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L'italiano sta scomparendo


Luis

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Comunque sarebbe un bene, perchè la grammatica si semplificherebbe moltissimo e non avrebbe più tutte quste difficoltà  dell'italiano.

Non sono affatto d'accordo.

La bellezza della nostra lingua sta proprio nell'avere possibilità  infinite.Credo non ci sia lingua che possa paragonarsi alla nostra, l'estrosità  che possiamo permetterci scrivendo un racconto di certo non potremmo averla con altre lingue.

Preferisco mantere l'italiano e semmai implementare l'inglese tra le mie conoscenze.

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Sta meglio LoL o SRAC?(per chi non lo sapesse Lol in italiano significa '''sto ridendo a crepapelle'')

SRAC! ahahah da oggi userò questo XD

Comunque l'italiano è già  morto da tempo... il fatto è che è la diffusione degli errori che contribuisce alla propaganda degli stessi D: tipo "qual è" con l'apostrofo, grammaticalmente ERRATO, viene riproposto addirittura su testate giornalistiche di certo rilievo, e ovviamente "loro mica posso sbagliare, è il loro lavoro"... e invece no, sono più capre di me e Snorlax XD almeno noi usiamo i congiuntivi, loro nemmeno quello XD non mi stupisce che tra poco vedremo Paris Hilton insegnare la sua lingua... (visto che con la lingua lei sì che ci sa fare) SRAC XD (ho detto SRAC ho detto SRAC u.u)

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Beh, che dire... è vero l' italiano sta scomparendo, ma non perché vengono usate sigle del calibro di LOL o OMG, ma perché (e non perchè) vi sono sigle del tipo "cm mai?''?''??", "com stai??''?" "xkè" (almeno l' accento! D:), o addirittura esistono i comunCue, aLbitro, propio.

io addirittura ho visto un Kuale D:

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se mi dici anche il perché ammetto la mia sconfitta :) (non perché non lo sappia già !)

Scusa, notato ora òò

Perché = parola tronca (accento sull'ultima)

Quindi è una "E" chiusa, per ciò ha anche l'accento acuto quindi é, a-a

Non so se mi sono spiegata bene, però lo sapevo perché l'abbiamo fatto in classe. e.e

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allora perchè il titolo dice l'italiano sta scomparendo e non ''l'inlgese si sta espandendo''?

il tema è l'italiano che sta scomparendo e il linguaccio SMS potrebbe c'entrare .

Ma devi guardare il primo messaggio non il titolo

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Okay, ragazzi, per vostra sanità  mentale avevo deciso di non postare, ma lo farò. Vi annuncio già  da ora un piccolo particolare: sono un po' prolisso, quindi aprite questo spoiler dopo un lungo respiro, ma dopo dovete obbligatoriamente leggere:

