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Zoster

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Zoster ha vinto l'ultima volta il 5 settembre 2013

Zoster quel giorno ha ottenuto più mi piace di tutti gli altri!

Informazioni su Zoster

  • Compleanno 12 maggio

Informazioni del Profilo

  • Città
    Evron
  • Interessi e passioni
    Pochi, ma rimane un pessimo investimento.

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Obiettivi di Zoster

  1. «Oh, una lettera».

     

    «...».

     

    «Ah, vecchi diavoli».

     

    Per la prima volta, dopo tutti questi anni, tornare qui mi ha fatto versare qualche lacrima. E non di tristezza. Giuso qualcuna però eh. Altrimenti Lui non avrebbe appezzato se fosse ancora qui. Forse la vecchia guardia di mod, ma non lui.

     

    È bello, per una volta, avere trovato qualcuno qui con cui rammentare i vecchi tempi davanti al suo memoriale. Invece di soffocare sotto il peso di un mondo di cui, alla fine, non ho mai fatto parte.

     

    Nonostante tutto, Grazie Pokémon Millenium.

     

     

     

     

    1. Quasar

      Quasar

      @Zoster ogni 12 maggio attendo con interesse i tuoi aggiornamenti di stato. Ammiro la tua costanza (lo fai da ben 12 anni!) e l'aria enigmatica dei messaggi che lasci mi ha sempre affascinato. Non ti conosco, ma ci tenevo a dirtelo lo stesso.

    2. Zoster

      Zoster

      L'osservatore è diventato l'osservato eh? Ah ah. Quale ironia.

       

      Apprezzo il complimento a ogni modo. Ti ringrazio sinceramente, ma non è niente di speciale. Pura abnegazione (e l'essere melodrammatico, siamo onesti).

       

      Oh, vieni definito un archeologo. Interessante. Well, in tal caso attendo di vedere il tuo lavoro, un giorno. Forse mi aiuterà a ricordare qualcosa che perfino io ho dimenticato. Ma nel mentre goditi il presente. Hai/Avete tempo per indagare il passato.

       

      Magari barerò e passerò una volta in più per vedere come si è evoluto il mondo. Per la prima volta, dopo tanto tempo, è stato bello tornare. E attendo una cosa.

       

    3. Quasar

      Quasar

      @Zoster grazie a te! Ebbene sì, in passato mi divertivo ad esplorare gli angoli più reconditi del forum e cercavo di svelarne i segreti. E così sono diventato l'archeologo del forum. In effetti, il passato e la storia mi affascinano assai, ma è bene non distogliere lo sguardo dal presente, come hai detto tu.

      Mi fa piacere che questa visita sia stata più piacevole del solito. Alla prossima, stammi bene!

  2. Tecnarca.

    1. Zoster

      Zoster

      Preferisco archiatra.

  3. «Ho Tenuto fede alla mia parola. Ho portato i fiori e ho mostrato riverenza ai gloriosi monumenti del passato qui presente. Persone che hanno fatto molto per me senza mai saperlo. Come tradizione vuole.

     

    Ma con mia grande sorpresa ho trovato una lettera che mai mi sarei aspettato sul monumento del mercenario. Qualcuno è già stato qui prima di me.

     

    Sapete, non essere l'unico ad avere ricordo dei tempi andati di questo posto è confortante. Fa sembrare il tutto meno pesante. Mi ricorda che è effettivamente esistito. E non è una mia fantasia. Grazie, mi hai fatto fare un altro passo avanti»

  4. Come ogni anniversario dovrei fare un post commemorativo. Ma oggi esce Zelda, quindi credo che sarò più coinciso.

     

    «Nonostante sia consapevole di essere finalmente libero, e depositare un omaggio floreale a un vecchio amico mercenario/samurai (o quello che era)  non suscita più alcun turbamento nel mio spirito, provo ancora curiosità. Troppo spesso dimentico, oppure distolgo volontariamente lo sguardo, dalle altre tombe adiacenti alla sua. Mod antichi che si riunivano nelle calde sere d'agosto in chat per memare, una divinità della neve rossa amata da tutti e una vipera dalla conoscenza sopraffine. E infine, antichi admin, re che regnavano tempo or sono in ere passate. Ora non più qui per il tempo o per la fondazione di nuovi mondi più proliferi. Ogni volta mi domandarmi: "Avrei potuto scrivere di più invece di osservare solamente? Sarei potuto essere loro amico?" Ma alla fine, non era la mia storia. E neppure la vostra. Non abbiate rimpianti»

  5. «E anche quest'anno la mia visita di cortesia è stata portata a termine. Hm, tutto sommato diventa più facile ogni anno. Non me lo aspettavo. Ed è più piacevole del previsto vedere della vita da queste parti, seppure diversa. Spero che la vecchia guardia stia bene, mi piacerebbe sapere che percorso hanno intrapreso. Ad ogni modo, Ricordatevi di divertirvi, siete qui per questo. E andate avanti se non ci riuscite più senza rimorso».

     

     

     

  6. «Ancora tu?» 

