SliceOfLife Inviato 20 marzo, 2020 Condividi Inviato 20 marzo, 2020 Movimento di Opposizione alle Hacks (soprattutto quando sono fatte male) Sì, avete ragione, il nome è tremendo, ma giuro che non lo si userà mai fuori dal titolo Ultimamente e anche per via dell'uscita di pokemon Home con la reintroduzione della GTS sono tornate a girare tante di quelle hacks da far piangere il cuore di qualsiasi event collector in giro per il mondo. Ma ancora peggio della diffusione di queste fra chi inconsapevole della loro vera natura è felice di ottenerle, c'è la situazione di chi consapevolmente le tiene perché almeno ne ha un esemplare. Per un event collector vedere messaggi del tipo "va bene, sarà anche un hack ma almeno ho un Keldeo shiny" è qualcosa di inconcepibile, ma capisco benissimo la situazione di chi non ha altro modo di ottenere qualcosa di questo tipo. Per il caso precedente non c'è chiaramente modo di porvi rimedio. Ci sono eventi e ci sono shiny mai rilasciati che è giusto restino tali fino a decisione contraria di Game Freak, mentre in altri casi è possibile ottenere Shiny virtualmente impossibili poiché il modo con cui si ottengono e/o si trasferiscono nei giochi non è univocamente ammesso e accettato. A tutto ciò non c’è rimedio legittimo purtroppo, ma quando possibile ho deciso di venire incontro ai desideri dei più (ma nella sezione Millennium Bar) e dare il mio contributo per la crescita (o nascita) degli event collector italiani. Qui ed ora sarà invece mia premura introdurre le basi e i concetti fondamentali per chiunque voglia cimentarsi nella sfida del “Collezionali Tutti”, ovvero le basi per la corretta interpretazione delle proof, per il collezionismo di eventi vecchi e nuovi e soprattutto per scegliere consapevolmente la propria strada nel mondo degli event collector. Quel che aggiungerò qui di seguito non è altro che un punto di partenza e va visto come un’integrazione orientata agli eventi di quanto già riportato nella Guida alle definizioni di Legit, Legal, Cheat e Illegal, del quale vi consiglio vivamente un’attenta lettura prima di addentrarvi in quanto segue. Inoltre sarò sempre disponibile a rispondere, qualora ne fossi in grado, alle domande che vorrete pormi su tutti quegli aspetti che per ragioni di sintesi e praticità non sarà possibile prendere in esame in questo inizio di discussione, popolando nel corso del tempo la sezione F.A.Q. di questa discussione. Vi prego inoltre di non postare richieste di consultazione in questa discussione relative a pokemon evento unproofed, sia perché non si tratta di una categoria che prenderemo in esame in questa sede, sia perché esiste già un’apposita discussione per farlo: Riconosciamoli insieme: Legit o cheat? Adesso però entriamo nel vivo del discorso! Pokemon “Evento” ottenibili tramite GTS, Scambio Prodigioso e Scambio Magico: Hacks Spoiler Questo è contemporaneamente il più grande pregio (e allo stesso tempo il peggior difetto) che la GTS si è sempre portato dietro fin dalla sua introduzione. Per semplicità in quanto segue mi riferirò sempre alla GTS, ma tutte le informazioni riportate sono perfettamente applicabili anche alle meccaniche di Scambio Prodigioso e Scambio Magico. I check effettuati dalla GTS sui pokemon depositati sono infatti tali da impedire lo scambio tramite questa funzione di pokemon evento e pokemon misteriosi, basandosi essenzialmente su alcune delle loro caratteristiche: 1) La specie. Non tutte le specie di pokemon possono infatti accedere ed essere scambiati tramite la GTS. L'offerta, la ricerca e la richiesta di tutti i pokemon “misteriosi” è infatti subito bloccata, sebbene ci sia un check box che chiede testualmente se si voglia "Includere gli utenti che cercano pokemon leggendari e misteriosi".. ma non possono, quindi perché aggiungerlo? 2) La ball. A tutti i pokemon non Misteriosi offerti sulla GTS viene controllata la ball all'interno della quale si trovano e nel caso in cui questa fosse una Cherish Ball (Pregio Ball), il pokemon verrebbe immediatamente respinto. Questo succede poiché la Cherish Ball è una ball veramente particolare, mai legittimamente disponibile all'uso per il giocatore, in nessun gioco mai rilasciato, e l'unica ball impossibile da far ereditare ai pokemon allevati anche nel caso in cui uno dei genitori la possieda. Una ball speciale dunque, utilizzata solo da Game Freak per la maggior parte dei pokemon evento che ha rilasciato dalla quarta generazione in poi. 3) I fiocchi. Oltre alla ball la GTS controlla poi i fiocchi di cui sono in possesso i pokemon offerti, lasciandoli passare tutti, ad eccezione di quelli speciali utilizzati nel corso degli anni per contraddistinguere i pokemon evento. Ne sono un esempio i fiocchi Evento, Desiderio, Classico, Principale, Compleanno e così via. Alla luce di questi check, ne segue che un pokemon evento che sia legittimo non potrebbe mai accedere alla GTS, dal momento che la stragrande maggioranza dei pokemon evento mai rilasciati non supererebbe almeno uno dei check presi in esame. Detto ciò, la conclusione è praticamente immediata. Se ottenete tramite la GTS un pokemon evento o un leggendario shiny inottenibile nei giochi all'infuori delle distribuzioni ufficiali, o se lo riceviate tramite Scambio Magico o Prodigioso, l'unica possibilità è che la sua ball e il suo fiocco siano stati rimossi tramite strumenti esterni, o che siano stati generati da zero senza di essi. In pratica si tratta di hack al 100%. Come nota a margine, va inoltre sottolineato come mentre da un lato possiamo essere sicuri grazie alla GTS di non poter ottenere eventi legit tramite le sue funzioni, dall’altro la GTS performa check di legittimità veramente blandi sui pokemon che in essa vengono offerti, limitandosi a rifiutare l’accesso in caso di pokemon con illegalità eccessivamente pesanti. In breve, è certo che tramite la GTS è possibile offrire e trovare pokemon appartenenti alla categoria delle Legal Hacks.. e con questo ho detto tutto. Cosa si intende per Pokemon Proofed e che tipi di Proof esistono. Spoiler Il concetto di proof è ormai abbastanza sedimentato nel panorama del collezionismo eventi a livello mondiale e fortunatamente più che diffuso all’interno del forum: sappiamo tutti ormai come la proof sia un valore aggiunto da non sottovalutare nel caso di uno shiny o di un pokemon evento, soprattutto in caso di scambi. Iniziamo allora a parlare delle proof per i pokemon evento, ovvero la categoria per la quale è realmente nato il concetto di proofing. Per questi si hanno essenzialmente 4 differenti tipologie principali di proof, illustrate a seguire in ordine decrescente di “sicurezza” e delle quali se ne cercheranno di introdurre esaustivamente le differenze fra i giochi fino alla Settima Generazione e da LGPE in poi. Tenete tuttavia presente un punto in comune a tutte le forme di proof esistente: deve sempre, e dico sempre, comparire un foglio di carta o un file di testo in cui figurano determinate info, fra le quali almeno Nickname, In Game Name e ID di chi sta riscattando l’evento, il nome dell’evento che si va a riscattare con i relativi AO e ID nel caso in cui siano fissi, la lingua di gioco e la data corrente al momento dell’ottenimento, preferibilmente uguale a quella registrata sulla console, che costituisce la data effettivamente utilizzata dal gioco per la registrazione dell’evento stesso. Video proof Questa è indubbiamente la tipologia più raccomandata in assoluto, nonché lo standard più comune per gli eventi dalla Settima generazione in poi. Com’è facilmente