Io ritengo di essere una persona abbastanza precisa, in ambito linguistico. Naturalmente, lo strafalcione capita a tutti, è normale, ma non l'errore ripetuto, il vizio, il perpetrare nel scrivere scorrettamente o in modo superficiale. In questa community sono stato, e sono tuttora, moderatore di Poesie e FanFiction e, vi assicuro, ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare (?). Ed in questa frase c'è il primo punto del mio discorso: l'uso dei verbi. Noi spesso tendiamo ad un utilizzo soffocante dell'indicativo, al limite della noia, ma... Oh! Ci sono così tanti altri modi nelle nostre mani per esprimerci al meglio... Partiamo dall'errore per eccellenza, dalla pecora nera della lingua italiana. Pecora nera molto raffinata, direi: il congiuntivo. Il congiuntivo è, per me, pari ad un santo, e non scherzo. Perché, dico io, perché (con l'accento acuto, mi raccomando) siete tutti contro questo fantastico modo? E' veramente soddisfacente saperlo usare, ma difficile. Non lo nego, spesso anche io ho difficoltà  nel suo utilizzo, e a volte sono costretto a virare verso l'indicativo per ovviare ad un antipatico eccesso di congiuntivo, ma... Non il condizionale, PER FAVORE! Il condizionale e il congiuntivo sono due cose diverse e tali devono restare. Punto. Il condizionale esprime una condizione per cui si dovrebbe verificare un certo fatto, ad esempio "Vincendo, avrei dei soldi". Ecco, appunto, "avrei", come voi sapete, è un condizionale, ed esprime un fatto incerto. Spesso, però, vedo frasi come "Se avrei dei soldi, li spenderei"... ORRORE! Ma, dite voi, non esprime anche questa frase una possibilità ? Si, ma c'è un piccolo particolare davanti al verbo. Un "se". Un "se" che potrebbe anche essere un "che". Inoltre, il congiuntivo è un verbo nostro amico. Perchè? Perché il congiuntivo riguarda la sfera personale, i propri pensieri, le proprie emozioni, quindi perché sostituirlo con l'egoista condizionale? Si, perché il condizionale è un verbo che appare in nostro aiuto solo a determinate condizioni. Se voi aveste delle condizioni perché si verifichi un fatto, dovreste usare il condizionale. E adesso, notate l'ultima frase che ho scritto. "Se voi aveste" è un congiuntivo, che esprime una possibilità , mentre "dovreste", è un condizionale, perché "dovreste usare quella cosa se...". Detto questo, chiudo la parentesi da professorino, perché sono poco credibile, ma sapevo di dover fare questo appunto.

Questo ci sprona a continuare il discorso, virando agli inglesismi. Ragazzi, dai, tutte le lingue importano dei termini dalle altre, e non è un qualcosa di nuovo, per la lingua italiana... Mi ricordo di un progetto in prima media, agli albori del mio studio della lingua francese. Dovevamo trovare i termini francofoni implementati nella lingua italiana, e ne trovai oltre centoventi. Croissant, bebé, lingerie... E tanti altri! Ma, allora, perché dobbiamo rifiutare, adesso, l'inglese? Siamo in via di globalizzazione, quindi è più che plausibile, e oserei dire normale, aggiornare la propria lingua con nuovi termini, anche se non originari del latino. Perchè... Perché ormai abbiamo consumato tutti i termini possibili, non trovate? Eppure resta sempre qualcosa scoperta, come i termini usati nelle chat (pensate che brutto sarebbe chiamarle parlatoi), oppure nel battling (sarebbe poco credibile Battagliare, no?). I latini, i greci e tutti gli altri nostri antenati non avevano di certo un "mouse" a portata di mano, per dargli un nome. Inoltre, questi sono termini derivati da grandi case internazionali. Non pensiamo, però, di essere solo importatori di lingue, noi le esportiamo, eccome! Pensate alla "pasta" o alla "pizza". Sono i nostri termini, l'Italia nel mondo. Rassegniamoci. Siamo un Paese molto piccolo e non molto influente, quindi la nostra lingua, la nostra bellissima lingua, è sempre subordinata, in ambito internazionale, ma è anche giusto così. Al tempo di Roma si parlava latino, nella grande colonizzazione francese, adesso inglese e americano. E' il mondo!

Terzo punto, il più spinoso. Il linguaggio sms. Concordo pienamente con Dry Skin nel dire che questo sia assolutamente da evitare, in particolare in contesti come il nostro. Un tempo, era utile abbreviare le parole su quei cellulari poco intelligenti, ma adesso... Che costa scrivere un po' di più? Intelligenza al mittente e risparmio del tempo sprecato a decifrare il messaggio al destinatario. Inoltre, adesso questa è diventata un'invasione, diavolo! Non si tratta più di "cmq", o "xk", che alla fine erano anche utili, diciamocelo, ma adesso c'è l'espansione immotivata delle k! Cioè, che differenza c'è tra "kome" e "come"? Kome è più figo? NO. E' scorretto, è tamarro, è stupido, è immotivato, è ORRENDO! Inoltre, adesso dalle "ch", alle "c", la "k" ha conquistato anche le "q". Una mia amica scriverebbe "conquistato" come "konkuistato", e fa molto tamarro, onestamente. Spero solo che la k non conquisti anche "cq", se no presto vedremo scritto "akkua", o ancor peggio "akua". E lì pregherei i Maya di far arrivare 'sta benedetta fine del mondo. E, comunque... Dai, ragazzi, cercate di studiare un po'... Io vedo anche in questo forum persone che scrivono "anchio" al posto di "anch'io"; "centro" al posto di "c'entro", "l'ho" al posto di "lo" e viceversa T.T Dai, questi sono errori inconcepibili, cercate di essere più attenti!

