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Obama propone un investimento da 4 miliardi per insegnare l'informatica ai bambini!


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L'industria dei videogiochi ha un fatturato talmente importante, che sarebbe da folli non considerarla una grande risorsa, sia per il proprio Paese

che per il fututro professionale dei propri cittadini, visto l'alto numero di dipendenti che essa coinvolge. 

Il Presidente Barack Obama deve averci pensato bene: insieme al suo staff, infatti, ha proposto un investimento di ben 4 miliardi di euro nel progetto

"Computer Science for All". Grazie a quest'ultimo, il presidente degli USA vorrebbe finanziare insegnamenti e nuove lezioni,

che possano avvicinare i minori al mondo della creazione di software.

 

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Affinchè quest'iniziativa diventi effettiva, c'è bisogno dell'approvazione del Congresso; al momento quindi, si tratta solo di una proposta.

 

"Sicuramente i videogiochi sono un punto d'entrata per molti giovani. Il motivo per cui i giovani potrebbero interessarsi all'informatica

è perchè amano giocarci, ma vorrebbero anche crearli" Ha ragionato il deputato della Casa Bianca, Tom Kalil.

 

Vedremo se, negli Stati Uniti, ci sarà questa nuova spinta per il futuro del settore informatico e dell'industri videoludica!

 

Che ne pensate voi di questa "idea" del presidente Obama? 

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L'ho sempre detto che il programma scolastico è vetusto e l'informatica andrebbe insegnata alle medie come materia obbligatoria, se c'è ginnastica e inglese va inserita parimenti l'alfabetizzazione digitale, perché ad oggi è vergognoso avere bambini che non sappiano interagire col mondo informatico (non tanto sul momento, ma quando saranno grandi loro... Che già oggi uno che non sa usare un pc non ci fa un'ottima figura). Con la speranza che anche altri governi lo prendano ad esempio... Ma tanto siamo in Itaglia, dove c'è al massimo la 7 mega (neanche effettiva ovunque)

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Adesso, Akutenshi ha scritto:

L'ho sempre detto che il programma scolastico è vetusto e l'informatica andrebbe insegnata alle medie come materia obbligatoria, se c'è ginnastica e inglese va inserita parimenti l'alfabetizzazione digitale, perché ad oggi è vergognoso avere bambini che non sappiano interagire col mondo informatico (non tanto sul momento, ma quando saranno grandi loro... Che già oggi uno che non sa usare un pc non ci fa un'ottima figura). Con la speranza che anche altri governi lo prendano ad esempio... Ma tanto siamo in Itaglia, dove c'è al massimo la 7 mega (neanche effettiva ovunque)

io ho la 20 mega vera :yeah::yeah: per il resto hai ragione. in italia c'è un livello di ignoranza in informatica elevatissimo! gente che se ha un pc(da 700€ eheh, xk da 300€ èda poveracci) o uno smartphone di 1000 € (che poi 1000€ per usare SOLO whatsaap, o al massimo, telegram, e non ha 89 cent per pagare l'abbonamento :rotfl::rotfl::rotfl:) crede di essere un genio ma in realtà non ci capisce niente e viene sui siti a chiedere aiuto e al 99% o scompare perché non ricorda le credenziali in quanto la gente si iscrive al primo sito che trova(pazzesco) o scompare perché crede che su internet le risposte siano immediate, che dietro ci sia il cinesino che risponde, e non vedendo subito la risposta vanno altrove e si ripete il giro. ne vedo ogni giorno di tutti i colori, è il mio campo, e il nervoso sale alle stelle quando vedo certe cose stupide essere ignorate... l'esperienza più brutta l'ho avuta all'università che frequento. al primo anno c'era la materia "fondamenti di informatica" che tratta le basi della teoria, le basi! pochi han passato l'esame e questi che non l'han passato hanno preso voti alti nelle altre materie, pazzesco! le basi!! proprio perché viene snobbata. come ho detto prima, se hai un cell da 1000€ tu sei un genio quindi puoi accantonare ma ecco i risultati della tua ignoranza. più che dalle medie qui in italia dovrebbero obbligarla dalle elementari!

io ringrazio la mia scuola elementare dove sin dal primo anno, sin dal primo giorno, ho utilizzato un pc col buon vecchio windows 95 :love_emote: studiavo inglese al pc tramite dei cd interrativi, ah, bei tempi, quei cd in flash con win 95 :cry2: e i risultati si vedono u.u

 

ma è utopia: in italia quando si investe in qualcosa puf, i soldi spariscono! tanti soldi, come si fa? vedi l'ultima: i soldi per la fibra ottica sono scomparsi! qualche mese fa avevano pagato chi di dovere di installare la fibra nella mia regione e nella mia città avevano già iniziato e ora... tutto fermo, soldi scomparsi. poi ci sono i politici che se ne sbattono del'istruzione e ti vedi su rai 1 gente che litiga xk a scuola c'è un crocifisso del cavolo e no xk i figli NON vengono istruiti...

