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[Eihan] Pokélogy - sistemi biologici nel mondo pokémon


Eihan

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è la prima volta che faccio una fanfiction e quindi potrebbe essere venuta una cosa orrenda, nel caso fossi così mi spiace. Ho voluto immaginare come possa essere il mondo pokémon in un ambiente reale, quindi non edulcorato da nulla. Nel caso non esistessero animali, ma solo pokémon come sarebbero i sistemi biologici? Ho provato ad immaginarlo basandomi su più fonti, ma soprattutto inventandomi molte cose, cercando di essere il più possibile "realistico". Nel caso aveste commenti, chiarimenti e suggerimenti ecco il link alla discussione: Qui i commenti

 

  • Sezione “Pokemon di prateria” – Parte I - Bulbasaur

 

Pokemon quadrupede che abita principalmente le praterie in branco con le sue evoluzioni. La sua particolarità consiste nell’essere in rapporto simbiotico con il bulbo posto sul suo dorso, il quale crescerà insieme al suo ospite. Tale bulbo deriva da un seme che gli viene poggiato al momento della schiusa dell’uovo da parte di un esemplare di Venusaur. È su quest’ultimo pokémon che gli studiosi ritengono che spuntino nuovi semi da poggiare sui neonati Bulbasaur, tuttavia non esistono ancora casi documentati di tale avvenimento. Casi di Bulbasaur senza bulbo non sono stati riscontrati né in natura né in cattività, motivo per il quale è dato per assodato che questi pokémon senza il loro simbionte non possano sopravvivere.

I Bulbasaur si presentano docili e mansueti fin dalla nascita, motivo per il quale numerosi professori, ricercatori e bracconieri li hanno catturati per usarli per i loro scopi, portandoli quasi all’estinzione allo stato brado. Tuttavia questa specie appartenente al genere pokémon seme non rischia di scomparire perché è spesso scelta da giovani allenatori che bramano l’avventura per via della grande fedeltà di questi pokémon verso i loro compari.

Il pokémon riceve la maggior parte del nutrimento dal seme sulla schiena grazie alla fotosintesi, motivo per il quale i Bulbasaur preferiscono dormire di giorno sotto al sole, protetti dagli attacchi nemici dai Venusaur e dagli Ivysaur. Tutta la linea evolutiva è onnivora, ma raramente i Bulbasaur si nutrono di altri pokémon, preferiscono mangiare bacche (hanno un debole per le bacche amare) nel caso la fotosintesi non riesca a dar abbastanza nutrimento al pokémon. In ogni caso i piccoli denti di cui sono provvisti non garantirebbero una masticazione adeguata di carne che potrebbe causare lunghi tempi di digestione con conseguente appesantimento e affaticamento.

Bulbasaur, date le scarse abilità nel combattimento è facilmente vittima di altri pokémon abitanti le praterie: I Rattata, i Raticate, gli Zigzagon e i Linoone rosicchiano il bulbo causando deperimento dello stesso; I Nidoran e le rispettive famiglie evolutive solo in caso di grande carestia e siccità si nutrono dei bulbi; Mareep con poca esperienza durante le brucate possono accidentalmente mordere e mangiare il bulbo, mentre le evoluzioni Flaaffy e Ampharos si astengono dal farlo perché sono consci che scatenerebbero le ire di Ivysaur e Venusaur appartenenti al branco; capita raramente che i Cyndaquil e i Torchic si divertano a far prendere fuoco al bulbo dei Bulbasaur. Il più delle volte la fiamma è troppe debole per far del male al pokémon e la superficie esterna del bulbo non si carbonizza neanche, anzi, la rende leggermente più dura e questo contribuisce a difendere i Bulbasaur dalle altre creature. In poche occasioni l’intero pokémon prende fuoco portandolo a morte o gravi conseguenze.

