drake-wyvern Inviato 4 febbraio, 2018 Condividi Inviato 4 febbraio, 2018 allora buonasera a tutti questa e una delle mie prime fanfiction complete non parlerà dei miei cari Pokemon... ora che ci penso non ho scritto nessuna fanfiction su di essi. dovrò rimediare un giorno. Però di cosa parlerà questa storia? si tratta di un crossover tra un anime di genere ecch* rosario +vampire tranquilli non ci saranno temi di quel tipo e bhe AvP credo sia ovvio per che cosa sia ci hanno fatto due film più qualche fumetto a riguardo... ecco premesse potrebbe esserci un pò di sangue, linguaggio scurrile... ma la storia e creata per essere una specie di horror se ci sono riuscito me lo dovete dire voi. Capitolo 1 Un antico male. Yokai academy: una scuola ideata per far convivere la specie dominante degli umani con quella dei mostri. Quella sera tre studenti che si erano avventurati molto oltre la scuola. Stavano camminando verso la fitta foresta. Studente*1: allora cosa vuoi farci vedere da farci uscire a quest’ora? Studente*3: fidatevi e qualcosa di sorprendente! Studente*2: spero che sia sorprendente per davvero. Ricordi l’ultima volta? Studente*3: si, ma stavolta e diverso davvero qualcosa di fenomenale. I due studenti che conoscevano l’amico erano avevano molti dubbi però lo seguirono lo stesso. Dopo parecchi chilometri superato il lago di sangue, il gruppo si fermò in una radura. Studente*3: era qui vicino solo che devo ricordarmi dove. Studente*1: aspetta vuoi dire che non sai dove si trova? Studente*3: certo che lo so…solo che ora mi sfugge tutto qui. Studente*2: fantastico una cosa così sensazionale che neanche tu ti ricordi dov’è si trovi. Studente*3: me lo devo solo ricordare tutto qui. Studente*1: sei almeno sicuro che questa “cosa” sia qui? Studente*3: certo che si(bassa voce) credo. I due si sedettero mentre vedevano il loro amico cercare ovunque nei dintorni. Finche non appena chiusero gl’occhi dal sonno. Studente*3: si eccola lo sapevo che era qui presto venite!! I due sonnolenti andarono dall’amico e videro che aveva trovato una grotta. Studente*1: tutto qui una grotta? Studente*3: no e cosa c’è dentro la grotta l’importante. Lui subito entrò i suoi amici dopo qualche minuti entrarono vedendo l’interno della grotta che il loro amico aveva illuminato con una torcia. Potevano vedere quello che sembravano dei resti di antiche rovine i due non sapevano dire a quale epoca appartenevano, ma era certa non era opera dei mostri anzi erano umane. Studente*2: tu questo posto quando l’avresti scoperto? Studente*3: stamattina mentre scappavo dai classici bulletti ho corso nella foresta e ho visto questa grotta. Studente*1: bel colpo per noi del club di archeologia questa scoperta e perfetta. Vediamo di capirci qualcosa domani diremo hai professori al responsabile del club della scoperta. Studente*2: magari evitiamo di dire che siamo usciti a quest’ora. Studente*3: giusto uhm che ne dite di dirglielo verso tardo pomeriggio? Gl’altri due annuirono. E si poi videro una piccola spaccatura che per passare allargarono e si ritrovarono in una stanza ovale con quattro altarini in pietra al cui sopra c’erano dei corpi umani ormai ridotti a scheletri. Con quello che intorno a loro sembrava una versione primitiva di un nastro trasportatore. E un'altra porta. Studente*2: ancora non ci credo delle rovine umane qui! Studente*1: non mi sorprenderei infondo non e detto che qui c’è sempre stata l’accademia, magari prima c’era questo luogo. Poi con i vari cambi della zona e terra sia sprofondato. Ma questo da alito alle nostre teorie. Intanto uno dei tre stava vedendo i corpi degli scheletri senza toccarli e notò che a tutti avevano una ferita nella zona dello stomaco- basso ventre. Studente*2: qui sembra che questi umani siano stati feriti. Quello che sembrava il più intelligente. Studente*1: probabile, ma non credo contro la loro volontà era per una sorta di rituale negli umani ha quei tempi non era cosa rara offrire persone come tributo per qualche divinità. In quel momento uno dei tre quello che gli aveva portati li vide una cosa che non aveva visto la prima volta una leva e contro ogni istinto la tirò. I tre sentirono degli ingranaggi muoversi. E l’ingresso dalla quale sono entrati chiudersi. Studente*2: *censura*! Che cosa hai fatto!? Studente*3: nulla ho solo tirato questa leva! Studente*1: prima regola in archeologia non si tocca nulla soprattutto le leve!! Però quello che i tre studenti non sapevano e che nelle viscere di quella rovina c’era un essere enorme nero con quattro braccia ossee artigli molto affilati una linea di spine molto piu pronunciate, e la testa era enorme imponente ossea che gli dava un aria di corona. Sotto la “corona” delle fauci con i suoi denti aguzzi incatenata da delle spesse catene che gl’impedivano di muoversi tuttavia nonostante la maestosità di tale essere era deceduta troppi secoli fa. tuttavia il macchinario attivo iniziò a spostare dal ventre della creatura morta tre uova molto grandi di colore verde, che furono trasportate al piano dei tre ragazzi. Incuriositi i tre si avvicinarono hai baccelli che si aprirono rivelando uno strano essere simile a un ragno, ma il corpo dal corpo osseo al suo interno. Studente*3: questo cosa sarebbe? Il tempo di dire la frase e l’essere nel baccello scattò e tre di quei cosi si avvinghiarono