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[Chaos, King, ScarletSnow, Shiro`] Fairy Tail: Another Story [Cap 2 di ?]


Chaos

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Capitolo 1: L’inizio della Leggenda

Fairy Tail, gilda di maghi piena di segreti e misteri, sia nei componenti stessi che nelle leggende che vengono tramandate di generazione in generazione...
Una di esse è probabilmente la più misteriosa, essendo anche la più vera tra tutte le storie. Questa leggenda narra di un piccolo gruppo di maghi, alcuni provenienti da altri mondi, altri con passati proibiti, che intrapresero un viaggio attraverso un luogo di cui pochi sono a conoscenza, essendo anche la sua storia avvolta nel mistero. Nessuno sa con certezza la veridicità  di questi fatti, ma c'è chi afferma di aver visto alcuni di questi maghi per le strade della regione di Fiore, e le descrizioni sono troppo dettagliate per essere solamente un'invenzione. Ciò che segue narra la vera storia tramandata dai più anziani membri di questa gilda, Fairy Tail.

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La regione di Desierto è un luogo arido e inospitale, ricco però di numerose rovine che attirano molti studiosi ed archeologi. Il paesaggio è composto principalmente da sabbia, sabbia, ed ancora sabbia per chilometri e chilometri, con solo qualche oasi diffusa qua e là , vicino alle quali sono sorte le principali città  di questa regione. Frequenti tempeste di sabbia e pericolosi ed aggressivi mostri rendono però ancor più inospitale questo luogo.
Fortunatamente la Magia ha permesso di tenere sotto controllo i danni causati dalle calamità  naturali e dalle bestie selvagge, rendendolo più abitabile. Tuttavia, raggiungere Desierto non è affatto semplice: l'unico collegamento con le altre regioni è costituito da uno treno particolare che viaggia protetto da una barriera magica.

È appunto su quel treno che inizia la nostra storia, più precisamente all'ormai imminente arrivo nell'arida regione. Su di esso viaggiava uno dei protagonisti, Chaos Nemesis, un ragazzo di 17 anni che in quel momento avrebbe preferito trovarsi ovunque meno che su quella maledetta ferraglia. O su un qualunque altro mezzo di trasporto.
Questo perché era affetto da chinetosi, una malattia che procura malessere a chi viaggia su un qualsiasi mezzo di trasporto, motivo per il quale era in preda ad atroci dolori nella sua cabina.
Chaos indossava una leggera felpa bianca con un cappuccio perennemente in testa a coprire parzialmente la sua capigliatura albina; per il resto indossava dei pantaloncini arancioni con strisce nere e delle scarpe che ricordavano vagamente lo stile punk: il nero corvino del cuoio, in contrasto con le stringhe grigie all'estremità . Il suo viso era parzialmente coperto dal cappuccio, ma si distinguevano bene gli occhi di un castano chiaro.
Chaos non viaggiava solo: vicino a lui era presente un gatto alquanto bizzarro, Mimek. La sua pelliccia bianca metteva in risalto alcune sfumature di pelo color rosso sangue, mentre i suoi occhi erano molto più strani: uno rosso e l'altro blu; per non parlare del fatto che riusciva comodamente a rimanere in posizione eretta come gli esseri umani. Mimek se ne stava in piedi sul divanetto della carrozza, affianco a Chaos, tentando, invano, di farlo rinvenire. Il ragazzo era ormai sul punto di vomitare, iniziando poi a ricordarsi il perché si trovava su quel treno...

