggendo c'ho capito veramente poco.

Provo a rispondere almeno alla cosa in grassetto perché se ho capito il discorso allora no, non posso essere d'accordo. La vittima viene compiaciuta per essere tale? Ma assolutamente no. Quando mai una persona dovrebbe essere contenta di essere vittima? Non so se tu ne sei stato vittima, ma ti parlo per esperienza personale: nella maniera più assoluta è una cosa che non ti fa piacere, non ti compiace e non te ne fanno compiacere. Se alla fine ti fa diventare più forte caratterialmente (e quindi hai una crescita in positivo) può essere un filino giusto, ma guarda proprio un filo.

La cattiveria esiste eccome e per quello che ho visto io sta gente non aveva alcun tornaconto. Forse la soddisfazione personale di sentirsi forti a prendere in giro una persona sola in 20. Ma la cattiveria, ripeto, c'è e alcuni ce l'hanno nel sangue, poco ma sicuro.

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48 minuti fa, Giuls92 ha scritto:

Se alla fine ti fa diventare più forte caratterialmente (e quindi hai una crescita in positivo) può essere un filino giusto, ma guarda proprio un filo.

Sinceramente la vedo difficile che essere ferito, insultato e ridicolizzato possa renderti più forte. Al massimo potrà renderti più resistente a subire questo genere di cose, ma sicuramente ti segna e ti rende più debole. Alla fine ti viene a mancare la fiducia negli altri, e così spesso si tende ad isolarsi. O come nel mio caso ti fa generare una sorta di odio generale verso le persone in generale, che ti porta a mantenere sempre un certo distacco e a reagire male anche per le piccole stupidaggini. 

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12 minuti fa, Arock2 ha scritto:

Sinceramente la vedo difficile che essere ferito, insultato e ridicolizzato possa renderti più forte. Al massimo potrà renderti più resistente a subire questo genere di cose, ma sicuramente ti segna e ti rende più debole. Alla fine ti viene a mancare la fiducia negli altri, e così spesso si tende ad isolarsi. O come nel mio caso ti fa generare una sorta di odio generale verso le persone in generale, che ti porta a mantenere sempre un certo distacco e a reagire male anche per le piccole stupidaggini. 

 

Ah quello lo penso anche io, visto che ne uscii a pezzi. Però ho pensato che magari c'è qualcuno che da questo potrebbe uscirne più forte, se reagisce e diventa più sicuro di sé, per dire. Tuttavia sono più per l'idea che queste cose rompano qualcosa dentro la vittima. Io per dire sono diventata insicura, molto più chiusa, paranoica e con la coda di paglia, e provo una vergogna per le più piccole cose.

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9 ore fa, Giuls92 ha scritto:

 

Per me uno può reagire come gli pare, mica ho detto che è vietato. E verbalmente pure non ho detto che "non va bene", ho solo detto che spesso e volentieri non risolve la situazione, o quantomeno dipende da come lo fai. Io provai a rispondere a tono e fui zittita subito, peggiorando solo le cose. Fisicamente per me è sbagliato perché in un certo senso ti abbassi allo stesso livello (sebbene abbia detto che se ti menano e tu dai un cazzotto in tutta risposta sarebbe legittima difesa). Io optai per il silenzio come soluzione, non avevo nemmeno la forza di reagire. Avrei avuto genitori pronti ad aiutarmi, tuttavia spesso è questo il problema: si sta zitti. Vuoi per vergogna, vuoi per paura di ritorsioni o un aggravarsi della situazione. Bisogna vedere la situazione, se la vittima è forte abbastanza da reagire o no, non si può dire "Eh bisogna arrangiarsi" perché c'è anche chi da solo non ce la fa, pur provandoci. C'è persona e persona. Concordo su una cosa: non è sempre colpa dei genitori, a volte si tratta anche solo di cattiveria pura, che è quella che ho visto io. Per la difesa fisica: funziona quando te lo puoi permettere, però manco io intendo scazzottate stile far west, bada bene. Per farti un esempio pratico: una volta successe che il mio ragazzo a scuola fu infastidito da un suo compagno che lo stava prendendo per i fondelli (per non usare francesismi), lui s'è rigirato, l'ha tirato su di peso e l'ha scaraventato per terra. Il risultato fu che questo smise di rompergli le scatole. Sarà perché io sono contro questi metodi e perché non me lo sarei potuto permettere, perché sono alta un metro e una caccola e ho la forza di un moscerino, però davvero, preferirei altri modi.

