Vai al commento

[Magmadon92] Storia di un aspirante allenatore (Romanzo)


Magmadon92

Post raccomandati

NOVITÀ: Visitate la serie Spin-Off di questa Fan Fiction!

 

Kanto.png

 

 

Benvenuti nella mia Fan Fiction, "Storia di un aspirante allenatore - A Psyche Beginner in Kanto Championship", la prima Fan Fiction Pokémon che tratta della mia personalissima esperienza da allenatore di Pokémon. E' una storia fantastica creata quando ero un ragazzino. Ora, finalmente, la rendo pubblica (ovviamente con qualche modifica dell'ultimo minuto per adattare la storia alle ultime novità  del mondo Pokémon) e la condivido con chi vuole passare il tempo a divertirsi, commuoversi, incuriosirsi e chi più ne ha più ne metta. :) E' una storia che coinvolgerà  anche voi, utenti di Pokémon Millennium! :D Sì, dico a voi: volete entrare nella storia come personaggio di supporto oppure come una semplice comparsa? Basta chiedere! ^^ Scrivetemi in privata oppure nella sezione dei commenti dedicata a questa Fan Fiction.

 

Trama

 

Vi starete chiedendo perché "aspirante allenatore" e per quale motivo abbia scelto un titolo all'apparenza troppo semplice, vero? Beh, vi risponderò sfruttando il classico ragionamento del "Rasoio di Occam", il quale enuncia che motivi/risposte più semplici sono sempre quelli giusti (anche se all'apparenza non sembra), senza aggiungere osservazioni inutili per poterli spiegare.

Magma, un giovane ragazzo di Zafferanopoli, da piccolo non aveva ancora intenzione di diventare allenatore di Pokémon. Quando la sua città  venne invasa dal Team Rocket, la filosofia di vita del protagonista cambiò drasticamente... grazie anche all'intervento di uno speciale allenatore che ha salvato la vita di tutti i cittadini e dei loro Pokémon da quei cattivacci. Da quel momento, Magma aspira a diventare l'allenatore più forte di tutti, per diventare Campione e, soprattutto, per proteggere tutto e tutti da eventuali criminali. A 10 anni, Magma viaggia per la regione di Kanto con il suo primo Pokémon, regalatogli per quell'occasione, alla scoperta del mondo di queste fantastiche creature. Crescerà  con loro, conoscerà  nuove persone e scoprirà  che il futuro ha in serbo per lui una bella sorpresa: in lui sta crescendo qualcosa di potente... e non è una cosa molto comune. Magma non è un ragazzo normale... è un allenatore con una marcia in più! Infatti, il ragazzo avrà  dalla sua parte una persona molto speciale che gli farà  capire il suo futuro, la sua vera passione... e l'amore della sua vita. Chi sarà ?
In più, a coronare l'ambiente, tanti Pokémon con cui fare amicizia e con/contro cui lottare per vedere chi è il vero Maestro Pokémon! Come vedete, la spiegazione del perché ho scelto un titolo così sembra complicata... ma, in realtà , è molto semplice.

Riuscirà  il giovane aspirante allenatore a conquistare la Lega dell'Altopiano Blu?

 

Immergetevi anche voi in questa appassionante storia a puntate piena di azione, amicizia, emozioni, sogni, avventure, momenti divertenti e momenti tristi e tanti segreti da svelare.
:D

 

La storia ha inizio con un prologo drammatico! :) Buona lettura! ^^

 

Prologo - Come tutto è iniziato

 

Piccola anteprima: Una grave crisi colpisce la città  di Zafferanopoli! I Pokémon sono in pericolo e i loro allenatori si ritrovano a dover combattere una guerra che, purtroppo, non vinceranno. Il giovane Magma, di soli 6 anni, non resta a guardare lo scempio che i cattivi hanno creato e trova il coraggio di agire e salvare i suoi amici mostriciattoli dalle grinfie di quei malfattori. Le cose, però, non vanno bene come sperava. Non gli rimane altro che pregare per la salvezza della sua città .

 

 

Prologo.gif

 

 

Perché è tutto buio? Non vedo niente! Cammino in un lungo corridoio senza luce... né uscita. Non riesco neanche a vedere la punta del mio naso. Comincio ad avere paura: questo silenzio è inquietante! Ma ecco... sento qualcosa: una voce... come un sussurro... che dice lontano: "Sei tu il prossimo! Vogliamo assistere ad un ottimo incontro! Metticela tutta!". Un incontro!!?? Ma io ho solo 6 anni! Non ho ancora nessun Pokémon con me! Continuo a camminare finché... non appare una piccola luce lontana. Allora inizio a correre verso questa luce e raggiungo l'esterno: sono alla Lega Pokémon! Tutti applaudono, il pubblico è nell'ombra ma il Campo Lotta è ben illuminato. Il mio sfidante è già  pronto, anche lui avvolto nell'ombra; lancia la Poké Ball e manda in campo il suo Pokémon: un Golem! Che faccio? Non ho Pokémon con me! Ma io vorrei tanto lottare per provare l'adrenalina di una lotta. Allora ecco che appare al mio fianco una Poké Ball fluttuante, che segue il mio sguardo. La prendo curioso ma sono determinato!

"Sono pronto! Vai, Pokémon! Io scelgo te!!!". Lancio la Sfera, che si apre! Chissà  che Pokémon sarà ...


"Magma! Magma! Forza o farai tardi! Svegliati!", disse una voce. Mi svegliai: ero nel mio letto. Era tutto un sogno! Peccato. Mia madre era lì, in camera mia, che apriva le tende mentre diceva: "Magma, sbrigati o farai tardi per la festa!". Guardai l'orologio.

"MALEDIZIONE!!! E' TARDI!!!", urlai; mi alzai, andai a fare colazione, mi vestii in tutta fretta, presi la mia fidata borsa e un pacchetto regalo da sopra il mio comodino, tutto in un tempo record di quindici minuti.

"Ciao! Fai attenzione!", disse mia madre con un sorriso, mentre uscii di casa.

"Ehi, ciao Growlithe!", dissi al mio amico Pokémon Cagnolino, che era uscito di casa a giocare con una pallina.

"Graulì!", abbaiò felice. Gli diedi una carezzina sulla sua folta cresta e scappai, correndo oltre il giardino di casa.

Eccolo lì, quello che corre sono io; avevo 6 anni, in quei giorni. Come dite? Sembro molto più grande? Ah, lo so, me lo hanno detto tutti! Già , a quell'età  sembravo un 12enne... chissà  a 10 anni come sarei diventato! AH AH AH!!! Ehm... tornando a noi... mi chiamo Magma e sono di Zafferanopoli, una grande e bellissima città  il cui colore dominante è il giallo; la città  è perennemente circondata da un'aura misteriosa di pura energia. A quei tempi ero totalmente ignaro di cosa mi riservasse il futuro; ero spensierato e mi godevo il presente e la bella vita con i miei amici (il Magma del passato continua a correre e schiva alcuni passanti sul marciapiede, salta un gruppo di Poliwag che camminano in fila indiana con il loro Fantallenatore e gira l'angolo). Ma qualcosa di ancor più bello mi circondava: il mondo dei Pokémon! Sono creature straordinarie, con poteri misteriosi e ancora oggetti di studio per molti scienziati. Ignoravo tutto quello che loro avevano da raccontare perché mi piaceva più starci insieme, divertendoci e facendoci amicizia, piuttosto che scoprire tutti i loro misteri; ero ancora troppo piccolo per tutto ciò e non avrei capito molto; prima o poi sarebbe arrivato il momento. E' qui... che inizia la mia storia, quando capii quale sarebbe stata la mia vera ragione di vita. Chissà  dove stavo andando, in quel momento. Scopriamolo!


"Spero di non fare brutte figure!", pensai mentre correvo davanti all'entrata della Silph S.p.A., una grande azienda di cui ignoravo il loro management. Corsi ancora, finché... eccola, la casa giusta!

"Grazie, grazie! Molto gentile! Un bel regalo, mi piace troppo!", sentivo parlare una ragazza da lontano.

"EHI!!! ECCOMI, DUPL... AAAAAHHHHH!!!", inciampai e caddi a faccia a terra.

"Oh, no! Magma!!!", la ragazza venne in mio soccorso. "Stai bene?".

"AHIAHI!!! Credo di sì!", dissi dolorante.

"Meno male!", sorrise la ragazza.

"Scusa, Duplica... pessima figura. E dire che fino a poco fa speravo di non farle.", mi demoralizzai.

"Ma no, dai, può succedere. Sono contenta che tu sia venuto!", sorrise Duplica.

"Anche io! Scusa il ritardo! Tanti auguri! Buon compleanno!" e ci abbracciammo.

"Grazie, amico mio!".

"Tieni, è per te!", le diedi il pacchetto regalo, "Non sai cosa ho dovuto fare per averlo!".

"Cosa hai fatto? Sono curiosa.".

"Non ci pensare... goditelo e basta.".

Duplica scartò il pacchetto e urlò dalla gioia.

"NOOOOOOOOOOOO!!! NON CI CREDO!!!", tirò fuori la Pokébambola Mew che aveva sempre desiderato e la abbracciò forte come se avesse già  paura di perderla. "MEW!!! MEW!!! LA BAMBOLA IN EDIZIONE LIMITATA!!! LA CERCAVO DA ANNI!!! Oh, Magma! Grazie! GRAZIE!", mi stritolò di abbracci dalla contentezza.

"AHI! Eh... sono felice che ti piaccia.", dissi un po' sofferente per via della strizzata di Duplica.

"Mi hanno regalato anche altre Pokébambole che mancavano alla mia collezione... ma per quella di Mew avevo perso lo speranze! Oh, non so come ringraziarti!".

"Mi basta che tu sia felice.".

"Ditto!", sentii vicino al mio piede.

"Ehi, Ditto!", presi in braccio il Pokémon di Duplica e lo accarezzai, "Ciao, amico!".

"Di-dit-ditto!", rispose felice il Pokémon Mutante, con quel suo sorrisino spensierato sul suo corpo goffo dal caratteristico color rosa acceso e il suo aspetto gelatinoso e denso.

"Dai, Magma! Vieni! Dobbiamo prepararci per lo spettacolo di questo pomeriggio e avrei bisogno del tuo aiuto.".

"Oh... OK! Ma non sono tanto preparato.".

"Sciocchezze. Ce la farai! Dai, amico, andiamo!", Duplica mi trascinò via con sé.

Che dire di lei... è Duplica, una mia cara amica; è una persona sempre felice, vivace e unica, con quei vaporosi capelli verde-blu, raccolti in due code folte, quella sua T-Shirt rossa con una stella gialla sul petto e quel suo jeans a zampa d'elefante. Appassionata e grande collezionista di Pokébambole dalla nascita, adora i Pokémon per la loro bellezza e la loro simpatia. Cercava una bambola in particolare, quella a forma di Mew, il Pokémon Leggendario di tipo PSICO; era la sua bambola preferita, molto rara, che sono riuscito a trovare dopo una ricerca matta e disperata solo due giorni prima. La festa di Duplica era sempre povera di ragazzi, dato che la ragazza ha l'insolito vizio di imitare tutto e tutti alla perfezione usando toni accurati e vestiti alla giusta misura; infatti questo dà  fastidio a parecchi di loro ma a me, invece, diverte vederla imitare perfettamente persone e Pokémon con l'aiuto di Ditto, specialmente se le persone che imita mi stanno antipatiche. Aveva molti parenti e cugini!
Sentii alcuni bambini dire: "Uffa, mamma, ma perché siamo dovuti venire? Lo sai che mia cugina mi sta antipatica! Mi imita sempre mentre faccio cose di cui non vado fiero!" oppure "UUUAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!! VOGLIO TORNARE A CASAAAAAAA!!!" e le rispettive mamme rispondevano a tono.


Seguii Duplica in casa. In camera sua c'erano alcuni ragazzini che si divertivano con le bambole e i vestiti di Duplica.

"EHI!!! No, non toccate quei vestiti! Sono di scena e mi servono per lo spettacolo di dopo!", disse la ragazza. "Sciò! Andate nel salotto! Torniamo tra poco!".

Rimanemmo in camera da soli ad organizzarci i costumi e le parti da recitare.

"Allora, Magma, ecco! Come già  sai, tu farai il Professor Oak.", mi porse un camice bianco e un toupet, "Il copione l'ho cambiato un po' ma hai un'innata dote nel memorizzare uno scritto anche se lo leggi una volta sola. Quindi, rileggi il copione e ripetilo come meglio puoi, mi raccomando.", disse Duplica.

"Beh, spero solo di non fare brutte figure.", arrossii.

"Fidati, Magma. L'abbiamo provato tante volte. Devi solo adattare il vecchio copione con quello nuovo e parlare come il Professore. Inoltre, ti porterai dietro dei Pokémon con te al Centro Pokémon (ovviamente sarà  Ditto che si trasformerà  usando TRASFORMAZIONE). Io farò l'Infermiera Joy. Vedrai che il resto verrà  del tutto naturale.".

"Se lo dici tu...".


Dopo una mattinata passata a giocare con alcuni Pokémon dei parenti di Duplica, si era già  fatta ora di pranzo. Aahh, quante leccornie a forma di Pokémon buffi: c'erano pizze a forma di Jigglypuff, polpettine che sembravano dei Voltorb, uova sode con degli occhi disegnati sopra come per rappresentare degli Exeggcute, cioccolatini a forma di diversi Pokémon e tante altre cose. Quanta fantasia!

"Signore e signori!", disse il padre di Duplica.

"Magma, vieni!", Duplica mi prese da parte e ci mettemmo dietro ad un siparietto messo su apposta nel salotto.

"State per vedere un mini-spettacolo che non vi immaginerete nemmeno. Mia figlia, ormai sapete, è brava nell'imitare chiunque le capiti a tiro! Oggi vi renderà  partecipi di una delle sue performance, insieme al suo inseparabile Ditto e al suo carissimo amico Magma. Spero che questa recita sia di vostro gradimento. Un caloroso applauso e che lo spettacolo abbia inizio!".