Chaos si trovava all'interno della gilda, quando ad un tratto sentì delle urla provenire da un lato dell'atrio. Il ragazzo si scansò per vedere chi fosse, e subito notò Happy che svolazzava e strillava. In un secondo momento Natsu entrò dalla porta, gridando anche lui, finché il gatto volante non finì per tirare una capocciata al Dragon Slayer. Poco dopo i due si ripresero, ed Happy tirò fuori dalla sua borsa un foglio di carta, mostrandolo poi a Natsu, descrivendogli la missione; Salamander incuriosito lesse l'ubicazione della stessa, esclamando quanto fosse lontana, e subito disse al gatto blu di riporla sulla lavagna. Successivamente Chaos fu incuriosito dalla missione, quindi si avvicinò...
In quel preciso momento Lucy Heartfilia si trovava come al solito seduta al bancone, accerchiata dall'immancabile Kana - che ormai su quel bancone era di casa - e la dolce e comprensiva Mirajane. Le tre chiacchieravano animatamente, sicuramente impegnate in uno di quei discorsi da donne - che be', si faticano un po' a seguire - del tutto ignare della cosa che stava lentamente avanzando verso di loro.
Natsu si acquattò silenziosamente alle spalle di Lucy, l'espressione furba di chi sa esattamente cosa sta per accadere.
"Ciao -hic-, Natsu!" lo salutò Kana rumorosamente, facendo saltare la sua copertura.
Il dragon slayer sbuffò irritato, riprendendo una postura normale.
"Buongiorno ragazze.." replicò annoiato.
Lucy si sorprese ugualmente nel ritrovarlo così vicino. "C-Cosa? Quando sei arrivato?"
Dietro le spalle di Mira, Happy svolazzava divertito.
"Siamo tornati ieri sera dalla missione." spiegò entusiasta il mago di fuoco, facendo fuoriuscire delle deboli fiamme dalle fauci.
"Ahh.. Ah.." acconsentì Lucy cercando di evitare di prendere fuoco. "E com'è andata sul monte Hokobe?"
Non. L'avesse. Mai. Chiesto.
Natsu saltò felinemente sul bancone, fece un urlo - molti studiosi ancora oggi non si spiegano le motivazioni di un simile gesto -, afferrò la povera malcapitata per le spalle e le alitò focosamente in faccia: "ABBIAMO INCONTRATO UN ALTRO DRAGON SLAYER!"
La maga degli Spiriti Stellari avrà  sicuramente pensato che la sua pelle avesse iniziato a decomporsi.
"A-Ah, sì?" provò a mostrarsi interessata, visti gli occhi colmi di entusiasmo del suo fidato compagno.
"Aye!" esclamò Happy altrettanto euforico.
"E-E come si chiama?"
"È fortissimo!"
"S-Sì, ma come.."
"Davvero, invicibile!"
"Ok, ma.."
"Ho provato ad affrontarlo, ma non sono riuscito neanche ad avvicinarmi!"
"VABBENE NATSU DRAGNEEL, HO CAPITO, MA VUOI DIRMI COME SI CHIAMA 'STO TIZIO?" esplose Lucy infine, stanca delle continue interruzioni.
Sicuramente non era il giorno fortunato della ragazza: una voce profonda e ferma - ben diversa da quelle dei suoi amici - rispose alla sua domanda.
"Mi chiamo King."
La maga degli Spiriti Stellari si girò lentamente. La fronte mandida di sudore, senza un preciso motivo.
"Oggi è la giornata ufficiale del Compari alle spalle di Lucy? No, perché se sì gradirei essere avvertita.."
King fece una smorfia che ricordava vagamente un sorriso, mentre Happy e Natsu si aprirono in una grossa risata.
"Lucy è strana!" urlò l'Exceed blu svolazzando in giro per la gilda.
"Maledetto gattaccio."