     

    «In mia discolpa. Venire qui è come andare al cimitero. Con la differenza che non ci sono tombe dove deporre fiori. C'è qualche monumento, quello sì. Ma non hanno più il valore di un tempo».

     

    «Smettila di osservare e vai avanti allora. Prova a volerti bene».

     

     

     

     

     

     

     

     

  7. «...» Cit.

    Un silenzioso e vecchio mercenario/generale di mia conoscenza avrebbe apprezzato.

     

    Ah, sono diventato troppo nostalgico per i miei gusti. Accettate un consiglio da questo archiatra: non abbiate remore di chiudere qualche vecchia porta. E' più liberatorio di quanto s'immagini. E poi, nel peggiore dei casi, potete sempre sfondarla. 

  8. «No. Altrimenti non avrebbe senso. Io non avrei senso» Cit.

  9. «Io ti invidio. In tutta la tua vita, in tutti gli anni di professione, non hai mai visto un caso senza speranza?» Cit.

  10. "Ti ricordi?"

    "No, non più."

  11. Rieccomi ad osservare fugacemente questo paesaggio. Scoperchiare dei vecchi ricordi è sempre piacevole, alle volte. Peccato per la mia pessima memoria.

  12. È sempre divertente tornare da queste parti (Déjà  vu?) Nonostante sia passato così tanto tempo sono stranamente affezionato a questo forum. Sono cambiate così tante cose, o forse no. Adoro i ricordi poco chiari, possono essere interpretati in così tanti modi diversi.

    1. Hypnos

      Hypnos

      ri-benvenuto :D

    2. Nobody

      Nobody

      Auguri evroniano (?)