Sull'ultimo discorso poi io personalmente non sono d'accordo, preferisco stare emarginata piuttosto che essere inclusa in un gruppo in questo modo e con gente riprovevole, detto sinceramente. Sarà masochismo, ma moralmente non lo trovo giusto. Poi ognuno la pensa a modo suo, ovviamente e giustamente aggiungo.

si, si ho appunto anche detto (successivamente quotando l'altro utente) che ci sono variabili e non sempre è possibile agire fisicamente

comunque potrebbe essere anche una forma di autocompiacimento nel "non abassarsi nel loro livello", mi spiego meglio, non si ha la possibilità di agire fisicamente, pertanto, se non si può tagliare via la fonte del problema, la si taglia in un altro modo, "dando dell'inferiore" (o mettendolo sotto ad altri aggettivi) al soggetto agressivo verso i tuoi confronti, in modo tale da subire uno stress più ridotto

controlla giù

 

9 ore fa, Giuls92 ha scritto:

Sinceramente non ho capito bene questo discorso, forse ho compreso male io, ma leggendo e rileggendo c'ho capito veramente poco.

Provo a rispondere almeno alla cosa in grassetto perché se ho capito il discorso allora no, non posso essere d'accordo. La vittima viene compiaciuta per essere tale? Ma assolutamente no. Quando mai una persona dovrebbe essere contenta di essere vittima? Non so se tu ne sei stato vittima, ma ti parlo per esperienza personale: nella maniera più assoluta è una cosa che non ti fa piacere, non ti compiace e non te ne fanno compiacere. Se alla fine ti fa diventare più forte caratterialmente (e quindi hai una crescita in positivo) può essere un filino giusto, ma guarda proprio un filo.

La cattiveria esiste eccome e per quello che ho visto io sta gente non aveva alcun tornaconto. Forse la soddisfazione personale di sentirsi forti a prendere in giro una persona sola in 20. Ma la cattiveria, ripeto, c'è e alcuni ce l'hanno nel sangue, poco ma sicuro.

ah no sono io che ho fatto un gran casino con i soggetti.. perdonami talvolta mi capita di mangiare lettere o di non avere una struttura grammaticale :facepalm:

cio che intendevo dire, era che i soggetti esterni, direttamente o inderettamente, sono "compiaciuti" che la vittima degli atti di mobbing, sia essa..

..poi unisci questa frase al resto della frase da te quotata

 

no, la "cattiveria pura" non esiste, l'uomo tende alla violenza, che poi si comporti in un determinato modo o in un altro è solo un mezzo per attrarre più vantaggi a sè stesso, ma se ne avesse la possibilità, potrebbe anche agire violentemente, esempio: una vittima di mobbing, tende a "scaricare" la violenza verso un'altro soggetto, considerato più buono, visto che esso stesso, tecnicamente è più debole, inquanto egli cede una parte di potere; questo è solo un esempio, inoltre ho specificato anche un altro esempio nella parte da te citata (quella in cui il bullismo potrebbe essere visto come una buona cosa)

controlla sù

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Essendo un argomento a cui tengo particolarmente ma senza dilungarmi in risposte e discorso, invito a guardare a Silent Voice, film molto educativo a riguardo, che farei vedere anche nelle scuole ai bambini più piccoli perché penso sia una soluzione per debellare questo fenomeno educare le generazioni future al non ferire il prossimo o almeno in nessun modo volontariamente perché non è mai giusto.

