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[Chaos] Shift World


Chaos

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Prologo.

I desideri, i ricordi più spiacevoli o belli, le insoddisfazioni. Tutto questo può essere riassunto in una parola: sogni. Nei sogni spesso e volentieri infatti riusciamo ad essere quelli che vorremmo, a vedere le cose che non potremmo mai vedere. Ma Sogno e Realtà  sono davvero due mondi separati?

Capitolo 1: L’incubo.

Buio. Buio e freddo. Attorno a me non riuscivo a percepire altro. Non so dire quando era iniziato tutto, non riuscivo semplicemente a ricordarlo. Era come se qualunque cosa stessi facendo, chiunque fossi prima di finire lì … fosse sparita. Naturalmente non è che sapessi dove fosse questo “lìâ€.

Improvvisamente un cambiamento. Nella stanza entra una folata di vento che fa cadere qualcosa a terra., ma il buio non mi fa capire cosa sia. Cerco di muovermi verso la fonte del rumore, ed ecco un’altra sorpresa: inizio a sentire delle voci. Urlano, alcune fuggono via spaventate correndo, altre ridono felici per motivi a me sconosciuti.

Ormai è chiaro, non sono solo in quel luogo, devo cercare di capire a chi appartengono quelle voci. Sforzandomi cerco di aprire gli occhi, ma non ci riesco. Qualcosa mi blocca, e allo stesso tempo le voci confuse continuano a parlare, questa volta sembrano dubbiose, qualcosa le preoccupa?

In mezzo a tutte le voci, a tutto il buio, sento un leggero bip provenire da un angolo lontano nella stanza, concentrandomi riesco ad intravedere qualcosa, sembra una piccola luce che si accende e si spegne, forse qualche strano macchinario è conservato in questa stanza? L’importante è che, usando quella luce, posso provare nuovamente a riaprire gli occhi, concentrandomi su di essa come punto di riferimento.

E alla fine ecco. Dopo uno sforzo che sembrava quasi impossibile ho finalmente aperto gli occhi, il buio è sparito, le voci urlano nuovamente di felicità . In inizialmente vedo tutto sfocato, devo ancora abituarmi al’improvviso cambiamento. Ma alla fine ecco, riesco a vedere e mettere a fuoco l’ambiente attorno a me. Sembro essere prigioniero di quello che sembra essere un tubo di vetro contenente uno strano liquido, sicuramente è quello la causa del freddo che provo, ma quello che mi lascia perplesso sono le voci che udivo fino a qualche secondo fa. Guardando attraverso il tubo riesco a distinguere chiaramente delle figure umane, cinque uomini e tre donne in tutto, sembrano normali umani ma quello che mi incuriosisce è il loro modo di vestire: camici e altri attrezzi tipici di medici, dottori, scienziati. E in effetti il luogo dove mi trovo sembra essere un laboratorio, con strani macchinari ovunque. È proprio davanti a uno di essi che sembrano essere raccolti tutti gli scienziati: lo riconosco, è lo stesso da cui proveniva il bip che mi ha aiutato ad aprire gli occhi, ma cos'è. Non riuscendo a capire cerco di guardarmi meglio intorno a me, di capire come sono finito qui.

È a quel punto che succede. Tutti gli scienziati fuggono allontanandosi da quel dispositivo, esplosioni coinvolgono tutta la stanza, urla, una luce fortissima che mi costringe a chiudere gli occhi … e poi il silenzio.

Quando li riapro vedo uno spettacolo orrendo, tutto distrutto, fiamme e distruzione è tutto quello che riesco a vedere, cerco di muovermi e vedo che pure il tubo che mi imprigionava è rotto, posso finalmente uscire e guardarmi intorno. Vedo qualcuno in lontananza, cerco di avvicinarmi, ma più mi avvicino più quel qualcuno si allontana. Faccio una pausa, ed è allora che sento qualcosa avvicinarsi dietro di me.

Mi giro … ed è a quel punto che mi sveglio di soprassalto. Fradicio, pieno di sudore, e soprattutto col cuore che batte a mille.

Mi guardo intorno e vedo che mi trovo nel mio letto, nella mia camera, nella mia casa. Ma allora cosa vuol dire quel sogno? O meglio, più che sogno sarebbe meglio definirlo incubo, poiché diventa di giorno in giorno peggiore.

Ormai sono passati due mesi da quando ho iniziato a fare questi incubi. Inizialmente vedevo solo la stanza buia e fredda, ma via via si sono aggiunti sempre più particolari.