intuibile dal nome, si tratta di un video che inquadra istante per istante tutto il processo di riscatto di un evento, di qualsiasi tipo esso sia. Che si tratti di una distribuzione tramite Wi-Fi globale o locale, Nintendo Network, trasmissione infrarosso o codice seriale, in tutti questi casi si passa sempre attraverso la funzione di dono segreto, in Ottava generazione come anche in tutte quelle precedenti. All’interno della categoria di proof video è importante fare poi una non trascurabile suddivisione fra Redemption Proof e Full Proof. Il punto di partenza di una Proof Video in entrambi i casi è comunque sempre la funzione Dono Segreto, per la precisione dall’inquadratura della ricerca del dono o dell’inserimento del codice seriale. Così facendo sarà documentato tutto quanto, dall’eventuale codice utilizzato all’ottenimento della wondercard dell’evento, contenente le prime informazioni importanti dello stesso, vale a dire la lingua di gioco e la data di ottenimento. Arrivati a questo punto molte Video Proof terminano, e queste vengono dunque definite Redemption Proof, dal momento che ad essere documentato è solamente il riscatto del codice evento e/o l’ottenimento della relativa wondercard. Una Full Video Proof al contrario non termina a questo punto, bensì va avanti finché non si sarà documentato l’ottenimento in game del Pokemon Evento, le sue caratteristiche (ovvero le varie schermate di gioco delle sue info) e il salvataggio della partita. Dal momento che da LPGE in poi si accede alla funzione Dono Segreto direttamente dalla partita in corso e che il pokemon ottenuto viene automaticamente inserito in squadra o nel primo slot libero dei box, è presumibile aspettarsi che tutte le video proof realizzate d’ora in avanti saranno di questo tipo, ma lo stesso non vale per gli eventi ottenuti nei giochi di sesta e settima generazione. In questi giochi l’ottenimento in game dei pokemon evento avveniva infatti in un qualsiasi centro pokemon, consegnati da un simpatico NPC corriere. Ciò significa che full video proof di sesta e settima generazione, dopo l’ottenimento della wondercard, procedono con l’avvio della partita in corso, il raggiungimento di un centro pokemon, l’ottenimento del pokemon in game, la documentazione delle sue info e infine, sempre, il salvataggio della partita. Per quale ragione esistono queste due sottocategorie e quale preferire? Per queste ed altre informazioni vi rimando alla sezione sottostante “Rischi e vantaggi delle Proof”. Per adesso mi limito a lasciarvi qualche esempio di eventi self-redeemed tutti disponibili liberamente nella succursale per le distribuzioni nel Millennium Bar: Esempio di Redemption Video Proof: 100118 Eolipoli Zeraora – EB Games Australian Distribution Esempio di Full Video Proof: 100918 Zania Munna – PGL Thanks you gift Fennel Dream Munna Esempio di Full Video Proof per evento distribuito tramite connessione Wi-Fi in ottava generazione: 068522 Astr92 Meowth – SwSh Early Purchase Bonus Gigantamax Meowth Picture (redemption) proof Si tratta della più diffusa tecnica di proofing per gli shiny e per gli eventi distribuiti tramite Comunicazione infrarossa o wi-fi locale, o nel caso in cui non si avesse modo per varie ragioni di girare e poi conservare video proof dell’evento in questione. Banalmente prevede di fotografare schermo/i della console e il pezzo di carta con i dati informativi di utente ed evento in tutti i momenti e le schermate di gioco più importanti del riscatto dell’evento stesso. Dovranno dunque essere immortalati la ricerca del dono o l’inserimento del codice seriale e l’ottenimento della wondercard (con testo e data di ottenimento chiaramente leggibili). Anche in questo caso si potrebbe poi procedere o meno alla documentazione di tutte le altre schermate salienti tipiche della Full Video Proof, ma trattandosi comunque di una proof incompleta, diciamo che per questo tipo di proof offrirebbe relativamente pochi vantaggi di sicurezza, per i quali rimando alla lettura della sezione “Rischi e vantaggi delle Proof”. Un esempio delle schermate importanti nel caso di una proof del tipo in esame per il Munna di Zania già visto può essere questo, tenendo tuttavia presente che per una Picture proof veramente valida, il foglietto di carta informativo dovrebbe essere sempre ben leggibile in tutto le foto. A-Button proof Tecnica di proofing veramente old school, molto in voga durante la sesta generazione o nel caso in cui si devono riscattare numerosi esemplari dello stesso evento, prevede(va) la picture proof della sola schermata di ottenimento della wondercard, mostrando dunque il pezzo di carta con i dati dell’utente e dell’evento e la wonder card stessa, dalla quale è possibile evincere la lingua di gioco e la data di ottenimento (solo parzialmente leggibile a dire il vero poiché coperta da un messaggio di gioco, come osservabile in questo esempio relativo al Munna di Zania già esaminato). L’aver evidenziato la parola “ottenimento” ha una ragione significativa sotto tutti gli aspetti, poiché insieme alla wondercard, durante il riscatto di un evento il gioco mostra anche un messaggio in cui invita il giocatore a premere il pulsante A per continuare, dimostrando il corretto e legale riscatto di un evento con un’unica immagine, dando inoltre il nome a questa tecnica di proofing e differenziandosi dalla tecnica successiva. Wondercard proof Ultima tecnica di proofing che andremo a prendere in esame, sebbene non sia assolutamente raccomandata, non per questo costituisce il peggio che si possa vedere. Improbabile da trovare e sconsigliata da utilizzare per eventi dalla Settima Generazione in poi, si tratta dell’unica prova dimostrativa possibile per tutti coloro che hanno collezionato eventi prima della diffusione della moda del proofing e/o prima di venirne a conoscenza. In pratica consiste in una fotografia, sempre con pezzo di carta informativo ben visibile, nella quale si mostra dal proprio album la wondercard di un evento, potendone dunque dedurre esclusivamente la lingua di gioco e la data di ottenimento (della wondercard). Questa come detto è l’unica prova possibile per eventi di vecchie generazioni, ma sebbene ammissibile, va presa in considerazione solo ed esclusivamente nel caso in cui si abbia una certa esperienza nel campo, essendo innumerevoli i rischi ad essa correlati, per alcuni dei quali vi invito alla lettura della sezione “Rischi e vantaggi delle proof”. Un esempio di come si potrebbe fornire wondercard proof per l’esemplare di Zeraora del quale si è fornita la redemption video proof potrebbe essere questo. Extra n°1 – Attendance proof Si tratta in genere di un’aggiunta ad una delle tecniche sopra citate. Utilizzata solo ed esclusivamente per le distribuzioni locali di eventi, come ad esempio i pokemon distribuiti durante i mondiali all’interno degli edifici e delle strutture che li ospitano, non è altro che un set di fotografie che dimostri la propria partecipazione ad una data manifestazione in real life che prevedesse la distribuzione di un pokemon evento, riportando anche in questo caso sempre, in qualche parte delle fotografie, il foglio di carta illustrativo. Ricordate che, da sola, questa NON costituisce una proof accettabile per un pokemon evento. Extra n°2 – RNG proof Anche questa è in genere semplicemente un’aggiunta alle tecniche sopra citate, chiaramente non applicabile nel caso di Full Video Proof o per gli eventi distribuiti da LGPE in poi. La si utilizza solitamente per dare una prova del fatto che caratteristiche incredibilmente