alla testa dei tre studenti dopo qualche minuto persero i sensi mentre dei tre esseri si vide una lunga cosa che si era attorcigliata intorno al collo delle tre vittime e la punta finiva dentro di esso e quattro zampe lunghe che ricoprivano tutto il viso passato quei minuti le porte si riaprirono. Il mattino seguente. Uno studente dai capelli marroni e divisa della scuola stava percorrendo la strada principale quando venne affiancato da una ragazza che aveva la sua stessa divisa ma lunghi capelli rosa. Che alla vista del ragazzo sorrise. E gli andò vicino e i due appena si videro arrossirono a vicenda. Ragazza: Tsukune ciao! Tsukune: ciao Moka. Moka(imbarazzata): T-tsukune i-io non so come dirtelo, ma non ho f-fatto colazione p-potrei… Il ragazzo annuì e gli mostro il collo. E la ragazza con un sorriso raggiantesi avvicinò e glielo morse il collo succhiandogli il sangue. Una volta finito cosa che durò un paio di minuti la vampira si tolse dal collo. E sempre col sorriso. Moka: grazie ne avevo bisogno. In quel momento Tsukune venne preso di forza e stretto molto forte da un altra studentessa dai capelli blu una fascia dei capelli viola e con delle stelline hai lati. Una divisa diversa dall’altra ragazza indossava una camicia bianca con un fiocco rosso, un maglioncino a giro con maniche giallo, una gonna color senape con effetti che vanno al giallo scuro con dei mocassini neri e calze bianche. Che strinse in modo estremamente forte tra i suoi grandi seni fino a quasi soffocarlo . Ragazza energica: oh il mio Tsukune! Sono così felice di vederti! In quel momento un gong colpì la testa della ragazza liberando il ragazzo dalla presa. E il gong veniva da una ragazzina coi capelli neri indossava un cappello a punta nero con delle rifiniture bianche, una maglietta senza maniche le cui spalline erano di colore rosa con un fiocco giallo, il corpetto era rosso sul busto e la parte del ventre marrone scuro. Una gonna a scacchi verdognola lunghe calze che gli coprivano la gamba di colore giallo chiaro, un paio di scarpe marroni e una mantellina nera. Che teneva in mano una bacchetta rosa alla cui estremità ricordava un cuore. La bambina: Kurumu smettila così lo soffochi Desu! Kurumu: tu piccola mocciosa impertinente sei solo gelosa! La bambina: golosa di una come te? ahaha questa si che e bella. Kurumu: senza seno! La bambina: meglio essere senza seno che una mucca come te desu!! Kurumu: piccola impertinente!! Prima che Kurumu potesse fare qualcosa vennero bloccate nel ghiaccio. E si vide una ragazza dai capelli viola, indossava una felpa con taglio sulle spalle blu e bianca con canottiera blu, mini gonna a pieghe gialle, calze parigine a righe viola, giarrettiera e scarpe da ginnastica e aveva in bocca un lecca-lecca. E aveva uno sguardo molto freddo. Ragazza fredda: Yukari Kurumu calmatevi tanto lo sapete che Tsukune e mio. La ragazza si avvicinò mise la mano sulla spalla del ragazzo. Ragazza fredda: non e vero Tsukune? Un brivido freddo attraverso Tsukune su tutto il corpo. In quel momento si scongelò Kurumu e Yukari. Kurumu: il tuo Tsukune se lui e di qualcuno e solo mio capito Mizore! Mizore: povera illusa dillo Tsukune che tu preferisci me. Kurumu: no tu vuoi me vero? Yukari: no vuole me. Moka: ferme lui e MIO! E le quattro iniziarono a bisticciare tra di loro. Mettendo in imbarazzo il ragazzo. Tsukune: ehm dovremmo andare a lezione. Ricordate? Le quattro finirono e annuirono e tutti insieme andarono in classe. Più tardi nella stessa giornata dentro le rovine i tre studenti si stavano riprendendo confusi per quanto accaduto e videro per terra gl’esseri che gli avevano aggrediti senza più segno di vita. Studente*3: wow voi avete capito cos’è successo? Studente*2: no dopo che quelle cose ci hanno attaccato no, ma voi avete capito che mostri sono. L’altro a quella frase osservò i cadaveri dei tre esseri. Studente*1: no mai visto mostri del genere tra l’enciclopedia. Studente*3(eccitato): ohoh forse ci troviamo d’avanti ad una forma di vita aliena sarebbe una scoperta fenomenale esistono gli alieni ci pensate!! Studente*: sai per quanto strana potrebbe essere due cose una vecchia specie di mostri ormai ritenuta estinta, ma e impossibile anche draghi sono una specie estinta, ma e catalogata oppur ci troviamo di fronte a realmente ad una forma di vita aliena. Studente*2: wow io direi di portare uno di questi cosi come prova. Studente*1: ottima idea così potremmo analizzare molto bene questi esseri. Ora usciamo non voglio stare qui dentro un minuto di più. Così i tre si presero uno di quei esseri ed uscirono fuori da lì percorso qualche metro uno di loro iniziò ad aver dei forti dolori allo stomaco. Studente*3: aahh! Lo stomaco! All’improvviso qualcosa usci dall’interno all’esterno colorando quel tratto di strada con sangue e budella dello studente sempre nel suo ventre si vide un piccolo esserino. All’improvviso anche gl’altri due avvertirono lo stesso dolore dell’amico e anche le loro budella e sangue erano ovunque. Mentre altre creature erano uscite dal loro stomaco. Mentre i corpi dei tre lentamente si accasciavano a terra senza vita. Mentre i tre esseri iniziarono ad uscire fuori dai corpi. Intanto si era fatto pomeriggio a scuola, Tsukune e le altre ragazze dovevano andare al club di giornalismo Kurumu ricevette una visita inaspettata. Una donna