[-Scepty]Un posto felice

[Sparcy]

Ieri notte ho pensato ad una piccola FanFiction,il racconto è in prima persona e i modi di parlare sono Diretti.Buona lettura! 

 

Un posto felice

 

Capitolo 1 - Parte 1 

Il risveglio

La sveglia era già  suonata da un quarto d'ora,ma non avevo le forze per alzarmi.C'era qualcosa di strano in me,purtroppo non ricordavo cosa.Era come se il mondo mi stesse crollando addosso,dopo un attimo di silenzio dissi con voce fioca:"La scuola...devo tornare in quell'inferno".Allora andai in bagno in bagno ed entrai nella doccia,mentre mi lavavo cantavo a squarcia gola una canzone di Emma.Appena uscito dalla doccia mi asciugai.Uscito dal bagno mi sedetti sul divano,dovevo fare colazione ma non ero solito a farla.Dopo aver visto Heidi in TV andai nella mia stanza per prendere dei panni,a quel punto aprii l'armadio e mi trovai tante maglie e pantaloni,ma dato che non avevo voglia di scegliere presi i primi abiti che vidi.Indossavo una maglietta rossa a maniche corte,un pantaloncino di jeans che arrivava alle ginocchia ed un paio di scarpe Nike vecchie ormai da anni.

Ero pronto,quindi presi lo zaino e mi avviai alla macchina insieme a mia madre.Mi lasciò davanti al solito e odioso cancello verde che porta dentro la scuola,ci salutammo con un "Ciao" ed entrai nel cortile,c'erano tutti quelli della mia classe che mi fissavano,tanti bulli buffoni che si credono i più forti e belli del mondo soltanto perché sono ricchi,oppure riescono a vincere con uno più debole di loro.

Capitolo 1 - Parte 2

Un odioso inizio 

Mi trovavo davanti i miei compagni di classe,che mi salutarono per cognome.Odiavo il mio cognome,era stupido,ma non potevo farci niente.Non mi degnai di salutarli perché non mi avevano chiamato per nome,dato che negli anni passati mi hanno tutti presi in giro senza motivo quest'anno dovevo farmi rispettare.Al suono dalla campanella entrammo,salutai di fretta Anna la bidella e salii le scale,ero solito ad entrare primo in classe,infatti correvo per avere il miglior posto.Appena mi sedetti al banco vicino alla finestra arrivarono due bulli che mi dissero."Levati da qui questo è il nostro posto",a quel punto mi alzai e dissi:"Sei così ricco che ti puoi comprare tutto ciò che vuoi,quindi non è troppo chiedere un posto?Ormai mi sono seduto qui e non mi muovo,andate via",non ero mai stato così felice di rispondere male a qualcuno,mi piaceva,dovevo far soffrire chi negli anni passati ha fatto soffrire me.Fortunatamente eravamo 25 in classe,quindi potevo stare da solo,adesso nessun compagno di banco mi avrebbe rotto.A quel punto arrivò la prof di italiano,indossava una maglia a maniche lunghe di pile(tessuto molto soffice),un pantalone lungo di colore grigio e delle scarpe nere di una marca indefinita oppure che risale a molti anni fa.Appena si sedette alla cattedra disse:"Buongiorno ragazzi,quest'anno dovete impegnarvi di più perché dovete fare l'esame!",la mia faccia era tipo,"Wow,che felicità    ".

Dopo che si è fatta i fatti nostri chiedendoci cosa abbiamo fatto quest'estate prese un gessetto e lo diede ad uno della nostra classe e gli disse:"Scrivi una frase col complemento di specificazione",a quel punto il ragazzo si avviò alla lavagna e scrisse:

"La penna è rossa".

Tutta la classe scoppiò a ridere,aveva sbagliato qualcosa di facilissimo.

