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[ReiRyugo]Super Pokémon Mystery Dungeon: le cronache dell'Oricalco. Secondo Atto: il crepuscolo.


ReiRyugo

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CAPITOLO 1: COMPRAVENDITA! IL BAZAR DELLE MERAVIGLIE!

Gioielli: 

cucciole stelle del regno mortale.

Gioielli:
carezze fredde del vile cordiale.
Quale scelgo? Quale servo? Quale prendo?
Dissidio immorale d'innocente capriccio. 
Le prendo, le voglio, le bramo, le cerco!
Sincero sospiro d'amore fittizio. 
Gioielli:
piccole cavallette cantatrici flebili.
Gioielli:
danzatrici leggiadre tra fanciulli scheletri. 



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- Ohohohoh! Guavdate qui! E' zempve un piaceve venive in quezto luogo! E' un vevo pekkato che pozza venive qua zolo in quezto peviodo dell'anno! Un vevo zpveco di divevtimento, ze volete il mio paveve...
- E' sicuro di quello che dice, dottore? E' così tetro...
- Sorellona Rossella ha ragione! Questo teatro puzza e non viene pulito da secoli!
- Zono d'akkovdo con voi, ma kvezti zono tempi diffizili mie kave! Non pozzo kiedeve a qualcun'altvo di okkupavzene, e non voglio lazzave indietvo qualkuna di voi lontana da me, zenza aveve zue notizie... Savebbe tvoppo pev il mio kvove!  - Disse solennemente ponendo un tentacolo sul petto.
- Non cambia il fatto che puzzi... Come faremo a pulire tutto entro domani!? E a sistemare i trapezi?! NYAAAAAAAAA! NON VOGLIO FARLOOOOO...
- Non fare così, Amarilla, - cercò di consolarla la sorella Rossella, - se non inizi a fare qualcosa sarà difficile finire!
- Rossella ha ragione, piagnona: dovresti smetterla di lamentarti e cominciare a fare il tuo dovere!
- NON TI CI METTERE ANCHE TU, BLUETTA! IO MI LAMENTO QUANTO VOGLIO!
- Zuvvia Zuvvia! Non abbiamo tempo pev le kiakkeve! Vedi di kollabovave anke tu Amavilla o ztazeva niente patè di Bakkapeva e Bakkakaukazo! * 
- UFFAAAAAAAAAAAAA!!
- Kome pvocede lì, Puvptu... Puvp... Pu...
- Purpurea, dottore....
- Kvello che è! Non pozzo zapev pvonunziave tutti i nomi!
- E' solo il mio con cui fa fatica... Sigh...
- Allova? Kvanto ti manka pev gli zpekki?
- Tutti lucidati... Sono passata alle lampade...
- Ottimo, ottimo... Vividia! Voglio vedeve kvegli zpalti bvillave! Ziztema bene quelle luzi, Bianka! Nevona! Okkio ai tendoni: ze li vedo bvuziave pevkè gli hai mezzo tvoppo vizino alle luzi pulivai da zola il mio labovatovio! Fatti aiutave da LK! *
- E-ehm... M-mi s-scusi...
- Uh? 
- E-ecco... I-io cosa dovrei fare? V-vorrei rendermi utile...
- Ahiaiai... Kvazi mi ztavo dimentikando di te, pikkoletta! Ma non ti pveokkupave: pev il momento non dovvai fave niente! Ze vuoi puoi dave un okkiata agli ozzetti ke ho intenzione di vendeve! Non li tvovevai inzivo!
- M-ma...
- Ztai tvankvilla: ti ho detto che ti avvei pagata come d'akkovdo, no? Kvando zavà il tuo momento ti mettevò a lavovo, ma pev il momento ho bizogno ke tu ti vilazzi e lazzi fave a noi tutti i pvepavativi. Dovvai ezzeve in fovma!
- H-ho capito...
- (Ke dolze Kveatuvina ke zei... Non hai la minima idea di kvanto tu zia fondamentale... Zavà uno zpazzo! Kvezta zavà pvobabilmente l'ultima azta della mia vita: niente più zpettakolini o vendita di ozzetti pev le mie vizevke! Ki ze l'azpettava un colpo di fovtuna del zeneve? - Disse prendendo da un cassetto una sciarpa molto familiare, dalle cuciture rosso cremisi, - zevto ke avvebbe potuto pvopovmi la koza in modo più zentile... Ze penzo ke nevvi kvel ziovno... Tu... Tu zavai la mia Guest Stav! Non vedo l'ova di mostvave a tutti le tue kapazità. Kizzà ke tipo zavà...Ōvyugo Vukio...) Ohohohohohohoh...


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- CERCHIIII!!!! CERCHI DI OGNI TIPOOOOOO!! ACCORRETE SIGNORI!!! DA CERCHIO ATTACCO A CERCHIO FELICITA' EDIFESAEVELOCITAEACQUAVENTOFUOCO DI OGNI GENERE!!! VENITE! NON NE RIMARRETE DELUSI!
- SIETE NEI GUAI CON I DUNGEON? NON AVETE DELLE MOSSE ABBASTANZA POTENTI PER TROVARE TESORI NASCOSTI?!?! PRENDETE I NOSTRI RAMI! DITE ADDIO ALLE LUNGHE TERGIVERSATE NELLA VALLE DEL DRAGO! SE PRENDETE VENTI RAMI DELLO STESSO TIPO, NE AVRETE ALTRI CINQUE GRATIS!
- BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOST!!!!! BASTA FARE I PERDITEMPO! NON SIETE SODDISFATTI DI VOI STESSI?!? LA FEMMINA CHE CORTEGGIATE RITIENE CHE NON SIETE ABBASTANZA FORTI?!?!?! COMPRATE LE NOSTRE VITAMINE!! PROTEINE, CALCIO, FERRO: PER I PIU' ESIGENTI VENDIAMO ANCHE CARAMELLE GOMMOSE * !!!! ACCORRETE GENTE! SOLO PER OGGI!!
Io vendo questo, tu vendi l'altro, noi compriamo, voi barattate e i soldi girano, girano, girano e ancora girano! Centosettantesimo anno del drago, ore 16.00: ti do il benvenuto a Bazaropoli, la capitale della compravendita, mio caro lettore! Come dici? Sono troppo eccitato? Sei tornato a trovarmi e dovrò raccontare di questa città meravigliosa: come potrei non esserlo?! Mercanti che vendevano merci e ne scambiavano con altri venditori! Baratto, assegno, contanti, persino lavori di ristrutturazione: non c'era limite a come potevi comprare in questa città, e se eri abbastanza fortunato, neanche in cosa. Il calore della sabbia e del sole era nullo rispetto all'eccitazione e la vitalità che Bazaropoli portava ai turisti. Lo stile della città, per intenderci tra di noi, era quello dei piccoli villaggi arabi che si è soliti vedere nei film, con mura dalle punte morbide fatte di argilla. I nostri eroi, giusto per ricordartelo, erano qui in missione per riuscire ad indagare sui Veloscuro, e sul mistero che c'era dietro di essi. Ovviamente, vorresti sapere come avevano fatto a raggiungere questa città e quanto avevano impiegato, ma credo che questa volta te lo risparmierò. Certo: l'arrivo ad Arenilia per poi incamminarsi verso l'Oasi degli Ignavi e l'attraversamento del Valico della Fine * per poi uscire dal teletrasporto segreto per arrivare alla periferia del paese avrebbe potuto riscuotere grande interesse in te, ma non era successo niente che avrebbe potuto sviluppare la trama. Sono conscio di quanto i filler possano dare fastidio al lettore, e non credo fosse nei tuoi desideri aver voluto assistere all'ennesimo litigio di Kenji e Shinso. Credo di non farli litigare più di tanto prossimamente, ma almeno evito di smollare la tua pazienza più del dovuto. Quello che posso dirti, tuttavia, è che non avevano avuto difficoltà: era abbastanza difficile sconfiggere il team Skyraiders e il team AWD (Il fatto che collaborassero, poi, era solo la cigliegina sulla torta). Erano riusciti ad arrivare, come programmato, il giorno prima dell'asta, con solo otto ore di viaggio. 
- ACCORRETE GENTE! BACCHE GUSTOSE PER DISSETARVI DURANTE IL VIAGGIO! BACCARANCIA, BACCARINDO, BACCAPASFLO, BACCABANA! TUTTO QUELLO DI CUI AVETE BISOG- OH?
Una Sunflora venditrice girò lo sguardo a destra verso un gruppo di pokémon che stavano passando in quel momento davanti alla sua bancarella. Sicchè era la prima volta che vedeva certa gente in quel periodo dell'anno, decise di provare ad avere un approccio più diretto, rivolgendosi a quello che sembrava più onesto e ben disposto a fare acquisti se ben convinto.
- ACCIDENTI! MA QUANTO SEI PATATO TE!
Il piccolo pokémon si girò da una parte all'altra: era curiosissimo di vedere a chi fosse stato rivolto quell'imbarazzante aggettivo. Quando si rese conto che lei stava parlando con lui, indicò con la mano sinistra il suo stesso volto con aria confusa.
- I-Io?
- Sì tu! Che ci fa uno paffutello come te tra queste sabbie? 
Oltre al fatto che le sue guancie divennero dello stesso colore del sedere di un babbuino, la prima cosa che fece fu lanciare occhiate assassine nei confronti dei suoi compagni: sarebbero stati guai per chiunque avrebbe osato farsi scappare un sorriso. L'unica che non si fece problemi fu Weavile.
- Allora? Mister paffutello? Non rispondi a tale complimento?
- B-beh... Curiosità, credo?
- Bene bene! Mi piacciono le persone curiose! Guarda: visto che è la prima volta che vieni qui ho un'offerta speciale per te! Per soli cinque Poké * potrai avere questa succosissima Baccamodoro! Posseggo le più succose e piccanti Baccamodoro della Terra della Sabbia! Non ne troverai di altre così buone! Ti garantisco che è un esperienza che non dimenticherai! 
- M-mi piacerebbe tanto, - disse educatamente Rukio, - ma purtroppo dobbiamo tenerci i soldi per un acquisto importante! Vado matto per il cibo piccante, ma sono costretto a declinare purtroppo...
- Ihihih! E' per una tua amica, vero?! Dai dai: un ragazzino carino come te deve avere per forza qualcuna che gli sta a cuore! Chi è chi è? Una della tua specie? O forse di un altro gruppo *? OH!? CI SONO CI SONO! E' un'amore proib-
Fermò la frase a mezz'aria, paralizzando il suo stesso viso: notò lo sguardo del piccolo licantropo triste e malinconico, di quelli legati ad un pensiero profondo. La Sunflora capì di aver detto qualcosa di brutto, sentendosi in colpa.
- M-mi dispiace...
- Non fa niente, - disse cercando di sorridere - non è un problema! 
- La mia natura di venditrice a volte mi fa mancare di tatto... S-sono desolata...
- Va tutto bene. Non è un problema suo, mi creda. 
- ECCOME SE UN PROBLEMA MIO!
- WUAH!
Per l'improvviso cambio di tonalità del pokémon Sole, Rukio cadde a terra sorpreso. 
- NON POSSO PERMETTERMI DI TRATTARE COSI' UN CLIENTE! ANCHE SE NON HA INTENZIONE DI ACQUISTARE NIENTE! PRENDI!
Gli porse una Baccamodoro grande come il palmo della sua zampa. 
- Eh?
- Prendilo come segno di scuse. 
- N-non posso accettare...
- Oh? OH CIELO! CHE SBADATA CHE SONO!
Prese tra le due mani la Baccamodoro e la spaccò a metà, mordendone una e riporgendo l'altro pezzo al piccolo cliente.
- Mmmmmh che buona! Piccante ma deliziosa! Vendo proprio della buona merce! Scusami se ti ho porso la bacca tutta intera! Mi ero dimenticata del periodo dell'anno in cui siamo! E' normale che un forestiero non si fidi di nessuno qui!
- D-davvero: non c'è bisogno di scusarsi, signora Sunflora.
- Mimì!
- Uh?
- Mimì è il mio nome, Riolu. Chiudiamo i formalismi e diventiamo amici, - disse con un grande sorriso sul volto, - ok?
Rukio non sapeva cosa dire: era sempre un piacere trovare persone gentili in un immenso deserto di vipere, ma non avrebbe mai pensato che un mercante la cui vocazione era quella di vendere a tutti i costi i propri oggetti era disposta a regalare la sua merce per farsi perdonare. Non aggiunse altre parole: sì alzò da terra, guardandola negli occhi e mostrando un sincero sorriso. Prese la Baccamodoro e, senza perdere tempo, la ingerì tutta in un sol boccone: un esplosione di gusto dolce, acido e piccante si scatenò nella sua bocca come un mare in tempesta. Quando finì di deglutire, lanciò un Fuocobomba in aria dallo stesso orifizio.
- SCOTTA!!!! 
- Parbleu! IDROPULSAR! 
L'amico Shinso tirò una palla d'acqua per aiutare a spegnere le fiamme del capitano. 
- Anf... Anf...
- Com'era allora? Deliziosa vero?
- Piccante... Ma era squisita! Ti ringrazio davvero, Mimi-chan! 
- Di niente! Sono contenta che ti piaccia!
- Mi piacerebbe rimanere qua e parlare ancora con te, ma purtroppo dovremmo andare...
- Non c'è problema! Se avete bisogno di qualcos'altro io sono qui! Mi ha fatto piacere vedervi! Tornate a trovarmi!
- Lo faremo, - disse con faccia allegra, - buona fortuna con le vendite!