Dopo un po' di applausi, entrammo in scena. Il palchetto era allestito come un Centro Pokémon. Io ero vestito da Professor Oak, l'illustre Professore Pokémon di Biancavilla, con tanto di camice (troppo lungo, a dire il vero) e parrucchino. Non me ne ero mai accorto ma mi dissero che la mia imitazione della voce di Oak era identica alla voce originale!

"Buongiorno! C'è nessuno?!", recitai. "Infermiera Joy?!".

"Eccomi, Professore!", uscì Duplica da dietro il sipario vestita perfettamente da Joy: parrucca rosa scuro, con due ciocche sistemate ad anello dietro la nuca, vestitino bianco corto che termina con una gonna corta ma larga e il classico cappellino da infermiera sulla testa. Una Pokébambola Chansey era sistemata al suo fianco; "Buongiorno! Cosa posso fare, per lei, oggi?", continuò.

"Oh, niente di faticoso, ragazza mia. Terrò una lezione per i futuri novizi allenatori di Pokémon e voglio fare in modo che Bulbasaur, Charmander e Squirtle siano in perfetta forma per quel momento.".

"Oh, nessun problema allora, Professore! Benissimo! I ragazzi saranno contentissimi! Dia pure a me, che ci penso io.".

Feci finta di far uscire un Pokémon dalla Poké Ball e Ditto, di nascosto, si trasformò (con l'aiuto di un'immagine di un Bulbasaur) in un Bulbasaur e si mise sul bancone.

"Oh, ma quanto è carino!", Duplica-Joy prese Ditto-Bulbasaur e lo mise dietro al bancone, cosicché potesse di nascosto tornare da me per ripetere lo stesso procedimento, trasformandosi in un Charmander e poi in uno Squirtle, aiutandosi sempre con delle immagini, senza le quali (in mancanza di Pokémon in carne e ossa) non riuscirebbe ad eseguire la mossa TRAFORMAZIONE.

Alla fine, Duplica prese le tre Poké Ball finte, le pose su un carrellino e sparì dalla scena dicendo “Ci vorrà  solo un attimo.â€. In dieci secondi, Duplica si vestì da Agente Jenny, con la classica divisa color blu elettrico da poliziotta, parrucca verdognola, rossetto sulle labbra, fischietto al collo e scarpe col tacco alto. Entrò, quindi, dall'altro lato del palco urlando: "Professor Oak!!!".

"Salve, Agente. E' successo qualcosa?", dissi.

"Il suo laboratorio! E' tutto sottosopra!".

"COSA!?!?! E' impossibile! Andiamo a vedere!", urlai.

Uscimmo dalla scena; si sentì il suono che si attiva quando un Pokémon viene curato (come nei videogiochi)... tempo dieci secondi e Duplica ridiventò Joy, la quale rientro sul palco, con le tre Poké Ball, e si accorse che era rimasta sola.

"Ma... Professore, dove...???", recitò.

Qualcuno tra il pubblico disse: "WOW!! Che effetti! Che velocità . Sono davvero bravi come imitatori!".

Cambiò la scena; il palco si trasformò nel laboratorio di Oak, con Poké Ball aperte a destra e a manca per terra, senza Pokémon. Duplica si era rivestita da Jenny e rientrammo di nuovo in scena.

"Ha visto, Professore?", disse Duplica-Jenny.

"Ma chi può essere stato?", dissi.

Un po' più in là , c'erano dei Pokémon (che in realtà  erano le Pokébambole di Duplica lasciate lì per terra).

"Guardi, Agente! I Pokémon sono lì!", esclamai.

Mentre ci avvicinammo, le Pokébambole vennero tutte catturate con una rete da caccia.

"NO!!!", urlai!

Una voce registrata (da Duplica, ovviamente, con un tono un po' mascolino) rimbombò nella stanza: "AH AH AH AH AH!!! Questi Pokémon diventeranno strumenti del male e di guadagno per me! AH AH AH!!!".

"Chi sei?", disse Duplica-Jenny, "Fermo! Ti dichiaro in arresto!".

La voce: "AH AH AH!!! SOLDI, COLLEZIONE, FAMA, POTERE!!!".

"Chiami i rinforzi, Agente Jenny! E anche la Neuro... questo qui è pazzo!", dissi e Duplica uscì di scena per poi riapparire vestita da...

"Come osate mettervi contro il Cacciator-Collezionista di Pokémon? La pagherete cara! Questi Pokémon saranno miei e ci guadagnerò soldi a palate!". Era completamente vestita di nero, con un berretto sulla testa, una mascherina sugli occhi e una cintura rossa con una Poké Ball appesa.

"Scordatelo!", esclamai. "Sono per i futuri allenatori! Non per ladruncoli da quattro soldi come te!", urlai.

"Lo vedremo, Professore dei miei stivali! Pidgey, vai a combattere!" e Duplica fece uscire dalla Poké Ball un vero Pidgey.

"Vai, Growlithe!", dissi e Ditto si trasformò (sempre di nascosto e osservando un'immagine di un Growlithe) in un Growlithe e fece finta di uscire dalla Poké Ball.

Simulammo una lotta Pokémon per un po' di tempo; fu emozionante e piacque molto al pubblico; diedi poi il colpo di grazia!

"Growlithe! RIDUTTORE! VAI!!!", Ditto-Growlithe colpì piano e per finta Pidgey, che fece finta di essere scaraventato sulla rete, la quale tornò giù e liberò le bambole.

"NOOOOOOO!!!", recitò Duplica. "Non finisce qui, Professore dei miei stivali! Ritornerò!" e scappò con Pidgey dietro al sipario per ritornare poi vestita da Jenny.

"Professore!", disse.

"E' scappato!", dissi, "Ma almeno i Pokémon stanno bene!".

"Meglio così!", disse Duplica-Jenny, sollevata, "La prossima volta, lo arresterò!".

"Bravo, Growlithe! Hai fatto un ottimo lavoro.", accarezzai Ditto-Growlithe, "Ed ora, riportiamo questi Pokémon in laboratorio.".

"Bene, Professore! Io torno in Centrale!", disse Duplica-Jenny facendo il saluto di polizia.

"Grazie di tutto, Agente.", salutai! Duplica uscì di scena e si rivestì subito da Joy e mi venne incontro con le tre Poké Ball che le avevo dato.

"Professore! Che è successo?"

"Niente, Infermiera, non si preoccupi. Va tutto bene. Grazie per avermi portato i Pokémon. Ora vado a tenere la mia lezione. Arrivederci a presto!", dissi, mentre raccoglievo le bambole.

"Arrivederci, Professore!", salutò Duplica-Joy, con uno sguardo incredulo. Il sipario si chiuse e si alzarono applausi fragorosi dalla... mini-platea.

Io, Duplica e Ditto tornammo normali e ci inchinammo davanti agli applausi.

"AH AH AH AH! Grazie, Spero vi sia piaciuta la nostra piccola recita!", esordì Duplica, inchinandosi. "Ringrazio soprattutto Magma, il quale aiuto è stato più che prezioso! E non dimentichiamo poi il mio fedele Dittooooooooooooo!!!", io e Ditto salutammo e ci inchinammo davanti ad altri applausi, "Ora mi cimenterò nell'imitazione di alcuni Pokémon grazie a costumi fatti da me e all'aiuto di Ditto, ovviamente! Per rendere più interattivo lo spettacolo, lascierò che siate voi a scegliere il Pokémon da farmi imitare. Prego, Magma! Goditi pure con comodo lo spettacolo!", concluse Duplica invitandomi a sedere.


"AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!", si alzò improvvisamente un urlo agghiacciante.

"Ma cosa...???", pensai.

"AIUTO!!! IL MIO EEVEE!!! SCAPPA, NON FARTI PRENDERE!!!".

Tutti i presenti alla festa guardarono fuori dalla finestra: una ragazza era in ginocchio per terra e il suo Eevee correva disperato lontano dal suo aggressore, che sembrava molto familiare: tenuto nera, con una grossa
«
R
»
stampata sulla maglietta e un largo cappello nero sulla testa, con la visiera che gli copriva completamente gli occhi.

Si creò un putiferio, in città : le persone in giro entrarono nel panico quando il Team Rocket invase la città  e rubò i Pokémon degli altri. Era una squadra di malintenzionati che non aveva in mente altro che il potere.

"NO, LASCIATELI!!!", si sentiva urlare; degli Oddish che sparivano dentro a dei sacchi, degli Psyduck maltrattati e chiusi in gabbia, dei Vulpix colpiti da dei PISTOLACQUA di Pokémon nemici più forti di loro... un disordine totale! Ogni casa venne completamente invasa e setacciata dagli ufficiali del Team Rocket... anche quella dove eravamo noi!

"AIUTOOOOOOOOOOOOO!!!", tutti cercarono di mettersi in salvo e di proteggere i loro Pokémon... senza successo. Vidi che uno del Team era già  stato a casa mia!

"GROWLITHE!!!", urlai, il mio Pokémon, svenuto, era tra le braccia di quel malfattore. Corsi verso quel tipo e gli tirai le braccia, "LASCIA STARE IL MIO AMICO, MALEDETTO!!!".

"Ehi, levati di mezzo, pulce!!!", disse l'ufficiale e qualcosa mi prese e mi allontanò da lui con forza: era un forzuto Machamp dall'aria minacciosa, con un braccio che mi teneva sospeso in aria e le altre tre pronte a colpirmi se avessi fatto una mossa sbagliata; ebbi paura e fuggii lontano da lui, non appena mi mollò. Tutti fuggirono dalla casa di Duplica... già  consapevoli, purtroppo, che i loro Pokémon sarebbero stati comunque presi.

"NOOOOOOO!!! DITTOOOOOO!!!", urlò Duplica in preda al panico, quando il suo Ditto venne catturato e portato via. Presi Duplica per mano e la allontanai da quel disordine. Piangeva.

"Maledetti! No... i nostri Pokémon!!!".

"Stai tranquilla, Duplica... li riprenderò io!", dissi.

"Davvero? Ma sei da solo!".

"E combatterò da solo! Anche il mio Growlithe è stato preso: lo faccio anche per lui! Tu rimani qui, al sicuro; ci penso io!" e uscii fuori.

"Magma...", disse lei in lacrime.

La casa si svuotò. Il Team Rocket uscì con il loro bottino; io li spiai e aspettai che le acque si calmassero. Poi iniziai a pedinarli con passo felpato ma...

"MAGMA!!!", mia madre mi chiamò: la vidi correre disperata verso di me; mi si avventò contro e mi abbracciò fortissimo.

"Mamma! Come stai!?".

"Stai bene, tu? Il Team Rocket vi ha fatto del male?", chiese anziosa mia madre.

"A me no... ma hanno preso Growlithe e Ditto!!! Ma... cosa hai sul braccio?".

Mia madre aveva una ferita e dei lividi sul braccio, che nascose con indifferenza.

"Ti hanno picchiata?!?", dissi con un filo di voce.

"Eh?! Ehm... no... Magma... tranquillo.".

"Oh no... io non sto affatto tranquillo... QUESTA NON GLIELA PERDONO!!!", corsi via.

"MAGMA, NO! E' PERICOLOSO!!!", urlò da lontano mia madre ma non le diedi ascolto. Ero furioso: non solo hanno catturato e maltrattato tutti i nostri Pokémon... ma avevano anche menato mia madre! Era il colmo! Seguii il Team Rocket di soppiatto. Vidi che si fermavano di fronte alla Silph S.p.A.; un ufficiale tenne un discorso intimidatorio nei confronti dei cittadini:

"Da adesso in poi, Zafferanopoli è sotto il controllo del Team Rocket! Nessuno uscirà  da questa città  finché il nostro piano non avrà  successo! Se qualcuno di voi si azzarda a metterci i bastoni fra le ruote, giuro sul mio onore che ve ne pentirete, TUTTI!!! Quindi, se non volete che i vostri Pokémon facciano una brutta fine, vi conviene collaborare!"; l'ufficiale si rivolse, poi, ai suoi seguaci: "Oggi è un grande giorno! Finalmente il Team Rocket invaderà  l'azienda principale della regione! Tutti i Pokémon cadranno in mano nostra, dopo tutto questo! Chiudete le entrate di questa città  e non fate né entrare né uscire nessuno, chiaro? Questo Mr. Mime penserà , intanto, ad isolare completamente la città  dal resto del mondo usando un potentissimo attacco BARRIERA.", notai un Mr. Mime con le mani alzate, vicino all'ufficiale che parlava, "Non commettete errori e tenete a bada questi impiastri.", indicò la folla impaurita, "E se trovate dei clandestini... riservate loro un trattamento speciale. Mi sono spiegato? VIVA GIOVANNI!!!" e tutti i seguaci risposero "VIVA GIOVANNI!!!", alzando il braccio sinistro.

Mi guardai in giro: c'erano soldati e soldatesse dappertutto!!! Uomini, donne e persino ragazzi e ragazze giovanissimi si sparpagliarono e, come parassiti, invasero la città  e importunarono i passanti, rubando e maltrattando i Pokémon che gli capitavano a tiro. Rimasi nascosto, a vedere tutto lo scempio che si stava creando: che cosa orribile nei confronti di innocenti creature! Non potevo stare a guardare! Dovevo pur fare qualcosa! Vidi da lontano un furgone, dal quale provenivano versi di Pokémon. Mi avvicinai pianissimo e guardai dentro: c'erano più di un centinaio di Pokémon intrappolati come sardine!

"Vi aiuterò ad uscire da qui, amici. Resistete!" e provai a scassinare il portellone ma senza successo.

Notai che Ditto era sul sedile davanti, insieme al mio Growlithe: erano entrambi svegli ma feriti.

"Ditto, Growlithe! Non preoccupatevi, amici! Vi porterò fuori di qui!". Erano felici di vedermi ma erano praticamente a pezzi! Non potevo salvarli tutti; ruppi il finestrino anteriore e presi solo loro due, con la speranza di trovare aiuto per salvare gli altri.