Chaos assistette alla strana scenetta da lontano, con una faccia stupita e allo stesso tempo confusa. Decise di non pensarci e riprese a guardare la bacheca. Solitamente lui odiava andare in missione; odiava il dover usare la Magia per concluderle, ed accettava solo quelle facilmente portabili a termine senza ricorrere ad essa. Ma la missione nominata da Natsu ed Happy attirò il suo interesse.
“Nella regione di Desierto si trova un anello, nessuno è mai riuscito però a recuperarlo. Sono disposto ad offrire qualunque cifra per averlo, Per informazioni più dettagliate vi aspetto al punto indicato nella mappa allegataâ€
La missione sembrava facile e senza alcun rischio di dover usare la magia apparentemente, l’unico svantaggio era il luogo della missione. Data la lontananza, non poteva che usare un treno, nonostante questo causasse un “piccolo†problema.
Ma alla fine decise comunque di accettarla. Prese il foglio e andò verso Mirajane per avvertirla, ma in quel preciso momento vide una strana luce seguita da un’esplosione. Corse subito a guardare, e vide Erza a terra, sconfitta.
Erza era una dei maghi più potenti della Gilda, un rango S, chi poteva essere il suo avversario per averla ridotta in quelle condizioni?
“Basta così!†ad aver parlato era stato Master Makarov, il leader della Gilda.
Tutti lo osservarono in silenzio mentre parlava, la tensione si avvertiva chiaramente nell’aria.
“Lo scontro ha avuto esiti migliori di quelli che pensavo, per cui dichiaro ufficialmente il nostro nuovo membro King un mago di rango S! Solitamente bisognerebbe sostenere un esame, ma lo scontro appena concluso è più che sufficiente per me. Complimenti!â€
Dopo aver udito quel nome, Chaos rimase di sasso. Non era la prima volta che lo sentiva, si girò quindi e lo vide. Si, era proprio lui, il King che conosceva bene e che aveva già  visto in passato. Ora erano compagni, e non poteva più tenersi dentro la verità , decise quindi di parlargli.
Improvvisamente Chaos sentì un forte dolore al viso, un dolore che continuava ad aumentare e aumentare, e finì con lo svegliarsi e ritrovarsi nuovamente sul treno, in preda a dolori atroci.
“SVEGLIATIIIIIIIIIIIIIIIII! SVEGLIA, SVEGLIA, SVEGLIA!â€
Continuando ad urlare Mimek schiaffeggiava Chaos ripetutamente, per cercare di tenerlo sveglio.
“Siamo quasi arrivati Chaos, svegliati!â€
Con enorme sforzo, e l’aiuto di Mimek, Chaos riuscì ad alzarsi giusto in tempo per l’arrivo.
Guardò la mappa, il punto era piuttosto vicino, vi si diresse quindi per raccogliere informazioni sulla missione.
Giunse ad una casa in rovina ed apparentemente abbandonata , un luogo decisamente strano in cui incontrarsi.
Chaos e Mimek vi entrarono e si guardarono attorno. Si, era decisamente abbandonata, perché avevano scelto proprio quel posto? Il mittente sembrava non essere ancora arrivato, quindi decisero di attendere.
Dopo qualche minuto di attesa Chaos iniziò a spazientirsi ed era sul punto di andarsene, ma a quel punto udì un rumore alle sue spalle, e si girò di scatto.

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Secondo capitolo!

 

- Capitolo 2: L'incontro

 

“Ma a che gli serviranno le squame di Blizzardvern dico io.” Si lamentò King. “Certo che una scalata sul Monte Hakobe è pur sempre un buon allenamento, vero Nova?”

“Yessir! Anche se io sto volando, non camminando!” Disse il draghetto.

“Vedi di camminare, altrimenti a che servirebbe l’allenamento che stai facendo con il Master?”

Il drago blu atterrò provocando una piccola nube con la neve “Ma così le ali si sporcano di neve, uffa”

“La neve è acqua congelata, al massimo avrai un po’ di freddo, è questo che fortifica!”

Nova, tremando, faceva sì che il suo corpo rimanesse costantemente distaccato dalla neve. Le sue scaglie erano blu elettrico, mentre sulla pancia era di color grigio, se fosse stato più chiaro sarebbe sembrato senza pancia. Gli occhietti azzurri erano ben distinti dal resto, così come il ciuffetto dorato sulla punta della coda.

Affianco a lui un ragazzo, dai capelli lunghi tenuti fermi da una treccia locata dietro la schiena, vestito quasi completamente di nero con alcuni dettagli in oro; da com’era vestito sembrava appena uscito da un funerale, ma la sua espressione era fiera come quella di un guerriero ed entusiasta come quella di un bimbo, anche i suoi occhi si distinguevano dal corpo: erano blu, come le squame del drago, ma brillavano di coraggio, proprio come la sua collana. Sembrava una piccola biglia dello stesso colore degli occhi di King… Com’è possibile direte voi, bé aspettate e tutto vi sarà  rivelato.

Poco dopo il drago si sollevò da terra, per aggrapparsi poi sulla schiena del ragazzo “Facciamo così, non ho voglia di camminare e di stancarmi prima della lotta contro i Blizzardvern, dato che non vuoi che io voli mi porti tu, così ti alleni!”

“Okkey fratellino, ma se poi gli altri draghi ti prendono in giro perché sei debole, non farmene una colpa.”

“Altri draghi?! Dove li hai visti?!”

“Non credo tu sia l’ultimo drago Nova, ce ne saranno altri in giro.” Disse King.

“Non ne ho visti finora…” Replicò Nova pensieroso.

“Che vuol dire? Solo perché non hai mai visto qualcosa non vuol dire che non esista. Come il Master sotto la doccia. Non l'hai mai visto, eppure credo esista.”

“AHH KING! NON DIRE QUESTE COSE!”

