Lami Inviato 3 aprile, 2017 Condividi Inviato 3 aprile, 2017 Salve a tutti, come in tanti in questo forum, anche io mi cimenterò in una Fan Fiction che uscirà a cadenza o bimensile o mensile a seconda se sarò disponibile e, sopratutto, in base all'impatto che susciterà in voi lettori (sperando tanto che vi piaccia). La storia è molto goliardica e parodistica Spoiler Infatti non sorprendetevi se vi imbatterete in personaggi famosi o di questo forum XD Ma lo scopo principale è quello di divertire e divertirmi, cercando mai di essere tanto prolisso (infatti le descrizioni dei luoghi saranno davvero minime e dovrete o figurarvelo voi, e nei commenti vi farò lo schema della zona in cui si troveranno i vari personaggi), tanto che non mi figuro di fare una FF tanto lunga... Qui potrete commentare la mia FF, facendo domande, evidenziando errori grammaticali (cui chiedo già scusa in anticipo, essendo una persona frettolosa, qualche strafalcione ci sarà sicuramente), errori contestuali e molto altro. Spero davvero che vi piaccia molto e possiate seguire questo viaggio (Se mettete Mi Piace nei vari capitoli che leggerete mi farete capire se un capitolo è di vostro gradimento o no) Buona Lettura! PROLOGO Spoiler Immaginate la nostra Terra, con i suoi 5 continenti, i grandi oceani, le vette chilometriche, i grandi corsi d’acqua, popolati dai Pokémon. Beh sembra un qualcosa di inverosimile e impossibile, ma se non fosse così? Immaginate un mondo parallelo al nostro, in cui queste creature sovrastano tutto il globo terracqueo. Ecco Pokémon Italian League si svolgerà proprio in queste atmosfere. Comincia un lungo viaggio, mettiamoci comodi e tuffiamoci in questo fantastico mondo. L’allenatore di Pokémon ormai era diventato un lavoro a tutti gli effetti. Il tutto aveva avuto inizio in Giappone, più precisamente nel Kanto, per poi diffondersi a macchia d’olio in tutta la nazione, dalla regione del Kansai e del Chubu orienatale, per finire alla regione dell’Hokkaido. Qui si istituirono varie leghe Pokémon, a seconda della regione, dove si distinsero anche allenatori capaci e talentuosi. Il fenomeno si diffuse in altri stati. L’America non si tirò indietro e creò una sua lega, stessa cosa fece la Francia. Era ora il turno dell’Italia, che dopo attente consultazioni, avevano deciso di istituire una Lega, ma con delle dinamiche molto diverse da quelle istituite in Giappone o in Francia, ma anche da quelle Hawaiane, che era una delle ultime a mettere piede in questo campo. Sostanzialmente vi doveva essere una serie di prove, a livello locale, in cui i vari aspiranti allenatori devono superare ben otto prove per conseguire la licenza di allenatore di Pokémon. Detto questo avrebbero poi svolto mansioni di qualsiasi genere come allevamento, ricercatore di oggetti rari, ma anche il fronteggiare Pokémon ostili, che come capitato negli anni precedenti, hanno minacciato un paese o addirittura una città. Ma oltre questo, durante l’anno, si sarebbero svolte competizione a livello provinciale, regionale e nazionale per decretare poi chi sarebbe stato il Campione della Lega italiana. Chiunque abbia fatto richiesta di diventare Allenatore di Pokémon avrebbe dovuto mandare una email o una lettera alla FILP (Federazione Italiana Lega Pokémon) indicando anche lo starter da avere. Infatti l’ottenimento del Pokémon non avveniva come nelle altre regioni in cui l’aspirante allenatore va dal professore della sua città per riceverne uno, ma si riceve comodamente a casa, in modo tale da rendere partecipi