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[Rikymaru]: L'Incendio Bianco (storia breve)


Rikymaru

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Una nuova, splendida giornata a Borgo Stiletto; i Chatot intonano melodie orecchiabili, i Pidove svolazzano spensierati e i Sunflora danzano allegri nei giardini pubblici, con le persone che sorridono a questo spettacolo.

La città  è tranquilla, il sole è alto e spira una piacevole brezza... cosa potrà  mai turbare questa pace?

Un uomo corre trafelato, incurante dei passanti, finché non s'imbatte in un pub e si arresta, ansimando << Anf... pant... La Rosa del Mare... anf... forse qui troverò ciò che cerco >>.

L'uomo entra all'interno: è un luogo pieno di brutti ceffi, vecchi lupi di mare e scaricatori di porto, ma ci sono anche diversi quadri raffiguranti personaggi storici e mitologici compiere imprese del passato e varie vaschette contenenti dei Krabby, Shellder, Corphish, Clamperl e Tympole, che "ingentiliscono" l'ambiente rozzo.

L'uomo, non curandosi dei racconti dei marinai, si avvicina al bancone << Barista! Abbisogno d'informazioni! >> al che il barman si avvicina zoppicando, si leva la benda dall'occhio sinistro e comincia a dialogare: << Corpo di mille Sharpedo, amici, dati i tuoi capelli nocciola e i capelli castani e fluenti... penso che il costo sarà  piuttosto alto >> << Sono disposto a pagare qualsiasi cifra, il mio unico interesse è sapere dove si trova... il Falco Rosso! >> ... silenzio tombale in tutto il pub... finché il barista non decide di parlare: << Ti dirò dove si trova quel tizio dietro compenso, a tuo rischio e pericolo >> << Bastano questi? >> << Sicuro! Il nido del tuo falchetto lo trovi in cima al Monte Fendente, poco fuori città  >>. L'individuo si congeda e lascia il pub, con i marinai all'interno leggermente impauriti e ancora silenzio.

Raggiunge la vetta della rocciosa ed impervia montagna, ma del falco nemmeno l'ombra, finché, all'improvviso, l'uomo viene quasi colpito dall'Eterelama di uno Skarmory e due Mandibuzz, visibilmente infuriati per la presenza dell'intruso. Cerca di fuggire, invano, ma una voce fende l'aria: << Blaziken, Calciardente >> ed un Blaziken, rapidissimo, colpisce l'Armuccello e lo fa fuggire, seguito a ruota dalle due ossaquile.

Dinanzi all'uomo appariva la figura di un giovane dagli occhi e capelli rossi, vestito con un kimono bianco:

<< Sei tu il Falco Rosso, nevvero? >>

<< Falco Rosso... Incendio Bianco... la gente mi chiama con diversi nomi, ma io sono solo un mercenario vagabondo... >>

<< Bene, mi presento; sono Sirventes Bolero, patriarca della potente famiglia Bolero. Ho una missione da affidarti >>

<< Quali sono... le tue intenzioni? >>

<< C'è un vecchio barbogio che ostacola i miei progetti, che porterebbero Borgo Stiletto ad un'era di eterno benessere. Per il prezzo ci accorderemo a lavoro concluso, sempre se lo completerai a dovere >>

<< Agirò quando caleranno le tenebre... a missione compiuta mi farò vivo io >>.

Bolero ringrazia il mercenario e se ne va, sorridendo compiaciuto e sfregandosi le mani.

Quella notte... un incendio spaventoso divampa a villa Bolero ed il suo proprietario si trova, ancora sconvolto, nel suo giardino privato poco distante:

<< Chi o cosa diavolo è stato? >>

<< Fine dei giochi, Bolero >>, il mercenario appare all'improvviso alle spalle dell'uomo...

<< Il Falco? Tu... >>

<< Sappi che l'anziano era un investigatore che cercava di incastrare la tua famiglia da anni. Tra non molto i tutori della legge vedranno delle carte... scottanti. Gli inganni perpetrati per il tuo tornaconto personale... le speculazioni illegali... gli accordi con la criminalità ... tutto nero su bianco. La tua carriera di affarista senza scrupoli è giunta al termine... >>.

Sirventes, ad udire ciò, si accascia a terra disperato << Cosa... cosa devo fare? >>, il mercenario gli volta le spalle e gli lascia un messaggio: << Sei tu il padrone del tuo destino. Fai ciò che ritieni giusto... >> e svanisce nelle tenebre della notte assieme al suo Pokémon, abbandonando un uomo ormai finito.

Il giorno seguente... la notizia dell'intervento in ospedale di Sirventes Bolero, il cui corpo era gravemente ustionato, raggiunge anche l'Incendio Bianco, il quale riflette: << Quando una persona acquista il potere... diviene l'ombra di ciò che era un tempo... >>.

Volge lo sguardo verso il crepuscolo e, alla vista di uno sciame di Volcarona, si perde ancora nei ricordi del passato...

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E' corto e non mi è piaciuto molto.

Per favore, evita i commenti troppo diretti. Non dire semplicemente "Non mi piace, è corto". Un racconto deve essere qualcosa di personale e non si giudica solo dalla lunghezza. Piuttosto cerca di Far capire gli errori e le lacune, ma non commentare in modo troppo diretto.

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Ok, scusa. E' che IO l'ho trovata un po' confusa, comunque parlo per me.
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