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- Accidenti, - disse Weaville, - neanche il tempo di fare quattro passi e già ti cadono dietro! Che ci troveranno in te lo sa solo Arceus...
- (Non credo che ne sia minimamente interessato...* )
- Rhahaha! Suvvia, signora Weavile, - disse Drapion, - ha solo cercato di scusarsi per le parole di troppo!
- Drapion ha ragione, - disse Kenji, - non c'è bisogno di essere gelosa, micetta.
Lo sguardo della felina divenne omicida, e diventò talmente assetata di sangue che non servì neanche girarsi indietro al Grovyle per capire la pericolosità del suo gioco. 
- S-stavo scherzando...
- Per tutti i Wailmer però: certo che questa città è enorme! Non è per niente paragonabile a Brusilia...
- Oui, monsieur Drapion, - rispose Shinso, - Se penso che è solo dedicata al commercio e al turismo, mi piange il cuore! Guarda quanti mercanti e pokémon di buon umore: questa città sembra il paese dei balocchi!Sigh... Come mi piacerebbe vivere qua!
- Che cosa stai dicendo? - Disse Weavile, - questa città è anche famosa per non conoscere la pioggia dalla notte dei tempi. Tu che sei un tipo acqua non sopravviveresti un giorno! 
- Weavile ha ragione, Froggy: hai delle tendenze suicide? 
- Mon Dieu... Siete proprio degli ignoranti... Chi l'ha detto che non c'è acqua? La città è abbastanza ricca da comprarsi l'acqua all'esterno, ed ha un impianto idraulico molto efficiente, che viene tenuto a temperatura costante proprio per evitare il caldo della sabbia. E' lo stesso impianto raffreddante che ci impedisce di saltare per tutta Bazaropoli come Spoink per il calore della sabbia. E poi, solo di giorno fa caldo: la sera è freddissima, perchè la sabbia non trattiene a lungo il calore.
La felina rimase scocciata dall'affermazione del Frogadier: aveva passato giornate intere a raccogliere informazioni su quella città di cui si ricordava solo il luogo e l'entrata segreta, e quella ranocchia fastidiosa aveva un'informazione ben elaborata, che richiedeva un minimo di ricerca. Non gli andava giù che il pokémon Schiumorana si fosse preoccupato da solo di tale leggerezza invece di aiutarla con qualche informazione in più.
- Se ti sei interessato a questo perchè non mi hai aiutato con delle informazioni più importanti? Hai idea del prezzo che ho dovuto sborsare?! - Chiese la felina cercando di rimanere calma.
- Era compito tuo, no? Come potrei io appropinquarmi del tuo lavoro con tutto l'impegno che ci hai messo? Mi credi così insensibile?
- E' tutti i giorni così? - Disse lei rivolgendosi a Kenji.
- Più o meno... Abituati.
- Cosa c'è che non va? Ho detto qualcosa di sbagliato? 
I due non risposero, ma guardarono il pokémon Schiumorana con un'aria di disprezzo, come se lui fosse un inutile ed insignificante insetto da schiacciare.
- CRA!! COSA SONO QUEGLI SGUARDI?!!??!
- Sei una seccatura, - dissero in coro. 
- DA QUANDO ANDATE D'ACCORDO?!?!? NON VALE DUE CONTRO UNO!
- Tranquillo, missssster Ssssshinsssso! - Intervenne Arbok, - io apprezzo le tue Ssssstorie e le tue Sssspiegazioni: sssssono molto interesssssanti ed utili! Lasssssiali perdere: ci sssssono io ad assssscoltarti! Ssh Ssh Ssh! Quesssta avventura è il massssimo! Ssssspero che potrò gusssstare appieno la tua intelligenza, deliziosssso amico!
- T-tu non sei meno inquietante, sappilo...
Nel mentre che i due team avanzavano verso la città e discutevano, Rukio, fingendo di non ascoltare, aveva solo orecchie per i loro discorsi, sentendosi divertito. 
- (Eheh... Cavoli... E' bastato un dungeon insieme e una missione in comune per scambiarsi opinioni e formare un bel clima. Qualche mese fa ce lo saremo scordati di andare così d'accordo. La facilità con cui si creano legami affettivi tramite le esplorazioni mi fa sempre un bell'effetto. Adoro i viaggi in compagnia!)
- Ti vedo allegro capo, - interruppe il suo pensiero Kenji, - Cosa c'è di così divertente?
- Oh... Niente di che! E' solo... Che è bello vedervi così "insieme".
- Tch! Dovrà passare ancora del tempo... 
- Oh! Quasi dimenticavo. Excuse moi, capitano, - disse Shinso mettendosi alla destra di Rukio.
- Uh? Qualcosa non va Shinso?
- No è che... Adesso che me l'ha fatto notare Weavile io non so niente su questa città apparte dell'impianto! Non dovremmo, tipo, saperne qualcosa di più?
Il Riolu si irritò leggermente.
- Mi prendi in giro? Dov'eri quando l'abbiamo spiegato sul Laprascafo? 
- Beh, sai com'è:  è difficile ascoltare tutto con le orecchie sott'acqua... (*)
- Uhm... Hai ragione anche te... Ehi Weavile: ti va di ripetere le informazioni? 
- E me lo chiedi pure? Neanche per sogno. 
- Scusami, hai ragione: credevo che ci saremmo dovuti dividere le azioni di comando a metà perchè so quanto ti possa dare fastidio. Pazienza: vorra dire che prenderò io il comando completo. 
La felina cadde in pieno nella velata provocazione. 
- Eh no! Va bene: vorrà dire che lo ripeterò, ma solo perchè me lo stai chiedendo così insistentemente! Ascoltate anche voi due, - disse rivolgendosi ai suoi compagni del team AWD, - perchè se mi viene chiesto ancora è la volta buona che faccio tutti a fette!
- Davvero? - Chiese Rukio stupito, - cosa ti ha fatto cambiare idea? 
- (E' un demonio...) - pensarono all'unisono Kenji e Shinso.
- Tutto pronto? Molto bene. Dunque, la prima cosa che dovrete sapere su Bazaropoli è che la città basa tutto sulla compravendita: non c'è limite a quello che puoi comprare nè a come lo puoi comprare, basta solo mettersi d'accordo tra venditore e compratore. E' rinnomata tra esploratori che magari hanno trovato un tesoro di cui non sono soddisfatti e provano a rivenderlo per uno di equivalente valore, ma che non ritengono inutile. Tuttavia non è a portata di tutti questo posto: l'entrata segreta si può conoscere solo tramite informatori specializzati o facendo ricerche come la sottoscritta. Nonostante questo luogo sia conosciuto al mondo, l'entrata è stata celata per ordine del Sultano della Terra della Sabbia.
- Excuse moi? Sultano? 
- A lui ci arrivo dopo. Per ora limitati a sapere che il motivo dietro a questo è per premiare coloro che hanno lo spirito dell'avventura, indipendentemente dalla bontà o dalla cattiveria. Per fare questo ha persino fatto un patto con l'ufficio di posta Pelliper (*), vietando la divulgazione delle informazioni sulla città alla gente comune, escludendo solo messaggi importanti da parte dello stesso sovrano. Qualcosa di simile all'accordo con Rukio (*). 
- Già.
- La cosa che dovete sapere, però, non è questa, ma come è nato il Kokukatsu no Shū (*). Per far girar l'economia di questo luogo, far progredire il processo di civilizazione, far girare comunque i soldi dei furti non recuperati dalla Polizia pokémon e rendere di conoscenza "pubblica" ogni possibile tesoro del globo, anche a criminali con taglie pesanti è concesso girovagare per le strade in questo periodo, purchè non commettano infrazioni.
Shinso rimase sconvolto.
- PARBLEU! C-C-C-CRIMINALI?!?
- Non è una novità la presenza di poco di buono a Bazaropoli: prima dell'avvento del Sultano questa città era chiamata Banditopoli, ed era il luogo d'incontro per i ricercati dalla legge. Gli abitanti sono riusciti a tenerla nascosta per un sacco di tempo, e viene tutt'ora considerata l'epoca d'oro per alcuni mercanti. Chiunque poteva entrare qua dentro se ne aveva i mezzi, il difficile era poi uscirne. Si dice che persino i Magnezone avessero paura di entrare qua: l'unico che ebbe le palle fu il nostro sceriffo di Brusilia, riuscendo ad acciuffare il "Shinshutsukibotsu" (*).
- 
Cavolo! - Commentò stupito Drapion, - questo non c'è l'hai detto ieri!
- Già, ma visto che prima mi è stato dato della ignorante, ho pensato di tirarlo fuori, - disse guardando Shinso.
- Mon dieu... Non te la sarai presa sul serio...
- Certo che sai tante cose di questa città, - commentò Rukio, - non ti facevo così interessata alle chiacchere!
- Tsè! Posseggo cose che puoi solo sognare di metterci le mani... 
- Tipo cosa, micetta? - Commentò il Grovyle, prima di prendersi un pugno di Weavile dritto in pancia. Fu talmente ben assestato da farlo piegare in due.
- Cose che non ti riguardano.
- N-non fa male...
- Per quanto riguarda del perchè sia stata creata la settimana speciale, oltre a quello che vi ho già detto, è per raccogliere informazioni sui criminali: ogni pokémon che entra qui deve dare le sue generalità, e deve farsi riconoscere da un elemento distintivo. Chiunque qui che non abbia qualcosa per farsi distinguere dagli altri della sua stessa specie viene arrestato. 
- E ora sai perchè sono costretto ad indossare questo Velodifesa, - disse Kenji al compagno Frogadier.
- Hai il coraggio di lamentarti? - Interruppe Drapion, - a me è toccato il Velopesca! A che serve un Velopesca ad un tipo Veleno?!?!?!
- E a me a che serve un Velodifesa? Solo i codardi usano uno Strumento Tenuto (*)!
Infatti, ogni membro del team aveva con sè uno strumento per essere riconosciuti: oltre ai due sopracitati, Arbok aveva una Cintastretta *, Rukio la Sciarpa dell'Armonia cammuffata dalla pelliccia-schiuma del suo compagno, mentre Shinso e Weavile tenevano entrambi le borse dell'Esploratore dei rispettivi team.
- Però non capisco, - disse dubbioso il pokémon Schiumorana, - chiunque può sempre mentire: non esiste una cosa come la carta d'indentità per gli umani, e l'Intersfera permette il riconoscimento solo tra i membri di una sede esplorativa!
- A questo rispondo io, - disse Rukio, - va bene Weavile? 
Prima di rispondere, ella prese dalla borsa una Baccapapaya e iniziò a mangiarsela
- Sì, almeno mi rinfresco un po'.
- Allora, Shinso: qualunque pokémon intelligente che viene per cercare affari qui fornirà sempre le sue vere generalità, persino i suoi i crimini. Il motivo dietro a questo è che ogni fascicolo così steso viene consegnato ad ogni mercante del posto. Non sono solo i turisti a cercare merce: sono gli stessi venditori a cercare clienti! E se qualcuno vuole vendere qualche oggetto raro, costoso, ma che solo un criminale vorrebbe comprare, questo è il modo più veloce per organizzare la compravendita. Alla fine, vengono solo questa settimana: se sono braccati devono uscire dal villaggio il prima possibi-
Non riuscì a finire la frase: qualcuno dal bancone alla sua destra provò a colpirlo con un attacco Leccata. Sfortunatamente per l'aggressore, Rukio se ne accorse in tempo, e schivò senza problemi l'attacco. La lingua chilometrica fu poi afferrata da Kenji nello stesso momento. Gli altri, invece, che si accorsero dell'attacco solo dopo che il Grovyle l'aveva bloccato furono presi alla sprovvista e si shockarono.
- Mon dieu! Una Leccata?
Kenji strinse la presa più forte che poteva.
- AHIAHIAHIAHIAHIAHIAHIAHIA! SCUFA SCUFA SCUFA NON LO FAFFIO PIU' !
- (Questa voce...)
Il Riolu si girò nella direzione da cui veniva la lingua, stupendosi poi di incontrare dei volti familiari. Anche il Grovyle nel voltarsi riconobbe due figure inconfondibili.
- Uh? Voi siete...
Riconoscendo quei pokémon, il pokémon Legnogeco lascio la presa.
- Ah... Brucia Brucia!
- Cavoli ragazzi! Neanche uno scherzo vi possiamo fare che ci attaccate come se fossimo dei banditi! Uh? Forse questo non è il luogo più adatto per dirlo...
- Dovevo aspettarmelo di trovarvi qui, - commentò Weavile, - non si può pronunciare la parola "vendere" che voi due siete sempre in mezzo alle scatole...
Mio caro lettore: davvero pensavi che io mettessi personaggi a caso nella mia storia? Non mi conosci ancora così bene... Da un bancone all'angolo destro della strada, due figure dall'aspetto camaleontesco fecero cenno ai sei pokémon di venirli incontro. 
Potevi anche aspettartelo: possibile che, in una città specializzata nella compravendita, non ci fossero loro? Impossibile...
- Accidenti, che sorpresa! - Disse il Riolu, - E' da tempo che non ci si vede! Non mi aspettavo di incontrarvi anche qui!
- Ma come no!? ERA OVVIO!! - Commentò Midori, - Non potevamo lasciarci scappare questo affare!
- Stiamo facendo affari d'oro, - disse Fujito, - mio fratello ha già venduto otto Idrovampata ed io trenta Tergisfere. Anche se non siamo del posto ci hanno fatto stare per la nostra fama! Abbiamo lasciato un altro cugino ad occuparsi degli affari di Borgo Quieto, promettendogli il 10% delle nostre vendite. Conoscendoci si è subito fidato di noi! Ah... E' bello che la famiglia sia presente nel momento del bisogno!
- (Questo è sfruttamento...) 
- Ne è passato di tempo, fratelli Kecleon. 
- Un'eternità, Weavile, - disse Midori - l'ultima volta che ti abbiamo visto hai comprato una Palla Ombra e non ti sei fatta più vedere! Eri la mia seconda cliente! Lo sai quanto mi sei mancata?!?! Ho un sacco di Puntacciaio che sono rimaste invendute...
- Hai uno strano modo di mostrare affetto per i tuoi clienti...
- Anche voi mi sssssiete mancati tanto! E' sssssnervante non avere accanto delle persssssone deliziossssse come voi!
- TU NEANCHE UN PO'! - Fecero in coro i fratelli. L'Arbok si ritirò in un angolino con aria depressa, quasi volesse sprofondare nel terreno come uno struzzo.
- Cossssa ho ffffatto di male? Perchè la gente mi odia?
- MON DIEU! E TE LO CHIEDI ANCHE?!
- Quindi siete qui in viaggio di affari, - disse Rukio.
- Esattamente, Mister Ru-
- COUGH COUGH!
Per evitare che il suo nome venisse detto ai quattro venti, il piccolo licantropo tossì nervosamente.
- Stai bene? - Chiese il Kecleon rosa.
- Rhahahahah! Dovete scusarlo, - intervenne Drapion, - sembrerebbe che Riolu non vada d'accordo con l'aria secca del deserto! E' da quando è qui che non fa altro che tossire. 
Concludendo la frase, guardò il pokémon Emanazione e gli fece un occhiolino.
- Grazie, Drapion, - disse sottovoce. I due Kecleon si guardarono stupiti: si erano accorti che il pokémon Scorpiaccio si era riferito al piccolo amico con il nome della specie invece che con il vero nome, ma non compresero all'inizio il motivo di ciò. Quando però capirono che la tosse era stata fatta per impedire a loro di nominare l'eroe di Brusilia, si rivolsero a loro riconoscendo il secondo fine.
- Ho capito, ho capito, - disse il fratello maggiore (*), - non vi chiederemo il perchè di questo. Anzi: conoscendo il piccolo Riolu non lo vogliamo neanche realmente sapere. Vero Fujito? Ahahahaha!
- Ma fratellone, invece dovresti chiederlo, almeno il motivo! Magari noi possiamo vendergli qualcosa che gli possa essere utile!
- Nah, c'è lo avrebbe già chiesto! E poi lo dovresti sapere ormai: non potrebbe mai non essersi preparato per un lungo viaggio!
- Forse non hai tutti i torti... Va bene, farò come dici tu: non farò altre domande!
Rukio e Weavile si scambiarono delle occhiate sorprese: rimasero leggermente inquieti dalla conversazione tranquilla dei due fratelli, che erano soliti litigare per ogni minima cosa, anche la più inutile. 
- D-da quando andate così d'accordo? - Chiese il licantropo. 
- D-diciamo che il tuo amico Goodra sa essere molto persuasivo quando vuole, - rispose Midori, - ha davvero del carattere il ragazzo!
- Non ci volevo credere quando mi hanno detto che aveva solo quattordici anni: io e mio fratello siamo rimasti di sasso la prima volta!
- Già. Ci è voluto un po' , ma adesso i nostri litigi sono più unici che rari. 
- Parbleu... Che dilettanti... Non conosce me e Kenji! Noi siamo maestri del litigio! Possiamo essere ripresi quante volte vogliamo, ma torniamo sempre più forti che mai!
- Che stai dicendo, Froggy? Perchè la fai suonare come qualcosa di vanto?
- Perchè? Non dovrebbe esserlo? E' sinonimo di caparbietà e perseveranza, anche se si tratta qualcosa di inutile!
Kenji fece uno sbuffo di noia.
- Sono sempre dell'idea che te le sogni di notte queste frasi, e aspetti solo il momento giusto per rompermi le palle.
- Pardonne moi se volevo mettere una nota positiva sul nostro rapporto!
- Ahahahahah! Un Froggy viscido dalla bocca larga come te è solo in grado di dire cose senza senso!
- SENTI CHI PARLA, DRAGO MANCATO!
- Ehi... Ha chi hai dato del drago manc-
Senza neanche il tempo di dare fuoco alle polveri, i due si girarono di scatto verso lo stesso punto, come una gazzella che si fosse accorta di esser stata presa di mira da un leopardo affamato. Vicino a loro, una figura con lo sguardo severo impugnava tra le mani due Ossoraffica.
- NONONONONONONO! GLI OSSORAFFICA NO! 
- Ehi ehi capo. S-stavamo solo scherzando...
Rukio mise da parte i suoi attacchi, sbuffando tristemente.
- Sigh... Cosa devo fare con voi... Possibile che ogni scusa è buona per prendervi a pugni? Abbiamo già perso abbastanza tempo dopo questa chiaccherata: non troveremo l'asta se continuerete a perdervi in un bicchier d'acqua...
I due Kecleon si guardarono sgomenti: non sapevano se era la stessa asta di cui avevano sentito parlare, ma bastò quella parola per dargli un senso d'inquietudine. 
- A-asta? S-siete qui per quell'asta? 
- Uh? Voi ne sapete qualcosa? 
- Ehm... E-ecco... Noi...
Anche Shinso notò l'esitazione dei fratelli: era chiaro che sapevano qualcosa di rilevante sul luogo che dovevano cercare e forse anche di più.
- Capo, - chiese il Frogadier sottovoce, - dici che...
- Sì. Direi che possiamo fare un tentativo. E' questo il motivo per cui ci troviamo qua, - disse il capitano ai due mercanti, - si dice che in questo luogo, domani per la precisione, si terrà un'asta molto rinnomata tenuta da un pokémon eccentrico. Si dice che venda oggetti talmente rari che la gente si prenda a botte per averlì, anche dopo aver perso la contesa.
Fujito si girò verso il fratello.
- Midori...
- Come sospettavo... E' sicuramente l'asta del dottor Yamachi ...
- Yama...che?
- Yamachi Yamiscilla, - continuò il Kecleon verde, - meglio conosciuto come Dottor Yamachi. E' un Malamar famigerato nel mercato nero per le sue risorse e per la sua genialità. Si sa poco di lui: i mercanti di questo posto lo accolgono sempre a braccia aperte perchè porta ongi volta merce di inestimabile qualità e rarità. "Se non c'è l'ha lui, non c'è l'ha nessuno" , questo dicono. Viene solo durante il Kokukatsu no Shū, ed ogni anno fa un sacco di audience...
- E c'è un motivo se viene solo durante questo periodo, - continuò il fratello, - quello è matto da legare! Tutti gli strumenti che vende hanno degli effetti strabiglianti che farebbero gola più ai criminali che alle persone per bene! Pensate che l'anno scorso era riuscito a portare merce come il Velomobile e il Trasfervelo (*), che a noi invece ne hanno bandito la vendita! Facevi affari d'oro con quelli, vero fratello?
- Non suonare questo tasto dolente, fratellino, - disse asciugandosi una lacrima dall'occhi destro. 
- Già, - annuì Weavile, - quelli sì che erano bei tempi...
- Ma non è solo quello che vende: c'è di ben peggio! Si dice che una volta abbia venduto un oggetto in grado di far soffrire un pokémon di bruciature senza nessun fuoco! Il malcapitato è stato ricoverato d'urgenza: non era in pericolo di vita, ma ha sofferto per ben due mesi le pene dell'inferno! Una volta ancora ha venduto un Arraffasfera in grado di portare, invece che nel terreno dell'utilizzatore, gli strumenti presi direttamente in un punto al di fuori del dungeon! Cose come basi segrete di criminali, senza speranza di contrattaccare... Per un mese, noi Kecleon abbiamo rinunciato a vendere nei dungeon...
- P-Parbleu! Tutto ciò mi fa venire i brividi!
- Non l'avrei mai detto, - commentò il compagno Grovyle.
- (Vende oggetti nefandi non comuni, in grado di fare cose diaboliche, - pensò Rukio, - sembra che Weavile ci abbia portato sulla pista giusta. Se questo tizio vende questo genere di cose, è probabile anche che sia stato lui a vendere le sciarpe a Rokujo e Slade. Ma non possiamo dirlo senza prove. Ho bisogno di qualcos'altro) Vi ringrazio per queste informazioni: sono contento di poter contare su di voi!
- Non dirlo neanche per scherzo! Non hai idea di quanto il tuo nome ci abbia portato tanti spiccoli lì a Borgo Quieto! *
Il Riolu si indispettì un po' di essere considerato una macchina pubblicitaria per i due mercanti, ma lasciò correre e si concentrò sul cercare le risposte che voleva. 
- Visto che ci tenete così tanto a me, avrei bisogno di un'altra informazione. 
- Dicci pure!
- Sapete per caso se questo "dottore" abbia intenzione di vendere un oggetto particolare inestimabile? O mai visto prima?!
- SI'! SI' SI' SI' SI' SI' SI' SI' SI' SI' SI' !
- ECCOME! NON C'E' LO POSSIAMO DIMENTICARE!
- Woah Woah! Calma, - disse il licantropo indietreggiando per la sorpresa, - cos'è tutta questa eccitazione improvvisa?
- S-se lo sapresti anche tu non staresti calmo, - disse Fujito.
- Te lo spiego io perchè, - disse Midori, - un oggetto particolare lo ha fatto vedere ieri quando è arrivato in città: di solito mostra in anteprima il pezzo forte della sua collezione dell'anno, per attirare anche nuovi clienti. Quest'anno ci ha mostrato un oggetto inusuale, impossibile da non notare: era una strana sciarpa nera dalle cuciture cremisi! Un oggetto mai visto...
Al sentire "sciarpa nera dalle cuciture cremisi", tutti i compagni di Rukio divennero serissimi.
- Ci ha raccontato tante cose: di come fosse incredibilmente pregiata e soprattutto del potere in grado di scatenare! Ci ha detto che fosse in grado di controllare gli altri pokémon!
- Controllare gli altri pokémon?
- Già! Capisco come ti senti, - continuò Fujito, - all'inizio ero scettico anch'io come te, ma poi... l'ho visto con i miei occhi: dopo aver spiegato le sue proprietà, Geyser, un noto saccheggiatore della terra della Sabbia non credette alle parole del dottore e lo provocò, dicendo di provare davanti a tutti la sua sciarpa.
- E' stato uno spettacolo bizzarro, - continuò il fratello, - quando indossò la sciarpa, non passò neanche un secondo che prese il controllo di quel teppista. Gli fece dire davanti a tutti quanto fosse geniale Yamiscilla, che più che un dottore in quel momento era "il pardone", e continuò a danzare come una ballerina davanti a tutti. Quando fu interrotta la possessione e gli riferirono cosa il Malamar gli avesse fatto fare, il garchomp si infuriò, caricando con Dragartigli. Tuttavia, quello riprese il controllo e gli fece sbattere la testa contro il pavimento. Capendo di non poter fare nulla, Geyser se ne andò con la coda tra le gambe...
- All'inizio ci abbiamo riso su, ma...
- S-se quell'oggetto cadesse in mani sbagliate...
- SAREBBE UNA CATASTROFE! - Conclusero in coro. Anche il resto degli ascoltatori non sapeva se ridere o preoccuparsi di quello che avevano appena raccontato i fratelli Kecleon. Rimasero in silenzio per un po', fino a che Kenji non decise che in quel momento non c'erano state abbastanza battute stupide.
- Uno strumento del genere mi sarebbe utile! Conosco una certa persona su cui mi potrei divertire...
- Sapevo che ci avresti pensato. Mon dieu...Che bel compagno mi trovo! Insegna ad essere un comico anche a me, per favore!
- Non credo c'è ne sia bisogno...
Rukio non stava calcolando il battibecco dei due questa volta, e neanche i discorsi impauriti dei due mercanti: dopo la parte sul controllo, si era rinchiuso mentalmente a ricco su tutto quello che aveva saputo.
- (Non c'è più alcun dubbio. Era un Veloscuro... Ma, nonostante questo, sono ancora più inquieto di prima... Me lo ricordo quel golem d'ombra: possibile che dopo averla indossata l'unica cosa accaduta sia quella? E soprattutto: è successo qualcosa di diverso dal mostro che abbiamo dovuto affrontare? Vuol dire che Slade non aveva usato tutte le proprietà del Veloscuro o che non tutti i Veloscuro fanno la stessa cosa? E può fare dell'altro? Forse Yamiscilla non ha mostrato tutte le proprietà di quello strumento. E che cosa vuole fare dopo averlo venduto? Che abbia fatto così anche con Slade e Rokujo? No... Slade era in prigione di massima sicurezza: è stato fatto uscire perchè era stato scelto! Che senso ha adesso venderlo? Sicuramente mi sto perdendo qualche pezz-) OUCH!
Weavile tirò un pugno sulla testa di Rukio.
- CHE COSA STAI FACENDO?! STAVO PENSANDO!
- Appunto! - Rispose scontrosa la felina, - siamo in missione insieme, e stiamo collaborando: se hai qualche dubbio devi renderci partecipi! Non sei capace di pensare a voce alta?
- Che ti salta in mente... Potevi chiedermelo gentilmente se ci tenevi così tanto...
- NON ABBIAMO TEMPO PER QUESTO! NON E' LA PRIMA VOLTA CHE LO FAI: LE SENTO LE STORIE SUL TUO CONTO, SAI? MI STAI DICENDO CHE DOVREI RIPRENDERTI OGNI VOLTA?!?!
- Capo, - intervenne Kenji, - non per dare ragione alla micetta qua, ma dovresti cercare di renderci più partecipi di quello che ti passa per la testa. Due teste sono meglio di una, no?
- Kenji, - sentenziò serio il licantropo
- Sì? Sono tutt'orecchi.
- Te lo detto tante volte: non voglio fraintendimenti, per questo cerco sempre di pensare prima di parlare. Ho bisogno di concentrarmi per fare un discorso completo, e ci tengo a farne uno di senso compiuto! E poi... Non credo tu davvero ci tenga a sapere tutto quello che ho da dire. Se non riassumessi quello che penso con le cose essenziali, tu ad esempio non capiresti un tubo.
- Davvero è questo il motivo? - Chiese la felina, - Mamma mia che palle di pokemon che sei... Secondo me, hai ancora paura di quello Slade e te la stai facendo sotto per quest'altro Veloscuro: è per questo che non vuoi dire niente.
- Pfff...
I due Kecleon sghignazzarono sotto i baffi.
- Che avete da ridere voi due?
- Sei una donna matura, cara Weavile, - disse il fratello maggiore, - ma hai ancora tanto da imparare...
- Uh?
Dalle mie parti, si dice non svegliar il can che dorme. In questa storia, mio caro lettore, uno dei motti sarà il seguente: non irritare il Rukio pensante. Senza darle il tempo di pentirsi di ciò che aveva fatto, il Riolu spiattellò in faccia una fila di pensieri massicci come un Geodude.
- Sonoindecisosuquestoblablablablaperchèvendereblablablaaltropotereblablablamumblemumblecartocciopizzeriaastapericolosablablablablapotrebbeesseregiustocheblablablamumblemumblehaqualcosaancoradamostrareblablablamumblemumbleblablablamumblemumble...
Arrivata a penso neanche la metà spiegazione prefissata dal pokémon Emanazione, Weavile si rese conto del grave errore e lo fermò, dichiarando la sconfitta.
- BASTAAAA! HO CAPITO! FERMATI!
Persino Kenji era distrutto.
- O-ok capo! N-non lo faccio più...
I due Kecleon confabularono tra di loro.
- Non è cambiato di una virgola, eh?
- Se gli dico che ci è andato leggero si spaventano... Ihih...
- R-ricordami di non irritare il tuo capo, - disse sottovoce Arbok a Shinso.
- N-non c'è problema, monsieur: dopo questo credo che non avrai bisogno che lo faccia...
- Uff... Certo che vi volete proprio male, - disse Rukio, - ho la gola secca per colpa vostra adesso, ma almeno ci penserete due volte prima di interrompermi così. Ve lo dirò io quando dovrò dirvi qualcosa d'importante, intesi?
Il gruppo di pokémon rispose all'unisono con un sonoro sì, senza protestare più del dovuto. 
- Molto bene... Ora lasciatemi riflettere in santa pace. Prima di dirvi quello che penso riprenderò da dove mi ero interrotto: credo che riprendere i punti chiave della nostra strategia per questa missione sia di vitale importanza! Dunque, innanzitut-
- ECCOVI QUA! ANF... ANF...
- Uh?
Dietro al team apparve Mimì all'improvviso. Dal respiro affannoso era possibile dedurre che abbia percorso di corsa le vie della città per raggiungere quel punto.
- Oh! Lady Mimì, - fece Midori, - come mai così di corsa? E' successo qualcosa?
All'inizio non rispose: lo sforzo che aveva fatto per quello sprint era stato tale da consumare quasi tutte le sue energie. Nel mentre che cercava di recuperare le forze, anche gli altri mercanti si stavano indaffarando: intorno al team tutti stavano rinfusamente bloccando la loro mercie con lucchetti e Proteggisfera *, per creare barriere antifurto. Dopo aver fatto questo iniziarono tutti a correre nella direzione da dove era venuta la Sunflora. 
- P-P-P-PARBLEU! CHE STA SUCCEDENDO?
- Sssssono impazziti tutti!
I Kecleon guardarono Mimì con sguardo sconvolto.
- N-non dirmi che...
- L-lui è...
- S-sì, - disse la Sunflora, - lui... LUI E' ARRIVATO!
- KHIAAAAAAAAAAAAAAAAAA! E' ARRIVATO!!
Il team Skyraiders e il team AWD si guardavano con sguardo interrogatorio, cercando di capire tutta quella sommossa e le esclamazioni dei mercanti.
- Cosa? Chi è arrivato? - Chiese il piccolo Riolu, - e p-perchè tutta questa agitazione?
Non ebbe neanche il tempo di sentire la risposta che il Kecleon verde lo afferrò per il braccio di prepotenza, cercando di trascinarlo con sè.
- NON FARE DOMANDE! VIENI CON NOI E RICORDATI DI INCHINARTI!
- Inchinarmi? E-ehi! Piano!
Il resto del team guardò i tre mercanti portarsi via il capitano a forza, cercando di collegare gli avvenimenti confusionari.
- Per tutti i Wailmer! Che diavolo gli prende? 
Weavile sbuffò rassegnata.
- Uff... Ora ci tocca seguirlo pure...
- Cos'è, micetta? Paura di stancarti per una corsetta?
- M-MA CHE PROBLEMI HAI? MA IO TI- 
- NON ORA, JESUS CHRIST! NON PERDIAMO DI VISTA IL CAPITANO!
Il gruppo seguì i rapitori improvvisati, ripercorrendo la città verso vicoli stretti e strade occupate da via vai di gente. Ogni volta che si vedevano confabulare due pokémon tra di loro, subito dopo si mettevano a correre insieme, dirigendosi tutti verso un unico luogo: la grande piazza di Bazaropoli. Quando arrivarono in quel luogo, il team si rese conto del grande scompiglio che c'era in città: tutti applaudivano e salutavano inchinandosi un gruppo di pokémon che indossavano particolari turbanti. Questi stavano avanzando lentamente facendo il giro completo della piazza, per raggiungere ogni essere presente in quell'enorme spazio. C'erano due individui che spiccavano in modo particolare rispetto agli altri, a causa della loro vistosa cavalcatura: un Mega Venusaur alto più di tre metri. Il primo era seduto su un cuscino rosso sulla testa del pokémon Seme, aveva un turbante nero con delle scritte in alfabeto Unown di colore giallo dorato che formavano le parole "Great Visir", ed era un Dusknoir. Non si scomponeva più di tanto: se qualcuno lo salutava, rispondeva con un semplice cenno di testa, qualche volta completando il saluto chiudendo l'unico occhio. L'altro, invece, era quello più gettonato dagli occhi dei cittadini: stava seduto comodamente su un tappeto del tardo periodo Volcaronico, sempre di colore rosso ma dalle cuciture dorate come la pelle di un Sandshrew, posizionato sopra il grande fiore della cavalcatura. Era uno Zoroark dal turbante color rosso scarlatto, i cui capelli erano raccolti al suo interno, mentre si potevano notare le orecchie. A differenza del pokémon di tipo spettro, era solare ed estroverso: ad ogni inchino e ad ogni saluto rispondeva con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia, agitando la mano con grande entusiasmo, come farebbe un pargoletto a sua madre prima di andare a giocare con gli amici. I mercanti rispondevano con altrettanto vigore, e anche quelli che potevano essere chiaramente riconoscibili come dei poco di buono lo salutavano con gioia arrogante, come farebbe di solito un compagnone durante un Oktoberfest. Rukio stava assistendo alla scena con sguardo pensieroso.
