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L'italiano sta scomparendo


Luis

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A me abbreviazioni, linguaggio sms e cose varie fanno rabbrividire.

Posso tranquillamente affermare di non averle mai usate :°D

Forse perchè non ci capivo una cippa, forse perchè mi davano (e alcune volte danno) fastidio, ma vabbè. Bisogna conviverci ormai.

Che poi, può scappare qualche "nn" "ke" ecc, ma non sopporto vedere questi termini in ambito di FanFiction.

Mi verrebbe voglia di prendere l'autore e strozzarlo @_@

Oltre a questo, sono anche i tempi verbali che ormai stanno morendo.

Diciamo addio al congiuntivo.

Bisogna che gli si faccia un funerale come si deve :°D

Sono un po' pignola sulla grammatica. In fondo, facevo la Beta Reader, ce l'ho nel sangue :°D

Però dai, ammettiamo che gli errori ci sono e si fanno. Io ho ancora problemi a mettere la punteggiatura giusta, faccio ancora dei casini :°D

Ciò che non va bene è perseverare nel fare quell'errore.

Ti perdono e correggo la prima volta.

Ti correggo la seconda.

Alla terza ti lancio fuori dalla finestra :°D

Le basi della grammatica sono fondamentali, ragazzi.

Bisogna saper guardare oltre l'orizzonte scolastico. Bisogna saper guardare al futuro. Se non ci si intestardisce ora sulla lingua poi non se ne avrà  più voglia.

La padronanza della lingua è la prima cosa che guardano in un colloquio (poi dipende, a me è sempre capitato così, sarò sfigata io :°D)

Snorlax97, la statua come la vuoi~~? <3

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In prima media, quando i miei compagni avevano iniziato a scrivere in questo modo orrendo, ho cercato di adeguarmi a loro (onde evitare la figura da "solito secchione"). Risultato? Non ci sono riuscito. Da quel momento ho iniziato a scrivere così come scrivo ora, con maiuscole, punti, virgole e, perché no, punti e virgole.

Completamente d'accordo con Snorlax97 :P

Snorlax97, la statua come la vuoi~~? <3

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Unite le discussioni ^^

Riporto qui un post che avevo scritto e non ha considerato nessuno à§_à§

Io ritengo di essere una persona abbastanza precisa, in ambito linguistico. Naturalmente, lo strafalcione capita a tutti, è normale, ma non l'errore ripetuto, il vizio, il perpetrare nel scrivere scorrettamente o in modo superficiale. In questa community sono stato, e sono tuttora, moderatore di Poesie e FanFiction e, vi assicuro, ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare (?). Ed in questa frase c'è il primo punto del mio discorso: l'uso dei verbi. Noi spesso tendiamo ad un utilizzo soffocante dell'indicativo, al limite della noia, ma... Oh! Ci sono così tanti altri modi nelle nostre mani per esprimerci al meglio... Partiamo dall'errore per eccellenza, dalla pecora nera della lingua italiana. Pecora nera molto raffinata, direi: il congiuntivo. Il congiuntivo è, per me, pari ad un santo, e non scherzo. Perché, dico io, perché (con l'accento acuto, mi raccomando) siete tutti contro questo fantastico modo? E' veramente soddisfacente saperlo usare, ma difficile. Non lo nego, spesso anche io ho difficoltà  nel suo utilizzo, e a volte sono costretto a virare verso l'indicativo per ovviare ad un antipatico eccesso di congiuntivo, ma... Non il condizionale, PER FAVORE! Il condizionale e il congiuntivo sono due cose diverse e tali devono restare. Punto. Il condizionale esprime una condizione per cui si dovrebbe verificare un certo fatto, ad esempio"Vincendo, avrei dei soldi". Ecco, appunto, "avrei", come voi sapete, è un condizionale, ed esprime un fatto incerto. Spesso, però, vedo frasi come "Se avrei dei soldi, li spenderei"... ORRORE! Ma, dite voi, non esprime anche questa frase una possibilità ? Si, ma c'è un piccolo particolare davanti al verbo. Un "se". Un "se" che potrebbe anche essere un "che". Inoltre, il congiuntivo è un verbo nostro amico. Perchè? Perché il congiuntivo riguarda la sfera personale, i propri pensieri, le proprie emozioni, quindi perché sostituirlo con l'egoista condizionale? Si, perché il condizionale è un verbo che appare in nostro aiuto solo a determinate condizioni. Se voi aveste delle condizioni perché si verifichi un fatto, dovreste usare il condizionale. E adesso, notate l'ultima frase che ho scritto. "Se voi aveste" è un congiuntivo, che esprime una possibilità , mentre "dovreste", è un condizionale, perché "dovreste usare quella cosa se...". Detto questo, chiudo la parentesi da professorino, perché sono poco credibile, ma sapevo di dover fare questo appunto.