  13. 0 - - - -
  14. - 0 - - 2 “Quanta inettitudine in un solo essere!” “Detto da te è un complimento”. Tra fastidiose esalazioni di fumo e agguerriti lanci di coltelli, una sala riunioni piange l’ordine e la disciplina persa. “Giuridicamente parlando il tuo grado è inferiore al mio”. “Se continui, sei un uomo morto. Giuridicamente parlando, s’intende” un argentea donna sbraita e osserva con ira l'immenso tavolo bianco, è quasi decisa a lanciarlo in aria; peccato sia ancorato terra causa precedenti voli. “Andiamo Serafina! Stai scaldando una poltrona! Questa base non è neppure tua! ” “Ma la comando!” “Confermo”. Un nuovo membro si unisce divertito alla conversazione. Colli ornati di sobrie collane o cravatte dai colori spenti si girano verso l’ingresso per osservare il nuovo contendente. “Perdonate l’attesa” Notum si avvicina con disinvoltura al tavolo e, noncuranti di essere sotto il fuoco incrociato di una nuova disputa, si siede al suo posto. I presenti guardano con disprezzo l’ultimo arrivato, se fosse in orario avrebbero evitato di sorbirsi nuovamente quel triste teatrino. “La base è sotto il controllo di Serafina fino a nuovo ordine. Queste sono le Disposizioni. I Reggenti e…” Notum osserva dall'alto verso il basso l’abbigliamento di Serafina. “Santissimo Arceus. Come ti sei conciata? Potevi metterti qualcosa di un po’ più corto già che c’eri”. “Ti prego, non tirare nuovamente in ballo il codice d’abbigliamento. Non lo reggerei” Serafina stringe con vigore il bianco scialle adagiato al collo. In caso di necessità potrebbe essere un’ottima alternativa alla sua fidata arma per fare fuori Notum. “Notum, che sorpresa. Ti credevo morto”. Dall'altro capo del tavolo, diametralmente opposto a Notum, una scheletrica voce spezza l’imbarazzante discussione. “E’ un piacere anche per me, Dimitri. Oggi è il giorno delle nuove reclute, rammenti?” Dimitri annuisce indifferente mentre aggiusta con minuzia il fazzoletto nel suo taschino. “Ah già, è vero. Dimentico sempre il tuo lavoro da balia”. “Sempre meglio di firmare cartacce standosene seduti”. Risate derisione, tra cui quelle di Serafina, risuonano come gesso sulla lavagna nelle orecchie di Dimitri. “Pensavo di essere qui per parlare dei rapporti. Se invece preferite proferire del mio lavoro, levo subito il disturbo” aggiusta nuovamente il fazzoletto. “Assolutamente, Dimitri. Non vorrei mai privarmi della tua utilissima presenza”. Notum sfila un paio di occhiali da una custodia di pelle sul tavolo e gli indossa, poi batte le mani. I convocati smettono di mormorare tra loro e posano ordinatamente documenti freschi di stampa sopra il tavolo. "Volete parlare dei rapporti? Bene. Sono con me". Cliccando un tasto della sua fedele tavoletta, Notum accende degli schermi. All’interno di quelle fini finestre nere si materializzano una serie di dati e cifre interminabili, il resoconto delle varie sezioni e una sgomentata ragazza in posizione fetale. “Signori. Vi presento il soggetto 42.2, sempre che non la conosciate”. La telecamera ingrandisce Il tetro e sgomentato viso della ragazza. I presenti guardano il bianco volto indifferenti. Osservano il sudore, le tracce di sangue rinsecchito e le profonde occhiaie senza battere ciglio. “Quella psicopatica...” Le verdi nuvole di fumo esalate dall'appuntito bocchino di Serafina iniziano a ghermire la stanza. “Quanta eleganza… La ragazza è l’argomento principale della riunione. L’ultimo tentativo da noi fatto per ottenere qualche informazione è fallito. Dobbiamo trovare una soluzione al più presto, le pressioni sulla riuscita del nostro compito sono aumentate e… perché devo fare io questo inutile discorso motivazionale? Non mi pagano abbastanza…” “L’arcicoso ha fallito?” una divertita risata fatta di fumo e denti si forma sulla bocca di Serafina. “Arcincaricato, Serafina. Si dice Arcincaricato. E sì, ha fallito. Alexander non ha reso onore alla sua fama”. “Dov’è adesso quel damerino?” “Non mi è dato saperlo”. “Sì certo”. “Perdonami?” “Non prendiamoci in giro. Tu sai sempre tutto. Probabilmente conosci perfino la marca di biancheria intima che indosso”. “Non è un’ardua sfida, lo vedo da qua”. “Spiritoso”. “E poi non è vero, non so tutto. Rammenti?” trafiggendo le nuvole di fumo con la sola vista, Notum scambia uno sguardo d’intesa con Serafina. “He he… E’ vero”. I riflessi argentei provocati dai movimenti di Serafina illuminano la stanza. “Possiamo andare avanti? I vostri puerili segreti non ci interessano. Come se non sapessimo di chi state parlando”Dimitri sciocca le dita ripetutamente e Invita i due a sbrigarsi. “Sei invidioso amore?” “Invidioso di avere segreti con te? Oh, no grazie”. “Ho una gran voglia di soffocarti, sai?” “Non ne avrai bisogno, i tuoi gas tossici ti precederanno”. “Non in mia presenza” una voce congela la stanza e provoca una nuova danza di colli. “Non alzatevi, non c’è bisogno” Un’alta austera figura, decorata da medaglie alate e stemmi ovali dai colori neri e argentei, attira l’attenzione su di se. “Tu… qui? E’ successo qualcosa? Notum viene percorso da una scossa. Il corpo, incurvato malamente sulla tavoletta elettronica, si contorce in una nuova forma altrettanto scomoda protesa verso il nuovo arrivato. “La tua sfrontatezza mi stupisce sempre, Notum”. Il tono della voce risuona volutamente sgradevole. Notum si trattiene dal digrignare i denti. “Indovina perché sono qui?” “Il piano C?”. “Bingo”. Una smorfia sovrasta il medagliato. “Volevo informarvi dell’arrivo di un altro controllore". “Un altro? Quanto sono noiosi! E’ il quinto questo mese!” Serafina sbuffa. “Sesto, per l’esattezza, mia signora. Lo sa quanto sono previdenti, no? Questo è quanto. Se ora volete scusarmi…” Dopo avere salutato svogliatamente i presenti, si avvia verso un ascensore. Notum rimane a guardare l’imponente figura dissiparsi. Non si stupirebbe se tornasse improvvisamente indietro per riferire qualcosa che aveva <erroneamente> dimenticato di dire prima. Serafina e Dimitri si scambiarono flemmatici sguardi. “Bene. Se non ci sono altre interruzioni arriverei al dunque: domani sarà sottoposta a una nuova serie di trattamenti sperimentali”. “Hanno accordato il permesso di usarli?” Pronuncia serio Dimitri. “Sì. Ieri è arrivato il permesso. Possiamo procedere al…” “Tutto qui?” Serafina interrompe bruscamente Notum e, stringendo lo scialle, aspetta la risposta ai suoi dubbi. “Sì, tutto qui”. “Fatemi capire. Ho dovuto fare un’ora di viaggio, subirmi le lamentele dei soliti e, ultimo ma non per importanza, mi sono dovuta sorbire voi due tutto questo tempo… per questa idiozia?” “Sì”. “Si ammazzi! Non-è-più-di-mia-competenza. E’ tanto difficile da capire? Tra l’altro, non avevo ordinato di affibbiare le riunioni di questo tipo, ovvero inutili, a Notum?” “Hey!” “La gente deve smetterla di considerare il mio ruolo una pura formalità. Sono il maledettissimo capo in carica! E non azzardarti a parlarmi di gerarchia Dimitri, altrimenti ti mando a pulire i cessi. Poi voglio vedere chi è sopra chi!” Sventolando furentemente il suo scialle ed emettendo furiose vampate verdi, Serafina sradica la sedia dal pavimento e, dopo avere emesso un urlo udibile in tutto l’abisso, la scaglia con immensa soddisfazione sul tavolo. Rompendolo. “Arrangiatevi!” Girandosi goffamente sui suoi alti tacchi, si allontana dalle macerie. Dimitri tocca esterrefatto il tavolo. “Siamo sicuri che non abbia ricominciato a impasticcarsi?” Notum Sorride. “Magari. Si stenderebbe un po’ i nervi".
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