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Arte per chi?


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(Non trovando alcuna categoria che soddisfasse pienamente i criteri, ho deciso di optare per questa. Se è quella sbagliata, chiedo ai mod di spostare la discussione)


 


Questa è una domanda che mi sono fatto più volte e alla quale tuttora non so dare risposta. Quando vedo le opere d'arte contemporanee e poi guardo ai grandi classici, non posso non notare come la qualità  sia, beh, calata. Ora molti mi obietteranno che l'arte è una cosa soggettiva, che un'opera di Pollock può essere superiore ad una tela dei grandi nomi, ma diciamocelo, è innegabile la maestria che certi pittori impiegavano nelle loro opere, con una cura dei particolari incredibile.


Lo so, i tempi sono cambiati, l'ambiente è cambiato, vi sono tutta una serie di implicazioni storiche e sociali che entrano in gioco. Ma mi rendo conto che spesso, più una cosa diventa accessibile, più la qualità  di essa diminuisce. Un'elite appositamente formata per tale scopo svolge il lavoro molto meglio, perché non diventa semplice motivo monetario, ma quasi una prerogativa, un qualcosa che l'artista esige sia compiuto per creare qualcosa di sublime.


 


Ora. Chiudete gli occhi. Immaginate un mondo.


 


Preferireste un mondo in cui l'arte è portata ai vertici ed eseguita da pochi maestri o un mondo in cui l'arte è accessibile a tutti ma non può slanciarsi, anche per la "sovrabbondanza" di essa stessa?


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C'è arte e arte. Qualsiasi cosa può essere trasfigurata in qualcosa di strabiliante.


 


E' però di buon senso notare come questo non può essere minimamente paragonato a questo, tanto per dirne una.


Ma c'est la vie. Ognuno è libero di recepire i messaggi a proprio piacimento.


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Il fatto è che dal Dada in su, qualsiasi cosa è diventata arte.


Se io sputo su una tela e mi atteggio nel modo giusto, posso chiamare il risultato "opera"... risultato? Mandrie di incapaci che si danno un sacco di arie senza conoscere la tecnica.


Io scrivo poesie, ho contatto con l' "ambiente culturale" della mia città  ed ho anche pubblicato un libretto: lo dico perché ritengo che la poesia sia un esempio PERFETTO anche per la pittura.


Tutti scrivono in versi sciolti perché èffigo emmoderno, senza avere la più pallida idea di come si costruisca un endecasillabo...


Uguale in pittura: non hai la minima idea di come sia fatto anatomicamente il corpo umano? astratto is the way.


Questo ovviamente non è per offendere nessuno, ma per dire: l'arte deve essere per e DI tutti, ma ciò non significa fare le cose a cavolo o senza cognizione di causa semplicemente perché dei MAESTRI, dopo aver PADRONEGGIATO la tecnica, hanno provato altro. Si è tolta la casa tenendo il tetto, ed esaltandolo... mi spiego?


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Il fatto è che dal Dada in su, qualsiasi cosa è diventata arte.

Se io sputo su una tela e mi atteggio nel modo giusto, posso chiamare il risultato "opera"... risultato? Mandrie di incapaci che si danno un sacco di arie senza conoscere la tecnica.

Io scrivo poesie, ho contatto con l' "ambiente culturale" della mia città  ed ho anche pubblicato un libretto: lo dico perché ritengo che la poesia sia un esempio PERFETTO anche per la pittura.

Tutti scrivono in versi sciolti perché èffigo emmoderno, senza avere la più pallida idea di come si costruisca un endecasillabo...

Uguale in pittura: non hai la minima idea di come sia fatto anatomicamente il corpo umano? astratto is the way.

Questo ovviamente non è per offendere nessuno, ma per dire: l'arte deve essere per e DI tutti, ma ciò non significa fare le cose a cavolo o senza cognizione di causa semplicemente perché dei MAESTRI, dopo aver PADRONEGGIATO la tecnica, hanno provato altro. Si è tolta la casa tenendo il tetto, ed esaltandolo... mi spiego?

Il problema è che l'assioma "tutto è arte" crea anche altri problemi. Non diventi famoso necessariamente per bravura. Se hai agganci, hai un gallerista e fai schifo, hai la carriera assicurata. Ma questa è un'altra storia.

Devo dire che non mi piace la troppa rigidità  in poesia, però quando penso ai versi sciolti e co. mi chiedo...e allora quale è la differenza dalla prosa? Scrivere a metà  foglio basta per rendere un testo poesia? QUINDI TUTTE LE BELLE COPIE DEI TEMI CHE HO FATTO A SCUOLA A MEZZE COLONNE SONO POESIE.

