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PlayStation 4: Sony ha imparato da lezione sul prezzo di PS3


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Sony ha imparato la lezione riguardante il prezzo di lancio di PlayStation 3, ha sugerito il vice presidente dei Worldwide Studios Michael Denny.

L'attuale console venne lanciata sul mercato con un prezzo consigliato di €599, prezzo che sicuramente ha rallentato il suo acquisto, e sebbene Sony non abbia ancora rivelato i suoi progetti per il prezzo di PS4, l'esperienza fatta in questa generazione avrà  sicuramente peso nel determinare il costo della prossima console.

Alla domanda se PS4 sarà  lanciata con un prezzo più competitivo rispetto a PS3, Denny ha detto: "C'è ancora un sacco di tempo, abbiamo ancora un sacco di informazioni da dare riguardo a PlayStation 4. La fase di annuncio iniziale in cui ci troviamo ora è solo per spiegare la visione globale della console. Parte di questa visione è che abbiamo creato una piattaforma assolutamente focalizzata sui giocatori, e per giocatori intendiamo in senso lato. In qualche modo posso chiedere a voi di trarre le vostre conclusioni".

Alla domanda in quale misura l'esperienza di Sony con il prezzo di PS3 ha pesato sulle specifiche tecniche della nuova console, Denny ha detto: "Credo che la prima cosa da dire è che noi ascoltiamo e impariamo da ogni lancio di console che abbiamo vissuto: abbiamo imparato quali sono stati i punti di forza di PlayStation 3, e anche le difficoltà ."

"Con PS4 vogliamo un sistema che possa raggiungere il più ampio pubblico possibile, pur rimanendo un sistema profondo, connesso, ricco e coinvolgente, che possa offrire esperienze focalizzate e differenziate come mai viste fino ad oggi"

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Il vero problema non è la console in sè, il cui prezzo viene ammortizzato nei suoi anni di vita, ma i giochi. Gli sviluppatori hanno detto che i costi non si sono alzati di molto, in media 10 dollari a titolo (che con il magico cambio italiano diverranno 10 euro).

Quindi risultano 80 euro di videogioco AAA al Day One. Ma ci credono degli idioti? Già  70 euro sono uno sproposito, per la qualità  dei giochi di adesso. Longevità  mediocre, multiplayer inserito in quasi tutte le IP, stealth e survival horror, due generi che fino a qualche anno fa sfondavano il mercato, ora quasi inesistenti e sostituiti da TPS e soprattutto FPS. Aggiungiamoci lo stesso prezzo pagato all'acquisto per le miriadi di DLC o per i Pass Stagionali, che un giocatore appassionato teoricamente dovrebbe possedere. Avremo la bellezza di 150-160 euro per avere un gioco completo standard comprensivo di DLC. E se uno vuole una Collector's, una Limited o qualsiasi altra versione? Sgancia altri soldi.

Questa politica ormai è legata a doppio filo al mercato videoludico. Sono dell'idea che si tornerà  a ragionare solo dopo il probabile collasso economico a cui andranno incontro le SH nei prossimi anni. Perché sarà  così. Pur vendendo milioni di copie, non riescono a rientrare nei costi di sviluppo e alzano i prezzi per raggiungere l'obiettivo, dimenticandosi forse che i videogiochi sono un passatempo per i giocatori, che già  ora iniziano a dare i primi segni di cambiamento di mentalità , acquistando mesi dopo l'uscita commerciale, evitando i contenuti scaricabili o passando al PC, che grazie a Steam riesce a rendersi pericoloso per Sony, Microsoft e Nintendo. Ma ovviamente la maggior parte dei giocatori già  citati è di stampo casual e se ne frega di tutto ciò.

