Comunque, visto che sunflower mi ha dato un'idea, faccio anch'io un po' di pubblicità ai miei acquisti: Avantasia - The Metal Opera pt. I & II - The Scarecrow, The Wicked Symphony, Angel of Babylon, The Flying Opera - The Mystery of Time (A Rock Epic): per chi mastica metal, quasi un must have. Avantasia è il progetto musicale creato da Tobias Sammet, cantante, tastierista, ex bassista e mente del gruppo metal tedesco Edguy. Tobias cominciò a scrivere Avantasia nel 1999, annoiato dalle lunghe pause del tour di Theater of Salvation. Quando la stesura dell'opera fu ultimata, non potendo realizzare i due dischi con gli Edguy, contattò vari esponenti illustri della scena metal mondiale, cominciando da Michael Kiske, ex voce degli Helloween, il quale accettò immediatamente. Pur trovandosi davanti a rifiuti illustri (Ronnie James Dio, secondo alcune voci Eric Adams dei Manowar e soprattutto Bruce Dickinson degli Iron Maiden, cantante preferito di Sammet), il ventenne Tobias riuscì a mettere in piedi un cast di tutto rispetto. Oltre a sé stesso alla voce e alle tastiere, i primi due album (la Metal Opera) vedono anche Michael Kiske (ex-Helloween), André Matos (ex-Angra, ex-Shaaman), Kai Hansen (ex-Helloween, Gamma Ray), David deFeis (Virgin Steele), Rob Rock (Impellitteri), Sharon den Adel (Within Temptation), Bob Catley (Magnum), Timo Tolkki (ex-Stratovarius), Oliver Hartmann (ex-At Vance) e Ralf Zdiarstek alle voci; Henjo Richter (Gamma Ray) e Jens Ludwig (Edguy) alle chitarre; Markus GroàŸkopf (Helloween) al basso; Alex Holzwarth (Rhapsody ed apprezzato turnista) alla batteria. Tutti pezzi grossi della scena power metal mondiale. E in effetti, il lavoro presenta un power metal roccioso, con elementi sinfonici (questi molto più accentuati nel secondo capitolo), e racconta la storia di Gabriel Laymann (Tobias Sammet), giovane novizio dell'Abbazia di Magonza, che partecipa alla caccia alle streghe. Ma quando conosce il druido Lugaid Vandroiy (Michel Kiske) e viene a sapere che la prossima vittima del rogo sarà la sua sorellastra Anna Held (Sharon den Adel), cambierà idea, e stringerà un patto con Lugaid: Gabriel lo aiuterà a salvare Avantasia, un mondo magico, che si trova in grave pericolo a causa delle trame del papa Clemente VII (Oliver Hartmann), del vescovo Johann Adam von Bicken (Rob Rock), del magistrato Falk von Krà¶nberg (Ralf Zdiarstek) e del mentore di Gabriel, Brà¼der Jackob (David deFeis); in cambio, Lugaid salverà Anna dal rogo. La storia avrà buon fine, malgrado la morte di Lugaid durante l'evasione finale di Anna; il druido si saprà comunque far valere, introducendo Gabriel ad Avantasia, aiutando lui, Elderane l'elfo (André Matos) e Regrin il nano (Kai Hansen) a svelare l'oscuro segreto della torre al centro di Avantasia e dell'entità che la abita (Timo Tolkki). Ai pezzi più granitici e tirati si affiancano dei mezzi tempo e ballate atmosferiche, oltre a tre brevi strumentali nel primo disco. Pezzi forti: - Metal Opera I: l'opener Reach out for the light, la potente Serpents in Paradise, l'oscura Glory of Rome, la magnifica Farewell (ballata del disco), l'omonima Avantasia, l'altra ballata Inside e la conclusiva The Tower; - Metal Opera II: la suite iniziale The Seven Angels (capolavoro assoluto), l'epica No Return, la mid-tempo The Looking Glass, la ballata In Quest For, la potente e oscura The Final Sacrifice e Neverland. In verità , il primo Metal Opera è diverse spanne sopra il secondo. Più omogeneo, più scorrevole. Tuttavia la sublime The Seven Angels basta da sola a quasi pareggiare i conti I due dischi furono pubblicati nel 2001 e nel 2002, ma Sammet non volle mai organizzare alcun tour, dato che in contemporanea fu impegnato con gli Edguy. Smentì inoltre le voci che volevano un terzo capitolo dell'opera. Ma nel 2008, la svolta: fu annunciato, a sorpresa, un nuovo disco a nome Avantasia. Sammet spiegò di essersi trovato davanti all'impellente bisogno di ridare vita a quel progetto, e lo stress dovuto al ritmo serrato con cui procedeva la carriera degli Edguy fece ripetere la storia: Tobias aveva in mano del materiale irrealizzabile del gruppo, e quindi, forte anche della sua maggiore esperienza nel mondo della musica, fece un nuovo giro di telefonate. Il risultato fu la Wicked Trilogy, tre dischi (The Scarecrow, The Wicked Symphony ed Angel of Babylon) diametralmente opposti a quanto era stato Avantasia. Non più power duro e puro, ma un misto di power