Per concludere, sfatiamo il mito che l'italiano sia difficile, impossibile, terribile grammaticalmente. Ringraziate che qualche vecchio scrittore non abbia messo nei suoi libri, quei libri dai quali è derivata la lingua volgare latina che parliamo tuttora, i casi, le declinazioni... Se no... Oddio, non voglio nemmeno pensarci. Purtroppo, dobbiamo anche accettare che la nostra lingua si aggiorni, e lo ha fatto. L'italiano che parliamo noi adesso è differente da quello dei nostri nonni, o bisnonni. Dagli anni sessanta fino al duemila vi è stata una rivoluzione linguistica, probabilmente legata alla musica, che da "Tosto mia donzella le canto l'core mio" ci ha portati a "Ti amo, ti do il mio cuore" fino al terribile "T amo kuore myy 6 tt la my vitah". Cosa possiamo fare? Iniziare a parlare l'italiano noi. Noi giovani. Perché, anche se spesso lo ignoriamo, noi siamo il futuro anche della nostra lingua.

Scusate per il trattato T.T

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Okay, ragazzi, per vostra sanità  mentale avevo deciso di non postare, ma lo farò. Vi annuncio già  da ora un piccolo particolare: sono un po' prolisso, quindi aprite questo spoiler dopo un lungo respiro, ma dopo dovete obbligatoriamente leggere:

Io ritengo di essere una persona abbastanza precisa, in ambito linguistico. Naturalmente, lo strafalcione capita a tutti, è normale, ma non l'errore ripetuto, il vizio, il perpetrare nel scrivere scorrettamente o in modo superficiale. In questa community sono stato, e sono tuttora, moderatore di Poesie e FanFiction e, vi assicuro, ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare (?). Ed in questa frase c'è il primo punto del mio discorso: l'uso dei verbi. Noi spesso tendiamo ad un utilizzo soffocante dell'indicativo, al limite della noia, ma... Oh! Ci sono così tanti altri modi nelle nostre mani per esprimerci al meglio... Partiamo dall'errore per eccellenza, dalla pecora nera della lingua italiana. Pecora nera molto raffinata, direi: il congiuntivo. Il congiuntivo è, per me, pari ad un santo, e non scherzo. Perché, dico io, perché (con l'accento acuto, mi raccomando) siete tutti contro questo fantastico modo? E' veramente soddisfacente saperlo usare, ma difficile. Non lo nego, spesso anche io ho difficoltà  nel suo utilizzo, e a volte sono costretto a virare verso l'indicativo per ovviare ad un antipatico eccesso di congiuntivo, ma... Non il condizionale, PER FAVORE! Il condizionale e il congiuntivo sono due cose diverse e tali devono restare. Punto. Il condizionale esprime una condizione per cui si dovrebbe verificare un certo fatto, ad esempio "Vincendo, avrei dei soldi". Ecco, appunto, "avrei", come voi sapete, è un condizionale, ed esprime un fatto incerto. Spesso, però, vedo frasi come "Se avrei dei soldi, li spenderei"... ORRORE! Ma, dite voi, non esprime anche questa frase una possibilità ? Si, ma c'è un piccolo particolare davanti al verbo. Un "se". Un "se" che potrebbe anche essere un "che". Inoltre, il congiuntivo è un verbo nostro amico. Perchè? Perché il congiuntivo riguarda la sfera personale, i propri pensieri, le proprie emozioni, quindi perché sostituirlo con l'egoista condizionale? Si, perché il condizionale è un verbo che appare in nostro aiuto solo a determinate condizioni. Se voi aveste delle condizioni perché si verifichi un fatto, dovreste usare il condizionale. E adesso, notate l'ultima frase che ho scritto. "Se voi aveste" è un congiuntivo, che esprime una possibilità , mentre "dovreste", è un condizionale, perché "dovreste usare quella cosa se...". Detto questo, chiudo la parentesi da professorino, perché sono poco credibile, ma sapevo di dover fare questo appunto.

