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[Hayato~Gokudera`-Parukia_18]katekyo hitman reborn:takari


-Gokudera

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premetto che io ho fatto la ff e parukia ha messo le punteggiature xD Commenti

Prologo: il primo giorno

 

"Papà , mi racconti una storia?" Chiese il piccolo Takari al padre.

"Certo figliolo." Rispose Hakari Masoku, il padre del piccolo. 

"C'era una volta uno scienziato che creò delle strane scatole. Diceva che erano molto pericolose, ma tutti lo prendevano in giro, allora un giorno, un po' per provare un pò per rabbia, aprì una di quelle scatole, ed una chimera uscì distruggendo tutto..." Raccontava il padre.

"Ma papà , come si chiamava?" Chiese il bambino. 

"Si chiamava Verde! Ma è solo una leggenda; su, adesso dormi." Concluse il padre, ed il piccolo ubbidì.

 

Passarono 9 anni...
''Caro diario, mi chiamo Takari Masoku, oggi è il primo giorno di scuola media qui a Kanoko.'' Scrisse Takari nel suo diario.
Mentre si apprestava ad andare a scuola conobbe un ragazzo; si chiamava Zane Honokuro ed era simpatico e amichevole con tutti.

"Speriamo che siamo in classe insieme" Disse Zane sorridendo. "Certo che saremo insieme!" Rispose Takari.

"Ah, guarda, la scuola!" Esclamò l'amico.
"Wow, è-è gigante!!" Disse Takari sbalordito.

"Entriamo!" Urlarono insieme i ragazzi.

I due entrarono e si guardarono attorno...

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Capitolo 1: cos'è quella cosa?!

 

Zane e Takari guardarono nella tabella in che classe erano.

"Io sono in 1a C." Disse Takari.

"Anche io!" Esclamò Zane. "Con noi ci sono inoltre: Hakoru Monoko, Hibari Kurokoso, Saraga Mosako, Axel Karoho, Noel Roroko, Jane Furorawa, Hikazu Ichinose, Yukari Kokubun, Ryo Lida, Neeko Kajane." Continuò, ed i due entrarono in classe.

 

Le sei ore passarono bene.

Takari era compagno di banco di Zane, ma stavano distaccati da tutti.

A fine giornata tornarono a casa insieme.

Il secondo e terzo giorno passarono serenamente, non come il quarto giorno...

"Caro diario, con Zane mi diverto un sacco. Domani è il quarto giorno di scuola, non vedo l'ora!" Scrisse Takari.

"E' tardi, meglio andare a dormire. Non vedo l'ora che arrivi domani!" Detto questo chiuse il diario e si addormentò.

 

La notte passò, e Takari si svegliò pronto per andare a scuola.

"Mamma io vado, ci vediamo" Disse correndo.

"Takari aspetta!" lo chiamò Zane che nel frattempo lo raggiunse.

Arrivarono a scuola ma... C'era qualcosa di strano.

Entrarono e qualcuno con un oggetto simile a un proiettile divise Takari da Zane.

"Zane! ZANE!" Gridò Takari.

"Takari, è il momento di dividerci, ci rivedremo!" Disse l'amico.

"No, Zane..." Ribattè Takari piangendo, mentre una voce spezzò il silenzio.

"Hei Masoku!" disse qualcuno sotto voce.

"Ma... Ma tu sei Hikazu Ichinose, giusto?" Chiese il ragazzo.

"Non è il momento!" Urlò Hikazu facendo segno di entrare nella classe.

Takari entrò correndo.

"Spostati!!" Urlò Axel Karoho che lo spinse salvandolo, per poi andarsene.

Hikazu si avvicinò a Takari e cominciò a parlargli, mostrandogli una scatola con dentro degli anelli grigi.

"Guarda qui. Questi sono anelli con poteri molto speciali... Ma cominciamo dall'inizio."


Capitolo 2: la storia degli anelli.

 

"Ognuno possiede un onda dentro di sè di diversi colori, ognuna con un tipo diverso di elementi. Sono sicuro che hai quella rossa, che rappresenta l'elemento della tempesta, mentre io ho quella della pioggia." Spiegò Hikazu mostrando una fiamma blu uscire dall'anello della pioggia, con su disegnata una goccia d'acqua.

"Wow!" Strillò sbalordito Takari.

"Adesso prendi questo, è tuo." Continuò Hikazu dandogli l'anello della tempesta, raffigurante un tornado. "Prova ad infiammarlo." Concluse.

Dopo svariate prove i due ci rinunciarono. "E' impossibile, non ci riuscirò mai!" Esclamò Takari.

"Non preoccuparti, ora passiamo alla storia: un giorno uno scienziato di nome-" ma fu interrotto da Takari. "Verde! Lo scienziato si chiamava Verde! Mio padre me lo raccontava sempre!" Strepitò.

"Bene! Una cosa in meno. Adesso però scappiamo, guarda!'' Urlò indicando delle strane creature spuntate dal nulla.

''Sono opera di Hibari Kurokoso, ha la fiamma della nebbia e può creare ciò che vuole grazie alle illusioni semi-reali." Spiegò Hikazu.

I due aprirono la porta e videro Noel Roroko che con un pugno fece fuori una delle crature.

"Lui ha la fiamma dell'sole, e per questo è capace di sferrare pugni potentissimi" Disse Hikazu mentre insieme a Takari fuggiva da quelle creature.


capitolo 3: La fiamma svelata!