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Dato il valore hardware della PlayStation 4 non sarei sorpreso di un prezzo elevato e, anzi, spero che ogni componente della console sia venduto in modo calibrato al suo costo reale. La mentalità  che fino ad oggi ha regnato nel settore è stata caratterizzata dallo svendere sottocosto buona parte delle console per poi rifarsi sul software, ovverosia il videogioco, prendendo una percentuale sulle vendite. Oramai questo business è finito come testimoniato dai giganti dell'industria mobile in grado di guadagnare totalmente dallo smartphone per poi evitare la levitazione del prezzo sul gioco. Alcune produzioni videoludiche meritano i 70/80 euro ma se si accettassero altri metodi di approccio alla distribuzione l'impatto sarebbe meno devastante.

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Il vero problema non è la console in sè, il cui prezzo viene ammortizzato nei suoi anni di vita, ma i giochi. Gli sviluppatori hanno detto che i costi non si sono alzati di molto, in media 10 dollari a titolo (che con il magico cambio italiano diverranno 10 euro).

Quindi risultano 80 euro di videogioco AAA al Day One. Ma ci credono degli idioti? Già  70 euro sono uno sproposito, per la qualità  dei giochi di adesso. Longevità  mediocre, multiplayer inserito in quasi tutte le IP, stealth e survival horror, due generi che fino a qualche anno fa sfondavano il mercato, ora quasi inesistenti e sostituiti da TPS e soprattutto FPS. Aggiungiamoci lo stesso prezzo pagato all'acquisto per le miriadi di DLC o per i Pass Stagionali, che un giocatore appassionato teoricamente dovrebbe possedere. Avremo la bellezza di 150-160 euro per avere un gioco completo standard comprensivo di DLC. E se uno vuole una Collector's, una Limited o qualsiasi altra versione? Sgancia altri soldi.

Questa politica ormai è legata a doppio filo al mercato videoludico. Sono dell'idea che si tornerà  a ragionare solo dopo il probabile collasso economico a cui andranno incontro le SH nei prossimi anni. Perché sarà  così. Pur vendendo milioni di copie, non riescono a rientrare nei costi di sviluppo e alzano i prezzi per raggiungere l'obiettivo, dimenticandosi forse che i videogiochi sono un passatempo per i giocatori, che già  ora iniziano a dare i primi segni di cambiamento di mentalità , acquistando mesi dopo l'uscita commerciale, evitando i contenuti scaricabili o passando al PC, che grazie a Steam riesce a rendersi pericoloso per Sony, Microsoft e Nintendo. Ma ovviamente la maggior parte dei giocatori già  citati è di stampo casual e se ne frega di tutto ciò.

Ci sono tanti fattori da tenere in considerazione. Sicuramente è presto per decidere il prezzo dei giochi.

Il fattore che ha fatto alzare il prezzo dei giochi in maniera considerevole, ai tempi, era un balzo estremamente superiore a quello che c'è adesso; si parla dell'alta definizione, si parla di sistemi totalmente nuovi per gestire ombre e luci, insomma, i costi di sviluppo subirono un'inpennata a dir poco assurda. Una situazione che ha in un certo senso determinato il successo dell'unreal engine e di epic, se vogliamo dirla tutta (il motore non ha mai avuto tanto successo quanto ne ha avuto in questa gen!).

In questo caso le software house hanno trovato diversi modi per andare al risparmio. In primo luogo creandosi dei motori propri da utilizzare per tutti i giochi della compagnia per ridurre l'utilizzo di motori esterni e quindi i costi derivanti da licenze, ma anche per avere delle feature proprie da sfoggiare (vedi fox engine, luminous engine, frostbite 3 ecc.).

Insomma, il salto grafico c'è, ma è più o meno simile allo sviluppare un titolo monopiatta su pc come costi di sviluppo (l'architettura di ps4 è simil-pc e probabilmente lo sarà  anche la nuova xbox): e lì i giochi costano meno. Ad essere precisi, crysis 3 su pc è già  al livello di killzone shadow falls: e su pc costa di meno che su console!