Questo ci sprona a continuare il discorso, virando agli inglesismi. Ragazzi, dai, tutte le lingue importano dei termini dalle altre, e non è un qualcosa di nuovo, per la lingua italiana... Mi ricordo di un progetto in prima media, agli albori del mio studio della lingua francese. Dovevamo trovare i termini francofoni implementati nella lingua italiana, e ne trovai oltre centoventi. Croissant, bebé, lingerie... E tanti altri! Ma, allora, perché dobbiamo rifiutare, adesso, l'inglese? Siamo in via di globalizzazione, quindi è più che plausibile, e oserei dire normale, aggiornare la propria lingua con nuovi termini, anche se non originari del latino. Perchè... Perché ormai abbiamo consumato tutti i termini possibili, non trovate? Eppure resta sempre qualcosa scoperta, come i termini usati nelle chat (pensate che brutto sarebbe chiamarle parlatoi), oppure nel battling (sarebbe poco credibile Battagliare, no?). I latini, i greci e tutti gli altri nostri antenati non avevano di certo un "mouse" a portata di mano, per dargli un nome. Inoltre, questi sono termini derivati da grandi case internazionali. Non pensiamo, però, di essere solo importatori di lingue, noi le esportiamo, eccome! Pensate alla "pasta" o alla "pizza". Sono i nostri termini, l'Italia nel mondo. Rassegniamoci. Siamo un Paese molto piccolo e non molto influente, quindi la nostra lingua, la nostra bellissima lingua, è sempre subordinata, in ambito internazionale, ma è anche giusto così. Al tempo di Roma si parlava latino, nella grande colonizzazione francese, adesso inglese e americano. E' il mondo!

Terzo punto, il più spinoso. Il linguaggio sms. Concordo pienamente con Dry Skin nel dire che questo sia assolutamente da evitare, in particolare in contesti come il nostro. Un tempo, era utile abbreviare le parole su quei cellulari poco intelligenti, ma adesso... Che costa scrivere un po' di più? Intelligenza al mittente e risparmio del tempo sprecato a decifrare il messaggio al destinatario. Inoltre, adesso questa è diventata un'invasione, diavolo! Non si tratta più di "cmq", o "xk", che alla fine erano anche utili, diciamocelo, ma adesso c'è l'espansione immotivata delle k! Cioè, che differenza c'è tra "kome" e "come"? Kome è più figo? NO. E' scorretto, è tamarro, è stupido, è immotivato, è ORRENDO! Inoltre, adesso dalle "ch", alle "c", la "k" ha conquistato anche le "q". Una mia amica scriverebbe "conquistato" come "konkuistato", e fa molto tamarro, onestamente. Spero solo che la k non conquisti anche "cq", se no presto vedremo scritto "akkua", o ancor peggio "akua". E lì pregherei i Maya di far arrivare 'sta benedetta fine del mondo. E, comunque... Dai, ragazzi, cercate di studiare un po'... Io vedo anche in questo forum persone che scrivono "anchio" al posto di "anch'io"; "centro" al posto di "c'entro", "l'ho" al posto di "lo" e viceversa T.T Dai, questi sono errori inconcepibili, cercate di essere più attenti!