- Uhm...
- E quel pagliaccio... Chi sarebbe? - Chiese Kenji senza un attimo di riguardo.
- COME TI PERMETTI, - disse il Kecleon verde, - NON SI PARLA COSI' DEL SULTANO DELLA TERRA DELLA SABBIA!
Shinso si stupì al sentire quella parola.
- EXCUSE MOI?! Q-quello è il sultano? 
- Già! Anche per noi è la prima volta! Quello che avete di fronte altro non è che il sovrano di questo continente, nonchè l'attuale legittimo proprietario di Bazaropoli: sua maestà Re Nebra I! * Da quando ha riformato questa città, durante il Kokukatsu no Shū negli ultimi due giorni è solito fare una processione in città per salutare turisti e cittadini!
- Questa si che è una sorpresa, - disse Weavile, - non sapevo che venisse qua in visita di piacere...
- Sua maestà è molto devoto a questa città, - disse Fujito, - e viene tutti gli anni in questo periodo! Sicchè ci tiene che questa sia una settimana speciale controlla di persona. Sapete: se nella Terra della Sabbia il crimine è calato drasticamente lo dobbiamo soprattutto a lui e le sue guardie reali!
- A quanto pare, si dice che se ne si sia occupato personalmente, assieme a quel Dusknoir che vedete alla sua sinistra. Che io sappia si fa chiamare Noir III *, ed è il suo visir personale. Si dice che solo loro due siano riusciti a salvare interi villaggi dalla malavita, sconfiggendo da soli più di cento avversari . Si dice anche che-
Rukio stava ascoltando con un'attenzione superficiale la conversazione: quello che occupava di più l'attenzione dei suoi nervi in quel momento erano i pokémon della piazza, in particolare sulle losche figure tra i mercanti. Non scriverò esattamente a cosa pensava stavolta, perchè i suoi pensieri erano confusi: stava solo osservando per vedere se scovava qualcosa che avrebbe potuto aiutarlo per la sua missione. Nel frattempo, anche gli occhi del sovrano vagavano tra i pokémon nella piazza, cercando di raggiungere nella sua esagerata cortesia tutti i presenti con i suoi saluti, non pensando ad altro. Questo gioco di sguardi da entrambe le parti durò fino a quando lo sguardo del Sultano si posò sugli occhi del pokémon Emanazione. L'atteggiamento amichevole di Nebra I ebbe una paralisi: guardò Rukio con sorpresa, e fece tutto ciò che era in suo potere per non lasciar trasparire altro che quel sentimento. Anche dalla parte del Riolu c'era la stessa curiosità, non solo per la regalità del pokemon: in quello Zoroark vide qualcosa che non aveva mai visto in nessun altro individuo esistente. Qualcosa paragonabile ad un senso famigliare e amichevole, come se avesse rincontrato un vecchio amico dopo tanto tempo, uno dei pochi che riusciva a caprilo davvero. I due si guardarono intensamente, fino a che la regal figura non ruppe la contesa con un sorriso benevolo. Resosi conto di aver effettivamente incrociato lo sguardo del Sultano, Rukio distolse lo sguardo, mentre Nebra I si rivolse al suo visir. 
- Gran visir.
- Sire?
- Posso scambiare qualche parola con te?
- Mi dica pure. Cosa la turba?
- Quel pokémon laggiù, quello blu su due zampe... Se la memoria non mi inganna... è un Riolu, vero? 
- Beh... a meno che il mio occhio si sia abituato talmente tanto al futuro da non poter vedere più il presente, credo proprio sia un Riolu.
- Non ho mai visto un Riolu in questa settimana! Diamogli il benvenuto! Scommetto che è la prima volta che viene a Bazaropoli!
- Veramente sire, lei visita questa città solo in questa settimana... Magari è un cliente abituale, e quest'anno ha deciso di venire in questo periodo.
- Mamma mia... Ti prego Noirino, non trovare sempre il pelo nell'uovo! E' poco regale...
Il regal Visir cercò in maniera calma e impercettibile di nascondere l'astio per quel nomignolo diminutivo poco rispettoso a suo parere, complice il fatto che non potesse andare contro il suo sovrano. Cercò di velare la sua rabbia rallentando il suo modo di parlare.
- Come desidera... Sire. Ammit (*), - disse rivolgendosi al Venusaur.
- Ordini, Gran Visir. 
- Si diriga a sinistra, verso quel Riolu.
- Come desidera. 
Noir III ordinò poi anche alle guardie di cambiare direzione e dirigersi verso l'angolo della strada a Nord-Ovest, dove c'era il piccolo licantropo. Quando Rukio vide che il sultano si stava dirigendo verso di lui, nella sua testa si mise sulla difensiva per istinto, consapevole del fatto che sarebbe stato rischioso attirare l'attenzione per la missione in corso. Il resto del team, invece, in particolare Shinso, era eccitato.
- P-Parbleu! viene verso di noi!
- Oh? Interessante, - fece Kenji sorridendo. 
- V-v-v-v-viene d-d-d-davvero v-v-v-v-verso di noi?!? I-i-i-io n-non...
Midori svenne dall'emozione.
- FRATELLONE! 
Invece Weavile era contenta quasi allo stesso modo del Grovyle, curiosa ed intrigata allo stesso tempo.
- (niente male... Potrò vedere con i miei occhi una bellezza regale!) - Pensò nella sua testa. Rukio, invece, si lasciò scappare il dubbio che lo premeva di più per la buona riuscita del loro piano, in un frettoloso commento.
- A-almeno quella parte del piano ve la ricordate? Quella dei nomi? - Disse girandosi verso i compagni.
- Nomi? Quale capo? Che seccatura... Cosa c'entrano i nomi?
- (Porca miseria...)
In quel preciso istante, la processione arrivò davanti al gruppo di pokémon in tutto il loro splendore: le guardie erano sei, vestiti tutti con armature d'oro sgargiante. Erano un Blaziken, un Lucario, un Ursaring, un Audino, uno Slowbro e un Sigilyph. Questi ultimi due, senza alcun comando, crearono con la mossa Riflesso una scala simile al vetro per permettere al sovrano di scendere dall'enorme Mega Venusaur, mentre il Dusknoir scese semplicemente svolazzando. Una volta fatto questo, le guardie si misero sull'attenti, in attesa di un'altra istruzione. 
- Benvenuti, piccoli viaggiatori! - Esordì il sultano, - io sono colui che regna su questa terra e su Bazaropoli! Il mio nome è Nebra I, vi porgo i miei omaggi e vi auguro una buona permanenza in questa città delle meraviglie! Tu sei un Riolu vero? Sei veramente adorabile! Sai, è la prima volta che ne vedo uno!
Prima che qualcun altro proferì parola, Rukio approfittò della pausa presentandosi al sultano senza sprecare un secondo.
- Sì, vostra maestà. Il mio nome è Riolu, ed è la prima volta che vengo qua a Bazaropoli. Sono sempre stato incuriosito da questa città che si dice essere "Il bazar delle Meraviglie". Forse un Riolu del mio stampo non è degno di parlare così tanto in questo modo ad  una regalità del suo stampo, ma vi prego di accettare le mie parole come simbolo del mio rispetto nei suoi confronti, così come il mio gesto.
Nel mentre che diceva questo, posò un ginocchio sulla sabbia e fece un inchino. Shinso, più che per la scena, rimase perplesso per il discorso: non capiva perchè il capo si era presentato senza dire il suo nome, nè perchè avesse ripetuto due volte la sua specie. Fortunatamente, capì che forse centrava con il piano che avrebbe dovuto rispiegargli, e seguì immediatamente il suo esempio senza farsi altre domande. Più che altro, aveva paura che quella testa vuota di Kenji non avrebbe capito al primo colpo le intenzioni del capitano. 
- Oui Oui, sa Majesté! Io sono Frogadier! Vi porgo i miei omaggi, - disse inchinandosi. Lo sguardo del pokémon Legnogeco rimase imperturbabile, mentre i due si trattenevano dal girarsi verso il compagno per fargli capire cosa doveva fare, per paura di far trasudare il sentimento di colpevolezza del misfatto. Per grazia divina, nonostante la cocciutaggine, aveva un certo fiuto per le situazioni tese e sapeva leggere l'atmosfera nel momento del bisogno. Se non fosse però per l'esitazione iniziale, forse i due compagni sarebbero stati più tranquilli, invece di far rimbombare i loro battiti cardiaci come tamburi.
- (Per favooooore...) 
- (Mon dieu... Dimmi che ha capito...)
Senza togliersi l'espressione seria, segui l'esempio dei due e si chinò verso il sovrano.
- Io sono Grovyle. Vi porgo i miei saluti.
Il resto del gruppo, poi, fece i saluti, distraendo il sovrano dalle espressioni di sollievo dei primi due. 
- Ehi ehi tranquilli tranquilli! Non c'è bisogno di essere così formali! Potete anche alzarvi adesso, - disse Nebra I, - il piacere è tutto mio! E' sempre bello vedere dei novizi girare per la prima volta nella mia città! Spero che vi stiate divertendo e tutto questo sia di vostro gradimento! Ditemi: avete già addocchiato qualche affare?
- (Che sta facendo? V-vuole davvero conversare con noi? ) - pensò Rukio. 
- Dico a te, Riolu! Avete già fatto qualche acquisto?
- B-beh... Non ancora, sua maestà. D-devo ammettere di essere stato tentato più di una volta, però...
- E' difficile anche per me sai? Soprattutto per i dolci, - disse avvicinandosi a lui, confabulandogli nell'orecchio, - che rimanga tra noi, vado matto per il gelato al Buonlatte! Ogni anno rischio di prosciugare le scorte reali per quel dannato gelato! Meno male che ho qui il mio Noir III a tenermi freno!
- Sire...
- Qualcosa non va, mio Visir?
- Dovrebbe smetterla di essere così coordiale... Soprattutto con degli sconosciuti, e soprattutto in questa settimana...
Nebra I fece un grande sbuffo in segno di disapprovazione. 
- Uhhhhhhhhhhhhh! Ma dai, suvvia! Sei troppo rigido! Fa bene alla mia immagine essere un Re così coordiale! Alle signore non piacerebbe un pezzo di legno come te! Perdonatelo, - disse poi rivolgendosi al nostro team, - la sua severità è giusta, ma dovrebbe imparare a rilassarsi. Se non avete ancora comprato niente, cosa siete venuti a fare qui? Aspetta, aspetta... Lo so! Avete un affare che vi interessa in particolare! Chiedete pure a me: se non so io tutto di questo posto sarebbe indecoroso! Posso indirizzarvi io stesso!
- L-la ringrazio molto per la sua disponibilità sua maestà, m-ma... (Cavolo! Ci stanno guardando tutti...)
- Lascia perdere i formalismi! Sai, mi stai simpatico: dammi pure del tu! Puoi anche chiamarmi solo Nebra se vuoi! 
Rukio era totalmente sconvolto: anche se lui stava cercando di metterlo a sua agio, Nebra I non fece altro che involontariamente fare l'esatto contrario, toccando tutti i tasti possibili per mettere a disagio il piccolo Riolu. Questo si stava impegnando il più possibile per un lessico adatto a parlare con un pokémon di quel calibro, e invece il sovrano insisteva per una chiaccherata tra allegri compagni, cosa oggettivamente impossibile da fare subito. La disinvoltura gioconda dello Zoroark risultava una sfida impossibile per uno educato come il Riolu. Il fatto che poi lo sguardo di tutti i pokémon gli erano addosso non giocava a suo favore.
- B-b-beh... S-se lo dice lei... D-dunque, signor Nebra.
Rukio non riuscì a fare il grande salto.
- V-vorrei sapere dove si trova l'a-
- Sire, - disse Noir III interrompendo bruscamente la conversazione, - mi dispiace interrompere tutto ciò, ma siamo in ritardo con la tabella di marcia: dobbiamo ancora attraversare ventiquattro isolati, e per quanto sia piacevole questa conversazione non credo sia nel suo stile non rispettare gli impegni.
- Hai ragione, accidenti! Grazie per avermelo ricordato! Mi dispiace, piccolo amico - disse rivolgendosi al Riolu, -  ma devo ancora attraversare gran parte della città! Non ti preoccupare per questo: non so perchè, ma sento che ci rincontreremo presto! Fino ad allora, ti auguro buona fortuna!
- Con permesso...
E così, con la stessa rapidità con cui era iniziata la discussione, la processione riprese il suo corso, e il coordiale sovrano lasciò la grande piazza di Bazaropoli, lasciando il Riolu in balia dei suoi pensieri. Tuttavia, nonostante l'imbarazzo iniziale, era rimasto piacevolmente impressionato da quell'incontro.
- N-non è esattamente il tipo che passa inosservato, eh? 
- Sono gli altri pokémon che passano inosservati quando c'è lui in giro, - disse Weavile, - ha una presenza imponente!
- Già... E tu pendevi dalle sue labbra, - commentò Kenji.
- N-NON E' VERO! N-non rimango incantata da qualche pokémon a caso... alto... gentile...regale...
- Parbleu! Quella parlata aveva ben poco di regale!
- E' per questo che è molto amato, - disse Fujito, - ne avevo solo sentito parlare, ma a quanto pare è così: cerca sempre di rompere il ghiaccio tra il plebeo e il ricco nelle sue conversazioni, indipendentemente da con chi parla. Riesce subito ad entrarti nell'anima, e diventi subito coordiale con lui!
- Sono d'accordo. Anche se mi poteva dare più tempo... Non ero abiutato a tale comportamento.
- Comunque capo, - disse Shinso, - complimenti per prima: grazie al tuo modo di parlare sono riuscito a seguirti. Non dovevamo rivelare i nostri nomi, giusto? Ci sono andato vicino...
- Io non ho capito perchè lo avete fatto, - disse invece il Grovyle, - ma vi  ho seguito a ruota senza pormi domande, visto che l'avete fatto tutti e due. Spero ne sia valsa la pena...
- Sono contento di avervelo implicitamente ricordato... E' parte del piano: all'ingresso ho dato i nomi delle nostre specie. Nessuno deve sapere che sono qui, o non riusciremo ad infliltrarci all'asta...
- Questa è la vostra missione? - Disse sorpreso Fujito, - Faceva bene mio fratello a non chiedere... Cosa vi salta in testa?
- E' una lunga storia... 
Il Kecleon guardò negli occhi il licantropo, comprendendo tra le righe che si trattasse di qualcosa d'importante.
- Va bene... Non ve lo chiederò... Voglio solo sapere se avete abbastanza soldi per permettervi di parteciparvi. Sapete le regole no?
I pokémon lo guardarono con sguardo interrogativo.
- Santo cielo... Nemmeno questo sapete! Ve lo dirò io, allora. Le regole sono semplici, ma quella più importante è questa: quota 13.000 poké per parteciparvi. 
Shinso sobbalzò alla cifra.
- P-p-p-parbleu! C-capo sono troppi! Ne abbiamo solo 5.762 noi!
- E noi ne abbiamo 3.500, - disse Arbok, - Che fffffacciamo?
- Accidenti...  non hai portato anche dei Lingotto d'Oro * con te?
- Excuse moi? Come me li portavo dietro? Non avevano priorità maggiore degli altri strumenti, e poi era dura trascinare tutta quella roba per il deserto. E TU NON FARE COMMENTI SULLA MIA FORZA, MUSO VERDE!
- Che vuoi?
- Hai ragione purtroppo... - Disse Rukio, - però... come facciamo adesso? Non possiamo entrare se non abbiamo soldi!
- Fufufu... Sembrate che voi siate in difficoltà, - disse Fujito, - MA FORTUNATAMENTE HO IO LA SOLUZIONE HAI VOSTRI PROBLEMI!
- Uh?
- Seguitemi e non fate domande per il momento! Vieni anche te Mimì?
La Sunflora era rimasta in disparte nella conversazione per tutto il tempo: avevano capito che non erano dei semplici turisti, ma nonostante gli fossero simpatici, non poteva perdere tempo con loro e lasciare la sua bancarella.
- I-io devo declinare, purtroppo. Non ho venduto quasi niente del nuovo raccolto...
- Ti capisco... Ci vediamo dopo allora! Come vi ho detto prima: seguitemi!
Il Kecleon viola non perse ulteriore tempo, ed iniziò ad incamminarsi. Il gruppo lo seguì senza protestare, anche perchè non avevano idea di dove avesse in mente di portarli Fujito. Camminò diritto per cinque minuti, per poi girare a destra, all'angolo di un incrocio. 
- Sì: questa è la via! Ricordavo bene, - disse fermandosi in mezzo alla strada, - Vai avanti tu Rukio: non è educato rovinare le sorprese!
- Ok... Anche se non so cosa tu mi voglia far fare esattamente...
Nel mentre che stava dicendo quella frase, Rukio girò l'angolo, continuando a parlare con il Kecleon viola. Nello stesso istante, un altro pokémon attraversò in senso opposto l'incrocio, ma in modo maldestro. Infatti, prima di attraversarlo, inciampò su una pietra e cadde in avanti, andando a sbattere la testa contro il piccolo licantropo. 
- AHIA, - dissero in coro. 
- Mon dieu! Va tutto bene capo? 
- S-sì
Il pokémon inciampato, dal cuore della sua arroganza, inveì verso il povero Riolu.
- GUARDA DOVE VAI IDIOTA!
- M-mi dispiace, ero distrat-
Rukio alzò lo sguardo da terra: i due si fissarono negli occhi, con sgomento e sbalordimento da entrambi le parti. Quando si riconobbero a vicenda, saltarono in piedi mostrando nello stesso istante la sopresa reciproca
- EEEEEEEEHHHHHHHH?!?!!?!?!? CHE CI FAI TU QUI??

 
**************************************** NOTE DELL'AUTORE ******************************************

- Explaining: 

1) La Baccacaucaso ha un sapore leggermente salato ed aromatico. L'effetto che da a chi la ingerisce è quello dell'aumento della felicità, oltre che ad essere un ottimo rimedio per il raffreddore;
2)  Le Caramelle Gommose sono dolcetti particolari che "aumentano" l'intelligenza di un pokémon (nel gioco dice QI). Ci sono di vari gusti e alcune sono più potenti delle altre;

3)  Nel mondo Pokémon c'è una classificazione tra gruppi oltre che specie: pokémon dello stesso gruppo possono diventare compagni di vita, accoppiarsi e dare origine ad una prole. A differenza del nostro mondo, dove si formerebbe una razza ibrida, nel mondo pokémon la specie del pokémon nascente è determinata dalla specie della femmina della coppia;
4) Oasi degli Ignavi e Valico della Fine sono dei dungeon abbastanza pericolosi, e si trovano al centro del continente;
5) Dal capitolo 11 del Primo Atto Shinso è stato legato a Lapras per il tragitto fino ad Arenilia;
6) Nel mondo pokémon il servizio di posta è gestito da generazioni dai Pelliper, che si occupano anche della divulgazione cartacea di fatti di interesse comune. Ricordo che la specie di Rukio non è di dominio pubblico;
7) Lo strumento tenuto è tipo di strumento che se indossato potenzia alcune statistiche di un pokémon;
8) La Cintastretta rallenta la digestione, permettendo la pancia di svuotarsi più lentamente e resistere più giorni senza mangiare;
9) Proteggisfera crea una barriera momentanea come la Protezione, ma rimane finchè non viene rotta o disattivata la sfera che l'ha prodotta. Serve un attacco molto forte;
10) I Lingotto d'Oro sono uno strumento utilizzato come valuta nel mondo Pokémon assieme ai poké. Questi valgono 555 poké l'uno.


- Legenda: 
Kokukatsu no shū (黒蝎の周): settimana dello Scoprione Nero, Week of Black Scorpion.
Shinshutsukibotsu (神出鬼没): l'inafferrabile, the uncatchable.
Nebra (ネブラ Nebura):  
"Signore del sole", "Ra è il mio signore". 
Noir (ぬあるNuaru): Nero, Black;


- Curiosità:

  • Arceus ha parlato qualche volta telepaticamente con il protagonista successivamente l'evento della Materia Oscura, quindi ha un po' capito che tipo di pokémon è;
  • Tra i Kecleon, quello verde è il fratello maggiore mentre quello viola è il minore;
  • Il nome Nebra è stato preso da un faraone Egizio chiamato Raneb, la cui pronuncia risulta più comoda in Nebra. Significa "Signore del sole", o "Ra è il mio signore";
  • Il nome Ammit è stato preso dal mostro egiziano Ammit, con corpo di leone e testa di coccodrillo. Il suo compito era di mangiare il cuore di chi non era degno del regno dell'aldilà, valutato dal test della bilancia e della piuma;
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capitolo 2: vecchie conoscenze e nuovi rivali

- EEEEEEEEHHHHHHHH?!?!!?!?!? CHE CI FAI TU QUI???
Centosettantesimo anno del drago, ore 16.40. Ci sono quei momenti in cui non puoi fare a meno di pensare quanto il destino sia beffardo e di quanto la linea immaginaria che lega i nostri eventi si attorciglia e si contorce fino a farci interagire nei modi più insolito. C'è chi impreca contro il destino, c'è chi ringrazia un ipotetico signore per la buona fortuna concessagli, ed altri come me che si distacca dalla scena e si mette comodo su una sedia a godersi lo spettacolo, sgranocchiando una ciotola di pop-corn scaldati al microonde.
Mon Dieu capo! T-tutto bene? - Chiese preoccupato Shinso al suo capitano, vittima di un incidente frontale, - dovresti stare più attento quando cammin... COSAAA?!
- Ehi ehi, Froggy! Cosa hai da urlare? Il capitano è solo cadut... Oh?
Anche quando Kenji attraversò il famoso angolo dell'incrocio notò dei volti famigliari, ma a differenza dei suoi compagni, rimase enormemente scocciato...
- Che palle... Seriamente? Che ci vate voi qui...
- BRWAHAHAH! OGGI SI' CHE E' IL NOSTRO GIORNO FORTUNATO! BRWAHAHAHAH!
- Mi hai tolto le parole di bocca, muso verde...
- CI RINCONTRIAMO, RANOCCHIA VIGLIACCA EH??!? QUESTA VOLTA NON CI ANDRO' LEGGERO SU DI TE!
I pokémon che il team Skyraiders aveva avuto la sfortuna di rincontrare erano i tre bricconi che qualche settimana fa aveva creato scompiglio a Borgo Quieto. Se non l'avessi capito dalla grassa risata precedente si trattava del team di Ryokushin Rokujo. Maguichi Kazan, Des Pleigh, Ryokushin Rokujo: davanti al team Syraiders e al team AWD erano presenti solo loro tre, in tutta la loro imponenza e arroganza.
- C-che cosa ci fate voi qui? - Chiese Rukio per la sorpresa.
- Che cosa ci fate VOI qui, - rispose il pokémon Megaforza, - non è un posto per personcine per bene in questo momento... Beh, non che mi stia lamentando! BRWAHAHAH!
Si poteva chiaramente leggere nel volto del Machamp l'eccitazione e l'adrenalina.
- Quanto sono felice... Ho il sangue che pulsa a mille!
- (*censura*... Non ci voleva proprio... La sento da qui la sua ferocia!)
- Chi è questo scimmione, Rukio? - Disse Weavile senza remore. Rokujo la guardò con sguardo ostile.
- Uh? Scimmione?
- NONONONO! - Disse Shinso mettendosi in mezzo ai due, - l-la nostra mademoiselle non intendeva quello che ha detto: è solo un po' stressata per il caldo, sa come sono i tipi Ghiaccio! Che ne dite se ci beviamo una tazza di tè tutti insieme e dimentichiamo i le rivalità del passat-
- CHIUDI QUELLA C**ZO DI BOCCA, RANOCCHIA SCHIFOSA! - Intervenne il Muk iracondo.
- CRAAA!
- NON DIMENTICHERO' MAI L'UMILIAZIONE PRESA QUEL GIORNO! NON SOLO MI HAI SCONFITTO, MA MI HAI PRESO IN GIRO PER TUTTO IL TEMPO! COME PENSI DI LASCIARE IMPAGATO TUTTO CIO', EH?
- N-non è colpa mia se sei un tonto allucinante...
- COSA HAI DETTOOOOOOOOOOO!?!?!?!
- CRAAAAAAAAAAAA!!
Il capitano cercò di riportare alla ragione il suo compagno, annoiato dal suo comportamento.
- Smettila di urlare, amico mio, - disse poggiandogli la zampa sulla schiena, -  sei troppo alto...
- Stai zitto anche tu, Pleigh, - disse allo stesso tempo il Machamp. Il Muk, di tutta risposta, distolse lo sguardo e sbuffò.
- Riolu, ripeto la domanda: chi sono questi?
- Questi... Sono coloro che qualche giorno fa hanno rapito i ragazzetti di Borgo Quieto. Quello che hai definito scimmione è Ryokushin Rokujo, e a differenza degli altri due non lo sottovalutare: è molto forte.
A sentire quest'affermazione, i compagni di Weavile guardarono quei tre bricconi con disprezzo, mentre lei si lasciò solo passare un'espressione di sorpresa.
- Eh? Interessante. Non mi aspettavo che un branco di pagliacci potessero essere riconosciuti da questa palla di pelo blu.
- Oh? Invidiosa dei miei muscoli, eh micetta? Da quando vai in giro con con femmine toste, eh Ru-
- COUGH COUGH!
Rukio si lasciò andare ancora una volta in una tosse nervosa.
- Ehi. Che ti prende?
- E'-E' solo un po' raffreddato oggi, - disse il compagno Frogadier, - lo sbalzo di temperatura gioca brutti scherzi! Cracra...
- T-tu...
I pokémon del gruppo si girarono tutti verso Fujito.
- Tu... Sei quel mostro che ha messo in pericolo la vita dei nostri pargoli?
- BRWAHAHAHAH! Cosa vedo i miei occhi? Rabbia? Odio? Risentimento? Non importa quanto tempo passi: è una sensazione impagabile!
- NON LA PASSERAI LISCIA!
Lanciò il povero fratello addosso a Drapion per lasciarglielo in custodia, per poi precipitarsi addosso a Rokujo con Lacerazione. Non ebbe però neanche il tempo di buttarsi e subire il contrattacco del Machamp: Rukio gli afferrò la mano per bloccarlo.
- NO!
- LASCIAMI! NON PUO' RIMANERE IMPUNITO!
- Capisco quello che provi, ma non è alla tua portata!
- Ehi, rettile, - disse l'energumero a quattro braccia al mercante, - dovresti ascoltare davvero il consiglio della "palla di pelo blu", come vi piace chiamarla. Mi basta guardarti per capire che non hai speranze contro di me, inutile microbo.
Gli occhi di Fujito si inumidirono per l'offesa subita e la rabbia per non poter fare niente.
- M-Maledetto...
- BRWAHAHAH! AMMETTI GIA' LA SCONFITTA? DOV'E' FINITO L'IMPETO DI PRIMA, EH MICORBO?
- Piantala di fare lo spaccone.
- Cosa stai dicendo?
- Ho capito che pokémon sei: vuoi sempre cercare la rissa in ogni momento e combattere quanto più ti aggrada, usando ogni mezzo possibile per provocare il tuo avversario e portarlo sul piede di guerra. Cadi male, però: non siamo qui per combattere. Parla fin quanto lo desideri, - disse guardandolo dritto negli occhi, - non combatteremo con te oggi.
- Tch! Accidenti: se devo rapire ancora qualcuno per farti ragionare è scocciante! Dev'essere colpa dei pappamolle che ti porti dietro, quello stuzzicadente lì e questo Frogadier schizzato! Adesso hai anche aggiunto al tuo gruppo una felina dai paroloni facili e un Kecleon che paragonare alla melma è complimento!
Il licantropo aveva visto giusto: era chiaro che l'intento di Rokujo era quello di provocarlo per avere un altro scontro con lui, servendosi anche di insulti abbastanza scialbi e ridicoli, se vuoi il mio parere. Sfortunatamente per lui, in mezzo alla parte offesa c'era un personaggio dalla battuta pronta.
- Eheh... Pappamolle? - Disse Kenji inserendosi nella conversazione, - ha parlato quello che viaggia con una candela di compleanno e un rifiuto ambulante. Hai sentito il tuo capo? Ha usato melma come insulto: sei fossi in te mi offenderei...
Pleigh stava per arrabbiarsi di nuovo, ma il suo compagno Kazan lo interruppe prima che cominciassero a litigare sul serio.
- SPOSTATI, KAZAN!
- Non ci penso nemmeno. Non rientra nei piani un altro combattimento...
- GRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!
Capendo che da entrambe le parti non si poteva ragionare a mente lucida, Weavile si mise in mezzo per terminare i loro disguidi. Se fossero stati coinvolti in qualche rissa violenta, il team AWD e il team Skyraiders avrebbero fatto una brutta fine, e il piano per partecipare all'asta sarebbe andato in fumo.
- Abbiamo finito questa pagliacciata? Non ho intenzione di stare qui ad attendere che concludiate le vostre turbe giovanili. Noi abbiamo qualcosa di meglio da fare che giocherellare, - disse guardando i suoi compagni, - quindi, gradirei che andaste a cazzeggiare da un'altra parte.
- Oh? Ragazzina, - disse Rokujo, - faresti meglio ad abbassare i toni con me, se non vuoi trovarti le ossa spac-
Nonostante lui stesse parlando con la felina, questa proseguì per la strada alle spalle del Machamp, ignorandolo completamente. Non perse tempo neanche a guardarlo male o a richiamare ancora una volta i suoi colleghi: si diresse verso la via indicata da Fujito precedentemente con testa alta e braccia lungo il corpo. I suoi compagni del team AWD, senza ulteriori domande, seguirono l'esempio del capo, superando i tre furfanti senza alcun saluto od occhiata di sfida. Rokujo rimase di sasso: nessuno l'aveva mai ignorato così.
- COME TI PERMETTI, BRUTTA-
- Allora? Vi muovete o no? - Disse rivolgendosi al resto dei compagni, interrompendo di proposito il discorso del Machamp.
- Che seccatura... Quella non sa proprio come divertirsi...
- Weavile ha ragione, - fece Rukio, - seguiamola e basta.
- N-NON VORRETE ANCHE VO-
- Mon Dieu... Quanto urli... E poi ti metti a sgridare questo povero Muk... Predichi bene ma razzoli ma-
- FROGADIER! 
- CRA! ARRIVO CAPO ARRIVO!
Questa fu la decisione presa da Rukio: seguire la sua collega e non subire le provocazioni del rapitore di Borgo Quieto, seguendo lo schedario che i due team si erano proprosti. Rokujo si sentiva umiliato: secondo le regole del Kokukatsu no Shū tutti gli individui (turisti, mercanti e criminali) potevano stare a Bazaropoli per partecipari ad affari o soggiornare negli ostelli del luogo, a patto che rispettassero le regole comuni della convivenza civile. I ricercati, inoltre, avrebbero dovuto lasciare la città entro mezzanotte del settimo giorno, ovvero al suo scadere. La regola più importante, tuttavia, era quella di non partecipare a scontri utilizzando le proprie mosse in città se non tramite eventi ufficiali organizzati da mercanti del posto. Chiunque fosse stato sorpreso a picchiarsi o a disturbare la quiete pubblica sarebbe stato bandito dalla città per sempre ed imprigionato nella prigione reale della Terra dei Deserti, sotto la giuristizione di Nebra I. Tuttavia, se si trattava di autodifesa, c'era la possibilità di cavarsela con una multa invece della pena più grave. Era a questo che mirava il Machamp: sapeva che avrebbe forse trovato il suo "rivale" a Bazaropoli da certe fonti, quindi in un caso fortuito che l'avesse incontrato l'unico modo che aveva per poterlo sfidare ancora a duello era tramite una provocazione. Purtroppo era difficile scalfire il suo animo: come aveva potuto constatare dall'episodio di Borgo Quieto, la sola soluzione era mettere in pericolo gli amici intorno a lui, minacciandolo e costringendolo. Tuttavia, esisteva un punto debole: qualcosa per cui il licantropo avrebbe abbandonato la ragione pur di pestare a sangue chi avesse osato pronunciare brutte parole basandosi su di esso.