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Il problema è che l'assioma "tutto è arte" crea anche altri problemi. Non diventi famoso necessariamente per bravura. Se hai agganci, hai un gallerista e fai schifo, hai la carriera assicurata. Ma questa è un'altra storia.

Devo dire che non mi piace la troppa rigidità  in poesia, però quando penso ai versi sciolti e co. mi chiedo...e allora quale è la differenza dalla prosa? Scrivere a metà  foglio basta per rendere un testo poesia? QUINDI TUTTE LE BELLE COPIE DEI TEMI CHE HO FATTO A SCUOLA A MEZZE COLONNE SONO POESIE.

 

Esatto. Soprattutto con lo scenario attuale, dove non ci sono più Mecenati, ma affaristi... vince chi si sa vendere, o chi può permettersi, per risorse personali, di prendersi spazi da solo.

 

Comunque beh, non ti dico di scrivere solo sonetti e canzoni leopardiane, la sperimentazione è la vita dell'arte... ma va fatta bene, non a caso, solo per ottenere un effetto stravagante. 

L'esempio da te portato è perfetto: siamo al livello della prosa in colonna (la versione fatta bene, ovvero i "poemetti in prosa" alla Baudelaire o alla Corazzini, è invece qualcosa di fantastico)...

E la pittura è sulla stessa identica barca

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Preferireste un mondo in cui l'arte è portata ai vertici ed eseguita da pochi maestri o un mondo in cui l'arte è accessibile a tutti ma non può slanciarsi, anche per la "sovrabbondanza" di essa stessa?

Sincera? Preferirei la seconda opzione.

Perché? Perché la prima implica l'esclusione di una cerchia di persone "non adatte" e non è giusto, nonostante, a volte è vero, possano combinare cose orribili e produrre opere non degne di questo nome.

Oltretutto, come mi sembra di aver già  detto altrove, agli occhi dell'autore l'opera ha quasi sempre un significato, solamente perché il baricentro artistico si è spostato da concreto e realistico ad astratto e distorto non vuol dire che quella precisa opera non abbia senso o che faccia schifo, perché in quel determinato contesto, in quella determinata epoca, quella cosa è importante.

Io personalmente, chiamatemi eretica, toglietemi i biscotti ed allontanatemi dagli arcobaleni, ma tendo a preferire le opere contemporanee, perché varie e proiezioni del pensiero dell'autore stesso, dell'io della persona, cosa che trovo molto importante e che i quadri dei grandi maestri del passato non sono mai riusciti a trasmettermi, non perché essi effettivamente non abbiano messo "del loro" nell'opera, per carità , ci mancherebbe altro, ma perché spesso e volentieri quelle opere sono troppo perfette. Troppo perfette, troppo reali, forse proprio la cosa per cui ricordiamo tali opere, ma a questo punto cosa sono? Pezzi di realtà  incollati su una tela? Per questo tendo a preferire opere più moderne, c'è qualcosa sui cui fantasticare, su cui mettersi a pensare.

Adesso, ho preso come esempio la pittura perché probabilmente è la prima cosa a cui si pensa quando si parla di arte, ed ho detto la mia. Non sono un'esperta di arte, anzi, a dir la verità  è una materia che non sopporto °°, quindi potrei aver detto un mucchio di stupidaggini, ma più o meno ho riassunto ciò che volevo dire.

 

 

Uguale in pittura: non hai la minima idea di come sia fatto anatomicamente il corpo umano? astratto is the way.

Ecco, penso che non ci sia niente di più sbagliato.

E' vero, c'è chi letteralmente vende la propria arte e pensa di buttarsi sull'astratto per fare i soldini facili nel caso in cui non sappia tenere una matita in mano, ma c'è anche gente a cui piace l'astratto e che magari lo preferisce.

Infondo abbiamo visto ritratti di persone in tutte le salse, forse è anche per questo che si tende ad andare sull'astratto e mettere un attimo da parte ritrattini carini come per esempio la stra-famosa Monnalisa, la Dama con l'ermellino o L’uomo dal guanto (non fraintendetemi, amo la sezione aurea della Monnalisa), dopo un po' ci si stufa, no?

Detto ciò... Pace e amore fratelli unicorni : D

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Ecco, penso che non ci sia niente di più sbagliato.

E' vero, c'è chi letteralmente vende la propria arte e pensa di buttarsi sull'astratto per fare i soldini facili nel caso in cui non sappia tenere una matita in mano, ma c'è anche gente a cui piace l'astratto e che magari lo preferisce.