“Ahahaha, andiamo dai!”

I due proseguirono fino ad arrivare sulla vetta, dove vi era un branco di Blizzardvern intento a riposarsi.

Dato il colore del loro manto, era difficile distinguerli dalla neve, se non per il ventre grigio e le spine nere sul loro dorso. Avevano occhi piccoli, delle ali grigie somiglianti a quelle di un pipistrello, ed un collare di metallo. Possedevano artigli ovunque, persino sulle ginocchia, insieme alla moltitudine di denti affilati che sbucavano dalla bocca; erano dotati di un fisico muscoloso ed una maestosa stazza, nonostante avessero la tendenza a starsene ricurvi.

“Woaa, guarda quanti s-“

“Fermo Nova, non siamo soli” Il volto di King si fece improvvisamente serio.

“Che intendi? Non vedo nessuno!” Disse il drago guardandosi intorno.

“A sinistra, a cinquanta metri. Sono due ragazzi, una ragazza ed un Exceed… Uno dei due ragazzi è un Dragon Slayer.”

“Ma come faiiii! Anche io voglio essere così!”

“Allenamento fratellino, comunque non sembrano avercela con noi, continuiamo per la nostra strada.”

I due si diressero verso un piccolo gruppo di Blizzardvern che stavano lottando tra loro.

“Hey Nova, che ne dici di quelli? Sembrano avere squame piuttosto grandi.”

“Yessir! Tu stordiscili, io prendo le squame!”

“Okkey, vado.”

King saltò in aria con grande velocità , sembrava quasi si fosse teletrasportato, ma sulla neve dietro di lui rimaneva traccia dei suoi movimenti.

“SOFFIO DEL DRAGO AUREO!”

Un soffio simile a quello di un drago uscì dalla sua bocca: era di colore blu, proprio come i suoi occhi, ed assomigliava vagamente ad una fiamma spinta da un forte vento, probabilmente era uno stato di materia ignoto. I Blizzardvern caddero al suolo.

“Ma ti avevo detto solo di stordirli!”

“Scusa No-“

"WOOOOAA! ERZA GUARDA QUELLO! NE HA STESI QUATTRO! IN UN COLPO SOLO!" Disse una voce da lontano.

“Ma che- Ah, è il Dragon Slayer, Nova prendi le squame, intanto vedo che vogliono.”

“Yessir!” Il draghetto blu prese il volo verso le bestie stese sul terreno.

Una folta nebbia impediva la visuale, ma si udivano comunque delle voci.

“Smettila di gridare, salamandra sputa sentenze!” disse l’altro ragazzo.

“STA ZITTO GRAY! E’ VERO, GUARDA QUEL TIZIO!”

“Quale tizio…”

Dalla nebbia comparve un ragazzo dall’atteggiamento freddo, capelli blu scuro e che, nonostante il gelo della montagna, era in boxer. Poco dopo si fece avanti un ragazzo dai capelli che ricordavano un riccio rosa, vestito solamente con un lungo gilet nero, aperto, tenuto fermo da una cintura, ma che proseguiva sui pantaloni; essi erano bianchi, mentre ai piedi portava un paio di sandali. Al collo aveva una sciarpa, normale con questo freddo, ma non sembrava un oggetto comune. Quest’ultimo era il Dragon Slayer.

“ECCO! LUI!” Disse il ragazzo sbraitando. “EHI, POSSO COMBATTERE CONTRO DI TE?”

Successivamente si mise a gridare anche il ragazzo in boxer “NATSU! MA E’ POSSIBILE CHE VUOI SFIDARE CHIUNQUE TI CAPITI A TIRO?”

“GRAY VA A VESTIRTI TU!”

Mentre i due iniziarono a litigare, King li guardò basito, quando ad un tratto...

“NATSU! GRAY! SMETTETELA!” Una voce femminile arrivò da poco lontano, subito dopo comparve una ragazza dai capelli rossi, vestita con un’armatura color argento.

“ARRIVA ERZA AIUT-“

La ragazza afferrò i due per le braccia, tirandoli su “Dove credete di andare voi due? Quante volte vi ho detto di non litigare?!”

“Wooo! Erza si è arrabbiata!” D’un tratto comparve un gatto blu con delle ali da pennuto. “Natsu è nei guai ora! Aye!” ed oltre a questo, sapeva parlare.