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1 ora fa, Akutenshi ha scritto:

L'ho sempre detto che il programma scolastico è vetusto e l'informatica andrebbe insegnata alle medie come materia obbligatoria, se c'è ginnastica e inglese va inserita parimenti l'alfabetizzazione digitale, perché ad oggi è vergognoso avere bambini che non sappiano interagire col mondo informatico (non tanto sul momento, ma quando saranno grandi loro... Che già oggi uno che non sa usare un pc non ci fa un'ottima figura). Con la speranza che anche altri governi lo prendano ad esempio... Ma tanto siamo in Itaglia, dove c'è al massimo la 7 mega (neanche effettiva ovunque)

Concordo su tutto. 

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si va bene, ma la manodopera però chi la fa se tutti si buttano sull'informatica? ora parlo dell'italia: non è che i problemi si risolvono se tutti sapessero usare un pc o se tutti fossero informatici.

tornando ad obama come proposta è buona, è un qualcosa che fa per il suo paese e per il futuro. qui in italia dovrebbero prenderlo come esempio ma non per forza sull'informatica, ma anche su altre cose. tipo il lavoro che faccio io dell'informatica non ce ne facciamo niente, o il lavoro che fa mio padre e che fa anche tanta altra gente

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40 minuti fa, SteelFog ha scritto:

si va bene, ma la manodopera però chi la fa se tutti si buttano sull'informatica? ora parlo dell'italia: non è che i problemi si risolvono se tutti sapessero usare un pc o se tutti fossero informatici.

tornando ad obama come proposta è buona, è un qualcosa che fa per il suo paese e per il futuro. qui in italia dovrebbero prenderlo come esempio ma non per forza sull'informatica, ma anche su altre cose. tipo il lavoro che faccio io dell'informatica non ce ne facciamo niente, o il lavoro che fa mio padre e che fa anche tanta altra gente

non è un assolutismo, è un qualcosa in più che fa solo del bene! invece di perdere ore con religione ed educazione fisica e altre materie veramente inutili almeno insegnano qualcosa di utile e da subito invece di iniziare ad insegnare le basi all'uni! che poi in futuro non ti servirà ne dubito fortemente. sono pochissimi i lavori dove non si usa un computer(ma non necessariamente, computer =/= informatica) e ripeto, può fare solo del bene. è un investimento più che giusto. studiare informatica non significa diventare solo programmatori ma tante altre cose:

-lavori manuali tipo sviluppo di dispositivi

-installazione di una rete in un edificio

-"fare" grafica

-gestire pagine web: le pagine fb, ad esempio, di persone importanti sono gestite da delle persone che vengono pagate, è un lavoro!

-ec... ec...

 

oggi in italia o segui dei corsi a pagamento, che costano, dove non impari un tubo se no cose che già sai ma hai un pezzo di carta che dice che sai fare cose che già sapevi fare però ha un valore il pezzo di carta, o ti assumono a simpatia dopo aver dimostrato che sai fare le cose. ok che l'italia è un paese prevalentemente agricolo e marittimo ma siamo nel 2016, sveglia!

il vero problema che vedo è che la gente non da importanza all'informatica(nonostante sia parte di noi), crede sia tutto semplice... esatto, crede. vedo in agenzia gente che pretende cose e vuole pagare poco perché crede sia facile. ogni cosa col pc crede sia facile, basta solo "applicarsi", ma non sa minimamente il lavoro che c'è dietro.

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1 minuto fa, Aiolia ha scritto:

non è un assolutismo, è un qualcosa in più che fa solo del bene! invece di perdere ore con religione ed educazione fisica e altre materie veramente inutili almeno insegnano qualcosa di utile e da subito invece di iniziare ad insegnare le basi all'uni! che poi in futuro non ti servirà ne dubito fortemente. sono pochissimi i lavori dove non si usa un computer(ma non necessariamente, computer =/= informatica) e ripeto, può fare solo del bene. è un investimento più che giusto. studiare informatica non significa diventare solo programmatori ma tante altre cose:

-lavori manuali tipo sviluppo di dispositivi

-installazione di una rete in un edificio

-"fare" grafica

-gestire pagine web: le pagine fb, ad esempio, di persone importanti sono gestite da delle persone che vengono pagate, è un lavoro!