Insomma, riflettendoci, fattori come l'architettura di ps3 hanno inciso nei costi di sviluppo di questa gen? Sicuramente. Portare un gioco su ps3 è stato per anni un vero e proprio parto per le sh, tant'è che nonostante portare i giochi costasse più di quanto costerà  in questa gen da pc a ps4 (e ci tengo a sottolineare che la maggiorparte dei giochi nasce su pc, tant'è che anche sh come platinum lavora da pc a console!) arrivavano con grafica spesso inferiore, problemi di frame rate, tearing...un disastro, insomma.

Non finisce qui la cosa. Il successo di steam è dato dai costi della pubblicazione, delle patch ecc. su console. Cose che su steam non ci sono (guardacaso è pieno di titoli indie, che possono tentare qualcosa solo lì, o su titoli mobile). Fattori che a quanto pare con ps4 si sta procedendo a diminuire, guardacaso!

Inoltre, vorrei precisare che quello che dici te sui million seller è piuttosto impreciso. Il discorso si può applicare a giochi come assassin's creed, più che altro: insomma, parliamo di giochi che hanno costi di marketing addirittura superiori agli stessi costi di sviluppo. E non mi sembra che delle vendite dei million seller qualche publisher abbia mai detto di 'non essere nemmeno rientrato nei costi'. Al massimo square enix si è lamentata delle vendite di tomb raider, che s'aggirano sui 3,8 milioni worldwide (ci dedico un paragrafo sotto spoiler alla cosa, ma si tratta di colpe di SE stessa*).

Per quanto riguarda il multiplayer dilagante, beh, sì. E' più che altro un metodo per far sì che il giocatore passi più tempo sul gioco stesso, invece di darlo dentro: l'usato dilagante di questa gen è stata una perdita enorme per le software house. Il modo migliore per giocare di più da parte del giocatore è proprio il danno maggiore per le SH, ironico.

Insomma, ci sono tanti fattori determinanti sul prezzo finale di un prodotto. Riassumendo, ad un maggior costo di sviluppo next gen si contrappongono prezzi minori per pubblicare un gioco, patch e quant altro; l'uso di motori propri invece dell'acquisto di licenze, architettura simil-pc e quindi facilissima da utilizzare. Non credo si abbasserà , ma è ancora presto per dire che il prezzo finale sarà  maggiore (personalmente non credo diminuirà , ma non credo sia ora di dire che si sarà  alzato - anche considerando che sui prezzi finali non ci sono state dichiarazioni ufficiali, da quel che ricordo!).

*

Se ti riferivi a tomb raider o hitman, che pur essendo million seller hanno lasciato 'insoddisfatta' square enix, non è proprio come dici tu... innanzitutto perché con i costi sono rientrati senza problemi (crystal dinamics parla addirittura di vendite pienamente soddisfacenti!). Se per via di metodi di previsione indecenti (affidarsi al metacritic è da lolwut) square enix prevede di vendere 5 o 6 milioni di copie solo con tomb raider, ne vende 3,8 e per questo si dice insoddisfatta, non si può non mandarli a quel paese (rivolto a square enix, s'intende).

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Ci sono tanti fattori da tenere in considerazione. Sicuramente è presto per decidere il prezzo dei giochi.

Il fattore che ha fatto alzare il prezzo dei giochi in maniera considerevole, ai tempi, era un balzo estremamente superiore a quello che c'è adesso; si parla dell'alta definizione, si parla di sistemi totalmente nuovi per gestire ombre e luci, insomma, i costi di sviluppo subirono un'inpennata a dir poco assurda. Una situazione che ha in un certo senso determinato il successo dell'unreal engine e di epic, se vogliamo dirla tutta (il motore non ha mai avuto tanto successo quanto ne ha avuto in questa gen!).

In questo caso le software house hanno trovato diversi modi per andare al risparmio. In primo luogo creandosi dei motori propri da utilizzare per tutti i giochi della compagnia per ridurre l'utilizzo di motori esterni e quindi i costi derivanti da licenze, ma anche per avere delle feature proprie da sfoggiare (vedi fox engine, luminous engine, frostbite 3 ecc.).