Per concludere, sfatiamo il mito che l'italiano sia difficile, impossibile, terribile grammaticalmente. Ringraziate che qualche vecchio scrittore non abbia messo nei suoi libri, quei libri dai quali è derivata la lingua volgare latina che parliamo tuttora, i casi, le declinazioni... Se no... Oddio, non voglio nemmeno pensarci. Purtroppo, dobbiamo anche accettare che la nostra lingua si aggiorni, e lo ha fatto. L'italiano che parliamo noi adesso è differente da quello dei nostri nonni, o bisnonni. Dagli anni sessanta fino al duemila vi è stata una rivoluzione linguistica, probabilmente legata alla musica, che da "Tosto mia donzella le canto l'core mio" ci ha portati a "Ti amo, ti do il mio cuore" fino al terribile "T amo kuore myy 6 tt la my vitah". Cosa possiamo fare? Iniziare a parlare l'italiano noi. Noi giovani. Perché, anche se spesso lo ignoriamo, noi siamo il futuro anche della nostra lingua.

Scusate per il trattato T.T

Alla fine gira che ti rigira finiamo tutti sullo stesso concetto: l'Italiano non scompare, ma è l'ignoranza che aumenta. Ad

Ogni modo mi trovi in accordo con tutto.

Scusa, notato ora òò

Perché = parola tronca (accento sull'ultima)

Quindi è una "E" chiusa, per ciò ha anche l'accento acuto quindi é, a-a

Non so se mi sono spiegata bene, però lo sapevo perché l'abbiamo fatto in classe. e.e

sbagliato: il fatto è che l'accento "è" va solo per il verbo essere e composti (cioè=ciò-è), ma vabbé, son sfoghi gramar nazi.

Comunque una cosa bellissima dell'italiano è la varietà : pensate solo che ciò che in Inglese si dice "love" si può tradurre con "amore", "affetto" e mille altre sfumature!

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L'italiano però non è una lingua facile ! Anzi, ci saranno per lo meno 100 o più eccezioni grafiche ! Uno studente di 16 anni straniero che viene ad imparare italiano non è molto fortunato ...

Ti sembrerà  strano ma l'italiano è più difficile dell'inglese ^^

SRAC SRAC SRAC SRAC ! Troppo figo XD

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sbagliato: il fatto è che l'accento "è" va solo per il verbo essere e composti (cioè=ciò-è), ma vabbé, son sfoghi gramar nazi.

Comunque una cosa bellissima dell'italiano è la varietà : pensate solo che ciò che in Inglese si dice "love" si può tradurre con "amore", "affetto" e mille altre sfumature!

Ma che stai dicendo? L'altro ieri ne ho parlato con la prof di grammatica e mi ha detto che è giusto, dipende dal fatto dell'accento acuto e sillaba chiusa O_O

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Non so,ma vedo molto gente su internet(sopratutto dodicenni)che usano sempre del linguaggio sms.Una maiuscola?No.Una c e una h al posto della k?No.Un per e chè?No.Ma non ho capito ma è così difficili scrivere italiano,con qualche maiuscola,senza usare le k,i xkè fatti così e così via?Non lo so...ormai si interferisce anche con il linguaggio italiano!

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ma quanto hai ragione.

infatti a volte mi scoccia leggere i cmq, xk, cs e compagnia bella.

personalmente mi scuso, non metto mai le maiuscole quando scrivo sulla tastiera, ma mi rendo conto che è meno grave, se paragoniamo a certi orrori, come hai giustamente detto, di scrittura da sms (che poi, anche quando avevo 12 anni, non ho mai scritto un sms in quel modo).

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Ma non sono uguali i Topic .-.

1)L'italiano sta scomparendo perchè oltre alle espressioni giovanili (omg,lol,asd,ecc) in futuro ci saranno forum e siti soltanto in inglese

2)In Questo,invece, si discute del fatto che ormai si riscontrano sempre nei forum questi linguaggi da Sms...

Comunque odio che uno parli con il linguaggio sms che non ha neanche senso...

