Obiettivi di Porygatto
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Mezzanotte.
Porygatto si apprestava a tornare a casa per godersi il meritato riposo, dopo una lunga e faticosa giornata che pareva interminabile.
Nella penombra della via deserta regnava la quiete più assoluta e le ultime luci nelle abitazioni vicine si spegnevano una ad una, invitando la notte ad entrare attraverso le finestre lasciate aperte nella speranza che un po' di fresco potesse lenire la sofferenza causata dall'afa di metà agosto.
Porygatto sorrise, sicuro di sé. Si sentiva tranquillo e colmo di soddisfazione. Anche quell'anno, il suo piano avrebbe funzionato. Non aveva neppure bisogno di nascondere le prove che si trovavano in casa. Da quando certe informazioni erano sparite, nessuno sarebbe mai venuto a sapere quale avvenimento sarebbe accaduto in quel giorno appena iniziato, quel giorno all'apparenza uguale a tutti gli altri.
Forte delle proprie convinzioni stava per inserire la chiave nella serratura quando, all'improvviso, un fruscio nell'oscurità lo distolse dai suoi confortanti pensieri, facendogli rivolgere lo sguardo verso la strada fiocamente illuminata.
Forse Candy e Maika erano rimaste fuori e lo stavano aspettando? Che sciocco, pensò tra sé e sé. Loro avrebbero dovuto trovarsi in casa e nel mondo dei sogni da un pezzo ormai.
La sua sicurezza vacillò per un istante. Possibile che qualcuno... avesse scoperto il suo segreto? Che un solo e singolo imprevisto avrebbe mandato in frantumi il suo piano, che egli credeva perfetto? No, doveva esser stata solamente la sua fervida immaginazione. Non c'era stato alcun fruscio. O, forse, erano semplicemente le foglie dell'albero accanto a lui che danzavano carezzate da un alito di vento. Certo, era chiaro.
Eppure, il ragazzo ormai non riusciva a togliersi di dosso quella sensazione di nervosismo, come se qualcuno che non poteva vedere lo stesse fissando a pochi metri di distanza, celato nell'ombra. Era una cosa ridicola, si disse. Certamente dettata dalla stanchezza. Decise di non pensarci più e di mettersi subito a dormire.
Aprì la porta di casa, con mani un po' tremanti, quando avvertì un lieve rumore di passi. Sussultando si voltò e, in un istante, capì che il suo timore più grande era appena divenuto realtà. Qualcuno aveva scoperto ciò che lui era deciso a nascondere ad ogni costo. E lo avrebbe fatto sapere a tutti.
La figura che lo stava osservando uscì infine dalle tenebre, con un sorriso sul volto ed un misterioso pacchetto tra le mani.
Sospirando, Porygatto si rassegnò.'Avrei dovuto immaginarlo. Avrei dovuto capire che tu non ti saresti lasciata ingannare un'altra volta dai depistaggi. Sono stato troppo ingenuo nel credere che la cosa potesse sfuggirti'. Porygatto scosse la testa, prima di aggiungere: 'Suppongo che a volte non sia possibile scampare al proprio destino. E va bene, lo accetto. Non mi sottrarrò. Sono pronto'.
La ragazza si avvicinò con deliberata lentezza e lo raggiunse, porgendogli il pacchetto che lui accettò, sconfitto.
Il volto di Lotta si dischiuse allora in un sorriso ancor più ampio. Tese le braccia verso il ragazzo e pronunciò le fatidiche parole, quelle parole alle quali lui oramai sapeva di non potersi più sottrarre...
'Buon compleanno Pory!!'
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Ho visto ora che lo hai messo in bacheca... grazie! 🙏
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