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Chi cattura insetti?


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Fifoni :th_sisi:

C'è un sito che ti insegna come avere un formicaio tutto per te, vibra (si chiama entoforum, se è spam ditemi, eh.). Ho tentato di farne uno, ma è difficile :cry: il bello è che quando trovi la formica regina che cerca un posto per fare un nuovo formicaio, tu la metti in una provetta. La provetta deve avere 1/3 del volume pieno d'acqua, che devi evitare di far muovere chiudendola in fondo alla provetta con un batuffolo di cotone energicamente pressato. Poi, quando la formica si trova nell'ambiente desiderato, chiudi la provetta con un cotone non troppo compresso. La formica dovrà  rimanere là  la bellezza di tre mesi. Intanto tu ordina su amazon un formicaio, perché non so come si costruisce, mi spiace :cry: la formica nella provetta NON dovrà  mangiare. Riponi la provetta in un luogo poco illuminato e tranquillo.

Da qui in poi copioincollo da entoforum.

Una volta che la regina inizia a deporre le uova devono attraversare tre fasi prima di passare all'atà  adulta, infatti dall'uovo nascerà  una larva la quale muterà  in pupa ed infine in formica adulta, il tempo impiegato per questi passaggi dipende fortemente dalla specie di formica e dalle temperature in cui queste vivono, indicativamente per il ciclo completo saranno necessari dalle 3 settimane ai 2 mesi.

Faccio notare che a seconda delle speci la pupa si proteggerà  o meno all'unterno di un bozzolo che verrà  poi aperto dalle altre operaie o dalla regina una volta completata la muta.

Una volta trascorso un po’ di tempo e nate le prime operaie ci si trova a dover affrontare due problemi, il cibo e lo svuotamento della riserva d’acqua.

Per il cibo è sufficiente in questa fase inserire di tanto in tanto piccoli insetti come mosche all’interno della provetta e almeno una volta a settimana nutrirle con una sostanza zuccherina; per fornirgli ad esempio il miele è necessario un altro batuffolo di cotone delle stesse dimensioni di quello usato per il tappo, basta sporcare di miele un lato del cotone e utilizzalo come tappo per la provetta (la parte sporcata di miele dovrà  stare all’interno della provetta), una volta trascorse 24 ore le formiche avranno mangiato a sazietà  e quindi si cambia nuovamente il tappo con quello senza miele (il miele infatti impedisce il corretto ricircolo dell’aria).

Lo svuotamento della riserva idrica è un inconveniente più problematico ma di certo non una cosa insormontabile. Per porvi rimedio si possono usare due sistemi, o utilizzare una siringa per riempire nuovamente la riserva o sostituire la provetta:

- Nel primo caso si riempie con acqua una siringa munita di ago, si cerca poi di far passere l’ago attraverso il cotone della riserva (conviene farlo passare tra il vetro della provetta ed il cotone ruotando la siringa sul suo asse e spingendo lentamente in modo da far scivolare dentro l’ago), una volta che l’ago è dentro si inizia a fare entrare l’acqua, così facendo però l’acqua che sta nel cotone verrà  spinta in superficie per effetto della pressione, bisogna quindi alternare l’inserimento dell’acqua con l’aspirazione di un po’ d’aria. Questo procedimento è molto rapido ma porta parecchia confusione nella colonia e la fuga di molte operaie, fatelo su un tavolo vuoto in modo da poterle recuperare!

- In questo caso si prepara una seconda provetta con la riserva d’acqua piena, si fanno combaciare le bocche delle due provette, magari sigillando la connessione con del nastro adesivo per evitare fughe, e si aspetta che le formiche si trasferiscano nella nuova provetta. Dato che in questo caso non si hanno forzature il disturbo alla colonia è molto ridotto, ma le formiche prima di decidere di trasferirsi potrebbero impiegare anche molti giorni.

• L'AREA DI FORAGGIAMENTO

Quando la colonia avrà  raggiunto una ventina di operaie risulterà  difficile nutrirle con il metodo descritto precedentemente, converrà  quandi collegare la provetta ad una piccola area di foraggiamento in cui sarà  possibile inserire il cibo. In questo modo sarà  possibile raggiungere senza tanti problemi un numero di operaie sufficente al posizionamento della colonia in un formicaio e consentirà  alle operaie di iniziare ad esplorare timidamente il mondo esterno.

Sarà  necessario fornire l'area di foraggiamento di un meccanismo anti evasione, inizialmente io optavo per una chiusura ermetica a cui praticavo dei fori ricoperti di cotone per l'areazione, attualmente però rivesto di olio di vasellina la superficie superiore del contenitore e devo dire che funziona perfettamente.