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54 minuti fa, Fakrysiel ha scritto:

Essendo un argomento a cui tengo particolarmente ma senza dilungarmi in risposte e discorso, invito a guardare a Silent Voice, film molto educativo a riguardo, che farei vedere anche nelle scuole ai bambini più piccoli perché penso sia una soluzione per debellare questo fenomeno educare le generazioni future al non ferire il prossimo o almeno in nessun modo volontariamente perché non è mai giusto.

L’educazione non basta, è sicuramente un modo per contenere il fenomeno ma non lo debellerà mai. I bulli sono figli dell’odio e del dolore causati dall’ambiente (sia domestico che non) malsano in cui crescono. Bisogna intervenire a livello economico e sociale rendendo i quartieri disagiati luoghi migliori in infrastrutture ed alloggi e soprattutto liberi dalla criminalità. Questi accorgimenti combinati con la sensibilizzazione e all’educazione da te citate potrebbero debellare il fenomeno  

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32 minuti fa, LegendaryGreninja ha scritto:

I bulli sono figli dell’odio e del dolore causati dall’ambiente (sia domestico che non) malsano in cui crescono. Bisogna intervenire a livello economico e sociale rendendo i quartieri disagiati luoghi migliori in infrastrutture ed alloggi e soprattutto liberi dalla criminalità.

Non sono d'accordo. Ciò che dici ha senso e sicuramente c'è una fetta di bulli che rientra in questi criteri ma non sono tutti così.

Alle medie sono stata vittima di bullismo e anche piuttosto pesante, andavo in una scuola privata (quella pubblica era troppo distante da casa) e gli studenti, gli stessi che hanno provato a bruciarmi i capelli con l'accendino e tante altre cose poco simpatiche erano figli della Roma bene, cresciuti da gente ricca in quartieri alti. Erano dei figli di papà, viziati e arroganti che tormentavano le persone per noia. Quindi ecco, secondo me è più che altro una questione di educazione, più che di ambiente.

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43 minuti fa, Kio_ ha scritto:

Non sono d'accordo. Ciò che dici ha senso e sicuramente c'è una fetta di bulli che rientra in questi criteri ma non sono tutti così.

Alle medie sono stata vittima di bullismo e anche piuttosto pesante, andavo in una scuola privata (quella pubblica era troppo distante da casa) e gli studenti, gli stessi che hanno provato a bruciarmi i capelli con l'accendino e tante altre cose poco simpatiche erano figli della Roma bene, cresciuti da gente ricca in quartieri alti. Erano dei figli di papà, viziati e arroganti che tormentavano le persone per noia. Quindi ecco, secondo me è più che altro una questione di educazione, più che di ambiente.

Tu hai ragione, in generale è una questione di educazione, ma questi bulli da te citati verrebbero debellati mediante il programma di sensibilizzazione 

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On 6/5/2018 at 13:43, Kio_ ha scritto:

Non sono d'accordo. Ciò che dici ha senso e sicuramente c'è una fetta di bulli che rientra in questi criteri ma non sono tutti così.

Alle medie sono stata vittima di bullismo e anche piuttosto pesante, andavo in una scuola privata (quella pubblica era troppo distante da casa) e gli studenti, gli stessi che hanno provato a bruciarmi i capelli con l'accendino e tante altre cose poco simpatiche erano figli della Roma bene, cresciuti da gente ricca in quartieri alti. Erano dei figli di papà, viziati e arroganti che tormentavano le persone per noia. Quindi ecco, secondo me è più che altro una questione di educazione, più che di ambiente.

Avevo sentito in qualche articolo di una persona alla quale tentarono di bruciare i capelli, a quanto pare è una cosa piuttosto comune.

Comunque sono d'accordo, i bulli che conoscevo io avevano una vita perfetta, lo facevano solo per divertirsi.

