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Stephen King


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Ho finito oggi di leggere 22/11/'63, il mio primo romanzo di Stephen King e posso riassumerlo con una sola parola: fantastico!

La scelte finali erano prevedibili perché in fondo erano quelle che ogni lettore si sarebbe aspettato, ma anche per questo ho apprezzato molto il finale (e soprattutto il bellissimo capitolo finale). Ho notato, inoltre, che lo stile di King è molto dettagliato e descrittivo, una qualità  che molti autori di oggi non hanno: le descrizioni dell'America di fine anni '50 erano ricche di particolari ed ogni personaggio inserito nella storia ha un suo perché e trova una sua precisa collocazione.

Assolutamente consigliato, quindi: le oltre 700 pagine possono spaventare all'inizio, anche perché arrivati a 350 sembra che già  ci si avvicini al momento fatidico del 1963... ma vi assicuro che invece proprio le pagine finali vi sorprenderanno e scorreranno via come se fossero solo 50 pagine, una dietro l'altra!

Hai descritto perfettamente lo stile che contraddistingue il mitico King, e sono felice che ti abbia rapito e conquistato come riuscì a fare con me dopo la lettura del mio primo romanzo in assoluto scaturito dalla sua sconfinata fantasia, Misery!  ^^

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Ho finito ieri di rileggere IT!


Che dire... fantastico ed emozionante come lo ricordavo: l'entità  aliena riempie pagine di sangue con le sue uccisioni efferate, il gruppo di bambini/adulti non annoia mai, ognuno è caratterizzato da Dio (grazie a Richie Tozier mi sono potuto nuovamente fare grasse risate)! Molto bella la parte del romanzo dedicata alla figura della Tartaruga, la cui collocazione e caratteristiche, così come quelle dello stesso It e del famigerato Altro, mi hanno fatto inevitabilmente pensare alle creature della cosmogonia lovecraftiana; e non a caso la parte finale del romanzo è prettamente onirica!


Le pagine scorrono via senza annoiare e mantenendo desta l'attenzione del lettore; interessanti e ben strutturati i frequenti salti temporali tra gli eventi del 1957/1958 e quelli del 1984/1985, che, viaggiando quasi su binari paralleli aventi un'origine e una fine comune, contribuiscono a fornire un immediato quadro d'insieme del legame mai spezzatosi esistente tra passato e futuro, dove la forza della memoria e quella del ricordo sono le protagoniste assolute! Assolutamente squisita la metafora del potere infantile che prevale sulla bassezza e malvagità  che trovano terreno fertile nell'animo umano (tematica molto cara anche al famoso Studio Ghibli di Miyazaki), specialmente quello degli adulti, che, abbandonata la capacità  e la volontà  di credere tipiche dell'infanzia, finiscono totalmente in balia di forze ataviche e totalmente fuori dalla loro portata, diventando delle grottesche marionette in un teatro (la città  di Derry) pervaso dal male in ogni sua più piccola parte, a cominciare dal sottosuolo!


 


Concludo dicendo: "HAI-IO, SILVER, VAAIIIII!"


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Ho finito ieri di rileggere IT!

Che dire... fantastico ed emozionante come lo ricordavo: l'entità  aliena riempie pagine di sangue con le sue uccisioni efferate, il gruppo di bambini/adulti non annoia mai, ognuno è caratterizzato da Dio (grazie a Richie Tozier mi sono potuto nuovamente fare grasse risate)! Molto bella la parte del romanzo dedicata alla figura della Tartaruga, la cui collocazione e caratteristiche, così come quelle dello stesso It e del famigerato Altro, mi hanno fatto inevitabilmente pensare alle creature della cosmogonia lovecraftiana; e non a caso la parte finale del romanzo è prettamente onirica!

Le pagine scorrono via senza annoiare e mantenendo desta l'attenzione del lettore; interessanti e ben strutturati i frequenti salti temporali tra gli eventi del 1957/1958 e quelli del 1984/1985, che, viaggiando quasi su binari paralleli aventi un'origine e una fine comune, contribuiscono a fornire un immediato quadro d'insieme del legame mai spezzatosi esistente tra passato e futuro, dove la forza della memoria e quella del ricordo sono le protagoniste assolute! Assolutamente squisita la metafora del potere infantile che prevale sulla bassezza e malvagità  che trovano terreno fertile nell'animo umano (tematica molto cara anche al famoso Studio Ghibli di Miyazaki), specialmente quello degli adulti, che, abbandonata la capacità  e la volontà  di credere tipiche dell'infanzia, finiscono totalmente in balia di forze ataviche e totalmente fuori dalla loro portata, diventando delle grottesche marionette in un teatro (la città  di Derry) pervaso dal male in ogni sua più piccola parte, a cominciare dal sottosuolo!

Concludo dicendo: "HAI-IO, SILVER, VAAIIIII!"

Se sei impazzito per It non posso non suggerirti "L'acchiappasogni" che per molti versi riesce pure ad eguagliarlo
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On 24 agosto 2015 at 21:58, Dany1899 ha scritto:

Ho finito oggi di leggere 22/11/'63, il mio primo romanzo di Stephen King e posso riassumerlo con una sola parola: fantastico!

 

Ho visto, puramente per caso, che il mese prossimo uscirà una serie TV prodotta dallo stesso King assieme a JJ Abrams su questo romanzo.

 

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