• INSERIRE LA COLONIA NEL FORMICAIO

Eccoci ad una delle decisioni più difficili che ci troveremo a dover affrontare durante l’allevamento di questi piccoli insetti, ovvero quando trasferire le formiche dalla provetta al formicaio. Per affrontare questo discorso bisogna premettere che un trasferimento forzato (ovvero costringere forzatamente a lasciare la provetta) della colonia è estremamente stressante e va fatto solo nel caso in cui non abbiate altra scelta, mentre un trasferimento non forzato non comporta grande stress in quanto è nell’indole delle formiche trasferirsi in un luogo migliore (ad esempio in primavera è molto comune poter osservare file di Tapinoma erraticum che trasportano le larve da un formicaio all’altro).

Detto questo è facile capire che la cosa migliore da fare nel caso si voglia trasferire la colonia sia posizionare la provetta aperta nell’area di foraggiamento del nuovo formicaio e attendere che decidano loro di trasferirsi, a mio avviso inoltre è più salutare effettuare tale procedura in primavera subito dopo il risveglio della colonia in modo da assecondare il loro ciclo vitale.

Molto importante è anche aspettare fino a quando la colonia sia sufficientemente grande da essere in grado di sopportare la fatica di tale spostamento, indicativamente conviene aspettare che siano presenti almeno un centinaio di individui, ma anche la metà  possono bastare se si utilizza un formicaio di dimensioni contenute.

• MANTENIMENTO DEL FORMICAIO

Una volta avviato, lo sviluppo di un formicaio risulta essere molto poco impegnativo (per noi non per le formiche) sarà  infatti necessario tenere monitorati alcuni fattori: il ricircolo dell’aria, l’umidità , la temperatura, e la somministrazione di cibo.

Di questi quattro parametri i primi due dipenderanno quasi esculsivamente dal formicaio che abbiamo utilizzato, di conseguenza una volta realizzata la loro nuova casa ci sarà  solo da fornire acqua di tanto in tanto per l’umidificazione; La temperatura per le razze europee non è un problema, sarà  infatti sufficiente porre la struttura in un luogo fresco per trascorrere l’inverno, mentre per le speci tropicali si renderà  necessario l’uso il riscaldamento; riguardo al cibo invece… beh basta darglielo.

Da queste poche righe si capisce quanto poco sia impegnativo un formicaio una volta realizzato un buon formicaio, al contrario un formicaio realizzato male vi farà  penare non poco.

• CIBO

Salvo eccezioni (ad esempio Messor sp.) la maggior parte delle formiche è onnivora, e consumerebbe con gusto la maggior parte degli alimenti della vostra tavola, un grosso rischio è però quello delle muffe, che sono uno dei più pericolosi nemici dei formicai, di conseguenza sono proibiti alimenti come ad esempio il pane che tenderebbero ad amuffire una volta portati all’interno del formicaio.

La loro dieta di base può essere composta da sostanze zuccherine (es. miele, zucchero e acqua, marmellata) e sostanze proteiche (es. piccoli insetti e pezzettini di carne), ho sperimentato anche gelatine zuccherate come quelle per coleotteri ma sinceramente non ho notato differenze tra questa dieta e quella precedentemente descritta.

Se avete poi la possibilità  di dar loro delle drosofile ve ne saranno molto grate.

• IBERNAZIONE

La maggior parte delle speci europee richiede un periodo a temperature inferiori ai 10 °C durante la stagione invernale, a queste temperature le formiche interromperanno le loro attività  per andare in una sorta di letargo. Sembra infatti che senza ibernazione l’anno successivo la colonia risulti essere più debole e con minori velocità  di crescita. Personalmente ritengo questa fase estremamente importante, in quanto durante le mie esperienze ho sempre perso le regine che non avevo fatto ibernare, attualmente porto le mie colonie in garage dalla seconda metà  di Ottobre fino ai primi di marzo, per poi riportarle in casa.

Comunque, a me personalmente piacciono tanto gli insetti, anche se non li vedo camminare in un cavo del game boy. Vorrei tanto un formicaio *^*

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Io una volta ho osservato per alcuni giorni dei bruchi che si arrampicavano sul muretto del giardino di casa mia!! Erano blu con dei pallini arancio ed ogni giorno salivano di qualche centimetro!! Poi un giorno si sono fermati e sono diventati arancioni con i pallini blu!! E poi i bozzoli si sono schiusi e le farfalle gialle sono volate via!! I miei cuccioli erano cresciuti e se ne erano andati.... :cry2:


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a scuola avevo fatto amicizia con un piccolo insettino che non so che sia, che avevo trovato sul mio banco. Decisi di chiamarlo "Giocchino", poi prima di uscire da scquola (si si scrive cosi), QUALCUNO di cui non faccio il nome (fireking) me lo ha fatto cadere di mano


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Bhà ... Ogni tanto, quando vado nella mia bella campagna, catturo qualche insetto... Tipo bruchi, falene, coccinelle o cose del genere... Non ho mai catturato grilli e cavallette. D: Invece provo sempre a catturare le farfalle ma sono veloci e imprevedibili e poi... sono delicate :C Ho paura di rompergli un' ala...(Come è già  successo... e mi sentivo in colpa...) Bhè... sì, è divertente andare a caccia di insetti. XD


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