"Tranquilli, amici! Cerco aiuto e ritorno, promesso!", sussurrai. Feci per tornare indietro ma...

"EHI, TU! VIENI QUI!!!", un soldato del Team Rocket mi corse dietro.

"Cavolaccio!", scappai con Ditto e Growlithe tra le braccia e corsi dietro a un muro; seminai l'ufficiale e, dopo aver girato l'angolo, qualcosa mi colpì al petto e caddi a terra.

"AHI! Non fatemi del male, vi prego! Lasciate stare i miei Pokémon!", urlai disperato, con gli occhi chiusi... ma, quando riaprii gli occhi, vidi che a colpirmi era stato l'attacco AZIONE dell'Eevee che era fuggito all'inizio di tutta questa vicenda. Il Pokémon era arrabbiato, spaventato e mostrava i denti! La sua vaporosa coda era tutta dritta, le orecchie lunghe erano alzate come per minacciarmi e la sua sciarpa di pelo foltissimo era tutta scompigliata.

"Oh... piccolino, non sono cattivo. Io sono qui per aiutarti. Fidati di me. Dai, vieni. Ti porterò in salvo.", dissi ma Eevee usò FULMISGUARDO su di me ed ebbi paura. Vedendomi seriamente spaventato, Eevee allora capì che non ero del Team Rocket. Ditto e Growlithe gli spiegarono tutto (nel loro linguaggio, ovviamente). Allora Eevee mi saltò in grembo come per chiedermi scusa. Accarezzai quel tenero volpino.

"E' tutto a posto. Non sono arrabbiato. Ti capisco: di questi tempi non è facile fidarsi delle persone. Dai, ora andiamo, ti riporto dalla tua allenatrice!" e corsi con i miei tre amici verso casa di Duplica, senza essere visto... finché...

"PIGIOTTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", un Pidgeotto mi beccò ripetutamente sulla testa.

"VIA!!! VAI VIA!!!", urlai nel panico.

"Eccolo, è il ragazzino di prima! Ottimo lavoro, Pidgeotto! Ora, prendetelo!!!", mi corsero incontro quattro soldati, oltre a quel Pidgeotto! Ormai mi sentivo spacciato ma continuai a correre ovunque... finché non mi fermai in un vicolo cieco!

"OH, NO!!!", esclamai; mi girai, con le spalle al muro. Gli ufficiali mi sbarrarono l'unica via di fuga.

"Sei in trappola! Dacci quei Pokémon e non ti faremo male!", disse uno dei soldati. Un altro di loro lanciò una Poké Ball, dalla quale uscì un Nidorino: batté le zampe per terra, minaccioso, mostrando il suo lungo corno appuntito e velenoso sulla fronte.

"MAI!!! Non lascerò i miei amici nelle vostre mani, delinquenti!!!", urlai con quel poco coraggio che mi era rimasto.

I Pokémon mi scesero dalle braccia, pronti a combattere... ma io non ero in grado di sostenere una lotta come quella! Non era come alla recita di Duplica, dove era tutto programmato.

"DI-DITTO!!!".

"GRAU-GRAULI!!!".

"UUUIIIVIII!!!".

"Amici!!! Cosa fate?! E' pericoloso!", dissi!

"Nidorino, VELENOSPINA! Subito!", ordinò uno dei soldati! Nidorino eseguì un potentissimo attacco VELENOSPINA sui miei tre Pokémon!

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", corsi davanti ai miei amici e feci loro da scudo... beccandomi il VELENOSPINA al loro posto; fu dolorosissimo!

"AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!", caddi a terra, avvelenato. I miei Pokémon cercarono di soccorrermi, gridavano, piangevano... ma i soldati li presero con forza e li portarono via, con Nidorino e Pidgeotto al loro seguito. Io mi sentivo morire... li vedevo troppo lontani... e troppo sfocati.

"A-ami-ci... nooo... oowwwww...", alzai piano una mano come per raggiungerli... svenni.


Pokémon soggetti a esperimenti... Pokémon che venivano inseriti in macchinari che liberavano energia elettrica su di loro... macchinari che risucchiavano la loro energia vitale! E' orribile! Eccolo, il laboratorio segreto dove il Team Rocket sta sfruttando i Pokémon per i suoi loschi piani! Sono furibondo e incontrollabile! Sfondo la porta con un calcio; gli sguardi degli scienziati del Team Rocket sono rivolti verso di me.

"EH??? E tu chi sei?!?!?!", disse uno di loro.

"Sono... il vostro INCUBO!!!", lancio una Poké Ball, liberando il Pokémon più forte del mondo, avvolto da un'ombra scura. Il Pokémon carica energia e genera una fortissima esplosione: un lampo di luce accecante abbaglia il laboratorio...


Mi risvegliai in un letto d'ospedale; peccato, stavo di nuovo sognando! La mia testa era rivolta verso la finestra: il Team Rocket era ancora vigile in città . Girai la testa e vidi che mia madre mi teneva la mano.

"MAGMA!!! Oddio, mi hai fatto preoccupare!", mia madre mi abbracciò contenta ma in lacrime.

"Ciao, Magma... come stai?", c'era anche Duplica; era molto dispiaciuta.

"Mamma... quelli del Team Rocket... hanno preso tutti i Pokémon... non posso permettere loro di fare questo... sono... miei amici...".

"Non ti lascerò affrontare quei loschi tipi, figlio mio! Se non ti avessi trovato in tempo sarebbe stato troppo tardi! Sei stato immobile, avvelenato, in questo letto per una settimana!", urlò disperata mia madre.

"Su, Signora, si calmi.", disse Duplica.

Una settimana di convalescenza??? Ormai il Team Rocket doveva aver creato uno scompiglio assurdo, durante il periodo in cui ero in ospedale! Non osavo immaginare! Guardai fuori dalla finestra a fianco al mio letto: un soldato stava importunando una passante e le rubò la borsa con tutte le Poké Ball dentro. Non sopportavo più vedere quelle cose! Ormai i nostri Pokémon erano tutti sotto il controllo di quei delinquenti e nessuno osava fermarli! Erano troppo forti; la polizia era stata totalmente soppressa dagli ufficiali del Team Rocket. Ma qualcosa, lì fuori, attirò la mia attenzione: un ufficiale alto e muscoloso, dai capelli a punta, biondi e ribelli, con occhiali da sole sulla fronte, un bazooka sulla spalla, diversi proiettili giganteschi, che somigliavano a dei Voltorb, appessi alla cintura e tenuta mimetica militare corse a parlare con i suoi colleghi.

"Arriverà  tra poco, finalmente! Il Capo sta per arrivare!", disse quel soldato ad alta voce, "Un elicottero dovrebbe arrivare qui a momenti!".

Il Capo del Team Rocket, colui che ha permesso tutto questo... che farabutto! Se mi fosse capitato davanti, lo avrei fatto nero! Ma non potevo muovermi; ero ancora mezzo avvelenato.

"Bene. Alla fine ti sei svegliato, ragazzino.", arrivò il dottore, "Mi fa piacere. Tua madre ti ha salvato. Ancora un minuto e ci rimanevi secco.".

"Dovevo... proteggere dei Pokémon innocenti... chiunque l'avrebbe fatto... vero?", dissi agonizzante.

"Credo che nessuno avrebbe avuto lo stesso tuo sangue freddo di proteggerli come hai fatto tu, Magma. Sei stato davvero coraggioso.", disse Duplica.

"Avevo promesso... a dei Pokémon prigionieri dentro un furgone... che li avrei salvati... dopo aver cercato aiuto... non ho mantenuto la mia promessa...", una lacrima mi scese lungo la guancia, "Sono molto dispiaciuto...".

"Tranquillo, Magma. Non è colpa tua... hai fatto del tuo meglio per loro e sicuramente capiranno.", disse mia madre con calma; alla fine, cambiò argomento, "Comunque, ha chiamato tuo padre, durante questo macello. E' furioso! Dice che hanno bloccato tutte le entrate della città  e non riesce ad entrare nemmeno combattendo! Lui stava ancora ad Aranciopoli quando è iniziato tutto questo! Nel tornare, ha visto cosa stava succedendo e ora è bloccato fuori! Quando gli ho detto di te è andato su tutte le furie! Ma, nonostante tutto, non è riuscito ad avere la meglio e a passare.".

Mio padre è il responsabile della sicurezza cittadina e portuale di Kanto, la cui sede è ad Aranciopoli (comodo, visto che lì c'è anche il porto); il dipartimento dove lui lavora gestisce anche le operazioni di polizia. E' lui che garantisce la sicurezza in tutte le città ... ma stavolta il controllo è perso! Ma mio padre non ha colpa, in questo caso.

"Non posso credere che nessuno si sia messo in mezzo per reprimere tutto questo... che ne sarà  dei Pokémon?!?!? ME LO DITE!?!? CHE NE SARA' DI LORO!?!?!?!", cominciai ad agitarmi... l'elettro-cardiogramma al quale mi avevano collegato impazzì.

"Calmati, Magma, ti prego!", pianse mia madre nel vedermi così agitato e mi abbracciò; il dottore e Duplica erano dispiaciuti; io ero debole e pensieroso. Ormai non c'era molto da fare... se non pregare.

"Ascoltate!", urlò Duplica.

Un rumore di pale si fece sempre più vicino; guardammo tutti oltre la finestra: arrivò, dopo un minuto, un elicottero che atterrò a diversi metri dall'ospedale. Ne uscì un uomo alto, con capelli color castano scurissimo e cortissimi, vestito di nero e con una piccola
«
R
»
rossa sul lato destro del petto.

"Benvenuto, Capo! E' tutto pronto! La aspettavamo con ansia!", disse l'ufficiale in tenuta militare che avevo visto prima, salutando il suo superiore col braccio sinistro alzato. Il Capo salutò con un cenno e si allontanò verso l'azienda della città . Che brutto spettacolo! Quello doveva essere il Giovanni di cui parlavano gli ufficiali prima di invadere la Silph S.p.A.! Girai la testa dall'altro lato cercando di pensare ad altro... ma senza successo.


Passò un'altra settimana e finalmente uscii dall'ospedale, con mia madre e Duplica al mio fianco... e un ufficiale Rocket alle calcagna che ci teneva d'occhio in caso di mosse false. Si scorsero ufficiali del Team Rocket dappertutto, insieme ai loro Pokémon schiavizzati, a guardia di edifici presumibilmente importanti (per essere protetti in quella maniera). L'entrata della Silph S.p.A. era controllata da ben cinque guardie e alcune case erano praticamente distrutte.

Tornammo finalmente a casa e Duplica ci lasciò. L'ufficiale che ci scortava si allontanò con lei senza dire una parola. Non feci altro che ritornare nella mia camera (risistemata alla meglio, dopo l'invasione) e guardare, rattristato e in lacrime, la foto del mio amico Growlithe con me a 3 anni mentre gli lanciavo un frisbee.

"Se solo fossi già  un allenatore... quei malfattori avrebbero pane per i loro denti!", pensai in preda all'ira.

"ODDIO!!!", urlò mia madre dal piano di sotto. Scesi di corsa giù per vedere cosa succedeva.

"PAPA'!", urlai dalla gioia nel vedere mio padre che era tornato clandestinamente in città . Ci abbracciammo tutti.

"Sono riuscito a passare clandestinamente grazie al Ninetales di un mio collega: ha creato un diversivo incendiando una struttura e, mentre il Team Rocket era impegnato con l'incendio, io, il mio collega e il suo Ninteales siamo passati.", spiegò mio padre.

La clandestinità  crebbe a dismisura, in quegli ultimi giorni: alcuni automezzi del Team Rocket presentavano clandestini a bordo che volevano eludere la sorveglianza dei criminali; ma vennero quasi tutti scoperti e trattati peggio di chi invece seguiva a malincuore i loro ordini.

"Siamo contenti!", disse mia madre, "Ma i nostri Pokémon sono in pericolo!".

"Che cosa vogliono da noi, papà ?! Perché li trattano male?", chiesi disperato.

"Ne parliamo dopo, figliolo! Per ora non ci pensare. Ora ceniamo prima e ci distraiamo un po'; pensare sempre a tutto questo male, purtroppo, non risolverà  niente... ci demoralizzerà  ancora di più.", rispose mio padre.


Dopo cena, andai in camera mia. Dopo un po', mio padre mi raggiunse, chiuse la porta e mi spiegò tutto:

"Figliolo, ormai sei abbastanza grande e intelligente per capire cosa sta succedendo; anche se hai solo 6 anni, sei un ragazzino molto sveglio e determinato, una cosa molto insolita per un bambino della tua età . Questa gente, però, è pericolosa e spietata e non puoi affrontarla da solo. Il Team Rocket è un'organizzazione criminale che ha l'unico obiettivo di ottenere il controllo del mondo e del mercato utilizzando i Pokémon come strumenti di guerra e per fare soldi. I Pokémon non si ribellano per il semplice motivo che il Team Rocket fa loro un lavaggio del cervello per renderli loro schiavi in qualche modo. Ora che hanno preso il controllo della Silph S.p.A. forse hanno in mente di far costruire oggetti malevoli per controllare meglio i Pokémon. Non oso pensarlo! La fama di questa fabbrica non è passata inosservata: le loro invenzioni sono molto utili affinché gli allenatori abbiano tutto ciò che serva loro per una vita più comoda con i loro amici. Comunque, lo so cosa vuoi domandare: il Team Rocket prova qualcosa per i Pokémon? Quei soldati riflettono su tutto quello che stanno facendo? Io dico di no. E' gente con la quale deve avere a che fare un allenatore di Pokémon serio! Dobbiamo solo pregare che qualcuno o qualcosa venga in nostro soccorso. So che è stupido da dire... ma, per il momento, tu non pensarci. Ti prometto che andrà  tutto bene... tutto si risolverà . Bisogna avere fede. Ora dormi; buonanotte. E mi raccomando: non cacciarti in altri guai! Mi hai fatto stare in pensiero per tutto il tempo in cui eri in ospedale!", concluse con un tono serio e un po' arrabbiato. Annuii triste e mio padre uscì.

