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[-Phoenic] Bleach: Fan Fic by Phoenic


Phoenic

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"Premessa: per tutte le paroli non comprensibili o di cui non si è mai sentito parlare, si consiglia di consultare il vocabolario Bleachiano (?) sottostante. Questo è per permettere a chiunque, anche a chi non conosce Bleach, di capire di cosa si parla."
 

Bleach: FanFic
Una minaccia incombe [Capitolo 1]

 

Opening:

>https://www.youtube.com/watch?v=HOjCNgW_uN8

 

Era una notte fredda: la luna piena splendeva come non mai e i poveri cittadini vivevano felici nelle loro baracche di legno e scarti di alluminio, le quali potevano crollare da un momento all'altro. I delinquenti riposavano nelle loro case dopo aver ottenuto un ricco bottino dai mercanti, i quali giravano ogni pomeriggio in quelle strette stradine vendendo il loro raccolto giornaliero.
L'ottantesimo distretto, Zaraki, era uno dei più pericolosi e camminare in strada la sera era sinonimo di morte. Questa serata, però era insolita. A rovinarla erano degli strani suoni provenire dalla strada più larga del Distretto; un insolito ed altissimo Menos Grande apparso dal nulla voleva distruggere tutto ciò che incontrava con il suo mortale Cero, un potente raggio in grado di radere al suolo qualsiasi cosa incontrasse.
D'un tratto delle urla strazianti provenivano dalle baracche accanto, qualcuno gridava aiuto ed altri venivano schiacciati dal bianco piede, che ricordava uno stivale, di quel mostro spaventoso. In soccorso arrivò una brigata della Gotei 13, una squadra formata da tredici brigate, addetta alla protezione della popolazione della Soul Society.
Il Capitano della seconda brigata, Yoshibarun Teritzu, il quale stava arrivando in aiuto insieme al suo sottoposto, era vestito con un kimono nero coperto da un haori bianco e pronunciò parole:
"Rivelati, Zanashi!"
Si trattava dello Shikai della sua katana, la cosiddetta "Zanpakuto", cioè spada mieti-anime. Il suo si effettuava con un piccolo taglio sulla propria mano; in seguito la katana si sdoppiava in tre lame formando poi una stella a tre punte con un manico a forma di cerchio, per poi ottenere due spade con tripla lama.
Dopo qualche secondo di silenzio, puntò la spada contro il Menos Grande e disse altre parole:
"Xamaneru!"
Una delle due Zanpakuto si trasformò in un lungo cobra spaventoso, completamente nero, tranne i suoi occhi rossi, il quale lasciò le mani del possessore per discendere sul nemico. Gli causò gravissimi danni. Yoshibarun decise di dare al suo sottoposto, Riku Haragawa, la possibilità  di svolgere l'attacco finale sul nemico.
"Nasconditi, Nagenaifu!" Questo era lo shikai di Riku, che cambiava la forma della sua Zanpakuto in modo radicale. L'impugnatura diventava più breve, la guardia si univa al polso del proprietario, il pomolo scompariva e la lama diventava sottilissima e come quella di una sciabola. Dopo aver simulato un fendente nel vuoto con la sua Nagenaifu e aver detto
"Nage!" creò una specie di portale dal quale uscirono con velocità  migliaia di lame che colpirono la maschera del Menos Grande, rendendolo esausto. Il mostro fuggì aprendo il cielo con le sue bianche mani e lo chiuse come se fosse una coperta, per scappare nel suo luogo d'origine.
"Ottimo lavoro. Vai dal Comandante Generale per riferigli dell'accaduto." Disse Yoshibarun al suo sottoposto con una faccia delusa "Comunque prima, mentre c'era il Menos, si sentivano più forze spirituali insieme, ecco perché sono venuto anche io... Poi quando è scappato nell'Hueco Mundo si sentiva ancora più forte."
"Beh, a me non chiedere niente, non so dirti. Vado dal Capitano Yamamoto! Vieni anche tu?"
"Sì, fino al Cancello, poi ci incontriamo dopo alla nostra stazione operativa."

Riku e Yoshibarun sparirono dalla vista dei cittadini con un ottimo Shunpo, dirigendosi verso la stazione operativa della prima brigata. Il luogo era molto distante da Zaraki, poiché si trovava al centro della Soul Society. Da un paesaggio mal curato e con edifici che cadevano a pezzi, entrando nella Seireitei, l'aspetto urbano cambiò completamente.
A difendere il luogo c'erano delle mura ricoperte da uno speciale minerale, la "pietra di sangue", che rende queste quasi indistruttibili. Ci si entrava tramite i Seireimon, speciali cancelli che potevano essere aperti soltanto dal guardiano. Lui entrò tramite il Cancello est, lo Shoryumon, sorvegliato dal guardiano Kaiwan:
"Dovete entrare?" disse l'omone baffuto "Se è così, fate attenzione che non vi abbia seguito nessuno."
"Nessun problema" rispose Yoshibarun.
Il guardiano aprì la porta con la sua forza sovrumana, e lasciò passare i due Shinigami. Gli edificierano fatti di una pietra bianca, con fondamenta di legno e tetti coperti con tegole di ardesia e le strade erano anche esse di pietra, rispetto a quelle del Rukongai, che erano di sabbia. Yoshibarun interruppe la camminata:
"Io vado alla stazione, ci vediamo dopo."
In seguito Riku giunse in un piazzale completamente vuoto, e davati a lui si presentava un enorme edificio con una base in roccia. Entrò dentro tramite lunghe scale e dopo qualche minuto giunse all'entrata della stazione operativa della prima brigata. Era molto nervoso.
Appena entrato in una stanza vuota, davanti a lui si presentava il Capitano della prima brigata e Comandante Generale delle tredici brigate di corte, Shigekuni Genryusai Yamamoto, seduto su un trono.
Egli aveva una lunga barba grigiastra, mantenuta da un filio violaceo. Era calvo, e la sua testa era ricoperta da molte cicatrici, segno di molta esperienza.
"Comandante Yamamoto, dovrei riferirle una cosa riguardo al Menos Grande apparso qualche minuto fa"
"Dimmi pure" disse Yamamoto con difficolta e con un tono basso.
"Io, Riku Haragawa, e il Capitano della seconda brigata, Yoshibarun Teritzu, abbiamo fatto fuggire il Menos Grande nell'Hueco Mundo."
"Ottima notizia, ho fatto bene a farvi entrare nelle tredici brigate di corte. Ora puoi andare."
"Sì, Comandante!"

