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[Kuishi] AmourShipping - Tutto ha inizio a Luminopoli. [Capitolo 1]


Kuishi

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AmourShipping.
Tutto comincia a Luminopoli.

E’ ormai risaputo che Luminopoli è anche detta “la città  dell’amoreâ€. Infatti parecchie coppiette si sono dichiarate proprio ai piedi della Torre Prisma, sede della palestra di Lem. Quella mattina il ragazzo, insieme ad Ash, Serena e la sua sorellina Clem, arrivarono proprio in quella città . Ash, determinato a vincere la medaglia Volt, si diresse verso la Torre. -Andiamo Lem, quanto ti ci vuole?- Chiese il moro, accompagnato dall’immancabile verso del suo topo elettrico. -Anf… Anf… n-non correre Ash, lo sai che sono un tipo poco atletico!- A quella confessione l’intero gruppo scoppiò a ridere. –Fratellone, sei proprio un caso senza speranze! Ecco perché troverò una mogliettina che si prenderà  cura di te, quando partirò per il mio viaggio da Allenatrice!- Continuò la sorellina. –Clem!!- Urlò imbarazzato il ragazzo, provocando un’altra sonora risata del gruppo.  Questo lieve imbarazzo però, paragonato a quello che provava Serena in quel momento, non era niente. La ragazza, come aveva già  fatto intuire a molti amici incontrati lungo il viaggio, ha un debole per Ash. Quest’ultimi però sembra non accorgersene, avendo come unico obbiettivo la Lega di Kalos. Cosa avrebbe mai potuto fare Serena per dichiararsi? Non lo sapeva neanche lei. Nella sua testa vagava soltanto una terribile confusione, quasi come se fosse un cucciolo di Spinda perso nell’erba alta. –Serena, va tutto bene?- Chiese Clem. La bambina intuì che la ragazza aveva mille pensieri di cui misteriosamente non parlava. Serena fece un lieve sorriso e guardò gli occhi della piccola, annuendo. –Certo, è tutto ok.- Si limitò a rispondere, facendo credere alla bambina l’esatto opposto di quello che provava. Ella seguì lentamente il gruppo, cercando qualche idea; non era facile per lei, ma finalmente ebbe “un’illuminazioneâ€.  â€“Certo, ci sono!- Pensò la ragazza, per poi avvicinare la mano alla bocca. –Hey ragazzi, io mi allontano per qualche minuto!- Urlò Serena ai suoi compagni. –Dove vai Serena, non vuoi vedere la nostra lotta in palestra?- Chiese Ash dispiaciuto. La ragazza scosse la testa, per poi occupare il viso con un’enorme sorriso. –Sono sicura che ce la metterai tutta Ash, hai tutto il mio sostegno.- …  -Devo sbrigare una faccenda molto importante, non posso trascurarla. In bocca al lupo!-  Concluse, per poi dirigersi correndo nel cuore della città . –Gli farò un regalo che non dimenticherà .- Pensò mentre correva. –Si accorgerà  di me… o no?- Continuò a pensare. –Fennekin, ho bisogno del tuo aiuto!- Disse lanciando la fredda sfera metallica. La piccola volpe uscì da essa con un piccolo ramo tra i denti. –Ti piacciono tanto, vero?- Chiese sorridendo al Pokémon, che annuì mentre masticava. –Bene Fennekin: dobbiamo trovare il giusto regalo per Ash. Sei disposta ad aiutarmi?- Chiese l’allenatrice, per poi avere il consenso dal piccolo Pokémon. –Ti ringrazio tanto!- La ragazza si alzò determinata e sistemò il suo berretto. –Bene allora. Andiamo a caccia di regali, Fennekin!-
 

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Capitolo 2

Rivale in amore.

 

Il cielo era improvvisamente occupato da nuvole cariche di pioggia, che sarebbe caduta da un momento all’altro.
-Oh no, sta per piovere.- Serena si avvicinò al Pokémon volpe, prendendolo in braccio.
-Sarà  meglio trovare un riparo, potrebbe essere molto pericoloso per te.- Disse infine. Ella corse per le affollate strade di Luminopoli, piene zeppe di auto e di persone che cercavano riparo.
-Entriamo in quel Bar, Fennekin!- E così fece. Entrò, accompagnata dal suo Pokémon Fennekin, in un Bar pieno zeppo di Allenatori che coccolavano i propri Pokémon: il Caffè io&te.
-Guarda Fennekin, sono dei Pokébignè fatti con dei rametti.- Il Pokémon scese dalle braccia della ragazza e annusò quelle prelibatezze.
-Non puoi mangiarli, non sono nostri…- Disse dispiaciuta. La ragazza si sedette e appoggiò la testa sul palmo della mano destra, osservando la fastidiosa pioggia che continuava a scontrarsi con i trasparenti vetri del Bar.
Sospirò. –Come farò a trovare un regalo per Ash prima che finisca la sua lotta in palestra?- Disse con un tono di voce abbastanza basso, quasi come se volesse sussurrarlo a qualcuno.
-La pioggia a Luminopoli è molto frequente.-
-Umh?- Serena si voltò.
-Ci si rivede, Serena.-
-Meringa?- Chiese la ragazza, portando la mano destra al petto e alzandosi di scatto.
-Cosa c’è, non sei contenta di rivedermi?- Chiese l’allenatrice.
Serena, molto tempo prima, partecipò ad una gara di cucina di Pokébignè. Aveva incontrato lì Meringa, che poco dopo la gara fece imbarazzare la ragazza, scoprendo ciò che ella provava per Ash. Non voleva incontrarla, non in quella giornata.
-Ti sei dichiarata?- Chiese l’allenatrice, avanzando lentamente verso Serena. Quest’ultima distolse lo sguardo da ella.
-Perché me lo chiedi?- Chiese, per poi alzare leggermente il tono della voce e guardarla fissa negli occhi. –Perché ti interessa così tanto?-
-Non l’hai ancora capito?-
Serena scosse la testa, per poi aprire bene le orecchie. –Cosa c’è da capire?-
Meringa estrasse dalla tasca la Poké Ball più rara di tutte: una Master Ball.
-Perché me la mostri?- Chiese la ragazza.
-Ma è ovvio, voglio mostrarti il mio regalo per Ash-

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