Infondo abbiamo visto ritratti di persone in tutte le salse, forse è anche per questo che si tende ad andare sull'astratto e mettere un attimo da parte ritrattini carini come per esempio la stra-famosa Monnalisa, la Dama con l'ermellino o L’uomo dal guanto (non fraintendetemi, amo la sezione aurea della Monnalisa), dopo un po' ci si stufa, no?

Detto ciò... Pace e amore fratelli unicorni : D

 

 

 

Come ho detto, il problema non è chi fa Astratto e lo sa fare, ma chi lo fa senza cognizione di causa e perché incapace di fare altro, buttandosi su stili simili perché più "ermetici" e "personali" e che dunque permettono di tenere un atteggiamento da artistone criptico senza avere realmente niente da dire.

C'è chi lo fa per incapacità  e chi lo fa con un reale studio dietro.

Non faccio di tutta l'erba un fascio, dico che per un filo verde e curato ce ne sono tantissimo secchi.

Spero di essermi spiegato meglio :)

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Preferirei di gran lunga che l'arte fosse alla portata di tutti, come più o meno succede in questi anni.
Ormai grazie a Internet ognuno può esporre ciò che vuole e, nei migliori dei casi, si arriva anche ad avere contatti con agenzie specializzate, che possono portare gli artisti di oggi ad avere un lavoro inerente alla loro passione.
Questo è indubbiamente un bene, perchè sarebbe stato difficile, altrimenti, spiccare in quest'epoca che è appunto sovrabbondante di artisti più o meno discutibili.
Non siamo più nell'800 o nel primo '900, dove i futuri e grandi artisti erano solo coloro che potevano disporre di una situazione economico-sociale agiata e quindi di conseguenti prestigiosi studi con altri alti maestri e autori.
Di questi tempi ognuno può "studiare" l'arte in vari e molteplici modi, grazie a Internet, istituti più accessibili, corsi, etc.
Da un lato forse può sembrare una cosa non del tutto favorevole allo sviluppo dell'arte visiva interamente, ma se quest'ultima rimanesse nelle mani di pochi e ristretti maestri non ci sarebbe progresso nelle generazioni a venire.

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Geez, francamente io non sopporto chi spara a zero sull'arte contemporanea. Sicuramente esiste un sistema criticabilissimo delle gallerie d'arte dove il più delle volte non conta tanto la sostanza ma il numero di contatti che l'artista e/o il gallerista riesce a creare per lo stesso, allora si hanno anche lavori discreti che siccome sono stati venduti a tizio caio allora devono valere un botto (BUM, il mercato dell'arte fa veramente schifo certe volte) e posso anche capire che uno senza conoscenza assoluta della storia dell'arte può trovare preferibile vedere una "bella pittura" a, chessò, la "fontana" di Duchamp (non è esattamente l'esempio più recente ma è per capirci) ma vorrei far capire una cosa: l'arte non deve essere necessariamente bella a vedersi e soprattutto l'arte dipende MOLTO dal periodo storico. Non pensare che prima ai tempi di Giotto non fosse pieno di botteghe artistiche piene di pittori mediocri, semplicemente a noi sono arrivati, dopo cernite lunghe secoli, le opere "migliori". Adesso ci può stare anche che con internet si ha molta più conoscenza del panorama artistico globale su ogni livello (dal tipo che fa fanart su Deviantart a chi espone al Moma) e non credo sia un male, anzi, c'è una varietà  enorme d'arte che grazie al cielo non si ferma solo ai figurativi, ci sono le performance, le opere interattive (con e senza media digitali) e a mio parere è molto più interessante e fresca questa direzione artistica che cento tele fatte con la punta del pelo di gatto.


 


edit: dovevo scrivere recente e ho scritto decente =.=


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Geez, francamente io non sopporto chi spara a zero sull'arte contemporanea. Sicuramente esiste un sistema criticabilissimo delle gallerie d'arte dove il più delle volte non conta tanto la sostanza ma il numero di contatti che l'artista e/o il gallerista riesce a creare per lo stesso, allora si hanno anche lavori discreti che siccome sono stati venduti a tizio caio allora devono valere un botto (BUM, il mercato dell'arte fa veramente schifo certe volte) e posso anche capire che uno senza conoscenza assoluta della storia dell'arte può trovare preferibile vedere una "bella pittura" a, chessò, la "fontana" di Duchamp (non è esattamente l'esempio più recente ma è per capirci) ma vorrei far capire una cosa: l'arte non deve essere necessariamente bella a vedersi e soprattutto l'arte dipende MOLTO dal periodo storico. Non pensare che prima ai tempi di Giotto non fosse pieno di botteghe artistiche piene di pittori mediocri, semplicemente a noi sono arrivati, dopo cernite lunghe secoli, le opere "migliori". Adesso ci può stare anche che con internet si ha molta più conoscenza del panorama artistico globale su ogni livello (dal tipo che fa fanart su Deviantart a chi espone al Moma) e non credo sia un male, anzi, c'è una varietà  enorme d'arte che grazie al cielo non si ferma solo ai figurativi, ci sono le performance, le opere interattive (con e senza media digitali) e a mio parere è molto più interessante e fresca questa direzione artistica che cento tele fatte con la punta del pelo di gatto.