Appena uscito, una voce da megafono sì sentì per tutta la Seireitei:
"Allarme! Allarme! Sono apparsi dei Menos Grande ed altri Hollow minori davanti al cancello ovest! Brigate a rapporto!
Ripeto: sono apparsi degli Hollow davanti al cancello ovest!"
Riku pensò "Non credo ci sia bisogno di avvisare il Capitano, visto che il messaggio si è sentito dappertutto. Inizio a dirigermi verso il cancello ovest."

All'improvviso, davanti a Riku, apparve uno schermo con il Capitano che gli enunciava un messaggio. Si trattava del cinquantottesimo incantesimo difensivo, Kakushi Tsuijaku, che permetteva di contattare una persona a piacimento.
"Riku, hai sentito la notizia? Io arriverò tra poco. Tu inizia a mandare giù alcuni Hollow minori, io verrò con Yuma."

Riku si diresse verso il Cancello ovest, Hakutomon. Lì il Guardiano, Jidanbo, era steso a terra ferito, stessa cosa per le reclute dell'undicesima brigata lì presenti; oltre agli Hollow, erano presenti anche dieci individui, dei quali non si vedeva l'aspetto, poiché erano lontani, probabilmente per osservare come procede l'attacco. Chi erano quelle persone? Gli Hollow erano comandati da loro?


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Glossario:
Rukongai
Hollow e Menos Grande
Shinigami
Seireitei
Zanpakuto
Incantesimo difensivo: Speciali tecniche di magia nera utilizzate dagli shinigami. Erano 99 in tutto.

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Bleach: FanFic
Un combattimento mortale [Capitolo 2]


"Chi sono quegli individui?" pensò Riku spaventato "sembrano pericolosi, meglio stare attenti"

La zona del Rukongai davanti al Cancello ovest era completamente rasa al suolo. Gli unici edifici rimasti si mantenevano con miracolo, poiché erano ancora a fuoco. I pochi cittadini sopravvissuti tentavano di nascondersi sotto le macerie ed alcuni, avvicinandosi al quel gruppo di uomini misteriosi, venivano lanciati via con folate di vento. Sempre nella zona circostante, c'era una fastidiosissima puzza nociva, che costrinse alla seconda brigata di indossare delle mascherine e Riku consigliò alle altre di allontanarsi, visto che la loro uniforme non le avevano. Solo le enormi mura non erano distrutte visto che erano quasi indistruttibili. Nonostante gli avvisi, le reclute dell'undicesima brigata continuavano l'attacco, anche se continuavano a morire sia per la puzza che per i Menos. Infatti essi sono molto difficili da abbattere, ne sono capaci solo i gradi più altri.

"Cos'è quest'odore nocivo?" pensò Riku scioccato.
Intanto arrivarono il Capitano Yoshibarun Teritzu e il Comandante del 1° Seggio Yuma Kaeda, una giovane ragazza prodigio fatta entrare recentemente nella seconda brigata.
Tutte le reclute della undicesima brigate erano ormai tutte ferite, altre morte. Arrivarono altre brigate, ma Yoshibarun le interruppe:
"Vi consiglio di non venire, c'è una fortissima puzza che potrebbe uccidervi. Riku, Yuma, io raggiungo quelle persone laggiù, voi occupatevi degli Hollow."

I Menos Grande non utilizzavano soltanto il Cero, e uno di loro si avvicinò a Yuma cercando di schiacciarla. Yuma però schivò grazie al suo Shunpo, e usò lo Shikai della sua Zanpakuto:
"Brucia, Midoriro Reza!"
Yuma mirò il Menos e mise la spada in posizione orizzontale. Da essa un grande raggio, simile a quello di una pistola laser, fu sparato verso l'Hollow che lo fece cadere velocemente per terra. Yuma si avvicinò a lui ed infilzò la sua spada nella sua maschera, uccidendolo.
Mentre Yuma e Riku si occupavano degli Hollow, il Capitano Teritzu si dirigeva verso quegli uomini facendogli una domanda:
"Cosa volete ryoka?!"
Una donna, con capelli biondi lunghi e una veste color oro, si fece avanti e lo rispose:
"Ti hanno insegnato la buona educazione ragazzo? A me sembra proprio di no. Perché siete solo voi tre?"
"Se rispondi alla mia domanda, io risponderò alla tua."
Anche un uomo, calvo e con una Zanpakuto, si fece avanti:
"Oh, il ragazzo è audace! Secondo me vuole morire."
"Fai attenzione con le parole."
"Compagni, vi consiglio di allontanarvi, le mie tecniche potrebbero uccidervi. Incantesimo offensivo numero cinque, Tatsumaki!"
Così quell'uomo calvo estrasse la sua Zanpakuto, e delle folate di vento giravano attorno alla Katana, formando un tornado intorno ad esso.
Chiuse, poi, gli occhi per qualche secondo per poi scagliare la sua particolare Zanpakuto verso Yoshibarun, al quale gli inflisse ferite gravi, facendolo cadere per terra. La Katana tornò in mano al proprietario e Yoshibarun rispose scioccato:
"C-come fai ad usare l'Hado e ad avere quella Zanpakuto? Chi sei?!"
"Te lo dirò quando starai per morire" rispose l'uomo.
"Allora devo usare le maniere forti. Questa tecnica non la mostro a nessuno da circa 300 anni." disse Yoshibarun con un tono arrabbiato.
Egli riuscì ad alzarsi e ad alta voce urlò:
"Ban...Kai! Rivelati, Zaritoriusan!"
Con un gesto veloce, fece vorticare le sue katane e in quel momento migliaia di squarci e tagli di energia tagliavano qualsiasi cosa si trovasse nel raggio di azione. Questi colpirono il nemico con violenza, facendolo cadere a terra completamente irriconoscibile a causa delle ferite profonde... O almeno apparentemente. Egli per qualche strano motivo scoppiò a ridere.
"Per quale motivo stai ridendo? Morirai dissanguato tra qualche minuto, se sei fortunato tra un'ora."