- TI PREGO, DAMMI UN'ALTRA POSSIBILITA'!
- Sono spiacente... Purtroppo per te, non hai più alcuna utilità per me e hai eseguito il compito secondo i piani. Non ho alcun bisogno di usarti ancora, mi capisci?
- NON MI INTERESSA! IO DEVO AFFRONTARLO DI NUOVO!!!!
- Sei insistente... Hai avuto quello che volevi, no?  Uno scontro all'ultimo sangue con un avversario degno di essere chiamato tale. La sconfitta è solo una tua colpa, e non vi devo porre rimedio io.
- TU...TU NON CAPISCI!! QUELLO SCONTRO NON E' NIENTE DI QUELLO CHE VOLEVO!
- E a me cosa import-
- E' STATO UMILIANTE!
- Oh? Umiliante? Sì... Hai ragione. La sconfitta è qualcosa di-
- NON SI TRATTA DI VINCERE O PERDERE: QUEL RUKIO... QUEL RUKIO... QUEL PICCOLO *censura*! MI HA AFFRONTATO SENZA USARE TUTTO IL SUO POTERE!
- ...
- All'inizio ero contento... Aveva tenuto il suo asso nella manica fino all'ultimo per capire se ero degno della sua forza o meno! Ma poi... Quando l'ha usata... LA SUA FORZA ERA COSI' DIROMPETE DA FARMI INCAZZARE! E MI HA FINITO CON UN ATTACCO CHE HA LASCIATO IL MIO CORPO INTATTO! NON HO ALCUNA CICATRICE DI QUELL'INCONTRO! MI SONO SENTITO COME SE NON FOSSE MAI AVVENUTO! SONO STATO TRATTATO COME UNO SPINARAK CONTRO UN ONIX!
- "Una formica ai piedi di un gigante"... Eh?
- C-cosa?
- Lascia perdere... Non capiresti...
- Lo voglio vedere... VOGLIO VEDERLO AL MASSIMO DELLA SUA POTENZA! Quindi ti prego... DAMMI UN'ALTRA OCCASIONE!
- Hai finito di urlare? Non mi piace perdere tempo... E il fatto che tu mi stia seguendo da trenta minuti dopo che ti ho salvato il culo è snervante... Hai idea di-
- GROOOWL...GROOOWL...
GROOOWL...GROOOWL...GROOOWL...GROOOWL...GROOOWL...GROO- CLICK!
- Che c'è adesso... Pronto? Ah, sei tu... Sì, tutto bene: il Veloscuro è nelle mani del team Skyraiders.
- (Uh? Il Veloscuro? Quella strana sciarpa che mi ha dato? Ma... Non l'ho usata! Quando...)
- Uh? Come dici? Bazaropoli? Devo ancora sistemare delle cose qua... ... ... Non mi urlare dietro! Questo qui non si stacca di dosso da me! Uh? ... ... Manda lui?
- (Cosa?)
- Ma... Sei sicuro? Non mi sembra... ... ... Come? Ordini del capo? ... ... Capisco ... ... Va bene. Se non ho altra scelta...
- CLICK!
- Ryokushin Rokujo, giusto?
- S-sì?
- E' il tuo giorno fortunato: ho una commissione per te, e coinvolge il Rakujitsu no Senshi.
- DAVVERO?
- Non mi piace perdere tempo, figuriamoci se lo perdo ad inventare bugie credibili: dovrai psst psst psst... E poi psst psst... Tutto chiaro?
- LO FARO'! NON CI SARA' ALCUN PROBLEMA! BRWAHAHAHAH!
- Ora lasciami in pace, devo tornare a lavoro...
- ASPETTA!
- CHE C'E' ANCORA?! STO PRENDENDO LA PAZIENZA!
- G-guidami tu... Dimmi un modo per costringere Rukio ad usare tutta la sua forza!
- Davvero? E' questa la tua richiesta? Hai qualche desiderio di morte per caso?
- TI PREGO! GIURO CHE NON TI DISTURBERO' PIU'! LO GIURO SUL MIO ONORE!
- Che seccatura... Ascoltami attentamente! Odio perdere tempo, quindi non lo ripeterò di nuovo!
- SONO TUTT''ORECCHI!
- Se vuoi provocare il Riolu, non basta attaccare le persone vicino a lui: se vuoi davvero costringerlo a fare sul serio, c'è solo un pokémon che in grado di scuotere il suo animo fino a fargli perdere la ragione... Per provocarlo, dovrai toccare...


- BRWAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAH!
- Mon Dieu... Che ha da ridere adesso?
- Meraviglioso... TUTTO CIO' E' MERAVIGLIOSO!
I due team non stavano calcolando lo sporloquio del Machamp, concentradosi a proseguire per la loro strada, sotto gli occhi dei mercanti del posto che guardavano con inquietudine quel pazzo individuo a quattro braccia.
- HAI DEI COMPAGNI FANTASTICI! SONO DAVVERO FORTI. Dimmi una cosa... - disse abbassando il tono di voce, - anche... anche Amelia era così?
Al suono di quel nome pronunciato da una bocca sporca, l'umano si irrigidì, sotto gli occhi irrequieti di Kenji e Shinso. Girandosi verso il capitano, notarono la scintilla malefica nei suoi occhi: non aveva ancora detto niente sul suo conto, eppure il fuoco ardeva di una fiamma divoratrice insaziabile.
- LO SAI DI COSA PARLO, EROE: COME CI SI SENTE AD AVER SALVATO INNUMEREVOLI VITE MA L'UNICA CHE CONTAVA DAVVERO PER TE E' STATA SPAZZATA VIA SENZA CHE TU POTESSI FARE NULLA, EH?
Rukio non dava segno di risposta: era rimasto pietrificato con lo sguardo fisso in avanti, privo di qualsiasi battito di palpebre.
- TI SEI SENTITO IN COLPA? DIMMI: SE FOSSI ARRIVATO IN TEMPO ALLA GROTTA DELLA PUREZZA, L'AVRESTI SALVATA?
- C-capo... N-non lo fare...
- Ehi ehi... Sta solo cercando di provocarti. Non vorrai abbassarti ai suoi livelli?
- Che ti prende, palla di pelo?
- CERTO CHE NO: DIPENDEVA SOLO DA TE! DA SOLO NON AVRESTI POTUTO FARE NULLA, PERCHE' LEI ERA... SOLO UNA INUTILE FENNEKIN SOGNATRICE, ILLUSA ED INGEN-
Non ebbe bisogno di finire la frase: dal corpo del piccolo licantropo divampò un Meisoku blu scuro come una notte stellata, la cui altezza raggiunse la stessa del Mega Venusaur di Nebra I. I mercanti guardarono terrorizzati il piccolo Riolu: era abbastanza raro trovare un pokémon in grado di manifestare il proprio Meisoku e l'assistere davanti ai proprio occhi ad una tale emissione densa e preponderante era ancora qualcosa di più straordinario. Tuttavia, la rabbia di Rukio seppelliva nel profondo della mente la sorpresa lasciando spazio ad un incubo ad occhi aperti. Non appena si resero conto del pericolo, i turisti intorno scapparono a gambe levate, mentre i mercanti, gelosi dei propri averi, usarono tutte le Proteggisfere che avevano per creare barriere a più livelli. Il licantropo si girò verso il Machamp: il volto severo e arrabbiato del suo rivale lo caricarono d'adrenalina.
- (Sì... Sì... Era questo che volevo vedere...)
- C-capo... Non vorrei rovinarti la festa, - disse Kazan, - ma... non pensi di aver esagerato?
- BRWAHAHAH! ESAGERATO?! NON TI PIACE LO SPETTACOLO DAVANTI AI TUOI OCCHI?!
- Per niente...
Rukio non riusciva più a pensare al piano: tutto quello che la sua mente e il suo animo percepivano era un'irrefrenabile voglia di punire Rokujo per l'affronto recato alla sua scomparsa compagna.
- Io non ti permetto...
Nel mentre, preparò il Centripugno che aveva ricordato precedentemente, la mossa che aveva paura di usare.
- IO NON TI PERMETTERO' DI PARLARE MALE DI AMELIA!!
L'aura del Riolu si diffuse violentemente attorno a lui, con una volontà aggressiva tale da far indietreggiare persino un Primogenito *. Cercò di lanciare da quella distanza un raggio d'aura dal suo pugno destro, mirando alla faccia di Rokujo. Nessuno avrebbe potuto fermarlo in quel momento: la rapidità del colpo non avrebbe permesso ai suoi compagni del team Skyraiders di potersi intromettere, nè il Machamp avrebbe potuto parare il colpo senza rimanerne indenne. Tuttavia, sia Kenji che Shinso provarono a fermarlo, consci del fatto che quella non era la soluzione giusta per affrontare il problema. Ma potevano fermarlo? Dovevano fermarlo? Loro lo capivano: più volte aveva raccontato aneddoti sulla povera Fennekin, dimostrando una grande passione nei confronti dei suoi momenti con lei. Come avrebbero reagito al suo posto se una persona importante per loro sarebbe stata offesa? Fortunatamente, non furono degli interrogativi a cui dovettero dare una risposta immediata, perché qualcun'altro, o meglio, qualcun'altra ebbe la risolutezza di agire immediatamente.
- (Tsk! Cosa mi tocca fare...)
Il colpo letale non andò a segno:  l'istinto di Rukio prevalse sulla sua stessa ragione ed emotività, notando in tempo che una figura famigliare si era interposta tra lui e il suo bersaglio. Aggrappata alla sua mano, un artiglio ghiacciato gli stava ordinando di fermarsi. Non servirono parole: lo sguardo premonitore della felina era abbastanza eloquente da sè, lasciando il Riolu in un misto di sorpresa e pentimento. Rokujo, invece, mostrò appieno la sua sorpresa.
- BRWAWAHAHAHAH! COSA ABBIAMO QUI? E IO CHE CREDEVO DI NON ESSERE PIU' IN GRADO DI STUPIRMI! SEI FORTE MICET-
- Chiudi quella fogna che ti ritrovi, scimmione.
- Uh?
- Dovresti ringraziarmi, pallone gonfiato: se l'attacco di questa palla di pelo ti avesse colpito, avresti passato il resto dei tuoi giorni a pregare di recuperare la capacità di ridere come un cretino.
- AH! TIENI ALLA MIA VITA? SAPEVO DI RISCUOTERE QUESTO SUCCESSO TRA LE FEMMINE, MA NON PENSAVO FINO A QUESTO PUNTO!
- Tu non muoverti di qui, - disse la felina al suo collega, - non fare più danni di quanti ne abbia già fatti...
Rukio rimase in silenzio religioso dopo la strigliata di Weavile, lasciandole campo libero. Questa si diresse verso i tre furfanti con fare minaccioso.
- Oh? Sei tu in cerca di bot-
Arrivato davanti al Machamp, ella rilasciò un Meisoku azzurro ghiacciato, simile ad un aurora boreale.
- Ascoltami bene, guastafeste, - disse al pokémon Megaforza, - non ho idea di che cosa ti passi per la testa e nemmeno se vuoi attaccare brighe con il mio collega, ma ti avverto: qualunque cosa tu voglia fare non sarà peggio di quello che ti potrò fare io. Ti assicuro per esperienza personale che i tagli e le perforazioni sono molto più dolorosi dei pugni. Se vuoi spaccarti con il marmocchio ed essere cacciato da qui fai pure: sappi che ho i mezzi per trovarti ovunque tu andrai, - disse mostrando l'artiglio destro ghiacciato, - e quando deciderò di inseguirti, mi godrò appieno ogni secondo della caccia...
Rokujo rimase fermo immobile: era eccitato dal scoprire che esisteva un altro pokémon da fargli battere il cuore fino a scoppiarlo come Rukio, ma allo stesso tempo la minaccia subita gli fece capire che, se fosse stato sbattuto fuori in quel momento, avrebbe perso l'occasione per poter sfidare anche Weavile. Non fu dunque rispetto o paura a farlo indietreggiare, ma cupidigia.
- Eheheh... Interessante... Attenderò con pazienza quel giorno.
Capendo che aveva rinunciato ai suoi propositi, il pokémon Lamartigli si rilassò e smise di manifestare la sua aura.
- Andiamocene, - fece il Machamp ai compagni, - per oggi mi sono divertito abbastanza...
I due accettarono di buon grado la decisione del capitano: Kazan perchè aveva evitato di far saltare anche la loro missione, che non aveva nulla a che vedere con il licantropo, mentre Pleigh era sinceramente terrorizzato dal rivale di Rokujo e dalla minaccia con gli artigli. Se ne andarono in silenzio, e apparte il Muk, a testa alta ben sapendo di non essere usciti sconfitti da quell'incontro. Ora sapevano con sicurezza quali tasti premere per affrontare l'eroe, pregustando il prossimo incontro in cui si sarebbero divertiti come mai non avevano fatto nelle loro vite. Weavile tornò dal suo gruppo di pokémon, incitandoli a proseguire.
- Facci strada, pelle viola. Non voglio perdere altro tempo.
- S-sì signora...
Rukio rimase in silenzio per tutto il tragitto: era conscio del fatto che aveva commesso un grave errore a lasciarsi comandare dalle proprie emozioni, ed il fatto che la sua collega sia dovuta intervenire per fermarlo lo demoralizzava ancora di più. Tuttavia, non era pentito di ciò che avrebbe potuto fare: nessuno si poteva anche solo permettere di toccare la sua migliore amica, soprattutto ora che non c'era più. A metà tra i sensi di colpa e la soddisfazione, si sbilanciò in un sospiro di sollievo per non aver fatto """involontariamente""" fatto saltare l'operazione. Il fatto però che fosse principalmente colpa sua gli imponeva di chiedere perdono alla sua collega, con un'intenzione più formale che proprio sentita dal cuore. Si avvicinò a Weavile, che in quel momento stava davanti al gruppo.
- Weavile. Io... Ti chiedo scus-
Di tutta risposta, si beccò un pugno dritto sulla nuca.
- Ahia...
- CHE TI E' SALTATO IN MENTE, EH?
- H-ha... Ha iniziato lui! - Cercò di difendersi il piccolo licantropo.
- NON ME NE FREGA UN C**ZO! CI STAVI PER FAR SALTARE L'OPERAZIONE PER UNA ZUFFA DA GHETTO! TIENI I TUOI SENTIMENTI LONTANO DA QUESTO! CI SONO ANCH'IO IN QUESTA FACCENDA, E NON HO INTENZIONE DI FALLIRE PER I TUOI CAPRICCI! SEI UN CAPO TEAM O NO? DOVRESTI VERGOGNARTI!
L'ago della bilancia a metà tra senso di colpa e felicità precipitò dal lato del primo: la sfuriata della felina risultarono come dardi infuocati per il cuore del piccoletto, facendolo entrare in modalità depresso.
- Vergognarmi... sì... vergognarmi...
Cadde a terra con le gambe raccolte e con lo sguardo rivolto verso il terreno, mentre un'aura oscura si raccolse intorno alla sua testa. Il fatto che passò così velocemente da serio a depresso, scandalizzò il pokémon Lamartigli.
- T-tu hai seri problemi con la tua emotività...
Shinso guardò il capitano con preoccupazione e pietà, mentre Kenji cercò di tranquillizzare il capitano del team AWD.
- Facci l'abitudine: tempo due minuti e sarà allegro come un Jigglypuff.
- Certo che il tuo capo è... particolare, - commentò Drapion rivolgendosi al Grovyle.
- Credi davvero che se fosse stato noioso mi sarei unito ad un team d'esplorazione? Non sarei durato un giorno...
- Non hai tutti i torti... Credo che sia per un motivo simile per cui sto con la signora Weavile.
- Per quanto ancora vuoi stare in quella posizione, palla di pelo? - Fece la felina, - ho detto che abbiamo perso già abbastanza tempo...
- Hai ragione, - disse sollevandosi da terra e passando davanti al gruppo, - Ragazzi! Proseguiamo con il cammino!
- TI SEI GIA' RIPRESO?!?!?
- E' un nuovo record... - fece il Grovyle.
- Dimmi signor Fujito: dove ci stai portando?
- Ancora qualche metro, Ru-
- COUGH COUGH!
- O-ok... Riolu...
Il gruppo seguì il Kecleon minore per qualche metro, fino ad arrivare ad una piazzetta abbastanza larga da contenere almeno duecento pokémon. Era più piccola di quella dove avevano incontrato Nebra I, ma conteneva il doppio delle persone.
- P-parbleu! P-perchè tutta questa gente qua?!
Non rimase con la domanda in sospeso a lungo: un Victreebel con il farfallino nero al centro della piazza prese il comando del rumore sovrapponendosi con prepotenza e grinta impugnando un microfono.
- SIGNORI E SIGNORE! POKE'MON DI OGNI ETA'! VI SENTITE FORTI? VI SENTITE VIRILI? VOLETE DIVERTIRVI A BAZAROPOLI MA SIETE STANCHI DI COMPRARE E BASTA? VOLETE GUADAGNARE? ALLORA, QUESTO E' IL GIOOOOOOOOOOOOOCO CHE FA PER VOIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
- Che seccatura, - fece Kenji, - un altro che non se ne sta zitto...
ALLA MIA DESTRA POTETE VEDERE IL POKE'MON PIU' FORTE DI BAZAROPOLI! IL MIO PARTNER PANGORO!
Il Pangoro sopracitato rispose al suo collega con un forte ed imponente ruggito, smuovendo l'aria nella piazza.
- QUESTO PESO MASSIMO DETIENE IL RECORD IMBATTUTO DI CENTO, DICO CENTO POKE'MON DI FILA BATTUTI A BRACCIO DI FERRO! NON C'E' NESSUNO AL MONDO COME LUI! ALLORA, VI STARETE CHIEDENDO COSA CENTRI TUTTO QUESTO... BEH, E' SEMPLICE! IL GIOCO CONSISTE NEL BATTERE PANGORO A BRACCIO DI FERRO PER VINCERE IL MONTEPREMI!
La folla rimase confusa dall'affermazione del Victreebel
- EHHHH?!?!?!?
- MA SCHERZIAMO?
- CHE *censura*! SE E' COSI' IMBATTIBILE COME GLI VINCIAMO I SOLDI?!?!?!?!
- AAHAHAHAHAH! STAVO SCHERZANDO! E' OVVIO CHE NON SIA NECESSARIO VINCERE CONTRO DI LUI, SAREBBE IMPOSSIBILE! ASCOLTATE BENE, IL GIOCO E' SEMPLICE: DOVRETE RESISTERE PER ALMENO DUE, DICO DUE MINUTI PER VINCERE SOLDI. PER PARTECIPARE, DOVETE SPENDERE 1000 POKE', SE VINCETE SONO 10.000 POKE'! COSA STATE ASPETTANDO? ACCORRETE NUMEROOOOOOOOOOOOOOOOSI!
Tutto ciò creò un subuglio tra i pokémon della piazza: il fatto che fosse dieci volte tanto la quota di partecipazione e che questa fosse praticamente una miseria, il premio agguantò per la gola ogni pokémon presente, stupendo anche i nostri amici.
- E a questo che ti riferivi? - Chiese il pokémon Emanazione.
- Esattamente! A Bazaropoli non ci sono solo merci di scambio, ma anche prove di forza con scommesse e premi! Chiunque può fare un tentativo in qualcosa e nonostante alcune siano impossibili la somma iniziale è talmente irrisoria che nessuno si preoccupa! Beh... Forse qualcuno si fa prendere troppo ma noi non abbiamo responsabilità per quello! - Disse il Kecleon alzano le mani al cielo, - questo braccio di ferro può essere una buona idea per te, no?
- L'idea non è male, devo ammetterlo... ma non credo che basti: siamo in sei noi, quindi un totale di 60.000 Poké che possiamo vincere. Non basta neanche per far partecipare tutti quanti e non avremo abbastanza soldi per assicurarci le merci....
Nel mentre che in piazza tutti stavano discutendo sul da farsi, un pokémon completamente coperto da un mantello marroncino assieme ad un Flygon e un Dragonair, alzò la mano per fare una domanda a Victreebel.
- Mi scusi, signor Victreebel. Ho una domanda.
- Quel mantello la fa molto misterioso! Mi dica sconosciuto amico: cosa la turba?
- Nel caso in cui sconfiggessimo Pangoro, cosa otteniamo?
Il brusio di sottofondo creato dai pokémon che discutevano si quietò di colpo: si voltarono verso colui che aveva arrogantemente osato formulare quella domanda.
- IKKK! E-ehi, - fece la Dragonair, - c-ci stanno guardando tutti...
Il silenzio iniziale fu seguito da domande a bassa voce.
- M-ma è serio?
- Sconfiggerlo?
- Q-quel ragazzo... Ha battuto la testa da qualche parte?
Pangoro, invece, fu terribilmente incuriosito dall'individuo che aveva osato rivolgergli quella domanda: il suo sorriso era nel mezzo tra compiacenza ed arroganza.
- Hai del fegato a chiederlo ragazzino, sai? - Disse avvicinandosi a lui, - tu pensi di potermi battere?
La stazza dell'enorme panda era imponente nei confronti del pokémon mascherato, ma non per questo lui si scoraggiò.
- Ecco... non lo so. Ma la considero una possibilità.
Il pokèmon Occhiotruce non gradì la risposta, simbolo di indecisione.
- Ecco cosa non mi piace delle nuove generazioni: non lo so. Non so se ce la posso fare, non so se sono capace... HAI LE PALLE DI DIRE CHE MI PUOI BATTERE O NO?? SE NON CE LE HAI STATTENE A CASA! GROOOAARGH!
L'urlo del Pangoro fece agitare il mantello dello sfidante come se fosse in mezzo alla tempesta, facendo tremare anche i pokémon vicino a lui. Nonostante ciò, non si scompose.
- Ha perfettamente ragione, signor Pangoro: avrei dovuto dirglielo chiaro e tondo. Ma... se non riesco farò la figura dell'idiota, e se ce una cosa che non sopporto, - disse il pokémon guardando Pangoro con i suoi occhi verde smeraldo, - sono coloro che fanno i gradassi davanti agli altri...
- AH! NE HAI DI FEGATO PER DIRLO PROPRIO TE! FATTI SOTTO!
Intuendo la pericolosità che stava prendendo il momento, il collega Victreebel decise di intervenire e separare i due l'uno dall'altro.
- AHAHAHAHAHA! BUONI BUONI! E' BELLO VEDERE TANTA ARIA DI SFIDA, MA TENETEVI LA VOSTRA FURIA QUANDO DOVRETE SFIDARVI A BRACCIO DI FERRO! NON VORRETE FAR FINIRE QUA TUTTO IL DIVERTIMENTO, NO?! SIGNORI E SIGNORE: RISPONDERO' ALLA DOMANDA DEL GIOVANE POKEMON QUA VICINO, QUINDI ASCOLTATEMI TUTTI!
I due si allontanarono l'uno dall'altro.
- C'E' UN MOTIVO SE VI CHIEDIAMO UNA QUOTA DI PARTECIPAZIONE: SE RIUSCIRETE A BATTERE IL MIO COLLEGA, NON RICEVERETE 10.000 POKE', MA BENSI' LO SOSTITUIRETE PER TUTTA LA GIORNATA FINO AL TRAMONTO! L'ULTIMO POKE'MON CHE RIMANE, PRENDERA' IL 60% DELLE OFFERTE! FORTE NO? IL TRAMONTO OGGI DOVREBBE AVVENIRE OGGI ALLE 20.00, QUINDI AVETE TRE ORE PER PROVARE!
Ogni dubbio dei pokémon in piazza sparì: cominciarono ad accalcarsi al tavolo di sfida fior di gente per tentare di battere Pangoro.
- QUESTO SI CHE E' DIVERTENTE!
- 1000 POKE' O MENO, SI TENTA RAGAZZI!
I nostri compagni, intanto, erano rimasti in disparte per decidere il da farsi. Dopo aver sentito le ultime parole di Victreebel, si interessarono alla sfida con la consapevolezza di aver trovato una gallina dalle uova d'oro.
- Parbleu! Avete sentito?
- Interessssante... Ish Ish! Potrebbe esssssere divertente...
- RHAHAHAH! NON POTEVAMO CHIEDERE DI MEGLIO!
- Pfiu! Che seccatura, - disse Kenji, - così non c'è affatto gusto.  Quel premio è già nelle nostre mani... A parte Rukio, tra tutti questi fessi qua penso che nessuno sia in grado di battere quel Pangoro, nè tanto meno il nostro capitano. Che ne pensi? - Disse rivolgendosi a Rukio.
- Non hai tutti i torti:  è anche una bella somma, considerando che qui riesco a contare una ottantina di pokémon che sicuramente proveranno la sfida. Se inoltre riusciamo a sconfiggere Pangoro, ne guadagneremo di più. Un tentativo non nuoce.
- Non credo ci siano problemi, - disse Weavile, - sembra il classico tipo tutto fumo e niente arrosto. Anche quel tipo mascherato non è da meno. Guardalo là: dopo aver sentito, si è allontanato e ha rinunciato a sfidarlo.
- Ffffforsssse... non è completamente essssatto...
- Cosa te lo fa pensare, Arbok?
- Ssssecondo me, asssspetterà il momento giussssto per sssssfidarlo, tipo quando il monte premi sssssarà abbastanza alto...
- Sono d'accordo con te, monsieur! Secondo me conviene fare anche a noi così, così non rischiamo nemmeno di scaldarci tanto o attirare l'attenzione. Che ne dici capitano?
- Veramente... Io pensavo di andare per primo.
L'affermazione del Riolu sconvolse i suoi compagni.
- EEEEEEEHHHH?
- Uh? Qualcosa non va?
- Parbleu capitano! Hai davvero intenzione di sconfiggere subito quel grassone e mantenere il titolo fino al tramonto?! Anche se sei tu, come farai a resitere per tre ore?! Non ci conviene aspettare?
- Capo, sono stupito anch'io, - affermò dubbioso il Grovyle, - ci servono i soldi no? Pensi che dopo la sonora sconfitta di Pangoro qualcuno oserà sfidarti?
- Vero, ma è anche vero che siamo qui per indagare: se batto Pangoro e divento io il campione, potrò  stringere la mano a più gente, e potremo avere più informazioni.
- Questa volta sono io ad essere spiacente, - disse Weaavile, - devo averti colpito molto forte prima: mi spieghi come può una stretta di mano darci informazioni?
A sentire due volte "informazione" e stretta di mano, persino Kenji si svegliò dalla sua pigrizia mentale e capì le intenzioni del capitano.
- Ah, forse ho capito: vuoi usare lo Shinkutsu (*).
- Shin...che?
- Sì, Weavile, - disse il Riolu, - lo Shinkutsu è un abilità innata che ho scoperto di avere otto mesi fa a Borgo Quieto: se mantengo il contatto fisico per un certo periodo di tempo con un altro un pokémon riesco a leggere completamente il suo cuore, rivelando tutte le emozioni che sta provando per un'ora. In quel lasso di tempo posso comprendere a pieno l'altro individuo e questo non mi può mentire per lo stesso periodo. Non solo: se c'è un ricordo molto profondo e legato ad una forte emozione, sono in grado di vederlo tramite sogno. Può essere un grande amore, come una grande delusione, così come un pericoloso segreto: vedrò l'evento a tutto tondo acquisendolo nelle mie memorie, potendolo rivedere quando voglio.
- Oh? Interessante, signor Riolu, - commentò Drapion, - e come funziona esattamente?
- Ho fatto vari test in passato, e mi sono accorto che più lo esercitavo più accorciavo i tempi. Con i giorni di convalescenza ho avuto abbastanza tempo per dedicarmi a questo: mi bastano sette secondi!
Weavile rimase sorpresa e allo stesso tempo incuriosita da tale espediente: potevano permettersi di guadagnare denaro per l'asta e allo stesso tempo cercare informazioni scottanti. L'idea del suo piccolo collega non era affatto malvagia.
- Prendere due Pidgey con una fava... Ok. In questo caso credo che andare primi abbia senso.
Tuttavia, Shinso non era convinto di ciò.
- M-ma... E se non riuscirai a batterlo? E se non resisti per tre ore? Sarà tempo sprecato!
Rukio sbuffò distogliendo lo sguardo, per poi guardarlo negli occhi con espressione di rimprovero. Non era uno sguardo però di uno che doveva sgridare, ma più uno sguardo paterno nei confronti del figlio che aveva ancora tanto da imparare.
- Non ci siamo proprio...
- M-ma ho ragione o no?
- Sei sempre così pessimista... Dovresti imparare a sorridere sul serio qualche volta, e non solo quando fai il buffone.
- I-IO NON SONO UN BUFF-
- Shhhhh! - Disse il licantropo mettendo un dito davanti alla bocca e facendogli un occhiolino, - regola numero cinque, amico mio. Ricorda!
- Regola?
- Non è qualcosa che è neccessario dire, micetta, - disse Kenji alla felina, - è una delle nostre regole non scritte. Vedi di non deludermi però, - disse rivolgendosi al capitano, - se ti farai battere prenderò io il tuo posto!
- Ahah! Beh, allora dovrai aspettare ancora mooooolto tempo! Ne hai di strada per arrivare al mio livello!
- Da mister salvo tutti a mister presunzione? - Commentò Weavile. Prima di andare a prendere il suo posto, Rukio si girò un' ultima volta verso i suoi compagni.
- Non è presunzione, è verità. E poi, se dobbiamo dirla tutta, anche dire di poter cambiare il mondo è presunzione. Non c'è male nell'esserlo se farai la cosa giusta, no?
- Eheh... Questo è il mio capitano...
- Tres bien monsieur, non avrò più dubbi! Vai e fargli vedere chi sei!
- (Hai scelto il momento sbagliato per dormire, fratello! - Pensò Fujito guardando Midori tra le braccia di Drapion, - Potrò rivedere il piccolo Rukio in azione di nuovo!) FAGLI VEDERE DI CHE PASTA SEI FATTO!
- Grazie a tutti! Vedrò di non deludervi!
- Non mi sono dimenticato di te, stuzzicadenti, - disse la felina rivolgendosi a Grovyle, - Farò in modo che non potrai più dire quella parola...
- DRAPION! GLADIATORE, ORA!
Il capitano del team Skyraiders, dunque, si diresse verso il banco d'iscrizione. Ad ognuno spettava il suo turno, e si erano già iscritti in parecchi per sfidare Pangoro. Quando gli chiesero il nome, ovviamente firmò solo come Riolu e non come Rukio, per la ragione già elencata nello scorso capitolo *. Furono in molti ad affrontare l'ardua sfida, ma nessuno riuscì a batterlo, nè tanto meno a resistere per due minuti. Conkeldurr, Slaking, Garchomp, Electivire, Medicham, Infernape, Throh, Blaziken:  sembrava che nessuno riuscisse a sconfiggere Pangoro, il quale continuava ad accumulare soldi col sorriso sulla faccia.
Mentre aspettava il suo turno il capitano del team Skyraiders osservò per tutto il tempo ogni scontro, e continuava a chiedersi quanto fosse forte quel Pangoro. Quando arrivò il suo turno, puoi immaginarti quale fosse stata la reazione del pokémon Occhiotruce. Mettiti nei suoi panni: un microbo che non raggiungeva neanche metà della sua altezza che osava sfidarlo non si vedeva tutti i giorni. La risata del campione tuonò per tutta la piazza.
-  PFFFAHAHHAHAHAHAHHAAHHAHA! E TU SARESTI QUI PER SFIDARMI? AHAHAHAHAH!
Anche gli altri pokémon che stavano aspettando si fecero contagiare da quella grassa e sonora risata. Essendo per una parte poco di buono, non potevano che essere d'accordo con il pokémon panda.
- AHAHAHAH, MA SEI SERIO?
- TI SEI PERSO PICCOLINO? GUARDA CHE L'USCITA DAL VILLAGGIO E' DALL'ALTRA PARTE!
- GUARDA CHE SE RIMANI QUA LE STATUE DELLA TERRA DEL DESERTO TI MANGIERANNO VIVOOOOOOOOOOO! AHAHAHAHAHA!
Rukio non fece troppo caso a quelle provocazioni. Anzi, nella sua testa suonavano infantili ed inconcludenti, nulla a che vedere con quella prima di Rokujo.
- (Ma che problemi hanno?)
- ALLORA?! RISPONDI ALLA MIA DOMANDA, - fece l'enorme panda.
- B-beh... sì! Ovviamente sono qui per sfidarti! - Disse in maniera decisa. La seria affermazione buttata fuori dal piccolo riolu non fece altro che aumentare l'ilarità del momento per Pangoro. Anche gli altri pokémon ridevano, mentre i suoi compagni erano in imbarazzo, perchè il Riolu aveva attirato su di loro l'attenzione dei curiosi. L'unico che ebbe un comportamento diverso fu Kenji: se dovessi usare una metafora per descrivere il suo stato d'animo in quel momento, probabilmente lo immaginerei seduto su un divano con i pop-corn, pronto a godersi lo spettacolo. In lontantanza, il pokémon sotto il mantello alzò lo sguardo con curiosità, non togliendo tuttavia il velo di serietà.
- RAGAZZI CALMI, - fece Victreebel, - OGNUNO HA DIRITTO ALLA SUA POSSIBILITA' ! IL NOSTRO PANGORO E' MAGNANIMO, E IL RIOLU HA GIA' DATO LA SUA QUOTA DI ISCRIZIONE: NON PUO' PIU' TIRARSI INDIETRO E NOI SAREMMO DEI POKE'MON ORRIBILI SE NON RISPETTASSIMO LA PAROLA DATA! DIMMI, PICCOLO AMICO: QUANTO PENSI DI RIUSCIRE A RESISTERE?
- Veramente, io pensavo di riuscire a batterlo, - rispose Rukio con sguardo giocondo, - ho visto che ha battuto molti pokémon forti, ma un tentativo non mi costa nulla!
Questo fu troppo anche per il presentatore.
-  (Trattieniti dal ridere! Trattientiti dal ridere) OK! SEMBRA CHE ABBIAMO UN CORAGGIOSO PICCOLO POKE'MON QUI! SE SEI COSI' SICURO, IO NON POSSO FARE ALTRO CHE AUGURARTI BUONA FORTUNA! (Ne avrà bisogno, e non ho intenzione di ripagargli il braccio nuovo!)
Victreebel prese un trocco di legno da usare come sedile per il Riolu da una tenda lì vicino, probabilmente sua e del suo collega, sicchè l'altezza del tavolo non gli permetteva di essere allo stesso livello di Pangoro. Quest'ultimo stava ancora ridendo per prima, ma cercò di tornare serio per pregustarsi la faccia spaventata dello sfidante. Rukio, di tutta risposta, lo guardò dritto negli occhi con aria di sfida.
- (Però... Ha fegato il ragazzo...) - Pensò poggiando deliberatamente in modo rumoroso il braccio sul tavolo di legno rinforzato per intimorire l'avversario. Il licantropo seguì l'esempio del campione, e gli afferrò la mano con un espressione imperscrutabile. Passarono i sette secondi: nell'animo del Pangoro non c'erano segreti reconditi di vitale importanza nè ricordi abbastanza forti da influenzare la sua sfera emotiva, a parte un piccolo particolare che lo sorprese, ma decise di non far notare la meraviglia e di conservarsela per dopo.
- (Sembra abbia vissuto una vita tranquilla nonostante tutto: non troverò con questo metodo informazioni rilevanti da lui... Ora, devo pensare a come batterlo).
Nel mentre che Rukio pensava, Victreebel fece un lungo discorso agli spettatori da usare come preambolo per la "grande sfida" che si preannunciava.
- (Se questo pokémon è davvero così forte, conviene che io dia il massimo fin da subito o non riuscirò a batterlo. Ho paura di essere troppo forte però: non credo che se lo battessi subito qualcuno avrà voglia di sfidare poi me... E... se invece sono io il più debole? E se gli rompessi il braccio? Mumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumblemumble...)
- Ehi piccoletto! Ti stai già addormentando? Non abbiamo ancora iniziato, eh!
Lo sguardo dello sfidante era perso nel vuoto.
- (Questo tizio...E' molto sicuro di sè. Ma penso di essere più forte di lui. Cercherò di regolarmi di conseguenza. O forse...)
- EHI! MI STAI ASCOLTANDO?
- Uh? Oh S-sì, scusami! Stavo solo pensando... Che vinca il migliore!
-ALLORA SIGNORI!- Disse il presentatore, - DOPO QUESTA PREMESSA VOLETE STARTARE? AL MIO VIA!
- (Questo piccoletto mi sta dando sui nervi... Pensavo di andarci piano, ma dopotutto ha accettato lui la sfida: se gli spezzassi il braccio non ne pagherei io le conseguenze... eheh... gli romperò il braccio alla massima potenza!)
Victreebel iniziò il conto alla rovescia.
- 3...2...
- Quel ragazzino mi fa quasi pena...
- Andiamocene per favore, non sopporto i bimbi che piangono!
- 1...
- Hai ragione, megli-
- VIAAAAAAAAAAAAAA!
Pangoro contrasse di getto il braccio per usare la sua massima potenza.
- ADDIO, VERMICIATT-
- GRWAAAAAAAAAAAAAA!!!
Rukio liberò di getto un Meisoku azzurro chiaro violentemente dal corpo per poi sbattere sul tavolo di legno il bicipite del campione, ribaltando con esso lo stesso Pangoro a terra. La violenza dell'esecuzione fu tale da distruggere il tavolo di legno rinforzato su cui i due contendenti poggiavano i gomiti, sotto lo sguardo incredulo degli spettatori in piazza, che dopo tutti i commenti cattivi rimasero a bocca aperta, con gli occhi che gli uscivano fuori dalle orbite.
- P-P-P-PARBLEU! HA ESAGERATO!
Kenji era a terra che si copriva la pancia per le risate.
- AHAHAHAHAHAHAHHAHA! GUARDATE CHE FACCE! AHAHAHAHAHAHAH!
Weavile rimase sconcertata, complice il fatto che l'umano non aveva mai combattuto sul serio contro di lei, mentre Arbok ancora una volta ebbe la conferma di non poter scherzare con il piccolo licantropo.
- R-ricordatemi di non fffare arrabbiare il vossstro capo!
- PER TUTTI I KAKUNA, SE QUESTA NON E' POTENZA!
La faccia del Riolu era imbarazzata: non pensava di aver messo così tanto Meisoku nel suo braccio al punto di fare quel casino. Le prima parole che uscirono dalla sua bocca furono delle scuse.
- Eheheheh... Scusate... (era quello che volevo, ma ho calcato troppo la mano porca miseria... Spero di riuscire a convincere gli altri a sfidarmi...)
Il pokémon sotto il mantello rimase sorpreso dall'evento avvenuto davanti ai suoi occhi, e fu tale da scomporlo, mostrando visibilmente shock. Victreebel era esterrefatto: Pangoro effettivamente era molto forte, ed erano pochi coloro che potevano tenergli testa. Non si sarebbe mai aspettato che un piccoletto come quello avrebbe potuto batterlo così facilmente. Ma nonostante il duro colpo al suo collega, decise di non perdersi d'animo e di prendere le redini del momento da bravo intrattenitore.
- I-INCREDIBILE! CHE COLPO DI SCENA! STRADORDINARIO! FENOMENALE! SCOMMETTO CHE NESSUNO DEI PRESENTI AVEVA DATO UN SOLDO BUCATO A QUESTO ARDITO POKE'MON! E INVECE, L'IMPENSABILE E' ACCADUTO! QUESTO RIOLU, HA BATTUTO LEALMENTE IL GRANDE PANGORO!
- Q-quello era...
- Meisoku...
- A-allora esistono...
- N-non ci credo...
Il presentatore si avvicinò a Rukio per ufficializzare il momento e gli sollevò il braccio in alto.
- SIGNORI E SIGNORE! FATE UN APPLAUSO AL NUOVO CAAAAAAAAAAAMPIONEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Alcuni pokémon erano ancora destabilizzati dalla vittoria inaspettata, ma altri, soprattutto quelli sconfitti, acclamarono il nuovo campione che era riuscito a vincere la dove loro avevano fallito con urla di gioia e applausi. In lontananza, il pokémon con il mantello seguì le celebrazioni e sorrise sotto il cappuccio.
- Hai visto, Draigen-senpai? * - Disse il Flygon alla sua sinistra, - quel ragazzetto può manifestare il Meisoku come te. E' un portento!
- Sì... Forse abbiamo trovato quello che cercavamo...
Nel frattempo, Victreebel si avvicinò al collega bisbigliando.
- Pssss! T-tutto bene, partner?
- U-urgh... N-non riesco a sentire più il braccio... Q-quel marmocchio non è normale...
- L'ho notato... Ma non ti preoccupare. Se tengo buono questo tizio, forse potremo guadagnare anche di più. Dopotutto, un piccoletto che mena più di un Pangoro attirerà un sacco di clientela! Basterà convincere la gente nel modo giusto: lascia fare a me. Se tutto va bene domani ce la spasseremo!
- C-come vuoi... aiutami a rialzarmi ora...
- Certo certo.
Il presentatore sollevò leggermente la schiena del suo partner con la sua foglia destra, dandogli il giusto appiglio per potersi rialzare usando il braccio funzionante. Una volta fatto questo, Pangoro si rivolse a Rukio.
- Ehi, ragazzino.
- Uh?
- Anche se mi rode e non poco, la sconfitta è meritata: non solo perchè sei più forte di me, ma anche perchè la mia arroganza mi ha accecato, ed ho sottovalutato quel tuo sguardo deciso di poco fa. Ti faccio i miei complimenti.
- Ehm... G-grazie, presumo.... (non mi aspettavo che avesse un onore un pokémon così arrogante...)
- Non devi cantare vittoria però, - lo avvertì il pokémon Occhiotruce, - credo tu non sia stupido, ed avrai notato che ai bordi della piazza ci sono pokémon più forti di me. Probabilmente stavano aspettando che vincessi più soldi per battermi e guadagnare di più. Perchè non hai seguito il loro esempio?
Era il suo momento: da quel discorso sarebbe stato deciso l'esito o meno della buona riuscita della missione. Rukio ne approdittò senza perdere tempo.
- Risponderò a questa domanda se mi passate il microfono.
Pangoro fece cenno a Victreebel di passargli il microfono. Questi, un po' riluttante di abbandonare il suo più fidato compagno, passò il microfono al piccolo Riolu.
- Molto bene. Cough! Cough! ASCOLTATEMI, POKE'MON DI BAZAROPOLI!
I presenti in piazza si zittirono tutti quanti per ascoltare il nuovo campione.
- Ho affrontato costui perchè credevo fosse un pokémon veramente forte, un pokémon duro, un pokémon con cui sarebbe stato divertente fare braccio di ferro. Invece... - disse con tono perculante, - è stata una noooooia totale!
Questa affermazione rese i presenti perplessi, mentre il Pangoro si arrabbiò.
- M-MA COME TI-
- Shhh! Lasciami fare, - disse il licantropo bisbigliando allo sconfitto, per poi continuare il discorso -  Questo pokémon, per quanto forte, ha deluso ogni mia aspettativa! La cosa più deludente è il fatto che la maggior parte di voi si è fatta sconfiggere da questa mezzacalzetta! Questo mi fa pensare che anche i famosi "criminali" che circolano questa settimana non siano chissacchè...
- MA COME TI PERMETTI, MOCCIOSO!
- QUEL RAGAZZINO... STA GIOCANDO COL FUOCO!
- TI PESTEREMO A SANGUE E USEREMO LA TUA PELLICCIA PER PULIRE I NOSTRI AVANZI!
- AH! - Fece alzando il tono, - SPERO CHE LE VOSTRE NON SIANO SOLO PAROLE! SECONDO ME AVETE PAURA! VI SCONFIGGEREI IN UN BATTERDOCCHIO!
Da tutta la piazza si levò un coro comune: - PROVACI, SE NE HAI IL CORAGGIO!
- DIMOSTRATEMELO! NESSUNO DI VOI MI POTRA' SMUOVERE FINO AL TRAMONTO!
- NON CI CONTARE!
Tutti i pokémon in piazza avevano il sangue che ribolliva. Victreebel era molto felice: il discorso fu provocatorio al punto giusto e non ebbe bisogno di intervenire ulteriormente. Era sinceramente sorpreso di aver trovato qualcun altro bravo con le parole.
- (Ihih... Pregusto già il sapore dell'oro!)
Turisti, mercanti, criminali:  nessuno si perse d'animo davanti a quel discorso ed iniziarono a sfidare Rukio uno dopo l'altro. Anche coloro che erano stati precedentemente sconfitti da Pangororo ritentarono la sfida, talmente erano scocciati che quel marmocchio avesse avuto la meglio. Conkeldurr, Seismitoad, Swampert,... Nessuno fu alla pari di Rukio, il quale dopo aver capito quanta forza mettere nel braccio, non ruppe più altri tavoli di legno, continuando ad accumulare denaro. Si fecero le 18.30 e sempre più pokémon vennero a sfidare il nuovo campione. I nuovi arrivati, in particolare, erano molto curiosi nei confronti di questo piccoletto che batteva persino i tipi lotta in questo tipo di competizione. Rukio intanto provava a collezionare informazioni ma, a causa delle limitazioni della sua abilità, non riuscì a combinare granchè. L'unica cosa che imparò e che non tutti i criminali presenti erano al livello di Slade, fortunatamente: per la maggior parte erano truffatori e ladri con un proprio codice d'onore. Reduce dallo scontro con l'incarnazione dei pensieri negativi dei pokémon, il licantropo fu sollevato.
- (Ho riacquistato speranza nei pokèmon: sembrerebbe che quel che successe due anni fa non è andato sprecato... Però preferirei ottenere delle informazioni...)
Anche i pokémon che fino a quel momento erano stati a "bordo campo" decisero di fare la propria mossa. Arrivarono spavaldi davanti al Riolu, cercando di sconfiggerlo. Nonostante l'attuale campione dovette usare più forza, non ci fu verso neanche per loro.
- (Persino loro... - pensò Pangoro, - Beh... sembra che quest'anno sia stato solo sfortunato. Per fortuna ci sono molte entrate. Mi chiedo però... quel pokémon di prima col mantello... Quando si deciderà a sfidarlo?)
Quest'ultimo stava osservando da lontano con il suo team. Era indeciso: non sapeva se andarci o meno perchè il Riolu era forse più forte di quello che si aspettava. Questo non aveva nulla a che vedere con la sua missione: era solo attirato da quel piccoletto ed era qualcosa che andava aldilà della semplice sfida tra eguali.
- (Non pensavo di incontrare così presto qualcun'altro in grado di manifestare il proprio Meisoku...)
- A cosa stai pensando? - Chiese Dragonair al capitano - Hai intenzione di sfidarlo?
- Sì... Ho aspettato abbastanza... Voi due state qui: credo sia giunto il momento di mettere un po' di pepe in questa gara...
- Mi raccomando capo, - disse il Flygon, - metticela tutta!
- (Quel pokémon è molto forte... mi sarà utile per crescere. Forse.. potrei avvicinarmi a lui. Chissà... magari potrebbe essere anche più forte... Eheh...)
Il misterioso individuo si diresse verso il centro della piazza, pronto a sfidare Rukio, facendosi largo tra gli altri sfidanti e spettatori. Emanava un ardore e una sete di sfida talmente forte che bastò ad allontanare gli altri pokémon da lui, creando una sorta di passaggio in mezzo alla folla.
- Ehi, ma quello...
- Sì... è il pokémon che ha fatto la domanda sulla sconfitta di Pangoro.
- Un mantello? Tse! Qui qualcuno non ha il fegato di mostrare il proprio volto...
- Come ha fatto a superare le guardie? Non puoi entrare se non ti dichiari!
- Può darsi che si sia mostrato solo a loro...
Rukio aveva appena finito di combattere contro un Primeape, quando vide che tutti i presenti stavano guardando il misterioso essere con il mantello.
- (Si è deciso, finalmente...) - Pensò.
Kenji guardava da lontano assieme al suo gruppo, mostrando un sorriso compiaciuto.
- Eheh... Ora si che ci divertiamo...
- Parbleu! Mi chiedo chi sia...
Il pokémon in questione, nonostante l'attenzione ricevuta, si rivolse a Rukio in modo colloquiale e senza sentire la tensione del momento. Anzi, sembrava che tutto ciò che gli stava accadendo lo stesse eccitando.
- Sembra che ti sia dato molto da fare, mister Riolu, - disse rivolgendosi al campione, - sei molto forte, devo ammetterlo. Non solo hai battuto Pangoro, ma hai anche tenuto testa fino ad adesso. Non mi interessano i soldi, sarò sincero: sono qui per combattere seriamente. Spero non ti dispiaccia se provo ad animare un po' la festa...
- Sì, anch'io ti stavo aspettando, - rispose serio il nostro combattente, - sarà un piacere battermi con te: sembri un tipo con cui potersi divertire. Mi dispiace che saremo limitati a fare braccio di ferro, ma purtroppo i soldi a me servono...
- Non c'è problema: vorrà dire che ci penseremo la prossima volta che ci incontreremo per uno scontro vero. Nulla ci vieta di fare una piccola prova, no?
Il pokémon si scoprì il cappuccio del mantello. Apparte gli occhi, era completamente bendato, corpo e mani comprese: le bende erano nuove e di un grigio argentato. Probabilmente non erano per coprire delle ferite, visto che stava in piedi pronto a sfidare un campione. Si scorgeva un rosso all'altezza delle bende vicino all'occhio, mentre sulla testa era distinguibile la forma di un corno dalla punta arrotondata e il corpo di circa cinque centimetri.
- (Se dovessi azzardare, direi che è un Charmeleon. Mi chiedo perchè si sia coperto così...)
- Spero che queste bende non ti disturbino... Purtroppo mi tocca andare in giro così per vari motivi...
- A-assolutamente no! Avrai sicuramente le tue ragioni! E poi... Non credo ci serva conoscerci per fare una sfida. Per quel che credo io, riusciremo a conoscerci abbastanza dopo questo scontro.
- Uhm... Forse hai ragione. Direi di non perdere altro tempo.
Sistemarono i bracci sul tavolo guardandosi negli occhi. Il Riolu scorse una scintilla che non vedeva spesso negli altri: una scintilla di ardore e di voglia di rivincita, ma non riusciva ad associarla al momento. Victreebel riprese a presentare.
- SIETE PRONTI? IN POSIZIONE!
Il licantropo e il misterioso Charmeleon si strinsero la mano. Prima che l'intrattenitore però potesse dare il via, Rukio cadde in trance: erano passati i sette secondi del Shinkutsu, e nella sua mente iniziarono a scorrere delle immagini confuse. Quella che riuscì a focalizzare meglio fu la seguente: un Charmander che veniva bullizzato da altri tre Charmander con dei Lanciafiamme e Lacerazione, insultato con "*censura* senza-fiamma". Per colpa di questo avveniemento rimase con lo sguardo perso nel vuoto per altri dieci secondi.
- VIA!
Nonostante avesse potuto aprofittare della situazione, il bendato rimase fermo e chiamò il Riolu.
- Ehi, che ti succede?
Il campione non rispose.
- Guarda che ti batto se non fai niente!
Secondo richiamo e ancora nulla: il licantropo rimase nella trance.
- Non mi piace essere insultato in questo modo... Se non farai niente... PRENDERO' IO LA VITTORIA!
Il pokémon con il mantello iniziò a spingere la mano di Rukio verso il tavolo con una grande forza, probabilmente tredici volte tanto quella del Pangoro, un livello di potenza dunque con cui Rukio non poteva certo andare leggero... Sembrava la fine, ma quando il palmo del licantropo stava per toccare il tavolo, le mani dei due contendenti ritornarono nella posizione iniziale, sorprendendo lo sfidante. 
- M-ma che-
Dal corpo di Rukio uscirono fasci di aura blu elettrico.
- Pensavi davvero che io mi lasciassi sconfiggere così? Mi dispiace... Ma questa vittoria te la devi guadagnare!
- Oh? Ti sei svegliato? Molto bene... FATTI SOTTO!
Dopo quella dichiarazione di guerra, anche il Charmeleon rilasciò un Meisoku rosso acceso. Non era fuoco, ma sembrava che fossero loro a riscaldare l'ambiente. Durante lo scontro di auree, i due pokémon si scambiarono sguardi decisi l'uno con l'altro, compiacendosi l'un l'altro della forza dell'avversario. La tensione tra i due era tangibile nell'aria: l'effusione di Meisoku dei due contendenti rilasciarono violenti venti che si riversarono come un fiume in piena per tutta la piazza.
- MA CHE??!!!
- SPEGNETE L'ELICA! COS'E' STO VENTO?
- CHE POTENZA INAUDITA!
- QUELLI NON SONO POKE'MON! SONO MOSTRI!
Anche Victreebel si lasciò scappare un' esclamazione.
- SACRIPANTE!
- Q-qui qualcuno si stà divertendo un po' troppo per i miei gusti! - Disse spaventata Weavile
- Uff... Sono un po' geloso del capitano...
- CRAAAAAA!
Il Riolu e il Charmeleon stavano continuando ad accumulare energia e a spingersi oltre alla propria forza. Nessuno dei due voleva mollare: volevano vincere a tutti i costi. Da lontano, anche Nebra I e Noir III stavano seguendo la scena, dall'alto di un hotel a sei stelle.
- Sire, - disse il Visir, - Guardi un po' qui nel cannocchiale: è quel Riolu di prima...
- FAMMI VEDERE! Uhmm... WOW! Che fenomeno! N-non ho mai visto un Meisoku così! Neanche io riesco a fare una cosa del genere!
- Lei è troppo modesto, mio sovrano...
- Non scherzo! Che cosa incredibile... e sembra che entrambi stiano aumentando la propria forza costantemente! Nessuno vuole mollare! Wow wow wow wow wow!
- E' molto strano che certi individui ci siano passati inosservati... Vuole che faccia qualche indagine, sire?
- SEI ANCORA QUI A PARLARE? FAMMI DEI RAPPORTI! SUBITO!
- Come desidera... (Quanta pazienza...)
L'aria all'interno della piazza era carica di adrenalina, talmente piena che gli altri pokémon facevano il tifo per il loro preferito.
- VAI RIOLU! FAGLI VEDERE CHI SEI!
- VAI TAITAI-SENPAI (*) ! RIDUCILO IN POLTIGLIA!
- STAI CALMO! E' UN BRACCIO DI FERRO!
- MA NON VEDI COME SI COMBATTONO?!?!?! ALTRO CHE BRACCIO DI FERRO! QUELLI SI STANNO SCANNANDO!
I contententi stavano però per raggiungere il limite, soprattutto Rukio che reduce dalle sfide precedenti stava per allentare la presa. Comprendilo un po', caro lettore: non penso sia facile fare braccio di ferro contro centosettantaquattro individui diversi. 
- LA VITTORIA E' MIA! - Disse il Charmeleon vedendo in difficoltà l'avversario. Il pugno del Riolu stava per toccare terra e sarebbe stato sconfitto, rinunciando dunque alla possibilità di portarsi a casa il malloppo. Tuttavia, questo non accadde.
- Eheh...
Il pokémon bendato scorse un sorriso compiaciuto nell'espressione dell'altro.
- Cosa hai da ridere?
- Sei molto forte... Non pensavo di doverlo usare...
I due si guardarono negli occhi, mentre il Meisoku del capitano aumentò di colpo. L'evento fu talmente rapido che il misterioso pokémon non riuscì a vedere altro che questo: le braccia del piccolo licantropo diventare blu elettrico e l'occhio sinistro cambiare in un azzurro chiaro, delineato da uno strano segno giallo simile all'anello di Arceus. Dopo questo, intorno a lui divenne completamente bianco: vedendo che non riusciva a batterlo, Rukio aveva deciso di allentare la presa e diminuire l'aura, per poi scaricarla tutta in una volta con l'aggiunta del Blue Dusk, poichè sebbene non avesse avuto ferite, la stanchezza dei combattimenti precedenti era abbastanza da poter permettere un incremento di forza. Ci fu un'esplosione di luce bianca intorno al tavolo della contesa che rischiò di spazzare via gli spettatori e il presentatore, assieme all'ex campione.
- ARGH!!!
- N-NON VEDO NIENTE!
Quando il cumulo di polvere si diradò, ciò che rimaneva dello scontro era un risultato intangibile: il Riolu seduto comodamente sul sedile di legno, il secondo tavolo distrutto e il Charmeleon a terra, con il corpo bendato scoperto e il viso rivolto verso il cielo. La vittoria cadde nelle mani del Rakujitsu no Senshi, che aveva ancora una volta dimostrato di essere un avversario temibile. Una volta superata la sorpresa del momento, gli spettatori acclamarono ancora una volta il vincitore.
- SEEEEEEEE!
- SEI FENOMENALE, PICCOLA CANAGLIA!
- URRA' PER IL PICCOLO RIOLU!
Anche il team Skyraiders e il team AWD, contaggiati dall'aria di festa, festeggiarono la quasi scontata vittoria.
- YAAAAAAAAAAAAAAAYYYYY!!!!!
- E IL VINCITORE, SIGNORI, E IL PICCOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO RIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIOLUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!! ACCLAMATE QUESTO GRANDE CAMPIONE!!!
Rukio, senza pensare all'esultazione della folla, si alzò dal suo posto per aiutare lo sconfitto a rialzarsi.
- U-urgh... La mia schiena...
- E' ' stato un bel combattimento. Sei forte! Complimenti, - disse il Riolu tendendogli la mano.
Il Charmeleon sollevò lo sguardo da terra, fissando negli occhi il vincitore: quella mossa non l'aveva vista mai prima d'ora, e lo aveva incuriosito terribilmente. Tuttavia, quello era un altro mistero di cui non avrebbe potuto occuparsi: la sua missione era un'altra, purtroppo. Accettò la sconfitta con un sorriso beffardo, simile a quello di Kenji.
- Eheh... Con la tua ultima mossa mi hai fregato... Però è meritata: sento che se avessimo continuato avresti avuto la meglio lo stesso... Sembrerebbe che ho ancora tanta strada da fare... Grazie per la sfida, - disse stringendogli la mano e sollevandosi da terra, - è stato divertente.
- La prossima volta mi piacerebbe avere una sfida più movimentata... uhm...ecco... Charmeleon, presumo.
- Draigen
- Uh?
- E' il mio nome. Hai intuito bene: sono un Charmeleon. Però, con te preferisco usare il mio vero nome. Tu invece?
- S-solo Riolu... Non ho un nome... eheh...
- Oh? Davvero? Strano! Avrei giurato che un pokémon con la tua personalità avesse deciso di darsi un nome...
- D-dici? Beh, mi dispiace... Non ne ho ancora deciso uno... - Disse distogliendo lo sguardo. Rukio non stava tentennando perchè stava mentendo, ma perchè ci teneva a dare il suo nome a quell'individuo: aveva riconosciuto il valore del Charmeleon, e il sogno visto lo aveva aiutato a comprenderlo di più. Aveva la convinzione di potersi fidare di lui, e nella sua onestà gli dispiaceva non poter essere completamente sincero con lui. Draigen non lesse completamente tra le righe, ma si fece una mezza idea.
- Vabbè, non ti preoccupare... Deve essere davvero una cosa importante per mentirmi dopo questo combattimento leale,ma non discuto l'onore di un combattimento leale come questo, quindi devi avere un motivo per nasconderlo. Fa niente! Vorrà dire che me lo dirai la volta prossima, abbiamo ancora un giorno no?
- Va bene! - Rispose a cuor leggero Rukio.
- Questo è un arrivederci, "Riolu". Mi raccomando: tieniti in forma, perchè la prossima volta ti batterò!
- Alla prossima, Draigen!
I due si salutarono come un classico degli shonen giapponesi: pugno contro pugno, in segno di fratellanza. E' bello vedere che nonostante la missione pericolosa ci fossero momenti come questo, dove puoi fidarti a pelle di una persona appena incontrata per caso, per giunta in una metropoli dove scorrevano liberi criminali e poco di buono. Non sempre questo funziona nel mondo reale, ma fino a che sarai nella mia storia, sarò contento di renderti partecipe di questi momenti e simili, mio caro lettore.