Il pericolo maggiore per i Bulbasaur è rappresentato dai predatori naturali: Arbok, Ekans e Seviper si nascono spesso tra le chiome degli alberi per poi piombare addosso alle prede. Fortunatamente queste specie non sono mai presenti entrambi perché entrano in competizione per il cibo e si instaurano lotte violentissime che portano all’allontanamento di una delle due specie. Schyter con la sua enorme velocità riesce a catturare i Bulbasaur senza che gli altri componenti del branco riescano a contrattaccare. L’unica difesa contro esso è spargere continuamente spore velenose nelle zone in cui è presente tale predatore. Infine i Taillow e gli Swellow catturano i piccoli Bulbasaur che si allontanano dai loro compagni, tuttavia questo accade di rado.

È stato osservato che pokémon come Sunkern, Hoppip, Oddish e meno spesso Gulpin, si sostituiscono al seme sul dorso dei Bulbasaur più piccoli o assenti di seme. Questi pokémon instaurano un rapporto che il più delle volte è sinergico, il loro ospite viene nutrito e può crescere e ristabilirsi, mentre questi pokémon vengono protetti dal branco dei pokémon seme. Una volta che Sunkern e gli altri devono evolversi o vogliono abbandonare l’ospite emanano profumi particolari in modo da far avvicinare i Venusaur, così che quando abbandoneranno i Bulbasaur, i pokémon evoluti siano rapidi a far posare un nuovo seme sui Bulbasaur. Questo ha consentito a tali pokémon di non essere attaccati dal branco quando si annidano sul dorso. Non è quindi raro vedere nelle comunità dei pokémon seme numerose evoluzioni di Sunkern, Hoppip e Oddish giocare insieme. A volte capita che i Gulpin invece di aiutare i loro ospiti li denutrano ulteriormente fino a farli soccombere.

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  • Sezione “Pokemon di prateria” – Parte II - Ivysaur

 

Pokémon quadrupede che evolve da Bulbasaur. Egli in natura è ancora più raro da trovare rispetto a Bulbasaur, perché questi, come lo stesso Ivysaur, evolvono solo in determinati periodi dell’anno e in specifici luoghi in cui si riuniscono i branchi del pokémon seme. Uno di questi luoghi è stato trovato nella regione di Kanto, mentre nelle altre regioni non vi sono ancora stati avvistamenti di tali posti, nonostante le innumerevoli appostamenti e ricerche degli studiosi più volenterosi. L’evoluzione è mediata dall’accrescimento del bulbo presente sui Bulbasaur con la comparsa delle prime foglie e la comparsa di simil-petali rossi, mai completamente sbocciati se non allo stadio evolutivo finale. Per sostenere il maggior peso del seme, pure il pokémon cresce di stazza e i suoi muscoli si fanno più forti.

Ivysaur non risulta più indifeso come Bulbasaur, tant’è che gli Ivysaur all’interno del branco hanno il compito di difendere i più deboli dai Raticate e dagli altri pokémon che si nutrono del bulbo dei Bulbusaur. Ormai è raro scorgere in natura branchi di pokémon seme, men che meno poter registrare il comportamento di due branchi nel caso si incontrassero. Nonostante queste difficoltà i ricercatori sostengono che nel passato i branchi lottassero tra loro per il controllo del territorio. In questi combattimenti erano gli Ivysaur a formare l’avanguardia. I Bulbasaur rimanevano lontani per evitare di ferirsi, mentre i Venusaur si incaricavano di indicare la strategia da utilizzare, dichiarando la ritirata in caso di possibile sconfitta.

Così come i Bulbasaur, anche gli Ivysaur prendono la maggior parte del nutrimento dal seme sul loro dorso, tuttavia mangiano spesso bacche e molto raramente piccoli pokémon come Caterpie, Wurple e Weedle nei pochi casi in cui essi si allontanino dai boschi. Nel momento prossimo all’evoluzione gli Ivysaur emano un forte e dolce profumo dal seme, il cui scopo è richiamare gli altri pokémon del branco ad ammirarlo diventare un Venusaur. I ricercatori sono tutt’ora stupiti da questo dolce profumo, non capendo come sia possibile la sua produzione dato che i pokémon seme mangiano spesso bacche amare, sapore totalmente opposto.