Questo ci sprona a continuare il discorso, virando agli inglesismi. Ragazzi, dai, tutte le lingue importano dei termini dalle altre, e non è un qualcosa di nuovo, per la lingua italiana... Mi ricordo di un progetto in prima media, agli albori del mio studio della lingua francese. Dovevamo trovare i termini francofoni implementati nella lingua italiana, e ne trovai oltre centoventi. Croissant, bebé, lingerie... E tanti altri! Ma, allora, perché dobbiamo rifiutare, adesso, l'inglese? Siamo in via di globalizzazione, quindi è più che plausibile, e oserei dire normale, aggiornare la propria lingua con nuovi termini, anche se non originari del latino. Perchè... Perché ormai abbiamo consumato tutti i termini possibili, non trovate? Eppure resta sempre qualcosa scoperta, come i termini usati nelle chat (pensate che brutto sarebbe chiamarle parlatoi), oppure nel battling (sarebbe poco credibile Battagliare, no?). I latini, i greci e tutti gli altri nostri antenati non avevano di certo un "mouse" a portata di mano, per dargli un nome. Inoltre, questi sono termini derivati da grandi case internazionali. Non pensiamo, però, di essere solo importatori di lingue, noi le esportiamo, eccome! Pensate alla "pasta" o alla "pizza". Sono i nostri termini, l'Italia nel mondo. Rassegniamoci. Siamo un Paese molto piccolo e non molto influente, quindi la nostra lingua, la nostra bellissima lingua, è sempre subordinata, in ambito internazionale, ma è anche giusto così. Al tempo di Roma si parlava latino, nella grande colonizzazione francese, adesso inglese e americano. E' il mondo!

Terzo punto, il più spinoso. Il linguaggio sms. Concordo pienamente con Dry Skin nel dire che questo sia assolutamente da evitare, in particolare in contesti come il nostro. Un tempo, era utile abbreviare le parole su quei cellulari poco intelligenti, ma adesso... Che costa scrivere un po' di più? Intelligenza al mittente e risparmio del tempo sprecato a decifrare il messaggio al destinatario. Inoltre, adesso questa è diventata un'invasione, diavolo! Non si tratta più di "cmq", o "xk", che alla fine erano anche utili, diciamocelo, ma adesso c'è l'espansione immotivata delle k! Cioè, che differenza c'è tra "kome" e "come"? Kome è più figo? NO. E' scorretto, è tamarro, è stupido, è immotivato, è ORRENDO! Inoltre, adesso dalle "ch", alle "c", la "k" ha conquistato anche le "q". Una mia amica scriverebbe "conquistato" come "konkuistato", e fa molto tamarro, onestamente. Spero solo che la k non conquisti anche "cq", se no presto vedremo scritto "akkua", o ancor peggio "akua". E lì pregherei i Maya di far arrivare 'sta benedetta fine del mondo. E, comunque... Dai, ragazzi, cercate di studiare un po'... Io vedo anche in questo forum persone che scrivono "anchio" al posto di "anch'io"; "centro" al posto di "c'entro", "l'ho" al posto di "lo" e viceversa T.T Dai, questi sono errori inconcepibili, cercate di essere più attenti!

Per concludere, sfatiamo il mito che l'italiano sia difficile, impossibile, terribile grammaticalmente. Ringraziate che qualche vecchio scrittore non abbia messo nei suoi libri, quei libri dai quali è derivata la lingua volgare latina che parliamo tuttora, i casi, le declinazioni... Se no... Oddio, non voglio nemmeno pensarci. Purtroppo, dobbiamo anche accettare che la nostra lingua si aggiorni, e lo ha fatto. L'italiano che parliamo noi adesso è differente da quello dei nostri nonni, o bisnonni. Dagli anni sessanta fino al duemila vi è stata una rivoluzione linguistica, probabilmente legata alla musica, che da "Tosto mia donzella le canto l'core mio" ci ha portati a "Ti amo, ti do il mio cuore" fino al terribile "T amo kuore myy 6 tt la my vitah". Cosa possiamo fare? Iniziare a parlare l'italiano noi. Noi giovani. Perché, anche se spesso lo ignoriamo, noi siamo il futuro anche della nostra lingua.

Ok, ho letto tutto

[Momento di pausa]