tutti. I Pokémon possibili da ricevere sono i seguenti: Bulbasaur, Charmander, Squirtle, Chikorita, Cyndaquil e Totodile provenienti proprio da allevamenti italiani della FILP; Treecko, Torchic, Mudkip, Turtwig, Chimchar e Piplup provenienti da allevamenti giapponesi; Snivy, Tepig e Oshawott provenienti dall’America, infine Chespin, Fennekin e Froakie provenienti dalla Francia. Per i Pokémon provenienti dal Giappone, dalla Francia e dall’America si sarebbe dovuta pagare una piccola sovrattassa, inoltre volendo ottenere Pokémon provenienti dalle Hawaii, ovvero Rowlett, Litten e Popplio si sarebbe dovuto dare un contributo ancora maggiore (e abbastanza ingente, quindi erano Pokémon riservati alle classi più agiate del popolo italiano, in pratica i “figli di papà”). Oltre al proprio primo Pokémon la persona che farà richiesta di intraprendere questa fantastica avventura riceverà anche 5 Poké Ball e 5 Pozioni e ovviamente il celeberrimo Pokédex, creato da un famoso professore giapponese, ma riadattato e tradotto da un famoso scienziato italiano. La distribuzione è cominciata già dal primo settembre e man mano hanno cominciato a popolare le case degli italiani, insieme ai vari Pokémon da compagnia che molti cittadini prendevano in custodia, come Pidgey, Meowth o Sentret. E una nuova avventura cominciava anche per il nostro protagonista, ovvero Lami, un ragazzo molto spigliato, precisino, anche troppo, che quella mattina sentendo il campanello di casa sua suonare presto alle 8 di mattina, si destò dal letto, scese le scale facendo 2 o 3 gradini alla volta, e fece prima ad aprire la porta rispetto a suo padre che era in cucina, stanza adiacente all’ingresso di casa. Per sua sfortuna non era il pacco della FILP con il suo Totodile, ma erano i testimoni di Psyduck che cercavano invano di convertirlo alla loro religione, ma furioso Lami gli sbatté la porta in faccia e si andò a sedere in cucina facendo colazione con latte Mumù e Foglielama al riso soffiato. <<Arriverà, stai tranquillo>> lo rassicurò suo padre, mentre stava leggendo il Corriere degli Insettocchi e non si rendeva conto che se continuava di quel passo sarebbe arrivato in ritardo al lavoro. <<Ma già ieri doveva arrivare, altri ragazzi nella zona hanno già ricevuto il loro Pokémon e va a finire che hanno preso Chikorita che è forse la scelta più pessima che si potrebbe fare>> replicò Lami, inghiottendo poi i cereali. <<Quante volte te lo devo dire di non denigrare le scelte degli altri? Uff mi stavo distraendo e per poco non facevo tardi>> e riferendosi al giornale che lanciò sul tavolo disse <<spero solo che qui la situazione non degeneri>> e si diresse verso l’uscita di casa salutando con la mano il figlio e la moglie che stava al piano di sopra a prepararsi per uscire. Nuovamente suonò il campanello. <<Pààà glielo vuoi dire tu ai testimoni di Psyduck di non insistere? Altrimenti quando avrò Totodile li prenderò a colpi di Pistolacqua!!!>> disse Lami gridando al padre dalla cucina. Il padre andò ad aprire la porta, poi fece: <<Lamiiiii è arrivato!!!>> CAPITOLO 1: SUBITO UN POKéMON LEGGENDARIO? Spoiler Lami corse in direzione della porta e lì ad aspettarlo c’era addirittura un dirigente della FILP, con la sua divisa composta da berretto con la visiera verde, una camicia bianca con i bottoni chiusi fino al collo, e dei pantaloni rossi poco virili. Aveva un’aria assonnata anche perché si era alzato molto presto per consegnare tutti quei Pokémon. <<Sei Lami giusto?