estremamente bella dai lunghi capelli blu chiaro un ampio seno, occhi violacei e indossava un cappotto di nero con vari paiettes e sotto un vestito viola che gli faceva da gonna, in alcune parti nero, che gli lasciava scoperte le spalle e parte del busto e una cintura bianca. Kurumu alla vista della donna era quasi spaventata. Kurumu: m-mamma che ci fai qui? Mamma di Kurumu: ero venuta a farti una sorpresa e allora come va il tuo fidanzamento con Tsukune? Tsukune: ehm signora Ageha io e lei non siamo fidanzati. Kurumu: cioè ancora no lo devo solo convincere. Ageha(contrariata): Kurumu devo parlarti ora in privato! Kurumu impaurita annuì e seguì la madre mentre il gruppo andò dentro la scuola piu precisamente nel club di giornalismo dove si poteva vedere uno studente più grande di loro capelli neri e un fascia rossa sulla fronte. Insieme ad un altro studente della sua stessa età probabilmente dello stesso anno capelli grigiastri. E con una coda che gli creava un piccolo codino. E dall’espressione era molto preoccupato. Tsukune: Ginei lui chi sarebbe? Ginei: lui un mio amico si chiama Shinka. Shinka: piacere di conoscervi Ginei mi ha sempre parlato bene dei suoi collaboratori e complimenti per averlo messo in riga sempre detto che la sua fissa di fotografare le mutande delle studentesse o quando sono negli spogliatoi lo avrebbe messo nei guai un giorno. Ginei era visivamente imbarazzato. Mente tutti iniziarono a ridacchiare. Shinka: dimmi Ginei quante volte te l’ho detto? Ginei: persi il conto alla ventesima. Tsukune: quindi tu sapevi che il maniaco della scuola era lui? Shinka: ovvio che no avevo il sospetto, ma le prove no e come voi giornalisti sapete per cose del genere ci vogliono prove concrete. Moka: quindi questa e una visita di piacere? Shinka: ahime no purtroppo avevo chiesto se potevate mettere una piccola inserzione sul vostro giornale domani. Ginei: certo che possiamo, ma di che tipo? Shinka: sono spariti tre studenti che fanno parte del mio corso. Mizore: che tipo di corso? Shinka: archeologia molto spesso abbiamo fatto scavi per cercare qualunque cosa. Yukari: ci sono degli scavi archeologici ufficiali a scuola? Shinka: no, ufficialmente no il preside ci diede l’ok di scavare, ma solo se gli portavamo delle prove concrete su qualcosa in quel caso ci dava il si. Moka: quindi quanti scavi avete fatto fino ad ora? Shinka: ufficiali per ora zero infatti siamo lo zimbello dei club. Yukari: ci credo sembra che non facciate niente. Shinka: dipende da cosa vogliamo dimostrare e uno dei miei pupilli voleva dimostrare prove di umani prima dell’esistenza di questa scuola. Tsukune: non capisco però sicuro che questi studenti oggi non si sono presentati semplicemente al corso? Shinka: impossibile amavano il mio club vedi sono tre studenti perseguitati dai bulli e per loro il club era una zona sicura dove poter staccare un attimo la spina. Moka: come mai sono perseguitati? Ginei: per alcuni mostri Moka e già dura dover convivere per forza con gl’umani quindi vedono un insulto per loro che noi vogliamo scoprire qualcosa sul loro passato. Mizore: capisco. Però anche se sono perseguitati ancora non si può escludere che se ne siano solo dimenticati. Shinka: no anche perché ieri sera, uno di loro mi ha chiamato eccitatissimo dicendo che ha fatto una scoperta sensazionale e che dovevo andare con lui…solo che dissi di no avevo altro da fare sarebbe stato per il giorno seguente… se fossi andato con loro forse ora non sarebbero scomparsi ho chiesto anche hai professori nessuno gli ha visti in classe per tutta la giornata. Sono preoccupato. Ginei diede una pacca sulla spalla all’amico. Ginei: tranquillo domani vedrai l’inserzione del giornale e proveremo anche a cercarli. Shinka: sei un amico. Ginei: il tuo migliore amico, poi tu faresti lo stesso anche se uno di loro si troverebbe nei guai. Shinka: puoi starne certo. Poi Shinka diede dettagli sugli studenti scomparsi e poi salutò tutti e se ne andò via. Ginei: allora pronti a scrivere l’articolo? Tutti annuirono poi il ragazzo notò la mancanza di Kurumu. Ginei: sbaglio ho manca Kurumu? Moka: la madre e venuta a trovarla a sorpresa e ora gli vuole parlare in privato. Ginei: in effetti avevo visto la madre di Kurumu però era anche abbastanza arrabbiata prima di parlare con lei. Mizore: credo che avrà una sfuriata sul perché non ha ancora trovato un ragazzo. Tutti annuirono e iniziarono a preparare il nuovo numero del giornale. Si fece sera la luna piena era alta mentre che regalava sprazzi di luce, ma anche momenti d’ombra quando veniva coperta da sporadiche nuvole, tutti andarono a dormire tranne Kurumu che era nel boschetto della scuola sola rannicchiata su se stessa a piangere. Kurumu: come può avermi detto quelle cose! Flashback. La madre di Kurumu l’aveva portata vicino hai campetti da calcio che in quel momento erano deserti. Kurumu: allora a cosa devo questa visita? Ageha: volevo sapere i tuoi progressi nel campo affettivo e a quanto pare sono a dir poco penosi! Kurumu: non e colpa mia io provo a farmi notare da Tsukune, ma lui pensa sempre alla vampira ogni cinque minuti!! Ageha(contrariata): come sempre ogni volta mi rifili scuse su scuse… sei una succube maledizione! Non puoi farti battere da una vampira nel campo affettivo! Kurumu: non voglio usare il mio charm!! Ageha: sei una sciocca, stupida