“LASCIAMI ERZA! DEVO COMBATTERE CON QUEL RAGAZZO! HA SCONFITTO QUATTRO BLIZZARDVERN ASSIEME!” Gridò Natsu.

Erza si voltò verso King.  â€œQuattro? Complimenti, è raro trovare maghi del genere”

“Erza, ha usato una tecnica da Dragon Slayer! FAMMICI COMBATTERE!”

“Mi scusi, Natsu è molto sfacciato… Scusi, non mi sono presentata, sono Erza Scarlett, maga di classe S della gilda di Fairy Tail, questi due sono Natsu Dragneel e Gray Fullbuster, altri due maghi di Fairy T-“

“E tu come ti chiami?” Interruppe Natsu.

“Come mi… chiamo?”

“Sì insomma… il tuo nome!”

“Ah, il mio nome… King Anthesya, mago di classe S di Wolf Claw.”

“Ecco Erza, ora so il suo nome, posso lottare.”

“Natsu, cerca di capire che non puoi lottare contro chiun-“

“Accetto, è un buon allenamento combattere contro un Dragon Slayer, sempre se ne sia all’altezza, ma… prima di questo, posso sapere perché siete qui?”

Gray rispose “Una missione che ha trovato Happy.”

“AYE! Era vicino alla porta, così l’ho presa e l’ho data a Natsu!”

“BASTA CHIACCHERE! Voglio lottare!” Disse Natsu ormai impaziente

“Okkey, vai Natsu.”

“RUGGITO DEL DRAGO DI FUOCOOO!!!” Natsu sprigionò una fiammata dalla bocca, il suo calore era tale da sciogliere la neve anche a metri di distanza, ma King…

“Barriera del Drago Aureo.” Ci fu un’esplosione.

La nube si diradò, e King riapparve dietro essa. Quel colpo sarebbe stato capace di stendere chiunque, ma.. lui era ancora in piedi, con le braccia incrociate, senza alcun graffio!

“CHE?!? NON E’ SUCCESSO NIENTE?!?”

“Deve essere davvero forte...” Pensò Erza.

“Voglio vedere quanto sei forte!”

Natsu da lontano balzò improvvisamente contro King.

“Pugno del Drago... DI FUOCOO!!!” Scagliò un pugno contro di lui, ma una strana forza non gli permise di toccarlo, King sembrava circondato da una barriera.

“Non lo ha nemmeno sfiorato, eppure il pugno era diretto a lui… possibile che il suo incantesimo sia ancora attivo?” Disse Erza sorpresa.

“La Barriera del Drago Aureo è una tecnica che utilizza l'aura, non l’ho ancora vista rompersi sino ad ora.” King aveva un’aria molto sicura di sè.

“Ah sì? Ora che lo so sono tutto un fuoco! LA ROMPERÒ! PUGNO DEL DRAGO DI FUOCO!”

Com'era ovvio, la barriera bloccò il colpo di Natsu, e lui cadde a terra.

“NATSU!” Gridò Happy volando da lui.

“Ah, dimenticavodi dirvelo, sono il Dragon Slayer dell’Aura, l’elemento principale di cui mi nutro è l’energia, quindi alcuni dei miei attacchi la assorbono.”

“Impressionante!” La voce di Erza sembrava sconvolta, così come la sua espressione, insieme a quella di Gray.

“Suppongo che il duello sia concluso… Nova, hai finito?”

“Yessir! Arrivo!” Gridò da lontano il draghetto.

“He-ey” Natsu si risollevò a fatica. “V-vieni a Fai-ry Tail più tardi! Vo-glio farti cono-scerere i miei amici!”

 â€œSì, sì... forse..." Disse King con un'aria all'apparenza menefreghista. Fece quindi un cenno con il braccio, incamminandosi, mentre Natsu svenne con il sorriso sulle labbra.

"Andiamo fratellino!" Gridò il ragazzo.

"ECCOMIII!" Nova si alzò in volo andando in alto, per poi dirigersi sul sentiero seguito da King.

“Happy, porti tu Natsu? Io prendo le squame dai Blizzardvern.” Gray si allontanò verso le bestie stese in precedenza da King.

“Aye!”

Qualche tempo dopo i due arrivarono alla gilda di Wolf Claw, ed andarono dal Master Jalives per portargli le squame di Blizzardvern.