buone per un pokemon evento sono state ottenute legittimamente tramite la pratica dell’RNG abuse. Si tratta dunque, in genere, di un set di immagini che documentano l’ottenimento di un pokemon evento in game, mettendo in evidenza la schermata del programma 3DSRNGTOOL relativa al suo RNG e tutte le caratteristiche e le info, visibili e nascoste (tramite il plugin PCalc), del pokemon in questione. Ricordate che, da sola, questa NON costituisce una proof accettabile per un pokemon evento. Esempio di associazione Video Redemption Proof + RNG Proof: 100419 Eclipse Shiny Solgaleo – GameStop PAL distribution 100419 Eclipse Shiny Lunala – GameStop PAL distribution Vantaggi e rischi delle proof. Spoiler Abbiamo visto nella sezione precedente cosa significa proofare un evento e che tipo di proof esistono in circolazione, quindi adesso è il caso di vederne anche quali sono i vantaggi e i rischi ad esse associati, perché si, possono anche costituire una bella garanzia, ma non si tratta mai di un inconfutabile 100%. Partiamo subito con i vantaggi legati ai più comuni metodi di proofing della settima generazione e capiamo subito che motivo c’è di puntare alla Full Video Proof. Come visto, la Redemption Video Proof costituisce una sorta di “proof incompleta” dal momento che termina con l’ottenimento della wondercard relativa all’evento, per cui del pokemon ad essa associato non è stato ancora definito nulla all’infuori del Language Tag, univocamente determinato dalla lingua di gioco del salvataggio con il quale è stato ottenuto l’evento. Per i più esperti e vissuti collezionisti il vantaggio che ne deriva è dunque lampante: il pokemon evento in questione potrà essere sottoposto a Soft Reset o RNG così da ottenere un pokemon con natura, IVs competitive e persino un’introforza specifica con un po’ di impegno. Questo è un indubbiamente un enorme vantaggio che per molti aumenterebbe di fatto il valore di un dato evento, sebbene tutte queste caratteristiche competitive non interessano minimamente ai collezionisti più esperti. Avere un pokemon competitivamente interessante è un grosso vantaggio, ma quali rischi si corrono con le proof incomplete come la redemption video proof? Proof incomplete associate ad hacks Uno dei rischi, comune a dire il vero anche a tutti gli altri metodi di proofing eccetto il Full Video Proofing, è il fatto che in realtà il pokemon associato ad una proof incompleta potrebbe essere generato da zero o editato tramite strumenti esterni a partire da uno ottenuto a caso e senza sforzo. In pratica potrebbe essere una hack. In questo caso quale sia il problema appare evidente: la proof dice troppo poco, quasi nulla, del pokemon al quale la si associa, ed è anche da questa imperfezione che nasce la necessità del Full Video Proofing. Con una proof completa, molte delle caratteristiche di un pokemon evento sono fisse e immutabili, in quanto documentate per l’eternità all’interno della sua proof. Certo, resta e resterà sempre la possibilità che un utente malintenzionato possa modificare di un punto il valore di una delle sue IV, così che la modifica non risulti neanche osservabile dalle schermate di gioco e portando comunque ad ottenere una hack, ma siamo decisamente ben lontani dalle possibili hack che si possono ricevere con proof incompleta. Proof incomplete ed RNG Per quanto appena visto, l’unico modo di fare RNG sugli eventi è quello di associare ad essi una proof incompleta, ma è comunque opportuno fornire una qualche garanzia in caso di scambio. Per far ciò è stata dunque introdotta l’RNG Proof illustrata come extra nella sezione precedente. Associando dunque univocamente i dati di un pokemon evento ottenuto tramite RNG ad una proof incompleta, come ad esempio ho fatto per i Solgaleo e Lunala Shiny pubblicamente disponibili nella discussione del M.O.H. nella sezione Iniziative Utenti del Millennium Bar, si garantisce a chiunque ne entri in possesso che il pokemon associato alla proof ricevuta debba necessariamente avere determinate caratteristiche, per cui ottimo se questo si verifica, mentresi è ricevuta una hack se così non fosse. Uno dei modi migliori per farlo è ad esempio quello mostrato, ovvero pubblicare la Redemption Video Proof su youtube e aggiungere nella descrizione al video un link ad un sito di file hosting che rimanda alla RNG Proof. Così facendo, a meno di modificare la descrizione o le foto dell’RNG Proof, l’associazione fra proof incompleta e pokemon resta univoca e chiara.. ma non è tutto oro quello che luccica e lo vedremo nella sottosezione seguente. Proof incomplete e Wondercard Abuse Un altro e ben più grave rischio di una proof incompleta, almeno fino alla settima generazione, derivava invece da un utilizzo poco lecito del ben noto programma Checkpoint che permette di creare e recuperare backup dei salvataggi di gioco. Prendiamo in considerazione un evento riscattato con Redemption Video Proof. Terminato il video un giocatore “malintenzionato” in grado di utilizzare il programma Checkpoint potrebbe allora fare subito un backup del salvataggio con pokemon evento non ancora effettivamente ottenuto in gioco, ottenerlo, possibilmente anche con RNG proof secondo quanto visto poco sopra, depositare questo nella Banca Pokemon e poi ripristinare il backup del salvataggio fatto prima. Il giocatore si troverà allora a poter ottenere nuovamente, persino con RNG proof, il pokemon evento nuovamente in attesa al centro pokemon, portando ad una situazione abbastanza complicata che per motivi storici prende il nome di Wondercard Abuse. I due esemplari così ottenuti sarebbero in questo caso pseudo-legit, dove “pseudo” ha comunque un’accezione fortemente negativa. Questi vanno infatti contro il concetto stesso di Pokemon Evento, soprattutto nel caso di distribuzioni tramite codici seriali. Infatti sebbene generati legittimamente dal gioco, a ciascuno di essi sarebbe associata la stessa Redemption Video Proof, dunque entrambi risulterebbero riscattati con lo stesso codice seriale, situazione che invece dovrebbe essere impossibile. Per esperienza personale posso dirvi che i casi di Wonder Card Abuse sono i più fastidiosi con cui avere a che fare, sia perché difficili da scoprire, in quanto bisognerebbe poter vedere le proof di entrambi i pokemon in questione per riconoscere il problema (sempre ammesso che non si tratti di “A-Button Proof”), sia perché spesso non c’è una reale cattiva intenzione dietro, ma semplicemente un’ingenuità da parte dell’utente che lo mette in atto, inconsapevole della discutibilissima legalità di quanto fatto. Ancora una volta, la Full Video Proof supera questo problema rendendo impossibile la creazione di un backup di salvataggio con il pokemon evento riscattato, ma non ancora ottenuto in gioco.. a meno di non documentare nel video anche la creazione del backup. Fortunatamente da LGPE in poi questo problema non sussiste più, dal momento che riscattare un codice (o scaricare i dati) di un evento e l’ottenimento in game del pokemon ad esso associato sono diventate meccaniche indivisibili, per cui, al prezzo del definitivo addio a Soft Reset ed RNG, il Wondercard Abuse è ormai un problema legato esclusivamente al passato. Vecchi problemi, che sempre ritornano. Abbiamo visto che la maggior parte dei problemi è risolvibile e non sussistono nel caso di Full Video Proof, mentre altri si sono risolti da soli, o meglio li ha risolti Game Freak, con le nuove meccaniche di ottenimento dei pokemon evento. Tuttavia, dal momento che Home ha introdotto la possibilità di trasferire le nostre