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[Rubrica Anime]Furari ~ Jiro Taniguchi


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“Mi chiedo se non sia finalmente arrivato il momento in cui è necessario fermarsi per osservare bene ciò che ci circonda. Camminare è il movimento più importante per l’essere umano. Siamo liberi di decidere il ritmo dei nostri passi, e di percepire tutto ciò che vediamo nella sua più intima verità â€
 

JryrmpG.jpgCosì cominciamo la nostra 5ª rubrica dei fumetti/manga che mi piacciono con le parole di Jiro Taniguchi che esprime sul retro di questo fumetto.

Prima di tutto analizziamo l'autore,chi è e cosa fa.

Chi è:

 

è un fumettista (mangaka) giapponese,nasce a Tottori il 14 agosto 1947.

Appassionato di manga sin da bambino, dopo il diploma liceale lavora per un anno come impiegato, quindi decide di dedicarsi completamente alla narrativa disegnata e si trasferisce a Tokyo, dove vive tuttora. Al pari di tutti gli aspiranti mangaka comincia l'attività  come assistente di un autore già  affermato, che nel suo caso è Kyota Ishikawa, finché non gli viene proposto di creare una storia tutta sua. 

 

 

Cosa fa:

 

Kurorohorumu (Cloroformio), del 1970, è il titolo della sua opera prima che, però, non passa la selezione per il premio indetto ogni anno dalla rivista Big Comic della Shogakukan, mentre nello stesso anno ottiene di pubblicare Kareta heya (La stanza arida), storia breve incentrata su una stanza di una ex casa d'appuntamento in cui l'autore ha realmente abitato.

 

L'anno successivo riesce quindi a vincere l'ambito premio Big Comic con il manga TÅi koe (Voci lontane), e nel 1975 inizia a pubblicare la sua prima serie, Namae no dai dobutsutachi (Animali senza nome), che ha per protagonisti gli animali, soggetto che sarà  tra i suoi preferiti.

L'anno seguente comincia una collaborazione con lo scrittore Natsuo Sekikawa insieme al quale lavorerà  nel corso degli anni ad una serie di opere hard boiled tra cui Rind! 3Muboi toshi (Città  aperta), Nashikaze wa shiro (Il vento dell'est è bianco) e la raccolta Tokyo Killers (Tokyo Killers).

 

Ma questi sono solo gli esordi,quindi analizziamo Furari.

 

Ispirandosi alla figura del topografo Tadataka Inou, vissuto tra il XVIII e XIX secolo, primo cartografo a mappare il Giappone con tecniche di misurazione moderne, Taniguchi dà  vita con la sua proverbiale cura e il suo inconfondibile stile grafico a un manga di rara poeticità , che riflette appieno quello spirito squisitamente nipponico di comunione ed empatia con il mondo circostante.

Ancora una volta al centro della trama vi è un uomo con la sua specifica individualità , un uomo di scienza, e per questo apparentemente inadatto ad essere il protagonista di una storia il cui titolo fa riferimento all’espressione giapponese con cui si indica il vagare senza meta, in balia del vento, un’attività  idealmente romantica e antitetica a quella scientifica.

 

Eppure, un personaggio che proprio in virtù della sua unicità  di essere umano sfugge ad ogni meschina classificazione di questo tipo e fa del suo continuo contare e misurare la strada sotto i suoi piedi un’inattesa attitudine a perdersi nella natura e a guardare ciò che lo circonda con gli occhi delle creature più disparate.

 

Curioso e meticoloso, questo uomo dal fare un po’ goffo e a tratti infantile passa le sue giornate camminando, e, attraverso i suoi incontri, viaggia in luoghi naturali e dell’anima con disarmante e invidiabile disinvoltura, scoprendo nuovi sentimenti e un rinnovato stimolo per la sua immaginazione e il suo desiderio di conoscenza, in una sorta di inno sussurrato alla Natura e all’essere umano.

 

La trama si articola in quindici brevi episodi, ciascuno legato a un elemento guida che muove la mente e il cuore del protagonista, e con lui quelli del lettore (Nibbio, Ciliegi, Tartaruga, Gatto, Stelle, Balena, Pioggia, Lucciole, Elefante, Tempesta, Libellula, Luna, Cavallo, Formiche, Neve). Le tavole, dettagliate ma sempre di ampio respiro, raccontano con poche efficaci vignette un intero universo, fatto di elementi tangibili, piccoli gesti e piccole realtà  che nonostante la loro innegabile concretezza risuonano di sensazioni ed emozioni. La ricostruzione storica, poi, ha il merito di essere accurata ma mai tale da prendere il sopravvento sulle vicende.