"QUINDI LE SQUAME NON SERVIVANO A NULLA? NON POTEVI DIRCI SOLAMENTE DI ANDARE SUL MONTE? E' STATA UNA MISSIONE INUTILE!" - Gli occhi del Dragon Slayer iniziarono ad ardere tingendosi di un rosso fuoco.

"Calmo, calmo! Non vogliamo gli occhi di sangue!" Jalives tentò di calmarlo. “Respira, su!”

“Calmati fratellone” disse il piccolo drago con aria spaventata.

“Ok...” King chiuse gli occhi ed iniziò a respirare, fino a calmarsi del tutto. Jalives Tireanol esteriormente non sembrava essere una persona molto gentile: muscoloso, con capelli lunghi e bianchi legati dietro alla schiena ed una barba, anch’essa bianca, lievemente folta. Molto spesso era nella sua tenuta da allenamento, di color beige, poiché sporca da continui allenamenti, tenuta ferma da una cintura nera, mentre ai piedi portava dei sandali in legno.

Dopo qualche istante, Jalives continuò la discussione “Va meglio ora?”

“…Sì.”

“Devi lasciarmi finire le frasi, altrimenti non verrai mai a conoscenza della verità . La scalata del monte serviva semplicemente come ultima prova prima di terminare il tuo addestramento.”

“Terminare? Che vuol dire?” Chiese incuriosito King.

“Beh, significa che non ho più nulla da insegnarti, ragazzo.”

“Quindi significa che se ne andrà  via come mio padre, signore?” King iniziò a rattristarsi.

“Ahah no, no… Ma credo che tu abbia un nuovo posto in cui andare, no?” Jalives sembrava sapere una cosa di cui il ragazzo non fece parola. “Prima che tu vada, dovrei darti un paio di cose…” Il master s’incamminò verso l’altra stanza, lasciando King molto dubbioso ed incuriosito per poitornare poco dopo con alcuni oggetti. “Ecco ragazzo, questo ti servirà  per portarti dietro le chiavi che ti ho dato, magari ne troverai altre… Il simbolo disegnato l’ho creato apposta per te, ti piace?”

“E’ bellissimo ma-“ King non riuscì nemmeno a parlare

“Oh, già , tieni anche questo, dovrebbe essere uno spirito stellare, ma non sono mai riuscito ad evocarlo… magari nel tuo viaggio capirai!” Jalives, nonostante sapesse che il ragazzo se ne sarebbe andato, aveva un’aria stranamente felice.

“Master, devo togliere il simbolo della gilda?” disse King con tono deciso.

“Tienilo, è un ricordo, non vorrei mai che ti dimenticassi di noi, ahahaha!”

“Signore, grazie per gli insegnamenti, non mi dimenticherò di lei, e… prima o poi tornerò qui, a farle vedere le mie nuove tecniche!”

“Ci conto ragazzo, non deludermi! Ora va, quei ragazzi ti aspettano!” Jalives disse questa frase mentre King uscì dalla stanza, anche se era lontano, sapeva che il ragazzo aveva sentito tutto.

King si recò alla gilda di Fairy Tail, quando da fuori sentì delle voci…

"Ho provato ad affrontarlo, ma non sono riuscito neanche ad avvicinarmi!" Il ragazzo riconobbe la voce di Natsu.

"VABBENE NATSU DRAGNEEL, HO CAPITO, MA VUOI DIRMI COME SI CHIAMA 'STO TIZIO?" Questa voce gli era nuova, ma capendo che parlavano di lui entrò e si presentò.

“Mi chiamo King”.

La persona che chiedeva chi fosse era una ragazza con capelli biondi, semi-raccolti da una piccola bandana blu, portava un vestito bianco con dettagli nello stesso colore della bandana, scollato e senza maniche, un paio di short color zaffiro con una cintura marrone, e sembrava molto irritata da Natsu.

Si girò molto lentamente, come se fosse sconvolta dall’apparizione di King.

"Oggi è la giornata ufficiale del "Compari alle spalle di Lucy"? No, perché se sì gradirei essere avvertita.."

Il ragazzo fece un accenno di sorriso, come se fosse divertito dal comportamento della ragazza.

"Lucy è strana!" Disse Happy, il piccolo gattino blu, svolazzando qua e là .

"Maledetto gattaccio." Gridò la ragazza. King intuì che il suo nome fosse Lucy.

"Ecco Lucy, questo è il mago incredibile di cui ti parlavo!" Esclamò Natsu.