Rimasi sveglio quasi tutta la notte, a pensare a quell'uomo che avevo visto dalla finestra dell'ospedale, il Capo: dal suo aspetto sembrava un normale uomo... ma in realtà  era una persona dal cuore di pietra, spietato nei confronti dei Pokémon, che voleva sfruttarli egoisticamente per ottenere benefici economici. Disgustoso! Alla fine, presi un po' di sonno.


"CE LA PAGHERETE CARA!!!", urlo rabbioso. Il Pokémon misterioso usa un'onda di energia che distrugge tutto e fa saltare in aria tutti gli strumenti degli scienziati. Tutti i membri del Team Rocket scappano via, spaventati. Corro a liberare i Pokémon intrappolati, approfittando della situazione.

"Scappate, amici! Veloci!!!", ma non si muovono... hanno uno sguardo vuoto.

"Oh... oddio, no... no...", entro nel panico.

"Troppo tardi, ragazzino!", mi giro: il Capo del Team Rocket mi guarda con odio e con un ghigno beffardo; schiocca le dita... e il mio Pokémon misterioso si mette dalla sua parte.

"Ma che fai?!? Noi siamo amici! Non farlo, ti prego! NOOOOOOOO!!!".

Il Pokémon genera un'energia di colore nero e fa esplodere tutto... ed io...


BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!

Mi svegliai di soprassalto, il mattino dopo: ci fu un'immensa esplosione!

"Oddio!!! Era solo un altro dei miei sogni! Ma che succede là  fuori?", dissi respirando affannosamente; guardai dalla finestra: i soldati del Team Rocket corsero a vedere cosa era successo; mi precipitai fuori casa anche io, con i miei genitori, e alla fine lo vidi: c'era un Charizard, un enorme drago di fuoco, che volava a pochi metri da terra, con un ragazzo sul suo dorso; il ragazzo aveva una maglietta nera sotto un gilet rosso, jeans celeste scuro, uno zaino giallo sulle spalle e un cappello rosso con visiera rivolta all'indietro sopra dei ciuffi di capelli castani ribelli; volava sul suo imponente Pokémon e combatteva contro il Team Rocket per riportare la pace in città .

"WOW!!! Che cosa pazzesca! Ma chi è?", esclamai affascinato, guardando quel ragazzo che combatteva con grinta e sangue freddo quei maledetti farabutti. Non assistemmo a tutto il combattimento: mio padre ci riportò dentro. Sentimmo altre esplosioni... e i soldati del Team Rocket fuggirono dalla paura! Ci affacciammo di nuovo ma... non c'era più nessuno lì fuori. Era tutto finito? No: i soldati del Team Rocket avevano solo chiamato i rinforzi, che corsero spediti verso la Silph S.p.A., dove vidi il misterioso ragazzo entrare di corsa con il Charizard al suo fianco.

Tutto tacque! Ci fu un silenzio di tomba in città  per diverse ore... non c'era nessuno in giro. Alcune persone e vicini cominciarono ad uscire allo scoperto per cercare di capire cosa succedeva.

"Tutto questo silenzio è inquietante!", disse tremante mia madre tra le braccia di mio padre.

"Signori, è normale, tutto questo?", esclamò un vicino verso di noi.

Ma neanche il tempo di rispondere né di mettere il naso fuori dalla porta che...

CRAAAAAASSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!

L'ultimo piano della Silph S.p.A. esplose... e quell'uomo, il Capo del Team Rocket, scappò insieme ad alcuni suoi aguzzini a bordo dell'elicottero che giunse nel frattempo a prenderlo.

"RITIRATAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!", urlò quel soldato dai capelli biondi in tenuta militare che vidi la settimana prima dall'ospedale e il Team Rocket, nell'arco di una sola mezz'ora, sparì dalla città ... e dall'entrata della Silph S.p.A. e di altre strutture uscì una vagonata di Pokémon!

Tutti quanti corsero a ricongiungersi con i loro amici e ritrovarono il sorriso! E poi lo vidi... che correva verso casa nostra, felice.

"GROWLITHE!!! MAMMA, C'E' GROWLITHE!!!", corsi verso il mio amico e lo riabbracciai, dopo tanto tempo. "Mi sei mancato tanto, amico!". I miei genitori sorrisero.

"Grau-grauli-grau!!!", abbaiò felice il mio amico leccandomi la faccia.

"Magma! E' finita, finalmente! EVVIVA!!!", urlò dalla gioia Duplica, mentre mi raggiungeva con in braccio il suo Ditto appena liberato. Ci abbracciammo tutti calorosamente: era davvero finita!

"Ora potremmo finalmente rivivere in pace e in armonia con i nostri amici.", disse mio padre, "Ma bisognerà  aumentare la sicurezza di questa città  per evitare che tutto ciò si manifesti di nuovo. Presenterò rapporto nel mio ufficio ad Aranciopoli e renderemo la nostra città  ancor più sicura e adatta ai nostri piccoli amici, promesso!", concluse, facendosi la croce sul cuore con le dita.

"Uuuuiiiviiiii!!!", sentii vicino al mio piede: era Eevee... ed era felice!

"Piccolino! Sono contento che tu sia salvo!", lo presi e lo coccolai, finché non arrivò la sua padrona.

"Grazie mille per averlo difeso, ragazzo. Grazie di cuore. Mi dispiace che sia andata così ma fortunatamente si è risolto tutto.", la padrona riprese Eevee.

"Oh... nessun problema!", arrossii e la padrona se ne andò via felice e salutando.

Eravamo tutti contenti e già  si organizzarono le riparazioni degli edifici distrutti. Intanto, di quel ragazzo che ci salvò non si vide neanche l'ombra... ma ecco alla fine che, dal punto dell'esplosione all'ultimo piano della Silph S.p.A., qualcosa spiccò il volo: era il Charizard di prima, il quale volò via veloce con il suo allenatore sul dorso... ma con lui c'era anche altre tre persone! Chi erano? Sparirono tutti nel cielo assolato e da allora non si ebbero più loro notizie... ma tutti passarono comunque alla leggenda come nostri salvatori e come dimostrazione che si può diventare forti solo se i nostri Pokémon sono al nostro fianco, se diamo loro tutto l'affetto che meritano e se li proteggiamo con tutti noi stessi. Non si seppe quale losco piano aveva in mente il Team Rocket ma sapevo solo che, pessimista come sono, sarebbero ritornati... e speravo, se fossero tornati, di essere già  diventato un ottimo allenatore di Pokémon per poterli sconfiggere e vendicarmi.

"Grazie di tutto, misterioso allenatore.", pensai commosso osservando il punto in cui erano scomparsi in volo, "Spero di diventare come te.".


Nessuno seppe i dettagli dell'invasione: il silenzio stampa aveva fatto sì che tutto il periodo dell'occupazione della città  rimanesse un mistero. Solo una cosa fu certa: grazie a mio padre, la sicurezza venne alzata a livelli inimmaginabili, cosicché queste situazioni non accadessero più.

Questa è stata la scintilla che ha innescato in me la bomba dell'avventura! Tutto quello a cui avevo assistito mi fece rendere conto che volevo a tutti costi aspirare a diventare il più grande e potente allenatore di Pokémon, condividere passioni, pensieri, parole e tante emozioni con queste creature e proteggere il mondo da ogni male; scoprire nuovi posti insieme ai Pokémon divenne il mio più grande desiderio. Nulla mi avrebbe più fermato, se i Pokémon sarebbero stati al mio fianco. E presto sarei diventato come quell'allenatore misterioso!

"Chissà  se diventerò mai potente quanto lui.", pensai di continuo, ogni giorno che passava, steso sul mio letto a osservare il vuoto.

 
 
Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D
 
 
Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma

000.gif
    
058.gif
Il protagonista del racconto. Possiede un Growlithe domestico, il quale è molto affezionato al ragazzo sin dalla sua nascita. A 6 anni, Magma ha vissuto, fortunatamente per poco tempo ma comunque con grande sofferenza, nella sua città  devastata dal male e dalla dittatura. Grazie ad un misterioso eroe e allenatore di Pokémon, insieme al suo Charizard, la città  è stata liberata e ora Magma vuole a tutti i costi diventare potente come lui: un prode difensore, oltre che un grande allenatore. Capirà  ben presto che la rabbia che tutto questo gli ha fatto salire e l'intervento di amici speciali hanno sviluppato in lui qualcosa di poco comune. Però possiede anche un...
«
pregio di crescita
»
(per non dire
«
difetto
»)
: tutti gli dicono che sembra molto più grande di almeno 6 anni! Beh, in effetti è vero... ma non si sa ancora per quale motivo!


 
Duplica
EP176_Duplica.png
    
132.gif

La migliore amica di Magma, col suo inseparabile Ditto. Adora imitare la gente e i Pokémon usando toni studiati alla perfezione e abiti da lei stessa cuciti... cosa che però la rende odiosa per molti suoi parenti e conoscenti. Il suo Ditto la aiuta nell'organizzare spettacoli di imitazione.


 
Giovanni
108.gif
Il Capo del Team Rocket, colui che ha organizzato l'invasione di Zafferanopoli. Da subito odiato dal protagonista, non si sa cosa ha in mente. Sta di fatto che, per invadere la Silph S.p.A., deve aver scoperto qualcosa di veramente diabolico per ottenere il controllo dell'azienda, dei Pokémon e del monopolio di Poké Ball. Successivamente battuto dall'eroe col Charizard, non si hanno più sue notizie da 4 anni.


 
Il misterioso eroe
187.gif
    
006.gif
Attualmente non si conoscono molte informazioni sul suo conto... se non che possiede un Charizard molto forte e un coraggio che non ha eguali per la mente del protagonista; divenuto per lui un eroe e una leggenda per tutta la città , Magma aspira a diventare l'allenatore più forte del mondo, dopo aver imparato dal ragazzo che la forza risiede tutta nella fiducia nel proprio compagno Pokémon.

 
 
Il primo capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P
Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 1! :D Buona lettura! ^^

 

Capitolo 1 - Chi trova un amico, insegue i suoi sogni

 

Piccola anteprima: 4 anni dopo la crisi, Zafferanopoli ritorna al suo vecchio splendore. Magma compie finalmente 10 anni e può iniziare la sua carriera da allenatore grazie ad un regalo di compleanno davvero speciale!

 
 
Capitolo%201.gif

 

 

L'arena è piena di persone. Si sentono boati di ovazioni e battimani fragorosi, ragazzi e ragazze che fanno il tifo per il loro contendente preferito.

"Continua così! Il tuo Pokémon è una forza!".
"Non fermarti alla prima difficoltà ! VAIIIIIII!!!".
"La chiave sta tutta nella fiducia nei tuoi amici!".
Sono pronto per continuare a lottare! Il mio Arcanine ha subito un brutto colpo ma è ancora in piedi; il Victreebell avversario è fortissimo ma... il mio fedele Pokémon lo è di più!
"Arcanine! Concludiamo con un FUOCOBOMBA a tutta potenza!", grido.
Arcanine sputa dalla bocca una potente fiammata a cinque diramazioni! Victreebell è immobile e impaurito... l'allenatore avversario rimane sconvolto dalla potenza dell'attacco! FUOCOBOMBA colpisce, esplode tutto... e Victreebell perde conoscenza in una coltre di denso fumo nero!
"Victreebell non è più in grado di lottare! Vince Arcanine!!! E il nuovo Campione della Lega dell'Altopiano Blu è Magma, della città  di Zafferanopoli!", grida l'arbitro.
"YYYEEEEEEEEAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!", si erge dagli spalti una ola tutta per me! Incredibile! Ho vinto... non ci credo!
"Arcanine, vieni qui, bello! AH AH! Sei il migliore!", abbraccio Arcanine, mentre il Presidente della Lega si avvicina con il Trofeo del Campione in mano!
 