>> disse con fare molto svelto. <<In persona>> replicò Lami. <<Ecco tutto il materiale>> disse consegnando un pacco abbastanza appariscente a forma di Pokéball gigante. All’interno era presente una PokèBall al centro con subito sopra il Pokédex. A sinistra erano poi disposti a semicerchio 5 Pokéball, mentre a destra 5 Pozioni. In basso invece era presente un bigliettino che augurava a Lami buona fortuna per l’inizio della sua avventura e che portasse avanti l’onore dell’Italia in patria e nel mondo. Questo era firmato dal presidente della FILP. Fatta la consegna il dirigente se ne andò, con il suo camioncino ad energia elettrica, alimentato da 2 Magnemite e un Magneton. Lami prese subito la sfera in mezzo: <<Finalmente ci siamo, ora posso finalmente partire. Lo tiro fuori. Pà, vuoi vedere?>> <<No>> rispose il padre secco <<Sono in ritardo>> e se ne andò via. “Antipatico” pensò Lami <<A casa non mi trovi, io parto con Totodile!>> disse al padre che si allontanava. <<Fa come vuoi>> Allora Lami salì nella sua camera e preparò tutto l’occorrente per la partenza. Mise nello zaino le Pozioni e 4 PokéBall, mentre due le mise in tasca, inclusa quella di Totodile, insieme al Pokédex. Poi aggiunse dell’acqua fresca, il cellulare e una Baccarancia da mangiare dopo. “Quando farò i primi soldi prenderò una cintura e ci metterò tutte le Ball, così sarà più pratico” Nel frattempo la madre di Lami andò nella camera del figlio. <<È arrivato?>> chiese la madre all’apparenza preoccupata. Lami mostrò la PokéBall alla mamma. <<E ora parti subito? Oh fai attenzione, non andare nell’erba alta, mi raccomando!> <<Mà se non vado nell’erba alta come faccio a catturare i Pokémon ed allenarli?>> Così Lami si apprestò ad uscire di casa e voltandosi per vederla un’ultima volta, con la mamma che lo salutava con un fazzoletto bianco commossa, nemmeno dovesse partire per l’America, si incamminò su per la salita che si ergeva davanti casa, che era però piena zeppa di alberi e l’erba era tanto incolta che ormai nessuno si azzardava a tagliarla, anche onde evitare di trucidare malamente un Caterpie o rischiare di finire morto avvelenato per un Velenospina di uno Spinarak. Era ancora mattina e l’aria era leggermente fresca, si cominciava a percepire l’arrivo dell’autunno. L’erba alta si muoveva, precludendo a Lami la visione di qualsiasi Pokémon. “Beh, ne è valsa la pena, ma è momento di tirarti fuori” Lami lanciò a terra la sua sfera e da lì uscì Totodile. Lami fu contentissimo nel vederlo e si piegò avvicinandosi a lui per cercare di accarezzarlo: <<Macciao Totodile! Non sai da quanto tempo stavo aspettando questo momento>> Il Pokémon d’acqua si fece conoscere subito e diede un bel morso al suo allenatore che per poco non gli staccò la mano. Lami tirò un urlo che se la mamma non fosse andata sotto la doccia l’avrebbe sentito pure lei e si accascio a terra strofinando e soffiando la mano. In tutto questo Totodile saltellava e faceva il suo verso contento. <<Ma sei scemo? Potevi uccidermi>> disse Lami esagerando un po’, mentre Totodile lo guardò confuso. <<Beh su andiamoci ad allenare un po’>> Così Lami e Totodile che stava mordicchiando dell’erba che sputò subito, dato che il sapore non era dei migliori, si incamminarono alla ricerca di un Pokémon selvatico. Quando ad un tratto ne uscì uno: era un Caterpie! <<Vai Totodile, usa Morso!!!>> gridò Lami al suo Pokémon indicando il Caterpie Totodile lo guardò confuso. <<No fammi capire, non mordi a comando?>> disse Lami al suo Pokémon <<E giustamente lo fai solo con me eh?