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Unite le discussioni ^^

Riporto qui un post che avevo scritto e non ha considerato nessuno à§_à§

Io ritengo di essere una persona abbastanza precisa, in ambito linguistico. Naturalmente, lo strafalcione capita a tutti, è normale, ma non l'errore ripetuto, il vizio, il perpetrare nel scrivere scorrettamente o in modo superficiale. In questa community sono stato, e sono tuttora, moderatore di Poesie e FanFiction e, vi assicuro, ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare (?). Ed in questa frase c'è il primo punto del mio discorso: l'uso dei verbi. Noi spesso tendiamo ad un utilizzo soffocante dell'indicativo, al limite della noia, ma... Oh! Ci sono così tanti altri modi nelle nostre mani per esprimerci al meglio... Partiamo dall'errore per eccellenza, dalla pecora nera della lingua italiana. Pecora nera molto raffinata, direi: il congiuntivo. Il congiuntivo è, per me, pari ad un santo, e non scherzo. Perché, dico io, perché (con l'accento acuto, mi raccomando) siete tutti contro questo fantastico modo? E' veramente soddisfacente saperlo usare, ma difficile. Non lo nego, spesso anche io ho difficoltà  nel suo utilizzo, e a volte sono costretto a virare verso l'indicativo per ovviare ad un antipatico eccesso di congiuntivo, ma... Non il condizionale, PER FAVORE! Il condizionale e il congiuntivo sono due cose diverse e tali devono restare. Punto. Il condizionale esprime una condizione per cui si dovrebbe verificare un certo fatto, ad esempio"Vincendo, avrei dei soldi". Ecco, appunto, "avrei", come voi sapete, è un condizionale, ed esprime un fatto incerto. Spesso, però, vedo frasi come "Se avrei dei soldi, li spenderei"... ORRORE! Ma, dite voi, non esprime anche questa frase una possibilità ? Si, ma c'è un piccolo particolare davanti al verbo. Un "se". Un "se" che potrebbe anche essere un "che". Inoltre, il congiuntivo è un verbo nostro amico. Perchè? Perché il congiuntivo riguarda la sfera personale, i propri pensieri, le proprie emozioni, quindi perché sostituirlo con l'egoista condizionale? Si, perché il condizionale è un verbo che appare in nostro aiuto solo a determinate condizioni. Se voi aveste delle condizioni perché si verifichi un fatto, dovreste usare il condizionale. E adesso, notate l'ultima frase che ho scritto. "Se voi aveste" è un congiuntivo, che esprime una possibilità , mentre "dovreste", è un condizionale, perché "dovreste usare quella cosa se...". Detto questo, chiudo la parentesi da professorino, perché sono poco credibile, ma sapevo di dover fare questo appunto.

Questo ci sprona a continuare il discorso, virando agli inglesismi. Ragazzi, dai, tutte le lingue importano dei termini dalle altre, e non è un qualcosa di nuovo, per la lingua italiana... Mi ricordo di un progetto in prima media, agli albori del mio studio della lingua francese. Dovevamo trovare i termini francofoni implementati nella lingua italiana, e ne trovai oltre centoventi. Croissant, bebé, lingerie... E tanti altri! Ma, allora, perché dobbiamo rifiutare, adesso, l'inglese? Siamo in via di globalizzazione, quindi è più che plausibile, e oserei dire normale, aggiornare la propria lingua con nuovi termini, anche se non originari del latino. Perchè... Perché ormai abbiamo consumato tutti i termini possibili, non trovate? Eppure resta sempre qualcosa scoperta, come i termini usati nelle chat (pensate che brutto sarebbe chiamarle parlatoi), oppure nel battling (sarebbe poco credibile Battagliare, no?). I latini, i greci e tutti gli altri nostri antenati non avevano di certo un "mouse" a portata di mano, per dargli un nome. Inoltre, questi sono termini derivati da grandi case internazionali. Non pensiamo, però, di essere solo importatori di lingue, noi le esportiamo, eccome! Pensate alla "pasta" o alla "pizza". Sono i nostri termini, l'Italia nel mondo. Rassegniamoci. Siamo un Paese molto piccolo e non molto influente, quindi la nostra lingua, la nostra bellissima lingua, è sempre subordinata, in ambito internazionale, ma è anche giusto così. Al tempo di Roma si parlava latino, nella grande colonizzazione francese, adesso inglese e americano. E' il mondo!