Gli Ivysaur riescono a difendersi da molti pokémon in grado di minacciare i Bulbasaur, tuttavia rimangono ancora soggetti da attacchi degli Swellow, Arbok, Seviper e Schyter. Quando un Lickitung incontra un Ivysaur è solito leccare i loro petali per saggiarne il sapore, ma grazie ad un leggerissimo veleno misto a sonnifero, i Lickitung si allontanano orriditi da tale sapore. Così si evitano scontri.

 

Approfittiamo del breve spazio che hanno rubato gli Ivysaur in questa trattazione per descrivere l’origine evolutiva della famiglia evolutiva di Bulbasaur, Ivysaur e Venusaur.

Milioni di anni fa esisteva un antenato comune a Chikorita, Bulbasaur, Turtwig, Tropius e Paras, tutti appartenenti alla stessa famiglia (famiglia > genere > specie). Egli era un quadrupete principalmente erbivoro con un forte legame per la quasi tutta la vegetazione. Viveva indistintamente in praterie, boschi e sterpaglie. La grande distribuzione di questo pokémon ha permesso il differenziamento in molteplici generi.

Ad un certo punto una popolazione isolata di membri di questa famiglia sono stati parassitati dagli antenati dei Sunkern, ritenuti daipaleontologi degli esseri più simili ai vegetali che ai pokémon veri e propri. Con il tempo si sono selezionati i semi che non parassitano, ma che entrano in simbiosi con i pokémon, in modo tale da poter sopravvivere più a lungo. Questo ha portato allo sviluppo dei Bulbasaur così come li conosciamo oggi. In un tempo indefinito, ma successivo alla simbiosi, i semi hanno cominciato a prendere coscienza di sé e a staccarsi dal corpo dei Bulbasaur, così nacquero i Sunkern, antenati della maggior parte dei pokémon vegetali, non a caso è nominato anch’egli pokémon seme.

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  • Sezione “Pokemon di prateria” – Parte III - Venusaur

 

Stadio evolutivo finale di Bulbasaur e Ivysaur. Si presente anch’egli quadrupede. A prima vista salta subito all’occhio la grande stazza rispetto alle sue pre-evoluzioni. Questa è dovuta principalmente al fatto che deve sostenere il peso del fiore completamente sbocciato sul suo dorso. È estremamente raro trovarlo allo stato selvatico, ma abbastanza comune vederlo nelle squadre degli allenatori di quasi tutte le regioni. Anche i professori ne fanno un largo uso per via della sua natura docile e per il fatto che è in grado di sprigionare enormi quantità di polvere soporifera per far addormentare pokémon poco inclini all’ubbidienza.

Le femmine di Venusaur possiedono un seme che sporge sulla cima del loro fiore. È proprio tale seme che viene posato sul dorso dei neonati Bulbasaur al momento della schiusa. Tuttavia, nel caso mancasse un esemplare femmina di Venusaur nel branco, è il maschio a farsi carico di far spuntare un seme sul suo fiore. Questo rende il pokémon meno forte e più suscettibile ad attacchi nemici poiché la crescita del seme fa consumare una grande quantità di energia.

I Venusaur riescono a nutrirsi quasi completamente grazie alla fotosintesi mediata dalle enormi foglie del fiore, ma non disdegnano mai un pasto a base di bacche amare. Nonostante il loro stomaco contenga enzimi per la digestione di carne, non sono mai stati visti mangiarla, neppure quando sconfiggono pokémon che hanno attaccato il branco.

I Venusaur nelle praterie possiedono pochi nemici. I grandi predatori delle sue pre-evoluzioni, Seviper e Arbok, non possono nulla contro lo stadio evolutivo finale. Swellow e Schyter sono gli unici in grado di attaccare un Venusaur e sopravvivere. I primi effettuano attacchi ripetuti piombandosi dal cielo e strappando le foglie del fiore, lasciando progressivamente il pokémon senza energia permettendo così agli Swellow di attaccare indisturbati i Bulbasaur e gli Ivysaur. Per quanto riguarda gli Schyter, essendo arroganti per natura attaccano frontalmente senza strategia di sorta. In questo modo si creano scontri a base di foglielama e frustate. Solo l’esperienza dei due pokémon è in grado di stabilire il vincitore. Eistono pochi e rari esemplari di Scizor in natura, quindi è altamente improbabile che essi si incrocino a dei Venusaur. Anche nel caso accadesse non vi sono scontri perché gli Scinzor reputano i Venusaur troppo bedoli in confronto a loro e quindi li snobbano.