 
**************************************** NOTE DELL'AUTORE ******************************************

- Explaining:

1) La motivazione citata era che nessuno deve conoscere i nomi dei team Skyraiders, soprattutto quello di Rukio che era celeberrimo. Non si conosceva la specie ma il nome sì:


- Legenda:

Shinkutsu (心掘): Scavacuore, Heart-digger.
Taitai (体帯): Corpo bendato, Blinfolded.


- Curiosità:

  • Per il momento del braccio di ferro con il protagonista mi sono ispirato al tema di Rock Lee: Beaufifull Green Beast, mentre per il presentatore con una ost di Mirai Nikki: vol.6 soundtrack cd:track 05






 

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CAPITOLO 3: I SUSSURRI DEL DESERTO

Centosettantesimo anno del drago, ore 18.40. Dopo aver salutato Rukio, Draigen tornò dai suoi compagni con un sorriso sotto i baffi. Nonostante la sconfitta, aveva conosciuto un pokémon interessante con cui si trovava a suo agio e inoltre era forte come lui, sicuramente anche di più.
- Non preoccuparti per la sconfitta Senpai! - Fece per consolarlo il Flygon, - non c'è bisogno di abbattersi per la sconfitta!
- Cosa stai dicendo, Eridor (*)? - rispose la Dragonair, - non vedi che è contento? 
- Sei tu che non capisci, mia cara: Draigen-senpai sta solo nascondendo il dolore e l'umiliazione della sconfitta con un sorriso! Quale altro principe potrebbe rimanere impassibile come lui?!
- Guarda che mia sorella ha ragione: sono felice sul serio.
Eridor rimase pietrificato, lasciando spazio ad un flebile grido strozzato in segno di sorpresa.
- Allora, fratellone: è davvero così forte?
- Credo che avrebbe potuto dare filo da torcere persino a mio padre, Tessy (*). 
- ADDIRITTURA?! SEI SICURO?!
Draigen, prima di rispondere, rievocò gli attimi prima di ciò che aveva visto con i suoi occhi: il Meisoku blu elettrico divampante, le braccia del Riolu diventare di un colore simile ad una fiamma ossidrica e soprattutto quell'occhio azzurro chiaro con quell'anello dorato intorno all'iride. 
- Ne sono convinto, - rispose infine alla sorella. 
- S-strabigliante! D-dici che lui... Potrà aiutarci?
- Sono sicuro che sia quel tipo di pokémon. Ma non pensiamoci troppo: non lo da a vedere, ma ha l'aria di qualcuno che ha già tanti problemi. Sono sicuro che neanche lui è qua per divertirsi.
- Capito... - rispose con una espressione malinconica.
- Ad ogni modo, credo che non abbiamo più nessun motivo di rimanere qui. Eridor.
- S-sì, senpai?
- Stasera attueremo il piano: discuteremo i preparativi nel motel. Fino ad allora, cercate ogni informazione che ci potrà essere utile.
- AGLI ORDINI, SIGNOR DRAIGEN! - Risposero in coro la sorella e il suo seguace.
- (Speriamo bene...)
Intanto, il nostro eroe si potè concedere una piccola pausa di qualche minuto dopo quello scontro, giusto il tempo per riposarsi, aspettare che Victreebel portasse un altro tavolo di legno ancora e godersi gli elogi dei suoi compagni dopo l'incredibile sfida alla quale loro avevano assistito.
- Parbleu capitano! Quello sì che era uno scontro di fuoco!
- Che seccatura... Avrei voluto fare anch'io una sfida contro quello...
- Mi metto in coda anch'io! RHAHAHAHAH!
- Menomale che non dovevamo attirare l'attenzione, eh? - Gli disse Weavile quasi per rimproverarlo.
- N-non ci potevo fare niente: a differenza del resto era davvero forte...
- Sssssono sssssempre più contento di partecipare a quesssssta misssssione con voi, sssssignori. 
Quello più entusiasta di tutti, tuttavia, fu Fujito, il quale sapeva di cosa era capace, ma non aveva mai avuto modo di vedere il piccolo licantropo fare sul serio.
- SEI STATO STRABIGLIANTE! BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO! - Gli disse afferrandogli il braccio destro.
- Ehi ehi! Piano che mi fa male!
- Ah, scusa! E' solo che è la prima volta che vedo una cosa del genere! E' stato sconvolgente!
- Zzzzz.... Uh? D-dove...
- Midori! Pigrone di un fratello! Ti sembrava il momento di dormire?
Il fratello maggiore non rispose subito: si stropicciò gli occhi dopo il bel sonnellino, e la prima cosa che notò fu di essere in braccio all'inquietante Drapion.
- KEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEK!
Per l'urlo cadde dall'abbraccio del pokémon Scorpiaccio sbattendo la testa sul terreno.
- V-va tutto bene mister Midori? - Chiese preoccupato lo scorpione.
- U-urgh...
Fu aiutato dal fratello minore a rimettersi in piedi.
- Su su, alzati! non hai ancora l'età per schiattare!
- M-ma che diavolo è successo...
- TUTTO E' SUCCESSO!
- E-ehi! Non urlare... Mi sono appena svegliato...
- COME HAI POTUTO DORMIRE IN UN MOMENTO COME QUESTO?! SEI UN IRRESPONSABILE!
- TI HO DETTO DI NON URLARE CHE MI SONO APPENA SVEGLIATO! LUCERTOLA DALTONICA!
Già: fu una situazione abbastanza famigliare per il nostro capitano. 
- (H-ho l'impressione di avere un dejavu...) 
- EHM EHM! 
Da dietro il gruppo tossì una voce squillante: Victreebel aveva appena finito i preparativi e aveva posizionato un nuovo tavolo.
- Qualcosa non va, signor Victreebel? - Fece il campione del braccio di ferro.
- Mi dispiace interrompere il quartetto famigliare, ma... ricordo che il tramonto non è ancora arrivato e... - Continuò poi impugnando il microfono, - STANNO ARRIVANDO NUOVI SFIDANTI! SIETE PRONTI A MOSTRARE DI CHE PASTA SIETE FATTI DAVANTI A QUESTO MITICO RIOLU?!?!
- SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!
- ALLORA!?!?!?! TI MUOVI O NO?!?!? ANDIAMO DAI! FATTI SOTTO!
- NON VORRAI FAR SCADERE IL TEMPO COSI', EH?!
Rukio non si capacitò dell'entusiasmo del pubblico.
- M-ma che gli prende? - disse rivolgendosi a Victreebel, - ho quasi distrutto mezza piazza! Al loro posto avrei paura!
- E' la prima volta che vieni qui, immagino. Mettiamola così: un ragazzo forte come te in questa piazza è come buttare dei Magby in mezzo ad una mandria di Tauros. Dai dai: manca ancora quasi un'ora, te la dovresti cavare con poco!
- Uff... Non ho altra scelta eh? Ragazzi, - disse rivolgendosi ai suoi compagni, - dovremmo rimandare la nostra chiaccherata a dopo. 
I Kecleon, però, non ascoltarono l'invito del Riolu, poichè si stavano attaccando a vicenda a suon di Lacerazione.
- (Porca miseria...)
- Ho capito... - disse Weavile, - ci penso io a separarli. Drapion, testa a pera: aiutatemi anche voi.
- (Testa a pera? Che seccatura...)
Mentre il suo gruppo si spostava verso i margini della piazza, il piccolo licantropo, preso dall'adrenalina degli altri pokémon in piazza, si risedette vicino al tavolo con il braccio destro in posizione.
- AVANTI! FATEVI SOTTO!
- SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!
Si fece avanti il primo.
- NGHHH....NGHHH....ARGH!
- TEMPO SCADUTO! IL VINCITORE E' RIOLU!
 Si fece avanti il secondo.
- I-IO NON MI ARRENDER-
- TEMPO SCADUTO! IL VINCITORE E' RIOLU!
E così il terzo, il quarto, il quinto, il sesto: da lì fino al tramonto delle 20.00 nessuno riuscì a sconfiggere il Riolu, nonostante avesse optato per ridurre la forza in modo da non consumare ulteriori energie. Il numero del montepremi raggiunse cifre esagerate: facendo un rapido calcolo, Pangoro aveva sconfitto prima 153 pokémon, poi Rukio 320 pokémon in totale, contando anche quelli che avevano già sfidato l'enorme panda, per arrivare dunque alla somma di 473 avversari sconfitti, che tradotti in poké guadagnati corrispondevano a 473.000 poké. L'ultimo avversario fu un Bewear e, per rendere le cose più interessanti, Victreebel aveva rimosso il limite di tempo. Neanche per lui ci fu verso: nonostante la stanchezza del Riolu, fu sconfitto dopo quattro minuti lotta, decretando ufficialmente la vittoria del capitano del team Skyraiders.
- IL TRAMONTO E' GIUNTO, SIGNORI E SIGNORE! IL CAMPIONE! DI QUEST'ANNO! A BRACCIO DI FERRO! IMBATTUTO DOPO 321 POK'EMON SCONFITTI! EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'.... RIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIOLUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
Tra applausi ed esultazioni il nostro Rukio fu ricoperto di elogi anche dallo stesso presentatore e dall' ex campione. 
- VI RINGRAZIO DI AVER PASSATO CON NOI QUESTA MERAVIGLIOSA GIORNATA! DOMANI SERA VERSO LE 23.00 VI ASSISTEREMO NELLA GRANDE FUGA E FAREMO IL TIFO PER VOI! UN ABBRACCIO E VI AUGURO UNA BUONA SERATA!
Si concluse così la sfida a braccio di ferro indetta da Victreebel e Pangoro. I pokémon in piazza, una volta conclusa la sfida, si allontanarono e si ritirarono alcuni in motel o hotel, altri ancora decisero di fare qualche altro passo in vista delle bancarelle notturne, mentre i nostri amici poterono avvicinarsi di nuovo al loro campione.
- Chapeau capo! Ottimo lavoro!
- Eheh... L'avevo detto che il montepremi era già nostro. Nessuno qui aveva la stoffa per batterti, a parte quella mummia. Devo ammettere però che ti ho visto un po' in difficoltà: la stamina ti ha abbandonato stavolta, eh?
- Lascia stare, - commentò Rukio, - non sento più la mano... Dopo questa avrò bisogno più di una Baccacedro...
- Detto fatto, monsieur. Ecco qua! - Disse Shinso porgendogli cinque Baccacedro.
- Ahhhh... Ci voleva proprio... Porca miseria! Non mi aspettavo di dover fare sul serio... Alcuni di loro erano davvero forti...
- State dicendo sul serio? - Disse Weavile, - da spettatrice non mi è sembrato avessi tutti questi problemi. 
- La signora ha ragione! - Intervenne Victreebel, - non l'ho fatto notare tanto prima perchè dovevo fare il mio lavoro, ma... Chi caspita sei?! Non è normale che un Riolu abbia una forza paurosa come la tua! Saranno dieci anni a questa parte che giro per i continenti per guadagnare soldi così, e questa è la prima volta che mi capita di vedere con i miei occhi un pokémon della tua stazza seminare sconfitte su sconfitte, e per di più riesci a manifestare il Meisoku! Qual'è il tuo segreto?
- A-allenamento, c-credo... - Rispose timidamente.
- E' naturalmente portato a farlo, Partner, - disse Pangoro inserendosi nella conversazione, - tra tutte le specie i Riolu e i Lucario hanno un'affinità particolare con l'aura, e chiunque di loro sa usarla per aumentare la propria forza fisica. Tuttavia, devo ammettere che nemmeno io ho visto uno del tuo livello, ragazzino. Sono rimasto sconvolto... Scusa se non ti ho preso seriamente prima.
- Tranquillo, - rispose a nome del capitano Kenji, - è la stessa reazione che hanno avuto tutti quelli che lo hanno incontrato la prima volta, me e questo Frogadier compresi.
Dopo quella risposta, Pangoro si incuriosì.
- Siete compagni dunque? Siete un team d'esplorazione per caso? 
- Diciamo di sì, anche se non credo ora possiamo dirti quale...
- Tranquillo, fogliolina: nessuno ti chiederà niente di troppo personale qui a Bazaropoli. Anche perchè... nessuno risponderebbe bene a domande del genere! Ahahahah!
Il Victreebel, tuttavia, non si trovò d'accordo con la politica del collega, complice un continuo divorare interno di curiosità maggiore del pokémon Occhiotruce.
- Però... io sono interessato! Come mai pokémon del genere si trovano qui, in questa città? Intendo... Perchè avete fatto partecipare il vostro capo ad una prova di forza? Non credo avesse bisogno di dimostrarlo...
Contrariamente a quello che si aspettava il team del GIP, Rukio rispose al presentatore dicendo chiaramente i loro intenti. 
- Semplice: avevamo bisogno di soldi per partecipare all'asta del Dottor Yamachi. 
Nonostante lo shock dei compagni, il Riolu chiese loro di fare silenzio e di attendere la risposta del pokémon Moschivoro. Loro non lo potevano sapere, ma tramite il Shinkutsu il capitano aveva trovato un informazione utile: nella memoria di un Garchomp sfidante, probabilmente lo stesso menzionato da Fujito e Midori quel pomeriggio, aveva rivissuto tramite sogno il momento d'umiliazione di quello, e tra gli spettatori della burla erano presente anche Pangoro e Victreebel. Era evidente, dunque, che anche quei due fossero interessati alla famosa asta. 
- Q-questa si che è una sorpresa! Non credevo vi interessasse! Cosa volete sapere esattamente?
Vedendo l'opportunità di ricevere risposte, la felina decise di prendere in mano le redini delle richieste.
- Sappiamo solo che questo Yamiscilla propone oggetti bizzarri durante il suo mercato, tra i quali anche artefatti maledetti. Siamo interessati ad un oggetto in grado di controllare gli altri pokémon: una sciarpa nera con scritte cremisi. Ne sai qualcosa?
- Siete interessati a quell'oggetto? Che mi venga un colpo! Un Riolu così innocente come te è interessato a cose del genere? - Chiese rivolgendosi a Rukio.
- E-ehm... E' una storia lunga...
- Uhm... Non vi chiederò il perché. Anzi: risponderò senza troppe pretese. Dopotutto, ci avete fatto guadagnare un bel gruzzoletto e ad un mercante che si rispetti non piace essere in debito! Sono sicuro che questo possa ripagarvi: se volete sapere dove si trova non c'è problema, perchè saremo i vostri accompagnatori! Eh? Che dici Pangoro? 
- Eheh... Potrebbe essere divertente... 
- Dovete sapere che la cosa più quotata in quest'asta è la zuffa tra contendenti: anche dopo che l'oggetto è stato consegnato, gli ultimi due contestatori possono picchiarsi senza usare mosse speciali per ottenere o difendere il suddetto oggetto! C'è gente come il mio collega che assisste solo per vedere questo facendomi da guardia del corpo!
- E poi sarei io il sadico, eh? - Commentò Kenji.
- Victreebel ha ragione, - continuò Pangoro, - è il paradiso per i pokémon come me: avrò fatto sì e no quarantacinque occhi neri l'anno scorso.
A Shinso non andò a genio la consapevolezza di entrare in una rissa al modo di Saloon Texano.
- E-ehm..., capo? P-penso che in tutto quel trambusto potremmo perdere degli strumenti... C-che dici se lasciamo qualcuno indietro per tenerli d'occhio? N-non c'è problema per me: non mi dispiace rimanere indietro...
- Ma cossssa dici! Il mio ssssstomaco può tenere di tutto ssssse sssssisssstemato bene: posssso rallentare la digessssstione di un messsse di una mela ssssse mi va, ffffffiguriamoci sssssse non riesssssco a tenere due borsssse! Ssssstai tranquillo, mio delissssiossssso amico! Non permetterò mai che tu rimanga da sssssolo!
- A-ancora devo comprendere quel delizioso...
- Quindi non tutti acquistano, a quanto pare... (Bene. Se per la maggior parte sono questi poco di buono che vogliono picchiarsi non dovremmo avere problemi. Mi chiedo se...) Posso farti un'altra domanda, Victreebel?
- Certo, piccolo campione! Qualsiasi cosa!
- Ecco... Domani, per cas-
- GROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOWL
All'improvviso, un ruggito profondo ruppe l'atmosfera di chiacchera nel centro della piazza. 
- Per tutti i Wailmer! Cosa è stato?
- Ho già sssssentito quessssto rumore da qualche parte...
Gli unici che ebbero una mezza idea di cosa potesse essere furono Weavile e Kenji.
- Non mi dire che è quello che penso...
- Eheh... Mi sa che proprio quello.
- GROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOWL
Il rumore che stava viaggiando tra i pokémon era niente di meno che il brontolio della pancia di Rukio. Evidentemente tutte quelle sfide lo avevano stancato molto, rendendo il suo stomaco simile alle fauci di un vulcano. Aleggiò un silenzio imbarazzante in mezzo al gruppo di esploratori, nel cui centro stava un piccolo licantropo dalle guancie arrossate, cercando di nascondere la vergogna.
- (C-che figuuuuura...Calma calma! Mantieni un espressione facciale consona al momento e dai la spiegazione nel modo più naturale possibile!) 
Guardò negli occhi i suoi compagni, smaltendo la tensione con un forte colpo di tosse.
- COUGH COUGH
Tuttavia, la pancia brontolò di nuovo, rendendo i suoi sforzi vani.
- GROOOOOOOOWL...
- Ho... Fame, - fu l'unica cosa che riuscì a dire.
- L'AVEVAMO CAPITO!
- Ahahahah! Beh, penso sia normale, visto la lunga giornata che hai passato, - rispose invece Victreebel, - Ehi! Ho un idea! Visto che probabilmente parlare qua non porterà risultati, che dite se venite con noi nell'hotel in cui alloggiamo? Non siamo originari del posto, quindi ci tocca questo, ma vi assicuro che non ci facciamo mancare niente noi! Nell'alloggio potremo parlare con calma e tu in particolare, piccolo Riolu, non ti preoccupare per il cibo: saremo anche nella Terra della Sabbia, ma il cibo non è secco! Ahahah!
- (D-dovevo ridere?! L-lasciamo stare!) - Pensò scuotendo la testa, - mi sembra un ottima idea! Tanto avremmo dovuto comunque scegliere un posto dove alloggiare, ci togli un bel po' di problemi! Che dite ragazzi, andiamo?
- PER TUTTI I KAKUNA! SUBITO! ANCH'IO HO UNA FAME!
- Non sarebbe male riposarsi un po'... Ho le unghie che sono un disastro per prima...
- Hai della sabbia tra le dita, micetta?
- SARA' IL TUO SANGUE SE NON STAI ZITTO!
- Noi ti dobbiamo salutare qua invece, amico mio, - fece Midori a Rukio, - alloggiamo in un motel qua vicino. Non credo io e Fujito parteciperemo all'asta, quindi se vogliamo ribeccarci dobbiamo attendere domani alla fine oppure quando torneremo a Borgo Quieto.
Nonostante il bel clima instauratosi tra i due mercanti e il resto del gruppo, Shinso ebbe da ridire in proposito.
- C-capo aspetta! N-non possiamo fid-
- Ssssshinsssso? Puoi dire dopo quello che vuoi dire al tuo capo? Anch'io sssssto morendo di fame....
- COSA STIAMO ASPETTANDO?!?! TUTTI ALL'HOTEL, MESSIEURS !
- Grazie, compare, - disse sottovoce Drapion ad Arbok, - questo Frogadier parla troppo per i miei gusti...
- Di cossssa, amico? Io ho davvero ffffame.
- L-lasciamo perdere...

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Centosettantesimo anno del Drago, ore 20.15. Luogo: hotel Gran Bazar. Con un'altezza di quattro piani ma lungo quanto venti Steelix *, pavimentazione in parquet di legno chiaro lucidato con cera di Combee, mura di marmo bianco e un soffitto decorato con veli di seta dai colori caldi, l'edificio vantava di un' ambiente sereno e accogliente, accentuato anche da un profumo agrumato molto simile ai fiori di Baccarancia. Persino l'illumiazione, sostenuta da candele soffici lungo le mura e lampadari a luce elettrica sul soffitto, sembrava volesse avvolgerti e darti il benvenuto in quella dimora. Shinso sembrava un bambino alle giostre del luna park, durante la notte: l'insieme di luci e colori dell'ambiente facevano brillare i suoi occhi di una luce fanciullesca.
- Oooooooooooooohhh... Che beeeeeeeelloooooooo!!!!! 
- Tsk! Che seccatura... Mi fanno male gli occhi a guardare in alto...
Anche Rukio, a differenza di Kenji, si trovò d'accordo con il Frogadier per l'aspetto del luogo.
- Cavoli! Certo che in questa città non si fanno mancare niente! 
- Le piace, giovanotto? Mi fa piacere! Dopotutto, vanto di uno dei più belli hotel di tutta Bazaropoli: se non rispettasse questi standard chiuderei bottega! Ahahahah!
Dal banco di accettazione, alla fine di un lungo tappeto dell'era Volcaronica dai disegni morbidi di colore rosso porpora e marroncino chiaro, un Darmanitan con un turbante verde smeraldo e una Piumsalute * sulla parte frontale si avvicinò al nostro team. 
- Ovviamente! Come farei senza i tuoi comodi letti e divani in Piumabella! 
- Sei tornato, Victreebel! Qua la ma... la foglia, vecchio mio!
I due si strinsero le mani a vicenda. 
- Per questa sera ho degli ospiti con me! Vedi di trattarmeli bene! Hai davanti a te il nuovo campione di braccio di ferro, - disse indicando con le foglie Rukio.
- Oh davvero?! Questo sì che è un evento! Venga qui! Anzi no: vengo io da lei, guardi!
Rukio fece per andare in contro al Darmanitan e salutarlo come si deve, mentre costui si avvicinava.
- E' un piace-
- Caspiterina se sei alto! E' difficile trovare un Drapion della sua stazza, - disse afferrando gli artigli dello scorpione dietro il Riolu, lasciando questo paralizzato dall'imbarazzo. 
- E-ehm... ecco... N-non sono così diverso dai miei simili... E poi...
- Dai dai, non faccia il modesto! Pangoro non si batte mica tutti i giorni, eh! Devi esserne fiero!
Intervenì Victreebel per chiarire l'equivoco.
- A-amico mio... Hai preso un Krabby purtroppo... E' questo qui il campione, - disse poggiando le spalle sul licantropo.
- E-eh?
- G-già... Sarò anche forte ma non ho fatto niente io! Grazie per aver pensato a me comunque!
- M-mi prendi in giro? N-non può essere stato questo piccoletto!
- (E' cosi strano da credere?) - Pensò Rukio con una faccia annoiata.
- Neanche io ci volevo credere, ma poi... BOOM! HA SPACCATO DUE TAVOLI NEL GIRO DI UN GIORNO!
Darmanitan si grattò la fronte come di chi aveva l'aria di aver visto qualcosa a cui non poteva credere.
- Uhm... Sarà... Se lo dite voi...
- (N-non ci crede neanche un po'...)
- Va bene! Mi convincerò strada facendo. Ora che ne dite di accomodarvi nella sala da pranzo? Questo giorno abbiamo un buffet misto con le bacche più rare del globo! Abbiamo persino un maestro del ramen che fa delle pietanze mica da ridere, eh? * Probabilmente non vi farete problemi, visto la fame che avete.
- GROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOWL
Le guancie del licantropo si arrossarono di nuovo.
- C-come faceva a sapere che ero affamato?
- Giovanotto! Questo hotel è aperto da generazioni, persino dalla vecchia Banditopoli! Saprò per certo quando qualcuno non vede l'ora di affondare i denti in qualunque cosa gli capiti a tiro! Su su! Non fate i complimenti: lascerete le questioni importanti a dopo, ok?
Non ebbero il tempo nemmeno di chiedere le stanze, dove fossero i bagni o quanto costava l'alloggio: Darmanitan afferrò di getto Rukio e lo buttò dentro ad un enorme sala, costringendo dunque i compagni a seguirlo. All'interno c'era un enorme tavolo a ferro di cavallo, al cui interno c'era il tanto osannato maestro Mr.Mime. Altri pokémon già si stavano deliziando con spiedini di Baccapapaya e ramen vegetali a base di funghi e Baccalga, arrostite ed ogni ben di dio desiderabile. All'inizio il Riolu provò a restare calmo: sarebbe andato ad un bancone, avrebbe preso una ciotola e si sarebbe rimpinzato educatamente, senza creare panico o confusione. Purtroppo però, la fame, la stanchezza e tutta l'abbondanza davanti ai suoi occhi lo trascinarono in un vortice senza ritorno. Dopo la prima bacchettata non ci fu verso di fermarlo: divorò in dieci secondi due ciotole di ramen bollenti, andando avanti così fino alla trentesima porzione, davanti alle faccie sconcertate dei suoi compagni, dei due mercanti, dello stesso proprietario dell'hotel e di tutti i clienti presenti all'interno della sala. 
- Mon dieu... Sapevo che sarebbe finita così...
- Eheh... Il capitano non si smentisce mai...
- Ffffiondiamoci anche noi, prima che fffffinisca tutto lui!
- Ho ancora una dignità, io, - fece Weavile.
Nonostante avessero avuto una brutta impressione dal comportamento del Riolu, anche loro si impegnarono a fondo: Kenji segui l'esempio del capitano, prendendosi le cibarie desiderate tenendole per sè e approfittando anche della buona birra dall'aroma fruttato di Baccarancia e Baccalemon;
Shinso, invece, da pokémon raffinato che voleva essere, andò direttamente dallo chef per farsi consigliare da lui in persona quale fosse il migliore per lui e come mangiare correttamente il cibo di fronte ai suoi occhi, arrivando a fare una vera e propria discusssione culinaria;
Drapion si fiondò sui ramen a base di Baccaroam * e sugli spiedini di Baccaracolo e Baccanaca, mentre Weavile andò per gli spiedini di Baccaciofo e Baccacocca;
Quello che stupì di più fu Arbok, che si limitò a un ramen a base di Baccababiri e spiedini di Baccapane e Baccacao, di un sapore simile al pane e cioccolato nostro. Victreebel e Pangoro, invece, si accontentarono di un solo ramen a testa, complice il fatto che quel giorno non fu necessario il loro solito impegno per guadagnare, grazie ad un piccolo pokémon di nostra conoscenza. Ques'ultimo, dopo la sessantesima ciotola, si addormentò di colpo, accasciandosi al suolo con un tonfo che rimbombò per tutta la sala, tra le faccie imbarazzate dei suoi colleghi. Una volta concluso il lauto pasto, il gruppo dovette trascinare il Riolu nella stanza assegnata, che nel caso del team Skyraiders corrispondeva al numero 101. Al team AWD invece fu assegnata la stanza 108, mentre ai due amici di Darmanitan la stanza di lusso 40, due piani più sotto. 
- Quando si sveglierà? - Chiese la felina innervosita.
- Calcolando lo sforzo di tre ore, la mole infinita di cibo ingerita meno la radice quadrata di "vi ammazzo se mi svegliate forzatamente"... due ore più o meno, - disse il Frogadier.
- Se fossi nel mio team ti avrei graffiato ogni qual volta ti fossi permesso di dire queste stronzate...
- Sono fortunato, allora! Cracr-
La risata fu interrotta da il lancio di un asciugamano da parte del compagno verde.
- EXCUSE MOI?! CHE COSA SIGNIFICA?!
- Piantala di dire le tue *censura*e vieni con noi, - disse Kenji con il solito sorrisetto maligno, - hanno le terme qua!
- L-L-L-L-LE TERME?!?!?! ARRIVO SUBITO!!
Fortuna volle che, apparte i nostri amici, nessuno quella sera ebbe voglia di andare nelle meravigliose acque dell'hotel Gran Bazar: tra bagni calmi, improvvise battaglie di schizzi e Idropulsar lanciati da una rana infuriata, il gruppo avrebbe provocato la sommossa generale di clienti imbufaliti, il cui risultato migliore sarebbe stato la lamentela al proprietario. L'unica che stette tranquilla fu Weavile, ma per il semplice fatto che, essendo una femmina, ebbe il suo spazio personale diviso dagli altri sei, dove potette godersi un'intera piscina riscaldata tutta da sola, lavando via le preoccupazioni che quella città gli aveva portato.

- Che ci fai qua da sola se non sei in grado di cavartela, eh? [...]
- Fino a che sarò con te, il mondo sarà il nostro parco giochi. Eheh... [...]

******************************************************************************


Centosettantesimo anno del drago, ore 21.50. Davanti alla loro stanza, il team AWD trovò un biglietto di carta contenente delle scritte in katakana:

"Venite tutti nella mia stanza quando avete finito il bagno". 
- Riolu
- (Che palle... Beh, almeno non ho dovuto aspettare due ore...)
- Cosa dice quel biglietto, signora Weavile?
- Entriamo in stanza e lasciamo gli asciugamani: dobbiamo andare dalla palla di pelo. Io prenderò anche la borsa. 
I tre, dopo aver sistemato il tutto nella propria stanza, andarono in quella di Rukio seguendo le istruzioni del biglietto. Assieme al team Skyraiders c'erano anche Victreebel e Pangoro.
- Ti sei alzato vedo, - fece la felina, - credevo non ti saresti svegliato più.
- Diciamo... che c'erano cose più importanti da fare prima. Purtroppo non riesco a dormire se sono preoccupato...
- Mon dieu... Vallo a spiegare ai commensali che ti hanno visto collassare...
Il team AWD si sedette in cerchio assieme al team Skyraiders e ai due mercanti.
- Spero che il riposino ti sia servito per concentrarti su quello che dobbiamo fare, palla di pelo. 
- Non ti fidi delle mie capacità di ragionamento? 
- No, ma con tutto quello che ti sei strafogato metto in dubbio il tuo stomaco. Non voglio fallire una missione per colpa della tua gola.
Victreebel, che era la prima volta che assisteva alle discussioni tra i due team, vide subito lo strano rapporto di concordia e discordia che aleggiava nella stanza.
- Non vorrei intromettermi, ma... c'è bisogno di essere così litigiosi?
- Ricordami perchè anche ugola d'oro e il ciccione sono qui con noi.
- CICCIONE A CHI?!?!
- PARBLEU! CALMATEVI GENTE! Mademoiselle Weavile! Non si addice ad una signora il suo vocabolario, - disse poi Shinso calmando il tono, - non potrebbe rimandare questo suo modo di parlare per un po' ?
La felina non rispose, ma si limitò a lanciare un'occhiata gelida al Frogadier.
- CRA!
- Ritengo che anche loro possano darci una mano, - rispose dunque il licantropo, - e poi, come ha detto Arbok, ci hanno dato la possibilità di trovare questo albergo. Per di più, poichè qualcuno di noi ha dato consigli su come raffinare le ricette di Mr. Mime si limiterà a farci pagare solo 1.000 Poké a testa.
- Cracracra! Non c'è bisogno di ringraziarmi...
- Bene. Se abbiamo chiarito direi di condividere con voi quello che penso e come muoverci. Lasciatemi qualche secondo: devo sistemare ancora qualcosina nel mio discorso.
- Non sarebbe meglio raccontarci tutto? Non c'è bisogno di essere così precis-
Reduce dagli avvenimenti di quel pomeriggio, tutti gli esploratori squadrarono con una faccia cadaverica Victreebel, dicendo chiaramente con le proprie espressioni un sonoro e gigantesco "No". Dopo aver chiuso gli occhi ed essere rimasto con il mento poggiato sulle mani per venti secondi, aprì bocca con tono serio.
- Purtroppo, non sono in grado di di stipulare un piano preciso. Non ho elementi sufficienti per farlo.
I pokémon nella stanza lo guardarono con sguardo interrogativo, chi con una sfumatura di preoccupazione, chi con una di serietà.
- Capitano, dove sarebbe il problema? - Chiese Kenji, - so che vorresti qualcosa di più sicuro, ma semplicemente: prendiamo la sciarpa con i soldi, se non ci riusciamo la prendiamo con la forza. Non è così?
- E' proprio questo il problema: se non prendiamo la sciarpa all'asta dovremo combattere contro altri per prenderla. Il regolamento dice che solo gli ultimi due contendenti possono combattere senza sanzioni o punizioni, ma se rischiamo di spingerci troppo oltre non ne rimarremo intoccati: è impossibile che il compratore legittimo lascerà andare uno strumento tanto prezioso così facilmente. Senza contare che i criminali potrebbero diventare imprevedibili: potremmo rischiare di dover combattere su più fronti. Siamo solo in sei, otto contando anche Victreebel e Pangoro. 
- D-dovremo combattere?! I-io non sono portato per quello! - Contestò Victreebel.
- E' solo in caso accada: non la voglio costringere, ma è giusto farle presente l'eventualità. 
- Se dobbiamo combattere, potete contare su di me. Sono qui per divertirmi, dopotutto! - Fece il Pangoro. 
- La ringrazio, signor Pangoro. 
- A-ASPETTA UN MOMENTO! Pangoro: non hai capito quello che vogliono fare? Il loro obbiettivo è impossessarsi del pezzo forte dell'asta! Hanno intenzione di fare sul serio per l'oggetto su cui probabilmente tutti hanno posato gli occhi! E' più pericoloso di quello che ci immaginavamo!
- E allora?
- E ALLORA! NON VOGLIO FINIRE IN UNA RISSA ED ESSERE SCHIACCIATO COME UN CATERPIE!
- Che cosa stai dicendo, collega? Fino ad un momento fa eri d'accordo di fare parte di questo!
- Questo era prima di capire quale fosse l'obbiettivo...
- Capisco le sue preoccupazioni, signor Victreebel. Posso capire come si senta, ma per la buona riuscita della missione ho bisogno anche del suo sostegno.
Il pokémon Moschivoro guardò con uno sguardo dispiaciuto: aveva capito che il Riolu non aveva nessuna intenzione di metterlo in pericolo, ed il suo comportamento pauroso lo fece sentire in colpa. Tuttavia, non potè stare in disparte per il resto: nonostante avesse accettato di venire a conoscenza delle intenzioni di quel gruppo di "turisti" senza entrare troppo nel dettaglio, la situazione si era evoluta in un modo tale che non gli era più concesso di rimanere troppo lontano dalla luce dei fatti.
- Amico mio, - esordì, - capisco che la tua intenzione non è quella di mettermi in pericolo ma in guardia, e sono sicuro che è anche per questo che prima mi hai chiesto se potevo assistere ma non fare troppe domande. Però... A questo punto sta diventando qualcosa di scortese, non credi? Voglio dire: vi abbiamo dato tutto, dall'alloggio alla disponibilità di accompagnarvi all'asta, mentre noi non sappiamo niente del resto... Se veniamo a conoscenza di qualcosina in più, anche noi potremmo essere più utili, no? 
- Avevo già pensato a questo. Più che cortesia, non sono così stupido da coinvolgere qualcuno senza prima fargli presente l'intero quadro. Però, se fosse partito da me, c'era il rischio che voi vi ritiraste. 
- D-dunque aspettavi che io ti contestassi?
- Già. Ve lo chiedo di nuovo: volete andare fino in fondo?
Pangoro non ebbe dubbi.
- Non farmi ripetere le cose che ho già detto, ragazzino! Io ci sto! GROOOOOOOOOOOARGH!
Victreebel all'inizio era un po' titubante, ma dovette arrendersi al suo stesso codice morale e al rispetto nei confronti del pokémon Occhiotruce.
- Va bene... Se il mio collega ha deciso di aiutarvi, lo farò anch'io: un mercante che si rispetti deve fidarsi di colui che sceglie come suo socio, altrimenti deve lasciare la professione. Se Pangoro lo desidera, neanche io mi tirerò indietro. M-ma non contare troppo sulle mie doti combattive: so usare solo Gigassorbimento, Tossina, Radicamento e Aromaterapia! Non sono adatto agli scontri multipli...
- (Aromaterapia? Ma è perfetto!) Non ci sarà bisogno che lei scenda in campo direttamente. Per quel che mi riguarda, anche solo Tossina e Aromaterapia ci possono essere molto utili!
Shinso stava per interrompere il capo per impedirgli di confidarsi con degli estranei, ma Kenji lo bloccò con una mano sulla spalla, cercando di tranquillizzarlo.
- Se vuole farlo, probabilmente è merito dello Shinkutsu, - gli disse sottovoce, - fidati di lui.
- Per farvi capire la situazione credo basti che vi mostri cosa c'è sotto questa pelliccia-schiuma del mio compagno. Ti dispiace togliermela, Frogadier?
Nonostante la riluttanza di prima, grazie alle parole del suo compagno Grovyle, il pokémon Schiumorana acconsentì al procedimento del capitano, togliendo dal collo del capitano la copertura di schiuma. Una volta finito il lavoro, la sciarpa a strisce verdi e blu fu completamente esposta agli occhi dei due mercanti. Victreebel aspettò prima di proferire parola che il Riolu gli concedesse una risposta più esaustiva, poichè non aveva compreso il gesto dei due compagni. Quando capì che quella sciarpa dovesse significare qualcosa, il pokémon Moschivoro chiese spiegazioni. 
- E... Dunque? 
I team d'esplorazione si guardarono attoniti.
- Cosa dovrebbe significare quella sciarpa? 
Rukio non sapeva come rispondere.
- N-non lo sa?
- Beh, giovanotto: ho girato tanto, vero, ma non posso essere a conoscenza di tutte le verità di questo mondo! L'avevo capito che eravate una squadra d'esplorazione, ma questo non mi dice niente! Cosa ne pensi tu, Pango-
Una volta giratosi verso il collega, si accorse che questo era sbiancato. Con la bocca aperta e la mano sinistra poggiata in avanti in segno di difesa esprimeva la più grande delle sorprese. Per un motivo particolare, le vicende della Materia Oscura avevano colpito da vicino il flusso della sua vita, e quindi sapeva abbastanza da poter riconoscere il simbolo del leggendario team dalle note imprese di due anni fa.
- T-tutto bene collega?
- L-lo dicevo io che non eri un pokémon normale! - fece quello spaventato, - m-mai avrei pensato però... d-di incontrarti in questo modo!
- Potrei dire la stessa cosa io, - disse mettendosi la mano destra dietro la testa, - non mi aspettavo di incontrare il padre di Pancham in questo modo, sinceramente.
Shinso e Kenji sobbalzarono all'unisono.
- EHHHHHHHHHHH?!?!
- Più o meno è stata la mia stessa reazione, - disse il capitano, - non sapete che fatica fare finta di niente! Ahahah!
Nonostante tutti i segnali disponibili, il pokémon Moschivoro rimase ancora confuso.
- Continuo a capirci di meno...
- Collega, vieni qui.
Pangoro prese sottobraccio Victreebel per raccontargli chi fosse l'individuo che si trovavano davanti. Bastò il nome tuttavia per farlo reagire: una volta pronunciata l'ultima vocale, il presentatore professionale sobbalzò all'indietro finendo contro il muro, cambiando l'espressione da confusa a spaventata.
- R-R-R-R-R-R-RU-
- SHH!!!!!!! N-non voglio che il mio nome venga detto in giro, per favore...
- SE-SEI DAVVERO TU!??!?!?! ESISTI DAVVERO?!?!?!
- (Forse dovevo tenerlo fuori...)
- Eheh... E' lui in carne ed ossa... Più pelo, forse, -commmentò il Grovyle.
Victreebel ebbe qualche ripensamento: solo in quel momento capì effettivamente la gravità della situazione a cui si trovava davanti. Se una squadra d'esplorazione importante e conosciuta come il team Skyraiders era coinvolta in qualcosa, voleva dire una situazione grave che avrebbe potuto influenzare tutto il mondo. Purtroppo non potette ritirarsi: se si fosse rimangiato le parole precedenti, ne sarebbe andato del suo orgoglio da mercante. Nascose la paura con un sorriso nervoso, prima di esprimere al meglio i suoi pensieri.
- Eheh... Chi l'avrebbe mai detto...
- Deduco quindi che tu sia ancora dei nostri, - fece il licantropo.
- Un mercante... non si rimangia la parola...
Prima di riprendere a parlare, Rukio si rifece nascondere la Sciarpa dell'Armonia con la pelliccia-schiuma di Shinso, ed invitò i due mercanti ad accomodarsi di nuovo sul pavimento.
- Bene. Ora che abbiamo chiarito procedo a spiegarvi ancora qualcosa. Ho pensato anche a creare un duplicato usando l'Hikari no Mizu di Frogadier * , ma purtroppo ho dovuto scartare allo stesso modo quest'opzione. Io e il mio team abbiamo potuto vederle all'opera da vicino: la quantità di riflessi rossi che quella sciarpa crea al solo movimento sono troppi per poter essere riprodotti fedelmente, e Yamiscilla, per garantirne l'autenticità, probabilmente mostrerà ancora una volta cosa è in grado di fare. Da quello che poi ci ha detto poi Midori, non ha gli stessi effetti che abbiamo sperimentato nella Caverna del Tartaro: è probabile che sia in grado di fare ben oltre quello che era riuscito a fare Slade. E se il pokémon che la compra decide di usarla? Questi sono i miei dubbi...
- Ho capito, - intervenì Weavile, - adesso è tutto chiaro. Ecco perchè hai detto di non essere in grado di stipulare un piano: ci sono troppe incognite per definirne uno preciso. Se dovessimo arrivare lì e seguire un piano fedelmente, dovremmo averne almeno altri cinque di riserva... E' un bel problema...
- E' cosssssì preoccupato degli individui che potrebbero esserci all'asssssta? Non credo sssssia il cassssso, ma... non ci sssssta sssssottovalutando? 
- Non mi permetterei mai. Anzi, sulla carta abbiamo più possibilità di assicurarci il Veloscuro più di chiunque altro. Il problema è che penso di poter considerare innumerevoli scenari, ma non abbiamo ancora la coordinazione per adattarci alla situazione.
- Che seccatura, capo. Ho l'emicrania e non siamo neanche arrivati al dunque...
- Ehi! Non siamo capaci di adattarci? Per tutti i Wailmer: hai appena detto che non ci stavi sottovalutando!
- N-non è un problema di forza, ma di coordinazione! Oggettivamente è la prima volta che facciamo una missione insieme! Individualmente sappiamo cosa fare, ma non sappiamo cosa potete fare v-... Ehm, le altre persone!
- Ehi, palla di pelo: stai dicendo che hai paura che in qualche modo vi possiamo rallentare? Ne hai di fegato per dire una cosa del genere!
- N-non è quello che voglio dire! Grovyle, Frogadier, vi prego: datemi una man-
Nel mentre che pronunciava quella frase, il suo sguardo si era girato verso il compagno Schiumorana, e lo trovò a braccia conserte con lo sguardo verso il basso.
- Sh- Ehm... Frogadier?
- Ehi, Froggy: non è il momento di dormire con gli occhi aperti. Questa è una faccenda importante.
Shinso non rispose: sembrò che tutto quello che stava succedendo intorno nella stanza non avesse alcun peso per lui, talmente era profondo il suo pensiero. 
- Ehi! Sveglia-
- Stavo pensando...
Kenji non ebbe il tempo di scuotere il compagno che questi rispose all'appello.
- E' qualcosa di cui noi possiamo diventare partecipi o devi seguire l'esempio del tuo capitano? - Chiese stizzita Weavile. Il pokémon Schiumorana rispose come se la provocazione non fosse stata detta, mantenendo lo sguardo verso il basso.
- C'è qualcosa che non quadra in questa faccenda...
I pokémon in stanza si zittirono, in attesa di conoscere le sue parole.
- Il Veloscuro... Sappiamo bene che questo strumento è pericoloso: lo abbiamo provato sulla nostra pelle, e i fratelli Kecleon ci hanno riconfermato questa nomea. Abbiamo saputo anche che è in grado di fare molto di più di quello che sappiamo. Questo sembra possa controllare gli altri pokémon a piacimento. Dunque, uno strumento che qualunque poco di buono farebbe a gara per averlo, e hanno la fortuna di avere a disposizione qualcuno che glielo fornisca. Uno strumento potentissimo, capace di imporre la propia volontà su chiunque la pensi diversamente da chi la indossa.
- Dove vuoi arrivare, froggy?
- Questo oggetto... A tutti farebbe comodo: tutti vorrebbero averlo. Un potere così grande farebbe gola a chiunque. Ma allora...
L'ambiente nella stanza si congelò, come se stesse per arrivare una rivelazione shockante che avrebbe risolto il più grande dei misteri. Così era tale l'effetto che il monologo ebbe sui presenti là dentro.
- Perchè venderlo?
La rivelazione arrivò come la nebbia d'inverno: non sorprese nè spaventò qualcuno, ma la tensione era tale da lasciare il dubbio nell'animo di tutti.
- Mi spiego: sarebbe molto più utile allo stesso dottore, no? Potrebbe vendere gli oggetti dell'asta senza problemi e senza alcuna fatica, oltre al fatto di potersi permettere di pensare più in grande. Se è così geniale, com'è possibile che non abbia pensato a qualcosa del genere? E per di più pensa di venderlo... questa cosa non ha senso.
Fu come se il pavimento sottostante fosse improvvisamente crollato: tutti quanti, persino Kenji, riuscirono a carpire un differente scenario da quello descritto da Rukio. L'intuizione di Shinso fece preoccupare tutti quanti, il capitano compreso.
- Non ha nessuna intenzione di venderla... - commentò con uno sguardo serio, - l'asta... non è altro che una gigantesca trappola...
- Tch! E io che pensavo di cavarmela con qualche fendente...
- Questo cambia completamente le carte in tavola, - commentò la felina.
- CRAAAAAAA!! PERCHE' NON MI SONO FATTO GLI AFFARI MIEI?!?! ADESSO MI STATE TERRORIZZANDO!!!!
- Calma, Frogadier, - disse il licantropo poggiandogli le mani sulle spalle, - Invece hai fatto bene! Signor Victreebel.
- S-sì?
- Ha già assistito a quest'asta l'anno scorso, vero?
- O-ovviamente...
- E... è mai successo qualcosa di strano?
- Apparte le risse, niente che possa essere utile purtroppo...
In quel momento intervenne Kenji.
- Capitano.
- Dimmi, Grovyle.
- Di solito non parlo, ma... Ho una mezza idea su quello che vuole fare questo Malamar.
- (D-da quando gli vengono delle brillanti idee?) Ti ascolto.
- Vado dritto al dunque, anche se sarò un po' brutale: quando questa ranocchia ha provato il Veloscuro di Slade ha rievocato un vecchio ricordo tragico. 
Il Frogadier si rimise a braccia conserte, come a proteggersi da una folata di vento fredda.
- E poi boom: ha schizzato Neropulsar da tutte le parti. Ecco... Come si dice... Che seccatura: ho già dimenticato cosa volevo dire...
Weavile lo squadrò delusa, commentando questa sua distrazione con: - quanto puoi essere inutile a volte...
- Ho capito, amico mio: intendevi dire che, molto probabilmente, le sciarpe accumulano energia negativa, giusto?
- Precisamente.
- Sì, mi è ero già fatto un pensiero simile: ha senso se consideri il fatto che la consistenza del golem per voi due era simile a quella di un'ombra. Se prendiamo questa ipotesi per vera, vorrebbe dire che il vero piano di Yamiscilla è riunire tutti i criminali per accumulare una qualche energia negativa prodotta dalla loro malvagità. Sì... Questo è un bene! Se sono queste le sue vere intenzioni abbiamo una possibilità! Ascoltatemi tutti... Pssss... Psss... Pss...