Terzo punto, il più spinoso. Il linguaggio sms. Concordo pienamente con Dry Skin nel dire che questo sia assolutamente da evitare, in particolare in contesti come il nostro. Un tempo, era utile abbreviare le parole su quei cellulari poco intelligenti, ma adesso... Che costa scrivere un po' di più? Intelligenza al mittente e risparmio del tempo sprecato a decifrare il messaggio al destinatario. Inoltre, adesso questa è diventata un'invasione, diavolo! Non si tratta più di "cmq", o "xk", che alla fine erano anche utili, diciamocelo, ma adesso c'è l'espansione immotivata delle k! Cioè, che differenza c'è tra "kome" e "come"? Kome è più figo? NO. E' scorretto, è tamarro, è stupido, è immotivato, è ORRENDO! Inoltre, adesso dalle "ch", alle "c", la "k" ha conquistato anche le "q". Una mia amica scriverebbe "conquistato" come "konkuistato", e fa molto tamarro, onestamente. Spero solo che la k non conquisti anche "cq", se no presto vedremo scritto "akkua", o ancor peggio "akua". E lì pregherei i Maya di far arrivare 'sta benedetta fine del mondo. E, comunque... Dai, ragazzi, cercate di studiare un po'... Io vedo anche in questo forum persone che scrivono "anchio" al posto di "anch'io"; "centro" al posto di "c'entro", "l'ho" al posto di "lo" e viceversa T.T Dai, questi sono errori inconcepibili, cercate di essere più attenti!

Per concludere, sfatiamo il mito che l'italiano sia difficile, impossibile, terribile grammaticalmente. Ringraziate che qualche vecchio scrittore non abbia messo nei suoi libri, quei libri dai quali è derivata la lingua volgare latina che parliamo tuttora, i casi, le declinazioni... Se no... Oddio, non voglio nemmeno pensarci. Purtroppo, dobbiamo anche accettare che la nostra lingua si aggiorni, e lo ha fatto. L'italiano che parliamo noi adesso è differente da quello dei nostri nonni, o bisnonni. Dagli anni sessanta fino al duemila vi è stata una rivoluzione linguistica, probabilmente legata alla musica, che da "Tosto mia donzella le canto l'core mio" ci ha portati a "Ti amo, ti do il mio cuore" fino al terribile "T amo kuore myy 6 tt la my vitah". Cosa possiamo fare? Iniziare a parlare l'italiano noi. Noi giovani. Perché, anche se spesso lo ignoriamo, noi siamo il futuro anche della nostra lingua.

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Ecco, lo sapevo di aver ragione, lol

Personalmente ripropongo la mia opinione: vedo gente che scrive con le abbreviazioni e so anche come tradurre (sì sì, lo so, che Dea.) e dà  anche fastidio... ma quel che è, è. ò_ò

Io stessa, da quel che mi ricordo, da piccola utilizzavo le abbreviazioni... ma avevo massimo 9 anni, piano piano ho iniziato a scrivere correttamente òò

Come si può notare ora scrivo sempre con maiuscole, se capita punti (non mi piacciono, per questo non ne metto tanti lol), virgole e mai abbreviazioni...

Ma se oramai siamo finiti così, pazienza, non hanno voglia di scrivere bene D: (N.B. Scrivo più veloce (e outspeedo Itachi che scrive da cani e.e) se scrivo bene e ci metto di più ad abbreviare, quindi, lol)

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Per quanto riguarda il battling, essendo un gioco internazionale è di consuetudine usare l'inglese, dato che è la lingua più diffusa e parlata al mondo. Certo, pur'io tempo fa parlavo il linguaggio SMS, ma non è che mi esponevo a ciò poi così tanto. Soltanto qualche "k" e qualche "nn" nient'altro. Spero che col passare del tempo, loro possano vedere quanto sia sbagliato scrivere in quel modo e che possano cambiarlo al più presto. Certe volte, io e Blue ci divertiamo a scrivere in un modo a dir poco incomprensibile, ma è più per gioco che per altro. Enjoy!

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