 

"Takari, adesso la priorità  è fuggire da questi esseri." Disse Hikazu.

"Però se continiuamo a scappare potremmo mori-" Takari non fece in tempo a finire che Hikazu lo zittì. "NON LO DIRE NEMMENO PER SCHERZO! qui non morirà  nessuno!"

"E quello allora ?!" Protestò Takari indicando il corpo di Jane Furorawa ormai senza vita.

"Bhe... Lei non ha l'anello e quindi era una morte certa." disse l'amico con faccia triste "Però adesso corri!"

Ordinò.

"No..." Ribattè Takari.

"Ma se non corri ci prenderanno!" Protestò Hikazu.

"No... No... I-io....." Ansimò Takari guardando a terra.

"Dai Takari sbrigati!" Gridò Hikazu

"Io non... Voglio più... IO NON VOGLIO PIU' CORRERE!!" Urlò il primo.

"Stai zitto e fuggi!" Sbraitò l'altro dandogli uno schiaffo.

"No... No... NON NE POSSO PIU' DI QUESTA STORIA! IO NON VOLEVO VENIRE QUI! MI SONO DOVUTO SEPARARE DAL MIO MIGLIOR AMICO! NON SO SE RIUSCIRO' A TORNARE A CASA E... E... Non potrò mai più rivedere i miei familiari...!" Si disperò Takari.

Hikazu si zittì.

D'un tratto, una voce ruppe il silenzio. "Aaah! Salvatemi aiuto!!"

Era la voce di Zane.

"No... Zane!!" Strillò Takari arrabbiato.

"T-Takari, guarda il tuo anello!" Si meravigliò Hikazu "E'... Una fiamma gigante!" Continuò il ragazzo, sempre più impressionato.

"Zane io......Ti salverò!... Hikazu! Vai a prendere una mazza da baseball e un arco al campo! Cerca di tornare sano e salvo!" Ordinò mentre distraeva un mostro insieme al suo amico Zane, che nel mentre era riuscito a raggiungerli.

Hikazu andò, per poi tornare una decina di minuti dopo.

"Takari, al volo!" Gridò.

Il ragazzo prese l'arco in mano ringraziando l'amico.

"Flame Arrow!" gridò Takari scoccando freccie avvolte nella fiamma e uccidendo il primo mostro.

"Bravo!" Esclamarono in coro Zane e Hikazu.

Ma non furono gli unici a dirlo, una voce a loro sconosciuta risuonò nell'aria.

"Ahahahahaah bravo...''

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scusate il ritardo 


                                                                  Capitolo 4: Chi è quel bambino?!                                                                        


 


"Ciaossu!" Una vocè risuonò.


"Cosa?! Chi è là ?!" Strillò impaurito Takari.


"Non mi conosci?" Chiese un bambino tutto vestito di nero con un camaleonte verde sul cappello,anch'esso nero.


"Io... Sono il più grande mafioso della storia! Reborn!" Continuò il bambino.


"Cosa?! Ma se sei un bamboccio alto quanto tre tappi di spumante." Protestò il ragazzo.


"Bene se non mi credi..." Iniziò Reborn, trasformando il suo camaleonte in una pistola.


"C-cosa?!" Ribattè Takari spaventato.


"Ah, lui? Si chiama Leon, ed è capace di trasformarsi in qualunque cosa, ma questo non ti importa... Muori!" Esclamò il bambino puntandogli la pistola in testa.


"No!" Urlarono Zane e Takari in coro.


"Ah, prima di spararti: Zane, Hikazu, andatevene." Li avvertì Reborn, e i due obbedirono senza esitare.


"Adesso, finalmente, muori!" Concluse sparandogli in testa con un proiettile rosso.


"Cosa... Sono morto... E... Non ho salvato i miei amici... Io non posso morire... Non qui... Non adesso..." I pensieri di Takari risuonavano nell'aria.


"Aaaaaaaah!! Rinascita reborn!!!" Gridò il ragazzo correndo per tutta la scuola uccidendo un po' di mostri. In testa aveva una fiamma rossa, e il suo sguardo era diverso. Più... Cattivo.


"Hahahaha bravo, sarai un ottimo studente!" Rise Reborn guardandolo.


Passati cinque minuti il ragazzo tornò nomale.


"Oh... M-ma cos..." Balbettò confuso.


"L'effetto della 'modalità  ultimo desiderio' è finito" Spiegò Reborn.


"A-ah..." Disse Takari, anche se in realtà  non aveva capito un tubo.


"Adesso raggiungiamo gli altri ed andiamo." Lo invitò Reborn saltandogli sulla spalla.


Takari annuì, ma guardandosi intorno notò che non c'erano nè Zane nè Hikazu.


Lontano vide Zane giacente a terra, così lo raggiunse correndo.


"N...No Zane!!" Gridò piangendo.


"Zitto, lascialo morire in pace. Lui non era degno di essere un guardiano della tua famiglia, e tu sei più che degno di diventare l'undicesimo Boss della famiglia Vongola!" Esclamò Reborn.


"Ma di che stai parlando!" Chiese strillando Takari.


Non aveva capito niente, come per tutte le altre cose che diceva il bambino.


"Te lo spiegherò dopo, adesso andiamo." Continuò ricominciando a correre alla disperata ricerca di Hikazu.


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