amate creature tascabili dai vecchi giochi, è giusto essere consapevoli anche dei problemi ad essi relativi. Ricordate inoltre che qui stiamo parlando di eventi presentati come proofed, dunque tutti quegli eventi per i quali viene offerta almeno la Wondercard Proof. Una trattazione valida e completa di eventi unproofed risulterebbe invece inadatta per chi voglia iniziare ad accostarsi a questo mondo, per cui ancora una volta suggerisco di postare una richiesta di consultazione nell’apposita discussione Riconosciamoli insieme: Legit o cheat? Nel momento in cui vi viene offerto un Pokemon Evento del quale il proprietario, o chi ve lo offre, può offrire esclusivamente la Wondercard proof fate sempre attenzione ad alcuni particolari. Data di ottenimento della Wonder Card La data di ottenimento è un fattore estremamente importante sotto vari aspetti, ma ancora più importante è interpretarla in maniera corretta. Innanzitutto va tenuta a mente una particolarità: per gli eventi di 5° Generazione, esattamente come succede adesso per gli eventi di LGPE e SwSh, la data di ottenimento della wondercard corrisponderà/corrispondeva a quella di ottenimento del pokemon in game, a differenza invece di quanto succedeva in 6° e 7° generazione, dove le due date potevano anche essere diverse, la prima corrispondente alla data di ottenimento della wondercard stessa, mentre la seconda a quella di ottenimento del pokemon in game, per cui non stupitevi ne allarmatevi (ma neanche rilassatevi troppo) se le due date non coincidono, anche di parecchio. Fatta questa premessa e parlando di eventi di 5° generazione, mentre da un lato la data di ottenimento del pokemon non viene più mostrata a seguito di trasferimento a generazioni successive, quella di una eventuale wondercard offerta come proof può ancora rivelarsi utile. I giochi di questa generazione furono infatti interessati da un exploit che si diffuse largamente in tutto il mondo. Tramite la manipolazione degli indirizzi DNS del proprio DS era possibile fare in modo che questo, ricercando eventuali Mistery Gift disponibili online, invece di connettersi ai server Nintendo per la ricerca, si connetteva a dei server fittizi messi in piedi appositamente per distribuire ovunque nel mondo e in qualsiasi momento eventi che altrimenti sarebbe stato impossibile ottenere, direttamente a casa propria e in un momento successivo al termine della distribuzione. Questi eventi “mirrored” sono facilmente individuabili dal momento che la data di ottenimento riportata sulla Wonder Card risulterebbe successiva, spesso anche di molto, al periodo di distribuzione dell’evento in questione. Certo, non è che la data di ottenimento non possa essere sistemata portando indietro quella del proprio DS prima dell’ottenimento illegale dell’evento, ma questa scappatoia è infatti uno dei motivi per cui la sola wondercard non costituisce una proof affidabile. Un altro motivo che ha portato al definitivo accantonamento della Wondercard Proof è costituito invece dall’injecting delle wondercard stesse. Questa pratica, effettuata solitamente con mezzi esterni più o meno invasivi, prevede l’inserimento artificiale dei dati di una wondercard “reale” nel proprio salvataggio di gioco, risultando dunque in un evento pronto ad essere ottenuto in gioco. Tuttavia, a differenza dell’exploit del DNS spoofing visto prima, indipendentemente dalla data corrente del DS utilizzato, queste wondercard riporteranno sempre e comunque la stessa data di ottenimento, ovvero quella dell’ottenimento dell’originale dalla quale sono copiate. Ciò è un dettaglio assolutamente non trascurabile, soprattutto nel caso in cui si stia trattando un evento di 6° e 7° generazione che abbia solo Wondercard Proof, essendo per questi insolita la mancanza di una forma di proof migliore. Documentate online da vari gruppi di collezionisti, è infatti possibile trovare liste complete di tutte quelle Wonder Card messe a disposizione pubblicamente o tramite device come il PowerSave al fine di alimentare la pratica del Wondercard Injecting. Nel caso in cui ad esempio un evento Wondercard Proofed di 7° generazione avesse data di ottenimento uguale a quella ottenibile tramite PowerSave, la cosa diverrebbe automaticamente sospetta. Per evitare ciò e pur optando per forme di proofing migliori, molti collezionisti hanno poi iniziato a impostare le date delle proprie console ai primi anni duemila, così da scongiurare il match casuale con le date di Wonder Card iniettabili, cosa che con il tempo ha generato solo confusione e il definitivo abbandono di questa pratica di proofing. N.B. Come detto la data di ottenimento riportata sulla wondercard e quella di ottenimento riportata nelle info di un pokemon spesso non combaciano, a volte anche di tanto. Questo fatto non costituisce in genere un campanello d’allarme di per sé, dal momento che è abbastanza comune, soprattutto per chi ha dimestichezza con il backup restore e opera ad alto livello nel mercato degli eventi uncloned, riscattare un gran numero di eventi e conservarne i backup prima dell’ottenimento in gioco, dei quali si offre poi, anche dopo lungo tempo, un servizio di RNG su richiesta per specifiche nature, IVs, etc. Questi casi sono dunque solitamente corredati di “A-Button Proof + RNG Proof” oppure “Redemption Video Proof + RNG Proof”. Generazione di ottenimento Sempre legato all’injecting delle wondercard è il problema della generazione di ottenimento. È infatti possibile, purtroppo, iniettare ad esempio wondercard di sesta generazione nei giochi di settima, per cui prestate sempre attenzione al tipo di wondercard che vi viene mostrata, nonché alle info del pokemon che vi viene proposto. Se ad esempio un evento di 6° Generazione che vi viene proposto presenta il simbolo del fiore, anziché il pentagono, si tratta di un hack, non ci sono scuse che tengano! Info generiche Prestate sempre attenzione a tutte le info di un pokemon evento con proof incompleta, poiché queste potrebbero differire rispetto a quanto in realtà dovrebbero avere. Questo problema può derivare dall’injecting di wondercard “straniere” all’interno del proprio salvataggio di gioco e possono portare a incongruenze di varia natura in termini di nome del pokemon, suo AO etc, ma possono anche derivare molto più semplicemente dal fatto che la proof ricevuta non abbia alcun legame effettivo con il pokemon “evento” ricevuto. Queste incongruenze possono essere individuate consultando le apposite sezioni di Bulbapedia, ma la cosa migliore da fare è sempre chiedere un parere a qualcuno che abbia più esperienza in materia, dal momento che non di rado si verificano incongruenze di questo tipo anche a causa di glitch propri del sistema di gestione e distribuzione degli eventi. Tirando le somme Un pokemon proofed è garantito al 100% legit? No. Neanche la Full Video Proof può garantire l’assoluta legittimità di un pokemon, questo perché piccole variazioni effettuate tramite strumenti esterni risulterebbero del tutto invisibili dalle schermate di gioco. Ma qual è la probabilità di ricevere un’hack da un utente che si prende la briga di fare una Full Video Proof? Decisamente bassa, ma comunque intuibile dalla sua reputazione e dalle sue referenze. La fiducia resta sempre uno dei fattori indissolubili dell’event collecting e posso assicurarvi che volta per volta anche i migliori, scoprono di dover liberare interi box di eventi nel momento in cui si scopre qualche irregolarità nella loro origine. Migliori sono le proof e maggiore è la sicurezza dello scambio, questo