Quella che all'inizio era curiosità  sul perché facessi quei sogni ormai si era tramutata in paura, quasi terrore. Ormai ogni notte avevo quasi il timore di dormire, ma poco a poco cedevo al sonno, ed ecco l’incubo arrivare.

Guardo la sveglia, sono quasi le 6:00 del mattino, è ora che mi alzi altrimenti farò tardi a scuola.

Già , la scuola. Per colpa di questi incubi la quantità  di sonno che ho è praticamente nulla, come possono pretendere i prof che abbia voglia di seguire le loro lezioni in queste condizioni?!

Eppure nonostante tutto mi alzo e vado, pronto a un altro noioso, monotono, giorno di scuola.

O almeno questo era quello che pensavo. Col senno di poi, forse quella mattina avrei fatto meglio a non alzarmi, magari “Lei†non sarebbe morta …

Chi è la “lei†a cui mi riferisco? Ora è inutile parlarne. Non capireste. Meglio andare con ordine.

Dopo essermi alzato mi incamminai ancora un po’ assonnato verso la scuola, e forse fu proprio a causa della mia sonnolenza che non vidi qualcosa arrivare verso di me nonostante le urla e le voci che chiamavano il mio nome …

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Era ormai mattina, mi sarei dovuta svegliare. Ma il calore e la morbidezza di quel letto sembravano quasi volermelo impedire.

Ma alla fine ero costretta comunque ad alzarmi, domani sarebbe stato un giorno speciale e dovevo preparare tutto oggi!

O almeno così avrei voluto che fosse. Infatti nonostante si avvicinasse il mio compleanno la cosa non sembrava importare a nessuno, né ai miei genitori né ai miei amici. Beh amici .. forse sarebbe meglio definirli “gente con cui sono costretta ad uscire contro la mia volontà â€, ognuno di loro infatti pronto a snobbarti nel momento in cui tu hai bisogno e a ricoprirti di attenzioni e fare il “migliore amico†nel momento in cui volevano fatto qualche favore.

Insomma, sarebbe stato un orrendo e pessimo giorno. Come sempre.

Di malumore e nervosa mi alzai quindi, e mi guardai in giro. Come sempre i miei genitori erano ancora a lavoro, non che fosse una novità . Passavano tutto il loro tempo a pensare al loro lavoro piuttosto che a me, persino i rari finesettimana in cui erano teoricamente liberi di essere a casa li passavano al cellulare o al pc.

Questa storia andava avanti da sempre, e ormai avevo imparato ad essere autonoma sotto ogni punto di vista, si potrebbe benissimo dire che in quella casa vivevo solo io.

Finito di prepararmi mi incamminai verso la scuola, la città  a quest’ora era tranquilla, fatta eccezione qualche rumoroso veicolo che passava o altri ragazzi che a quanto pare non avevano di meglio da fare che parlare dell’ultima canzone uscita di qualche gruppo o di qualche squadra che aveva vinto una partita.

Non avevo alcuna voglia di ascoltarli, per cui presi le mie cuffie e mi misi ad ascoltare la mia musica preferita mentre camminavo. E fu questo l’errore più grande, perché tutta presa dalla musica non notai qualcosa arrivare verso di me a tutta velocità  e colpirmi.

Sarei dovuta morire, o almeno provare dolore. Invece nulla. Fu a quel punto che capii che era stato solo un sogno.

Effettivamente quel mondo così tranquillo, così “normale†era molto diverso dal mio.

Prigioniera di questa capsula di vetro senza che potessi muovermi e sottoposta a strani test.

Esperimento 01, era questo il nome con cui mi chiamavano quegli strani tipi in camice bianco la fuori, ma non so cosa significasse. In realtà  non sapevo nulla, la mia memoria era come vuota, eccetto una cosa: volevo uscire da quel posto. Quasi ad esaudirmi sentii un’enorme esplosione e quegli uomini fuggire. Fu una cosa breve. Quando riaprii gli occhi vidi che era tutto distrutto. Ero si libera, ma tutto il resto era stato distrutto da qualcosa, o meglio qualcuno.

Ancora un po’ stordita mi guardai intorno, e improvvisamente avvertii un dolore tremendo al cuore. Nello stesso momento qualcuno si avvicinò da dietro me, mi girai … ma era troppo tardi.

Come scoprii successivamente la mia scelta di libertà  aveva messo in pericolo “Lui†e la sua vita, ormai a quanto pare era troppo tardi per entrambi.

Esisteva un modo per salvarci entrambi? E la “salvezza†era davvero la scelta giusta?

Presto avremmo scoperto la verità  sui nostri sogni, una verità  che avrebbe cambiato completamente noi e le nostre vite.

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