"Aye Sir!" Happy comparve dal nulla.

Ad un tratto comparve un signore anziano, molto basso, un po’ pelato, con dei grandi baffi bianchi; indossava un mantello bianco che, pur essendo piccolo, riusciva a coprirlo tutto lasciando spuntare le scarpe. Dall’apertura frontale s’intravedeva un gilet rosso dal quale spuntava fuori il colletto bianco di una camicia, mentre i pantaloni erano neri.

Si avvicinò al ragazzo con aria dubbiosa e gli chiese “Come hai detto di chiamarti, figliolo?”

“King, King Anthesya, posso sapere lei chi è?”

“Lui è il nostro Master, si chiama Makarov Dreyar. Ma io lo chiamo vec-“

Gray intervenne “SMETTILA NATSU! NON LO HA CHIESTO A TE!”

“Che hai detto Gray?!? DIMMELO IN FACCIA SE HAI IL CORAGGIO!”

I due iniziarono a litigare dandosele di santa ragione quando il vecchietto, pensieroso, rispose “Anthesya hai detto? L’ho già  sentito da qualche parte… Beh, questa è Fairy Tail! Natsu ha raccontato che lo hai messo a terra senza colpirlo, sarei curioso di vedere come hai fatto! Puoi mostrarmelo?”

“Contro di lei, signore?” Domandò curiosamente King.

“No, sarebbe troppo… vieni qui, Erza!”

“Sì, Master?”  La giovane donna si girò di scatto, tenendo lontani Natsu e Gray tra loro.

“Combatterai contro King, essendo una maga di classe S non dovresti avere problemi.”

“WOOOAAA ERZA CONTRO KING! VOGLIO VEDERE ANCHE IO!!” Natsu da arrabbiato divenne di colpo interessato alla battaglia.

Makarov intervenne “Sì ma fuori, non vorrei fare disastri anche se è solo per dimostrazione.”

“Aye!” Dopo il commento del gattino blu, in molti uscirono per assistere alla lotta

Poco prima di arrivare alla porta, King disse “Nova è come avevo visto, ci sarà  una sfida!”

Usciti, il piccolo draghetto atterrò sulla spalla di King “Fagli vedere chi sei!”

Tutti i membri della gilda si bloccarono di colpo, guardando scioccati la creatura attaccata alla schiena del ragazzo “Che c’è, non avete mai visto un drago?” disse Nova.

Loro a bocca aperta risposero “Beh, effettivamente… No!”

Natsu diventò serio e cupo in un istante “Nova… Sai forse dove sono scomparsi i draghi!? Conosci Igneel!?”

Il draghetto rispose al ragazzo “Ho già  sentito Igneel, forse da papà , ma non so dove sia ora!”

“Io e Nova siamo stati allevati da un drago, Reikogane, il Dragone Aureo, ma tempo fa scomparve, attualmente sto completando il mio addestramento, così quando lo troverò sarò alla sua altezza!” King sembrava deciso, anche se non conosceva la verità .

Erza si intromise “Dato che non ci sono informazioni, possiamo combattere!”

“Sì… Barriera del Drago Aureo!” Il ragazzo incrociò le braccia, come sul monte, ma questa volta si vide chiaramente. Una sfera azzurra circondò King, per poi scomparire poco dopo. In quegli istanti sembrava essere composta da scaglie di rettile. “Attacca come preferisci, sei forte quindi credo durerai più di Natsu…”

“Non ce ne sarà  bisogno, scaglierò una spada per ora, dalla velocità  dovrebbe trapassarti facilmente.”

“Perfetto, fa pure.” Il ragazzo sembrava troppo sicuro di sè, solitamente le persone non scherzano con Erza, nota come Titania, la regina delle fate, poiché è la maga più forte di Fairy Tail. Passò qualche istante senza che nessuno dei due si muovesse, improvvisamente una spada apparve dal nulla ed ad una velocità  incredibile si diresse verso King. Passarono un paio di secondi, e tutti rimasero sconvolti. La spada non si avvicinò nemmeno al ragazzo, sembrava essere stata bloccata da quella sfera. Inoltre, appena cadde si ruppe.

“N-non ci credo, ha spezzato una delle spade di Erza” Makarov rimase stupito.

Il ragazzo mise giù le braccia. “La Barriera Aurea non solo blocca l’attacco, ma assorbe anche l’energia. È una mossa di difesa totale, quindi non posso muovermi né parlare quando è attiva.”