è indubbio. Il resto verrà da sé con l’esperienza. Quando è lecito aspettarsi una proof e di che tipo Spoiler Un po’ di storia del proofing è stata già introdotta qua e le nelle sezioni precedenti, ma adesso sarebbe il caso di parlarne più approfonditamente, sebbene, non lo nascondo, per me significa parlarne senza averla vissuta in prima persona, ma avendone sentito più volte da chi in quegli anni era estremamente attivo. Innanzitutto, perché nasce il proofing? Tutto inizia agli inizi della 6° generazione, quando il panorama di scambio collezionistico internazionale era ben sedimentato e si stava raggiungendo un livello di saturazione in termini di diffusione di hacks mai visto prima. Varie delle tecniche introdotte nella sezione dei rischi legati a proof incomplete erano ormai la norma assoluta, soprattutto da parte di utenti inconsapevoli e ingenui (o finti tali). In tutto questo marasma di pokemon legit e hacks, al fine di distinguere ciò che si era legittimamente ottenuto da ciò che non lo era iniziarono a nascere le prime tecniche di proofing, il cui decorso può essere visto come l’inverso dell’ordine con il quale sono state presentate nella nostra introduzione. Ecco dunque che tutto ciò che era stato ottenuto fino alla quinta generazione veniva adesso corredato di wondercard Proof, laddove ancora disponibile, mentre tutto ciò che veniva riscattato in seguito era sempre corredato da “A-Button Proof”, “Picture Proof” e “Video Proof”, finché, con l’avvento della 7° generazione la percentuale di eventi proofati come si deve raggiunse la quasi totalità dei “vecchi” collezionisti. Va comunque tenuto conto anche il fatto che i giocatori inesperti o chi non si è mai approcciato al collezionismo di eventi ad alto livello difficilmente si è preso la briga di proofare i propri ottenuti in 7° generazione, per cui la percentuale di eventi legit, ma unproofed, in circolazione resta incredibilmente alta. In generale è comunque assodato come sia altamente improbabile aspettarsi proof o aspettarsene di migliori rispetto alla Wondercard Proof, per eventi di generazioni antecedenti alla sesta. È invece esattamente l’opposto per le generazioni successive, dove gli eventi unproofed destano sempre un qualche sospetto, sebbene possano semplicemente essere legati a mancanza di esperienza o interesse. Distribuzione di eventi esclusivi di altre nazioni (Eventi per 3DS). Spoiler Eventi, questi sconosciuti. Nel passaggio da DS a 3DS si è avuta una confusione generale incredibilmente ampia e diffusa rispetto agli eventi stranieri che è sempre stata ostica per tutti, figuriamoci adesso che su Switch le cose sono cambiate nuovamente. Rispetto al DS, il 3DS introdusse una differenza non da poco a livello hardware e software. Le console 3DS vennero infatti distribuite secondo 4 standard di produzione, differenziati in base alle regioni nelle quali queste sarebbero state commercializzate: PAL – Regione comprendente almeno Europa e Australia NA – Regione comprendente almeno il Nord America JPN – Regione comprendente almeno il Giappone KOR – Regione comprendente almeno la Corea (del sud) In tutte le altre regioni del mondo vennero dunque commercializzate queste quattro tipologie di console in funzione di particolari accordi commerciali e/o differenze linguistiche e sociali. Principale caratteristica di questo sistema fu il fatto che ciascuna cartuccia di gioco era a sua volta caratterizzato da queste differenze, per cui una cartuccia PAL poteva essere giocata solo su console PAL, una cartuccia NA su console NA e così via. Queste differenze modificarono inoltre enormemente la meccanica di riscatto degli eventi. Gli eventi distribuiti tramite codice seriale si ritrovarono infatti ad essere distinti in Region Free, ovvero riscattabili in tutte le console sparse per il mondo (come ad esempio le distribuzioni del PGL), e Region Locked, ovvero riscattabili solo ed esclusivamente su console e gioco appartenenti ad una specifica regione. Veniamo allora al nocciolo della questione: questa esclusività portò erroneamente i meno esperti a ritenere illegali pokemon evento Region Locked in una lingua differente da quella propria della regione di distribuzione. Facciamo quindi un po’ di chiarezza al riguardo. La regione di appartenenza della console, e con essa quella del gioco in essa utilizzabile, determina se un codice seriale Region Locked possa essere utilizzato in essa oppure no, mentre il Language Tag del pokemon che si ottiene e il suo nome dipendono al contrario dalla lingua di gioco del salvataggio utilizzato, che per tutte le console e tutti i giochi è sempre una qualsiasi fra le 9 disponibili: italiano (ITA), inglese (ENG), spagnolo (SPA), francese (FRA), tedesco (GER), giapponese (GPN), coreano (COR), cinese semplificato (CIN-S) e cinese tradizionale (CIN-T). Un esempio di quanto detto lo si può osservare con le seguenti proof: 191026 にっしょく Solar Eclipse Shiny Solgaleo – 7-Eleven Japanese Distribution (Part 1) 191026 にっしょく Solar Eclipse Shiny Solgaleo – 7-Eleven Japanese Distribution (Part 2) 191026 げっしょく Lunar Eclipse Shiny Lunala - 7-Eleven Japanese Distribution I codici seriali degli eventi in questione furono distribuiti esclusivamente in Giappone tramite una distribuzione della quale vi risparmio i dettagli, scovati dalla nostra Vanelope (che ringrazio per avermi concesso di metterli a disposizione della causa :D), e riscattati con la mia intermediazione da un utente di mia conoscenza in possesso di una console e di una cartuccia con 3DS Region giapponese. Com’è possibile vedere, nonostante qualche difficoltà realizzativa visto che erano già usciti SwSh e nessuno ricordava più come si riscattassero gli eventi su USUM, i pokemon ottenuti sono assolutamente italiani in quanto a nome e Language Tag, mentre l’AO resta in giapponese, quello originale della distribuzione. I codici in questione non avrebbero mai funzionato sulle nostre cartucce e console, per cui l’unica scelta era appunto conoscere qualcuno che avesse console e cartucce adatte allo scopo. Fosse poi tutto qui sarebbe fantastico, ma purtroppo così non è. Nel caso dei codici seriali Region Free si verifica infatti una particolarità aggiuntiva. Per ogni regione di 3DS, anche utilizzando la stessa lingua di gioco, un codice seriale utilizzato può portare infatti all’ottenimento di pokemon che hanno sempre language tag e nome corrispondente a quello della lingua di gioco, mentre l’AO, nel caso in cui questo fosse prestabilito, potrebbe risultare differente. Questa particolarità e le sue cause possono essere facilmente osservate e spiegate con un esempio temporalmente abbastanza vicino: l’ultima distribuzione PGL del Munna di Zania. Se questo evento fosse stato riscattato in una console NA, con relativo gioco, avremmo avuto i seguenti AO: - Fennel per i language tag ENG, ITA, GER, JPN, KOR, CHS e CHT e salvataggio nelle rispettive lingue - Oryse per Language tag FRE e salvataggio francese - Prof. Oryza per Language tag SPA e salvataggio spagnolo Se questo evento fosse stato riscattato in una console PAL (Europa e Australia), con relativo gioco, avremmo avuto i seguenti AO: - Fennel per i language tag ENG, JPN, KOR, CHS e CHT e salvataggi nelle relative lingue - Zania per Language tag ITA e salvataggio italiano - Oryse per Language tag FRE e salvataggio francese - Prof. Oryza per Language tag SPA e salvataggio spagnolo - Vivian per Language tag GER e salvataggio tedesco Se questo evento fosse stato riscattato su console giapponese e relativo gioco avrebbe avuto sempre AO in