ragazzina che crede veramente all’amore! Kurumu: io voglio che chi mi ami lo faccia perché gli piaccio così come sono, non per una stupida magia! Ageha: infatti si e visto a che risultati ti ha portato. Kurumu: vincerò contro la vampira, ma lui mi ignora sempre l’unico modo per avere la sua attenzione sarebbe stuprarlo. Ageha: bene hai un modo con cui agire. Kurumu: scherzi non voglio stuprarlo! Ageha: come sospettavo sei una stupida. Le altri succubi ora hanno già un harem con qualche figlio tu invece chi hai nessuno! Ricordi cosa rischiamo!? Kurumu: so che la nostra razza e in estinzione ma… Ageha: tu non fai nulla per rimediare sei solo una delusione continua!! Kurumu a quella frase scoppiò a piangere. E per reazione la madre gli diede uno schiaffo. Ageha: sei una sciocca se pensi d’intenerirmi sei una causa persa, delusione continua in poche parole per me non sei neanche più una figlia se hai deciso di estinguere la nostra razza! Per lo schiaffo e per le parole la ragazza fuggì via. Presente. Kurumu era in lacrime per le parole che continuavano a rimbombargli nella mente. Kurumu: cosa devo fare per renderla felice? Stuprare veramente Tsukune se e questo n-non voglio farlo… ma devo anche dargli qualche gioia e dei nipoti… i-io non sono una causa persa!! ?:così vuoi un bambino mia cara, ma io posso accontentarti subito! Vide a qualche metro di distanza uno studente che la guarda con occhi non molto gentili cosi Kurumu si asciugò le lacrime. Kurumu: voglio un bambino, ma non da te!! ?: oh sei sola e abbastanza lontana dalla scuola da coprire tutte le urla che farai di dolore e forse di piacere(leccandosi le labbra) Velocemente prima che potesse accorgersi di cosa stava succedendo lui riuscì ad immobilizzare Kurumu con la forza del pensiero tanto che l’obbligò a mettersi china vicino ad un albero. Kurumu: che mi succede? I-il mio corpo si muove da solo! ?: sai sono uno stregone e proprio ieri ho creato una bambola voodoo con e tue sembianze e oggi ti ho presa un capello. Così ora sei mia! Kurumu aveva paura quell’esser stava per violentarla e il suo charm non stava funzionando oppure funzionava nel senso negativo. ?: tranquilla ora godrai come non mai. Ma prima voglio che tu mi veda. Cosi cambio posizione alla bambola mettendola sdraiata con la faccia all’in su con le gambe divaricate mentre lentamente lui si slacciava i pantaloni. Kurumu(terrorizzata): vi prego qualcuno mi aiuti!!! ?: come detto siamo isolati nessuno può sentirti. E ora risparmia la voce per e urla di piacere che emetterai. Il ragazzo trovò la patta dei pantaloni e Kurumu era terrorizzata da quello che stava per succedere. Quando una lancia nera ossea trafisse lo studente il sangue era schizzato ovunque impressionando Kurumu per poi lo studente vide una mano artigliata prima che gli venne strappata via la testa da essa. L’effetto della bambola era morta come il suo proprietario, Ma Kurumu era ancora impietrita dall’uccisione dello stupratore. Anche perché qualcosa nelle ombre si stava muovendo appena la nuvola passeggerà venne soffiata via dal vento i raggi della luna iniziarono a dare forma alla creatura e Kurumu fu shoccata dalla creatura che non aveva mai visto. Era nera come la notte una lunga coda che finiva con estremità appuntita sporca di sangue la testa era allungata ed era un materiale lucido delle spine ossee gli uscivano dalla schiena e le unghie erano estremamente affilate. Si alzò in piedi e poteva avere 3 metri d’altezza ed aveva quattro zampe, ma camminava su due. Kurumu: che cos’è quel coso!! Subito l’essere la stava puntando anche se non aveva occhi visibili e subito iniziò a ringhiare e ad emettere una specie di sibilo che doveva essere il ruggito, mostrandogli i denti lunghi e aguzzi subito a ragazza scappò via Subito partì un inseguimento che durò molto poco infatti la ragazza venne facilmente raggiunta e atterrata. L’essere apri la bocca rivelando al suo interno un'altra bocca più piccola che subito scattò, ma per fortuna la succube riuscì a schivare. Kurumu: vuoi lottare va bene ti accontento. Gli crebbero due ali di pipistrello dalla schiena e una coda. Verso la parte inferiore del corpo e le unghie divennero più lunghe e affilate tanto che uso contro la bestia. Che riuscì a scalfire la corazza dalla quale usci un liquido verde che a contatto con le unghie della succube si sciolsero subito. Fino a quasi arrivargli alle dita. Kurumu:(s-sangue acido!!) Tuttavia con i piedi riuscì a mandare via la creatura prendendola a calci però subito torno all’attacco e Kurumu dovette farsi scudo col piede che i denti della creatura oltrepassarono la pelle della scarpa senti lei il dolore dei denti sulla pelle. Kurumu:(potrei allungare le unghie del piede e ucciderla, ma se il suo sangue e acido poi non avrei più un piede… ma se non lo faccio non credo che ne uscirò viva.) Mentre ci stava pensando la seconda bocca della creatura scattò e oltrepassò scarpa e piede facendo urlare Kurumu dal dolore. Subito pensò ad un'altra opzione si tolse la scarpa cosi da essere liberà e inizio a spiccare il volo sperando che cosi poteva raggiungere l’accademia senza incidenti. Tuttavia il dolore al piede era insopportabile forse perché anche l’altra bocca aveva piccole quantità di acido. Tanto che perse quota e vide la creatura comunque salire su un albero e sputare un qualcosa di verde su un ala di Kurumu che si sciolse subito. Facendola cadere al suolo rompendo anche l’altra era indebolita ferita sentiva che l’impatto gli aveva rotto delle costole e vide quella creatura osservarla per poi unirsi a lei altre due creature uguali a lei che la osservavano uno di loro quello a destra la graffiò con la coda e da quel momento Kurumu era bloccata inerme peggio di prima. Cosi quello a sinistra gli prese la gamba e la trascinò via. Mentre lei poteva solo urlare mentalmente. Kurumu:(dove mi state portando fermi!!) Però sparì nell’oscurità. Dalla quale erano arrivati i tre esseri. Fine capitolo. finito non so quando pubblicherò il prossimo capitolo forse settimana prossima, se voi volete essere così gentili da lasciare un commento non mi offendo. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
drake-wyvern Inviato 17 febbraio, 2018 Autore Condividi Inviato 17 febbraio, 2018 wow sono bravo ho detto che avrei postato il capitolo una settimana fa e con domani sarebbero scattate due settimane yyyeeeh primo ritardo di pubblicazione però ringrazio fran per il commento se volete farlo anche voi ho creato la discussione nell'apposita sezione e pronti via con il nuovo capitolo. Capitolo 2 L’invasione. Il giorno seguente, il giornale riportante in prima pagina la notizia dei tre ragazzi scomparsi venne distribuito a praticamente tutta la scuola. Tuttavia nessuno sembrava averli visti il giorno precedente, né avevano idea di dove potevano essere andati. In quel momento al loro stand dove vendevano i giornali arrivò Ageha con un sguardo molto preoccupato. Ageha: K-Kurumu non e con voi? Tsukune: no. A dirla tutta, non la vediamo da quando lei ha voluto parlare in privato. Oggi non e venuta neanche in classe. Ageha: maledizione, è tutta colpa mia. Mizore: Ageha cos’è successo? Ageha: n-non qui. Al vostro club parleremo. Il gruppo annuì, affrettandosi a raggiugere il club. Yukari: cos’è successo? Ageha: s-sono preoccupata per Kurumu, ieri gli ho detto delle cose orribili. Così ho aspettato nella sua camera che tornasse per chiedergli scusa(piangendo) solo che non e mai tornata in stanza. Yukari: non è che e tornata ed essendo ancora arrabbiata se ne sia uscita subito? Ageha: no sono stata sveglia tutta la notte. Moka: cosa gli hai detto? Ageha: c-che era una delusione continua(piangendo più copiosamente): che io non la consideravo più mia figlia. Yukari(shoccata): come hai potuto dirgli certe cose desu?! Ageha: n-non lo so cosa mi sia preso! Ero arrabbiata e avevo paura…una mia amica e morta di recente e ogni succube che muore e un membro della nostra razza in meno… così ieri quando Kurumu non aveva ancora trovato un ragazzo, ho sfogato su di lei tutte le mie paure… così alle sue prime lacrime gli diedi uno schiaffo dicendole quello che vi ho detto… due minuti dopo ero pentita di quello che avevo fatto ed ora mia figlia e scomparsa e tutta colpa mia! Tsukune: dobbiamo trovare Kurumu. Cosi vi potrete chiarire. Subito la madre abbraccio il ragazzo. Ageha: g-grazie Tsukune. Moka: dobbiamo anche cercare gli studenti scomparsi. Mizore: uhm se ci dividessimo? Yukari: ottima idea. Tsukune: io e Moka cercheremo fuori la scuola così vediamo di trovare anche gl’altri studenti. Moka: a me sta bene. Le altre volevano controbattere sul perché Moka, ma una loro amica era scomparsa ed ora aveva la priorità. Mizore: io invece vado nella stanza di Kurumu magari e tornata li. Moka: ottimo. Yukari: io e Ageha invece chiederemo hai professori magari loro l’hanno vista. Ageha: grazie Yukari. Tsukune: allora tra mezz’ora torniamo qui e vediamo se abbiamo avuto fortuna. Il gruppo annuì e si divisero. Con Mizore. Mizore:(ok devo andare nella stanza di Kurumu… meglio usare uno dei miei passaggi segreti) Così senza che nessuno la vedesse aprì un pannello e vi entrò dentro. E si trovò dentro un tunnel Mizore: così dovrei fare più in fretta invece di attraversare la scuola. Quando senti qualcosa di strano dei rumori tipo passi. Mizore: passi?! No e impossibile nessuno conosce i miei passaggi segreti. Continuò ad avanzare pensando che erano solo gli eco dei suoi passi. Quando a metà del tragitto. Invece sentì anche un sibilo provenire dal tunnel. Mizore: no questo non me lo sono immaginato. Sentiva il sibilo e anche un respiro ora diventare sempre più vicino. Lei stava avanzando molto piano. Per evitare quella cosa. Mizore: che sia entrata qui dentro una naga? Per precauzione la mano divenne, un enorme mano artigliata con tre dita fatta interamente di ghiaccio. Vide tutto ciò che non si aspettava una creatura nera molto lunga e grossa eppure camminava per il tunnel con estrema agilità. E sembrava annusare l’aria. Mizore:(che razza di mostro sarebbe quello?!) L’essere girò la testa e vide Mizore ed iniziò a mostrarle di denti e ringhiare. Mizore: non ci provare! Subito l’essere scattò contro di lei. Mizore usò la sua mano trasformata che però venne schivata e colpita a sua volta con la coda scaraventandola via. Una volta a terra la creatura gli saltò sopra bloccandogli le mani e tenendo a sua testa fissa su di lei. Apri la bocca per rivelare un'altra bocca più piccola. Prima che potesse morderla venne colpita da una scheggia di ghiaccio che non la uccise, ma gli fece male tanto da farglii emettere un urlo e lasciare la presa. Solo che alcuni schizzi