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Sogno nel letto:
sospiro palpitante.
Mela, e mera. 

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- r... ... r... ... r... ... r... ... r... ... 
- mmmmmm...
- r... ... r... ... r... ru...
- mmm... mmm...
- r... ki...
- gn...Gn... Chi...
- ru... kio...
- Chi... Cosa...
- RUKIO!
- WUAAAARGH!
Centosettantesimo anno del drago, una di notte. Nella sua stanza d'albergo, Rukio fu destato all'improvviso nel suo sonno da una voce indefinita. Spaventato dall'improvviso evento, si destò da sotto le coperte mettendosi in guardia, pronto ad affrontare il pericolo manifestando il Meisoku. Tuttavia, l'unico essere vivente presente al momento era proprio lui stesso. Fece uno sbuffo di delusione nei suoi stessi confronti, e si riaccasciò sul letto.
- (Che problemi hai, Rukio? Ti lasci spaventare così da un sogno? Da quando una riflessione dei tuoi ricordi ti fa paura? A quanto pare la giornata è stata più lunga del previsto...)
Si risistemò le coperte, accorgendosi di aver accidentalmente bucato la coperta con la sua aura. 
- (*censura*... Ora che dico al proprietario? Spero non costi un occhio della testa... Potrei nasconderla? Non mi ha visto nessuno, potrei anche riuscirci! No... Che figura ci farei con gli altri? Se non do il buon esempio io... Torniamo a dormire che è meglio...)
Si ripose sul cuscino, cullato dalla fredda aria del deserto, solo soletto nel letto di Piumabella. Si sarebbe addormentato con tutta la facilità e la tranquillità del mondo, complice il fatto di essere l'unico individuo nella stanza...
- mmmm.... zzz... 
La risposta è sì, mio caro lettore: in quella stanza Rukio non doveva essere l'unico pokémon all'interno della stanza.
- (Un momento), - pensò ridestandosi dal sonno, - (qualcosa non va).
Si guardò in giro: i due letti ai lati del suo erano completamente vuoti. Lì sdraiati dovevano esserci i suoi compagni, che avrebbero dovuto rispettare la volontà del capitano di dormire serenamente in vista della missione di domani.
- (Santo cielo... Dove sono finiti?)
- (Che seccatura... Dovrei starmene tranquillo a dormire nel letto e prepararmi per domani. Ma quel dannato letto... E' troppo comodo! Non sono proprio abituato...)
Cercando di tenere i suoi pensieri solo per la sua mente per non svegliare nessuno, Kenji stava girovagando per l'hotel, cercando di stancarsi per prendere sonno. In quel momento era all'ultimo piano.
- (Eheh... Sarà divertente domani: spero proprio che il piano fallisca e che dovremmo ricorrere al piano di riserva! Non vedo l'ora di scatenarmi!)
Nonostante il momento di contentezza di prima, il pensiero successivo lo fece diventare preoccupato.
- (Mi chiedo se starà dormendo, quel Froggy... Conoscendolo, non riuscirà a chiudere occhio. Beh, non che possa dargli torto... Dopotutto... Siamo nelle sue mani, no?)
Non ti rivelerò tutti i dettagli, mio caro lettore, per non rovinarti la sorpresa. Ti posso dire solo questo: il piano principale, a grandi linee, implicava che Shinso, con il suo Hikari no Mizu *, avrebbe costantemente dovuto mascherare la Borsa dell'Esploratore del team Skyraiders, permettendo l'introduzione degli strumenti chiave. Sebbene Arbok avrebbe potuto contenere due borse, era necessario che la borsa fosse ad una portata immediata, per usarla nel modo corretto. All'asta, a detta di Victreebel, il dottore poneva uno stretto controllo, vietando l'introduzione di strumenti come rami e sfere, permettendo solo di portare bacche salutari e mele, dunque non era possibile normalmente portare strumenti potenti come l'Evadisfera e la Bloccosfera, che avrebbero sicuramente facilitato il lavoro. Il Frogadier doveva assicurarsi di mantenere a lungo l'llusione per poter usare la Proteggisfera, l'Evadisfera, l'Appellosfera e la Bloccosfera. La prima serviva a proteggere i non coinvolti da eventuali attacchi a sorpresa, o peggio l'attivazione del Veloscuro; la seconda e la terza erano per la fuga; l'ultima serviva ad impedire che i criminali della sala diventassero schiavi del potere di Yamiscilla. Il problema stava nel giusto timing: una volta rilasciata il tremendo Meisoku oscuro del Veloscuro non sarebbe stato più possibile attivare le sfere, poichè si sarebbero rotte all'atto. Quindi, era neccessario che la prima e l'ultima sfera fossero attivate da due pokémon contemporaneamente. Non solo: l'Hikari no Mizu aveva la pecca che l'utilizzatore dovesse continuamente usare le proprie forze e mantenere il sigillo del Confronto per tutta la durata della tecnica, o si sarebbe rotta, rendendo davvero il tutto nelle mani del Frogadier, come aveva già detto Kenji.
- (Yawn... Ora comincio ad avere sonno. Penso di fare un ultimo giretto per poi tornare... uh?)
Nel mentre che attraversava un corridoio, si accorse che una finestra a due ante era completamente spalancata, dalla quale entrava una corrente di vento molto forte.
- (Tsk! Che esagerazione... Se il vento è così forte bastava solo un'anta aperta... Che seccatura...)
Quando attraversò il punto sopracitato, sentì la presenza di qualcuno proveniente da fuori, probabilmente dal balcone che si estendeva lì. Incuriosito, provò ad uscire all'aperto, non curante del freddo gelido del deserto, ma senza trovare alcun essere vivente.
- (Devo essere davvero stanco se mi immagino cose del genere...)
Alzò lo sguardo al cielo, incrociando quello di una luna piena bianca come la neve.
- (Se non altro c'è un bel panorama qu-)
Quando guardò verso l'alto, notò qualcosa: dal soffitto scendevano dei piedi blu palmati, che lui conosceva molto bene.
- Non me lo sono immaginato allora: che ci fai lì?
Non ottenne nessuna risposta dal suo compagno Frogadier.
- Ma tu guarda...
Senza fare un secondo richiamo, spiccò un salto dal balcone per raggiungere il soffitto, posizionandosi di fianco a Shinso. 
- Ehi, Froggy viscido: posso sopportare un solo compagno con la testa fra le nuvole, e al momento quel posto è occupato dal capitano.
Ancora una volta, il Frogadier non rispose: era completamente rapito dalla Luna piena, dalla quale si faceva accarezzare gli occhi come un cagnolino si faceva fare i grattini dal proprio padrone.
- EHI!
Il grido del compagno Legnogeco lo riportò alla realtà.
- Uh? Ah... Sei tu. Mon dieu... Mai una volta che riesca a godermi la Luna in santa pace...
- Non usare quelle espressioni francesi quando sei da solo con me. Mi danno sui nervi... Almeno quando non c'è nessuno intorno voglio parlare davvero con te.
Noncurante dell'ennesima provocazione del compagno, fece un sospiro e concordò con lui. 
- Hai ragione... scusa...
I due stettero in silenzio per qualche secondo, continuando a guardare la Luna con i suoi riflessi presi in prestito dalla calda sorella. L'aria fredda si abbassò, trasformandosi in una leggera brezza.
- Bella, vero? - Chiese Shinso al suo compagno, rompendo il silenzio.
- Non è male... Già...
- Se penso che deve la sua bellezza a qualcos'altro, un po' mi intristisce... Sembra un diamante con le sfumature di un zaffiro...
- Anche le pietre preziose devono la propria bellezza alla luce, no? Non è tanto diverso...
- Hai...ragione. Ultimamente sei più poetico o sbaglio?
- E' colpa vostra: se continuerete a sparare stronzate del genere, probabilmente mi rovinerò anch'io.
- "Il dilemma del cambiamento", eh? Non avevi tutti i torti allora! Un giorno ti troveremo ad insegnare in una Scuola Pokémon forse! Cracracra!
 Kenji lo squadrò con un occhiata iraconda, ma si trattenne ammettendo dentro di sè che il commento era molto divertente.
- (Forse è un bene lasciarlo ridere così) 
- Sai... Amico mio, - disse Shinso con tono serio, - penso siamo cambiati tanto da quando facciamo parte di un team d'esplorazione: io sto realizzando i miei desideri, e tu stai diventando ogni giorno sempre più forte. Anche se non lo do a vedere, sono molto felice...
Il Grovyle rimase in silenzio ad ascoltare, mentre dalla medesima finestra un piccolo licantropo blu cercava spazientito i propri compagni.
- (Porca miseria se devo fare il badante all'una di notte! Appena li trovo mi sentono!)
- Credo di non essere mai stato così felice in tutta la mia vita...
- (Uh? Shinso? Dov'è?)
- Ma... Qualcosa ti preoccupa, vero?
- Sì... - rispose accennando ad un sorriso, - è buffo, no? Il Senken no Kenkaku che riesce a leggere nel cuore di un Frogadier con nessun spirito combattivo, quasi avesse le antenne di Celebi... 
- Dai, arriva al punto per... per...
- Per favore?
- Sì, quello insomma. Domani abbiamo una missione da compiere.
Shinso guardò il compagno con sguardo intimidito, per poi rivoltare la testa davanti a sè, tenendola fra le gambe raccolte.
- Io... Noi non abbiamo mai detto niente al capitano. Il nostro passato, le nostre paure più profonde... Lavoriamo molto bene insieme, e lui si fida di noi come se fossimo suoi fratelli. Persino oggi, durante la spiegazione del piano, ha voluto che io fossi la pedina più importante di questo gioco, nonostante tutto quello che è successo nel colosseo. Noi sappiamo bene ciò che lui ha dovuto affrontare, di quanto sia stato difficile per lui l'aver perso una persona importante, mentre il capitano di noi non sa niente... Non è giusta una cosa del genere, non credi? Vorrei dirgli tutto prima di procedere oltre: non è il genere di persona che si merita questo! Eppure... Ho paura...
Prevedendo cosa stava per dire il compagno, rimase in silezio, rivolgendo anche lui in avanti il proprio sguardo alla Luna.
- Quello che sono... Quello che ho fatto... Mi accetterebbe ancora se lo sapesse? Chi mi accetterebbe? E se non lo facessi, per quanto ancora riuscirei a portarmi questo peso? 
Nel mentre che parlava, Rukio, che stava origliando la conversazione, stava pensando a come agire in una situazione del genere.
- (Non dovrei ascoltare questa conversazione... Mi piacerebbe sapere, vorrei aiutarlo, ma... Non è così che deve succedere).
- Uff... Ne abbiamo già parlato di questo, no? - Disse Kenji, - se davvero il capitano voleva sapere di te, avrebbe usato il Shinkutsu quando ha scoperto di poterlo fare, no?
- (Esatto! Non c'è bisogno di un potere speciale per capire quanto Shinso stia soffrendo... Non devo costringerlo. Forse è meglio che me ne torni dentro...)
Il capitano del team Skyraiders fece per chiudere la finestra e tornare nella sua stanza.
- Io... Io non merito tutto questo... Dovrei solo trovare un buon posto dove poter stare solo, e morire...
Rukio si fermò sul posto.
- Non dovevo creare questi legami fin dal principio: adesso sono costretto ad andare avanti affinchè voi non mi perdiate, perchè ne soffrirei troppo a sapervi tristi... Tu, - disse rivolgendosi a Kenji, - tu... quel giorno, mi dovevi abbandonare... Ecco cosa penso...
Intorno al licantropo, il tempo si fermò: era davvero giusto così? Lasciarlo affogare nelle sue stesse lacrime aspettando che lui ritornasse a galla da solo? No... Non era quello che doveva fare. Ognuno è creatore e profeta del proprio demone interiore: se il tuo desiderio era quello di ucciderlo, solo tu avevi il potere di farlo. Questo era ciò che pensava Rukio. Tuttavia, in quel momento capì che ciò non sarebbe bastato per il Frogadier: per salvarlo dal suo mare di lacrime, era necessario che qualcuno gli lanciasse un salvagente. Senza lasciar dire un'altra parola di troppo al suo compagno Schiumorana, con un salto repentino uscì sul balcone e saltò sul tetto, con lo stupore dei due amici intenti a discorrere.
- Cra! C-capitano? C-credevo stesse dormendo!
- Origliare non è una cosa che un eroe dovrebbe fare... Beh, non che mi importi...
Il Riolu si avvicinò al compagno con uno sguardo serio, come se Shinso avesse compiuto un orribile peccato.
- N-non dicevo sul serio, capo! N-non avevo intenzione di t-togliermi la vita o simili! I-io sono feli...
Quello che fece il capitano, non lo aveva mai fatto con nessuno: credeva che cose del genere fosse segno di debolezza, e una cosa talmente poco virile che chiunque avrebbe potuto deriderlo. Ma in quel momento sentì che era la cosa più naturale e confortante che si potesse fare. Facendo attenzione a non toccarlo con i palmi delle mani, abbracciò il compagno mettendo il suo viso a sinistra di quello dell'altro.
- C-capitano?
- Se il mio più grande difetto è l'emotività, il tuo è quello di essere troppo severo con te stesso. Non c'è bisogno di un potere speciale per capire quanto tu soffra...
I due amici erano paralizzati: non avevano mai visto questo lato eccessivamente benevolo del capitano, sebbene sapessero quanto possa essere naturalmente portato al bene.
- Non devi preoccuparti di quello che pensano gli altri: se ti stai impegnando così tanto alla maschera che indossi, vuol dire che questo è ciò che vuoi essere... Che tu sei. Non vi ho mai chiesto da dove venite, nè che peso vi portate dentro. Ognuno è creatore e profeta del proprio demone interiore: se vuoi sconfiggerlo, devi essere te a volerlo. Sappi una cosa, però: noi saremo qui a gettarti quante ancore di salvezza possibili. Ti assisteremo nel dargli il colpo di grazia, se necessario. Quando tu lo vorrai, i tuoi amici saranno qui ad ascoltarti. Ma non avere fretta, ok? Non fare della tua gentilezza un difetto...
Shinso non riuscì a dire un'altra parola: si sentì soffocare nel grembo di un'amorevole madre con serenità e dolcezza. Non trattenne le lacrime: non perchè non vi riuscì, ma perchè non sentì il bisogno di trattenerle. Nonostante l'immensa tristezza per aver solo pensato che il capitano potesse rimproverarlo, non uscì neanche un grido dalla sua bocca, nessun suono. Aggrappandosi alla schiena del capitano con la mano destra, si abbandonò in un pianto sommesso, abbracciando fortemente il suo caro mentore, mentre le calde lacrime, raffreddandosi all'aria aperta, gli rinfrescavano il viso addolorato. Kenji non andava d'accordo con  questi momenti esageratamente toccanti, ma decise di rimanere in disparte e in silenzio nel rispetto del gesto del piccolo licantropo, lasciandosi scappare un "vergognoso" sorriso, lasciando che la notte del deserto potesse godersi appieno la benevolenza tra due anime sole.


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Centosettantesimo anno del drago, tre di notte.
- S-senpai? E' s-sicuro sia una buona idea? 
- Shhhh! Parla più piano, - rispose Draigen sussurrando.
- S-scusami...
- Secondo le informazioni, qui si dovrebbe trovare l'asta del dottor Yamachi. Diamo un occhiata per vedere se c'è quello che cerchiamo, dopodiché ce ne andiamo. Se invece lo troviamo, ce lo portiamo via.
- M-ma... Non ci arresteranno così?
- OHOHOHOHOHOHOH!
- (*censura*!) State giù!
Draigen e i suoi compagni si trovavano in un enorme tendone da circo, con trapezi appesi al soffitto e due torri di legno collegati da una fune. Su quello che doveva essere un palcoscenico, tuttavia, c'era tutto fuorchè attrezzi da circo: enormi scatoloni chiusi riempivano la sala. Tra le possibili diavolerie presenti, una figura a noi incognitamente nota danzava tra questi sventolando i tentacoli ai quattro venti.
-Non vedo l'ova ke avvivi domani! E' diffizile dovmive con tutto kvello ke zuzzedevà! OHOHOHOHOHOH!
- (Quello sarebbe... Yamiscilla? )
- E' un vevo pekkato che mi dovvò zepavave da zevti zioiellini... Uhm... Fovze dovvei vipvendevmeli una volta che il piano zavà attuato? Du liebe Güte (*)... Non è pvofezzionale! Pevò... Ova che zi penzo una volta contvollati non avvanno più bizogno di koze del zeneve... Dovvei lazziav covveve?
I tre pokémon, già terrorizzati dalla situazione, si preoccuparono ancora di più quando Yamiscilla, preso dal suo impeto di megalomania, cominciò a parlare a se stesso di ciò che aveva intenzione di fare l'indomani, di quanto l'ultimo spettacolo della sua vita sarebbe stato trionfante e strabilgiante.
- (Ma questo... Questo è fuori di testa!) - Pensò dentro la sua testa Draigen.
- Kizzà kome veazivà il mio ozpite zpeziale...
- (Dobbiamo andarcene da qui e dirlo a tutti! Subito!) Ragazzi! - Disse sottovoce, - quando se ne va torniamo indietro! Dobbiamo fermare questo pazzoide!
- Chi dovreste fermare voi, esattamente? 
Non riuscì a proferire un'altra parola: nel suo lungo pigiama rosa a cuori,  Rossella puntò in faccia al pokémon Fiamma un Elemental Laser caricato con Pietraidrica.
- (*censura*!)
- Vozzella? Ke zi fai zveglia a kvezt'ova?
- Avevo il brutto presentimento che qualche buon tempone avesse intenzione di rovinare la festa di domani, e a quanto pare il mio sesto senso non mi tradisce mai. Certo che hai un bel coraggio a venire qui di soppiatto ridotto così, te ne do atto, - disse guardando le bende.
- UN INTVUZO?!? OHOHOHOHOH! FANTAZTIKO!
In alto dalle tribune, Amarilla si svegliò a causa delle urla del dottore.
- Yamachi-chan... Yawn... Perchè urla a quest'ora?
- Avvivi ziuzto in tempo, Amavilla! Aiuta Vozzella a teneve a bada kvezti intvuzi!
- INTRUSI?!?!? DOVE DOVE DOVE?!?!? YAYYYYYYYYY!! CHE BELLO, DEGLI INTRUSI!! POSSO SPARARGLI CON LE LUCINE?!?! PER FAVOOOOOORE...
- Non credo che il signor Yamachi abbia intenzione ancora di farli fuori. Probabilmente li potremo usare in qualche modo, - gli rispose la sorella.
- OHOHOHOHOH! Mi konozzi tvoppo bene cava, zono luzingato...
- (Se riesco ad aspettare il momento giusto potrei riuscire a svignarmela. Pietraidrica? Eheh... Se sapessero... Sono solo in tre: con il Flash di Tessarion dovremmo riuscire a...)
Girandosi verso la Dragonair, si accorse che ella era svenuta con un espressione disperata.
- (MI PRENDI IN GIRO?!?!?!? TESSARION! SVEGLIATI!)
- Guavda guadva... - disse lo scienziato, che nel frattempo era salito sulle tribune, - koza abbiamo kvi? Ha degli zvtani guzti in fatto di veztiti, ziovanotto...
Il Charmeleon non rispose, ma digrigno i denti verso di lui.
- Kombattivo! Mi piaze! Zono zpiazente di avev azzidentalmente vivelato il mio piano, volevo ke fozze una zovpveza!
- (Ora o mai più!) TUON- 
- Non pensarci neanche, tesoro, - disse Rossella puntando un laser a Pietralbore contro Tessarion, - sono sicuro che combatterti potrà essere un problema, ma non credo che i tuoi compagni siano al tuo stesso livello. Altrimenti, avrebbero già fatto qualcosa mentre tenevo te sottocchio, non credi?
- Ohohohoh! Zupevba come zempve, Vozzella!
- Il piacere è tutto mio, dottore. 
- Bene bene: ova che abbiamo fatto amizizia, che dizi di vimaneve kvi pev uno zpuntino nottuvno? Abbiamo taaaaante koze di kui pavlave... UUUUUHUHUHUHUHUH...


 
**************************************** NOTE DELL'AUTORE ******************************************

- Explaining: 

1) Più o meno la lunghezza di venti Steelix equivale a duecento metri di edificio;
2) Piumsalute è uno strumento che fa parte della famiglia della Piumabella, solo che al centro c'è una piuma verde. Se ingerita aumenta i Punti Salute del pokémon;
3) Sebbene esista il ramen nella storia, il brodo è vegetale. Ciò è un risultato della civilizzazione, che ricordo nella storia sta avvenendo solo di recente;
4) La Baccaroam, come effetto, ha quello di ridurre l'efficacia delle mosse di tipo drago;
5) Ricordo l'effetto dell'Hikari no Mizu: usando l'acqua con questa tecnica era possibile cambiare i riflessi di qualcosa, rendendolo invisibile o trasformandone i colori.


- Legenda: 

Shinkutsu (心掘): Scavacuore, Heart-digger.
Eridon : Drago verde, Green Dragon;
Tessarion: Regina Blu, BLue Queen;


- Curiosità:

  •  Per il momento tra Shinso e Rukio, la traccia d'ispirazione è di Naruto, chiamata Loneless;
  • il nome deriva da uno dei draghi della serie di Christofer Paolini, ed era soprannominato il re dei draghi. Non ho letto il libro, ma ho deciso questo nome perchè significa drago verde e mi sembrava buffo mettere uno con soprannome importante come una sorte di servitore;
  • Tessy è l'abbreviazione di Tessarion, da le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Significa Regina Blu
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Capitolo 4: Benvenuti nel teatro degli orrori (Prima parte):

 

- Avanti il prossimo...
- O-ok...
- Dovrete... Passare sotto questo metal-detector... se vorrete entrare... I tipi acciaio invece da questa parte... fate passare solo... le borse... Verranno... Etichettate...
- Hai visto quella, compare? 
- Shh!! Sottovoce!
- S-scusa. 
- Sì, comunque. Mi toglie la gioia di vivere...
- Nella prigione a Brumezia c'erano più sorrisi... E non sto parlando delle guardie...
- Se non altro... possiamo rifarci con la sorella!
- Mamma mia, non la nominare! Quanto mi piacerebbe passare del tempo con lei...
- Ahahahah! Sogna, compare! Un roditore come te non ha alcuna chance! 
- COSA DICI?!?!? SAI QUANTE TOPINE SONO CADUTE AI MIEI PIEDI PER QUESTI DENTI PERFETTAMENTE LUCIDI?!?!?
- EHI!
- IK!
L'attenzione del Raticate venne chiamata dall'oggetto dei suoi desideri.
- Hai qualche problema?
- N-n-n-n-o! S-s-s-tavo solo parlando con il mio c-c-c-c-ompagno... C-c-c-c-cose nostre, sa...
La Lopunny la guardò con sguardo magnetico, mettendosi una mano sotto il mento ad enfatizzare un sorriso ammaliante, rapendo il pokémon Topo dalla sua difesa.
- (E'.... E' TROPPO CARINA!)
- Cosa c'è? - Chiese lei, - Per caso... Mi trovi attraente? Beh... non che non ti possa capire: è una reazione normale quando ci si trova in mia presenza...
Raticate non badò alle sue parole: ormai era completamente ipnotizzata dall'attraente coniglietta.
- Facciamo così: oggi pomeriggio verso le diciassette non ho niente da fare perchè probabilmente avremo finito di sistemare. Che ne dici se più tardi mi accompagnassi a fare shopping? Sai... Avrei proprio bisogno di una mascotte carina come te. Ti va? 
Nel mentre che diceva quella frase, la mano si era posata sul mento del bandito, grattandogli dolcemente fino a provocare quasi piacere. Il poveretto, inerme davanti al Fascino della Lopunny rantolò un sì dalle sue labbra, davanti al suo compagno invidioso.
- Grr...
- Okay! Allora è andata! Torno a lavoro se non ti dispiace. Mi raccomando: potrei piangere se non mantieni la promessa...
- N-NON LO FAREI MAI! TE LO GIURO SULLA MIA VITA!
- Eheheh... Va bene! - Disse con fare agraziazto, - allora a dopo!
Tornò dalla sorella, che stava continuando il lavoro da sola.
- Che tristezza...
- Su con la vita, Purpurea! Ti ho lasciata solo qualche secondo!
- Non mi riferivo a quello... Bluetta... Avanti il prossimo...
- E a cosa allora?
- Sei crudele, sorellona... Non c'è mai stata una volta che tu abbia mantenuto la tua stessa promessa...
- Cosa ci posso fare, sorellina? Lo hai visto, no? Mi stava mangiando con gli occhi come un Heracross si divora il miele... Almeno gli ho dato una speranza!
- Fai così con tutti... Avanti il prossimo... No, tu no... 
- Scusi? 
- Non ha letto il regolamento? Niente sfere qui...
- Oh? Davvero? Che sbadato! 
- Sbadato un corno... Quella è un'Arraffasfera...
- Eheheh! Beccato! Sembra che lei abbia un buon occhio, signorina!
- Risparmiami la sviolinata e lascia qui tutto... Non farmelo ripetere...
- Ok ok!
Il sedicente bandito posò la sfera in bella vista, vicino a Bluetta.
- Bene! Scusate se vi ho rallentato! Meglio che mi sbrighi per rimediar-
Non fece in tempo a varcare il metal - detector: con uno scatto, Purpurea si girò verso di lui e lo colpì con un Calciorullo dietro la schiena, rompendo le altre tre Arraffasfera nascoste dietro il suo vestito.
- Ahia ahia... che male...
- Quando ho detto tutto... ho detto tutto... Non sfidare la fortuna, spazzatura... 
- NON SI TRATTANO COSI' CLIENT-
Non riuscì a finire la frase: lo sguardo vuoto e tetro di Purpurea lo paralizzò sul colpo.
- Il deserto è molto grande... dubito che qualcuno si accorgerà se qualche piccolo insignificante granello sparisce...
- N-non lo faccio p-più... Abbi pietà...
- Sarà meglio... Entra, prima che cambi idea...
Senza discutere oltre, il bandito si avventurò in un entrata nera come la pece, illuminata da qualche candela.
- Santo cielo, Purpurea... Ci credo che non trovi mai un maschio...
- Non siamo qui... per divertirci... la vita non è felicità... la vita è...
- La vita è sofferenza! Sì, sì: sappiamo qual'è il tuo motto: ora torniamo davvero a lavoro o è la volta buona che il Dottore ci punisce davvero!
- Niente sarà peggio della morte...
- Povera me... cosa ho fatto di male... 