 

Ne deriva un complesso dialogo tra umano e naturale, tra immaginazione e realtà , tra razionalità  e spiritualità , che prende forma nello stupore del quotidiano, e nella relazione con gli altri (in particolare con la figura femminile di Ei), che va ad arricchire il singolo e la comunità  (vedi i continui riferimenti agli haiku).

 

Concludendo, “Furari – Sulle orme del vento†è un’opera intensa pur nella semplicità  di fondo, che nasconde nelle sue pieghe una sensibilità  fuori dal comune, in grado di parlare in modo diretto al lettore, trasportandolo in giro per le strade di Edo, e facendogli riscoprire una misura dell’anima fatta di entusiasmo per la vita e limpidezza nello sguardo.

Ho comprato recentemente questo fumetto,mi ha sorpreso tantissimo,praticamente è suddiviso in 15 capitoletti,ma che fanno capire un pò la vita quotidiana di un tempo.Il prezzo è di 17 euro,ma fino al 6 gennaio

Da Mondadori,se ti facevi la card avevi lo sconto del 15%



Detto questo vi lascio i link delle vecchie rubriche,alla prossima!
GTO ~ Great Teacher Onizuka

Bone ~ Jeff Smith.

Zerocalcare ~ I suoi fumetti

Shaman King ~

 

Si ringrazia Cloud~ per il set grafico delle rubriche,alla prossima!

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Taniguchi è un grande, purtroppo messo in secondo piano (a mio parere) a favore dei grandi shonen che vanno di moda al momento.


Mi sorprende che tu non abbia citato "L'uomo che cammina" D:


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Che dire come già  detto in MP questo tomo del mitico taniguchi da me non è ancora stato letto , ma ho letto molte delle sue opere e la migliore è senza dubbio " L'uomo che cammina " a mio avviso il miglior manga di sempre, che racchiude in se tutte le peculiarità  dei manga di taniguchi: disegni precisi e dettagliati , sintonia con la natura , temi trattai profondi ed inoltre la sua più grande arte, rendere ogni storia interessante e profonda infatti cos'ha di speciale l'uomo che cammina niente è un uomo che semplicemente si gode la vita un uomo comune , taniguchi non ha bisogno di onde energetiche per attirare i lettori gli basta il suo talento immenso ed infinito vorrei dire un altra cosa ma siccome sono già  in coda mod non la dico va ...


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Taniguchi è un grande, purtroppo messo in secondo piano (a mio parere) a favore dei grandi shonen che vanno di moda al momento.

Mi sorprende che tu non abbia citato "L'uomo che cammina" D:

 

Bhè stiamo parlando di Furari,mi sembrava brutto citare altre opere del resto sto mettendo in risalto questa,ma prima o poi farò anche Aruku hito (l'uomo che cammina). :)

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Bhè stiamo parlando di Furari,mi sembrava brutto citare altre opere del resto sto mettendo in risalto questa,ma prima o poi farò anche Aruku hito (l'uomo che cammina). :)

 

Hai ben ragione, ma non compare nemmeno nel "cosa fa" D:

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Infatti ho scritto solo gli esordi,e poi ho messo in risalto Furari,ma prometto che la farò la rubrica di Aruku Hito. :)


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Che dire come già  detto in MP questo tomo del mitico taniguchi da me non è ancora stato letto , ma ho letto molte delle sue opere e la migliore è senza dubbio " L'uomo che cammina " a mio avviso il miglior manga di sempre, che racchiude in se tutte le peculiarità  dei manga di taniguchi: disegni precisi e dettagliati , sintonia con la natura , temi trattai profondi ed inoltre la sua più grande arte, rendere ogni storia interessante e profonda infatti cos'ha di speciale l'uomo che cammina niente è un uomo che semplicemente si gode la vita un uomo comune , taniguchi non ha bisogno di onde energetiche per attirare i lettori gli basta il suo talento immenso ed infinito vorrei dire un altra cosa ma siccome sono già  in coda mod non la dico va ...

È il primo iyashikei che leggi?

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Ah,per chi se lo fosse chiesto farò una nuova rubrica non appena mi diranno se la mia proposta l'hanno accettata o rifiutata,detto questo spero al più presto.

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