di sangue finirono su Mizore che dovette urlare anche lei a causa delle ustioni che gli stavano facendo. Mizore: *censura* se fa male!! La creatura usò la coda per ferire la ragazza mirando il torace solo che venne parato dalla mano che però venne attraversata facendole non poco male. Che appena sollevò venne sollevata la ragazza con lei e scaraventata nel punto opposto. La mano di Mizore tornò normale, ma non la ferita causata, quello che poteva fare era creare una barriera di ghiaccio. Però l’essere corse contro di essa e spazzò via con la coda. Ma era già scappata. Fu subito raggiunta e bloccata dal veleno paralizzante nella coda dell’essere. Era immobile e aveva paura mentre sentiva sul viso l’alito di quella cosa. Che era pronta ad aprire la sua bocca. E distrusse il corpo, ma era solo neve e ghiaccio aveva creato una copia mentre lei era nell’aula sotto di lui. sentiva i rumori nel suo passaggio segreto così provò la tattica del non fare rumore sperando che se ne vada. In quel momento entrò una professoressa. Prima che potesse aprire bocca la ragazza andò da lei e gli tappò la bocca con la mano facendole segno di non dire nulla. La professoressa aveva lo sguardo confuso, ma annuì poi gli sentì anche degli strani rumori intorno a lei voleva delle spiegazioni, ma gli venne fatto un'altra volta segno di stare zitta. Dopo qualche minuto tutto tacque. Professoressa: Mizore che sta succedendo? Mizore: c’è un mostro. Professoressa: uno studente ha assunto il suo aspetto da mostro? Mizore: n-non lo so mai visto un cosa del genere. Era nera, sangue acido credo, la testa allungata denti affilati e… Professoressa: Mizore calmati ora non ho idea di che cosa hai visto. In quel momento una coda ossea infilzò la professoressa per poi trascinarla nel passaggio segreto di Mizore per vedere delle gocce di sangue cader da esso. Lei cammino lentamente nella stanza in modo da evitare ogni minimo rumore. Però poteva udire le urla della classe affianco prima di un silenzio di tomba. Mizore: gli uccisi tutti! Se quella cosa avesse ucciso gli studenti scomparsi?(shoccata): oh no Kurumu!! Con Yukari e Ageha. Le due incontrarono la professoressa Nekonome. Yukari: miss: Nekonme. Nekonome: oh Yukari, Ageha avevo sentito che mi stavate cercando e successo qualcosa? Yukari: ehm si ha per caso visto in classe o da qualche altra parte della scuola Kurumu? oppure i tre studenti del club di archeologia? Nekonome(sforzandosi di ricordare): uhm no in classe era assente e anche per i corridoi ho da altre parti della scuola… neanche loro anzi erano assenti da ieri. Ageha: maledizione dove può essere? Nekonome(preoccupata): perché cos’è successo? Ageha: abbiamo litigato ed ora sembra sparita. Nekonome: spero che la troviate e magari chiedetegli anche perché oggi non e venuta in classe. In quel momento sentirono delle urla nell’altra classe le tre andarono a vedere e lo spettacolo fu a dir poco raccapricciante una decina di studenti erano morti. Il sangue, budella e vari organi sparsi per le pareti dell’aula ad alcuni studenti mancava la testa che era da qualche altra parte in quella classe. Yukari dallo spettacolo vomitò nel cestino. Nekonome(sconvolta): qui cos’è successo? Subito entrò Mizore sconvolti nel vedere quella ferita alla mano e vari tagli sul corpo. Yukari: t-tu che ci fai qui? Non dovresti essere nella stanza di Kurumu?(vedendo le ferite): soprattutto cosa ti e successo desu?! Mizore: ho incontrato la cosa che ha fatto questo. Ageha: la cosa che vuoi dire? Mizore: era un mostro, mai visto prima. Nekonome(sconvolta): come può uno studente fare una cosa simile? Mizore: n-non credo sia un studente più un mostro che si comporta come un animale. Nekonome(incuriosita): com’è fatto questo mostro? Mizore: nero al buio e praticamente impossibile da vedere. Ho visto i suoi denti e sentito la sua coda sulla pelle. E la sua testa e allungata e anche se grosso si muove bene negli spazzi stretti. Ageha: sputa fuoco per caso? Mizore: no… almeno non credo. Yukari: allora come ti sei fatta quelle ustioni? Mizore: il suo sangue credo fosse acido. E la pelle che hanno e molto dura e se riesci a ferirlo comunque ti frega il sangue. Nekonome: non…ho mai sentito parlare di un mostro del genere. Mizore: prima di oggi neanche io e credo che sia stato lui ad aver fatto sparire quei tre studenti… e f-forse potrebbe aver… ucci… Ageha(sconvolta):NO!! Mi rifiuto di crederlo mia figlia e VIVA!! Yukari: si certo che e viva, andiamo quanto possono essere pericoloso questo mostro? Mizore: potrebbe quella cosa e come se mi avesse studiato in quei due minuti in cui mi ha osservato. In quel momento intorno a loro si sentirono dei rumori di passi. Mizure(sussurrando): eh qui! Non fate rumore e parlate piano. Ageha: NO! voglio vedere il *censura* che ha attaccato mia figlia!!! MOSTRATI SE HAI CORAGGIO!! In quel momento la creatura scese addosso ad Ageha spaventando i presenti tranne Mizore che e era più preoccupata. La saliva della creatura stava bruciando la pelle di Ageha che però stava ignorando il dolore. Ageha: tu hai ucciso mia figlia! La creatura di risposta ruggì quando venne scaraventata contro il soffitto da un raggio laser proveniente dai seni della succube. Che tuttavia la creatura era ancora viva la sua corazza aveva resistito bene al colpo. Solo che a quanto pare la creatura era