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Discorso di Napoltano per la giornata contro L'omofobia e la transfobia.


Omagisdeus

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17/05/2013

Giornata contro l’omofobia, Napolitano “Le aggressioni ai gay sono intollerabiliâ€

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Il capo dello Stato: esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime

di discriminazione. La Boldrini: riconoscere coppie omosessuali

Un coro di voci forti e autorevoli come non si era mai sentito ha detto basta, oggi, alle violenze nei confronti delle persone omosessuali e transessuali. Giorgio Napolitano, Pietro Grasso e Laura Boldrini, cioè le massime cariche dello Stato, e il ministro per le Pari opportunità  Josefa Idem hanno espresso tutto il loro sdegno per un fenomeno in continua recrudescenza e si sono impegnati a contrastarlo con i mezzi a loro disposizione. Di più: i presidenti di Camera e Senato si sono spinti fino a chiedere che vengano riconosciuti i diritti delle coppie omosessuali.

L’occasione è stata la celebrazione, stamani alla Biblioteca del Senato, della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, appuntamento istituto il 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione mondiale della sanità  abolì l’omosessualità  dal suo elenco delle malattie mentali. Il capo dello Stato, in un messaggio, esprime vicinanza alle vittime dell’odio omofobico e definisce «intollerabili» le aggressioni dovute all’orientamento sessuale, esortando «le istituzioni e la società  tutta» a impegnarsi nella «denuncia e il contrasto all’omofobia».

Concetti che vengono ripresi anche dai presidenti di Camera e Senato. Laura Boldrini, in particolare, denuncia come l’Italia sia uno dei pochi Paesi europei dove in caso di aggressione non sia prevista l’aggravante per omofobia, e chiede che venga introdotta nella legge Mancino (che prevede la punibilità  dei reati contro la persona per motivi etnici, religiosi, politici, ndr). Un riferimento lo fa anche Pietro Grasso: ci sono proposte di legge, dice, che «anche nella legislatura in corso sono state presentate e giacciono nei due rami del Parlamento», il cui «obiettivo è di intervenire sulle norme esistenti per prevenire e reprimere in modo specifico chi commette o istiga a commettere atti di discriminazione per motivi» di omofobia.

Ma questa non è l’unica cosa su cui la seconda e terza carica dello Stato concordano: «gli omosessuali devono veder riconosciute giuridicamente le loro unioni anche in Italia, come già  avviene in 18 Paesi dell’Ue» dice Boldrini. Le fa eco Pietro Grasso: «il dilagare della discriminazione sessuale é inversamente proporzionale al livello di tutela giuridica riconosciuto alle coppie omosessuali» e il Parlamento dovrà  Â«imparare a affrontare con lucidità  queste dinamiche sociali».

Una legge specifica contro i reati dettati da omofobia e transfobia è invocata anche da Josefa Idem, da pochissimo tempo ministro per le Pari Opportunità  e promotrice della Giornata, che chiede di andare al di là  della solidarietà  alle vittime. «La condanna di questi atti vergognosi e inaccettabili non basta» afferma. Il ministro chiede che alle coppie dello stesso sesso siano riconosciuti gli stessi diritti di quelle eterosessuali e si impegna a sostenere una legge sulle unioni civili che porti l’Italia in Europa.

Le associazioni, presenti alla cerimonia, commentano con soddisfazione, sottolineando l’inedita convergenza delle istituzioni, ma chiedono che ora alle parole seguano le azioni. Da troppi anni, infatti, attendono norme di legge sui reati omofobici e sui diritti delle coppie omosessuali. «Questo Parlamento ha finalmente i numeri per far approvare le leggi anti-omofobia e sui diritti delle coppie omosessuali - ha commentato Fabrizio Marrazzo di Gay Center - speriamo che gli impegni di oggi siano mantenuti nei prossimi cento giorni».

Allarme, invece, nel Pdl, dove Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Dorina Bianchi e Carlo Giovanardi criticano le parole sui diritti delle coppie gay dei presidenti di Camera e Senato e avvertono: sono temi «divisivi».

Fonte: http://www.lastampa.it

Bè direi che finalmente ci avviamo verso un Paese e una società  più civili e moderni ^_^

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