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Talento: Dono di natura o capacità  acquisita?


Raizen

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Come al solito, mi trovo ad aprire un topic dopo una determinata vicenda che mi ha portato a farmi delle domande.


Nello specifico, poco fa ho postato un brano e un utente mi ha fatto riflettere sul fatto che io scrivo di getto.


Fin da piccolo ho sempre fatto così, scrivevo senza pensare alle conseguenze, per così dire, mi prendevo il mio bel voto e i miei insegnanti mi lodavano.


Questo mi ha dato fiducia  e consapevolezza, perché forse pensavo di avere una particolare inclinazione che mi permetteva di fare bene qualcosa che ad altri può riuscire con fatica.


Ma è davvero così?


Analizziamo i fatti, molto semplice. Fin da piccolo io ho sempre letto tantissimo, partendo dai giornalini di topolino e finendo coi romanzi di ogni tipo.


Non è che forse è stato questa mia passione a permettermi di scrivere quantomeno decentemente, anche quando non avevo determinate conoscenze? Specifico che non mi reputo un mostro della scrittura, suvvia. Penso di scrivere piuttosto bene, meglio di altri e peggio di alcuni.


Però, quante persone vi hanno detto che solo chi ha talento può riuscire, o i soliti discorsi sul fatto che c'è chi farà  sempre meglio di te?


Personalmente, io le reputo semplici scuse per chi non ha la spina dorsale per tentare di realizzare qualcosa, persone senza.. pokéballs.


Sì, d'accordo. Mozart è nato e componeva mentre succhiava il latte dal biberon.


Messi a sei anni palleggiava su una gamba sola mentre fumava una sigaretta. Ok.


Ma questo non vuol dire che non sia giusto migliorarsi, studiare, apprendere e migliorarsi ancora.


Se hai 70 anni e non scrivi bene, o quando suoni la chitarra distruggi i vetri, o quando giochi al pallone colpisci il guardialinee invece della porta, non devi arrenderti.


Io non lo so se il talento esiste o se si tratta di semplice passione e allenamento, ma so che se non ci provi con convinzione non potrai mai saperlo, tutto qua.


Secondo me è possibile migliorare e migliorarsi, arrivando ad altissimi livelli, indipendentemente dal fatto che il talento esista o meno.


Commentate pure.


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Come dovrei commentare? :fg:

Hai semplicemente ragione. Basta allenarsi, anche se sembra che non sei bravo a fare quella cosa in particolare. Allenarsi. Questo bisogna fare. Non affidarsi al proprio "talento" che poi potrebbe risultare fasullo.

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Sono d'accordo con te, migliorandosi e migliorandosi prima o poi si arriva alla vetta. Tuttavia chi ha talento fin dalla nascita, per arrivare alla vetta ci mette 1/16 (forse anche molto di meno!) della tua fatica, ed è qui che forse chi ha lavorato tantissimo si ritrova al pari di chi non ha fatto quasi nulla, poiché talentuoso fin dalla nascita, e pensa che sia una cosa un po' ingiusta, ma è un altro discorso.


Rispondendo alla tua domanda: entrambe. C'è chi nasce con un talento e c'è chi lo 'acquisisce' con molta fatica, ma non è una cosa che solo una persona può avere. Tutti possono essere talentuosi in tutto, se ci si impegna.


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Mi rispecchio molto nelle tue parole, Edward: anche a me scrivere viene abbastanza naturale, e nel momento in cui riesco a percepire la sensazione giusta inizio a scrivere come un treno senza più fermarmi. Questo mi ha spinto a farmi una mia idea secondo la quale il talento è un dono innato, che uno porta con sé fin da bambino, ma che tuttavia va alimentato costantemente per far sì che questo non vada perso.

È un po' come un fiore raro appena nato: ha bisogno di cure, di attenzioni, altrimenti rischia di appassire prima del tempo.

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è un dato di fatto, il talento è innato, è un dono che viene dato solo a pochi. Proprio oggi all'università  il mio professore a lezione ci sfotteva sul fatto che mentre noi studenti amiamo perdere tempo e preferiamo non sforzarci a riflettere, c'era chi come Carl Friedrich Gauss, all'età  di soli 18/20 anni, era riuscito a dare delle spiegazioni fisiche e analitiche su molti aspetti che caratterizzano oggi la nostra vita quotidiana, attraverso un linguaggio matematico che è difficile da digerire anche per un laureato. Infatti è grazie a Guass e ad altri geni della matematica che oggi abbiamo delle determinate tecnologie e conoscenze. Detto questo, sono assolutamente d'accordo sul fatto che non bisogna mai arrendersi e che solo con determinazione e allenamento riusciremo, quantomeno, ad eccellere in un determinato settore. Io stesso riconosco il fatto che non potrò mai raggiungere il livello di Gauss o di altri matematici, ma almeno credo che impegnandomi un giorno riuscirò ad acquisire elevate conoscenze matematiche. 