>> Allora Lami estrasse dalla tasca il suo Pokédex: “Beh fammi vedere che mosse ha il mio Totodile, beh livello 5 allora ha Graffio e Fulmisguardo” <<Ok Totodile usa Graffio su quel Caterpie!!!>> Questa volta il Pokémon Mascellone recepì il messaggio e attaccò il Caterpie facendo un bel po’ di danni al Pokémon avversario. Il Pokémon di tipo coleottero rispose con un Millebave che andò a colpirlo in pieno braccio <<Totodile, usa l’altra zampa, usa Graffio!>> disse Lami al suo Pokémon permettendogli di arrecare pure un brutto colpo al Caterpie e a metterlo KO. Per tutta quella mattinata Lami e Totodile si allenarono nell’erba incontrando i seguenti Pokémon: Caterpie, Caterpie, Caterpie, ancora Caterpie, e indovinate un po’? Caterpie. Erano le 11, il sole batteva forte sulla testa di entrambi i nostri protagonisti, tanto che Lami si mise un berretto in testa. In tutto questo aveva perso un po’ la pazienza: <<Basta, non ce la faccio più, sempre e solo Caterpie, nella mia zona possibile che non ci sia nient’altro?>> Ma ad un tratto avvenne il bello, nascosto sotto un albero c’era un altro Pokémon e sembrava tutto tranne che un Caterpie. Lami fece piano per non farsi accorgere della sua presenza, ma venne interrotto da qualcosa di inaspettato: <<Ehi! Ciao! Anche tu hai ricevuto un Pokémon?>> chiese un bambino alle sue spalle, nonché vicino di casa di Lami. <<Ehm sì, ma ora fai silenzio gentilmente >> chiese Lami a bassa voce. <<Che Pokémon hai scelto? Hai catturato qualche altro Pokémon? Gli hai insegnato qualche mossa tramite una MT? Hai superato una delle 8 prove? Sei diventato già allenatore?>> A quel punto Lami perse la pazienza e gli urlò contro in preda ad un’isteria: <<SMETTILAAAA>> Il Pokémon nascosto sotto l’albero sentendo Lami urlare si spaventò e scappò via, ma Lami fece in tempo a vedere di che si trattava puntando verso di lui il Pokédex, questo non recitò nulla ma mostrò l’immagine di Mew e il suo nome di fianco. <<Un Mew e mi è scappato???>> Lami per poco non svenne, mentre il bambino che lo fece urlare continuò ancora la solfa e disse anche con un po’ di strafottenza: <<Anche io voglio diventare un allenatore, vuoi vedere il mio Pokémon? Ti dico già che è più forte del tuo>> Lami si volto di scatto e lo guardò. Era basso per l’età che aveva e portava dei capelli a caschetto castani, indossava una felpa con la zip e dei pantaloncini che andavano sotto le ginocchia. “Fai pure l’altezzoso? Ti faccio vedere io, non ha neanche capito che mi ha fatto scappare un Pokémon Leggendario, se gli do una bella lezione, soprattutto veloce, forse potrei ancora raggiungere Mew” <<Va bene, accetto la tua sfida>> disse Lami richiamando a sé Totodile “Spero solo che non abbia un Chikorita, sarebbe il colmo, soprattutto per quello che dicevo stamattina” <<Perfetto>> rispose il bambino. I due si misero uno contro l’altro, lasciando tra di loro una decina di metri, il primo incontro per entrambi stava per cominciare. Il bambino lanciò la sua sfera e gridò: <<VAI CHARMANDER>> e dalla PokéBall uscì il Pokémon di tipo fuoco. “Ma scherzava o diceva sul serio quando affermava che il suo Pokémon era più forte del mio?” <<Eheheh caro la tua sfida è persa in partenza, Charmander ti distruggerà>> disse il bambino lanciando il suo Pokémon all’attacco con Graffio. <<Se lo dici tu>> ironizzò Lami <<Totodile rispondi anche tu con Graffio!