Tutti gli spettatori rimasero esterrefatti “Beh? Già  finito Erza?”

“Credi che Titania si arrenda così presto? Hai sbagliato persona, ragazzo con il drago. REQUIP.”

Il corpo di Erza cominciò a brillare, e ad un tratto la sua armatura cambiò. Era costituita principalmente da placche in metallo, coprendole il petto, i fianchi e la schiena, dalla quale poi spuntavano due gigantesche ali, anch’esse in metallo. Inoltre portava anche dei guanti corazzati, che le arrivavano sino ai gomiti.

Una lunga gonna le copriva le gambe, in alto presentava delle placche a forma di occhio, ma distese in verticale, dalle quali si distendeva un tessuto bianco, che le arrivava fino alle caviglie, dove poi si potevano vedere degli stivali d’acciaio.

“Ed ora CIRCLE SWORD!” Erza con le due spade che le si materializzarono in mano, creo un cerchio magico che si diresse a tutta velocità  verso il ragazzo.

“Quanto ti sei allenata prima di riuscire a fare questo? Non molto pare! PUGNO DEL DRAGO AUREO!”

King ruppe il cerchio magico, ed un istante dopo era già  dietro Erza. “Riesco a fare questo con l’allenamento! CALCIO DEL DRAGO AUREO!” Le placche di metallo delle ali si spezzarono, riflettendo la luce dell’attacco di King ovunque.

“Che magia era quella? Velocit�” Chiese Erza sorpresa.

“Nulla di tutto ciò, semplicemente il risultato del mio allenamento!”

“Sorprendente! King, vedo un marchio, fai già  parte di una gilda?” Makarov intervenne nella discussione.

“Non più signor Dreyar, Master Jalives mi ha lasciato tenere il simbolo per non dimenticarmi della gilda.”

“Oh! Beh se vuoi far parte della nostra famiglia non hai che da chiedere figliolo!”

“Solo se c’è un posto per allenarmi. Ah, però deve farne parte anche il mio fratellino.”

“Ahah, va bene figliolo! Ma chi sarebbe tuo fratello?”

â€œÈ Nova, che domande..”

Ci fu un istante di silenzio “IL DRAGO?!” Esclamarono all’unisono tutti i presenti.

E così, King e Nova entrarono a far parte della grande famiglia di Fairy Tail; chissà  cosa comporterà  tutto questo…Per scoprirlo sarà  sufficiente attendere un altro po’.

Poco dopo, il ragazzo andò a cercare un posto per allenarsi, quando una persona incrociò il suo cammino.

“Sai, prima nella lotta mi hai accecato, non è carino da parte tua.”

King riconobbe la voce.

“Ti ricordi di me?”

“Difficilmente dimentico, anche se noto un cambiamento nel tuo aspetto e nella tua aura.” Era lui, non c’è dubbio, lo stesso ragazzo di quel giorno…

Tempo fa King fu mandato in missione, diretto alla East Forest. Per arrivarci dovette attraversare la cittadina di Magnolia ma, durante il cammino in una via, il ragazzo ebbe uno strano presentimento a cui non fece molto caso. Successivamente notò che ogni cosa nella strada cominciò ad appassire. Ad un certo punto notò un ragazzo che si scagliò a tutta velocità  contro di lui, senza alcuna apparente ragione. Dopo numerosi colpi, al ragazzo sfuggì il proprio nome, Lucifer. Per porre fine alla lotta King utilizzò l'Incornata del Drago Aureo, scaraventando via il ragazzo.

Ora davanti a lui c'era lo stesso ragazzo. Era lui, non poteva essere un altro.

“So che sono passati anni, ma dopo quel che è accaduto volevo solo dirti… Mi dispiace… Non ero in me quando ti attaccai, a quei tempi avevo dei problemi di personalità â€¦ Non so se io mi sia mai presentato ma… Sono Chaos.”

King rimase sorpreso da tale affermazione, poiché lui conosceva il nome di Lucifer, ma non di Chaos… chissà  perché si stava presentando con un nome diverso.

“Ora però devo andare in missione … a presto.”

Chaos si avviò presso il centro della città , insieme ad un animaletto dalle forme buffe.

Poco dopo però davanti alla porta apparve una figura abbastanza piccola, umana, sembrava spaventata.

“S-Scusate, questa è Fairy Tail?”

 

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