Capitolo 1 - Parte 2 

L'odioso momento delle 10.10 

Fortunatamente è suonata la campanella,altrimenti gli avrebbe fatto fare altre frasi.A quel punto arrivò la Prof di Arte,tutto l'anno vestita alla stesso modo:gonna degli anni '20 nera e arcobaleno,maglia beige simile a quella della Prof di Italiano e delle strane scarpe che solo a nominarle mi fanno venire da rigurgitare.Dopo aver detto le stesse cose della Garolla(Prof di Italiano)ci diede dei fogli di carta e iniziammo a disegnare qualcosa che ci piaceva,ovviamente non potevo disegnare un Pokemon o roba del genere,quindi disegnai un banchetto pieno di dolci e pizzette.Dopo aver colorato il tutto abbassai lo sguardo verso il mio caro orologio nero che mi porto dietro dalla prima media,erano le 10.10."Datemi i vostri disegni e fate ricreazione"disse la Prof,dopo aver dato il mio disegno riandai al mio posto e presi il panino dentro lo zaino,non ero solito ad alzarmi nella ricreazione,tutte le persone facevano cose strane(vietato parlarne sulla community),ma io stavo lì a mangiare tutto tranquillo il mio panino al prosciutto cotto,venivo disturbato da certa gente ma preferivo stare seduto.Suonò la campanella e arrivò il Prof di Tecnica,un signore alto con una camicia blu a quadri,dei pantaloni lunghi che gli andavano larghi e le solite scarpe nere che indossano tutti i professori.Stranamente non ero ancora stato preso in giro da qualcuno per puro divertimento,"Forse quest'anno nessuno mi dirà  niente"pensai nella mia mente.A quel punto iniziò l'ora di tecnica,il prof stava urlando a squarciagola perché due ragazzi non la smettevano di parlare,ormai eravamo abituato alle sue urla.

Capitolo 1 - Parte 3 

Campanella 

Finalmente era finita l'ora di Tecnica e anche quella di francese,dato che era il primo giorno la campanella doveva suonare alle 12.20,io fissavo l'orologio aspettando con ansia quel momento.

*DRIIIIIIIN*  *DRIIIIIIIN* 

La campanella era suonata!Allora scesi le scale lentamente(come al mio solito)e arrivai alla porta d'uscita per ultimo,davanti al cancello verde mi aspettava mio padre con lo scooter.Quindi salii sul mezzo e andammo verso casa,mi fece sempre le solite domande,"Com'è andata?","Cosa avete fatto oggi?".Ovviamente non gli diedi una risposta,ero troppo occupato a pensare cosa sarebbe successo col passare dei giorni,avevo troppe domande,l'unica soluzione era aspettare.

Arrivato a casa trovai sul tavolo una fritta di calamari,l'odore mi fece impazzire dalla gioia,quindi posai lo zaino,andai in bagno e mi sedetti subito a tavola.Finii il piatto in un attimo,avevo troppa fame.Dopo aver finito presi il tè e me lo versai nel bicchiere di vetro,appena mi scolai il tè mi avvicinai allo stipo,dove presi un Kinder Bueno White.

Dopo aver finito di mangiare entrai nella mia stanza per accendere il computer,dovevo fare qualcosa di importante.

Capitolo 2 - Parte 1 

Pokemon Millennium

Avevo attaccato il modem al computer,dovevo solo far caricare la pagina e scrivere "Pokemon Millennium",quindi appena entrato salutai Marty nel nostro MP,risposi alle richieste d'acquisto del mio mercatino e feci un giro per il forum.PM era uno dei miei tanti rifugi,sarebbe stato il mio posto felice se non fosse per alcuni utenti sgradevoli.Cinque minuti dopo mi arrivò un Messaggio Privato,a quel punto cliccai sull'icona e vedi il titolo,"We *Cognome*".Era un nuovo utente che sapeva il mio cognome,dovevo scoprire chi era della mia classe.A stento riuscii ad aprire il messaggio,avevo troppa paura,ma calmamente dissi "Ciò che ti fa paura non ti uccide,ciò che ti fa paura non ti uccide".Aprii il messaggio e mi trovai davanti a queste parole:
"Ciao *Cognome*,sono qui per darti fastidio e per prenderti in giro.Sei contento adesso?"