Insomma, il salto grafico c'è, ma è più o meno simile allo sviluppare un titolo monopiatta su pc come costi di sviluppo (l'architettura di ps4 è simil-pc e probabilmente lo sarà  anche la nuova xbox): e lì i giochi costano meno. Ad essere precisi, crysis 3 su pc è già  al livello di killzone shadow falls: e su pc costa di meno che su console!

Insomma, riflettendoci, fattori come l'architettura di ps3 hanno inciso nei costi di sviluppo di questa gen? Sicuramente. Portare un gioco su ps3 è stato per anni un vero e proprio parto per le sh, tant'è che nonostante portare i giochi costasse più di quanto costerà  in questa gen da pc a ps4 (e ci tengo a sottolineare che la maggiorparte dei giochi nasce su pc, tant'è che anche sh come platinum lavora da pc a console!) arrivavano con grafica spesso inferiore, problemi di frame rate, tearing...un disastro, insomma.

Non finisce qui la cosa. Il successo di steam è dato dai costi della pubblicazione, delle patch ecc. su console. Cose che su steam non ci sono (guardacaso è pieno di titoli indie, che possono tentare qualcosa solo lì, o su titoli mobile). Fattori che a quanto pare con ps4 si sta procedendo a diminuire, guardacaso!

Inoltre, vorrei precisare che quello che dici te sui million seller è piuttosto impreciso. Il discorso si può applicare a giochi come assassin's creed, più che altro: insomma, parliamo di giochi che hanno costi di marketing addirittura superiori agli stessi costi di sviluppo. E non mi sembra che delle vendite dei million seller qualche publisher abbia mai detto di 'non essere nemmeno rientrato nei costi'. Al massimo square enix si è lamentata delle vendite di tomb raider, che s'aggirano sui 3,8 milioni worldwide (ci dedico un paragrafo sotto spoiler alla cosa, ma si tratta di colpe di SE stessa*).

Per quanto riguarda il multiplayer dilagante, beh, sì. E' più che altro un metodo per far sì che il giocatore passi più tempo sul gioco stesso, invece di darlo dentro: l'usato dilagante di questa gen è stata una perdita enorme per le software house. Il modo migliore per giocare di più da parte del giocatore è proprio il danno maggiore per le SH, ironico.

Insomma, ci sono tanti fattori determinanti sul prezzo finale di un prodotto. Riassumendo, ad un maggior costo di sviluppo next gen si contrappongono prezzi minori per pubblicare un gioco, patch e quant altro; l'uso di motori propri invece dell'acquisto di licenze, architettura simil-pc e quindi facilissima da utilizzare. Non credo si abbasserà , ma è ancora presto per dire che il prezzo finale sarà  maggiore (personalmente non credo diminuirà , ma non credo sia ora di dire che si sarà  alzato - anche considerando che sui prezzi finali non ci sono state dichiarazioni ufficiali, da quel che ricordo!).

*

Se ti riferivi a tomb raider o hitman, che pur essendo million seller hanno lasciato 'insoddisfatta' square enix, non è proprio come dici tu... innanzitutto perché con i costi sono rientrati senza problemi (crystal dinamics parla addirittura di vendite pienamente soddisfacenti!). Se per via di metodi di previsione indecenti (affidarsi al metacritic è da lolwut) square enix prevede di vendere 5 o 6 milioni di copie solo con tomb raider, ne vende 3,8 e per questo si dice insoddisfatta, non si può non mandarli a quel paese (rivolto a square enix, s'intende).

Tutto questo è vero, ma... Servirà  a qualcosa? Insomma, data l'architettura simil-pc di PS4 (e della Xbox Next) potrebbero, come hai detto, mantenere i prezzi più o meno allo stesso livello di quelli di adesso. Ma lo faranno? Sarebbe vantaggioso per le SH andare di 70-80 dollari di D1 (almeno per i titoli tripla A)? Non credo, considerando il fatto che i giochi di questa gen avranno con ogni probabilità  una drastica riduzione dei prezzi tra appena qualche mese, al lancio delle nuove console Sony e Microsoft.

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