Finita la trattazione dei pokémon seme è ora bene parlare del comportamento del branco. Il capobranco è ovviamente rappresentato da un Venusaur, il più delle volte maschio, poiché la femmina ha il compito di far gemmare i semi e di far crescere sul suo fiore delle bacche per il nutrimento dei più deboli. Nel caso in cui un Ivysaur maschio si dovesse evolvere in un branco in cui è già presente un Venusaur maschio vi sono tre possibili epiloghi. Il primo è l’accettazione della dominanza del Venusaur più anziano come capobranco. Il secondo è una lotta per il dominio che si conclude o con la morte di uno dei due maschi o con la sottomissione (annunciata tramite il rilascio di un particolare odore salato) di uno dei due. La terza possibilità era la più comune in passato, ma ora è un evento insolto, consiste nella divisione del branco. Per mancanza di casi documentati non si conosce ancora il criterio utilizzato dai Bulbasaur e dagli Ivysaur per decidere con che Venusaur stare.

Il branco non è mai composto unicamente da Venusaur e compagni, ma spesso vi sono anche Chikorita e le sue evoluzioni. Le due specie presentano molte similitudini e sono entrambe rare in natura, motivo per il quale negli ultimi decenni hanno sviluppato un rapporto di mutuo soccorso. Meganium e Venusaur rimangono tuttavia separati per quanto riguarda la dominanza, ognuno dei due è a capo delle proprie pre-evoluzioni e si coordinano tra loro per decidere gli spostamenti complessivi del branco.

All’interno del branco trovano rifugio anche Sunkern, Hoppip, Oddish e le loro rispettive evoluzioni. Tuttavia essi non sono considerati membri del branco, ma ospiti temporanei, accettati perché aiutano i piccoli Chikorita e Bulbasaur a crescere e giocare insieme.

Capita spesso che si instaurino lotte tra Venusaur e Meganium contro Nidoking e Nidoqueen. Tali scontri non sono dovuti ad atti predatori, ma per il territorio. La riduzione di spazi naturali ha contribuito ad esacerbare tali conflitti. Talvolta dei Blaziken vedendo una lotta di tali dimensioni intervengono per poter affinare le proprie abilità di lotta. I ricercatori sono concordi nell’affermare che l’entrata in scena dei Blaziken rende gli scontri tra i più violenti nelle praterie, con vincitori quasi mai certi. Fonti non autorevoli sostengono che siano i pokémon leggendari a far terminare tali lotte per evitare una moria inutile di pokémon che potrebbe portare a disequilibri nell’ecosistema.

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  • Sezione “Pokemon di prateria” – Parte IV - Rattata

 

Pokémon roditore dalle piccole dimensioni. Viene trattato nella fauna della prateria poiché è il suo ambiente naturale, tuttavia tale specie è presente in quasi tutti i climi e latitudini. I Rattata vivono principalmente in branco sotto l’egida di uno o più Raticate, tuttavia possono essere avvistati anche Rattata solitari o in piccoli gruppi di dieci o meno membri. Sono pokémon che non predano nessun’altra specie per cibarsene, poiché essi hanno degli enzimi digestivi molto vari e sono in grado virtualmente di digerire qualsiasi cibo sia commestibile che non. L’abbondanza di cibo di cui possono nutrirsi e la velocità riproduttiva e di crescita hanno portato in molte regioni e città problemi di sovrannumero di Rattata, con conseguente impoverimento della fauna locale. Inoltre i Rattata e la loro evoluzione sono perfetti vettori di malattie tramite zecche e pulci. Per la disinfestazione o l’allontanamento dei Rattata dalle città vengono usati Loundred ed Exploud in grado di emettere ultrasuoni fastidiosi solo per i pokémon topo. Tuttavia il loro utilizzo ha più volte spaccato in due l’opinione pubblica. Tali ultrasuoni risultano disturbanti anche per gli altri pokémon topo come Pikachu e Cyndaquil, molto utilizzati dai giovani allenatori. Per evitare polemiche le ditte di disinfestazione (le prime sono state quelle di Jontho) hanno cominciato a liberare Hoothoot e Noctowl per predare solamente i Rattata selvatici.