Questo è solo un esempio, che io vivo sulla mia pelle, ma che si può estendere a qualsiasi campo culturale, sportivo ecc..


Col talento ci si nasce, come Jack Andraka che ha 16 anni e ha scoperto un test non invasivo per la diagnosi del tumore al pancreas aprendo in tal modo una via per la guarigione di questo male. Questo ragazzo è un talento perchè è riuscito la dove ricercatori e medici non riuscivano per tutto questo tempo. 


Tuttavia ciò non sminuisce l'impegno, la perseveranza e lo studio che hanno svolto e svolgono i medici e i ricercatori e così come chiunque ogni giorno mette anima e cuore per migliorarsi nella cosa che più gli riesce meglio.


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A mio parere il talento é una specie di "scorciatoia" per la meta, che solo alcuni hanno la possibilità  di imboccare. Credo anche, però, che se qualcuno sceglie di intraprendere una strada per il quale non é, diciamo così, "naturalmente portato" ma che sente come sua, dovrà  semplicemente lavorare di più, fare più strada e magari metterci più tempo.

Perché...altrimenti se la semplice nascita condizionasse le possibilità  di realizzare i propri sogni, che razza di mondo triste sarebbe questo?

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Beh, con tutta sincerità  credo di avere una fantasia pressocchè infinita fin dalla nascita, chi dice che crescendo si perde fantasia? A me accade il contraio, conoscendo meglio il mondo riesco anche ad "inventare" meglio, ma ciò è dovuto dalla mia perseveranza, infatti avrò una fantasia senza limiti con la quale sto scrivendo una storia ma allo stesso tempo faccio abbastanza pena in grammatica, XD ancora alle medie facevo errori banali come doppie ed accenti (chiamatemi ignorante ma continuate a leggere), ma non volendo sprecare la mia fantasia mi sono sforzato ed alla fine sto via via migliorando in grammatica, questo messaggio ne è la prova, se lo scrivevo 2-3 anni fa sarebbe stato del tutto diverso, XD dubito che sarei riuscito a spiegarmi in maniera così diretta e semplice (almeno spero che sia così); ultimamente però ho avuto vari problemi personali che mi hanno fatto passare la voglia di scivere la mia storia che è ormai nella fase finale ma tu (Edward) mi hai fatto ricordare ciò che ho scritto poco fa facendo ritrovare la voglia, grazie.


 


Tutto questo per far capire questo concetto: è vero che avere "talento" spiana la strada per raggiungere i propri obbiettivi ma è anche vero che nessuno sa fare tutto e per la "strada spianata" si possono comunque incontrare difficoltà  che si potranno superare solo con la perseveranza... ricordo infatti che in passato ho avuto un periodo brutto proprio a causa di ciò ma lo superato capendo tale concetto.


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Il talento per me può essere anche una cosa naturale ma se non ci si impegna a preservarlo alla fine sparisce. Il talento può anche essere una scusa per non impegnarsi e dire: "Io non ho talento quindi mollo" ma non è una cosa affatto giusta da fare perché non tutte le persone importanti (tipo gli artisti per esempio) sono nate con un talento ma l'hanno sviluppato allenandosi sempre di più. Come i pokemon; al livello 1 non riescono a vincere le sfide ma se sono allenati possono evolversi e migliorarsi sempre di più. Questo per me è il talento.


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Bisogna esercitarsi.


Dopo essere venuta a conoscenza della professione "alternativa" della mia professoressa di italiano - correttrice di bozze- presa dall'entusiasmo, le diedi uno dei racconti che scrissi in due settimane. E probabilmente è tutt'ora uno dei migliori.


Le sono cadute le braccia. Ha detto che in tanti anni di insegnamento non ha mai trovato nessuno della mia età  con le mie stesse capacità  espressive: le ha paragonate ad un ragazzo di quinta, ma neanche.


Vi confesso che tutt'ora mi sento spiazzata, ma in un certo senso, felice.


Di sicuro ci sono - e ci saranno- ragazzi migliori di me nello scrivere.


Ho sempre pensato che lo stile letterario di una persona riflette sempre le sue esperienze, la sua visione del mondo.


Ricordo quando, in seconda elementare, leggevo i libri seduta sul termosifone, mentre gli altri uscivano fuori a giocare.


Davvero non lo so.


Forse per me c'è una speranza.


Lo spero davvero :)

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Sinceramente credo che ognuno nasca con un proprio talento,un campo in cui eccellere.

Bisogna poi vedere se si decide di prendere atto di questo dono e sfruttarlo,impegnandosi o se si lascia appassire concentrandosi su altro.

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