******************************************************************

Centosettantesimo... Anno... del... drago... Non ti piace? Scusa, ma parlare di lei influenza negativamente anche me, purtoppo... Dicevamo: centosettantesimo anno del drago, ore 9:40 di mattina. Verso la periferia della città, un enorme tunnel che si estendeva sotto terra portava ad un'entrata di sicurezza dove ogni forestiero che varcava la soglia veniva controllato da cima a fondo per evitare di introdurre oggetti scomodi alla famosa asta. Al varco del tunnel Bianca e Nerona si occupavano di controllare il flusso di individui, mentre ad accogliergli per il controllo stavano Purpurea e Bluetta, due Lopunny dall'atteggiamento parallelo e antisonante, che ti ho presentato prima. La pokémon Coniglio con i batuffoli blu e la pelle scura teneva alla cura del suo corpo più di ogni altra cosa, rendendola la sorella più sensuale tra tutte, mentre l'altra era già tanto se aveva un'aspettativa di vita: tra le sorelle era la più pessimista e non c'era giorno che non lo passasse a rivangare l'inutilità dell'esistenza. Il suo obbiettivo era quello di vivere più a lungo possibile per dimostrare che sono più i momenti negativi che i momenti positivi, andando a convalidare la sua tesi. E no: non chiedermi quale trauma avesse vissuto per diventare così, perchè sebbene ne sia l'autore neppure io voglio la responsabilità su di lei. Le altre sorelle, invece, si stavano occupando di assicurarsi che ogni partecipante avesse il suo posto a sedere, consegnando a ciascuno un numero per indicare la poltrona d'appartenenza. 
- Nice! *  Apprezzo molto quando le persone decidono di venire presto per assicurarsi di non arrivare in ritardo, - fece Viridia, - se foste venuti qualche minuto in più sarebbe stato difficile trovarvi otto posti di fila! Sono contenta per voi! Dunque vediamo... 
Su un tavolo coperto da una tovaglia rossa, la coniglietta rovistò tra i vari biglietti per vedere se c'era una serie di otto biglietti da poter consegnare al gruppo di pokémon cappeggiato da un Riolu con una sciarpa nera.
- (Maledizione! Non si capisce niente in mezzo a queste carte...)
- Qua sorellona! Questi sono tutti attaccati!
La sua assistente, quel giorno, era la più piccola delle Hokuto no Shimai (*) al servizio di Yamiscilla: Amarilla. 
- Oh, sono così distratta! Ti ringrazio sorellina!
- Eheh!
- Ecco a voi, Gentleman! Fila F, posti dal 32 al 39! Vi auguro... Uhm... Sta bene, mister?
Davanti a lei, Shinso stava facendo una faccia da beota assente, con il dito indice della mano sinistra infilato in una narice e il medio sulla pelle del naso.
- Geh...Geh...Geeeeh...
- N-non si preoccupi, - intervenne Rukio, - purtroppo il nostro compare è troppo onesto quando si tratta di belle femmine, e quando si trova davanti a delle splendide signorine come voi, la narice sinistra comincia a sanguinargli senza controllo. Se avessimo saputo di avere il piacere di incontrarvi, ci saremo preparati meglio!
- Oh... Capisco... Ma starà bene? Sembra non capisca più niente...
Per tranquillizzare Viridina, intervenne Drapion. 
- Rhahahah! Stia tranquilla, pupa! Tempo di sederci sulle tribune e riusciremo a calmarlo!
- E' una seccatura, - disse Kenji, - ma non possiamo mai sapere cosa succederebbe se gli lasciassimo fare quello che vuole...
La coniglietta verde non si fece ulteriori domande: sarebbe stato scortese non fare accomodare quel gruppo di pokémon che aveva pagato soldi per entrare con inutili preoccupazioni, senza contare il fatto che avrebbe rallentato la coda significativamente.
- Va bene... Non vi trattengo oltre! Buona fortuna e spero che riusciate a trovare quello che cercate!
Salutandolì così, il nostro team d'esplorazione andò ad occupare le poltrone assegnate. Oltre ai nostri protagonisti, con loro erano presenti Pangoro e Victreebel, come stabilito dal piano.
- Maledizione, dannato Froggy... E' proprio necessario quella faccia ridicola? Sto facendo una fatica tremenda a trattenermi!
- Mon Dieu... Fammi il piacere di stare zitto, - fece Shinso, parlando normalmente, - già è una fatica mantenere l'illusione per tutto questo tempo, non ti ci mettere anche tu a rinfacciarmi la ridicolosità della situazione! Menomale che questa opzione era fattibile! Immagina se avessi dovuto infilarmi il Sigillo del Confronto nel...
- NON C'E' BISOGNO DI DIRLO! - Gli interruppe il nostro licantropo, mentre il Grovyle si dovette mettere una mano davanti alla bocca per non sputare l'anima. 
- HA INIZIATO LUI CAPO! NON MI STO DIVERTENDO!
- Nemmeno io se per questo, - rispose con sguardo serio, - piantala di urlare o atttirerai l'attenzione!
Nel mentre che i tre davanti battibeccavano, Pangoro si prese la confidenza per rivolgere la parola a Weavile.
- AHAHAHAH! Certo che quel piccoletto è una furia!
- Almeno sa farsi rispettare... 
- Se non avessi personalmente sperimentato la sua forza, non ci avrei mai creduto che fosse così! Non mi aspettavo neanche riuscisse a mettere in un unico piano così tante idee strampalate!
Alla sua destra, Arbok si aggiunse alla conversazione.
- Non me lo ffffaccia pressssente...
- Uh? Qualcosa non va, biscione?
- Andare in giro con quessssta cossssa... Non mi rende giusssstissia! Mi ssssento un ffffenomeno da baraccone...
Il pokémon Cobra faceva riferimento ad una protesi metallica che aveva dietro la testa, che apparentemente gli teneva questa dritta. Sicchè aveva avuto un incidente con una mandria di Tauros, si era rotto l'osso del collo, e i medici hanno dovuto mettergli quell'aggeggio infernale piantandogli dei chiodi sulla schiena. In realtà, ciò che aveva sulla schiena era acqua solida, cangiata nell'aggeggio infernale dall'Hikari no Mizu di Shinso. L'idea di Rukio era questa: sicchè era necessario introdurre le borse dell'esploratore senza fare scattare il metal detector, avevano spostato ogni oggetto metallico nella borsa del team AWD, fissandola sulla schiena del rettile con la pelliccia-schiuma dell'anfibio, mentre la borsa del team Skyraiders era nelle mani di quest'ultimo, per un utilizzo rapido. Il numero di oggetti era stato mantenuto al minimo per garantire una rapida esecuzione: dentro la borsa del Frogadier c'erano due Bloccosfera, una Lumisfera, una Revitalsfera, otto Revitalseme e otto Baccaquirizia, che svolgeva le funzioni della Baccacedro e della Baccaprugna allo stesso tempo. Nella borsa del team AWD erano presenti altri otto Revitalseme, quattro Evadisfera e le Intrasfera dei due team nel caso le cose si mettessero molto male, mentre nella pancia dell'Arbok stavano la bellezza di novantotto Puntacciaio. 
- Non hai tutti i torti, - fece il pokémon Occhiotruce mettendogli una mano vicino al collo, quasi per accarezzarlo, - hai tutta la mia pietà, amico. 
- Sniff...
- Fila F... 15...27... Eccoli!
Dopo essere scesi dalle scale per le tribune, i team d'esplorazione seguirono Rukio verso quelli che dovevano essere i loro posti a sedere, posizionandosi in modo funzionale al piano stabilito: nel trentanovesimo posto vi era Victreebel, ed in sequenza Pangoro, Kenji, Rukio, Shinso, Weavile, Drapion e Arbok. 
- Mon dieu... Menomale che hanno messo dei cuscini sulle gradinate... Non avrei sopportato di stare ore ed ore seduto sul marmo! Però potevano fare qualcosa per separarle! Non posso appoggiare la schiena così...
- Che seccatura...  Ti fai dei problemi anche qui? 
- Dovrei non farmeli? Sono un cliente qui e i clienti devono essere trattati con il massimo del riguardo! E poi... Qua è troppo buio! Cos'è questa illuminazione?! Possibile che alle pareti ci siano solo candele e sul soffitto quelle luci fioche che manco un tipo spettro vorrebbe nel suo rifugio?! Parbleu che indecenza! E poi-
Il lamento chilometrico del Frogadier diede molto fastidio al compagno Grovyle, che non mancò di farglielo notare con tutta la sua nochalance.
- STAI ZITTO, C**ZO! NON HO INTENZIONE DI STARTI VICINO E SOPPORTARE I TUOI LAMENTI TUTTO IL TEMPO!
- (Non è possibile...) - Pensò Rukio mettendosi la mano destra sulla fronte.
- TU ZITTO! HO TUTTO IL DIRITTO DI LAM-
Nell'urlo lanciato indirettamente, un'immagine beige si stava piano piano materializzando sotto il braccio destro del Frogadier. La distrazione del momento stava quasi per interrompere l'illusione dell'Hikari no Mizu, mandando a monte l'intero piano.
- Merdè!
Accorgendosi dell'errore fatale che stava per commettere, riguadagnò la compostezza e si tranquillizzò, concedendo al compagno la delizia della vittoria e il piacere del sorriso arrogante.
- Eheh... Sembra che tu non possa controbbattere...
- Quando usciamo da qui te la faccio pagare...
Intervenì il capitano per calmare le acque.
- Per favore, ragazzi: vi ricordo che qua dobbiamo sembrare dei pochi di buono, non delle Milotic in crisi di mezza età! Già mi scoccia avere la Sciarpa dell'Armonia coperta con questa carta nera che mi sta dannando l'anima per il prurito, se ci mettete pure voi...
- Però, ssssignor Riolu... sssse dobbiamo sssssembrare dei pochi di buono tanto meglio incoraggiare i comportamenti negativi, no? Più ssssi ssssscalda l'ambiente, più i veri "pochi di buono" non si insssssospettirano.
- RHAHAHAHAH! ben detto Arbok, - fece il compagno Drapion, - guardate che sguardi: sembra di nuotare in un fiume pieno di Carvahna! Non vedo l'ora di iniziare!
Il suo capitano Weavile rispose in modo disilluso al suo sottoposto.
- Tsk... Scommetto che metà di questa gente non vale una cicca. Ci potremo divertire solo se combattiamo tra di noi...
- Oh? Tu dici? Cosa ti fa essere così confidente di essere meglio degli altri, micetta?
- Stai sfidando la fortuna, testa verde... Fuori di qui potrò metterti le mani addosso quando voglio senza timore. Vedi di non allargarti troppo...
- Ehi ehi, sto solo scherzando... Non c'è bisogno di essere così seri...
Di fianco al Grovyle, Pangoro scoppiò in una grassa risata.
- Ahahahah! Quest'anno ci sarà da divertirsi! Siete veramente una bella squadra!
Continuarono con questi commenti mordi e fuggi per un bel po' di tempo, mescolandosi con il clima sinistramente allegro del teatro. Nonostante l'ambiente tetro, i pokémon all'interno ridevano e scherzavano tra di loro, come se stessero per assistere ad un qualche film comico o di avventura, rendendo impossibile la percezione di una qualche cattiveria dai presenti. Se si fosse dovuto giudicare il tutto solo dai sorrisi e dalle battute, nessuno mi avrebbe creduto se gli avessi raccontato che in mezzo a loro albergavano menti infide, nutrici dei peggiori atti criminali. Tra il pubblico, infatti, c'erano anche delle vecchie conoscenze dalla gara di braccio di ferro, tra i quali spiccavano anche il Bewear dell'ultima sfida e il Garchomp dai cui Rukio aveva spillato l'informazione su Victreebel. Fu Kenji a sottolineare questi particolari.
- Guarda guarda capo... Un sacco di persone che hai affrontato ieri sono qui per l'asta...
- Parbleu! C'è anche Bewear! Con quell'aspetto da peluche non l'avrei mai detto...
- Certo che l'ambiente è bello pieno, - disse il Riolu, - non mi aspettavo che una cosa del genere riscuotesse tanto successo. Dubito seriamente che siano tutti criminali...
- Difatti non lo sono. Certa gente viene qui per assistere alle risse, altri sono dei collezionisti, altri sono veri e propri appassionati dell'occulto, che vorrebbero trovare qualcosa per richiamare gli spiriti, e tanto altro ancora... Tutto il mondo è paese! Eheh...
- Sì... Probabilmente hai ragio... Uh?
Si accorse che non era stato uno del suo team a proferire parola.
- Ah, ha parlato lei, signor...
Il pokémon che aveva parlato era seduto sulla gradinata dietro di lui, avvolto da un mantello grigio che lo copriva completamente. Solo gli occhi erano visibili: aveva una maschera di seta che gli copriva la bocca, tenuta su dalla sua mano destra. Tuttavia, il personaggio in questione non desiderava celarsi al piccolo Riolu, ispirato dalla fiducia che gli aveva dato il giorno prima quando si erano incontrati. Dopo avergli parlato, abbassò la maschera vicino agli occhi del licantropo per non farsi vedere se non da lui e i suoi amici, facendo un occhiolino nel mentre. Quando riconobbe quegli occhi azzurri chiaro, quel viso volpino e quella pelle nera, allontanò la testa di scatto, rischiando quasi di cadere.
- Ehi, calma amico! Non c'è bisogno di essere così esagerati!
- PORCA MISERIA! M-MA LEI-
- Shhhh! Non voglio che si sappia in giro che sono qui! Ho premesso io tutto ciò per tenere d'occhio i criminali futuri! Se non controllo io direttamente... eheh...
I suoi due compagni, invece, ebbero una reazione più controllata: Kenji perchè non gliene importava più di tanto, Shinso perchè doveva mantenere il controllo, anche se a fatica. 
- Ma guarda te... Parlando di sorprese...
- M-mon D-dieu... Mi scusi la poca eleganza se le parlo sottovoce, ma è davvero un onore vederla, maesta.
Esattamente: il pokémon che aveva parlato altro non era che il sultano della Terra della Sabbia, Nebra I, al cui fianco stava coperto da un mantello simile un individuo dalla stazza robusta di cui si intravvedeva solo l'occhio rosso alla Terminator, inquadrabile tranquillamente come Noir III.
- Onore mio, amico. Spero che vi godrete quest'asta! Ho già i brividi! Brrr!
- Non me lo dica, monsieur...
- Stai bene, Frogadier? E' da un po' che ti vedo con il dito nel naso: sicuro di non star ravanando troppo?
- Signore, la prego: non dovrebbe usare questi termini volgari... - Commentò il Dusknoir.
- Ehi! Non ti ho portato qui per farmi la predica! Allora, Frogadier? Perchè fai così?
- L-lunga storia... Non credo la voglia sentire...
- Dammi del tu, per favore! Se sei amico di questo piccoletto sei anche mio amico! Su su, allora allora?
Shinso non sapeva cosa rispondere al sovrano.
- (E ora che faccio?!?!?! Che scusa mi invento senza insospettirl-)
Senza preavviso, la poca illuminazione che aleggiava nel teatro si spense: al suo posto, l'oscurità inghiottì l'intero ambiente nel suo freddo abbraccio, ponendo quesiti su quesiti ai nuovi arrivati.
- Ehi ehi: chi ha spento la luce?
- Eheh... Sembra che stia per iniziare, - fece il sultano, - state tranquilli: non dovete avere paura anche se è buio pesto! Godetevi lo spettacolo!
- Può dirlo senza abbracciarmi a sè? - Chiese infastidito Noir III.
- Osi rifiutare il tuo sovrano? 
A movimentare l'ambiente strane luci rosse simile a fiammelle cavalcavano le mura del teatro, attirando l'attenzione di tutti i presenti. Chi era già venuto l'anno scorso non si stupì più di tanto, perchè conosceva bene la routine, mentre quelli nuovi, tra cui i nostri amici, continuavano a stare in guardia.
- M-mon dieu! C-che sta succedendo?
- Niente di cui preoccuparsi, - gli disse Pangoro, - è così che inizia lo show.
- S-show?
Si spensero le luci di nuovo. Dopo una breve pausa si cominciò a sentire un ruggito sommesso simile a quello di Tyrantrum.
- Grrrrrooooowl...
La pelle del Frogadier diventò un cavo elettrico in tensione, per quanti brividi provò in quel momento.
- C-c-c-c-c-c-c-apo? P-p-p-p-p-posso tornare a casa?!!??
- Per favore...
L'illuminazione delle fiammelle rosse riprese, questa volta con un intensità più grave e concentrandosi su quella specie di palco al centro dell'anfiteatro. Tra di esse, danzavano con movenze lente ma ampie un gruppo di sedici Lopunny mascherate con quelle che ricordavano le maschere tribali africane che vediamo qualche volta nei libri di storia, la cui struttura riassemblava pokémon di tipo roccia e terra come Cubone, Kabuto e Tyrunt. Accompagnato al loro complesso di ballo si sentivano ruggiti agghiaccianti e battiti di ali di Zubat, che rendeva l'atmosfera sinistra come la Caverna del Tartaro, che fecero chiudere Shinso in se stesso, il quale cercò di mantenere la calma in ogni modo possibile per il bene del team.
- (Stai calmo... Stai calmo... Stai calmo... Stai calmo... E' solo uno spettacolo di apertura! Per quanto terrorizzante, devi rispettare la loro art-)
- KHIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!
Sconvolgendo tutte le previsioni possibili, dal soffitto si calò un pokémon coperto da un mantello nero e una maschera vodoo, fissando negli occhi la povera Schiumorana con la stessa espressione di un Noctowl. 
- CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
- OHOHOHOHOHOHOHOH! Pauva, eh?
La reazione dei suoi compagni fu più o meno la stessa, che rimasero pietrificati dallo spavento.
- Ohohohoh! Zuvvia! Non va bene ke vi zpaventiate kozì zubito, - disse il pokémon parlando da un microfono, - ziamo kvi pev divevtivci, no? 
Nel mentre che parlava, il cavo che lo reggeva lo portò verso il centro, accanto al corpo di ballo.
- Va tutto bene... Ze me lo pevmettevete... vi gvidevò io in kvezta landa di mistevi! MEINE ASSISTENTIN! FAZZA PAVTIVE LA MUZIKA! DIAMO IL BENVENUTO A KVEZTE KVEATUVE NEL NOZTVO MONDO!
Una Lopunny con una maschera da Rhyhorn e i batuffoli rossi azionò il pulsante del telecomando che portava con sè, facendo partire una canzone * dagli autoparlanti posizionati sul bordo del palco dal ritmo sensuale e frizzante, accentuato da trombette e applausi a tempo da parte delle altre pokémon Coniglio. Il presentatore si liberò del mantello e della maschera vodoo, librando al vento i suoi tentacoli e rivelando un volto dal becco piccolo, con degli occhi gialli nascondenti una malizia carismatica. Quando attaccò con il microfono, l'ambiente si trasformò: i brividi sulla schiena non erano più di paura, ma di un piacere talmente forte che alcuni individui sugli spalti non poterono fare a meno di muovere a tempo la loro testa. Persino Rukio seguì il ritmo con tutto il suo corpo, sotto lo sguardo interrogativo del suo compagno Kenji.
- Ehi, capitano. 
- Uh? Qualcosa non va?
- Che stai facendo?
- Ballo! Tu no? 
- Seriamente...
Un corpo di ballo di femmine dalle movenze morbide ed invitanti, una voce sorprendentemente R&B e un ritmo calzante che coinvolse tutta la sala, in un gioco di luci blu simile a dei raggi di Luna: quello era l'ambiente prima tetro che si era creato all'asta del dottor Yamachi Yamiscilla. Quando finì il tutto, i performer fecero un inchino rivolto al pubblico, ricoprendosi di applausi e grida d'incoraggiamento. Non tutti furono rapiti da quella introduzione: i criminali che erano lì per concludere affari seri, come Geyser, si limitarono a rimanere silenti in attesa che la vera asta iniziasse, quasi insultando il grande spettacolo offerto dagli organizzatori. Ma a lui non importava: dopotutto, in quel tendone di follia e oscurità attraente, quelli che avevano l'ultima parola erano coloro che riuscivano a danzare in mezzo alla follia e alle ombra, e il Malamar non poteva essere da meno.
- Benvenute, ziovane kveatuve! - Disse rialzando la testa, - benvenuti in quezto affazzinante zpettacolo ziniztvo! Zioite kon noi! Non ziate timidi... OHOHOHOHOHOH! 
La risata risuonò nel circo come un'elegante proposta del diavolo, fatta con carisma ed elencando solo le parti conveniente per il contraente del patto. 
- Pev ki non mi konozzezze zià, io zono il magnifizente, ztvabigliante, ed illuztve Dottov Yamachi Yamizilla! Chiamatemi puve solo Dottove, pevò: viconozko ke il mio nome è un po' tvoppo lungo pev zevte koze. PVIMA DI INIZIAVE, TUTTAVIA, - disse alzando improvvisamente la voce, - HO UNA PIKKOLA VIKIESTA EGOIZTA SE ME LO PEVMETTEVETE... FATE UN ALTVO APPLAUZO PEV LE MIE ZEDUZENTI E AFFAZZINANTI AZZIZTENTI!
I pokèmon sulle tribune applaudirono ancora, fischiando compiaciuti alle assistenti, come lupi solitari in notte di luna piena. Le Lopunny, di tutta risposta, fecero delle risate agghiaccianti salutando e strimpellando con le dita.
- Così, questo è Yamiscilla... - Fece Rukio con un'aria dubbiosa.
- In carne e tentacoli, - gli rispose Pangoro.
- Me lo aspettavo... Diverso!
- E' sempre stato un tipo esuberante... Facci l'abitudine.
- Magnifiko! Ztvabigliante! Kvale pubbliko enevgiko ho kvezt'anno! Non pevdiamo altvo tempo, va bene zignovi? 
Con un battito di tentacoli, richiamò l'attenzione delle pokémon Coniglio.
- Azziztenti: venite qvi! Dovvete portavmi l'ozzetto CK-05! Non faziamo attendeve tvoppo i noztvi ozpiti...
Da un tunnel ai piedi del teatro, una Lopunny con una fascia gialla sul braccio destro, dove vi era scritto "L-D" *, portò un carro coperto da un telo rosso fuoco, dove vi era ricamata sopra la scritta "Narcisio" in caratteri Unown. 
- Il pvimo ozzetto di kvezt'anno è qualkoza ke potvebbe intevezzave più alle femmine che ai maski. Pvima le zignove, ziuzto?
Yamiscilla sollevò il telo: in un bagliore luminoso, ai presenti nella sala si mostrò una teca di vetro contenente uno specchio dai bordi intagliati nel legno, di colore marroncino chiaro. All'inizio sembrò uno specchio normale, ma gli occhi più attenti si resero conto subito che non era un oggetto comune: infatti, nel suo riflesso si poteva intravvedere di tutto, dalle mura al soffitto, ma nessun pokémon veniva mostrato se non al di fuori degli indumenti e degli oggetti ornamentali. 
Kome potete vedeve, - riprese per spiegare, - kvezto non è un novmale zpekkio: appavte l'ambiente, non viflette nezzun pokémon kvi in zala. Ma ziò non è kompletamente ezatto: in vealtà, può vifletteve kvalkuno, ma zolo ze viene fatta una koza pavticolave ke adezzo vi moztvevò. Vozzella.
Senza rispondere a parole, la Lopunny con i batuffoli rossi porse al suo capo un piccolo coltellino svizzero, preparandogli già una piccola lama. 
- Gvavdate attentamente: ova, con queZto Koltellino, fazio un pikkolo taglio zu uno dei miei tentakoli, lo metto delikatamente zullo zpekkio, fazendo attenzione a non zpovkave il bovdo, e... Voilà! Gvavdate kome viflette la mia bellizzima immazine!
Come da programma, il riflesso mostrato sul pezzo di vetro era solo quello del Malamar, lasciando tutti di stucco. Fece altre prove cambiando angolazione e chiedendo alle sue assistenti di mettersi tra lui e lo specchio, dimostrando ogni volta la capacità singolare di quell'oggetto. Affascinati da quello, molte femmine peccanti di superbia espressero il loro fervore nel desiderarne il suo acquisto.
- CHE STREGONERIA E' QUESTA?
- KYAAAAAAAAH! LO VOGLIO! NON AVRO' PIU' NESSUNO CHE  MI RUBERA' LO SPECCHIO!
- DOVRAI PASSARE SUL MIO CORPO!
- AHIA! CHE MODI! 
- CI NOMINI IL PREZZO!
- Kalme, kalme zignove! - fece il mercante, - non ho ankova finito... Oltve a kvello ke vi ho moztvato, kvezto ha un altva pekuliavità: ze mettete anke un voztvo pelo, vi diva come dovvezte ezzeve pev ezzeve più belli! Ke ne dite? Zi mevita un pozto nella voztva kollezione?
Un modo per diventare più belli : l'asta non era ancora iniziata sul serio e già alcuni pokémon sugli spalti tra le prime file iniziarono a litigare. In particolare, una Jinx e una Gothitelle che portavano orecchini d'oro l'una e d'argento l'altra iniziarono ad attaccarsi a vicenda con Doppiasberla, utilizzando un linguaggio di cui non farò cenno per non urtare la tua sensibilità, per quanto possa essere divertente. Se non altro, posso dirti che fu abbastanza colorito da attirare l'attenzione dei nostri amici. Rukio espresse un sorriso imbarazzato, mentre gli altri erano, chi più chi meno, divertiti dalla buffa parapiglia.
- Eheheh... (Poveri noi...)
- Che seccatura... è in questi momenti che rimpiango dei sani pop-corn...
- RHAHAHAHAH! Cos'è questo??? Sembrano possedute, per tutti i Wailmer!
- Divertente, vero? - Commentò Pangoro, - aspettate che si menino sul serio!
- Bene zignove, - disse il dottore guardando verso le due litiganti,- vedo che lo desidevate avdentemente! Non c'è bizogno di lottave, ankova: pev kvezto zpekio il pvezzo di pavtenza è 2.000 pokè. Ze notate, vicino a voi avete una paletta kon un numevo! Alzatela kon una mano pev offvive 1.000 pokè in più, uzate l'altva  pev vaddoppiave, tviplicave ecc... Kome più vi aggvada!
Le due contendenti, dopo aver fatto quella specie di "riscaldamento" tra di loro, lasciarono perdere la guerra per concentrarsi sull'acquisto legale. Alzarono le palette più e più volte per aggiudicarsi lo specchio. Qualche contendente provò ad immischiarsi nella lotta, ma non ebbero successo, talmente agguerrite furono le due signore nella contesa di quel pezzo di vetro. Alla fine, colei che si aggiudicò lo specchio con il rialzo fu Gothitelle, mentre Jinx rimase con un pugno di mosche in mano. 
- Bene zignovi: Navzizio è aziudikato dalla signova Gothitelle! Ma zapete kome funziona, vevo? Kvalkuno zi oppone? Vikovdatevi ke, in kazo affevmativo, avvete due minuti pev ztvappavvi a vizenda l'akkvizto! Nel fvatempo... ZIAK! AZIONE!
Dagli stessi autoparlanti partì ancora una volta la stessa canzone di prima, ma in una versione più corta per scandire l'esatto tempo concesso dal dottore, mentre le Lopunny ripresero a danzare e a utilizzare i trapezi sul soffitto per fare giochi di acrobazia. Funzionava così: in quel lasso di tempo chiunque volesse fare "contesa" doveva sfidare l'acquirente a suon di attacchi, fino a fargli ammettere sconfitta. La scelta preliminare era quella che però pesava in gran parte sull'esito dello scontro: essendo che le tribune erano strette, il combattimento avrebbe coinvolto anche i pokémon vicini, che avrebbero potuto limitarsi a proteggersi oppure avrebbero potuto reagire per rabbia, senza voler necessariamente partecipare alla contesa. Dunque, la decisione non ricadeva solo sul tipo di pokémon affrontato, l'oggetto in questione e se valesse la pena o meno impiegare parte delle energie nel combattimento, precludendosi la possibilità di contese future e soprattutto acquisti futuri: giocava un importante fattore anche l'ambiente circostante e la posizione in cui si trovava l'acquirente. Se esso, inoltre, veniva sconfitto da più pokémon, era necessario rifare la fase del rialzo per l'oggetto in questione. Ciò che frenò il resto dei pokémon a contendere lo specchio fu la non importanza effettiva di Narcisio, mentre per Jinx fu più il fatto che di fianco alla Gothitelle ci fosse un Haxorus, che sicuramente avrebbe infastidito troppo con i suoi attacchi di tipo ghiaccio. Quindi, contrariamente alle aspettative, nessuno decise di partecipare la contesa. Quando finì la pausa musicale, Yamiscilla ufficializzò l'acquisto.
- OHOHOHOHOH! Abbiamo un pubbliko kauto e intellizente kvezt'anno... Gut! Ad aziudikavzi Navcizio è la bella zignova Gothitelle! Un applauzo zignovi e zignove!
Sotto la festa di applausi, tre Lopunny segnarono un cartellino con il nome dell'acquirente e portarono via lo specchio, dopo averlo rimesso nella teca di vetro.
- Vi vikovdiamo ke l'akvizto vevo e pvopvio vevvà effettuato a fine azta, kvuindi non pveokkupatevi! Paziamo alla zeconda manze! L-X: POVTAMI IL CF-08!
- Già finito la prima? Che noia... - Disse il Grovyle. 
- Beh, sarebbe un peccato se il bello iniziasse subito, no? - Gli rispose Pangoro, - stai calmo, stuzzicadenti. Il meglio deve ancora arrivare!
Infatti, l'oggetto successivo non fallì nel stupire: era una benda color rosso rubino con un occhio disegnato dall'iride gialla e la pupilla blu scuro, con delle lievi cuciture dorate. 
- Kvezto oggetto non ha nulla a ke vedeve con kvello di pvima! Zupevevà ogni voztva azpettativa! Pvima di zpiegavvi koza fa, vikovdo che valgono le vegole di pvima, zebbene la pavtenza kvezta volta è di 10.000 pokè! E' un ozzetto pavticolave ke va uzato con fuvbizia! Kvezto velo vozzo ha un okkio dizegnato zopva kontenente il Meizoku di un antiko Zigilyph divinatove. Se la indozzevete in tezta Vi pevmettevà di lezzeve nella mente di ki guavdate, ma... di un zolo pokémon: quello di cui mettevete le lakvime sull'okkio, e dovvete favlo piangeve voi! Ogni metodo è konzezzo: bazti ke zia likvido pvoveniente dal bulbo okulave.
Nonostante la stravaganza dell'oggetto e l'effetto del precedente specchio, aleggiò il dubbio e lo scetticismo in alcune tribune.
- MA NON DIRE STRONZATE!
- LEGGERE NELLA MENTE? NEMMENO UN ALAKAZAM E' IN GRADO DI FARLO!
- Oh? Ahiaiai... Kvalkuno oza metteve fango zulla kvalità della mia mevze? Non è un kompovtamento edukato... non kvedete?
Da quelle parole sibillate al microfono si poteva evincere un intento malefico, come un serpente che lentamente stava strisciando sulla spina dorsale per stringere nelle sue spire mortali il collo della vittima.
- Fila C, pozto 27. Zignov Hypno, le dizpiazevebbe salive sul palko?
Il pokémon Ipnosi scese dalle tribune per raggiungere il dottore, in un misto di curiosità ed insicurezza. Non diede neanche il tempo all'ospite di rendersi conto di ciò che stava succedendo: con una precisione chirurgica, il Malamar colpì la povera vittima in un punto sensibile tra le costole, facendolo involontamente lacrimare dagli occhi. Dopodichè, gli asciugò le lacrime con il velo in questione facendo attenzione ad inumidirne l'occhio giallo, per poi indossare l'oggetto. Facendo delle domande specifiche e chiedendo all'Hypno di non rispondere, Yamiscilla disse per filo e per segno tutto quello che pensò in quel momento, lasciando quest'ultimo scandalizzato, mentre i pokémon sulle tribune furono sorpresi in positivo dell'esperimento riuscito.
- Straordinario...
- LO VOGLIO! POTREI FREGARE UN SACCO DI ALTRI POKE'MON CON QUELL'OGGETTO! AHAHAH!
- E' MIO DI DIRITTO! SOLO IO SAPREI USARLO AL MEGLIO!
- NON SARESTI IN GRADO DI INGANNARE TUA MADRE, CON QUELLO! NON FARMI RIDERE!
Non era neanche iniziato il rialzo che, ancora una volta, la merce presentata scatenò la confusione più totale, scatenando risse a catena senza tregua da un lato all'altro dell'anfiteatro. Tra menti maligne di pokèmon criminali e piani di sotterfugi da parte di pokémon benestanti, l'intera cupola divenne un gran calvario di rabbia e furia. Altri iniziarono a lanciarsi addosso mosse speciali come Palla Ombra e Verdebufera, altri si buttarono addosso con Tuonopugno e Breccia, altri ancora si godevano lo spettacolo con grasse risate tra una Protezione e un'altra. Tutto questo accadde davanti agli occhi del capitano del team Skyraiders, che nonostante il preambolo iniziale, divenne disilluso e triste davanti a quello spettacolo. Vedere che, nonostante la catastrofe avvenuta due anni fa con la Materia Oscura, c'erano ancora pokémon il cui cuore era dominato da emozioni negative come cattiveria e violenza era una cosa che non riusciva a comprendere.

- Se ci pensi bene, la Materia Oscura... me stessa e anche il nostro intero pianeta... Siamo nati tutti in questo stesso universo. Nel cuore di ognuno di noi possono nascondersi sentimenti come l'odio e il pregiudizio. Abbiamo dentro di noi una parte buona e una parte più buia. Nessuno è solo buono o solo cattivo... Siamo fatti così e non possiamo negarlo! Non possiamo cambiare noi stessi così, con un semplice colpo di spugna! Quindi, Materia Oscura... io ti perdono! Ti accetto come sei!

