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[Cronache dal Mondo Pokémon] - Il silenzio di Rosso.


Kech

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Kevin era steso li, sul gelido letto di neve ghiacciata, con l'animo a pezzi e senza più energie, con la bufera di cristalli che con il vento sembravano proiettili argentati. Feraligatr era al suo fianco, esausto, ferito e affaticato come non lo era mai stato. L'Allenatore e il suo Pokémon rimasero lì, distrutti, mentre un Allenatore dagli occhi seminascosti e dall'aria minacciosa li contemplava, con un Pikachu posato sulla sua spalla, impassibile.

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"E così hai sconfitto Lance, eh?"

"Già. Non è stato facile..."

"Beh. si vede che sei forte. Ti ricordi che non ti lasciavo passare di qui perché i Pokémon erano molto forti?"

"Sì. Perché?"

"Ora hai l'autorizzazione per passare. Da qui si va per il Monte Argento. Ti va di esplorarlo?"

"Eccome, è da quando sono arrivato qui per la prima volta che ci volevo andare."

Quanto se ne pentiva ora.

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Sembrava un'avventura come le altre, come le Rovine d'Alfa e i suoi rompicapi, o il Bosco di Lecci, o la Via Vittoria. Certo, con Pokémon molto più forti, ma di che doveva preoccuparsi? Aveva sconfitto il Campione, cos'altro poteva esserci di più?

Questo pensava Kevin, quando finalmente aveva sconfitto Lance, il Campione. Una lotta intensa, piena di energia e tensione, e mai una vittoria fu così appagante... Fin da quando la guardia gli aveva proibito di entrarci, Kevin non desiderava altro che esplorare il Monte Argento, un luogo ostile e accessibile solo agli allenatori più forti, data la presenza di Pokémon fortissimi e pericolosi. Si sentiva ormai pronto a quell'avventura, sia lui che i suoi Pokémon, soprattutto Feraligatr, che era impaziente di migliorarsi sempre di più.

"Eccome, è da quando sono arrivato qui per la prima volta che ci volevo andare."

"Va bene, mi raccomando però, stai attento!"

Kevin si fece coraggio e, con Feraligatr al suo fianco, si addentrò in quell'inferno.

La prima zona era un'area erbosa, con tanto di Centro Pokémon di fianco all'entrata della grotta del Monte Argento. Niente di che insomma. Ad eccezione di qualche Rapidash, che Feraligatr sconfisse facilmente, finora era tutto tranquillo.

Fu quando Kevin entrò nella Grotta che il vero incubo cominciò.

La Grotta era alquanto buia e accidentata, i Golbat spuntavano come funghi senza lasciare un attimo di tregua, non facili da sconfiggere, e spesso confondevano o avvelenavano i Pokémon di Kevin, facendogli consumare rapidamente il rifornimento di medicinali a sua disposizione. A tratti Kevin dovette uscire dalla Grotta e attraversare sentieri freddi e sconvolti da una bufera di neve, con gli Onix che attaccavano ripetutamente. Nel trambusto generale Kevin riuscì a catturare un Larvitar, unico fatto positivo finora. Kevin spesso si perse nella Grotta, e altrettanto spesso i Golduck si infuriavano ogni volta che Feraligatr usava Surf per attraversare un corso d'acqua. Le Pozioni erano quasi finite.

Dopo un po', Kevin arrivò all'ultimo piano della Grotta. Vide in alto un'uscita. L'uscita che portava all'esterno della cima. Finalmente. Kevin non vedeva l'ora di godersi il panorama e di rilassarsi un po'. Curò i suoi Pokémon come meglio poté con le ultime Pozioni rimaste. Poi chiamò Raikou fuori dalla Pokéball, salì su di lui, gli ordinò di usare Scalaroccia, e in men che non si dica arrivò all'uscita. E finalmente, lasciò la Grotta.

 

Kevin era pronto a godersi il panorama e il relax, ma non poté farlo. Faceva troppo freddo. La nebbia era fitta. La tempesta era fortissima. Una tempesta brillante, con la neve che sembrava una pioggia di cristalli. Kevin tentò di andare avanti in quel piccolo sentiero. Ad un certo punto, andando avanti, una figura nella nebbia cominciò a farsi sempre più definita. Dopo un po', Kevin vide che quella figura era un ragazzo. Berretto e maglietta rossi, jeans chiari, capelli di un marrone chiaro.