 

edit: dovevo scrivere recente e ho scritto decente =.=

Mah. Il MoMA onestamente mi fa ribollire il sangue nelle vene. No, non in quel senso. Cioè, alcune "opere" erano fogli a quadretti con tipo sei quadretti riempiti con la matita. Dai. E questo tizio ha una galleria tutta per sé?

Chiamatemi oligarchico e tutto il resto. Ma preferisco sacrificare la mia possibilità  di partecipare all'arte proprio per l'arte stessa.

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Quello lo capisco, così come francamente non sopporto le enormi tele monocromatiche, però dico che non esiste solo quello. Non so, a me piaceva particolarmente un'opera dove tu entravi in una stanza ricoperta di sabbia e al centro c'era una capanna di legno, potevi decidere se stare fuori o infilarti in una strettoia scoprendo cosa ci fosse alla fine. Capisco che il limite fra gioco/paccata sia alto ma a me piacciono queste opere dove puoi fare una esperienza sensoriale che non si fermi alla vista (così come apprezzo le pareti ricoperte di foglie di Penone perchè si sente l'odore della terra)


 


Ritornando ai fogli pieni di scarabocchi io posso darti ragione su delle cose: c'è un limite sottilissimo su quello che è arte e non; non è giusto pretendere che una persona debba conoscere l'autore o il suo pensiero per apprezzare l'opera (perchè certe volte ci sta ma certe volte se ne approfittano alla grande)


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L'elitarismo è SEMPRE dannoso,impedisce all'arte stessa di evolvere.Nell'800 se non arrivava manzoni(che comunque odio lol) erano ancora a scrivere novelle trecentesche.

Che spesso si abusi di questa libertà  è indubbio,ma sta all'appassionato distinguere ciò che è valido da ciò che non lo è

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Allora, prima di tutto l'arte non è una cosa che può fare chiunque, se no qui, se volessimo, saremmo già  tutti degli artisti dal nulla.


Confrontare un'opera di Leonardo e una contemporanea (probabilmente senza nemmeno sapere chi sia l'artista) presa così a caso e dire che la seconda non è paragonabile alla prima perché non ha tutti quei dettagli ecc., non ha alcun senso. Può piacere o meno, ma non la si può sminuire perché la si confronta con una di 400/500 anni fa.


Mentre prima quel che contava quasi esclusivamente era il risultato finale a livello estetico, nell'arte Contemporanea è maggiormente importante l'idea, il significato e quanto l'artista sia riuscito nel suo obbiettivo (ad esempio se voleva trasmetterci qualcosa o meno, se è riuscito a creare un gioco grafico visivo ecc.), ovvio che è più facile che sia apprezzata da tutti, quindi anche chi di esperienza nel campo dell'arte ha zero, se risulta gradevole esteticamente. Comunque, anche se si sa già , è molto soggettivo questo.


L'idea che ci si è fatta riguardo l'arte astratta, è totalmente sbagliata. Purtroppo, si pensa che si può benissimo fare astrattismo così senza sapere uno straccio di basi. Ecco. togliamocelo proprio dalla testa, perché per saper fare davvero astrattismo, si deve saper disegnare e sapere almeno le tecniche di base. Non me lo sono inventato così tanto per questo dell'astrattismo, ma lo dice anche chi nel campo dell'arte ci lavora da anni.


Conoscere i nomi delle correnti artistiche e di tre artisti famosi, non basta per criticare un quadro.


Va be', ora potrei anche andare ancora avanti, ma preferisco darci un taglio.


Per tornare alla domanda, l'arte non sarà  mai portata ai vertici, perché continuerà  ad evolversi come tutto il resto (che poi vorrei capire concretamente cosa intendi per "portata ai vertici", ma va be'). Ciò nonostante, non potrà  mai essere accessibile a tutti, a meno che, ognuno di noi conosce le basi, sa disegnare, sviluppare idee ecc. 


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