Il primo passo per sconfiggere la malvagità di quell'entità fu il riconoscere ed accettare la sua esistenza, come parte integrante del proprio essere. Due anni fa condivise la visione di Amelia su questo, e riconobbe il fatto che non si potesse cambiare con uno schiocco di dita un animo indebolito dalle tenebre. Tuttavia, non era mai riuscito a sopportare il fatto che certi individui non avessero neanche provato a cambiare, e quello spettacolo non fece altro che espandere quel sapore amaro nella sua bocca. 
- (Che tristezza... Vorrei lasciare scivolare... Ma non lo sopporto! Sarò anche un'ipocrita, visto che sono il primo ad ammettere di essere troppo emotivo e di non essere immune a sentimenti come l'odio. Ma volte... davvero mi chiedo per quale motivo combatto ancora...)
Dopo quelle note ritrovate nella sua mente, strinse con il palmo destro la sua Sciarpa dell'Armonia cammuffata.
- (Vorrei... Vorrei davvero che tu fossi qui ad incoraggiarmi... Quelle parole... non sono niente in confronto a questo...)
Shinso notò quel turbamento nel capitano, e cercò di chiamarlo per fargli confessare i suoi timori.
- C-capo? Tutto bene?
Nonostante il richiamo del compagno, rimase in silenzio con lo sguardo verso il basso, voltandosi solo per per mostrare di sbieco uno dei due occhi malinconici che aveva in quel momento.
- Sei... Sei una persona meravigliosa, lo sai?
I due, assieme all'incuriosito Kenji, si girarono verso Nebra I, colui che aveva commentato con quelle parole lo stato sofferente del piccolo licantropo.
- Vedo spesso la gente rimanere indifferente di fronte a questo spettacolo, fino a quando una contesa non lo tocca direttamente. Un pokémon frivolo prova divertimento, un pokémon comune dopo un po' si infastirebbe e basta. Tu... Tu stai visibilmente soffrendo da tutto ciò, non è vero? 
Rukio si limitò a guardare lo Zoroark con gli stessi occhi di un figlio che cerca l'approvazione del padre, in cerca di risposte.
- Beh... Mi dispiace. In un certo senso, sono io che sto permettendo tutto ciò, dopotutto. Sei un pokémon molto sensile che non si vergogna ad esprimere la propria debolezza quando è visibilmente colpito da qualcosa, nel bene o nel male: ho rispetto per quelli come te. Perdonami se ti sto rendendo partecipe di questo spettacolo di pessimo gusto.
Non si aspettava che un sovrano potesse scusarsi di fronte a quello che poteva benissimo considerare un suo suddito per delle scelte politiche prese. Più che le scuse, tuttavia, ciò che tranquillizzò il pokémon Emanazione era il messaggio velato dietro quelle parole: "io ti sono vicino". 
- Non c'è bisogno di arrivare a tanto per scusarsi, - rispose il capitano del team Skyraiders, - oggettivamente non ha nulla di cui rimproverarsi: è un'ottima strategia da una parte. La ringrazio comunque per essersi preoccupato per-
Senza lasciargli finire la frase, lo afferrò per una guancia con la mano destra.
- Oh, insomma! Smettila! Ti ho detto di darmi del tu! Porca miseria: è così difficile essere un po' più sciolto con me?!?!?! Uffa Uffa Uffa!
- Ehi ehi, - gli fece Kenji, - non è mica una racchetta da paddle * il capitano...
- Mon Dieu...
Il tempo passava e tra oggetti di dubbia provenienza e risse apparentemente senza senso, l'asta procedette senza troppi intoppi. Contese, vendite liscie o ricolme di insulti: questo era il clima che si creò in quei minuti per alcuni di divertimento e per altri di conquista. A causa delle contese, molti pokémon perdettero le quote che avevano puntato perchè la proprietà dell'oggetto in questione venne reclamato dai vincitori, costringendo dunque dalla rabbia alcuni a lasciare prima del tempo l'arena per l'impossibilità di continuare. Molti posti sulle tribune furono liberati, lasciando il lusso agli altri spettatori di stare più larghi o addirittura per cambiare postazione in cerca di un angolo migliore per assistere al tutto, sia per le dimostrazioni della merce sia per le movenze delle Lopunny. Nonostante tutto questo movimento, dell'attrazione principale per il quale i pokémon del GIP si erano preparati non ve ne fu traccia. Neanche un minimo accenno venne fatto sul Veloscuro da parte del dottore, come se giustamente volesse tenersi la sorpesa finale per gli ultimi atti. I nostri amici erano tranquilli, nonostante tutto: Shinso stava mantenendo la propria illusione, mentre Kenji era annoiato nonostante amasse combattere, poichè il livello dei "duellanti" era tale da fargli scendere le foglie sottoterra, per non dire un'altra parte del corpo. Gli altri, invece, assistevano allo spettacolo a volte interessati a volte annoiati, ma senza mai prendersela troppo per la situazione, Rukio compreso: sapeva bene che questo era connesso ai piani del dottore, quindi cercò di fare appello a tutte le sue forze mentali per cercare di non pensare troppo al tutto. Tuttavia, quello che non sapeva e non avrebbe mai potuto immaginare era che Yamiscilla aveva in serbo qualcosa di particolare per riuscire a provocare gli animi non completamente corrotti di quella folle arena, ma soprattutto l'animo del licantropo specificamente: dopo aver venduto sedici oggetti diversi, diede via al secondo step del suo piano, decidendo di mostrare i suoi veri colori.
- (Divei ke è il momento... Vediamo ze viuzivete a veztave calmi dopo kvezto...) Zignovi e zignove... - disse rendendo il suo tono di voce sinistro e allo stesso tempo invitante, - pvima di kontinuave, devo konfezzavvi ke zono molto kontento della buona viuzzita di kvezt'azta... Kvindi, pev pvemiave la voztva kalovoza pavtezipazione, ho dezizo ke è il momento di di moztvavvi kvalkoza di vevamente intevezzante... Vozzella.
- Mi dica, signore.
- Povta kon te L-B, L-J e L-Z: andate a pvepavave la noztva pikkola aiutante... L-V: povtami l'ozzetto CV- 07.
Le cinque Lopunny, una volta impartiti gli ordini, si diressero verso le quinte per svolgere le proprie mansioni. La prima a tornare fu L-V, che invece di condurre sul palco la solita teca di vetro, portò direttamente una strana verga dai filamenti viola intrecciati tra di loro, il cui manico era nero carbone. Non dichiarò ancora di cosa si trattasse: si limitò a sciogliere e riattorcigliare la frusta davanti agli occhi degli spettatori dubbiosi.
- Una... Frusta?
- Cosa vorrà fare con quella?
- Più che altro... Cosa avrà di così particolare? Spero questa volta di poter spendere i miei soldi...
- Uhuh... Potrei divertirmi con qualcuno con quella...
- Ci stanno mettendo un po' lì dietro... cosa staranno facendo?
- Non ssssso voi, ma ho una brutta sssssensssssasione nei conffffronti di quella, - fece notare Arbok.
- Che ti succede, compagno? - Gli chiese Drapion, - Credevo i rettili avessero il sangue freddo!
- E' un'altra delle tue battute? Non fffffai ridere...
Il presentimento del pokémon Cobra si rivelò fondato: le tre Lopunny che erano andate dietro le quinte assieme a Rossella ritornarono sul palco con un pannello di legno con delle ruote montate sotto, sulla cui superficie stava una Fennekin a pancia in giù con le zampe incatenate al tavolo da manette di piombo. Gli spettatori, da pagliacci da circo, si trasformarono in figure addolorate e terrorizzate: ciò che gli presentò di fronte in quel momento, fu tale da lasciargli a bocca aperta.
- E-ehi...
- Ma che diavolo...
- Tsk... Guarda te che tipo...
- Parlando di indecenza...
- C-cosa vorrà fare?
Sebbene la maggior parte fossero criminali, la vista della povera pokémon Volpe legata in quella posizione e con le lacrime agli occhi dalla paura riuscì a scuotere l'animo dei più corrotti, mentre i nostri amici, complice la loro indole buona, furono colpiti in pieno dall'evento.
- P-P-PARBLEU! COSA VUOLE FARE A QUELLA POVERACCIA?
- Che verme schifoso... ora sì che potrei innervosirmi...
- Per una volta sono d'accordo con te, testa verde.
- Quessssto sssssì che è di pessssimo gusto...
- Ehi, capitano. Se gli saltiamo addosso, vorrei prenotarmi per dare una bella ripassata ai suoi tentacoli, prima di catturarlo. Se non fosse illegale, lo affetterei come si deve.
Nessuna risposta da parte del capitano.
- Capitano? - Disse girandosi verso di lui, - non è il momento di-
Gli bastò un lieve movimento verso Rukio per apprendere in pieno la gravità della situazione. Di fianco a lui in quel momento, non c'era  il capitano del team Skyraiders: al suo posto ciò che vide fu una belva inferocita pronta ad azzannare da un momento all'altro la preda di fronte a lui. Ancora una volta, il Riolu si dimostrò troppo emotivo: la sua rabbia non riusciva a staccarsi dalla visione di quei pochi attimi. Il mondo interno e il mondo esterno del piccolo licantropo era talmente in fiamme che era impossibile stabilre se avrebbe preso prima fuoco lui o l'intero teatro circostante. 
- (*censura*!) Froggy! Le manette!
- Excuse moi? A cosa ti serv-
Quando anche lui si girò verso il capitano, non fiatò ulteriormente: dalla borsa invisibile estrasse delle manette fatte con lo stesso materiale delle Tenma no Kusari e con uno scatto le mise ai polsi del capitano, per poi afferrare con il braccio destro il braccio sinistro del pokémon Emanazione. Seguendo il suo esempio, Kenji bloccò invece con le due braccia il restante arto destro e il corpo del capitano. Quelle manette facevano parte del piano: dovevano immobilizzare Yamiscilla usandole per catturarlo al pieno delle forze, per poterlo interrogare. Tuttavia, in quella situazione, quella manovra fu fondamentale per impedire al licantropo di liberare il suo potere.
- COSA STATE FACENDO?! - Urlò il neo-prigioniero ai suoi Giuda. 
- Capitano, devi restare calmo! Non è lei!
- NON MI INTERESSA! LIBERATEMI!
- ABSOLUMENT PAS! (*)
- GRAAAHH!!!!
- (Questo non va bene! Se continua così... potrebbe fare qualche cazzata!)
Il capitano iniziò a dimenarsi tra i due, sotto gli occhi inespressivi del sultano e quelli curiosi del visir. Quest'ultimo si fece scappare un commento.
- Emotivo il ragazzo... Forse esagerato, non crede, maestà?
Colei che però prese azione fu la felina del team AWD.
- Fatti da parte, ranocchia.
- Uh?
Senza preavviso alcuno, Weavile sferrò un' altro dei suoi famosi pugni sulla guancia destra di Rukio, che non potendo accumulare Meisoku per proteggersi dal colpo prese in pieno l'attacco, accusando anche un sanguinamento dalla narice sinistra. Il Riolu rimase con lo sguardo rivolto verso destra per qualche secondo, per poi voltarsi di nuovo verso la felina.
- Ti basta?
- S-sì...
- Anche a me da fastidio, ma non puoi fare di testa tua in questa situazione. Abbiamo una missione da fare, e se provi a buttarti in mezzo per salvarla falliremo. Troveremo una soluzione, ma è importante che chi guida la squadra mantenga la calma. Se ti servono altri schiaffi in faccia siamo qui.
Mentre Weavile riprese posto, il pokémon Emanazione rise sottovoce.
- Cos'hai da sorridere? - Gli chiese lei.
- "Troveremo una soluzione", "Se ti servono altri schiaffi in faccia siamo qui". Hai detto questo invece di una frase del tipo "non metto a repentaglio la mia missione per una Fennekin piagnucolosa".  Sembra che, dopotutto, - rispose chiudendo gli occhi e sorridendo espressivamente, - non sei la Weavile fredda e insensibile che vuoi far credere. 
L'imbarazzo per il pokémon Lamartigli fu tale da farla arrossire e gridare contro la sua volontà.
- N-NON ALZARE LA CRESTA CON ME, PALLA DI PELO!
- Ti ringrazio, Weavile... Ora sto bene. Non interverrò, promesso. 
- Tsk! Ho fatto solo il mio dovere! - disse distogliendo lo sguardo, - N-non c'è bisogno... di ringraziarmi...
- MA CHE TI SALTA IN MENTE, ASSASSINO!
- QUESTO NON E' LEGALE! ESPELLETELO DA BAZAROPOLI!
- VISCIDO VERME!
- IMBECILLE!
Nel frattempo che si calmarono le acque nel nostro gruppo di amici, pioggie d'insulti piovvero dagli spalti del teatro: quello che sembrava un covo malfamato divenne un coro di rivolta nei confronti del dottore, che si limitò a farli sfogare un po' nel silenzio suo e delle sue assistenti. Ladri, Gangster della malavita e persino assassini: chi più chi meno espresse in pieno la sua disapprovazione nei confronti di ciò, facendo tremare il tendone nel sottosuolo come se colpito da un Terremoto. Quando ritenne che fosse abbastanza, il Malamar alzò la voce per mettere a tacere il pubblico.
- ZILENZIO, IPOKVITI! 
L'urlo fu talmente forte da sovrastare gli insulti e zittire l'atmosfera in un attimo. L'unico suono che si sentì in quei secondi fu l'eco dell'ammonizione graffiante.
- Da kvando alla mia azta è stato pevmezzo fave lavgo ai kodavdi, eh?! La maziov pavte di voi non ha alkun divitto di ziudikavmi! Io zono un venditove, un mevkante: non me ne fazio niente di z ke konzidevate movale! Non zi gvadagno nulla! E poi... Pev i tizi ke dubitano della legalità, kvezta Fennekin è una mia dipendente lezittima! Anzi... lei ztezza mi ha kiezto di azzumevla, ed ha akkonzentito a tutto ziò! 
La pokémon sul tavolo chiuse gli occhi in senso di consapevolezza.
- Zuo Padve è ztato kolpito da una malattia vavizzima! Ha bizogno di denavo pev compvavzi le medizine e pagave un dottove vevo... Kvezta anima kandida è venuta da me, un mevkante di ozzetti okkulti pev zevkave di gvadagnavzi il denavo pev lui! Zavei ztato kvudele a non davgli kvezta pozzibilità! K-kome potevo?
Dopo quelle parole, dai suoi occhi scesero delle lacrime forzate. I più ingenui rimasero in silenzio, non sapendo più che domande porsi, mentre i più scettici lessero dietro la falsità delle sue parole e lo guardarono con sguardo truce, quasi come se avesse toccato un membro della loro famiglia.
- Che buffone...
- Avrei paura a firmare un contratto con quel Malamar...
E davanti a tutto quello, il team Skyraiders non poteva reagire.
- Quella povera pokémon... D-davvero non possiamo fare niente? - Chiese Shinso ai colleghi.
- Purtroppo no, - gli rispose Weavile, - se nonostante tutto quella piccola pulce è davvero consenziente, noi non possiamo fare niente: se interveniamo sarebbe solo rapimento. Dopotutto... la legge è la legge, no? - Conluse rivolgendo il suo sguardo indietro verso il sovrano. 
- Sono desolato quanto voi... Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere...
- Bene zignori! Puvtvoppo non abbiamo il luzzo di pazzave momenti melankonizi... La mia azziztente, ova, vi davà una dimoztvazione di kvello ke kvezta vevga è in gvado di fave!
Il dottore prese la verga dalla teca di vetro ed iniziò a slegarla, avvicinandosi poi alla piccola Fennekin. Lei, in quanto volontaria, sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto, ma nonostante questo non potè fare a meno di chiudere gli occhi e digrignare i denti per sopportare l'imminente dolore. Rukio stava guardando la povera Fennekin agonizzante nel terrore: sapeva bene che doveva controllarsi, e forse distogliere lo sguardo avrebbe potuto aiutarlo. Ma ll fatto che gli ricordasse Amelia non giocò a suo favore, costringendolo ad osservare lo spettacolo preoccupato della sua sorte. Il Malamar non si fece attendere troppo: senza ulteriore indugi,  tirò tre frustate sulla schiena della pokémon Volpe. La piccola urlò agonizzante nel dolore scoppiando in un pianto straziante. Non ebbe bisogno di esagerare come gli era stato ordinato: la bruciatura creata da quell'oggetto servì al suo scopo egregiamente, torturandola e facendo risuonare i suoi lamenti per tutto il teatro.
- Che crudeltà...
- Se è lei stessa che l'ha voluto, non ci possiamo fare niente... Certo... che è uno spettacolo orribile...
Si formarono delle piage nel punto interessato, che rimasero per qualche secondo a graffiarne la carne. Tuttavia, dopo dieci secondi, le ferite si rimargiraono come se non fosse successo niente, lasciando gli spettatori più che perplessi.
- Intevezzante, vevo? Kome avvete notato, kvezta vevga è molto pavtikolave: ogni fevita infevta da kvezta, vevvà vikucita, dizinfettata e kuvata! L'unika koza ke vimavvà nella vittima è puvo e zemplize dolove... Potete uzavla in tanti modi, ma tovtuvave un pokémon penzo zia l'utilizzo più indikato... Inoltve konduce elettvicità, e ze il bevzaglio è elettvifikato, non zubivà danni fizizi, ma zolo dolove. E' l'ideale ze volete punive pezantemente qualkuno il più a lungo pozzibile, fin kvuando i zuoi nevvi potvanno vezzeve. Kvezto ztvumento pavticolare avvà un pvezzo di pavtenza di 100.000 poké. E' un ozzetto molto vavo, e mi duole dovevmene zepavave. E favemo anche un divevtente zioko, vizto ke kvezto momento deve ezzeve indimentikabile! Ogni volta che ci zavà un vilanzio, davò una fvuztata alla mia azziztente! Ke ne dite?
Tra i pokémon in pensiero per la piccola si formarono due fazioni: chi non voleva partecipare alla vendita di quell'oggetto per evitare dolore alla piccola, e chi, con il desiderio di salvarla il prima possibile, voleva puntare subito la cifra più grossa che si potessero permettere per aggiudicarsi la dannata frusta e salvare la piccola. Ma questo nobile pensiero era un doppio taglio, perchè se più individui avessero tentato ciò, ci sarebbero stati più rialzi, con conseguente aumento di pena per lei. I più freddi, invece, pensarono ad in che modo sarebbe potuta essere utile quella verga, pensando soprattutto alle scosse non rilevabili sul corpo di chi li avrebbe subiti. In questa indecisione, un pokémon fece la sua offerta, alzando la mano destra e con la sinistra mostrando un artiglio.
- Bene bene! Vilancio a 101.000 pokè!
La prima vera e propria frustata: la Fennekin cacciò dall'anima un urlo dolorante. Il pokémon che fece l'offerta era Geyser, il Garchomp che era diventato lo zimbello di Yamiscilla per il test del Veloscuro, lo stesso che Rukio aveva affrontato nel braccio di ferro, dal quale aveva preso le informazioni su Victreebel. I suoi compagni, erano un Nidoking e un Cofagrigus. Dalla fila dietro di lui fioccarono insulti e minaccie.
- EHI! TI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO?!
- SEI UNA FECCIA!
- FAI SCHIF-
Il pokémon Mach si girò verso di loro, con in bocca un sigaro che aveva tutta l'aria di essere molto costoso. Dai suoi occhi gelidi e cattivi, trasudò un instinto omicida che paralizzò sul colpo gli oppositori. Noncurandosi troppo di loro, tornò a godersi lo spettacolo.
- (Grahahah... Niente è più appagante di una bimba che frigna... Potrei continuare all'infinito se lo volessi! Criminali... Pfiù! Ragazzine, tutti quanti. E il momento di fare vedere cosa significa imporre rispetto...)
- Ziamo a 101.000 pokè! 101.000 e uno... 101.000 e 2...
Dalla tribuna opposta a quella di Rukio, un altro pokémon alzò la paletta e alzò due dita con la mano sinistra.
- Attenzione! un vilancio! Ziamo a 103.000!
Il pokémon in questione, a differenza del Garchomp, non l'aveva fatto per piacere, nè per clemenza o perchè volesse effettivamente la frusta: l'unico ignobile motivo per cui aveva fatto il rilancio era per poter vedere la reazione del piccolo licantropo. Quest'ultimo, quando riconobbe quel ghigno arrogante, digrignò i denti dalla rabbia.
- Tu... *censura*...
Ryokushin Rokujo era lì, dall'altra parte della sua tribuna,  ridendo in lontananza per l'ennesima provocazione lanciata al suo "rivale". 
- BRWAHAHAHAH! (Mi ha notato...finalmente... Cosa farai adesso, Ōryugo Rukio? Ho visto come ti innervosisci ogni volta che viene frustata... Vuoi salvarla, vero? Perchè non lo fai? Oh, poco importa! Avanti... Mostrami la tua vera forza...)
Di fianco a lui stavano come al solito Des Pleigh e Maguichi Kazan.
- GUARDA CHE FACCE HAHAHA! DAI CAPO, RILANCIA ANCORA! 
- ZITTA, MELMA AMBULANTE! NON C'E' BISOGNO DI URLARE, - gli rispose il capo.
- Tsk... State urlando tutti e due...
Dall'altra parte,anche il resto dei pokémon del GIP notò il team di Rokujo.
 - Tse... Ancora quei buffoni... - commentò Weavile.
- Criminels! Scommetto che hanno rilanciato apposta solo per innervosire il capitano! 
- Se combatto ancora contro quei vermi gli faccio diventare dei puntaspilli, - disse il Grovyle, -  questa volta non sarò clemente...
- Ohohohoh! Adovo la kompetizione! 103.000 e uno 103.000 e d-
Geyser rilancio' di cinque, facendosi aiutare dalla mano del Cofagrigus. 
- Ziamo a 108.000! Zembva ke kvi kvalkuno zi ztia divevtendo... E ki zono io pev negave kvezto ai miei kontvibuenti? 
Dopo quella frase, tiro' un altra frustata a Fennekin. Ormai era una questione di sfida tra i due: cominciarono a fare rialzi su rialzi, e chi ci andava di mezzo era sempre e solo la povera fennekin. Rukio guardava lo spettacolo soffrendo insieme a lei, cominciando a graffiarsi le mani per i pugni troppo stretti per aiutarsi a trattenere. Quando videro che stava puntando i piedi sulla gradinata per saltare, i due compagni ricominciarono a tenerlo fermo, facendosi aiutare anche da Drapion. 
- La prego, per tutti i Wailmer! Mantenga la calma!
- Sono arrabbiato quanto te, capitano! Ma per il momento questo non possiamo farlo!
- FATE IN MODO DI TENERMI BEN SALDO! - Gridò Rukio, - O GIURO CHE LO AMMAZZO!
Il sovrano dietro di lui rimase in silenzio ad osservare il suo piccolo amico, senza però fare una mossa per intervenire. Weavile, invece, cercò di portarlo alla ragione.
- Se ti butti li, non farai altro che metterci nei guai! L'hai sentito: é sua dipendente, ed é consenziente. Se intervieni, sia lei che tu ne subirete le conseguenze! Non possiamo nemmeno permetterci di fare un rilancio: la quota é troppo alta, non riusciremo comunque a salvarla con i nostri soldi! Gli faremo guadagnare solo una frustata in più al massimo. Quando attueremo il piano faremo qualcosa anche per lei, ma ti prego di tornare in te!
- MALEDIZIONEEEEEEEE!!
Rukio smise di agitarsi, sbatté i pugni sulle sue ginocchia e chiuse gli occhi, cercando di allentare la presa delle sue gengive dal desiderio di intervenire.
- I-io non... n-non posso... non c'è la faccio...
- C-capitano...
Nel mentre che il team discuteva, Geyser e Rokujo si stavano sfidando a suon di rilanci, finendo per arrivare a quota 346.500 Poké. A causa dell'enorme dolore che stava patendo, la Fennekin era sul punto di collassare quando stava per ricevere la trentasettesima frustata. Il Riolu era con i nervi a pezzi, e la sua disperazione era ben visibile a chiunque nella sala. In particolare molti si erano girati all'urlo del pokémon Emanazione, e vedendolo in quello stato l'ultimo cancello che bloccava la loro voglia di intervenire si ruppe con un boato assordante, manifestandosi in un coro di rivolta.
- LO STAI VEDENDO QUEL RIOLU? FERMA QUESTA FOLLIA!
- NON HO PAGATO PER ASSISTERE AD UNA CARNEFICINA!
- NON HAI NEANCHE UN BRICIOLO D'ORGOGLIO?
- SEI UNA VERGOGNA! 
- BUUUHHH!!!
Tuttavia, invece di mostrare preoccupazione per l'odio dimostrato, rise tra sè e sè inarcando gli occhi in alto dalla gioia.
- (Zì... Kozì...... tutto zekondo i piani... ankova un po' e kollazzevanno... Tutti kvezti plebei zono kozì facili da fave inkazzave... è ova di dave il kolpo di gvazia!) MI ZPIACE TANTO KE LO ZPETTAKOLO NON ZIA GVADITO! - disse urlando a squarciagola, - MA HO DETTO KE FAVO' KOZI 'E NON MI VIMANGEVO' LA PAVOLA! KIIIIAAH!
Era finita: probabilmente quella frustata sarebbe stata anche l'ultima, prima che la piccoletta svenisse dal dolore. Sicuramente non si sarebbe potuta mai più riprendere da quello shock: legata e torturata davanti ad un'audience che, pur di rispettare le regole e non finire in prigione, non avrebbe alzato un dito. E come avrebbero potuto farlo? Dopotutto, era lei che aveva dato il consenso. Due mesi: questo era il tempo che rimaneva a suo padre, vittima di una malattia rara che colpiva i viaggiatori erranti come lui, senza una casa. Nessuno era disposto a fargli una terapia: l'unico modo per guarirlo era un trattamento che sarebbe dovuto durare un mese, dove il dottore avrebbe dovuto occuparsi di lui ventiquattro ore su ventiquattro, somministrandogli una medicina ad ogni ora. I soldi erano la sua unica soluzione, ed era pronta a tutto pur di salvare l'unico essere al mondo rimastale: avrebbe preferito morire piuttosto che rimanere sola ed indifesa. Eppure, nel suo cuore rimbombavano parole diverse da quello che doveva fare: non erano "mi dispiace padre", "ce l'ho fatta padre", "ti voglio bene, padre". In quel momento, il suo pensiero fu occupato come il suono un tamburo da un solo verbo: "SALVATEMI"! Non ebbe bisogno di rivolgere a dio queste parole, né ad affidare la sua anima ad un altro diavolo come Yamiscilla. Il suono silenzioso della sua richiesta arrivò ad un pokémon che fino a quel momento era stato in silenzio ad osservare, in attesa. Improvvisamente, un silenzio tombale calò in sala: nemmeno le Lopunny e il dottore poterono rimanere indifferenti davanti a tale parole. Dall'alto della tribuna dove si trovavano i nostri amici, si levò un grido deciso che fermò il dottore a metà del colpo, talmente fu grande il suo stupore per la frase enunciata.
- K-koza? Zkuzate, mio pubbliko: fovze il mio udito zta fazendo i kapvizzi. Kiunkve l'abbia detto, può ezzeve kozì zentile da vipetevlo?
Dopo qualche secondo di silenzio, la frase famigerata venne ripetuta a sillabe scandite. Due sempici parole: All-in. Una scelta di lettere che implicava il rilancio più alto possibile da parte di un contendente dell'asta. L'alito di vento in questione proveniva dal gruppo di Rukio: un pokémon antropomorfo, coperto da un mantello, un cappuccio,  e una mascherina che gli copriva la bocca era lì, in piedi dietro al piccolo licantropo. Tutti nella sala si girarono verso la misteriosa figura.
- A-ALL-IN?
- COSA??
- E' IMPAZZITO?
Anche Rokujo e Geyser si stupirono di tale proposta, sebbene non lo fecero notare, limitandosi a rivolgere lo sguardo anche loro verso il gruppo. Nell'eccitazione del momento, il dottore si dimenticò di dare la trentasettesima frustata e colse l'attimo per continuare lo spettacolo in grande stile.
- OHOHOHOHOHOH! KOLPO DI ZENA! UN KONTENDENTE ZKONOZIUTO HA DIKIAVATO UN AAAAAAAAAAAAAAALL-IN! IL PVIMO DI KVEST'AZTA! FATE UN APPLAUZO AL ZIGNOVE IN PIEDI NELLA FILA ZETTE!
Nonostante l'appello, nessuno applaudì, per colpa dell'atmosfera creata.
- (Tzk! Puzillanimi... ) ZIGNOVI CHE AVETE KOMBATTUTO FINO AD OVA! DIKIAVATE IL VOZTVO MAZZIMO! KI AVVA' LA CIFVA PIU' ALTA SI AGGIUDIKEVA' LA VEVGA!
Rokujo e Geyser si guardarono negli occhi spavaldi, accettando con piacere la sfida. Il primo a dichiararsi fu Rokujo.
- 700.000 Poké, - disse ghignando rivolgendosi al Garchomp. Quello però non si scompose, e gli rispose schernendolo con una grassa risata.
- GRAAAHAHAHAH! 700.000?!?! TI HANNO FATTO PURE ENTRARE?!?!
- COME TI PERMETTI, SQUALO DEFORME!! DICHIARA LA TUA QUOTA SE NE HAI IL CORAGGIO!
Geyser tornò serio.
- Ragazzino... Dovresti essere più sicuro quando decidi di scendere in campo... La seconda volta che mi mancherai di rispetto ti squarterò a metà...Cofagrigus, - disse rivolgendosi al compagno, - apriti.
Il pokémon Bara, sotto ordine del capo, aprì il suo corpo a sarcofago, rivelando al suo interno un malloppo di un milione di Poké, probabilmente raccolti con metodi poco ortodossi.
- U-UN MILIONE DI POKE'!!
Quando Rokujo si rese conto della cifra che il suo rivale aveva tra le mani, digrignò i denti dalla rabbia.
- B-BRUTTO...
- GRAHAHAHAHAHAAH! BEN TI STA!
- P-PARBLEU! QUELLA CIFRA E' INSUPERABILE! NON E' POSSIBILE SUPERARLA!
Mentre Shinso si scandalizzò, Nebra I rimase impassibile, non muovendosi di una virgola.
- Ehi, che ti prende, signor Medjay (*)? Sorpreso? Spero che adesso non ti ritirerai nella vergogna, eh? Divertente sparare parole grosse! Tua mamma non ti ha insegnato che con i veri boss non si scherza? Non ti preoccupare: farò in modo di usare quella verga su di te quando usciamo! GRAHAHAAHAH!
"Spazzatura": questo fu il commento che si lasciò scappare sotto la maschera.
- Eh? Hai detto qualcosa? Non ti sento da qui.
Ci fu un momento di silenzio: lo sguardo degli spettatori rimase tutto puntato sul pokémon misterioso.
- Niente: sei una persona divertente, tutto qui!
- Mi stai offendend-
- La mia cifra di All-In é...
Si tolse la maschera e si scoperchiò il cappuccio, lasciando fluire i suoi capelli rosso-sangue in mezzo al bagno di sguardi che gli stava scorrendo sulla pelle. Non servirono altre parole o gesti: gli spettatori riconobbero subito il regal sovrano, impallidendo prima ancora di sentire la cifra come cadaveri abbracciati dalla morte.
- 10.000.000.000 Poké!
Era davanti a loro: colui che rapresentava la più alta carica esistente nella Terra della Sabbia, con quei piccoli occhi azzurri che avrebbero potuto sbatterti in faccia la differenza di classe sociale facendoti stramazzare al suolo dalla vergogna. A differenza degli altri però, il Garchomp rimase calmo, facendosi forte della sua posizione nel mercato nero.
- Oh? Che sorpresa! Niente di meno che il sov-
- Zitto. 
Bastò quella semplice parola a trasformare di nuovo i bisbigli nevrotici in silenzio.
- Non ti ho concesso la confidenza affinchè tu possa permetterti di chiamarmi con il mio nome: non la concedo mai alla spazzatura come te. Non meriteresti neanche di chiamarmi sua maestà, per quello che vale.  Spero che tu ti sia divertito a vedere soffrire quell'innocente: se vuoi il mio parere, i tuoi standard di divertimento hanno la stessa qualità degli escrementi di un Grimer.
- E-EHI! - Disse Des Pleigh sentendosi chiamato in causa, ma il capo gli fece cenno di non intromettersi, se non voleva finire nei guai. 
- Sono veramente indignato davanti al tuo disgustoso comportamento: il solo pensiero mi fa vomitare. Tuttavia, non sei da ritenere responsabile di tutto ciò: nonostante tutto, hai fatto tutto conformemente alle regole. Quello da ritenere responsabile... - disse voltandosi verso il dottore, - quello da ritenere la causa di questo...
Yamiscilla non si aspettava di trovarsi nel suo teatro la regale figura, ed era talmente spaventato di aver mostrato quello al sovrano che il suo atteggiamento irriverente divenne mite a livelli imbarazzanti, arrivando persino a prostrarsi sul pavimento.
- K-KIEDO PEV-
- Sono io. 
Ancora una volta, il silenzio riconquistò quella terra maledetta, lasciando tutti a bocca aperta. Nessuno di loro osò più intromettersi nel discorso del pokémon Illusione, mentre quello scendeva dalle tribune accompagnato dal suo visir, che nel frattempo, ritenendo non più necessaria la sua copertura, si tolse anche lui il mantello, raccogliendo inoltre quello del sovrano. 
- Se c'è un vero colpevole per tutto questo, sono solo io. Ho creato io il Kokukatsu no Shū e le relative regole, permettendo e chiudendo un occhio su molte cose: era inevitabile che prima o poi avremo assistito ad uno scenario come questo. Ho aspettato prima di intervenire perchè... avevo paura, lo ammetto. Non è consono ad un sovrano avere dei ripensamenti sui suoi metodi, non lo è mai stato. Se avessi deciso di intervenire, probabilmente avrei messo in discussione la mia regalità: questo pensavo. Tuttavia... è difficile rimanere in silenzio davanti alle grida di dolore di questa piccola vittima, e le grida strazianti di questi spettatori. Sarebbe stato un grave errore rimanere ancora in silenzio. Dovrei scusarmi con voi, per aver permesso tutto ciò, ma prima ancora... 
Qui, mise in pausa il suo discorso. Arrivato sul palco, andò incontro al Malamar. Questo era visibilmente nervoso, complice il fatto che si aspettasse una punizione da parte di Nebra I per il suo operato. Cercò di rimanere impassibile e di non screditare la sua stessa figura più di quello che non aveva già fatto, nascondendo la verga per evitare di far innervosire lo Zoroark più del dovuto. Tuttavia, quest'ultimo si mise accanto alla povera Fennekin, con sguardo di rimprovero verso se stesso.
- Devo chiedere scusa a te, piccola Fennekin, - disse poggiandoli una mano sulla testa. Lei rispose guardandolo con sguardo supplichevole, fiatando con le ultime forze che le erano rimaste per rimanere cosciente ciò che stava urlando per tutto quel tempo dal suo cuore.
- S...al...mi...
Nebra I la accarezzò delicatamente sulla testa per chiedere silenziosamente perdono.
- Se avessi agito prima, probabilmente non saresti in questo stato...
Continuò ad accarezzarla, per dirgli poi "va tutto bene adesso", facendosi ringraziare da delle lacrime di felicità da parte della vittima. Il team Skyraiders e il team AWD stava assistendo alla scena con il cuore in gola. 
- CRAAAAAA! SONO COSI' SOLLEVATOOOO! CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
- Ehi ehi: datti un po' di contegno.
- BRWUWUWUWUWUWUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUHHH!!!!!!!
- ANCHE TU, DRAPION?!
Quello più felice era Rukio, che si lasciò andare in un lungo sospiro di sollievo.
- E'... Finita...
Sotto la contentezza e la felicità degli spettatori, la pokémon Volpe svenne: la tensione del momento e la sensazione di essere al sicuro, la fecero abbandonare al caldo abbraccio del sonno lasciando il resto nelle mani del sultano, che una volta resosi conto di ciò, chiese a Noir III di consegnargli ciò che c'era nella tasca destra interna del mantello. Nonostante riconobbe l'oggetto, il Dusknoir lo consegnò al suo padrone senza proferire parola, rispettando la sua decisione. 
- Questa collana ha più valore dei 10.000.000 di pokè che ho dichiarato. E' fatta d'oro puro, ed è ornata da rubini e diamanti neri. Appartiene alla mia famiglia da generazioni, è unica nel suo genere, e in un certo senso è anche il mio simbolo di potere, ma non mi importa di darla via per lei. Se mi consegnerai lo strumento ora assieme alla piccoletta, te la consegnerò senza se e senza ma.
- COSA??
-NON SARA' MICA... STA DANDO VIA ISIDE?? 
Il dottore era indeciso: il dolore della Fennekin era un punto cruciale per la buona riuscita del suo piano. Sebbene fosse svenuta, avrebbe potuto tranquillamente svegliarla con un altro dei suoi oggetti: non c'era bisogno di ricorrere ad altro. Però, non sapeva come avrebbe potuto reagire il sovrano: non era la sua regalità a spaventarlo, ma il fatto che egli avesse debellato con il solo aiuto del suo visir tutti i criminali della Terra della Sabbia, e farlo arrabbiare in quel momento avrebbe potuto rovinare tutto.
- ( Tzh! Non immazinavo di tvovavmi fazia a fazia con kvezto. Beh... non pozzo pvevedeve le inkognite zenza dati... Fovtunatamente il mio zpettakolino ha piantato una fevita pvofonda negli zpettatovi, zopvattutto in Vukio... non zi levevanno la vabbia di dozzo tanto fazilmente. Non pevdiamozi d'animo: divei a kvezto punto pazzave alla faze finale zenza pvoblemi... ihih...) QUALE ANIMO NOBILE! KOME POZZO IO ZOTTVAVMI A TALE KAVALLEVIA? AZZETTO KON PIACEVE! - Disse prendendo la collana dalle mani del sovrano, - ZIGNOVI, LA MIA EX AZZIZTENTE E LA FVUZTA ZONO ZTATI AZZIUDIKATI DAL NOZTRO ZOVVANO NEBVA I! UN APPLAUZO A KVEZTO EVOE!
Di tutta risposta, il sovrano distolse lo sguardo in segno di disgusto, ma non aveva il tempo di assaporare tale boccone amaro: quasi tutti i pokémon della sala misero momentaneamente la rabbia da parte per celebrare nel modo più consono la sua buona azione, buttandolo in un mare di applausi sinceri. 
- CRAAAAAAAAAAA!! CHE CUORE NOBILEEEEEE!!!
- Sto per ammutinarmi, capitano: fallo smettere!
- EXCUSE MOI?!?! NON HAI NEANCHE UN PO' DI SENSIBILITA'?!?!
- Eheheheh... (come rovinare un bel momento...)
Tuttavia, non tutti i pokémon erano contenti di quest'azione. Infatti, quando Nebra I con in braccio la Fennekin e Noir III si stavano dirigendo verso gli spalti, ad attendergli c'era Geyser con i suoi scagnozzi. Al pokémon Mach non faceva piacere aver dovuto rinunciare al suo sadico spettacolo.
- Gradirei passare, - fece il sovrano con un tono falsamente coordiale. Il drago non si mosse di un centimetro: il sigaro che stava fumando, un Ray Q della Terra del Vento, gli diede un'aria simile ad Al Capone, con quel misto di pericolosità e serietà che avrebbe messo terrore anche se non ne avesse. Diede un ultimo tiro prima di parlare, gettando l'oggetto fumato a metà calpestandolo come se fosse feccia.
- Lo sa, sua maestà? Ci sono poche cose che non sopporto a questo mondo, cose che alla sola vista o solo accenno mi urtano il sistema nervoso. Queste sono l'eroisimo e il ficcanasare nei fatti o divertimenti altrui. Le devo fare i miei sinceri complimenti: in una sola mossa è riuscito a fare tutte e due.
- Sono spiacente per i suoi problemi, - disse facendo uno sguardo severo, - penso che ognuno abbia i suoi. Se dovessi fare un esempio, a me non piacciono i pokémon che si credono un gradino sopra solo perchè possono permettersi di buttare un sigaro da 200.000 pokè e calpestarlo, mentre ci sono ancora individui che vivono nei dungeon lottando per il loro territorio, o piccoli vagabondi in cerca di fortuna, come questa piccoletta. E poi... Siamo sinceri! - Continuò con tono ironico, - che marchio scadente! Dovrebbe provare i Vol C: quelli sì che sono pura libidine!
 Il Garchomp rispose alla provocazione con una risata squarciante.
- GRAHAHAHAH! E' un vero peccato: ha un bel senso dell'umorismo, lo devo riconoscere! Mi sarebbe piaciuto diventare amici invece di questo! Sa che le dico? - Disse preparandosi ad attaccare, - E' quasi un peccato doverle tagliare la testa... DRAGARTIGLI!
Geyser si lanciò all'attacco contro il sovrano, con una velocità che non avrebbe permesso allo Zoroark di attivare Protezione. Per poter competere con la sua potenza, Nebra I avrebbe dovuto mettere a repentaglio l'incolumità della piccoletta che teneva in braccio, rendendo i suoi sforzi vani. Quindi, decise di tenersela con sè raccogliendosi e abbassandosi in modo da proteggerla con il corpo. L'attacco del dragone sarebbe andato a segno danneggiando la regal pelle davanti a tutti gli spettatori, privando Bazaropoli del suo sindaco e sovrano. Tuttavia, ciò non accade per una circostanza misteriosa: invece di colpire il bersaglio, il Garchomp deviò accellerando verso la tribuna alla sua destra, cadendo sul pavimento e spaccandone una parte. Se non fosse stata per la rapidità dell'azione, un occhio esperto invece di quel modo avrebbe interpretato l'evento in un'altra maniera: il Garchomp era stato afferrato da qualcosa e sbattuto sul pavimento. 
- U-urgh...
- B-BOSS! - Gridarono in coro il Cofagrigus e il Nidoking, sorpresi quanto i presenti dell'improvvisa deviazione del loro capo. 
- C-chi è stato... - disse rialzandosi, - CHI E' STATO A FARMI QUEST-
Rivolgendo di nuovo lo sguardo verso i suoi nemici, si accorse di qualcosa di terrificante, qualcosa che in tutto quel tempo della sua vita criminale non avrebbe mai potuto immaginare. A causa dell'illuminazione particolare del teatro, non era possibile notarlo se non alzando lo sguardo al cielo, come aveva fatto lui. 
- C-capo, tutto bene? Cosa stai... 
Quando gli scagnozzi si girarono verso l'oggetto dello sguardo del pokémon Mach, anche loro sbiancarono, cadendo a terra dal terrore e urlando come due bambini in una casa di fantasmi.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!
L'urlo attirò l'attenzione di tutti presenti in sala, che con sguardo interrogatorio setacciarono l'intera arena in cerca di una risposta. Tuttavia, solamente in un punto particolare era possibile notare qualcosa, a causa della consistenza sinistra di quell'individuo, e quando riuscirono a trovare il punto esatto, tutti i presenti si alzarono in piedi spaventati. 
- M-A M-A M-A M-A M-A M-A CHE-
- COSA C***O E' QUELLO?!?!?
L'oscuro essere riuscì persino ad impressionare i membri del GIP. Soprattutto il team Skyraiders che, reduce dal combattimento con Slade, non poterono fare a meno di tremare come alberi investiti da un tornado.
- CRAAAAAAAAAA! COS'E' QUELLO?!!?!?
- Ehi ehi, stiamo scherzando?!?
- N-non è possibile...
Anche Rokujo, colui che non si faceva impaurire da nulla, rimase a bocca aperta  in silenzio quando notò quegli occhi blu-elettrico come zaffiri e quella bocca blu scuro come una notte senza luna. Yamiscilla, invece, ebbe una reazione più esplicita.
- KRASS! DAS IST BESCHEUERT! (*)
Dietro il sovrano si ergeva una figura oscura fatta di pura ombra, la cui consistenza risultava trasparente, fino a quando i presenti non riuscirono a distinguerne i contorni. Il corpo era gracile per la sua statura di dieci metri, aveva otto braccia di cui, dal più alto a quello più basso, erano un paio delle mani a quattro dita dalle punte morbide, un paio due falci simili a quelle di uno Scyter, un paio erano teste di drago simili a due Charizard, ed infine l'ultimo paio erano due enormi tentacoli, probabilmente gli artefici dell'attacco a Geyser. La faccia mostrava un sorriso inquietante dove si potevano intravvedere dei denti seghettati, dai quali uscì una risata inquietante.
- KREKREHKREHKREHEHEHE...
La parte inferiore del corpo del mostro era incollata al pavimento, dal quale si poteva notare il fatto che fosse incollata all'ombra del visir di Nebra I, il quale stava muovendo le mani davanti a se come un burattinaio che stava mostrando il suo spettacolo ad un pubblico acclamante. Questa figura fu accentuata dal fatto che alle terminazione delle dita si potevano notare dei fili neri come la pece, incollati anche essi al pavimento, mentre dal suo corpo fuoriusciva un Meisoku altrettanto oscuro. Geyser era completamente paralizzato dal terrore, accennando semplicemente a qualche verso dalla sua bocca per esprimere il suo stupore.
- A...a...
- Dovrebbe essere molto più prudente quando decide di dichiarare guerra, signor Geyser, - gli disse Noir III in modo molto formale, - non mi ha neanche rivolto il benchè minimo pensiero... Non si è chiesto perchè una figura così importante come il mio sovrano, in un covo pericoloso, si sia portato solo il Gran Visir dietro, invece dell'intera scorta? L'operazione in incognito è una buona supposizione, ma non crede che questa sia una mossa troppo avventata?
- Fiuu... Quasi mi stavo scordando di te! Tempismo perfetto! - Gli disse il sovrano.
- E' mio dovere essere sempre vigile, mio signore. E devo anche ringraziarla: è da un po' che non uso la mia Mad Chimera (*). E' passato tanto tempo dall'ultima volta...
- Bei tempi...
- KREHKREHKREHKREH!
- Ah. Non fatevi spaventare da questa risata, - fece il Dusknoir rivolgendosi agli spettatori, - sono io che lo faccio: la bambola non è senziente.
- (QUALE PARTE DI QUESTO E' RASSICURANTE?!?!)
Una volta detto quello, si avvicinò al Garchomp, portando dietro di sè la creatura in questione.
- Senta... Non sono un carnefice contrariamente a quello che potrebbe pensare: non ho intenzione di farle del male, mi creda.  Se si comporterà da persona rispettabile, come presumo lei voglia mostrarsi, lascierò correre il suo piccolo errore. Tuttavia, è necessario che la metta in guardia: nel caso in cui attentasse ancora una volta alla vita del sovrano... mi sentirò autorizato a farle del male, e mi creda se le dirò che, una volta che inizierò sul serio con lei, pregherà affinchè metta fine alla sua vita. Se ci farà passare e ci farà tornare al nostro posto senza ulteriori capricci, lei sarà libero di andare. Cosa gliene pare?
In queste frasi avrò detto terrore e spavento così tante volte che probabilmente tempo ancora qualche minuto e verrà Stephen King a bussarmi alla porta per stringermi la mano, ma lo ripeterò: era talmente terrorizzato che la vergogna per essere stato umiliato due volte la stessa settimana era inesistente. Geyser si rialzò, e senza rivolgersi a loro prese i suoi compagni e li spinse per fargli riprendere le proprie postazioni. Con lo stesso silenzio, Noir III fece sparire la Mad Chimera, recuperò i mantelli che aveva gettato a terra e riscortò il suo sovrano alla fila 7, dove i membri del GIP lo aspettavano con ansia.
- Eh... Certo che lei è un tipo che dice solo le parole necessarie, eh? - Disse Kenji rivolgendosi al pokémon Pinza.
- Vivo per servire, e questo è quanto... Parole sprecate possono essere dannose...
- C-ome sta la piccola? - Chiese preoccupato il licantropo.
- Sta dormendo, ora. Stava sveglia solo perchè non era al sicuro, probabilmente, o forse perchè gli era stato imposto di rimanere più conscia possibile. Ora che l'abbiamo salvata, ha tutto il tempo per dormire. Quando finirà ques'asta, ci penseremo noi a riportarla a casa. Farò anche in modo che suo padre riceva le cure che gli servano, per riuscire a ripagare il mio debito...
Rukio sospirò di sollievo, supponendo la fine di quello che secondo lui era un incubo ad occhi aperti. Tuttavia, leggendo quell'azione, Weavile lo ammonì.
- Se stai pensando che sia finita, non cantare vittoria... L'asta non è ancora finita... non sappiamo quali siano le ultime sorprese di quel *censura*... Se ho capito che tipo di pokémon è, ci riserverà le peggiori soprese adesso...
- Lo so, - gli rispose lui, - però, nulla mi vieta di essere felice in questo momento. Quando gli metterò le mani addosso, farò in modo di fargliela pagare anche per questo.
Yamiscilla, però, rispondendo alle aspettative della felina, non diede respiro al pokémon Emanazione: una volta atteso qualche minuto per calmare le acque, fece un cenno alle sue assistenti, le quali lasciarono il palco senza ulteriori domande. La calma data dal salvataggio della piccola lasciò i presenti in uno stato a cavallo tra il vuoto e l'irremovibile, pensando che non ci potesse essere peggio di quello che avevano già sofferto con i loro occhi. 
- ZIGNOVI E ZIGNOVI! KVALE ZOVPVEZA ABBIAMO AVUTO KVEZT'ANNO! KI ZE LO ZAVEBBE IMMAGINATO KE AVVEMO AVUTO NIENTE DI MENO DEL ZOVVANO AD AZZIZTEVE ALLA MIA AZTA! NON POVTEI EZZEVE PIU' FELIZE DI ZIO'. Pevò... - continuò abbassando il tono di voce, - Il tempo dei zioki, finizze kvi...

 

*******************************NOTE DELL'AUTORE*******************************

- Explaining:
1) le lopunny al di fuori delle 7 assistenti preferite hanno un nome che iniza con la lettera L accompagnate da seguenti lettere dell'alfabeto;
2) La racchetta da Paddle è quella racchetta da ping pong a cui attaccata con un filo c'è la pallina; 

- Legenda: Mad Chimera: chimera pazza;
 Criminals: criminali; 
Hokuto no Shimai (北斗の姉妹): Le sorelle dell'Orsa Maggiore; 
KRASS! DAS IST BESCHEUERT! : Accidenti! E' Ridicolo! 



-F.A.Q.

-Curiosità
  • La canzone che ha ispirato il momento di canto di Yamiscilla è quella di Ne-yo: Friend like me, cover di una delle canzoni iconiche di Aladin, "un amico come me";
  • La scritta in corsivo separata dal resto è una citazione ai capitoli finali di Super Pokémon Mystery Dungeon;
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