giapponese (マコモ), ma Language tag e nome deciso dalla lingua di gioco. Se questo evento fosse stato riscattato su console Koreana e relativo gioco avrebbe avuto sempre AO in Koreano (주리), ma Language tag e nome deciso dalla lingua di gioco. Questa dinamica complicata deve la sua esistenza al fatto che le varie versioni di 3DS furono commercializzate in regioni specifiche, dove il brand pokemon era arrivato principalmente in determinate lingue e le sue relative traduzioni. Ecco allora che mentre l’anime di quinta generazione in Europa, ovvero la regione PAL, era giunto tradotto in tutte le lingue europee, in America questo era avvenuto in forma molto ridotta e principalmente nelle lingue più diffuse, ovvero Inglese/Americano, Francese e Spagnolo. Dunque mentre ad esempio chi da noi giocava la partita in italiano sapeva chi fosse Zania e chi in Germania giocava in tedesco sapeva chi fosse Vivian, era invece improbabile che lo stesso avvenisse per un Americano che giocasse in italiano o in tedesco. Per cui era una scelta più sensata optare per un sicuramente più conosciuto Fennel per l’AO. Lo trovate complicato così? Provate a cercare quali sono gli AO possibili per il Tapu Bulu Shiny distribuito tramite PGL l’anno scorso, poi ne riparliamo xD In definitiva per ciascun evento ci sono piccole differenze che possono sussistere in base alla regione del 3DS utilizzato per l’ottenimento, chiedete pure se avete dubbi al riguardo, ma una cosa è certa e di questa non dovete dubitare: i Language Tag e i Nomi di un pokemon evento sono tutti possibili anche per eventi region region locked e dipendono unicamente dalla lingua di gioco della partita con cui li si ottengono.. salvo glitch come quello del 181116 ポケセン PC Birthday Chansey, ma questa è una storia per Switch. Distribuzione di eventi esclusivi di altre nazioni (Eventi per Switch). Spoiler Con cosa abbiamo e avremo a che fare adesso? Con l’avvento dell’ultima console di casa Nintendo si è avuto ironicamente una sorta di ritorno al passato, almeno dal punto di vista delle regioni di commercializzazione. Ecco infatti che le Switch, vecchie e nuove, lite e non, esattamente come le console della famiglia DS, tornano ad essere Region Free, e almeno per quel che ci interessa uguali in tutto il mondo dal punto di vista software e hardware. È vero che la console richiede al primo avvio di registrare la propria regione di provenienza, ma è ormai appurato come questa non influisca sugli eventi finora distribuiti per i giochi LGPE e SwSh. Ciascun evento distribuito per Switch tramite codice seriale è infatti risultato essere riscattabile su ognuna delle Switch vendute da Nintendo, indipendentemente dalle regioni impostate, e con ogni probabilità così continuerà ad essere. .. e avendovi ormai abituato agli esempi, eccone uno adatto per l’occasione: 000132 ひみつ Krabby – Secret Club “Different Color” Krabby Questo Krabby Shiny, il cui codice seriale è stato distribuito solamente ai membri del pokemon Secret Club (.. come il sottoscritto, ma shh), una piattaforma online creata appositamente per chi in Giappone preordinava una copia di Spada e Scudo prima della data d’uscita, è stato infatti riscattato da me in persona, senza alcun problema di sorta, sulla mia Switch acquistata in Italia e con il gioco comprato al GameStop vicino casa. In definitiva, tutti gli eventi distribuiti, sia che fossero codici seriali dati dai Pokemon Center Giapponesi per il proprio compleanno, sia che fossero ottenibili in America tramite l’applicazione Pokemon Pass hanno sempre funzionato anche sulle nostre console, lasciando la determinazione del Language Tag e del nome, alla lingua di gioco selezionata per il salvataggio con il quale si riscattavano i codici. La domanda lecita potrebbe essere a questo punto se sarà sempre così, ma forse ancora è un po’ troppo presto per dare una risposta corretta e introdurremo adesso un esempio per giustificare ciò. Uno dei motivi per cui è lecito “temere” è infatti quanto verificatosi con un evento in particolare: 181116 ポケセン PC Birthday Chansey. Evento di compleanno il cui codice seriale è stato distribuito principalmente nel corso del 2019 nei Pokemon Center giapponesi, fu soggetto ad uno dei glitch più fastidiosi per qualsiasi collezionista di eventi. Quel che succedeva infatti è che indipendentemente dalla lingua di gioco scelta da chiunque andasse a riscattare questo evento, il risultato sarebbe sempre stato un Chansey con Language Tag JPN e AO ポケセン (Pokecen). E fin qui sarebbe anche potuto essere accettabile. Non potendo rilasciare un evento region locked, almeno lo andavano a lockare sulla lingua per il quale era pensato, ma no, non era destino che le cose andassero così bene. La lingua di gioco selezionata andava infatti a influire almeno in parte sul nome di questo pokemon, portando a risultati “bizzarri”, ma già riscontrati in altre distribuzioni per 3DS. Prendendo in esame il Chansey riscattato dal sottoscritto, è possibile vedere come il nome non è affatto in giapponese come dovrebbe essere considerando il language tag, bensì risulta essere l’equivalente Italiano (uguale all’inglese e allo spagnolo). Potrebbe forse voler dire che la lingua di gioco influisce sul nome indipendentemente dal language tag? No. Come detto si tratta di un glitch e adesso vedremo perché. Prestando attenzione al nome di questo Chansey e confrontandolo a quello di un Chansey catturato nel gioco vediamo una leggera differenza nel set di caratteri del nome. Mentre quello catturato presenta il set di caratteri regolare, quello riscattato tramite l’evento presenta un set di caratteri più largo, tendenzialmente utilizzato dai giochi pokemon nel caso in cui all’interno di una partita in lingua asiatica si volesse inserire un AO o un soprannome con caratteri latini (i nostri). Sebbene apparentemente innocuo, i problemi iniziano in caso di trasferimento. Dal momento che per questo particolare set di caratteri dovrebbe vigere una limitazione dell’estensione pari a 6, in fase di trasferimento il gioco “resetta” il nome a quello che dovrebbe essere previsto dal rispettivo language tag, trasformando questo “Chansey” in un “ラッキー”. In definitiva, i codici distribuiti per i giochi di ottava generazione saranno probabilmente riscattabili su qualsiasi console, ma eventuali limitazioni del tipo preso in esame potrebbero purtroppo portare a glitch e/o incongruenze di vario tipo. Solo il tempo potrà darci risposta. Eventi cloned e uncloned. Spoiler La clonazione è decisamente uno dei tabù maggiori del mondo pokemon. Presentata canonicamente nell’anime fin dalla prima stagione e introdotta ufficialmente da Game Freak stessa con i giochi di 2° generazione, sebbene involontariamente nella forma di uno dei glitch più noti di sempre, la clonazione divide giocatori, hunters e collezionisti da tempo immemore. Non è sicuramente nelle facoltà del sottoscritto, ne è mia volontà farlo, giudicare o sentenziare sulla questione, ciò che mi limiterò a fare in questa sezione è aiutarvi a capire cosa comporta l’una e l’altra corrente di pensiero, fermo restando il fatto che come da regolamento l’unico metodo di clonazione ammesso dal forum e l’unico consigliato resta quello del Backup Restore. Per trasparenza Nelle righe che seguiranno mi sforzerò il più possibile di mantenermi oggettivo e neutrale nell’analisi sommaria di questi due mondi, relegando quello che è il mio pensiero solo alla fine, per chi vorrà leggerlo. Per trasparenza dichiaro tuttavia qui ed ora, senza farne mistero, di essere un cloner da almeno 3 