Il nemico si mise in piedi come se non fosse successo niente di serio e rivolse delle parole al suo avversario:
"Stai a guardare, shinigami" disse l'uomo con un tono serio, come se stesse pensando di vincere "Però, prima che tu muoia, devi sapere che io mi chiamo Domaji e che sono uno Shizen."
Così egli alzò la mano con la Zanpakuto al cielo e l'altra la appoggiò per terra.
"Venite venti del settentrione e del meridione, fondetevi con la mia lama..."
"Ma di cosa stai parlando...?!"
"..Respingi, Jikogunokaze!"
Dalla punta della sua Zanpakuto iniziò a formarsi un enorme Tornado che attirò a se quei pochi detriti rimasti della zona circostante. Questo, poi, si mosse verso l'avversario con una velocità  immensa ed infliggendogli alcuni danni gravi, facendolo svenire. Infatti non era un colpo mortale, perché si trattava semplicemente del suo Shikai; era molto potente, nonostante sia solo quello.
"Bene, ora vado ad infliggergli in colpo fin-"
Domaji fu interrotto da una sua compagna, che gli consigliò di andarsene per adesso.
Con un particolare gesto con le mani, che ricordava l'apertura di una porta, un enorme portale con degli scheletri impressi sulla sua superfice apparve e si aprì davanti ai dieci, che lo attraversarono: si trattava del portale dell'Inferno; con loro se ne andarono anche i Menos Grande e sparì la puzza nociva.
Yuma e Riku si chiedevano cosa fosse, quando il primo vide il Capitano steso a terra:
"Capitano! State bene?!" disse spaventata, ma la calmò Riku:
"Non ti preoccupare, il cuore batte ancora anche se molto lentamente. Dobbiamo chiamare immediatamente il Capitano Unohana. Se lo portassimo noi verso la stazione operativa della quarta brigata, morirebbe durante il tragitto. Yuma, sai fare il cinquattontesimo incantesimo difensivo?"
"Sì, me l'hanno insegnato nel Kidoshu. Cuore del sud, occhio del nord, dita dell'ovest, piedi dell'est, arrivate con il vento e partite con la pioggia! Incantesimo difensivo numero 58, Kakushi Tsuijaku! Bene, cerco le coordinate del Capitano Unohana."
"Con questo potremmo contattarla!"

Dopo aver contattato il Capitano Unohana e averle raccontato dell'accaduto, ella venne a bordo della sua Zanpakuto, Minazuki. Il suo Shikai, infatti, aveva la forma di una gigantesca manta volante di colore verde oliva, in grado di poter trasportare numerose persone sul proprio dorso, circa una dozzina. Il Capitano Unohana invece non aveva nessuna caratteristica peculiare, ma l'unica cosa differente era che aveva i capelli lunghi ed intrecciati, appoggiati sul petto invece che lasciati dietro la schiena. Con la sua gentilezza calmò l'animo dei due ragazzi:
"Ragazzi, ora calmatevi, ci penso io. Salite a bordo."

Dopo aver posto il Capitano Teritzu sulla manta, i tre furono trasportati verso la stazione operativa della quarta brigata, che fungeva soprattutto da ospedale. Fu messo sul letto, e si svegliò in quel momento. Yuma e Riku erano lì dentro, e lei subito gli rivolse delle parole:
"Capitano, come mai siete stato sconfitto?"
"Prima di tutto, grazie per l'aiuto, poi lo Shikai di quel Domaji era troppo forte per essere chiamato tale. C'era qualcosa che non andava nella sua Zanpakuto... Comunque mi ha detto che il loro clan, o qualunque cosa sia, si chiama Shizen. Prima che ce ne dimentichiamo, chiedere ad uno di voi di andare all'Istituto di Ricerca e Sviluppo di svolgere delle ricerche a riguardo insieme al Capitano della dodicesima brigata, Mayuri Kurotsuchi. Uno di voi potrebbe restare qui a farmi compagnia?"
Rispose Yuma con la felicità  che le sprizzava dappertutto:
"Resto io volentieri con lui! Vai tu a svolgere il lavoro sporco, Riku."
"E va bene, vado io..."