"Grazie, grazie! Per me è un onore! Ma non ce l'avrei mai fatta senz... eh?!!?".
Mi svegliai: ero a letto e come al solito stavo sognando... e parlando da solo!
"Non mi ha visto nessuno... meno male!". Guardai l'orologio.
"Cavolo, sono le 10:30! Ho dormito troppo! Come mai mamma non mi ha svegliato?".
Scesi piano le scale verso la cucina, stropicciandomi gli occhi... ma non appena li riaprii, mi spaventai alla vista di tanta gente presente in casa!
"AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!", urlarono.
"GHAAAHH!!! Che paura! Ma cosa...", urlai e mi guardai: ero ancora in pigiama! Che vergogna; c'erano tutti i miei parenti che mi osservavano, vicini compresi.
"Buon compleanno, figliolo!", disse mio padre. Growlithe mi saltò sulle braccia felice.
"E' già  il mio compleanno?!", dissi mentre salutavo Growlithe accarezzandolo, "Caspita... non me ne sono nemmeno accorto! Ma... allora da oggi ho... 10 ANNI!!! SIIIIII'!!!", urlai dalla gioia.
Sono passati 4 anni dalla tragedia che colpì Zafferanopoli; la città  venne, nel frattempo, ristrutturata alla meglio, tornando finalmente al suo originario aspetto; quei momenti tristi di invasione e distruzione da parte del Team Rocket mi indussero a non desiderare altro che diventare un grande allenatore di Pokémon... come il ragazzo che ci aveva salvato; quando compii 10 anni, capii che il mio desiderio stava finalmente per avverarsi!
"Incredibile...", disse un vicino, "Hai 10 anni... eppure sembri un 16enne! Non so com...".
"Ehm... Magma, vai a vestirti, su.", tagliò corto mia madre. Non capii il perché di tale gesto ma non mi importava. Obbedii e corsi a vestirmi. Quando tornai, vidi che Duplica era appena arrivata insieme al suo Ditto.
"Ciao, Magma! Buon compleanno!", sorrise Duplica mentre mi corse incontro per abbracciarmi.
"Grazie, Duplica! Ciao, Ditto!", sorrisi felice, mentre lei mi tendeva un pacco.
"Per te! Ora puoi partire all'avventura senza problemi.", disse la ragazza.
Scartai il pacco: un bellissimo zaino capiente per metterci strumenti vari, ideale per l'avventura che mi aspettava.
"Oh, ma questo è lo zaino ufficiale della Lega dell'Altopiano Blu! Grazie, amica mia. Ne avevo proprio bisogno!", dissi felice.
"Di-ditto! Ditto!", fece felice Ditto.
Ricevetti tanti altri regali: un videogioco, una maglia perfetta per gli allenatori, delle Pozioni, il "Manuale dell'allenatore novizio" e diverse bacche per i Pokémon. Le Bacchepesca erano insuperabilmente buone.
"Magma, dai! Usciamo fuori! E' tutto preparato nel giardino.", disse mia madre.
Quando uscimmo, vidi che nel giardino avevano preparato delle tavolate piene di roba da mangiare, tutto pronto per l'ora di pranzo. Mentre aspettavamo, un sacco di Pokémon dei miei parenti vennero a giocare con me, Duplica, i miei cugini e i figli dei vicini.
"Ma quanto è carino, questo Vulpix!", disse mio cugino René, mentre accarezzava un Vulpix.
"Io, invece, stravedo per questo Psyduck. E' così buffo!", disse mia cugina Marty, sorella di René, col suo solito tono da maschiaccio, mentre batteva piano la mano sulla testa del Pokémon Papero di mia zia (già , mia cugina è un maschiaccio... fisicamente e caratterialmente parlando).
"Già , Psyduck è proprio buffo!", dissi, "Allora, Psyduck, è da tempo che non ti vedo! Tutto a posto?".
"PSAY!", fece il paffuto papero con la testa fra le zampe, confuso; aveva il becco sporco di cioccolato.
"Ciao, ragazzino!", mi venne incontro un vicino di casa, che era anche un dipendente della Silph S.p.A., "Auguri! Ho saputo che tra un po' partirai all'avventura con i Pokémon. Beh, allora questo ti sarà  molto utile, vedrai!" e mi fece l'occhiolino mentre mi dava un pacchetto. Lo scartai... "E' un PokéGear! Così potrai consultare la mappa di Kanto, ascoltare la radio e chiamare amici e parenti ovunque ti trovi! Lo abbiamo creato da poco e ci tenevo a regalartene uno.", concluse sorridente il vicino.
"WOW! Grazie mille! E' stupendo!", dissi mentre mi applicai al polso lo strumento. Lo accesi: potevo consultare la mappa della regione e usare le schede in dotazione per ascoltare la musica e chiamare al cellulare.
 
"Ehi, Magma! C'è il nonno!", disse mio padre.
Notai mio nonno arrivare sorridente con un grosso pacco regalo in mano.
"Ciao, Magma! Tanti auguri! Come va?".
"Ciao, nonno! Grazie di essere venuto!", abbracciai feice il nonno.
"Tieni! Questo è per te. Abbine la massima cura, mi raccomando!" , disse il nonno poggiando a terra il pacco.
"Caspita, nonno!!! E' enorme! Ma cos'è?".
"Cosa aspetti? Aprilo e vedrai!".
Tutti quanti si posizionarono in tondo attorno al pacco. Lo scartai: era una grossa teca di vetro con dentro... UN UOVO DI POKE'MON poggiato su un cuscinetto!!! Eravamo tutti stupiti.
"WOW! Un Pokémon!!! Per me?!?", dissi, quasi non ci credevo.
"Certo! Mentre lavoravo alla Pensione Pokémon, ho visto nel cortile quest'uovo; sembra che sia apparso dal nulla! Non si sa come sia successo ma... SORPRESA! Però devi promettermi che ti occuperai di lui con tutto te stesso. Questo Pokémon è molto particolare!", disse il nonno.
"Il mio primo Pokémon... dentro quest'uovo...", avevo il luccichio negli occhi, "Lo prometto, nonno! Diventerà  un Pokémon sano e forte. Parola di futuro allenatore!", dissi determinato, battendomi il pugno sul petto.
Mio nonno lavora alla Pensione Pokémon, situata tra Zafferanopoli e Celestopoli. Chissà  quanti Pokémon deve aver visto, in vita sua! Ha un sacco di fotografie con Pokémon che hanno avuto i cuccioli! Che teneri!
Il mio uovo era quasi tutto giallo-oro, con alcune striature marrone chiaro; era bellissimo rimanere a guardarlo con la speranza che si schiudesse al più presto.
"Posso toccare?", disse René.
"NO!!! Guardare ma non toccare!", disse suo padre, "E' molto delicato!".
 
Tutti erano impegnati a mangiare. Io, invece, continuavo a fissare il mio uovo, desideroso di sapere quale Pokémon sarebbe uscito fuori: chissà , un Poliwag, un Bulbasaur, o magari un Pikachu! Ma comunque a me non importava tanto: volevo solo che, qualunque Pokémon fosse, crescesse sano e che mi volesse bene. Ero così felice e non stavo più nella pelle: volevo partire all'avventura con il mio nuovo amico!
"Magma, dai, vieni a mangiare. La pizza si fa fredda, altrimenti!", disse mia madre.
"Ma no, dai, lascialo stare.", la interruppe il nonno, "Quando un Pokémon esce dall'uovo è importante che la prima persona che veda sia il suo allenatore, in questo caso. E' questione di Imprinting. Se l'uovo si dovesse schiudere all'improvviso mentre Magma non è presente può succedere un disastro. Portiamogli la pizza e restiamo vicini a lui.", concluse.
Rimanemmo quasi tutti accanto alla teca con l'uovo, a mangiare pizza, patatine e altre golosità  simili.
"Chissà  cosa uscirà ...", fantasticò il figlio del vicino, "Uno Zapdos! Un Pokémon Leggendario! Adoro i Leggendari! Loro ci proteggono, sapete?".
"Un Pokémon Leggendario?!? Pensi davvero che...?", esclamai.
"No, lo escludo. Nessuno mi ha portato Pokémon Leggendari, alla Pensione. Me lo ricorderei... sono talmente rari.", disse il nonno.
"Che ne pensate di un Rattata?", disse mia zia. Altri espressero le loro opinioni.
"No no no! Un Farfetch'd!".
"Un Mr. Mime?".
"Magari un Caterpie!".
"NOOOOO! Un Goldeen!".
"Un Mew!", risposta prevedibile da parte di Duplica.
"Ma non è un Leggendario, Mew? Io dico un Tauros!".
"L'uovo è troppo piccolo per contenere un Tauros! Io spero sia un Jigglypuff. Che tenerello!".
"No no no no no no no no!!! Un Clefairy! E' molto raro! Chissà , può essere la volta buona che ne vedo uno dal vivo!".
"E va bene. Ora basta!", urlai piano, zittendo tutti, "A dire il vero, a me non interessa che Pokémon sia. L'importante per me è che, essendo il mio primo Pokémon, impariamo a vivere insieme un'avventura che sta per cominciare, a volerci bene... e a non lasciarci mai.", conclusi, col luccichio negli occhi, rivolto al mio uovo.
"Ben detto! Il legame di un allenatore con il suo primo Pokémon è inscindibile!", disse mio nonno. "E poi, onestamente, credo che...".
"MAGMA!!! GUARDA!!!", urlò Marty. Mi girai di scatto: l'uovo, da dentro la teca, si stava muovendo! Rimossi il coperchio. Sentivo che di lì a poco si sarebbe schiuso! Fu emozionante; eravamo tutti con il fiato sospeso a guardare lo spettacolo della nascita.
"WOW... sto vedendo nascere un nuovo amico!", pensai. L'uovo tremò una volta... tensione crescente... l'uovo tremò due volte... avevamo tutti il groppo in gola... l'uovo tremò tre volte... e... e si fermò...
"Eh!? Un falso allarme!!?", disse mio nonno.
"NOOOOO! Peccato!", rimanemmo tutti delusi.
"Beh, non c'è fretta. Forse il Pokémon non si sente ancora pronto.", commentò il nonno. "Dategli un po' di tempo e vedre...".
Un lampo di luce accecante ci abbagliò! Proveniva dall'uovo!
"EH!?!??!?", esclamai con le mani davanti agli occhi.
L'uovo non si vedeva più in mezzo a quel bagliore. Urlavamo tutti quanti dallo stupore. Il cuore mi batteva fortissimo; non riuscivo ad emettere un filo di voce per esprimere cosa stavo provando in quel momento. Il bagliore, pian piano, si fece meno intenso e vidi l'uovo creparsi... finché il guscio non sparì; rimase una sfera luminosa che prese forma, poco a poco, sopra al cuscinetto; fu una scena straordinaria! Dunque è così che nascono i Pokémon! Sentivo un'energia potentissima... cosa stava succedendo? Alla fine, la luce si dileguò... ed eccolo: il Pokémon era nato!
"Un Abra!", esultò il nonno, "Un tipo PSICO! Straordinario! I tipi PSICO sono rari e molto forti e hanno poteri mentali superlativi! AH AH! Ma guardatelo, quanto è carino! Pare che dorma!".
Un Abra... che bello... ed era il mio nuovo amico, col suo caratteristico color giallo-oro, le spalle e la parte superiore del busto color marroncino, zampe e coda lunghe, dita adunche e un viso che assomiglia a quello di una volpe, con occhi chiusi e orecchie piccolissime. Il Pokémon si stiracchiò e rimase seduto sul cuscinetto.
"Ciao!", sorrisi ad Abra, ero molto emozionato e non riuscivo a dire altro. Abra, nonostante gli occhi chiusi, mi stava guardando o no? In quel momento non sembrava... ma il suo volto era rivolto verso di me; fluttuò a mezz'aria e si posò sulle mie ginocchia. Forse voleva salutarmi e conoscermi meglio. Tutti ci guardavano stupefatti. Avevo un po' di paura ad accarezzarlo ma alla fine non successe niente. E fu subito amicizia!
"Ciao, piccolo! Io sono Magma! Benvenuto al mondo!", gli dissi, sorridendo.
"A-br-a!", disse il piccolo amico, presumibilmente felice... e scomparve con un suono tipo... KZIN!
"Ha usato TELETRASPORTO!", esclamò il nonno.
"EH!?!? Ma dove è andato? Abra, Abra dove sei?". Tutti lo cercarono ma poi Abra riapparì sulla mia testa: KZIN!
"A-a-bra! Abra!", rise divertito il Pokémon.
"AH AH AH!", ci divertimmo tutti. Abra scese dalla mia testa, fluttuò davanti a me e mi abbracciò, come se io fossi suo padre.
"WOW! Allora mi vuoi già  bene! Sono felice, amico!", dissi ad Abra ricambiandogli l'abbraccio.
"Oh, guardate. Quell'Abra è veramente allegro! Hanno subito legato! Non è magnifico?", disse felice mia madre.
Growlithe e Ditto si avvicinarono.
"Ehi, ragazzi! Salutate il nostro nuovo amico. Abra, loro sono Growlithe e Ditto. Sono miei vecchi amici e vogliono conoscerti.", dissi.
"Grau!", salutò Growlithe.
"Diiiiiiii!", fece Ditto. Abra si avvicinò a loro e salutò.
"Aaa-braaa!".
Ditto, improvvisamente, si trasformò in un Abra e il mio Abra si stupì, quasi si spaventò.
"Ditto! Quante volte ti ho detto di non spaventare così i cuccioli?", rimproverò Duplica.
Abra era comunque calmo e mi guardò come per chiedermi se era tutto a posto. Come l'avevo capito? Non so... la mia mente percepiva certe cose, da quel momento... sarà  stato l'istinto! Sono cose che si capiscono al volo, no?
"Tranquillo, Abra. Fa sempre così. E' il suo modo di salutare: si trasforma nel Pokémon che ha davanti.", gli dissi con calma. Lo presi e mi alzai. "Hai fame? Andiamo a mangiare?".
"Aaa-braaaaaa!", beh... a quanto pareva aveva molta fame!
Mangiammo tutti insieme, tutti felici! Abra si era subito integrato con noi e si fidava di tutti e non voleva allontanarsi da me per nessun motivo. Mangiò un pezzo di hamburger.
"Buono, Abra?", chiesi.
"Abra!", annuì Abra.
"AH AH AH! Tieni, assaggia queste bacche che ho ricevuto oggi! Sono buone.", gli porsi delle bacche. Abra le mangiò con gusto!
"A-abra! (gnam) Abraaaa! (gnam gnam)", era felicissimo! Tutti ci guardarono divertiti e sorridenti.
"Uppa, lo voei acch'io un Poémon totto mio!", disse il bambino più piccolo del gruppo.
"Non ho mai visto un Abra così vivace!", esclamò il nonno. "Sarà  un Pokémon davvero unico!".
"Lo credo anch'io, nonno!", dissi.
 
La festa durò per tutto il giorno. Giocammo assieme ai nostri Pokémon e Abra si divertì un mondo! Il suo gioco preferito divenne ben presto il nascondino (ma dai!) e non lo trovavamo mai! Che divertimento!
Giocavamo anche a rincorrerci.
"Non mi prendi!", urlai ad Abra mentre correvo ma quando usava TELETRASPORTO (KZIN!) e mi raggiungeva subito mi rimangiai ogni parola.
"Cavolo! Ma sei un campione! AH AH AH!", presi Abra e lo abbracciai.
"A-bra! Abra-aaa!!!", rideva.
 
Si fece presto sera. La festa finì e tutti se ne andarono.
"Grazie per essere venuti, amici! E' stata davvero una bella giornata! Grazie di tutto!", salutai amici e parenti... un po' triste perché era finito tutto. Anche Abra salutava.
"Ah, dimenticavo!", si fermò mio nonno, si frugò nelle tasche e mi diede una lettera. "Questa te la manda il Professor Oak, della città  di Biancavilla. Sapeva che avresti compiuto 10 anni oggi e quindi ti ha scritto. Visto che io e lui siamo amici, mi ha chiesto personalmente di dartela. Leggila con attenzione, è importante!".
"Davvero? Il Professor Oak mi ha scritto? WOW!!! Posso partire definitivamente all'avventura!", esclamai gioioso. "Grazie, nonno! Abra è davvero un Pokémon straordinario! Grazie per avermi regalato un nuovo amico!".
"Di niente, caro nipote!", mi diede una pacca sulla testa, accarezzò Abra e se ne andò salutando.
"Ciao, Magma! Saluta, Ditto!", disse Duplica; il Pokémon rispose e se ne andarono insieme.
 