generazioni (di pokemon), ma sulla questione preferisco siate voi a tirare le somme. Partendo dalle basi, magari ripetendo un po’ di cose sapute e risapute, un evento definito come Uncloned è banalmente un evento del quale si ha assoluta certezza che non esistano e non sono mai esistite copie in circolazione, mentre un evento Cloned è un evento del quale si ha certezza dell’esistenza di cloni in circolazione, o del quale non si ha alcuna garanzia che non ce ne siano. Tenendo sempre presente questa semplice premessa, va da sé il fatto che i valori di scambio fra un pokemon Uncloned e uno Cloned non sono neanche confrontabili, dal momento che uno si assume esistere in unica copia, mentre del secondo non è neanche plausibile pensare di conoscere quante copie esistano. Alla luce di questa imparagonabile differenza di valore non sembra allora ragionevole pensare che qualcuno diminuisca consapevolmente il valore di ciò che possiede senza motivo. Vediamo dunque cosa comporta l’uno e l’altro modo di scambiare e collezionare, nonché quali ne siano i vantaggi e gli svantaggi. Collezionismo Uncloned Il collezionismo Uncloned è stato e sempre sarà il più importante e rinomato, non c’è storia che tenga. Nel mondo degli eventi Uncloned i collezionisti sono (e devono essere) consapevoli del fatto che solo una serie di regole rigorose e un sistema di scambio fortemente basato su reputazione e referenze può mantenere saldo e integro il sistema stesso nel quale si muovono. Per questa ragione un collezionista di eventi uncloned non ha scelta se non quella di unirsi ad una piattaforma già esistente, avente regole ben definite che tutelino i suoi utenti e l’integrità degli scambi in essa concordati. Sempre mantenendo la trasparenza più assoluta di ogni interazione e mantenendo pubblica ogni contrattazione ad eccezione di eventuali trasmissione di dati sensibili, in una piattaforma di questo tipo deve sempre essere chiaro e semplice cosa un utente ha da offrire o ha già offerto e scambiato in passato, al fine di garantire una tracciabilità completa e garantita di ciascun evento presente sul mercato. Un collezionista di eventi uncloned deve dunque avere sempre delle liste pubbliche da poter consultare, non necessariamente di tutto quello che possiede, ma in cui devono essere sempre presenti almeno tutti gli eventi da lui personalmente riscattati e scambiati sulla piattaforma, nonché tutti gli eventi del quale è entrato in possesso e ha poi scambiato nuovamente. Ognuno di questi deve inoltre essere accompagnato da tutte le sue caratteristiche principali, più, immancabilmente, dal nome dell’utente da cui lo ha avuto (o lo storico dei passaggi di mano che lo hanno interessato dalla sorgente fino a lui), e in caso di scambio ulteriore, anche dal nome dell’utente al quale lo si è inviato. A questo scopo sono eventualmente accettati anche i link ai post con i quali lo scambio è stato concordato, ma si cerca solitamente di evitare ciò data la solitamente non semplice ricostruzione storica dei passaggi di mano. Come detto poi, un sistema rigoroso di reputazione e referenze è indispensabile per mantenere stabile e coerente un mercato di questo tipo e com’è naturale che sia, mentre costruirsi una buona reputazione richiede tempo e frequenti interazioni positive col mercato, mantenerla richiede un’integrità senza compromessi. Di ciascun pokemon offerto se ne garantisce in prima persona la legittimità e il non coinvolgimento di esso con alcuno strumento esterno o derivante da CFW (salvo il programma Checkpoint, sebbene i puristi rinneghino pure questo). Indirettamente ciò comporta anche che qualsiasi pokemon evento in possesso di ciascun utente debba essere stato ottenuto dall’utente in prima persona o da un altro degli utenti presenti sulla piattaforma di scambio, mentre eventuali pokemon evento “esterni” sono sempre esclusi e banditi dagli scambi, non essendo possibile per questi definire uno storico di scambi verificabile. In termini di proof, gli eventi scambiati in un mercato di questo tipo sono principalmente proofed, ma non sempre questa è del più alto livello esaminato. Quella che potrebbe sembrare una cosa irragionevole, data la rigidità delle regole viste finora, ha invece abbastanza senso se contestualizzata adeguatamente. In un mercato di questo tipo dove ci si aspetta un certo rigore da parte degli utenti, non è plausibile un comportamento scorretto da parte di qualcuno, per cui, confidando nel sistema di reputazione, non è raro che gli eventi scambiati hanno a disposizione principalmente solo la “A-Button Proof”. Questo è dovuto al fatto che solitamente chi colleziona eventi uncloned ad alto livello si ritrova per le mani un elevato numero di codici seriali da poter riscattare o scambiare a sua volta. Per questo motivo si ricorre al tipo di proof più semplice da gestire in massa, appunto la “A-Button Proof”, riscattando un dato evento e poi effettuando un salvataggio di backup con l’evento in questione non ancora ottenuto in gioco, in attesa di definire per questo uno scambio, corredandolo poi eventualmente di RNG proof. Questo almeno fino alla 7° generazione, d’ora in avanti come anticipato parlando delle proof, tutte quelle in circolazione saranno probabilmente del tipo Full Video Proof. I codici seriali degli eventi sono poi fondamentali nel mercato degli eventi uncloned, il che a questo punto dovrebbe apparire abbastanza intuitivo a chiunque abbia letto fin qui. Se infatti per i pokemon evento uncloned va tenuta traccia degli scambi che li hanno interessati, ottenere il codice seriale per ottenerne uno è decisamente meglio, in quanto in un certo senso si ottiene un pokemon che risulterà essere 100% uncloned una volta riscattato. Collezionismo cloned Il collezionismo cloned è al contrario la forma più flessibile e diffusa in termini di eventi, ma spesso anche di shiny. Sebbene sulla carta gli eventi cloned hanno un valore relativamente nullo, le opportunità di scambio per un collezionista cloned rispetto a quelle per un collezionista uncloned stanno su due scale completamente diverse. Premetto il fatto che un collezionista che si rispetti deve sempre indicare e far capire chiaramente se gli eventi in suo possesso sono cloned oppure uncloned. Innanzitutto un collezionista di eventi cloned non deve porsi il problema di scambiare i propri eventi self obtained, dal momento che sempre avrà modo di tenere per sé una copia. Non solo, un collezionista cloned è anche libero di godersi gli eventi che ottiene pur non sacrificando il loro valore da untouched, dal momento che può benissimo tenerne una copia come tale e giocare come preferisce con un’altra. Non da sottovalutare è poi il discorso dell’integrità dello scambio. Un collezionista di eventi cloned deve preoccuparsi unicamente della legittimità dell’evento, senza doversi chiedere se ciò che si sta ricevendo esiste veramente in copia unica al mondo: no, non è unica, e gli va bene così. In termini invece di flessibilità degli scambi, un collezionista cloned è libero di scambiare su tutte le piattaforme che preferisce, pur nei limiti delle regole di queste ultime, scambiando dall’una all’altra senza doversi curare di tracciare inequivocabilmente lo storico scambi dei suoi eventi, fermo restando il fatto che se un evento è cloned è immorale spacciarlo come uncloned. In ogni caso un minimo di reputazione bisogna costruirsela ovunque per essere presi in considerazione negli scambi, per cui è inutile mentire se si vogliono concludere affari. Uno dei vantaggi più grandi del collezionismo