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Glossario:

Mascherine: solitamente i membri della seconda divisione possiedono una mascherina, come i ninja.
Menos Grande: Già  spiegato prima, ma ricordo che i Menos Grande sono l'unione di migliaia di Hollow.
Comandante 3° Seggio: una divisione si divide in questo modo; Capitano, Luogotenente (oppure Tenente e/o Sottoposto), Comandante del 1° Seggio, 2° Seggio e così via.
Bankai: Già  spiegato prima, ma ricordo che è la forma finale della propria Zanpakuto e di solito possiede poteri incredibili.
4^ Divisione e Retsu Unohana: La 4^ Divisione combatte molto raramente, e sono perciò specializzati in arti curative e la loro stazione operativa è come un ospedale. Retsu Unohana è il capitano di essa, ed è uno dei capitani più vecchi che hanno contribuito alla fondazione della Soul Society, dopo Shigekuni Genryusai Yamamoto. Unohana però, alla fondazione del Seireitei, era considerata Kenpachi: significa cioè che era la più abile combattente.
Maschera di un Hollow: basta distruggere la maschera per uccidere immediatamente un Hollow.
Incantesimo offensivo: come dice il suo nome, si tratta di tecniche di attacco, chiamate Hado.

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Bleach: FanFic
Ricerche [Capitolo 3]


Durante la giornata seguente Riku si avviò verso l'Istituto di Ricerca e Sviluppo, dove il Capitano Mayuri Kurotsuchi, Capitano della dodicesima brigata, svolgeva solitamente ricerche. Nell'atrio di fronte all'edficio c'era un grande caos: scienziati che correvano in giro per qualche motivo e persone che urlavano; l'unico luogo tranquillo era lo studio di Mayuri. Riku entrò lì dentro silenziosamente, conoscendo il carattere presuntuoso del Capitano. Nella stanza erano presenti macchinari di tutti i tipi: da un semplice computer per svolgere ricerche, fino ad un complicato sistema di generazione di cloni da allenamento.
La stanza sembrava vuota, quando di scatto una sedia si girò verso Riku: su di essa era seduto Mayuri Kurotsuchi.
Il suo aspetto ricordava molto un faraone, e il suo viso era truccato troppo esageratamente.
Una ragazza con una treccia viola toccò Riku, che fu spaventato; si trattava del sottoposto Nemu Kurotsuchi, creata dal Capitano in persona. Egli parlò con un carattere presuntuoso, come previsto dal ragazzo:
"Chi sei tu? Perché entri qui dentro senza dire neanche una parola? Nemu, caccialo."
"Sì, Mayu-"
"No aspetti! Mi scuso per il disturbo, ma devo chiederle un favore da parte del Capitano Teritzu!"
"Yoshibarun? Ah, allora accomodati. Cosa vuole?"
"Ricorda dell'apparizione di quel gruppo di Hollow? Lì in mezzo c'erano anche degli individui che dicono di chiamarsi Shizen; deve essere il loro clan o qualcosa del genere."
"Mmmh, interessante! Vediamo un po'... Qui dice che è un clan di dieci persone che vive nell'Inferno. Si tratta di un gruppo ex-shinigami e il loro capo si chiama Karnamu Tidomai. Purtroppo questo catorcio mi nasconde le cose, per approfondire devi darmi un po' di tempo."
"La ringrazio infinitamente!"
"E' stato un piacere, cercherò di avvisare te oppure Yoshibarun quando scoprirò qualcosa in più. Nemu, accompagnalo all'esterno."
"Sì, Mayuri."

Riku fu accompagnato all'esterno da Nemu, e si diresse dal suo Capitano. D'un tratto, però, fu bloccato da uno shinigami in una zona che era in macerie: si trattava di Zaraki Kenpachi, capitano della seconda brigata. Con un tono arrogante, lo sfidò a combattere:
"Ehi tu, ragazzo! Ho visto come hai lottato contro quei Menos. Credo tu abbia le capacità  per combattere contro di me!"
Riku però rispose di fretta:
"Ehh, m-mi dispiace Capitano Zaraki, ma ho delle cose importante da fare."
"Ma io voglio combattere con te!"
"Addio!"
"Lo seguirò."

Riku era molto spaventato dal quel Capitano, poiché aveva una brutta reputazione. Infatti egli non voleva fare altro che combattere e gli interessava poco il Seireitei. Per godersi appieno un combattimento, indossava una benda che gli diminuiva la forza spirituale e delle campanelline far capire all'avversario la sua posizione.
Intanto Riku si trovava già  davanti alla stanza di Yoshibarun, ed entrò:
"Capitano, abbiamo scoperto delle cose interessanti"
"Dimmi pure."

Riku raccontò tutto quello che si era scoperto, e che il Capitano Mayuri li avrebbe avvisato di nuove scoperte.
"Bene, chissà  se c'è un modo per entrare nell'Inferno..."
Riku lo interruppe: a quanto pare gli era venuta un'idea:
"Ideona! Forse lei non ricorda visto che era svenuto, ma per andarsene avevano utilizzato un portale, quello in cui entrano gli Hollow cattivi! Potremmo approfittarne quando lo faranno, e ci entreremo anche noi senza problemi."
Yuma lo rimproverò:
"Ma secondo te ci fanno entrare tranquillamente? Dovremmo prima batterli tutti, idiota"
"Ovviamente era sottinteso. Aspetta, come ti permetti di chiamarmi idiota? Che poi potrei batterli facilmente, avendo sconfitto dei Menos con poche difficoltà "
"Ma cosa c'entrano i Menos, che sono senza cervello, con delle persone con migliaia di anni di esperienza? Poi i Menos li hai uccisi perché ti eri occupato soltanto del colpo finale. A volte mi chiedo come tu abbia fatto ad entrare nella seconda brigata..."
"Senti bellezza, intanto sono il tuo tenente e devi portarmi rispetto! Poi ti hanno presa dalla Scuola delle arti magiche Shin'o senza motivo e ti hanno fatto diventare subito comandante del terzo seggio nella seconda brigata, bah."
"Silenzio Riku! Stai offendendo la mia Midoriro Reza, che ti scioglierebbe in due secondi."
"Mi stai sfidando? Nasconditi, Nagenai-"
Il capitano li interruppe, giustamente, sgridandoli:
"RAGAZZI ORA BASTA! Io mi sento male, e voi litigate nella mia stanza?! Ma siete pazzi o cosa?!"

