Il problema è proprio questo: che è decisamente impossibile cambiare. I manga e gli anime in Giappone hanno maggiore rilevanza, perché costituiscono un pezzo fondamentale della loro cultura. In Italia invece, dato che si ha una cultura diversa (attenzione a non confondere "diversa" con "peggiore"), quest'ultimi vengono trattati come un prodotto di nicchia, o addirittura riservata ad un pubblico infantile. Direi che possiamo quasi paragonarli ai cinepanettoni nostrani lol.Detto questo, direi che si ha ben poco da imputare alla politica che gestisce il belpaese, ed ancor meno chi lo popola, a prescindere che siano ladri, imbroglioni, commessi, ventenni che frequentano i forum fingendosi personaggi di videogame. Per la citazione a Berlusconi, si è trattata di una mia piccola generalizzazione.