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[~Kyuukon] L'Ordine del Caos [1-???]


Kyuu

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Attenzione!! Questa Fic è basata su un universo parallelo in cui Atsuya Fubuki non è mai morto, pertanto, avendo preso spunto dalla seconda serie di Inazuma Eleven (e dai consigli di Ghost), il FFI non è mai esistito.

(Fic ad OC)

(Titolo provvisorio, 02:42, orario di bassa attività  cerebrale)

Capitolo 1 - You are the lost part of my insane heart.

Karasu Hyorei, 17 anni.

Origini: (?)

Provenienza: (?)

Orfana, genitori uccisi da criminali. (?)

Segni particolari: Eterocromia.

Compagno di stanza: Atsuya Fubuki.

La guerra divampava ormai da anni in Giappone, una guerra orribile e crudele, contro un nemico che sembrava invisibile, ma che era onnipresente e quasi totalmente onnipotente, praticamente invincibile.

Io mi trovavo in una stanza buia, un letto candido mi accoglieva e accanto a me dormiva il ragazzo che mi avrebbe fatto compagnia per tutta la guerra, o fino alla morte di uno di noi due. Io? Io ero soltanto un'orfana, come lui del resto, ma insieme ad altre persone avremmo potuto cambiare le sorti del nostro paese, dopotutto la Aliea Stone non era un oggetto adatto a tutti..

Gli incubi mi attanagliavano la mente, consapevole di tutto ciò che avevo visto, udito e provato sulla mia pelle, andavo dal sognare forme irreali al desiderare di non essermi mai addormentata in poco tempo, erano ormai insopportabili le grida di dolore delle madri vedove dei figli e dei mariti, e soprattutto i pianti disperati dei tanti bambini ormai orfani che sognavo, ma una di quelli ero sempre io, in un angolo, mentre mi stringevo al corpo di mio fratello, dilaniato da una fucilata in pieno petto. Piangevo, ero ormai distrutta, ma una luce appariva sempre, due occhi colore del mare mi rassicuravano e mi rendevano felice, ma si sa, la felicità  non è sempre tale, ed ecco che in un secondo quegli occhi diventavano vitrei e penetranti, trapassandomi l'anima e squarciandomi in due.

Mi svegliai per l'ennesima volta quella notte, con la Stone al collo e il sudore misto al sapore salato delle lacrime, accanto a me c'era ancora lui, che adesso mi guardava con aria malinconica mentre mi asciugavo le lacrime che per l'ennesima volta non furono fermate.

"Shh, calma.." Atsuya mi abbracciò, io lo strinsi a me, era davvero il mio unico appiglio in quel momento, dato che per due incessanti mesi restammo rinchiusi in quella che ormai sembrava una cella spoglia e senza luce.

"Mi mancano troppo.." Dissi tra le lacrime. Eravamo di nuovo in un unico letto, io abbracciata a lui che mi accarezzava i capelli colore dell'argento, come i suoi del resto..

Fu un'attimo, e in uno scatto ci ritrovammo a baciarci per l'ennesima volta, era un bacio salato, che trasportava tristezza e paura di non farcela, ma noi eravamo sempre lì, impotenti, lui che mi cingeva la vita con le sue braccia e io che singhiozzavo ancora, con le mani tra i suoi bellissimi capelli ribelli.

D'un tratto mi ritrovai di schiena sul materasso, con lui che mi baciava la mandibola e mi accarezzava la schiena, mentre i nostri ciondoli brillavano, donandoci l'unica fonte di calore che ci avrebbe permesso di sopravvivere per quella notte gelida.

Poi però mi guardò di nuovo e si intristì, staccò le sue labbra dalle mie, ma era ancora sopra di me.

"Non ce la faccio.." Disse.

Io non risposi.

"Gli somigli troppo, è come se vedessi lui.." Disse malinconico.

"Atsuya, sono solo una tua doppelganger, non è sbagliato, lo so che ti manca, Shirou manca anche a me.." Atsuya accennò un sorriso, ormai conosceva bene me e i miei occhi e sapevo meglio di lui quanto amasse vedere quel grigio insieme all'oro mescolarsi nel suo sguardo.

"Dimmi solo che mi ami." Dissi io, consapevole che ancora non si fosse abituato a tutto quello e che il suo orgoglio lo avrebbe ancora ostacolato, ma avrei aspettato, perchè sapevo che lui mi amava più di quanto lo amassi io.

Mi baciò e mi strinse a lui per un'ultima volta, per poi ritornare sotto le coperte, acosì mi abbracciai a lui, mentre poggiavo la testa sul suo petto presa ad ascoltare la ninnananna del suo cuore e venivo cullata dal suo respiro e rassicurata dai suoi baci, che mi avrebbero consolata in ogni momento..

"Ti amo anche io Hyorei.."

E sarò libera di poterti dire

e sarò sempre amore magico,

sarà  poter volare senza mai cadere

e prenderti per mano e convincerti a soffrire,

perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.

E poi baciarti ogni notte

proprio come le zanzare,

e cercare le tue mani sempre

quando nasce il sole..

e dimostrarti che per niente al mondo ti farei soffrire

perché tu sei cosa bella e non meriti del male.

Ed è bello che ora i nostri occhi quasi si somigliano,

non han più paura dello specchio che vedevano.

Eri dolce mentre mi baciavi ieri sera,

io ti tengo stretto forte,

lo farò una vita intera.

Ok, lo so che è terribilmente corto (e terribile in generale), ma l'ho scritto di getto alle 2 di notte, che ve ne pare?

Forse è una delle prime schifezzuole che riuscirò a continuare..

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