C'erano tante persone a scuola,non potevo sapere chi fosse.Non lo segnalai e non gli risposi,volevo parlargli in faccia,è da codardi parlare da dietro uno schermo.

Senza ulteriori indugi andai nella sezione "Mercatini Scambi" per aggiornare il mio mercatino con dei nuovi pokemon,scorrendo in basso notai che c'era quell'utente che guardava il mio mercatino.Forse voleva flammare,prendermi in giro lì,oppure voleva guardare in quel topic.Allora ne parlai con Marty,mi serviva qualcuno di intelligente e simpatico,quindi era la persona adatta.Le parlai un po' della situazione,era rimasta atterrita.Sapeva che mi stavano tutti antipatici ma non era a conoscenza della loro crudeltà .Dopo aver parlato di altro la salutai,nel pomeriggio feci i compiti e dopodiché andai a mare,era Settembre,ormai rimaneva poco tempo per andarci.

Capitolo 2 - Parte 2

L'eco 

Appena arrivato alla spiaggetta insieme a mia cugina entrammo in acqua,giocammo a pallone e parlammo un po'.Però qualcosa ci disturbava,era uno strano rumore.Mia cugina riuscii a sentire un pezzo della parola,"Sceee".A quel punto spalancai gli occhi,sapevo il significato della parola."Sai cosa potrebbe significare?"chiese mia cugina,"Non lo so,forse è qualcuno che imita il vento"dissi balbettando.Appena usciti dall'acqua ci asciugammo,ci sedemmo sulla sabbia e giocammo col Giornalino di Reazione a Catena,un quiz che va in onda di estate.

Notai che c'era ombra sul mio giornalino,qualcuno era davanti o dietro di me,quindi alzai la testa e vidi qualcuno che stava fuggendo,dovevo scoprire chi era,non potevo farmi sfuggire un'occasione del genere.Salii le scale che portavano al lungomare,ma ormai non c'era più:era riuscito a fuggire!

Dopo cinque minuti andammo da nonna e a fine serata ci ritirammo a casa nostra,alle 23.30 entrai in chat,notai che c'era quell'utente. Dovevo andarmene subito da quel posto,ero in pericolo.

Capitolo 2 - Parte 3

Quattro mesi dopo...

Erano passati tanti giorni e non avevo ancora trovato il colpevole della mia tristezza,ormai non avevo più le forze per continuare,mi volevo arrendere,ma non potevo.A quel punto mi vestii e mi avviai alla macchina,come al solito mia madre mi lasciò davanti all'odioso cancello verde che portava al cortile.Sentii qualcuno che mi toccò la spalla,ma quando mi girai non c'era nessuno,forse era un avvertimento da parte di un amico,c'erano ancora troppi misteri.Appena entrammo in classe iniziò la lezione di Musica,c'erano due ore di quella materia.Appena entrò nella classe iniziò ad interrogare,mi offrii volontario e presi 8,ero abituato ad andare per primo per far ripetere gli altri.

Appena finii di interrogarmi andai a sedermi al mio banco,dove guardai fuori dalla finestra per tutto il tempo."Potete fare ricreazione"disse il Prof di Musica,notai che nella tasca dello zaino c'era un biglietto,quindi lo aprii e lo lessi attentamente.

"Vieni nel cortile nella scuola alle ore 10.30,ti aspetto".

Forse era un messaggio in codice,però appena iniziò l'ora di educazione fisica scesi giù in cortile insieme agli altri,uno della mia classe mi chiese:"Facciamo una corsa intorno alla scuola?",anche se non ne avevo voglia risposi di si,quindi facemmo il giro e arrivammo davanti alla rete di pallavolo,a quel punto lui disse "Ora!",una marea di sassi e pietre mi arrivarono dall'alto,qualcuno voleva farmi del male.

Capitolo 3 - Parte 1 

La stanza rossa

Ero tutto insanguinato,mi scendeva sangue dalla testa.Mi serviva aiuto,a quel punto i due bulli andarono a chiamare il prof dicendo che due uomini mi avevano ferito,avevano già  escogitato tutto,a quel punto il professore chiamò l'ambulanza e i miei genitori.Arrivammo all'ospedale e mi portarono in una stanza,mi scendeva tutto quel sangue che la stanza era diventata rossa,non potevo sapere se riuscivo a resistere,avevo perso le speranze.Ad un certo punto chiusi gli occhi,sentivo qualcuno che piangeva ma non riuscivo a svegliarmi,mi era successo qualcosa di brutto.