All'improvviso, dalla finestra della stanza, entrò il Capitano Zaraki Kenpachi con la sua sottoposta Yachiru Kusajishi, una bambina con capelli rosa di media lunghezza e con una grande forza, comparata alla sua età , ed era famosa per dare dei soprannomi ad ogni persona che conosceva:

"Ragazzo! Non scappare come un codardo e combattiamo!!"
"Ho cose da fare, vattene!"
"Kenny, ci hanno portato dei documenti da compilare. Dovrai sfidare Rikkino un'altra volta!"
"Questo è il tuo giorno fortunato, ragazzo. Andiamo Yachiru."

Intanto, all'Istituto di Ricerca e Sviluppo, Nemu continuava le ricerche:
"Mayuri, sono riuscita a scoprire altro"
"Dimmi chi sono precisamente."
"Fanno parte de "I Dieci Fedelissimi" dell'Inferno, il luogo dove vanno a finire le persone che hanno svolto azioni cattive durante la loro vita. Visto che erano ex-shinigami, ognuno di loro possiede una Zanpakuto, alcune pesantemente modificate. Il motivo del loro attac-"
"Nemu, stupida! Ti ho detto di continuare?! Lasciami il posto."
"Sì, Mayuri."
"Non dice molto sul motivo della loro rivalità  con noi, parla soltanto della loro fuga dalla Soul Society circa 1500 anni fa... Cavolo, mi viene la voglia di catturarli, studiarli, di averli come cavie! Dobbiamo trovare un modo per prenderli. Nemu, spegni quest'apparecchio, devi aiutarmi a compilare dei documenti che ci sono arrivati da poco."
"Sì, Mayu-"

Inaspettatamente, si sentì un'esplosione sullo stesso Seireimon di prima, soltanto che erano presenti soltanto due Shizen. Probabilmente si misero ad analizzare dei possibili modi per sfondare il Cancello, oppure la grande barriera che si trovava intorno alle mura, che impediva a qualsiasi oggetto volante di passare anche da sopra. Dopo dieci minuti di ricerche, fuggirono di nuovo nel portale. Riku e gli altri si chiesero, dirigendosi verso il luogo dell'esplosione:
"Cosa è successo qui? Non c'è nessuno!"

Intanto un avviso generale si sentì per tutto il Seireitei:
"Assemblea speciale per i Tenenti e i Capitani, vadino tutti nelle apposite stanze per l'incontro! Ripeto, assemblea speciale per Tenenti e Capitani!"

I Tenenti si dirigevano verso il luogo dell'assemblea, posta in un luogo vicino alla base operativa della seconda brigata, mentre i loro superiori si dirigevano verso la stanza del Comandante Generale, dove si teneva la riunione tra Capitani. La stanza era completamente vuota, l'unico oggetto presente era un trono posto in fondo alla sala. Il Comandante Yamamoto iniziò:
"Capitano Mayuri Kurotsuchi, abbiamo saputo che lei ha svolto delle ricerche riguardo ai ryoka presentatisi ieri davanti ad uno dei quattro Seireimon. Cosa può dirci al riguardo?"
"Si tratta del clan degli Shizen, ex-shinigami fuggiti dalla Soul Society circa 1500 anni fa. Forse lei ricorda qualcosa, Comandante."
"Forse ho capito di chi parla, Mayuri. Ora voglio raccontarvi una storia. Circa 1500 anni fa, qui nella Soul Society, c'erano 13 capitani come adesso. In quel momento, grazie al Capitano Domaji, riuscimmo a costruire un arma mortale, il cosiddetto "Taihonokaritori". La costruzione di quest'arma iniziò dalla fondazione della Seireitei, c'erano anche i Capitani Unohana, Kyoraku e Ukitake. Essa, se attiva, doveva distruggere ogni tipo di Hollow nel raggio di 2 Km. La quinta brigata, però, comandata dal Capitano Karnamu Tidomai, decise di tradirci rubando il progetto della Taihonokaritori creando coalizioni con altre quattro brigate. Dopo aver combattuto contro le otto rimanenti, essi persero, ma Karnamu, avendo rapito uno shinigami della quarta brigata, riuscì a resuscitare i suoi alleati e scapparono tutti all'Inferno per fondare una nuova comunità  rivale. Non sentivo parlare di loro da, appunto, 1500 anni. Hanno forse modificato il progetto di quell'arma per uccidere gli Dei della Morte? Per costruirla ci sarebbero voluti circa 1400 anni, probabilmente l'hanno quasi finita. Questi invasori quindi dovrebbero essere loro, visto che sono dieci..."
Mayuri lo interruppe, facendogli una domanda importante:
"Mi scusi Comandante, ma c'è un modo per andare all'Inferno?"
"Sì, se loro ci sono riusciti. Ricordo che è stato scritto un libro a riguardo che parlava dell'evocazione di vari tipi di portali. Esso si trova nella Daireishokairo, nella quale possono entrare solo i membri dell'Assemblea dei 46; chiederò loro se possono cercarlo."

