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DEADLY ISLAND - Solo un po' di paura [PIAZZA]


Dany1899

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ok, lupo.

eh prima di andarmene dovevo smascherarne almeno uno

Come vuoi tu,come ho detto nell'altro messaggio ognuno pensa cio che vuole e ognuno di noi non ha prove sul ruolo dell'altro,quindi sarenno sempre pensieri soggettivi detto questo io ti ripeto che con te non ho nulla di personale ehehhe

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Come vuoi tu,come ho detto nell'altro messaggio ognuno pensa cio che vuole e ognuno di noi non ha prove sul ruolo dell'altro,quindi sarenno sempre pensieri soggettivi detto questo io ti ripeto che con te non ho nulla di personale ehehhe

il tempismo pt.5

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explain

ora comunque, bei giovincielli

non credete che se fossi stato lupo i miei compagni cattivi si fossero fatti avanti per cambiare la ituazione?

il tempismo pt.4

comunque sappiate che il testamento non ve lo lascierò subito: non mi credereste

magari alla fine

Mi unisco a tutti quelli che dopo questa uccisione hanno sospettato ancor di più di Boh. Ed oltre alle accuse portate da voi, voglio portarne un'altra, un po' contorta ma sensata (penso): allora, se la strategia dei lupi dovrebbe essere quella di uccidere qualcuno che accusa qualcun altro per incolpare quel qualcun altro (non so se mi sono spiegato), allora perché i terroristi non hanno ucciso me? Sarebbe stata l'occasione perfetta per far ricadere la colpa su Boh. Inoltre continua a votare per primo ed ad agire in maniera totalmente random.org. Per quanto riguarda Litleo, comincio anche io a nutrire dei sospetti verso di lui, ma per ora non so ancora cosa pensare, quindi non lo voterò.

Serve altro? Dovrei citarti tutti i miei commenti precedenti contro di te.

E poi questo "il tempismo" non l'ho capito

Silenzio...

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Perchè ha un cervello è_è

 

comunque la mia accusa su alexietto è totalmente infondata, forse.

 

 

Come vuoi tu,come ho detto nell'altro messaggio ognuno pensa cio che vuole e ognuno di noi non ha prove sul ruolo dell'altro,quindi sarenno sempre pensieri soggettivi detto questo io ti ripeto che con te non ho nulla di personale ehehhe

 

 

il tempismo pt.5

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ma seriamente considerate un motivo valido per sospettare di me la discussione avuta con Fire ieri ? va bene tutto ma se io fossi un lupo sarebbe stata una cosa troppo macchinata, anche perché cosa ne potevo sapere io prima che Fire avesse o meno quel bug... dai, sarebbe stata una cosa troppo lunga da macchinare sul momento...


 


Sono andato a controllare, ho impiegato 3 min per rispondere a Fire, considerate voi se è abbastanza tempo per macchinare tutta questa storia...


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Ci sono momenti in cui ogni certezza crolla, in cui gli appigli troppo usurati cedono e si rischia di cadere nel baratro. Questi sono i momenti in cui si perde completamente la fiducia nel discutere con gli altri. Spesso alcuni neanche danno peso alla parola, credono che sia inutile e preferiscono risolvere ogni situazione con la violenza, con la forza, con l'arroganza di sentirsi superiori. Il problema, però, è spesso alla radice. Talvolta si può evitare di giungere ad una crisi estrema eliminandone le cause quando ancora sono dei germogli. Parlando, discutendo. A volte anche fidandosi. Non sempre è possibile, bisogna ammetterlo, ma un tentativo deve sempre essere fatto. E, quando si capisce che nient'altro può essere fatto che agire, non bisogna nemmeno allora ricordare i diritti di chi non ha alcuna colpa, di chi si trova lì per caso, per nascita o per qualsiasi altra congiunzione astrale.


 


Quando alcuni si trovano isolati dal resto del mondo, presto non possono non capire la realtà  delle cose. Ognuno di loro può considerarsi una potenza in gioco, in grado di estirpare attraverso il rogo il male, ancora prima che possa nuocere ad altri. Il padrone, in questo caso, è la parola. Boh, da poco, l'ha infatti sperimentato. Anche egli era una potenza in gioco, ma alla fine l'ha lasciato.


 


"Eppure qualcosa non torna... Da quando il tutto è iniziato, c'è un tassello fuori posto... Non può essere sparito casualmente proprio adesso. Ci serve il suo aiuto, il prima possibile..."


 


Chi sia costui, è un mistero.  Chi questa notte dovrà  lasciare l'isola è un altro mistero, tranne per i terroristi, già  pronti per la loro missione notturna.


 


Fine del Giorno Quattro


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Giorno Cinque


 


A volte i grandi avvenimenti coinvolgono meno di quelli piccoli, personali  e quotidiani, sentiti più profondamente dai singoli essere umani. Quando muore un grande uomo dello spettacolo o un personaggio politico, alcuni ne sono anche addolorati, altri meno, ma in poco tempo il dolore diminuisce rapidamente. Lo stesso vale per una guerra. Si perde il senso di ogni morte, ciò che è umano sembra divenire disumano, non si può compiangere un morto perché già  un altro deve essere compianto.


 


Alcuni, però, non stanno sperimentando nulla di ciò né ne hanno una minima idea. Eppure la loro lotta è ancora più crudele, perché li vede coinvolti in prima persona. Kaito ha fatto il possibile per sopravvivere. Egli era un indigeno, era dalla parte del Bene, ma ha fallito. In cuor suo, probabilmente, è morto credendo di avere fallito. In una guerra tanti, troppi muoiono credendo di avere fallito. Ciò che resta è la speranza che la propria fazione elimini quella avversaria.


 


In questo caso, invece, Kaito aveva senza  dubbio un sentimento più sincero. I quattro giorni sull'isola lo hanno cambiato. Ciò che ha sperato è soltanto che tutti sopravvivano, terroristi e turisti, senza alcuna distinzione. Ha sperato che questo inutile combattimento verbale finisca così come è iniziato. Eppure la sua speranza si infrange proprio contro il motivo per il qual è iniziato e per cui non può terminare, ma andrà  avanti...


 


E la speranza stessa di Kaito già  ha trovato una prima falla. Il gruppo, riunito in piazza, subito si accorge di una seconda presenza. Quella di jaja. Purtroppo, accorsi presso la sua capanna, scoprono un'altra, terribile morte che aggiunge ulteriori interrogativi ai superstiti. Che cosa sarà  mai successo, in una sola notte?


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