Capitolo 3 - Parte 2 

Il posto felice 

Mi trovavo in uno strano posto,era tutto scuro.Riuscivo a vedere solo un piccola luce,tipo quella che si trova quando devi catturare un leggendario in ORAS(nei cerchi di Hoopa).

Allora corsi verso quella luce,mi ritrovai in una piazza,lì venni accolto calorosamente da molte persone.Avevo già  visto quelle persone e il loro modo di fare,c'era chi faceva sempre battute ironiche,chi stava sempre calmo e moderava la situazione e c'era anche chi faceva bordello."Scusate,dove mi trovo?"chiesi curiosamente,a quel punto arrivò un Jirachi con una piccola Corona d'ora in mano,avevo capito dove mi trovavo!

"Ragazzi,come sono arrivato qui?"chiesi curiosamente,"Qui arrivano solo persone dall'animo buono"disse -Giuls,"Allora c'è stato un errore,avete sbagliato persona"dissi,"Ti sbagli,sei tu la persona giusta.Questo è..."disse Letscore,"Il mio posto felice"continuai.

Ero arrivato nel mio posto felice ma non ne sapevo ancora il motivo,sapevo solo che ero felice in mezzo a tutta questa gente che mi vuole bene.

Capitolo 3 - Parte 3 

Il Motivo 

Erano passate settimane da quando ero nel mio posto felice,ormai non volevo più andarmene.Ma sentivo che qualcosa in me stava cambiando,mi sentivo trasparente.Forse dovevo andare via e questi erano gli ultimi momenti che potevo passare insieme ai miei amici.

"Ragazzi non mi sento bene"dissi a tutti,appena aprirono bocca non mi ressi più in piedi e caddi a terra,mi stavo mimetizzando col pavimento,stavo per sparire per sempre dal mio posto felice."Ragazzi,addio!"dissi,e il nulla mi risucchiò come un tornado.

"Respira,respira!"disse una voce familiare,aprii gli occhi e mi ritrovai nel lettino dell'ospedale,ero sopravvissuto."Sei andato in coma per alcune settimane"disse il dottore,"Chi è stato a farmi questo?"dissi io con una vocina fioca,"Due bulli della tua scuola"disse il dottore dicendomi i loro nomi nell'orecchio."Tra un mese ti riprenderai e potrai tornare a camminare"disse il medico,"Va bene,nel frattempo cercherò il mio posto felice"dissi,"Credo sia un effetto del risveglio"disse il dottore,"Ma non c'è da preoccuparsi".

Capitolo Finale

Il male non viene solo per nuocere

Era finalmente passato un mese da quando ero nel mio posto felice,ma adesso dovevo ritornare a scuola.Tutti mi accolsero a braccia aperte,sembrava di stare nel mio posto felice,"Forse dopo tutto quello che è successo mi tratteranno bene"pensai,appena entrato in classe tutti si stupirono della mia presenza,mi avevano accolto a braccia aperte ma forse era solo per accontentarmi.Allora mi avvicinai al mio banco e dissi:"Quello è il mio posto,levatevi!",a quel punto i due bulli si levarono e mi sedetti al mio posto.Ormai non mi prendeva in giro più nessuno,era diventato amico di tutti.

Se ci pensi il mondo è il tuo posto felice,devi solo trovarlo

FINE!

 

Potete commentare qui sotto,mi scuso in anticipo perché di sicuro i verbi saranno tutti sbagliati  XD

Non c'è nessun riferimento alla mia vita,ma alla mia scuola si.La storia è un po' tragica ma potrebbe succedere a chiunque,fatemi sapere se vi piace perché c'ho messo due ore per farla    

Il protagonista non sono io fortunatamente XD 

P.S. Errare è umano