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Glossario:

Shihakusho: uniforme degli Dei della Morte. Una maglia bianca coperta da un kimono nero, degli hakama neri e una cintura bianca. I tenenti talvolta indossano anche una fascia sul braccio che mostra il simbolo della loro compagnia e il suo numero. Tale fascia è obbligatoria negli incontri ufficiali. I capitani indossano un haori bianco sopra l'uniforme da shinigami, con il numero della loro compagnia sulla schiena, posto all'interno del simbolo del Gotei 13 (un rombo). Gli ufficiali, in particolare i capitani e i tenenti, personalizzano le loro uniformi o il loro aspetto.
Seireimon: il nome dei 4 cancelli per entrare nella Seireitei. Ognuno è protetto da un guardiano gigante.
Daireishokairo: Luogo in cui è custodita tutta la storia della Soul Society.
Cero: l'attacco del Menos Grande. Spara un potente raggio rosso in grado di distruggere qualsiasi cosa incontri, con le dovute eccezioni.

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Bleach: FanFic
Preparazione [Capitolo 4]


"Assemblea sciolta" disse Yamamoto "Vi farò riunire di nuovo quando troveremo quel libro o manuale che sia"

Tutti i Capitani uscirono dalla stanza, e uno di loro si stava dirigendo verso quella del Capitano Teritzu, per spiegargli di cosa si era parlato. Si trattava del Capitano Kurotsuchi, che aveva una grande amicizia con Yoshibarun; con lui portò anche Nemu, non se ne separava quasi mai.

"Yoshibarun, hai sentito dell'Assemblea dei Capitani?"
"Sì, ma alla prossima ci verrò visto che domani potrò scendere da questo maledetto letto... Di cosa avete discusso?"
"Il vecchio Yama ci ha raccontato che quei tipi probabilmente sono degli ex-capitani e tenenti, poi la Camera dei 46 sta cercando un libro particolare che parla dell'evocazione di vari tipi di portali, forse situato nel Daireishokairo. Quando puoi vieni da me nel mio studio, ci sarebbe altro da dirti."
"Capito. Yuma, fai venire qui Riku, devo parlargli di quello che mi ha detto Mayuri."
"Certamente!"

Il giorno passò senza che accadesse qualcosa di strano, quando in quello seguente fu ufficializzata un'altra assemblea speciale, alla quale ci andò anche Yoshibarun. Tutti i Capitani e Tenenti raggiunsero il loro posto. Yamamoto iniziò come al solito:
"Capitano Yoshibarun Teritzu, ci fa piacere che lei sia guarito. Bene, mi è giunta la notizia che un manuale chiamato <<portali - Parte 1>> è stato trovato nei meandri più oscuri del Daireishokairo, ed è stato scritto circa 1400 anni fa. Dopo un'accurata lettura, ho notato che c'è quello che stiamo cercando: un metodo per evocare un portale per l'Inferno. Raggiungiamo l'esterno per provare, signori."

Tutti si diressero sulla collina del Sokyoku che era vuota, adatta per questo tipo di operazioni:
"Qui dice che c'è bisogno di un esperto di Kido, quindi chiederei l'aiuto del Capitano Sosuke Aizen della quinta brigata."
"Sono pronto, mi dica cosa fare"
"Bene. Mettiti in posizione dritta, alza la mano destra in cielo, sfodera la tua Zanpakuto ed infilzala al terreno. Infine dici queste parole:<<demoni rossi, signori vestiti di nero, donne con corone di sangue, avanzano davanti agli occhi del re dell'inferno, del mare rosso sangue, ed esso si apre davanti a noi...>>"

Il Capitano svolse quei movimenti e pronunciò queste strane parole, e un portale apparì davanti agli occhi di tutti i capitani, lanciando una forte folata di vento che riuscì a rompere gli occhiali di Aizen. Il portale, come già  citato precedentemente, aveva inciso sulla superficie due scheletri inchinati e con delle bende sul cranio. Esso si aprì, mostrando un vortice rosso che se attraversato portava all'Inferno. Il Capitano Yamamoto era soddisfatto:
"La ringrazio Aizen. Se vogliamo tornare nella sala delle riunioni per organizzare l'attacco..."

I Capitani tornarono nella loro sala riunioni, mentre in quella dei Tenenti non si faceva altro che aspettare che la prima finisse visto che non si sapeva di cosa parlare, e quindi si annoiavano a morte. Il tenente Iba, mentre stava indossando dei vistosi occhiali da sole, smosse un po' la situazione:
"Qualcuno vuole del sake? Almeno perdiamo un po' di tempo... Ehm, Renji! Ti piace il sake?"
"Lo schifo. Rukia, so che conosci delle barzellette."
"Renji? Non sono mai stata brava a raccontare barzellette!"
"Ma cosa? Nel Rukongai mi raccontavi sempre quella sugli Shinigami!"
"Ma stai zitto..."

D'un tratto un messaggero entrò nella stanza dei Tenenti e disse che la riunione era finita, e che dovevano prepararsi per l'attacco di domani pomeriggio. Tutti erano sorpresi:
"Quindi hanno trovato un modo per aprire il portale?"

La mattina seguente, per le strade del Seireitei erano presenti pochi Shinigami, poiché erano tutti intenti ad allenarsi: quel pomeriggio doveva iniziare la caccia agli Shizen. Secondo un avviso del Capitano Yamamoto, però, si doveva semplicemente trovare il Taihonokaritori e attaccare, ed eventualmente annientare, un possibile nemico dell'Inferno solo se d'intralcio.
In quel momento l'undicesima brigata si stava allenanto nel Dojo della loro base operativa, insieme al Capitano Zaraki Kenpachi.
"Yo, Ikkaku. Cosa stai facendo?"
"Mi sto allenando per l'attacco che dovremmo fare oggi pomeriggio."
"Già , non vedo l'ora! Spero soltanto che siano forti come me, vero Yachiru?"
"Sì Ken! Testa da biliardo, voglio vedere il tuo Shikai!"
"Come hai osato chiamarmi testa da biliardo?! Comunque, se vuoi, ecco a te. Estenditi, Hoozokimaru!"

