Nome: Dérablell (dall'unione di “Der” (il contrario di red, rosso in inglese), “érable” (acero in francese) e “bell” (troncato in “ell”)) Tipo: Erba/Veleno Descrizione Pokédex: Attrae i pokémon feriti con un profumo simile al miele d'acero, per poi curarli con qualche goccia del miele che secerne. Nonostante ciò, alcuni pokémon stanno alla larga da Dérablell. Abilità: Mielcura (esclusiva di Dérablell) “Se è presente il campo erboso, il pokémon sostituito da Dérablell ha il 30% di possibilità di recuperare il 50% dei PS” Evoluzione: Si evolve da Bellsprout utilizzando lo strumento Foglia d'acero sul Pokémon. Descrizione: Il tronco e le radici di Dérablell diventano molto più massicci di quelli dello stadio base, con un colore rossastro. La bocca della campana diventa più chiusa e permette di secernere il miele, ottenuto dalla linfa del pokémon. La base della campana invece si adorna di foglie rosse, fiori e gemme. L'evoluzione fa si che a Dérablell si sviluppino maggiormente gli arti superiori, i quali ora sono vere e proprie braccia con la quale il pokémon cura gli altri e si difende. Anche sugli arti superiori sono cresciute foglie e bacche, similmente come sul capo. Nel complesso Dérablell è innocuo se non attaccato, lo diventa quando deve difendersi o difendere i pokémon feriti. Informazioni aggiuntive: Il nome si basa sul gioco di parole per formare “acero rosso”, un tipo di acero diffuso in America del Nord e simbolo del Canada (da qui la parte di nome in inglese e francese).La descrizione del Dex è data dal fatto che l'acero rosso è usato per la produzione del miele, ma quando le foglie appassiscono e/o muoiono possono diventare tossiche (per questo alcuni pokémon gli stanno alla larga). La peculiarità dell'acero l'ho inserita anche nell'abilità, dove si ha una percentuale di essere curati ma anche una possibilità di non subire il trattamento e tenersi pochi PS. Ho mantenuto il tipo erba/veleno perché il miele e il modo di secernerlo può ricordare la preparazione di un veleno dentro una pentola (qui campana) e perché le foglie secche sono tossiche per alcuni animali (il cavallo per esempio).