Dopo altri auguri e saluti, tornai in camera mia con Abra e Growlithe.
"Ecco, Abra! Questa è la mia camera. Ti preparo un lettino, aspetta!".
Abra si guardò intorno, curioso. Perlustrò ogni angolo della mia camera mentre mi infilavo il pigiama. Fluttuava sempre a mezz'aria finché non vide il letto: sollevò le lenzuola con la forza del pensiero e ci si infilò dentro. Mi divertii un sacco nel guardarlo.
"Abra!", sorrise.
"AH AH! E va bene, dai! Dormiamo insieme! Growlithe, vieni, dai! Ai piedi del letto, su.".
"Grauli!", Growlithe saltò sul letto e si accucciò e subito si appisolò.
"Buonanotte, Growlithe!". Mi infilai anch'io nel letto, con Abra alla mia sinistra: stava già  dormendo.
"Sono contento che siamo già  amici, Abra. Lo speravo da tanto tempo.", sussurrai mentre lo guardavo dormire. "Io e te faremo cose stupende, insieme! Conto su dite, amico! Non ti abbandonerò mai! Buonanotte... e sogni d'oro.".

Sentivo che, anche se Abra dormiva, mi stava ascoltando.

 

 

Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D

 

 

Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif

Dall'uovo Pokémon che Magma riceve dal nonno nasce un Abra, il quale si affeziona al protagonista già  alla sua prima vista. Verrà  successivamente chiamato Kazim e dimostrerà  di essere già  abbastanza potente, di possedere abilità  e attacchi incredibili e di essere protettivo nei confronti del suo futuro allenatore. In quanto primo Pokémon del protagonista, avrà  un ruolo centrale nella vita di Magma: non solo sarà  un suo fedele amico... ma sarà  soprattutto il primo tra tutti i Pokémon della squadra a capire fino in fondo le emozioni del suo allenatore.

 

 

Duplica
EP176_Duplica.png     132.gif

 

 

René, Marty e il nonno
015.gif     014.gif     075.gif

René e Marty sono i piccoli cugini di primo grado del protagonista. Sono fratelli: lui è molto giocherellone e anche molto sbadato... e lei è un maschiaccio sia fisicamente che caratterialmente. Stanno sempre insieme al loro nonno (che è anche il nonno di Magma), che è il gestore della Pensione Pokémon situata tra Celestopoli e Zafferanopoli, a giocare con i Pokémon lì depositati; sarà  proprio il nonno a dare il primo Pokémon a Magma e permettergli di iniziare la sua carriera di allenatore.

 

 

Il secondo capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 2! :D Buona lettura! ^^

 

Capitolo 2 - Prime esperienze

 

Piccola anteprima: L'amicizia tra Magma e Abra sembra essere già  davvero salda! Ma il ragazzo ha ancora molto da imparare. Comincia anche a percepire strane cose da lui mai viste né sentite né in cielo né in terra! Non potendo frequentare la Palestra locale per allenare il suo Pokémon (a causa dei genitori che glielo hanno categoricamente proibito per via della pericolosità  del Capopalestra), nonostante ci abiti accanto, non gli resta che allenare Abra a modo suo.

 

 

Capitolo%202.gif

 

 

Il mattino dopo mi svegliai di buon'ora (anche se, per l'emozione, avevo dormito ben poco), già  felice al pensiero che presto sarebbe giunto l'inizio della mia avventura insieme al mio primo, grande amico Pokémon: un cucciolo di Abra appena ricevuto in regalo da mio nonno. Avevo legato immediatamente con lui! Che emozione, non stavo più nella pelle all'idea di cominciare a viaggiare insieme!!!
"Buongiorno, mondo!!!", urlai ma... "Eh?! Abra??? Dove è andato?".
Lui e Growlithe non erano in camera; forse erano scesi a fare colazione. Poco male; mi alzai ma con il presentimento di essermi dimenticato qualcosa... qualcosa di molto importante.
"Uhm... c'era una cosa che dovevo fare... ma cosa?", pensai mentre mi vestivo ma più mi sforzavo di ricordare e meno mi ricordavo... finché non mi guardai allo specchio per sistemarmi e...
"GASP!!! Ma che...!?!?", diventai immediatamente cieco! Che stava succedendo? Tanto che mi sforzavo di pensare... che addirittura mi erano scoppiati gli occhi? No, impossibile... perché non vedevo tutto nero: era tutto viola... si formò, pian piano, un vortice viola che mi girava davanti, come se mi ci fossi fiondato dentro.
"Oddio, dove sono?!", lanciai un grido lungo e penetrante... che solo io sembrai udire: vidi un'immagine che prese forma e vidi... il passato!
"Ma... quello sono io!!! Queste immagini risalgono a ieri, il giorno del mio compleanno!", pensai spaventato e perplesso, "Perché sto vedendo questo?"; in breve tempo, rividi di nuovo il nonno che mi regalava l'uovo dal quale è nato Abra, assistetti di nuovo alla nascita di Abra e a come io e i miei amici giocavamo insieme ai nostri Pokémon; non feci altro che sorridere commosso nel rivedere tutti quei bei momenti; infine focalizzai la mia attenzione su mio nonno che mi dava...
"OH! Ecco cosa ho dimenticato! La lettera del Professor Oak! Ma dove l'ho messa?", neanche il tempo di finire questa domanda che mi apparì l'immagine di quando mi sono infilato il pigiama la notte precedente: la lettera di Oak mi era caduta dalla tasca dei pantaloni ed era andata a finire sotto al mobile. Si fece infine tutto nero... e ritornai in camera mia, dove rividi la mia immagine riflessa sullo specchio.
"Caspita... ora ricordo... ma come ho fatto?", guardai sotto al mobile e trovai la lettera! La presi.
"Da non crederci...", non feci che ripetere. "No, è ridicolo! Forse sono ancora mezzo addormentato e avrò sognato in piedi i bei momenti di ieri. Sì, deve essere così!". Finché...
KZIN!!!
"Abraaaa!", Abra si teletrasportò in camera e salutò contento.
"GASP! Oh, sei tu, Abra! Buongiorno! Dormito bene?".
"Abra!", annuì.
"Ottimo! Senti, ci siamo dimenticati di leggere questa lettera; la leggiamo insieme, così poi andiamo a fare colazione?".
Abra si fermò a fianco a me. Aprii la lettera e lessi (portava la data del giorno del mio compleanno):


Ciao, Magma!

Se stai leggendo questa lettera presumo che tuo nonno te l'abbia consegnata. E' un piacere conoscerti!
Volevo farti gli auguri per il tuo 10° compleanno; so che non vedevi l'ora di raggiungere tale traguardo per iniziare la tua carriera da allenatore!
Scommetto che fremi di gioia al pensiero di ottenere il tuo primo Pokémon grazie all'uovo che tuo nonno ti ha regalato.
Ascolta, altri ragazzi di altre città  cominceranno la loro avventura come te: ho indetto un incontro al mio laboratorio a Biancavilla per organizzarci alla meglio. Sei dei nostri? Sarei più che felice se passassi da noi a Biancavilla tra sette giorni: avrei una cosa da darti, ti sarà  utile.
Spero che, per quando verrai, il tuo Pokémon sarà  già  nato... ma credo che sette giorni siano sufficienti; altrimenti, fammi sapere.
Ti spiegherò tutto al nostro incontro tra una settimana. Mi raccomando, abbi cura del tuo Pokémon e fai in modo che cresca bene! A presto!
 
Professor Samuel Oak, Biancavilla.
 
 
"Hai sentito, Abra? L'illustre Professore dei Pokémon vuole incontrarci! Non è emozionante? Tra poco meno di una settimana partiremo all'avventura!", sorrisi.
"Abra! Abra!", fece il Pokémon tutto felice.
Mi vestii di corsa. Prima di scendere, però, mi tornò in mente quel che avevo visto prima di leggere la lettera.
"Abra... senti... ho visto delle cose, prima... mi ero dimenticato cosa dovevo fare e... ho avuto come... una visione... nah... lasciamo perdere, è ridicolo. Stavo ancora dormendo, probabilmente; fai finta che non ti abbia detto niente.", dissi alla fine, tagliando corto. Abra sembrava non avere idea di cosa stessi parlando; mi toccò la spalla e... KZIN!!! Ci teletrasportammo in cucina! Il TELETRASPORTO mi lasciava un po' di sasso, dato che in un batter d'occhio mi ritrovai in una posizione diversa... e la sensazione fu indescrivibile!
"AAHHHH!!! E voi da dove spuntate fuori?!?", urlò spaventata mia madre; mio padre si rovesciò il caffè addosso e Growlithe... beh, sembrava già  abituato all'improvvisa apparizione di Abra; infatti, continuò a mangiare tranquillo dalla sua ciotola.
"Teletrasporto, mamma! AH AH! Sentite, ho una cosa da dirvi!", rilessi la lettera anche ai miei genitori; ero eccitatissimo!
"Benissimo!", disse mio padre, mentre si asciugava inutilmente la camicia dal caffè, "Ora sei un allenatore a tutti gli effetti! Ma prima di andare a Biancavilla, durante questa settimana ti conviene allenare un po' il tuo Abra. Portalo in giro per la città  e fallo ambientare. Se qualcuno ti vuole sfidare, tu accetta. Usa il manuale che hai ricevuto ieri in regalo per cominciare in bellezza, può esserti utile.".
"OK!"; io e Abra facemmo colazione velocemente e così eravamo subito pronti per una giornata da trascorrere insieme in città .
"Perfetto!", disse mia madre, "Ora andate. Ma mi raccomando, ovunque andiate, state lontani da...".
"HHHHYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!", si sentì urlare fuori.
"NO, NON DI NUOVO IL TEAM ROCKET!!!", urlai in preda al panico!
"Macché, Magma!!!", urlò mia madre, preoccupata, "E' sempre per la solita...", si interruppe.
"Abra!!!", Abra si innervosì e levitò fuori. Corremmo tutti fuori a vedere cosa successe: un uomo era appena uscito dall'edificio accanto alla mia casa; correva, era agitatissimo, aveva tra le braccia un Pokémon ferito, che soffriva moltissimo.
"QUEL CAPOPALESTRA NON E' NORMALE!!! AAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!", urlò quel tizio, che corse via, in preda alla disperazione. Tutti lo guardavano fuggire... ma ormai erano abituati a vedere certe scene... ma io ancora no: queste situazioni mi inquietavano molto!
Ebbene sì... non vi ho ancora detto un piccolo particolare: abito vicino alla Palestra ufficiale di Zafferanopoli, avvolta nel mistero. Nessuno (si fa per dire) sapeva che tipo di Capopalestra ci fosse lì dentro, se non che era molto forte e pericoloso! La gente vi entrava e non ne usciva più... oppure usciva reagendo come quell'uomo che avevamo visto prima: feriti, urlando anche solo parole incomprensibili, con in braccio i loro Pokémon agonizzanti. Se chiedevi loro qualcosa sul Capopalestra... loro non rispondevano per la paura! Lì si allenano solo Pokémon di tipo PSICO: doveva essere il posto adatto per allenare il mio Abra ma...
"STATE LONTANI DA QUELLA PALESTRA!!! INTESI?!?!??!", mi rimproverò mia madre urlando, "E' PERICOLOSA! Se ci infilate anche solo un dito vi metto in castigo! Anche ad Abra!". Abra si tirò indietro, spaventato da mia madre. Mio padre era d'accordo.
"OK, OK! Afferrato! Niente Palestra! Ora scusa, ma dobbiamo andare! Ciao! Vieni, Abra!". Io e Abra corremmo via. Ma ci fermammo prima davanti alla Palestra, a guardare preoccupati quella strana struttura: sembrava tutto così tetro e abbandonato; anche se ero curioso, la paura di mettere piede lì dentro mi inquietava troppo... ma non tanto per l'avvertimento di mia madre... quanto per le voci che giravano sul conto di questa misteriosa e potente persona. I viali della Palestra presentavano due grandi aiuole ellittiche che avevano bisogno di una bella tosatura e, le piante, di una bella potatura. La scritta «Palestra di Zafferanopoli» sul cartello del viale della Palestra era troppo sbiadita.
"Questo posto è così da quando ero piccolo, Abra...", spiegai al mio amico, "Una volta, era una struttura abbandonata. Chissà  cosa succede realmente, lì dentro; me lo chiedo da anni. Prima, il Capopalestra era un'altra persona. Poi, è sopraggiunto un altro individuo che io non ho mai visto, il quale ha lasciato la vecchia Palestra all'ex Capo e si è rifugiato qui. Non ricordo neanche quando c'è stato, questo passaggio di staffetta. Ho la mente molto confusa. Chissà , però... se diventassimo abbastanza forti potremmo scoprire il mistero e battere quel Capopalestra! OK, rimanere qui non serve a niente. Vieni, Abra! Andiamo ad esplorare la città !", cominciai a correre.
"Abra!". Abra galleggiava a mezz'aria al mio fianco, felice e curioso di osservare la città  in cui ormai viveva. Oltrepassammo la Palestra e incontrammo...
"OK, adesso fate questo movimento! Un, due, un, due! Chiaro? OOOOHHH, guarda chi c'è!!!", il Maestro del Dojo Karate era tornato a Kanto dopo mesi di assenza e stava insegnando ai suoi allievi alcune mosse di lotta, nel giardino. Indossava il solito abito da karateka sorretto dalla sua cintura nera e, sulla fronte, aveva una fascia rossa come ornamento, appena sotto l'attaccatura dei suoi capelli neri come la pece. Il Maestro esultò non appena mi vide; "Ma guardati, stai diventando sempre più grande! Non sembra proprio che tu abbia 9 anni, eh?", continuò.
"Ma-macho! Choke!", il suo Machoke mi salutò.
"Salve, Maestro! Ciao, Machoke!", dissi. "Eh, lo so... ma ci sono abituato. Comunque, è da tempo che non ci si vede!".
"AH AH AH! Sì, ho avuto da fare, ragazzo! Come sai, il Dojo Karate ha bisogno di noi in ogni angolo della nazione. Vero, Machoke?".
"Maaaaa-choke!", Machoke si batté un pugno sul cinturone da lottatore che sorreggeva i sui calzoncini neri.
"Lo immagino!", dissi. Abra fece capolino dalla mia spalla.
"Abra!", salutò.
"HYAAAA!!! Un Abra! Mandalo via! VIA!!!", urlò il Maestro dal panico. Machoke era incredulo. Gli allievi osservarono sgomenti la reazione del Maestro. Abra si spaventò e si demoralizzò un po'.
"Non si preoccupi, Maestro.", calmai il Maestro, "E' un mio amico, l'ho ricevuto in dono ieri! E' solo un cucciolo.", mi girai verso Abra con un sorriso, "Tranquillo, Abra, è tutto a posto." e il mio Pokémon si riprese.
"Uff, i tipi PSICO sono il mio incubo, soprattutto gli Abra!", disse il Maestro con le mani nei capelli, "Se non fosse per loro, a quest'ora il Dojo Karate sarebbe ancora la Palestra ufficiale di Zafferanopoli. Povero me, che umiliazione! Quella persona non è normale! E' un incubo, davvero!", continuò indicando la Palestra PSICO, "Stacci lontano! E' un consiglio da amico. Comunque, scusami; niente di personale nei confronti di quell'Abra; io neanche sapevo che fosse tuo... ma... aspetta, quindi da oggi sei un allenatore?".
"Esatto!", sorrisi, "Adesso ho 10 anni; non più 9, come aveva detto prima. Ora devo scappare, però! Dobbiamo allenarci! Arrivederci, Maestro! A presto, Machoke!" e scappai con Abra al mio seguito, lasciando il Maestro incredulo e sbalordito al tempo stesso. Machoke salutò.
 