La Zanpakuto di Ikkaku Madarame, terzo seggio, da semplice Katana, si trasformò in una lancia in grado di dividersi in più parti.

"Ti pace eh, *censura*?!"
"Yeee! E' veramente bello!"
"Perché non mi mostri il tuo?"
"Mmmh no, è una tecnica segreta!"

Intanto Yoshibarun e la seconda brigata si stava allenando nel piazzale davanti alla base, dove egli stava dando consigli alle reclute che, viste le tecniche ninja, potevano essere in grado di recuperare il Taihonokaritori senza problemi. Riku, invece, si stava allenando in una grotta nascosta sotto il Sokyoku; precisamente stava combattento con la sua Nagenaifu, un ghepardo completamente nero, per cercare di imparare il Bankai per essere utile all'Inferno.
In giro c'erano migliaia di Zanpakuto, ed il compito di Riku era quello di trovare la vera katana per poi spremere al massimo la sua forza spirituale, per poi riuscire a capire il nome del Bankai.

"Cavolo, ma dov'è? Argh!"
"Devi stare attento Riku, se perdi l'attenzione ti colpisco!"

Riku prendeva velocemente varie Zanpakuto per difendersi dagli attacchi di Nagenaifu, ma il ghepardo riusciva a mordere varie parti del corpo senza esitazione.

"Ahi...! Aspetta, forse l'ho trovata!"
"Bene, concentra tutta la forza spirituale!"
"Ahhhh!! BAN-KAI!"

Tenendo la Zanpakuto con due mani, un incredibile terremoto si propagava per tutte le pareti della grotta, una grande ondata di forza spirituale faceva volare via ogni oggetto presente e una luce accecante usciva dagli occhi di Riku. Il tutto terminò con una nube di terra, e dopo che finì disse il nome:

"Bankai. Bitoku no Nagenaifu."

I suoi capelli e pupille diventarono color rosso fuoco, indossava degli stivali neri, il pantalone e le maniche si accorciavano fino al gomito e alle ginocchia, rivestendo le parti scoperte con delle bende color ebano. La Zanpakuto sparì e il potere fu assorbito dal suo corpo.
Nagenaifu lo invitò ad attaccare, e con un'agilità  estrema Riku diede migliaia di pugni e calci, dai quali uscivano delle lame nel momento dell'attacco.
"O-ottimo lavoro, Riku, sei pronto per andare all'Inferno."
"Perfetto, ora puoi togliermi il Bankai e tornare nella Zanpakuto. Oggi si prospetterà  una lunga battaglia; devo raggiungere un attimo la quarta brigata per farmi curare queste ferite."

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Glossario:
Sokyoku: collina accanto alla Torre della Penitenza, dove i prigionieri della torre (di solito Capitani che hanno fatto gravi crimini), vengono uccisi dallo, appunto, Sokyoku.
...stava combattento con la sua Nagenaifu, un ghepardo...: ogni Zanpakuto possiede una sua forma. Per esempio, come abbiamo visto, la vera forma di Nagenaifu era un ghepardo nero.
Bitoku no Nagenaifu: di solito il nome del Bankai espande il nome dello Shikai.

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Bleach: FanFic
L'Inferno [Capitolo 5]


Era pomeriggio, quando tutti gli Shinigami su radunarono davanti al portale dell'Inferno, evocato poco prima dal Capitano Aizen.
"Ovviamente non andranno tutti i capitani" disse Yamamoto "Qualcuno deve pur restare qui, per fare la guardia. Detto ciò, desidererei che qualche brigata resti qui. Ora andate, e buona fortuna"

Una recluta, familiare a Riku, della quarta brigata si avvicinò ai capitani che dovevano andare nell'Inferno, e donò timidamente loro una cassetta medica.

"E-ecco a voi una cassetta medica, vi sarà  utile visto che non ci saranno ospedali che vi accoglieranno"

Così tutti i Capitani, Tenenti, ufficiali e alcuni medici della quarta brigata entrarono velocemente nel portale, poiché il loro scopo era finire il tutto il più rapidamente possibile. Nessuno lo notò, ma con loro entrò anche un'altra persona. Alcune reclute della quarta e l'ottava brigata restarono nel Seireitei.
Appena avvicinatosi al portale, una potente onda li spinse verso il centro, facendoli cadere in un luogo con pavimenti di pietra rossa. A dispiacere, però, tutti caddero in direzioni diverse perché il libro di evocazione diceva che solo chi possedeva un ottimo livello di Kido poteva controllare la sua entrata. Ognuno cadde insieme a due, tre persone oppure in solitudine, per poi cavarsela da solo.
Il cielo era di un grigio scuro, e davanti a loro si ergeva una grande torre di un colore rossastro con in cima un particolare simbolo, il kanji della morte. Riku cadde da solo in un luogo tetro, situato davanti ad una grotta e dietro alcune rocce. Dietro di esse era situata una grande barriera protettiva di un nero pece.
"Dannazione, sono solo. Sicuramente quei tipi staranno dall'altra parte di quelle mura, ma non saprei proprio come attraversarle. Ci dovrebbe pur essere un mo-"

Riku subì un fortissimo calcio, il quale lo colpì sul centro della faccia, scaraventandolo a terra.

"E tu chi sei, ragazzino?"