Non mi dilungo su cosa penso meritino i bulli che ho conosciuto perché violerei non so quante regole lol

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3 ore fa, MaximilionPegasans ha scritto:

Non mi dilungo su cosa penso meritino i bulli che ho conosciuto perché violerei non so quante regole lol

Concordo. Ed essendo moderatrice non potrei decisamente permettermelo. :moonmoon:

/OT

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Ma cos'è sta storia che chi è appassionato di anime/manga veniva preso in giro a scuola?? ogni volta che leggo cose simili ci rimango di sasso...nella mia zona tutti guardavano Italia 1 tornati a casa, dunque era inevitabile seguire ed appassionarsi ai vari Dragon Ball, Naruto, One Piece etc...

Poi c'era anche MTV che era piuttosto figo come canale e anche lì anime! A scuola era anche consuetudine discuterne alla fine...

 

L'unico problema l'ho avuto coi miei genitori che ogni tanto se ne uscivano "dicendo guardi ancora quella roba? Non è per bambini?" Superato facendogli vedere qualche opera di spessore:D

 

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15 minuti fa, BloodyRed ha scritto:

Ma cos'è sta storia che chi è appassionato di anime/manga veniva preso in giro a scuola?? ogni volta che leggo cose simili ci rimango di sasso...nella mia zona tutti guardavano Italia 1 tornati a casa, dunque era inevitabile seguire ed appassionarsi ai vari Dragon Ball, Naruto, One Piece etc...

Poi c'era anche MTV che era piuttosto figo come canale e anche lì anime! A scuola era anche consuetudine discuterne alla fine...

 

L'unico problema l'ho avuto coi miei genitori che ogni tanto se ne uscivano "dicendo guardi ancora quella roba? Non è per bambini?" Superato facendogli vedere qualche opera di spessore:D

 

 

Questo dipende da tante cose. Dalla gente che trovi, dalla loro educazione, dal posto in cui ti trovi e altri fattori. Trovare delle belle classi compatte e unite, in cui praticamente nessuno è escluso o isolato esistono, certo, ma non è facile.

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4 minuti fa, Giuls92 ha scritto:

 

Questo dipende da tante cose. Dalla gente che trovi, dalla loro educazione, dal posto in cui ti trovi e altri fattori. Trovare delle belle classi compatte e unite, in cui praticamente nessuno è escluso o isolato esistono, certo, ma non è facile.

Beh nel biennio non si era molto uniti anzi, però appunto era una consuetudine di tutti beccarli in tv...quindi mai avuti problemi di sto tipo sinceramente...

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1 minuto fa, BloodyRed ha scritto:

Beh nel biennio non si era molto uniti anzi, però appunto era una consuetudine di tutti beccarli in tv...quindi mai avuti problemi di sto tipo sinceramente...

 

Io invece per un quinquennio ho visto tante di quelle amicizie false e fatte per convenienza da far venire il vomito.

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Adesso, Giuls92 ha scritto:

Io invece per un quinquennio ho visto tante di quelle amicizie false e fatte per convenienza da far venire il vomito.

Vabbè io parlavo di prese in giro evidenti...le persone false poi le trovi dappertutto non solo a scuola purtroppo:sweat:

 

 

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1 minuto fa, BloodyRed ha scritto:

Vabbè io parlavo di prese in giro evidenti...le persone false poi le trovi dappertutto non solo a scuola purtroppo:sweat:

 

Eh eh, aspetta: persone false che si coalizzano per prendere in giro il soggetto solo e fragile. Si prendevano in giro anche fra di loro eh, ma io (giustamente) ero la preda preferita.

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10 minuti fa, Giuls92 ha scritto:

 

Eh eh, aspetta: persone false che si coalizzano per prendere in giro il soggetto solo e fragile. Si prendevano in giro anche fra di loro eh, ma io (giustamente) ero la preda preferita.

Ti capisco perfettamente...

Ho fatto tante di quelle cose per provare ad integrarmi e nulla...

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