Il Dojo Karate è una seconda Palestra famosa in Zafferanopoli ma, in passato, una dura battaglia tra il Maestro e il Capopalestra attuale di tipo PSICO ha stabilito chi in realtà  doveva ottenere l'ufficialità  della Palestra e l'autorità  di concedere la Medaglia agli allenatori della Lega dell'Altopiano Blu. Quindi, ora il Dojo Karate è solo una normale struttura dove Pokémon di tipo LOTTA e i loro allenatori-lottatori possono affinare le loro capacità . E poi, il Maestro, non essendo un Capopalestra, ha ottenuto la possibilità  di fondare dei Dojo Karate anche in altre regioni, come Johto (in base a ciò che mi ha raccontato in passato), per questo è quasi sempre assente a Kanto. Io e il Maestro siamo amici; mi dà  spesso utili consigli di vita... ma quando si tratta di Pokémon PSICO, neanche respirare sarà  più un gioco da ragazzi per lui.
Io e Abra passammo davanti all'uscita Nord della città , dove dominava un'imponente struttura: la Stazione Ferroviaria del Supertreno, la nuova attrazione della città  e grande portatrice di turismo e grazie alla quale il Maestro del Dojo Karate può arrivare a Johto con uno schiocco di dita (si fa per dire, ovviamente)! Grazie alla Stazione Ferroviaria, i collegamenti tra le varie regioni sono finalmente saldati e Zafferanopoli, per via del suo passato, è divenuta la città  più visitata di Kanto. Moltissimi allenatori di altre parti vengono ogni giorno qui a comprare souvenir, combattere e visitare la Silph S.p.A. grazie alle visite guidate giornaliere e le giornate non passano se non si sono tenute, in Piazza Centrale, migliaia di lotte tra Pokémon di allenatori turisti.

 
Corsi in lungo e in largo, mostrando luoghi vari ad Abra e fargli prendere confidenza con l'ambiente che lo circondava. Era felicissimo di girare la città  con me! Tutti ci guardavano... e sorridevano per la nostra felicità , compresi i Pokémon che erano con loro, come dei Primeape, dei Poliwrath e persino dei Golduck, molto rari qui in giro!
"Per la miseria, Abra! Hai visto? Un Golduck! Sono molto rari, qui!". Ci avvicinammo alla ragazza che possedeva il Golduck. "Scusami, è tuo questo Golduck?", chiesi.
"Oh, sì! Si è evoluto da uno Psyduck giusto ieri!", sorrise la ragazza.
"Golduck???", il Pokémon era titubante.
"Che bello! L'evoluzione dei Pokémon deve essere un evento strepitoso, proprio come la loro nascita!", dissi con gli occhi lucidi, "Non ho mai visto un Golduck così da vicino!", ero anche troppo vicino...
"GOOOOLLLDUCK! PPPRRRBLLBBLBBLBBLBLB!!!", Golduck mi sputò acqua addosso con PISTOLACQUA.
"GGGHHHHAAAAHHHH!!!".
Abra si intrapose tra me e Golduck per proteggermi; era nervoso.
"Golduck!!! Chiedi subito scusa!", ordinò la ragazza. "Mi dispiace, ma con gli sconosciuti è un po' irrequieto.".
"Golduck!", si intristì il Pokémon.
"ANF... è tutto a posto, lo capisco...", dissi mentre mi strizzavo la maglietta, "Abra, lascia stare, non è successo niente. Beh, allora vado. Grazie e scusate il fastidio! Ciao, Golduck!", corsi di nuovo via, fradicio, con Abra al mio fianco.
"Figurati. Scusatemi voi!", mi urlò dietro la ragazza.
"MAGMA!!!". Ad un certo punto, mi fermai e mi girai. Qualcuno mi chiamava.
"Ciao, Duplica! Ditto!", salutai.
"Di-ditto!", disse il Pokémon.
Duplica sembrava più solare che mai. Si portava sempre dietro il suo Ditto tra le braccia... ma stavolta aveva anche una Pokébambola a forma di Ditto sulla sua spalla destra. Eccentrica, non trovate?
"Ma... sei tutto bagnato! Che hai fatto?", mi chiese Duplica.
"Niente, lascia perdere.", dissi indifferente.
"OK, comunque... ti sfido! Ora che anche tu hai un Pokémon, possiamo combattere!".
"Va bene, accetto! Abra, sei pronto? Ma... dove sei? Abra?!?!", Abra non c'era più.
"Ma che fine ha fatto?", disse Duplica.
"Se lo sapessi...". Cercammo Abra in lungo e in largo e alla fine...
KZIN!!!
"Abra!", riapparì il mio Abra, con un oggetto in mano.
"Oh, eccoti. Devi cominciare a non farmi più certi scherzi, Abra. Se non ti trovassi, mi preoccuperei molto!", lo rimproverai.
"Abraaaa!", Abra si sentì in colpa.
"Su, dai è tutto a posto! Non è successo niente. Ehi, ti va di combattere per la tua prima volta?".
"Abra! Abra!", rispose di sì tutto eccitato. Si avvicinò a me e mi diede l'oggetto che aveva tra le mani.
"Cos'è?", io e Duplica osservammo l'oggetto, sembrava una grossa pietra, ma era molto leggera.
"Perché mi dai questo sasso?".
"Abra!".
Osservammo bene: quella specie di pietra aveva delle strane righe, due piccoli fori all'estremità  superiore e due larghe cavità  all'estremità  inferiore. La girai sottosopra: presentava quattro protuberanze appuntite, due a destra e due a sinistra. Questa grossa pietra aveva una forma quasi ovale... ma la sua leggerezza era, a dir poco, curiosa!
"Dici che la devo conservare?".
"Abra!", annuì il mio amico.
"OK, se proprio vuoi... anche se non capisco.", posai questa strana pietra nella mia borsa.
"Forse ho capito!", disse Duplica, "Di solito, due individui diventano amici scambiandosi un gesto! Abra avrà  voluto fare lo stesso con te: questa pietra simboleggerà  il vostro legame di amicizia e di fiducia. Vero, Abra?".
"Abra?!?", fece Abra incredulo.
"Oh, giusto... immagino che tu abbia ragione.", dissi incredulo anche io, "Grazie, Abra! Allora siamo ottimi amici!" e abbracciai Abra.
"OK, dai! Adesso lottiamo! Vai, Ditto!", urlò eccitata Duplica. Ditto era pronto a lottare, sicuro di sé!
"Benissimo! Diamo il via alla nostra prima lotta, Abra! Scelgo te, vai!", ero emozionatissimo! Stavo per lottare per davvero!
KZIN!!! KZIN!!! Abra si teletrasportò in posizione. Alcune persone vennero a guardare.

 
ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Duplica):
 
Prima le signore, Duplica. Prego!
Grazie ma sappi che ciò non mi addolcirà ! Vai, Ditto! TRASFORMAZIONE!
Ditto usa TRASFORMAZIONE!
Ditto si trasforma in un Abra.
OK... ehm (consulto il Manuale pratico)... TELETRASPORTO!
Abra usa TELETRASPORTO!
KZIN!!! Abra scompare.
Anche tu, Ditto! TELETRASPORTO!!!
Ditto usa TELETRASPORTO!
KZIN!!! Scompare anche Ditto.
Ricompaiono tutti e due, uno dietro l'altro.
Ancora TELETRASPORTO, Abra!
Abra usa TELETRASPORTO!
KZIN!!! Abra scompare di nuovo.
Anche tu, Ditto!
Ditto usa TELETRASPORTO!
KZIN!!! Anche Ditto scompare di nuovo.
Abra e Ditto ricompaiono uno sopra l'altro.

 

La lotta sembrava non avere fine!!! Infatti, dopo molti TELETRASPORTO... e diversi KZIN... Ditto e Abra iniziarono a stancarsi.
"Magma, ma Abra quali altri attacchi conosce?!?!?", chiese Duplica sull'orlo della noia.
"Ehm...", feci pensieroso e arrossito; lessi il Manuale pratico e mi vergognai di brutto nel dire, alla fine: "Conosce... conosce solo il TELETRASPORTO.".
Tutti i presenti che assistevano alla lotta caddero a terra in stile Â«anime» e se ne andarono delusi, definendomi un pivello. Che vergogna!!!
"Ma non puoi lottare con un Pokémon che non conosce mosse offensive, Magma. Non lo sapevi?", disse preoccupata Duplica. Il suo Ditto ritornò normale.
"Ehm...", ero spiazzato. Volevo nascondermi.
"Se non gli fai accumulare esperienza, il tuo Abra non diventerà  mai forte! Ma se non riesce a combattere attaccando, quale esperienza speri che ottenga?", mi diede il colpo di grazia.
"Cavolo! E adesso?", guardai Abra: era un po' triste e deluso ma io lo presi e lo accarezzai.
"Non preoccuparti, Abra.", dissi, "Come prima lotta non è andata bene ma non fa niente; l'importante e che io e te siamo amici e andiamo d'amore e d'accordo!".
"ABRA!", ritrovò il sorriso; aveva paura che io lo odiassi per la sua prima sconfitta... ma non era vero! Come l'avevo capito? Non so... sesto senso, forse.
"Dai, non è successo niente.", disse Duplica, "Ehi, hai pensato di dargli un nome? Un nome rende il vostro legame ancora più stretto!".
"Un... nome?", mi girai verso Abra che mi osservava (anche se non sembrava, con i suoi occhi sempre chiusi).
"Sì, un nome.", disse Duplica, "Sto ancora cercandone uno per il mio Ditto, anche se credo che prima o poi ci rinuncerò... perché lo chiamerei sempre «Ditto». Ma con voi due è diverso! Forse, dare un nome al tuo Abra sarà  ottimo per rendere la vostra amicizia più salda.".
"Uhm... vediamo!", dissi con un sorriso e un sopracciglio abbassato.
Pensai: "Diventerà  in futuro un Alakazam... KAZAM!!! No, troppo scontato... uhm... TRANSPORT, per via del suo TELETRASPORTO... nah... brutto e lungo! Ehi... aspetta! Quando si teletrasporta, nell'aria risuona qualcosa! Un suono tipo KZIN... uhm... forse... Alakazam e KZIN... Alakaaaa... Kaaa...zim... Kazim??? KAZIM!!! CI SONO!!!".
"Ho trovato!!!", urlai gioioso, "Kazim! Bel nome originale, non trovi?", dissi ad Abra.
"AAAAABRAAAAAAAAAA!!!", urlò felice anche Abra.
"WOW! Sei stato veloce, Magma! Complimenti! E sembra anche che gli piaccia moltissimo!", disse Duplica.
"Ottimo! Da adesso in poi, ti chiameremo Kazim! Sei contento, Kazim?".
"ABRAAAA!", Abra... ehm... volevo dire... Kazim fece delle capriole a mezz'aria, felicissimo.
"Ehi, Magma!", interruppe Duplica con uno sguardo stupito e sorridente, "Senti, forse so cosa puoi fare per Kazim. Perché non vai dal Signor Psiche, vicino all'uscita Sud di Zafferanopoli? Lui di tipi PSICO ne capisce e potrebbe esserti d'aiuto con gli attacchi psichici del tuo Abra.", concluse la ragazza.
"Oh, OK! Vedrò di andarci adesso. Tu che fai, mi accompagni?".
"Mi spiace ma adesso dovrei andare ad allenarmi per il mio prossimo spettacolo di imitazione insieme a Ditto.".
"Va bene, nessun problema.".
"Ah, dimenticavo! Volevo darti questa.", Duplica tirò fuori una Poké Ball nuova di zecca dalla sua borsa e me la diede. "Devi pur avere una Poké Ball per Kazim. Te l'avrei regalata ieri ma non sapevo che avresti ricevuto in regalo un Pokémon dentro un uovo".
"Oh, grazie. Sei sempre genitle. Quanto ti devo?".
"Dai, è un regalo! E' il minimo che possa fare per ringraziarti per la Pokébambola Mew che mi regalasti tempo fa!", mi sorrise.
"Nientemeno, tu ci pensi ancora?!?!", scoppiai a ridere. "Sono passati 4 anni, ormai!".
"Lo so ma... sai... per me è importante! AH AH! Va bene, devo scappare! Ciaooooooooooooooooooo!!!" e corse via con Ditto tra le braccia. La salutai con la mano.
Ero ancora fradicio. Misi ad asciugare la maglietta sotto al sole per qualche minuto. Dopodiché...
"OK, Kazim! Andiamo da questo Signor Psiche! Sarà  il nostro primo allenamento!", dissi, alzando il braccio in aria.
"Abra!", Kazim esultò eseguendo una capriola a mezz'aria.