Per via della loro presenza ubiquitaria in quasi ogni regione molti allenatori li tengono nelle loro squadre. Un giovane allenatore può facilmente avvicinare un Rattata allestendo una trappola con dentro una Baccacinlan o del formaggio, cibi preferiti dai pokémon topo.

Nonostante non si predino di altri pokémon, i Rattata sono soliti creare danni, il più delle volte nei confronti di pokémon d’erba credendo che essi stessi siano un vegetale. Per esempio rosicchiano il bulbo dei Bulbasaur pensando che sia del cibo incustodito; Stessa cosa nei confronti di pokémon seme come i Sunkern, Oddish e Hoppip. I Tangela e i Roselia appaiono piatti prelibati allo sguardo dei Rattata, anche se vengono immediatamente intrappolati nelle foglielama dei primi e allontanati grazie alle sostanze aromatiche dei secondi. I Farfetch’d vengono spesso derubati dal loro gambo. Si narra che se molti Farfetch vengano privati del loro gambo si riuniscano per attaccare tutti insieme un branco di Rattata e Raticate come vendetta e monito per il futuro. Nei territori in cui i Rattata sconfinano nei boschi è stata notata una drastica riduzione nel numero dei Seedot. Si ritiene che i Metapod e i Kakuna abbiano una corazza così spessa per resistere a possibili rosicchiamenti da parte dei Rattata.

In natura esistono numerosi predatori dei Rattata. Praticamente ogni pokémon non di tipo erba che vive nelle praterie si nutre di Rattata occasionalmente o costantemente. I principali sono Ekans, Arbok, Seviper, Combusken, Blaziken, Quilava, Typhlosion, Growlithe, Arcanine, Schyter, Taillow, Swellow, Starly ed evoluzion, Poochyena e Mightyena. All’occasione pure i Linoone, Furret e le famiglie evolutive dei Nidoran possono cibarsene. Sono stati documentati casi in cui degli Hypno hanno utilizzato i loro poteri psichici per controllare i Rattata e farsi procurare del cibo. Questa abbondanza di predatori contribuisce a non far aumentare in maniera esponenziale la popolazione dei Rattata. Si può quindi capire immediatamente come le grandi città siano vittime di invasioni di Rattata data l’assenza dei loro nemici naturali.

Passiamo ora la parola ai paleontologhi per farci spiegare quale è il processo evolutivo che ha portato alla nascita dei Rattata. Milioni di anni fa sicuramente è esistito da qualche parte del mondo un antenato comune al settetto dei roditori, composto da Rattata, Sentret, Zigzagon, Bidoof, Patrat, Bunnelby e Yungoos, rapportabili tutti alla stessa famiglia. In tempi remoti si è divisa rapidamente in sottofamiglie composte da antenati di Rattata e Yungoos, Patrat e Sentret e una con i restanti tre. Concentrandoci sulla sottofamiglia di Rattata e Yungoos possiamo notare che l’isolamento geografico ha permesso il differenziamento nelle due specie di Rattata e Yungoos, poiché questi ultimi sono riscontrabili solo ad Alola. Grazie ai più recenti studi evoluzionistici siamo riusciti a capire che i Rattata, data l’elevato numero di prole, la rapidità di crescita e l’alta pressione selettiva a cui sono sottoposti per via dei predatori, si sono ulteriormente differenziati in base al luogo in cui si trovavano. È proprio dall’albero evolutivo dei Rattata che derivano gli altri pokémon appartenenti al genere topo: Pikachu, Sandshrew, Cyndaquil e Marill. Infine negli ultimi decenni, grazie all’importazione di specie alloctone ad Alola, si è selezionata una sottospecie nuova di Rattata, sopranominata Rattata Forma Alola, caratterizzati da una vita più notturna e da un palato più raffinato. Inoltre si trovano principalmente negli ambienti urbani.

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