Apparve un uomo con lunghe basette e una fascia con impresso sopra il Kanji della morte, probabilmente simbolo degli Shizen, e con dei guanti di colore verde scuro che coprivano soltanto il palmo ed il dorso delle sue mani; egli possedeva una Zanpakuto con l'impugnatura del medesimo colore e un vestito da karateka, anche se un po' differente a causa di un color ebano.

"Cosa ci fa qui uno Shinigami, eh? Questo non era previsto. Beh, purtroppo non ho scelta: dobbiamo combattere"
"Cosa? Tu chi sei?"
"Dovrei farti la stessa domanda, ma non importa visto che morirai. Io mi chiamo Kazo Risoma e sono uno dei 10 Shizen!"
"Uhm, 10 Shizen eh...? Comunque è importante che tu sappia il nome di colui che ti sconfiggerà . Io sono il luogotentente della seconda brigata, Haragawa Riku."

Inaspettatamente Kazo sfoderò la sua Zanpakuto e con essa squarciò il petto del nemico, facendogli fuoriuscire molto sangue. Riku, che era un po' sofferente a causa della profonda ferita, contrattaccò con molti fendenti ma Kazo schivava sempre più velocemente i suoi colpi, ad una velocità  incredibile.

"Questo è tutto quello che sai fare, ragazzino? Ma non farmi rid-"

Kazo ricevette un grosso taglio sul naso, e ruppe la sua benda. Il proprietario di essa si arrabbiò molto, mostrando così il suo Shikai.

"Ahhh! Come osi, ragazzino?! La mia amata benda...! Ora ti faccio vedere io, *censura*!"
"Cosa vuoi fare?"
"Stendi, Sentoki!"

La sua Zanpakuto si trasformò in due guantoni da boxe di ferro, all'apparenza innocui, indossati da entrambe le mani. Kazo iniziò a sferrare migliaia di pugni, che colpivano Riku con grande velocità  e non permettendogli di fuggire perché ogni volta che sferrava un colpo manteneva il collo di Riku con la mano che non usava al momento del pugno, e viceversa, fino a stenderlo.

"Sei troppo debole, mi aspettavo qualcosa di più da te, ragazzino. Ora è meglio che avvisi il Capo, potrebbero essercene altri"
"...N-non muoio così facilmente. Nasconditi, Nagenaifu"

La sua Zanpakuto, come se ne è parlato in precedenza, si trasformò in una sciabola con impugnatura ridotta.

"Nage!"

Sempre come mostrato prima, creò una specie di portale dal quale uscirono con velocità  migliaia di lame che miravano al nemico. Kazo restò stupito dalla potenza di attacco di quella Zanpakuto e fu colpito in varie parti del corpo, ferendosi però minimamente.

"Queste sono le tue capacità , quindi? Sei stato bravo, hai resistito alla grande potenza di Sentoki, ma quello che ti ho mostrato era solo una minima parte della mia potenza complessiva..."
Riku si rivolse a lui sofferente:

"M-mostrami..."
"Eh?"
"M-mostrami... Il tuo Bankai..."
"Ma sai di cosa stai parlando, ragazzino? Veramente vuoi affrontare il mio Bankai?"
"A-allora procederò io... Per primo."
"Mi vorresti far credere che tu possiedi il Bankai?! Smettila di fare l'arrogante"
"Bankai! Bitoku no Nagenaifu!"

Diversamente da prima, una strana aura di colore verdastro attraversava il corpo di Riku ed egli aveva uno sguardo infuriato. Rapidamente usò lo Shunpo e, arrivato dietro la schiena di Kazo, sferrò un pugno, dal quale uscirono tre lame sottili, dietro la schiena. L'avrebbe colpito alla testa, ma lui stava cercando di schivare il colpo. Un fiume di sangue usciva dalla schiena del nemico, che si inginocchiò.

"Dannato... Bel Bankai, ma non sarà  all'altezza del mio"
"Bene, vediamo di cosa sei capace tu"
"Bankai! Kyoryokuna Sentoki!"

Dopo aver sferrato un pugno con la mano destra sul terreno, i guantoni da boxe di Kazo diventarono enormi e di acciaio, legati entrambi con due catene di ferro. Egli si avvicinò velocemente dietro alla schiena di Riku, strangolandolo con le catene.

"Ora cosa fai eh?!"
"Ahhhhhh!!"

Quell'aura verde con la quale Riku era circondato, se aumentata, si trasformava in una grande onda d'urto che lanciò il nemico verso una parete della grotta.

"B-bene, ora se permetti ti mostro il mio attacco finale: Bure-"

Una catena si staccò da uno dei due guantoni di Kazo; essa si allungò e si mise a frustare Riku, che fu ferito gravemente alle gambe.

"E-questo cos'è?!"
"S-sorpreso, eh? Ahhh!"

Entrambi si misero a correre verso l'altro, per cercare di colpirsi. Dopo aver terminato l'attacco, Riku disse a Kazo con una voce bassa:

"E' s-stato un bel combattimento"
"G-già ..."

Kazo cadde a terra lentamente: stava per morire dissanguato. Riku si avvicinò a lui per chiedergli dei Taihonokaritori.

"S-sapresti dirmi la locazione del Taihonokaritori...?"
"Sì... Si trova al centro della zona est del-"
"Al centro di cosa?!"

Kazo morì, non lasciando comprendere bene la posizione del Taihonokaritori a Riku che rimase molto deluso.

"Beh, almeno mi ha detto che si trova nella zona ad est di qualche luogo forse..."

Riku cadde a terra e non era in grado di muoversi, per poi svenire visto che era molto esausto per il combattimento; accanto a lui, però, si avvicinò uno shinigami familiare...

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