-ec... ec...

 

oggi in italia o segui dei corsi a pagamento, che costano, dove non impari un tubo se no cose che già sai ma hai un pezzo di carta che dice che sai fare cose che già sapevi fare però ha un valore il pezzo di carta, o ti assumono a simpatia dopo aver dimostrato che sai fare le cose. ok che l'italia è un paese prevalentemente agricolo e marittimo ma siamo nel 2016, sveglia!

il vero problema che vedo è che la gente non da importanza all'informatica(nonostante sia parte di noi), crede sia tutto semplice... esatto, crede. vedo in agenzia gente che pretende cose e vuole pagare poco perché crede sia facile. ogni cosa col pc crede sia facile, basta solo "applicarsi", ma non sa minimamente il lavoro che c'è dietro.

l'italia è famosa per il made in italy artigiano. è lì che l'italia deve tornare a dominare. non dico che l'informatica sia inutile, per carità, uno che sa l'informatica può anche essere assunto all'estero, ma basarsi per la maggior parte sull'informatica per me personalmente è sbagliato. almeno qui in italia

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1 ora fa, Aiolia ha scritto:

non è un assolutismo, è un qualcosa in più che fa solo del bene! invece di perdere ore con religione ed educazione fisica e altre materie veramente inutili almeno insegnano qualcosa di utile e da subito invece di iniziare ad insegnare le basi all'uni! che poi in futuro non ti servirà ne dubito fortemente.

 

E il problema è proprio che la parola "informatica" resta un concetto vago ai più, che la associano al generale utilizzo dei computer trascurando in primo luogo che riguarda, in realtà, gli elaboratori, i dispositivi, ecc. Tra gli algoritmi più usati, molti erano noti dall'antica Grecia (basti pensare all'algoritmo ricorsivo per determinare il massimo comun divisore, già trovato da Euclide), ma non erano chiamati "informatica" ma matematica. Tutto questo però come lo si può capire se al liceo non spiegano nulla, non solo a livello di programmazione (insegnare un po' di C sarebbe però una bella cosa, perché mostra già un po' di tecnicismi che vi sono dietro, senza naturalmente arrivare a proporre algoritmi più complessi come quelli per lo studio ricorsivo dello spazio degli stati o di Prim, ma almeno i basilari) ma soprattutto a livello "generale". Nel mio caso ho iniziato Ingegneria Informatica "al buio" dopo il liceo classico, senza sapere che cosa mi potesse aspettare, al di là delle presentazioni dei vari insegnamenti; solo seguendo i corsi ho iniziato ad apprezzare, e parecchio, l'informatica, dallo sbattere la testa per scrivere algoritmi di complessità la più bassa possibile (mica posiamo accettare che un elaboratore dia una risposta dopo il prossimo diluvio universale, eh) al mondo delle reti che mi ha interessato tantissimo (e chissà per una magistrale...).

Tolta la programmazione, che in fondo serve a chi lavora in un campo informatico principalmente, però, in primo luogo, non si può dire che conoscere le reti non porti vantaggi a tutti. Non dico di sapere che la congestion avoidance del protocollo TCP reno sfrutta la tecnica dell'additive increase multiplicative decrease, ma quanti in Italia sanno come funziona l'indirizzamento IP, cosa succede quando su Google Chrome digitiamo un indirizzo web e - zan zan zan- che cosa sono i famigerati cookies? Almeno le due ultime risposte dovrebbero essere scontate, eppure sono sicuro che tantissimi direbbero "boh". Eppure senza i cookies il sito di e-commerce che l'azienda artigianale X apre non avrebbe motivo di esistere, senza gli hostname Internet non sarebbe quel che è. 

Poi ci sono vari livelli di conoscenza necessaria, ma come in tutte le cose. Chi deve dimostrare l'operatore quantistico associato alla quantità di moto deve approfondire bene l'analisi, mentre ad un fruttivendolo bastano le nozioni elementari, più che sufficienti. Ma la matematica è insegnata a tutti ed ognuno la apprende per quanto gli serva, come la letteratura italiana, la storia, la filosofia, l'educazione fisica ecc; perché lo stesso non accade per l'informatica? alle elementari doveva esserci un'ora di informatica alla settimana, divenne un'ora di poesia; alle medie ogni due settimane si aveva un'ora di informatica, usata per fare relazioni powerpoint di geografia (a parte un breve utilizzo di NVU l'ultimo anno); al liceo non esisteva al classico ovviamente, ma anche chi viene dallo scientifico non sapeva nulla...

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