quoto, hai detto tutto te , non ho altro da aggiungere XD

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Per le persone che sono in V elementare-I media (o anche prima) non è poi tanto scandaloso scrivere con le abbreviazioni, perché, vista l'età , si è facilmente influenzabili dagli altri durante quel periodo e poi non si è completamente maturi ecc.; la cosa diventa grave quando si persevera durante gli anni nello scrivere in questo modo, perché poi si prende l'abitudine e ci si porterà  questa gobba fino all'età  adulta. Diciamocelo, sembra anche molto infantile scrivere così, non dà  segni di maturità ... Io anche quando ho iniziato ad usare internet scrivevo abbreviato, lo ammetto, non troppo ma lo facevo, però arrivato in I media mi sono iniziato a vergognare di scrivere così e quindi ho iniziato ad eliminare le abbreviazioni e a mettere le lettere maiuscole come è giusto che sia... Oddio, non dico che si deve sempre scrivere in maniera perfetta al 100%, qualche errore o abbreviazione può sempre scappare, io stesso alcune volte per pigrizia scrivo "cmq", però non si deve esagerare, soppiantare completamente la "C" con la "K" è davvero brutto. Kome kavolo fate a skrivere le kose in kuesta maniera?! No, sul serio, io lo trovo proprio orribile, non si può vedere D: Poi non c'è alcun motivo plausibile, per quanto mi sforzi io non riesco a trovarlo, capisco le "K" al posto di "CH" per risparmiare millesimi di secondo, però in questo modo non si risparmia un bel niente, sempre una lettera dovete digitare! Ho detto già  troppo, non voglio dilungarmi sugli accenti fantasma del verbo essere o sulle "H" mancanti, tempi verbali, punteggiatura, apostrofi sballati e cose così che mi fanno strappare i capelli dal nervoso perché quelli sono causa di cattivi insegnamenti alle scuole elementari e quindi penso di poter offendere qualcuno (traduzione= sono troppo pigro per farlo).

Per il fatto che l'italiano si sta estinguendo non è assolutamente vero, nell'800 si parlava sempre e solo in tutta Italia e anche adesso nel 2012. è normale che ci siano termini stranieri perché l'inglese è ormai una lingua mondiale ed i termini si sono diffusi nel linguaggio di tutti o quasi i popoli, soprattutto quando si parla in termini di un argomento globale (sport o anche il battling) dove quelle parole specifiche sono uguali per tutti per essere capiti meglio. Inoltre è una lingua in evoluzione, è normale che il vocabolario si ampli sempre di più con termini stranieri. E poi l'italiano per essere parlato solo nella nostra piccola penisola si è diffuso molto bene in tutte le parti del mondo, perché secondo me tramanda una cultura bellissima che ha affascinato tutti i popoli.

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Dopo la prima pagina di topic ero fuso, perciò scrivo la mia opinione a rischio di ripetere quella di qualcun altro. Premetto che non seguirò un filo logico perchè quando faccio ragionamenti lunghi tento a perdere per strada metà  delle cose che penso.

Come già  detto in questa discussione, il battling è qualcosa a livello mondiale (come i pokémon), perciò è ragionevole che spesso e volentieri si usi l'inglese, anche se quando ci giocavo più spesso io utilizzavo l'italiano e incoraggiavo le discussioni in italiano.

Detto questo, credo che si possa prendere a riferimento un'altro fenomeno mondiale come la formula1 o la moto gp, dove le lingue principalmente usate sono italiano e spagnolo (almeno tra i piloti).

Se mettiamo a confronto l'italiano e l'inglese, sebbene siamo oramai abituati a considerarle molto simili tra di loro, noteremo sostanziali differenze:

  • l'inglese è una lingua di origine celtica/anglosassone, cioè ha origine tribale. Nelle tribù del nord Europa la cultura era assai meno diffusa rispetto alla parte Mediterranea e la vita si articolava su guerre e caccia; per questi 3 motivi si esigeva una lingua spiccia, che esprimesse concetti veloci senza perdere troppo tempo in ragionamenti. Infatti quando si parla in inglese, si tende a fare periodi brevissimi di massimo 2 subordinate.
  • l'origine dell'italiano è neolatina, cioè è una di quelle lingue che dall'inizio del 3° secolo d.C., con l'iizio delle invasioni barbariche, si sono evolute dal latino. Il latino era una lingua originatasi da popoli anch'essi tribali che vivevano nel lazio 5 secoli prima di Cristo; tuttavia queste popolazioni risentivano parecchio della vicina cultura ellenistica e dell'influsso degli Etruschi. Queste ragioni hanno portato il latino ad evolversi come una lingua per esprimere ragionamenti, con miriadi di subordinate (pensate che l'ultima versione di latino che ho fatto quest'anno era una frase lunga 5 righe di circa 7/8 subordinate consecutive).

Perciò non abbiamo nulla da temere, anche perchè l'italiano è parlato nel mondo dal 2% della popolazione, al pari di francese, spagnolo e tedesco. Lo scenario più drammatico per la nostra lingua (e tanto drammatico non mi sembra nemmeno, anzi me lo auguro) sarebbe un'assimilazione dello spagnolo, assai simile all'italiano ma con un maggior influsso celtico, e conseguentemente del francese, nella stessa situazione del precedente. Si tornerebbe così ad una lingua molto simile al latino, ma con la scomparsa dei casi (sostituiti da articoli e preposizioni) e la presenza di voci verbali più semplici da ricordare ed usare (infatti in latino esistevano l'infinito futuro e passato, con le rispettive forme passive che oggi sono sostituiti dal semplice infinito, il gerundio, gerundivo ed il supino oggi riuniti nel gerundio e mancava tutto il condizionale, espresso dal congiuntivo imperfetto e piùcheperfetto)

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