yohohoho Inviato 14 settembre, 2014 Condividi Inviato 14 settembre, 2014 Quando interviene il Destino~Capitolo 1Era un giorno semplice, un giorno qualunque. Scostò le tende blue cobalto e fece entrare giusto uno spiraglio di luce. La moglie intanto sveglio la piccola Rebecca, assonnata e di pessimo umore dopo aver dormito poche ore a cause del forte temporale. Dopo giorni e giorni di scrosciante pioggia, finalmente qualche raggio di sole illuminava una giornata. Dopo aver mangiato un'abbondante colazione, la bambina si sdraiò sul comodo e vecchio divano ad isola, al caldo di una coperta di pile color mirtillo. Non ebbe il tempo di riposarsi che i suoi genitori la chiamarono per andare. Lei non aveva voglia. Non voleva. Non desiderava altro che starsene a casa e giocare con il suo vicino di quartiere, di un anno più grande. Matteo era una delle poche finestre di felicità nella vita di Rebecca. I due giocavano sempre insieme, ogni giorno, ogni istante, appena gli era possibile. Purtroppo non frequentavano la stessa scuola. Matteo era costretto ad andare lontano, in un'altra città , dopo aver viaggiato ogni giorno ore ed ore solo perché più comodo al padre per il lavoro che svolgeva. Erano due bambini infelici, con genitori che si odiavano e stavano insieme solo per motivi economici, facendo finta di niente, andando sempre avanti, come se i loro figli non se ne accorgessero. Erano soltanto delle giovani vite, ma avevano vissuto più di chiunque altro bambino i piccoli dolori della vita ed erano soli, se non quando erano insieme, mano nella mano a lottare contro un mondo falso e crudele che li circondava. ~Capitolo 2Rebecca entrò in classe, giusto in tempo per l'inizio della lezione. Matematica era la sua materia preferita, ma nonostante ciò, non riusciva a godersi a pieno qui calcoli semplici per lei, no. Ultimamente non pensava ad altro. Matteo era il suo unico pensiero, un'immagine che portava nel suo una cuore felicità tale da riuscir a spezzare tutte le catene che la incatenavano a pensieri cattivi e negativi, pessimistici verso un futuro ancora peggiore del presente, dei quali la sua testa era colma e trasbordante.Non toccò minimamente il cibo della mensa, non che fosse invitante. Nel bel mezzo del pranzo la bambina si alzò bruscamente dalla sieda e corse verso il bagno del piano, con gli occhi lucidi e un espressione indescrivibile. Pochi secondi dopo, Rebecca scoppiò a piangere. Non erano lacrime di un dolore fisico, ma provenienti da decine di ferite all'orgoglio e al cuore.Rimase chiusa nella piccola stanzetta fino al termine della sesta ora e al termine delle lezioni il padre venne a prenderla, mentre lui aveva un sorriso falso come il mondo in cui viva.Giunta nella sua cameretta, lontano da tutti, si sdraiò sul proprio letto, prese il lettore musicale della sorella e ascoltò. Ascoltò non solo semplici canzoni, ma anche l'armonia della pace interiore. Non era triste, sorrise. Nell'ascoltare quelle parole, capii che ognuno di noi ha bisogno di sfogarsi, in qualunque modo possibile, con ogni mezzo, e che avere nella vita degli alti e bassi fa parte di essa, insieme alle gioie e ai dolori. Si tolse le cuffiette e fissò il soffitto. Nelle crepe della vernice vide un significato molto speciale. Esse non sono altro che le esperienza della vita, che col tempo diverranno sempre di più e giunti ad un certo punto, un gigantesco muro ci sbarrerà la strada, ma se saremmo abbastanza forti interiormente riusciremmo a scavalcare quel muro, superando il nostro limite raggiungendo l'obiettivo che abbiamo sempre desiderato.Naturalmente si tratta di piccoli capitoli, che andando avanti aumenteranno sempre di più in lunghezza.Il Terzo Capitolo arriva domani!Continuate a seguirmi Aggiunto il Capitolo 2! Presto sarà postato il terzo @Darki♥ Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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