Soyo Inviato 13 febbraio, 2018 Condividi Inviato 13 febbraio, 2018 Cammino. Nulla di più. Non spero, non credo, è distante la forza di sognare. Ora mi insulto, ora mi punisco, sento le altisonanti voci di chi si crede Cristo. MI parlano dell'amare, della strada giusta ove i miei piedi posare. Chi sono loro per indicarmi la via? Il modo giusto di vivere, qualunque esso sia... Sì li sento, sono tutti alla mia porta, mi criticano, mi tormentano, in un crescente divenire, non mi resta che impazzire! Cammino. Monologo teatrale Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Soyo Inviato 16 febbraio, 2018 Autore Condividi Inviato 16 febbraio, 2018 Pioveva. Dal cappello di un passante, continuavano dunque a scendere numerose gocce che cadevano dolcemente , senza paura, verso l'asfalto, perdendo la loro tanto peculiare quanto mirabile forma, nel momento in cui si infrangevano, toccando il suolo. Per l'essere umano non è così. Denny doveva averla certamente provata, la paura. Buttatosi dal piano più alto del suo condominio si era infranto al suolo: le urla delle gente, il chiassoso rumorio di passi in fuga, alla vista della temuta morte, per molti per la prima volta così vivida, reale. Sangue. Terrore. Cosa aveva pensato Denny, in quegli ultimi istanti così fugaci, che repentinamente segnavano la fine della sua esistenza? Forse si era pentito, aveva scongiurato il dio nel quale non aveva mai creduto di compiere un miracolo, salvarlo, avrebbe voluto tornare indietro, a quel momento così tragico e fatale, quando i suoi piedi si erano staccati dal suolo per portarlo tra l'impalpabile aria. In quei pochi secondi che lo separavano dalla morte il tormento non aveva lasciato Danny neppure per quegli ultimi istanti. Pochi minuti dopo il suo corpo esanime sarebbe stato raccolto, ogni macchia di sangue cancellata. Il giorno dopo, per quella calle sì frequentata certamente qualche bambino avrebbe sorriso giocoso, le persone ripreso le loro faccende quotidiane, qualcuno si sarebbe persino innamorato. Ogni cosa che concorre a delineare il concetto stesso di vita sarebbe andata avanti, anche senza Denny. E ciò non è affatto strano, poiché è l'esistenza della morte, che permette al nostro cuore di battere. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Post raccomandati
Archiviata
La discussione è ora archiviata e chiusa ad ulteriori risposte.