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[zChromez] Pokémon Ultra


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Pokémon Ultra

Capitolo 1

Matière

 

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La luna era particolarmente splendente in quella fresca serata di primavera. Matière: questo era il nome della bizzarra ragazzina che si stava dirigendo verso la stazione di Luminopoli.

Aveva su per giù una ventina d’anni, probabilmente di meno. Tramite la grande luna era possibile vederla perfettamente: era bassina, pelle olivastra. Il suo viso era leggermente paffuto ed era caratterizzato da una leggera spruzzatina di lentiggini. Due occhi grandi e dalle iridi violacee spiccavano nell’insieme, che era contornato da lunghi capelli corvini raccolti in due trecce.

Accanto a lei vi era un piccolo Pokémon assomigliante ad un felino di colore grigio.

«Forza Moko, siamo quasi arrivate in stazione.»  disse la ragazza, sorridendo al suo Pokémon.

 

Le due entrarono nel grande edificio situato nel Corso Alto della capitale di Kalos. Stranamente era desolata: non vi era traccia di viaggiatori.

«Vediamo un po’...» Matière sospirò e frugò nella sua borsa, cercando qualcosa: «Ah ah!» esclamò soddisfatta non appena trovò il suo biglietto.

«Purr» sospirò la sua Espurr.

«Sei pronta per questo viaggio, Moko?» chiese la corvina rivolgendosi al felino: «Fra un po’ partiremo per Temperopoli e da lì ci salperemo per Alola: quella grande regione di cui ci ha tanto parlato il Signor Bellocchio! Presto...»

«Purr-Purr?» Moko si avvicinò alla sua Allenatrice e la guardò con aria interrogativa.

«Presto...» una lacrima solcò il viso della ragazzina: «Presto lo incontreremo, dovremmo essere contente… No?»

«Espurr!»

«Non è nulla, piccolina: sono solo molto felice! Il signor Bellocchio è partito alla volta di Alola un anno e mezzo fa, senza avvisarci. Vedrai, quando lo incontreremo gli daremo una lezione!» esclamò la giovane.

Improvvisamente una voce metallica attirò l’attenzione di Matière e del suo Pokémon: «Il treno per Temperopoli sta per partire: si pregano i passeggeri di iniziare a salire a bordo del mezzo. Grazie per l’attenzione e buona serata.»

«Oh, è il nostro. Andiamo Moko!»

 

Il viaggio in treno non durò molto: durò circa una mezz’oretta. Temperopoli era davvero una bella città: era caratterizzata da numerose colline e dal grande porto a nord della città.

«Certo che questo nuovo binario che collega Luminopoli e Temperopoli è davvero utile: mi ha risparmiato un sacco di viaggio...» pensò la corvina.

 

Matière ed Espurr non ci misero molto a raggiungere il porto: bastò loro un piccolo viaggio sulla monorotaia. L’attenzione della ragazza fu subito attirata da un uomo alto, dalla pelle abbronzata. L’uomo, che indossava un grande camice bianco, si voltò: «Mhm?»

Alla corvina si illuminarono gli occhi: «Professor Kukui!» esclamò.

«Alola Matière! È da un sacco che non ci si vede!» rispose l’uomo: «Oh, e alola anche a te Momo!» aggiunse.

«Purr!»

«Cosa ci fa qui a Kalos, professore?» domandò Matière.

«Beh… A dirla tutta sono venuto a trovare te, Momo e il mio vecchio amico Bellocchio eheh!»

La corvina fu colta di sorpresa. Seguirono attimi di imbarazzante silenzio, rotti dalla giovane: «Ehm, Professore...»

«Sì?»

«Non so come dirglielo… Ecco, vede...»

«Forza, cara: sputa il Politoed!» la incitò Kukui.

«Il signor Bellocchio non si trova qui a Kalos.» una risposta secca.

«COSA?!» il Professore spalancò gli occhi e la bocca: «Vuoi dire che ho fatto tutto questo viaggio per nulla?! E dove si trova ora quel vecchiaccio?!»

«S-Si calmi!» esclamò Matière.

«Scusami, hai ragione… Matière: puoi dirmi dov’è Bellocchio? Devo parlargli di una questione abbastanza urgente...»

«Alola. Si trova ad Alola! Da un anno e mezzo a dire il vero… Com’è possibile che lei non ne sappia nulla?» rispose la ragazzina.

«D-Da un anno e mezzo?»

«Esatto»

«Dannazione. Non voglio crederci...» sospirò l’uomo: «Questa sì che è sfortuna!»

«Bene Professore, è ora di salutarsi!» sorrise Matière prendendo in braccio Espurr: «Forza Moko, saluta!»

«Espurr!»

«Ehi, ehi, ehi: dove vai?»

«Mi sto dirigendo ad Ha… Hau… Hauqualcosa, ecco! Il traghetto mi aspetta!»

«Oh, stai andando ad Alola quindi?» chiese Kukui.

«Esatto: ho intenzione di trovare il signor Bellocchio...» affermò determinata la corvina: «...E di prenderlo per un orecchio!» aggiunse mostrando un sorriso a trentadue denti.

«Vengo con te! Devo trovare Bellocchio a tutti i costi!» esordì il Professore.

«Davvero? Evviva!» esclamò Matière.

«Purr-Purr!»

«Forza… Alla volta di Alola!»

 

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