metal, heavy metal, hard rock e addirittura pop. Il cast fu rinnovato quasi del tutto: il chitarrista principale è ora Sascha Paeth, anche famoso produttore. Le tastiere sono suonate da Miro Rodenberg, mentre Tobias canta e suona il basso, e alla batteria c'è Eric Singer dei KISS. Al loro fianco, i fedelissimi Michael Kiske, André Matos, Ralf Zdiarstek, Oliver Hartmann e Bob Catley, cui si affiancano Jà¸rn Lande (ex-Masterplan), Roy Khan (ex-Kamelot), Amanda Somerville, Alice Cooper, Russell Allen, Klaus Meine (Scorpions), Tim Owens (ex-Judas Priest), Jon Oliva (Savatage) e Cloudy Yang alla voce; Kai Hansen (ex-Helloween, Gamma Ray), Henjo Richter (Gamma Ray), Oliver Hartmann, Rudolf Schenker (Scorpions), Bruce Kulick (KISS) alle chitarre; Jens Johansson alla tastiera; Felix Bohnke alla batteria. I tre dischi sono diversissimi dai precedenti. Molto più oscuri e moderni, in un certo senso. Raccontano la storia dello "Scarecrow", un uomo dotato di un udito fuori dal comune, che usa questo suo talento per diventare un musicista. Ma Mefistofele (Jà¸rn Lande) lo tenta, e gli fa perdere l'amore della donna che ama (Amanda Somerville) in cambio della fama e dei piaceri. Attraverso l'incontro con vari personaggi, il musicista cade nella tentazione ma poi riesce a redimersi. Lo stesso Sammet ammise l'influenza del Faust di Goethe, nella stesura della trama, oltre a varie esperienze autobiografiche. Questo capitolo segna anche un importante svolta per Avantasia: i primi tour. Dalla tournée di Scarecrow fu inoltre tratto un CD/DVD live, The Flying Opera, che immortala la prestazione al Masters of Rock e al Wacken Open Air. Bootleg delle esibizioni dei tour successivi sono reperibili sul Tubo. Pezzi forti: - The Scarecrow: The Scarecrow (epicità e melodie celtiche in una sontuosa mid-tempo di ben 11 minuti), Shelter from the Rain (dal ritornello magnifico), The Toy Master (oscura e lugubre, con un grande Alice Cooper), Another angel down (rapida e travolgente), Devil in the Belfry (fantastico duetto con Lande), Cry just a little (struggente e romantica), Lost in Space (pop leccaculo mabbeh, ci sta). - The Wicked Symphony: The Wicked Symphony (potente ed articolata suite iniziale), Wastelands (un duetto sublime Kiske-Sammet e un ritornello epico), Crestfallen (moderna ed oscura, geniale), Runaway Train (magnifica ballad accompagnata dal piano, capolavoro del disco assieme alla title track), Forever is a long time (altra prova sublime di Lande e un ritornello che ti si stampa in testa). - Angel of Babylon: Stargazers (bellissimo il ritornello, fantastico il finale), Angel of Babylon (non un capolavoro, in verità , ma comunque un ottimo pezzo), Death is just a feeling (mid tempo con un Jon Oliva spettacolare), Promised Land (rapida e melodica, cavallo in concerto), Journey to Arcadia (suite di chiusura eccezionale). Ormai Avantasia è una realtà tra le più importanti del metal mondiale. E infatti, oltre al contratto con la prestigiosa Nuclear Blast Records, firmato nel 2008, la vulcanica mente di Tobias Sammet sta già lavorando su una nuova opera: The Mystery of Time - A Rock Epic, il cui omonimo primo capitolo è stato pubblicato nel 2013. Il cast di base è lo stesso di Scarecrow: Sammet alla voce e al basso, Paeth alle chitarre, Miro alle tastiere. Batterista è Russel Gilbrook (Uriah Heep). Accanto a loro, presenze illustri come Michael Kiske, Joe Lynn Turner (ex-Rainbow), Biff Byford (Saxon), Ronnie Atkins (Pretty Maids), Eric Martin (Mr. Big), Bob Catley (Magnum), Cloudy Yang (la corista preferita di Sammet) alle voci; Oliver Hartmann e Bruce Kulick alle chitarre; Ferdy Doernberg all'organo Hammond. Sono inoltre presenti arrangiamenti suonati da una vera orchestra, la Deutsche Filmorchester Babelsberg, già presente nel disco degli Edguy Hellfire Club, del 2003. Protagonista è il giovane scienziato inglese Aaron Blackwell (Tobias Sammet), e lo sfondo è un piccolo villaggio dell'Inghilterra vittoriana. Accanto a lui si muovono personaggi come l'Orologiaio (Michael Kiske), un Nobiluomo (Ronnie Atkins), la Scienza (Joe Lynn Turner), una donna misteriosa (Cloudy Yang). Attualmente il seguito è in fase di scrittura. Pezzi forti: The Watchmakers' Dream (di sapore settantiano grazie all'assolo di Hammond), Black Orchid (mid tempo epico e potente), l'epica Savior in the Clockwork, When clock hands freeze (con una prestazione MAGISTRALE di Kiske, assolutamente inarrivabile), Invoke the machine.