cloned è poi la collaborazione con altri collezionisti. L’aggregazione fra vari collezionisti è infatti un esito naturale in questo tipo di mercato, permettendo la condivisione delle collezioni e facendo sì che eventi difficilmente ottenibili diventino di portata molto più semplice. Diretta conseguenza dell’aggregazione è poi una rapida crescita della propria collezione, con tutta la conoscenza che ne consegue dal sentire parlare e ricevere dritte da collezionisti con maggiore esperienza, decisamente più restii in tutto ciò in un mercato di eventi uncloned. Certo, si tratta di un mondo con meno regole, con un controllo sommario e spesso in mano a ciascun collezionista, nel suo piccolo, ma è anche un mondo dove catturarli tutti non è poi così impossibile. Il mio pensiero, per chi vorrà concedermelo Io sono un cloner, l’ho già detto e non l’ho mai nascosto. In confronto a molti non ho neanche una così grande collezione, ma questo è più dovuto al fatto che i miei interessi sono orientati molto più verso altro del mondo pokemon, piuttosto che agli eventi. Nonostante ciò ho un’esperienza del collezionismo di eventi almeno tale da permettermi di aver scritto fino a questo punto. Mentre però la mia esperienza in termini di hunt ed RNG è tutta dovuta unicamente ai miei sforzi personali, ciò che ho appreso del mondo degli eventi lo devo a molti utenti di vari forum e piattaforme, con cui a lungo, spesso e in lingue diverse mi sono ritrovato a discutere. In ogni caso un collezionista cloned può sempre collezionare e scambiare anche eventi uncloned, esattamente come faccio io. Alla fine è la sua reputazione a parlare e finché non si ha nulla da nascondere, rendendo sempre trasparente chi si è su ogni forum e piattaforma, sarà il resto del mondo a decidere se fidarsi oppure no. Io personalmente ho eventi Uncloned self-obtained che scambio come tali, potendone garantire con la mia reputazione e in prima persona provenienza e legittimità, ma trovo veramente difficile fidarmi di un Uncloned ottenuto da qualcun altro, quali che siano le garanzie (il classico fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio). Per concludere, allargare la rete dei propri contatti, concludere affari fra varie piattaforme e realtà diverse, contrattare sui rapporti di scambio e fare a gara per il completamento dei language set di eventi distribuiti dall’altra parte della terra. È vero, magari si può pensare che la propria collezione non abbia valore essendo ogni elemento cloned, ma siamo realisti: qual era la probabilità che un ragazzo italiano ottenesse anche solo uno degli eventi di una qualsiasi edizione della Korean League, uncloned? Non so, non posso e non voglio essere io a dirvi quale mondo scegliere, anche perché non ne esiste uno migliore dell’altro in senso assoluto. La mia intenzione era quella di fornirvi le basi di entrambi i mondi e poi darvene poi una visione semplice e fedele, per quanto necessariamente ridotta. Come collezionare è adesso una decisione che spetta a voi prendere. Per adesso è tutto, adesso tocca a voi fare domande $l1c3 F.A.Q. Come faccio a salvare le proof dei miei eventi e di quelli che ricevo tramite scambio? Spoiler I metodi più utilizzati per salvare e condividere a seguito di scambi le proof dei propri eventi self redeemed prevedono il ricorso a siti di file hosting online, come ad esempio Youtube nel caso di proof video o Imgur nel caso di proof fotografiche. Per queste ultime è abbastanza comune ricorrere anche a servizi cloud come Google Drive e Dropbox, fermo restando il fatto che se queste proof vengono condivise con qualcuno, non risulterebbe simpatico cancellare i file in questione dal cloud da lì a un anno ad esempio. È comunque buona norma in questi casi scaricare e salvare sempre anche in locale le proof dai link ricevuti a cloud personali. Le proof ricevute invece da altri tramite scambio sono invece solitamente costituite da link a siti di file hosting e cloud, oppure dalle foto che costituiscono la picture proof. In quest’ultimo caso è allora sufficiente salvare le foto ricevute, mentre nel primo caso è opportuno creare e tenere sempre a disposizione un file testuale o un foglio di calcolo nel quale si memorizzano i link ricevuti e le caratteristiche del pokemon ad essi associati. IMPORTANTE! Salvo casi di condivisione pubblica, i link alle proof dei vostri eventi e le proof stesse non dovrebbero MAI essere pubblicamente accessibili. Questo accorgimento è assolutamente necessario al fine di scongiurare l’utilizzo improprio delle proof in vostro possesso da parte di altri utenti malintenzionati. Ho pokemon evento di cui ho a disposizione solo una proof incompleta. Come faccio a dare garanzie maggiori di autenticità? Spoiler Trasparenza. È probabilmente il consiglio migliore che si possa dare. Al fine di dare garanzie migliori agli altri utenti circa gli eventi che ricevono da voi, una delle pratiche migliori e più utilizzate è quella di rendere pubblico e chiaro ciò che si ha a disposizione. A tal fine il modo migliore è quello di realizzare e rendere pubblicamente accessibile a chiunque volesse fare scambi con voi, un foglio di calcolo all’interno del quale si riportino tutti i dettagli dei pokemon che si hanno a disposizione per gli scambi (elencati nel regolamento), ricordandosi inoltre di riportare sempre il tipo di proof a disposizione, se presente, e se i pokemon in questione siano uncloned oppure se non lo siano o se non se ne ha alcuna certezza. Con questi accorgimenti e con una buona reputazione sarà già possibile fornire garanzie maggiori, sebbene mai purtroppo assolute nel caso di pokemon con proof incompleta. Un pokemon evento cloned è Legit, Legal, Legal Hack, Genned o che altro? Spoiler Domanda da un milione di PP. Tenendo presenti le rispettive definizioni dei termini indicati, riassunti nell’apposita guida, un pokemon evento (e non) proofed, ma cloned, potrebbe infatti essere inserito all’interno di tutte le sopracitate categorie, mentre ciò che fa effettivamente la differenza è solo ed esclusivamente la corrente di pensiero di chi lo possiede o lo voglia ricevere tramite scambio. Fermo restando che l’unico metodo di clonazione accettato nel forum è quello del backup restore, sono infatti i giocatori a dover decidere se accettare pokemon clonati oppure no. In caso affermativo, un pokemon proofed, ma cloned, rientrerebbe automaticamente nella categoria Legit, mentre un pokemon unproofed e cloned andrebbe invece inserito nella categoria Legal, o anche Legal Hack nel caso in cui la provenienza non sia attendibile. In caso contrario invece, un pokemon dichiaratamente cloned, proofed o unproofed che sia, verrebbe automaticamente inserito nella categoria delle Legal Hack o dei pokemon gennati. Questo perché quale che sia il metodo di clonazione utilizzato, chi non accetta la clonazione di per sé considera illegali tutti i pokemon clonati, poiché i giochi pokemon non prevedono nella maggior parte dei casi l’ottenimento di due esemplari perfettamente uguali. Sebbene esistano delle eccezioni a quest’ultima affermazione, queste non verranno prese in esame in questa sede, dal momento che qui il topic principale è quello degli eventi proofed legittimi, per i quali sebbene si possano ottenere tramite RNG esemplari con caratteristiche identiche, la loro legittimità implicherebbe che questi abbiano comunque proof differenti ad essi associate. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Post raccomandati
Archiviata
La discussione è ora archiviata e chiusa ad ulteriori risposte.