più arrabbiata che mai tanto che il suo sibilo divenne molto più forte. Tanto che dalla piastrella dov’era entrata uscirono fuori altre due esseri uguali a lei solo un po’ più piccoli. Che subito iniziarono ad attaccare tutti uno dei piccoli andò contro Nekonome mentre l’altro da Yukari e Mizore. Mentre il piu grande scese dal soffitto e andò contro Ageha che si era rialzata. Yukari: consigli contro queste cose? Mizore: rassicura se dico che ogni parte del corpo e letale? Yukari: ehm…no desu! Mizore: perché e tutto quello che so. Con Moka e Tsukune. I due stavano in mezzo alla boscaglia a cercare qualche indizio ed anche assaporare qualche momento per stare insieme da soli per una volta. Fecero qualche metro e videro uno studente che conoscevano molto bene. Tsukune: Saozu tu che ci fai qui? Saozu: cerco il *censura* che ha ucciso tre dei miei amici. Moka: chi avrebbe ucciso i tuoi amici? Saozu: non ne ho idea ho visto solo i loro cadaveri per poi sentire muoversi qualcosa tra le foglie cosi ora lo sto cercando. Voi invece che ci fate qui? Moka: cerchiamo tre studenti scomparsi e una nostra amica. Saozu: sperate di trovarli prima voi che il *censura* altrimenti parliamo di cadaveri. Moka:(Kurumu non e tipa da lasciarsi uccidere facilmente poi perché uno studente dovrebbe ucciderne un altro?) I tre camminarono per parecchi metri quando Saozu fermò tutti. Saozu: *censura*! c-credo che il *censura* sia piu furbo di quello che pensavo. Moka: perché? Saozu: perché lui e suoi amichetti ci hanno circondato. Infatti intorno a loro sentirono i rami e cespugli muoversi e ad emettere sibili. Sia Moka che Tsukune erano spaventati mentre Saozu assunse la sua forma di mostro un orco divenne più grande ed aveva delle ossa intorno alla pelle. In quel momento dalla vegetazione venne sputata un piccolo liquido marroncino che colpi le braccia pietrificandole. Saozu: maledizione dei basilischi! Senza che potesse dire nulla una delle creature si scaraventò contro Saozu facendolo cadere e tutti potevano osservare con un misto tra stupore e paura la creatura mentre apriva la bocca in direzione della testa del ragazzo e scattò subito la seconda testa che gli oltrepassò il cranio fino ad arrivare al cervello. Tsukune e Moka osservarono con orrore il loro compagno morto mentre la seconda bocca della creatura tornò dento di lei. E in quel momento dalla boscaglia iniziarono a uscire altre creature per un totale di cinque. Che iniziarono a ringhiare e sibilare contro i due Tsukune(terrorizzato): q-quelli che mostri sono? Moka: mai visti e non sembrano amichevoli. Il ragazzo subito senza pensare tolse la croce che portava Moka subito il cielo si tinse di rosso sangue e uno stormo di pipistrelli coprirono il corpo di Moka. Quando si diradarono il corpo di Moka era cambiato era più alto e i capelli da rosa sono diventati argentei, e gl’occhi erano rossi con le pupille da gatto. L’altra Moka: creature interessanti forza fatevi sotto!! Subito due loro scattarono verso di lei provò a dargli un pugno, ma che venne schivato facilmente. E subì un attacco alle spalle dalla coda di un secondo di quei esseri così forte che la scaraventò vicino un albero. Prima che potesse rialzarsi una terza gli sputò lo stesso liquido usato per Saozu però riuscì a schivarlo in tempo. Mentre un altro sputò un liquido verde che prese la manica di Moka sciogliendola e ferendo di poco il braccio. L’altra Moka: Brucia maledizione! Tsukune:(sono forti e veloci quanto Moka solo che sono di più) Tuttavia Moka riuscì a prendere al volo la coda di uno di loro e con un calcio la scaravento contro un altro di essi. Altra Moka: conosci il tuo posto!! Tsukune: Moka ora dobbiamo approfittarne per fuggire. Altra Moka: no ho tutto sotto controllo non sono così forti sono solo di più. In quel momento sempre dalla boscaglia arrivò un'altra creatura di quelle a più grande delle altre poteva essere di 3 metri. La creatura con un gesto mandò gl’altri dietro di lui per poi ruggire e ringhiare contro Moka. Moka: fatti sotto! Così i due corsero per scontrarsi lei provò un pugno che venne schivato mentre con gl’artigli l’essere riuscì ferirgli la gamba, che tuttavia rispose con un calcio. Moka: conosci il tuo posto! Solo che il calcio oltre a far infuriare la creatura non diede gli effetti sperati da Moka così riparti la corsa della creatura. Che ad un certo punto si fermò per colpire la vampira con la coda mandandola a terra prima che potesse immobilizzarla però la vampira prese per la gola l’essere che lo mise a terra. Altra Moka: io di solito evito di uccidere, ma per te farò un eccezione. Ma prima che potesse aumentare la forza della presa venne trafitta nella parte dello stomaco dalla coda della creatura. Tsukune: MOKA!!! Per poi essere scaraventata via i sei si stavano avvicinando al corpo della vampira quando all’improvviso fuggirono tutti lasciando confuso e sorpreso il ragazzo. Che non ci pensò e andò subito a soccorrere l’amica. Tsukune: Moka dobbiamo andare subito in infermeria. Senza che la ragazza diede il consenso la prese di peso da un braccio e insieme si avviarono per la scuola. Lei con una mano però cercava di tamponare le ferite L’altra Moka: s-sono stata una stupida… pensavo di avere tutto sotto controllo(tossendo sangue): invece o-ora ho le ore contate. Tsukune: non dirlo neanche per scherzo! Tu