"Ehi!"

Il ragazzo non si girò.

"Mi senti?!"

Niente. Impassibile.

Kevin provo ad avvicinarsi un po', e finalmente, di scatto, il ragazzo si girò.

Aveva gli occhi nascosti dal berretto. Aveva un'aria inquietante. Kevin si sentì a disagio.

"Amico, tutto bene?"

Il ragazzo non rispose.

"Niente paura, sono qui di passaggio! Mi avevano detto che c'era una bella vista, ma questa tempesta mi ha impedito di verificarlo..."

Il ragazzo era li immobile.

"Sei sicuro di stare bene?"

All'improvviso, dalle Pokéball attaccate al ragazzo dalla cintura uscirono sei Pokémon: Pikachu, Lapras, Snorlax, Charizard, Venusaur e Blastoise. Pikachu si posò sulla sua spalla.

"Per caso... vuoi lottare?"

Il ragazzo annuì leggermente. Kevin non sapeva se accettare o no. Quell'Allenatore lo inquietava molto. Ma dopotutto, perché non tentare?

"Va bene... Vieni fuori Ampharos!"

Dalla Pokéball uscì Ampharos, pronta a combattere. Senza dire niente, Blastoise avanzò per lottare. Kevin credette di partire avvantaggiato.

"Ampharos, usa Fulmine!"

Ampharos colpì Blastoise con un Fulmine ben deciso, ma Blastoise rimaneva impassibile mentre la scarica elettrica lo attraversava. Senza che l'Allenatore dicesse nulla, Blastoise colpì Ampharos con Focalcolpo. L'attacco fu così forte che Ampharos venne scagliata violentemente contro il muro, finendo K.O. Kevin si spaventò molto. Era terrorizzato. Nemmeno Lance era così forte! E le sconfitte continuarono:

Dragonite fu sconfitto dalla potente Bora di Lapras, che lo congelò e lo mise K.O.

Espeon fu letteralmente devastato dallo Sgranocchio di Snorlax, che non era affatto pigro come gli altri della sua specie, ed era agile quanto un atleta professionista.

Raikou fu bruciato in modo doloroso dall'Incendio di Charizard.

Crobat era riuscita a resistere un po' di più, ma il Radicalbero di Venusaur riuscì comunque a raggiungerla.

Kevin aveva molta paura. Era stremato. Non sapeva cosa fare. Non voleva crederci. Aveva sconfitto il Campione. Aveva una squadra imbattibile. E questo Allenatore lo ha sconfitto come se avesse appena cominciato il viaggio. Feraligatr si preparò a combattere, ma anche lui aveva un po' di timore. Pikachu scese dalla spalla di quell'Allenatore e nonostante i Pikachu fossero carini e piccoli, quello era minaccioso e imponente nonostante la sua bassa statura.

"Feraligatr... usa C-Cascata!"

Ma prima che Feraligatr evocasse l'acqua, Pikachu si fiondò contro di lui con Attacco Rapido. Poi lo colpì a ripetizione con Codacciaio. E poi gli scagliò contro un Fulmine devastante. Mentre Feraligatr urlava dal dolore, Kevin cominciò a piangere, alla vista del suo amato Pokémon che veniva folgorato. Quando il Fulmine cessò, Feraligatr si accasciò sulle ginocchia, fumante.

Pikachu cominciò a correre.

"Feraligatr, no!"

Pikachu cominciò a splendere.

Kevin corse verso Feraligatr.

Pikachu era ormai avvolto da pura elettricità.

Kevin si mise davanti a Feraligatr, pronto a proteggerlo.

Pikachu colpì Kevin e Feraligatr con un potentissimo Locomovolt.

 

Kevin era steso li, sul gelido letto di neve ghiacciata, con l'animo a pezzi e senza più energie, con la bufera di cristalli che con il vento sembravano proiettili argentati. Feraligatr era al suo fianco, esausto, ferito e affaticato come non lo era mai stato. L'Allenatore e il suo Pokémon rimasero lì, distrutti, mentre un Allenatore dagli occhi seminascosti e dall'aria minacciosa li contemplava, con un Pikachu posato sulla sua spalla, impassibile.

 

 

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