>> “Voglio vedere all’incirca a che livello è quel Charmander con il Pokédex” pensò Lami. I due Pokémon battagliarono tra loro evitando i loro colpi, Charmander andò anche a nascondersi dietro un albero in un certo punto dell’incontro, per poi colpire l’avversario alla schiena, ma il Pokémon d’acqua rispose all’attacco graffiandolo in pieno petto. A quel punto Lami, tramite il suo Pokédex, poteva controllare la salute dei due sfidanti. Infatti il dispositivo elettronico era in grado di monitorare la salute dei Pokémon, di saper dire quali mosse era in grado di imparare, ma non sapeva dire ancora il loro livello, caratteristica che sarà implementata di lì a breve. “Ahahahah Totodile ha inferto più danno a quel Charmander, questo fa presumere una sola cosa, ma è sempre buono accertarsi e se due indizi fanno una prova” <<Bimbo non andrai tanto lontano se combatterai in questo modo, nemmeno con un Braciere arrecheresti tanto danno al mio Totodile>> disse Lami inducendo il bambino in trappola. <<Braciere? Cosa è Braciere?>> rispose il bambino confuso. “Eccolo è caduto nella trappola” a questo punto entrò in azione la strafottenza di Lami: <<Beh, se avessi allenato il tuo Pokémon ora l’avresti saputo, vai Totodile finisci quel Charmander con la nuova mossa che ti ho imparato>> <<Nuova mossa?>> disse il bambino sorpreso, ma allo stesso tempo inspiegabilmente emozionato. <<Finiscilo con Pistolacqua!!!>> A quel punto Totodile spruzzò un getto d’acqua dalla bocca che andò a colpire nuovamente in pieno petto il povero Charmander scaraventandolo via, ma il suo allenatore, trovandosi dietro il suo Pokémon, venne coinvolto nell’impatto e anche lui scaraventato via andando entrambi a sbattere su un albero ed andando KO. <<Totodile ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto!>> Lami andò per abbracciare il suo Pokémon, ma questo lo morse alla testa, facendoci uscire anche sangue. <<Amico questo difetto è da correggere>> Poi scorse il bambino svenuto con il suo Pokémon addosso a ridosso dell’albero e pensò: “Che dobbiamo fare con lui? Avendo vinto la battaglia dovrei ricevere pure il premio in denaro, ma non mi sembra proprio il caso…Dovrei portarlo a casa? Ma c’è quel Mew che mi aspetta…Ma sarebbe brutto lasciarlo qui HAAAAAAAA” Era ormai mezzogiorno e a Lami brontolava anche lo stomaco, passare tutto quel tempo in mezzo al verde gli aveva messo un certo languorino, ma stava però trasportando qualcosa o qualcuno in braccio <<Totodile non è che per caso hai avvistato quel Mew che abbiamo visto prima?>> Il Pokèmon mascellone, facendo il suo verso, scosse il capo. <<Beh guarda qua cosa ho. Sono salito su un albero e ho preso un bel po’ di Baccamela, inoltre da casa mi ero portato una Baccarancia che cedo volentieri a te così ti rimetti in sesto. Mangia, però nel frattempo camminiamo, quel Mew è sicuramente ancora nei paraggi>> Il bambino era ancora lì svenuto sotto l’albero. I due, mentre camminavano tra i boschi e l’erba alta, continuavano a mangiare. Si fermarono due volte, la prima perché Lami avvistò un Pidgey e fece combattere il suo Totodile che addestrò ad avere una mira migliore, ma nel frattempo il Pokémon d’acqua si beccò un paio di Azione dal Pidgey. La seconda volta perché Lami trovò e raccolse un Minifungo che pensò di vendere al primo Centro Pokémon che avrebbe incontrato, anche se, essendo di recente costruzione, non sapeva dove erano collocati. Erano passate delle ore e ormai erano rassegnati di non trovare più il Mew avvistato la mattina. Ma proprio quando erano usciti sulla strada lo videro da lontano fermo intento forse a mangiare qualche Baccafico che era caduta da un albero. <<Totodile eccolo, è lui>> disse Lami emozionato. Tirò dalla