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[Dany1899] Inferno Mentale


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Link del racconto: http://www.pokemonmillennium.net/forum/topic/97309-dany1899-inferno-mentale/


 


Il mio proposito è di cercare di scrivere un capitolo ogni due (/tre) settimane, cercherò di mettermi di impegno per quanto possa essere difficile rispettarlo, ma ho lasciato questo racconto troppo tempo nel cassetto e intendo portarlo avanti.


 


Al momento il terzo capitolo è in scrittura, spero di completarlo nei prossimi giorni.


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Sono felice tu abbia mantenuto il proposito di proseguire.  ^^ La storia mi aveva preso moltissimo già  quando l'hai presentata al BotR e con questo nuovo capitolo è diventata ancora più intrigante. Non c'è niente di certo, tutto potrebbe essere un gioco costruito ad arte nella testa del protagonista e dei fatti che hai raccontato alcuni potrebbero essere veri come mai accaduti.


Molto interessante questo misterioso intreccio Julie-Ronald-Miles, la cui effettiva esistenza è da subito messa in dubbio. L'unica cosa che sembra certa è il sentimento che il protagonista prova per questa ragazza, ma se invece si trattasse anch'esso del risultato di una distorsione? Spero davvero di no, ma tutto potrebbe essere. Anche le emozioni e i sentimenti, in fondo, sono facilmente manipolabili...


 


Mi piace. Mi piace un sacco! :D


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Sono felice tu abbia mantenuto il proposito di proseguire.  ^^ La storia mi aveva preso moltissimo già  quando l'hai presentata al BotR e con questo nuovo capitolo è diventata ancora più intrigante. Non c'è niente di certo, tutto potrebbe essere un gioco costruito ad arte nella testa del protagonista e dei fatti che hai raccontato alcuni potrebbero essere veri come mai accaduti.

Molto interessante questo misterioso intreccio Julie-Ronald-Miles, la cui effettiva esistenza è da subito messa in dubbio. L'unica cosa che sembra certa è il sentimento che il protagonista prova per questa ragazza, ma se invece si trattasse anch'esso del risultato di una distorsione? Spero davvero di no, ma tutto potrebbe essere. Anche le emozioni e i sentimenti, in fondo, sono facilmente manipolabili...

 

Mi piace. Mi piace un sacco! :D

 

Grazie per il commento :) Questo terzo capitolo è di transizione e, per cercare di renderlo un minimo più interessante, ho introdotto altri dettagli sulla vita del protagonista. Gran parte è inoltre dedicata ad un dialogo, il mio principale tallone d'Achille, ma per questo genere di racconto è essenziale scriverne e per questo ho cercato di curarlo più del solito. Altra mia difficoltà  è rappresentata dalla descrizione di azioni e movimenti, forse per questo motivo preferisco muovere i personaggi un un determinato luogo in ogni capitolo, ma affronterò a tempo debito questo problema.

Ultima nota, sull'uso della prima persona. Zeb ha perfettamente ragione quando mi dice che è parecchio limitante, non è facile portare avanti sempre un unico punto di vista e nel frattempo tratteggiare il carattere di altri personaggi; la visione indotta di inizio capitolo è infatti nata dall'idea di presentare Julie attraverso una terza persona. Tuttavia in molte circostanze (come gli svenimenti, che mi diverto parecchio a scrivere) la prima persona garantisce più sfumature narrative. Anche se il motivo principale per cui scrivo sempre in prima persona è che permette di divagare nei pensieri del protagonista quando non so che pesci pigliare nel prosieguo della storia. Credevate forse che avessi previsto l'arrivo di Julie in scena?  :looksi:

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Parli di "capitolo di transizione" come se pensassi che il creare un passaggio da un evento importate ad un altro sia qualcosa di negativo - o almeno è questa l'impressione che ho avuto. :look:  Cooooomunque! Sarà  anche di transizione, ma non manca l'azione (vd. protagonista che cerca di salvare quella che dovrebbe essere la sua ragazza) e si rimane coinvolti sulla scena anche nel vedere Miles che ricollega i pezzi su quanto accaduto durante la degenza.


Poi. Tanto di cappello per i dialoghi, se è vero che sono il tuo tallone d'Achille: sono ben curati e azzeccati. :) Circa la prima persona beh sì, è vero, a meno che non trasformi il protagonista in un narratore omniscente interno è difficile tratteggiare gli altri personaggi, ma la storia qui è su Miles e sui suoi tormenti, molto psicologica quindi, e credo dunque che la scelta fatta non sia per niente sbagliata. E comunque mi sembra che hai già  trovato una valida soluzione alla caratterizzazione altrui, no? L'idea di presentare la storia di Julie con la visione indotta è stata niente male, visto anche i dubbi che ha generato su ben tre personaggi (supponendo che killer=Miles, ma chi può dirlo con certezza?) ;)


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