Il viaggio

[Francesco.fdl]

Tutto è iniziato nel lontano duemilaquattro

nonostante fossi un giovinastro, 

mi apprestavo a vivere la mia prima avventura 

alchè scartai il mio regalo con tanta cura. 

Già sapevo cosa ci fosse incartato 

ma con tanto stupore rimasi abbagliato.

Rosso fuoco c’era scritto sulla copertina,

da lì mi salì l’adrenalina. 

Emozionato accesi il Gameboy Advance 

e subito entrai in trance. 

Partì la musica ancora impressa nella mente 

e automaticamente 

iniziai a cantarla 

e subito ad amarla.

Il gioco partì, 

dallo schermo un professore apparì

mi disse: benvenuto nel mondo pokémon!

Iniziò a scendermi qualche lacrima su per la guancia 

mi fece la fatidica domanda: sei un ragazzo o una ragazza? 

La mia scelta fu Charmander ovviamente

e se qualsiasi allenatore dirà altro mente. 

Da lì ebbe inizio il mio viaggio, 

armato di tanto coraggio

mi addentrai nella regione di Kanto.

Il resto è storia come chiunque di voi saprà, 

esplorai tutta la regione nella sua immensità.

Dopo aver sfidato allenatori, team Rocket e capipalestra

mi ritrovai in una città funesta, 

Lavandonia la città maledetta

in cui predominava una torre molto sospetta.

Entrato partì una musica raccapricciante

 e non me ne vergogno, me la feci nelle mutande.

Rappacificato lo spirito del povero pokémon assassinato

ripresi il viaggio ancora più determinato,

maledetto team Rocket esclamai!

E ad Azzurropoli la loro base smascherai.

Ancora non era finita a mia insaputa

entrai nella palestra dell’ultima città 

e con aria astuta 

mi disse ehilà,

questo è il mio nascondiglio

a dirla tutta anche lì creai un po’ di scompiglio.

L’ultima tappa era la Lega

no, non parlo di Salvini mio caro collega. 

Dopo lotte strazianti contro i Superquattro

arrivai all’incontro finale 

contro il mio rivale,

a stento riuscì a farcela se non altro.

Il professor Oak si venne a congratulare:

Ricordi? È iniziato tutto con Charmander

mi iniziò a lodare.

Mi portò nella sala d’onore 

e della Lega ne divenni il campione.

Il viaggio non finisce qui di certo 

ma il mio racconto finisce qui per il momento.