tasca una Pokéball ed era pronto a mandare all’attacco il suo Totodile per indebolirlo. Ma ad un tratto il Pokémon si mosse e la forma non sembrò poi tanto quella di un Mew. “Che fosse un Ditto e ci ha presi in giro fino ad ora? Però avrà dovuto incontrarlo un Mew per trasformarsi in lui” Ma mentre si avvicinarono si accorsero che il fantomatico Mew era in realtà un Pokémon nascosto sotto un Terropanno. “Ecco qua, prima illuso e poi deluso, credevo fosse un Pokémon leggendario, ma va a finire che ora ci trovo un Rattata nascosto là sotto” pensò Lami oramai sconfortato. Ma Totodile preso dalla curiosità quanto il suo allenatore prese con la bocca il Terropanno e lo tirò via. <<Awww>> fece Lami che lasciò trasparire un mix di sorpresa, ma nello stesso tempo di gioia. Il Pokémon che si stava nascondendo era in realtà un Eevee! <<Totodile guarda, non era un Mew, ma nemmeno un Rattata, bensì un Eevee>> Il Pokémon selvatico indispettito dal panno tolto, attaccò Totodile con quel che sembrava Supplica e gli prese dalle mani la Baccamela che stava mangiando il Pokémon Mascellone e se la mangiò lei. Per questo affronto Totodile si indispettì e la colpì con Graffio. <<Totodile calmo, vieni qui, questo Eevee mi sa tanto che sarà una nostra nuova compagna>> disse Lami contento e preparando la PokéBall da lanciare. Totodile, seppur riluttante, perché voleva vendicarsi dell’affronto subito da parte del Pokémon di tipo normale, si avvicinò al suo allenatore. <<Ecco che dobbiamo fare, io cercò di andargli di spalle così gli blocco le vie di fuga, mentre tu userai un Pistolacqua, mi raccomando non a piena potenza, e poi provvederò a lanciare la PokéBall, intesi?>> Il Pokémon mascellone fece “sì” con il capo ed entrambi si mossero verso il Pokémon con l’intento di catturarlo e gli girò attorno per andargli di spalle, nel frattempo Eevee pareva alquanto spaesato. <<ORA>> gridò Lami al suo Totodile, ma Eevee fu abbastanza lesto ed evitò il colpo saltando così in alto da finire sul balcone di una casa e il colpo prese Lami in piena faccia cadendo a terra. Eevee fece il suo verso quasi come per ridere di ciò che era successo. <<Che aspetti, inseguilo Totodile!>> disse Lami indicando Eevee sopra la balconata. Totodile si lanciò al suo inseguimento arrampicandosi su una grondaia di rame, ma questa si staccò e Totodile cadde a terra. Era quindi l’occasione di Eevee di finirlo con un attacco Azione e di fuggire da quella situazione complicata, ma proprio in quel momento successe l’incredibile. Totodile venne investito da un’aura azzurra e si alzò velocemente in piedi, poi lanciò un Pistolacqua. Eevee era troppo vicino all’attacco e lo schivò in parte, se l’avesse preso in pieno sarebbe andato KO, ma per il lieve impatto venne scaraventato in direzione di Lami che non perse l’occasione di lanciare la sua Pokéball e catturare il Pokémon Evoluzione. Un’oscillazione della sfera. Due oscillazioni della sfera. Tre oscillazioni della sfera. Il Pokémon era stato catturato. <<Evviva il mio primo Pokémon catturato!!!>> urlò Lami di gioia, alzando al cielo la PokéBall con all’interno Eevee, mentre Totodile, seppur stremato, gli ballava attorno. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Chaos Inviato 14 ottobre, 2017 Condividi Inviato 14 ottobre, 2017 Chiudo per inattività, se vorrai continuare la tua Fanfiction puoi mandarmi un MP e provvederò a riaprire la discussione il prima possibile Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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