devi resistere! Con l’altro gruppo la situazione non era rosea Mizore era riuscita a creare qualche copia che vennero subito spazzate via mentre gl’artigli di Ageha erano completamente liquefatti. Mente Nekonome aveva riportato solo qualche graffi e dal fiatone che aveva però era quasi giunta al limite. Mizore continuò a creare copie e nascondersi tra esse per poi colpire. Quando uno di quei esseri dopo aver sputato sulle copie prima che potesse crearne altre venne immobilizzata. Era pronto ad ucciderla quando un gong lo colpì la testa non gli fece nulla, ma Yukari dovette attirare l’attenzione su di lei così l’essere di nuovo sputò mirando la bacchetta che si sciolse per l’orrore di Yukari e dopo quello la creatura andò contro di le stringendogli la gola. Mizore: n-non osar fargli del male!! Creò una stalattite di ghiaccio che colpi la creatura uccidendola però bruciando in parte anche Yukari a causa dell’acido. Alla morte del loro compagno gl’altri due invece lasciarono perdere Nekonome e Ageha per andare entrambe su Mizore che venne atterrata subito ed entrambe gli recisero le braccia per poi infilzare con la punta la gamba di Mizore che così parti il loro veleno paralizzandola. Tutti: Mizore!!! Nekonome: Yukari, Ageha!! Portate Mizore in infermeria prima che muoia dissanguata. Yukari: m-ma l-lei cosa farà non può sopravvivere contro due di questi esseri!! Nekonome: sono la vostra professoressa e il mio compito è aiutare e proteggere i miei alunni! La professoressa attirò l’attenzione dei due esseri che diede il tempo a Ageha di prendere il corpo di Mizore mentre Yukari la fasciò con la sua mantellina. E subito uscirono da quell’aula. Mentre dal cunicolo dalla quale erano usciti tre di quei esseri ne arrivarono altri e due. E Yukari voleva non sentire le grida di dolore della professoressa le tre arrivarono in infermeria senza incidenti e misero Mizore su uno dei lettini. Ageha: d-dobbiamo medicarla. Yukari: quella creatura non volendo le ha salvato la vita con la paralisi a rallentato il processo di dissanguamento. Solo che ora dobbiamo tamponagli le braccia così da evitare ulteriore perdite di sangue…sperando che nessuna di quelle creature arrivi qui. Ageha: s-se arrivano saremmo morte tutte e tre. Però senza perdere tempo Ageha e Yukari presero delle bende ci misero del ghiaccio dentro. E iniziarono a tamponargli le parti recise. Yukari: non devi morire. In quel momento videro due ombre dietro la porta dell’infermeria. Le due erano pronte al peggio. Quando fecero un sospiro di sollievo quando videro l’altra Moka e Tsukune. Meno sollievo quando videro la ferita di Moka. Mentre loro nel vedere le condizioni di Mizore. Tsukune: cosa vi e successo? Yukari: siamo stai attaccati da delle creature mai viste prima… non dirmi che anche voi? Tsukune: si erano cinque prima hanno ucciso Saozu poi dopo qualche minuto e arrivato una sesta molto piu grande delle altre. E ha trafitto Moka. Yukari(impressionata): h-hanno sconfitto una vampira desu!!! L’altra Moka: non r-ricordarmelo. Yukari: invece Mizore ha ucciso una di quelle creature per salvarmi, solo che poi due di solo di sono avventate contro di loro recidendogli le braccia. Ageha: ma anche lei ha bisogno di medicazioni Moka vieni. Cosi anche lei si stese sul lettino e Ageha ha iniziato a medicarla. Tsukune: Yukari se c’erano due di quelle creature come avete fatto a fuggire? Yukari(in lacrime): la professoressa Nekonome c-ci ha permesso di fuggire s-sacrificandosi. I due ebbero uno sguardo triste una volta appresa la notizia. Tsukune: dobbiamo sopravvivere almeno fino all’arrivo del preside. Forse lui riuscirà a mettere tutto a posto. Altra Moka: s-speriamo. Yukari: io so solo una cosa che se vogliamo sopravvivere una volta medicate dobbiamo andarcene da qui desu. Tsukune: ma qui forse siamo più al sicuro. Yukari: no conoscono i passaggi segreti di Mizore possono prenderci come e quando vogliono. Se rimaniamo fermi nello stesso punto. Altra Moka: h-ha ragione. Tsukune: solo che bisognerebbe trovare un posto sicuro. Ageha: sempre che c’è ne siano…Tsukune vi prego d-ditemi che avete visto Kurumu. Il ragazzo ebbe uno sguardo basso. E la madre scoppiò in lacrime e lo abbracciò. Ageha: la mia bambina…uccisa da quei cosi e le mie ultime parole(aumentando le lacrime) sono state che non la consideravo mia figlia!! Tsukune: m-mi dispiace. Ageha: anche prima Mizore me l’ha detto che forse l’avrebbero potuta uccidere… ma non gli ho creduto ed ora e in quelle condizioni perché gli ho attirati io…sto facendo un danno dopo l’altro. Mentre i due cercarono di consolare la succube. Nello spazio una navicella sta orbitando intorno al pianeta. All’interno una figura in ombra stava osservando attraverso il monitor alcuni continenti con annesse delle foto di alcune persone. Quando ad un tratto la mappa emise un piccolo segnale dalle parti del Giappone destando l‘attenzione della figura. Vide i dettagli. ?: Kainde amedha* Fine capitolo. *traduzione: carne dura; xenomorpho. le cose stanno iniziando a cambiare gli xenomorfi hanno sferrato il loro attacco... e stranamente hanno salvato Moka perche chi lo sa... ovviamente io, ma non ve lo dico perche se no non leggete la mia fanfic quindi sotto con la lettura Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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