Corremmo, dunque, insieme, recandoci entusiasti verso Sud.

 
 
Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D
 
 
Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif
 
 
Duplica
EP176_Duplica.png     132.gif
 
 
Maestro del Dojo Karate
050.gif     067.gif
E' un uomo molto saggio, il quale dà  spesso consigli a Magma, ma è anche, e soprattutto, il fondatore della disciplina marziale nazionale per antonomasia, il Dojo Karate, insieme al suo fedelissimo Machoke. Inizialmente, era anche il Capopalestra ufficiale di Zafferanopoli... ma in seguito ad una lotta contro una persona esperta di Pokémon di tipo PSICO, il Maestro perse l'ufficialità  della Palestra, la quale andò al misterioso vincitore. Ora, l'ex-Palestra è una normale struttura per permettere ad allenatori, lottatori e Pokémon di tipo LOTTA di migliorare le loro capacità . Il Maestro ha fondato dei Dojo Karate anche in altre regioni; infatti, a Zafferanopoli si vede di rado.

 
 
Il terzo capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P
Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Avviso ai lettori!!!


 


A causa di alcuni impegni personali prima e dopo le feste, non ho avuto il tempo per continuare a scrivere il romanzo. :(


Ma non temete! :) Non appena mi libero, comincerò a scrivere il capitolo 3! :D Abbiate solo un po' di pazienza.


 


Grazie per la comprensione.


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 3! :D Buona lettura! ^^

 

Capitolo 3 - Un inizio tra obiettivi e rivelazioni

 

Piccola anteprima: La prima lotta di Magma contro Duplica non va a buon fine... ma non tutte le speranze sono perdute: il vecchio Signor Psiche farà  capire al ragazzo che ciò che lo aspetta è molto di più di una semplice avventura da allenatore di Pokémon e che non ha nulla di cui preoccuparsi per la lotta appena persa! Passati i fatidici sei giorni, Magma e Abra (ormai nominato Kazim) partono alla volta di Biancavilla e giungono al laboratorio dell'illustre Professor Oak, dove imparano un sacco di cose nuove e fanno conoscenza, in maniera non proprio cordiale, con il loro primo rivale: Gary Oak!



Capitolo%203.gif

 

 

"Eccoci, dovrebbe essere questa.", dissi.
Dopo aver perso la nostra primissima lotta contro Duplica, io e Kazim andammo (su consiglio della nostra amica) a
Sud di Zafferanopoli, dove trovammo la casa più strana della città : da fuori sembrava una vecchia catapecchia abbandonata, dall'aspetto lugubre e lercio... ma dalla finestra si vedeva che l'interno era ben sistemato! Molto strano. Lessi il cartello della cassetta della posta, sul quale vi era scritto «Casa del Signor Psiche».
"La luce è accesa. Chissà  che tipo è, questo Signor Psiche. Coraggio, Kazim. Entriamo.".
"Abra!".
La porta si aprì da sola! Un po' preoccupati e pensierosi, entrammo con lo sguardo rivolto verso l'alto a osservare il soffitto, dal quale pendevano strani oggetti tra cui parecchi cucchiaini, maschere dall'espressione maligna e oggetti acuminati. Scatoloni aperti e pieni di libri adornavano l'ingresso e un fumo violaceo aleggiava per la stanza; al centro del salottino vi era disposta una scrivania d'epoca, sulla quale c'era un diario aperto e una piuma d'oca... che iniziò a muoversi da sola!!! Quel che vedevo era straordinario! La luce era accesa eppure non c'era nessuno!
"E' p-p-permesso?", chiesi un po' impaurito. Silenzio di tomba.
"Abra???", Kazim percepì qualcosa e mi si posizionò davanti per proteggermi: delle tende sospette, in un lato della stanza, si stavano muovendo; Kazim le spostò con la forza del pensiero rivelando, dietro queste, un vecchio uomo vestito di viola e con una lunghissima barba.
"Aaahh! Aspettavo da tempo questo nostro incontro, Signor Magma! Avevo previsto il suo arrivo da anni!", bisbigliò l'uomo con un sorriso mentre camminava lentamente verso di me; "E' proprio come mi aspettavo: un 10enne nel corpo di un 16enne. Ha fretta di crescere, ragazzo mio. Ma questo ha i suoi perché.".
"Lei... lei è il Signor Psiche?", dissi titubante e ignorando cosa avesse detto prima, "Come fa a sapere il mio nome? E come fa a sapere...".
"Tranquillo, ragazzo mio.", mi interruppe con calma l'uomo, "Io so tutto di lei. So che il suo desiderio è quello di diventare un Maestro Pokémon anche per proteggere tutto e tutti dai cattivi. Sì, il Team Rocket, 4 anni fa, è stato un duro colpo per lei; ragazzo mio, so per certo che vuole vendetta dopo tutto il trambusto che si è creato. Ho ragione?".
"Beh, sì... questo ragionamento non fa una piega.", dissi, "Qualcuno glielo avrà  detto, vero?".
"Tutti mi chiamano Signor Psiche. Riesco a vedere ciò che gli altri non vedono. Per questo so ogni cosa di lei. Il destino mi ha detto che il suo arrivo qui avrebbe cambiato ogni cosa. Ho aspettato con ansia che lei arrivasse... per poterla studiare.", disse il Signor Psiche con un sorriso.
"S-s-studiarmi!?!?".
"Abra???". Kazim si poggiò sulla scrivania e l'uomo si sedette dietro quest'ultima.
"Non stia in piedi. Si accomodi.", mi invitò a sedere e obbedii; quando mi sistemai, il vecchio continuò:
"Voglio cominciare con una domanda. Perché è venuto da me?".
"Beh... ho ottenuto questo Abra in regalo come mio primo Pokémon e volevo sapere di più sui Pokémon di tipo PSICO. Per questo sono venuto da lei.".
"Per quale motivo non è andato alla Palestra locale? Lì allenano esclusivamente tipi PSICO.".
"Perché... uff... perché i miei genitori me l'hanno proibito. Dicono che il Capopalestra sia una persona spietata e pericolosa.".
"Capisco. Beh, sì... la Palestra è in crisi da parecchio tempo e credo che i suoi genitori non vogliano che lei la frequenti non solo perché il Capopalestra è pericoloso... ma anche per non farle risvegliare dei...", commentò ad occhi chiusi il Signor Psiche ma si interruppe di colpo.
"Risvegliare cosa?", esclamai.
"Scusi, stavo divagando.", tagliò corto il vecchio uomo, riaprendo gli occhi e sorridendo, "Comunque, tornando a noi, la risposta alla mia prima domanda non era quella che mi aspettavo.", riprese a parlare con un tono parecchio serio.

"Come?!?".
"Lei non è venuto da me principalmente per avere consigli su come crescere il suo Kazim (certo, so anche che gli ha dato questo nome), ma anche per parlarmi di fatti strani da lei vissuti. Ho ragione?", concluse. Avevo sentito bene??? Avevo dato il nome «Kazim» al mio Abra solo pochi minuti prima... e lui già  lo sapeva??? Avrà  origliato, non c'è altra spiegazione! Ma quando, come e dove???
"Fatti... strani?", ripresi a parlare.
"Ha avuto visioni. Sente cose che prima non sentiva. Ho ragione, vero?", sorrise.
"S-s-sì...", ero pietrificato, "Ma... che significa?".
"Tranquillo, il bello è scoprire tutto quanto da soli e a tempo debito.", disse eccitato il vecchio.
"Stamattina, in effetti, ho visto cose strane a casa mia, dopo che mi sono svegliato... credevo di impazzire ma... non so se è normale: visioni del passato, ricordi che tornano, oggetti smarriti che ritrovo senza problemi... ma penso che sia successo perché ero ancora mezzo addormentato... e avrò sognato in piedi.", dissi cercando di nascondere alla meglio il mio scetticismo per evitare di urtare la sensibilità  di quel povero vecchio.
"ECCOLA! Questa è la risposta che mi aspettavo!", urlò di gioia il vecchio uomo. Kazim cadde dalla scrivania per lo spavento ma si riprese subito, un po' arrabbiato, "Avevo previsto bene! Sappia che la sua reazione a questa cosa è più che lecita, le assicuro! E scommetto soprattutto che, mentre parla, il suo tono contiene una punta di scetticismo. Non si preoccupi, ci sono abituato. Il tempo cambia ogni cosa: idee, aspetti... tutto! Capirà  presto cosa voglio intendere, con questo. Ma prima di saltare subito alla conclusione vorrei analizzare il suo Abra. Posso?".
"Oh... ma certo, prego. Fai il bravo, Kazim, mi raccomando.".
Kazim si posizionò davanti al vecchio; quest'ultimo chiuse gli occhi e si concentrò. Ci fu un silenzio di tomba. Cercai di non pensare a niente ma non ci riuscivo: l'uomo sapeva fin troppe cose ma io non credevo a quello mi diceva. Gli umani non possono possedere poteri psichici! Solo i Pokémon possono! Loro hanno energia, dentro il loro corpo... noi umani no! Ci deve per forza essere qualche trucco che avesse permesso al vecchio di sapere tutto sul mio conto... che ne so, un microfono nascosto... avrà  origliato... qualcuno che spiava per lui... le ipotesi erano davvero una miriade. Passarono cinque minuti di puro silenzio... finché non percepii qualcosa: rimasi immobile... la mia vista si appannò di colpo; gli unici elementi che vedevo ben nitidi erano la scrivania, Kazim e il Signor Psiche; intanto, nell'aria risuonarono versi di Pokémon, suoni di attacchi, delle voci di ragazzi e una voce femminile che diceva: "Basta volerlo e la mente farà  cose straordinarie al limite del possibile.". Di nuovo il silenzio. Mi guardai intorno: era tornato tutto come prima e non c'era nessuno... a parte noi tre.
"Oh, mio caro... con questo Abra lei farà  moltissima strada.", disse il vecchio con gli occhi aperti e sgranati, "Il suo destino dipende da lei ma, con Kazim al suo fianco, potreste imbattervi in occasioni più uniche che rare! L'avventura che l'aspetta, oltre a farla crescere, non servirà  solo a migliorare la sua esperienza da allenatore... ma l'aiuterà  anche ad avere un'idea chiara sulla vita. Sarà , dunque, in grado di rispondere da solo a particolari domande sulla sua personalità  come: chi sono io? Quale sarà  la mia ragione di vita? Perché io sono io? Quale sarà  il mio futuro? Con chi passerò il resto della mia vita? Beh, non posso far altro che dirle... viva la sua avventura senza preoccupazioni, anche se le succede qualcosa che lei reputa strano... perché sappia che per lei sarà  del tutto normale.", concluse con un sorriso.
"Ma io sono un ragazzo normale... io sono come tutti gli altri... vero?".
"Sì... e no. Capirà  tutto da solo; è un ragazzo sveglio, attento e intelligente, non avrà  problemi ad affrontare ciò che l'aspetta. Voglio regalarle questo.", il Signor Psiche mi porse il diario che stava sulla scrivania, "Le consiglio di prendere nota delle sue avventure. Lo sa? Scrivere, a volte, fa riaffiorare bellissimi ricordi.", concluse.
"Va bene, grazie... è molto gentile. Un momento... volevo chiederle una cosa: Kazim conosce solo la mossa TELETRASPORTO. Come farà  a lottare e acquisire esperienza se...", ma venni interrotto dal vecchio con un cenno di mano.
"Il suo Kazim conosce altri attacchi; ma lei non sa che li possiede. Giusto?".
"Ma... il Manuale...", presi il Manuale e lessi, "qui dice che gli Abra...", il Signor Psiche mi interruppe di nuovo.
"So cosa dicono sugli Abra. Io non credo nei Manuali pratici. Scoprirà  da solo come far combattere il suo Abra come si deve. E poi... questo non ha niente a che vedere con la psiche... ma con la natura del mondo Pokémon. E un allenatore di Pokémon come lei dovrebbe arrivarci da solo, no?", disse con le braccia conserte.
"Oh... sì, giusto! Credo di capire!", dissi alla fine. Guardai l'orologio sul PokéGear: si era fatto tardissimo e dissi frettolosamente: "Devo andare a casa, si è fatto tardi! Grazie mille per tutto, Signore! Terrò a mente ogni sua parola!".
"Sono sicuro che ci riuscirà  benissimo. Le chiedo solo di studiare come si deve la sua persona: solo così si potrà  abbandonare lo scetticismo. A presto, Signor Magma. Faccia buon viaggio e tratti sempre bene i suoi Pokémon. Che la gioia, l'amore, la felicità  e il coraggio siano sempre con lei e i suoi amici.", il vecchio sorrise e scomparve.
"E' scomparso!!! Kazim, l'hai visto anche tu?", esclamai.
"Abra!", annuì calmo Kazim.
"No, io non credo a niente, ormai!", sospirai, "Un uomo non può sparire così! Doveva essere un ologramma, per forza.".
"Abra, Bra, Abra!!!", Kazim agitò le braccia come per dire che non era d'accordo con me.
"Scusa, Kazim...", mi affrettai a chiarire con il mio amico, "Non preoccuparti, io mi fido dei tuoi poteri. Solo che... non sono sicuro che gli umani... bah! Lasciamo perdere!".
"Abra...".
Senza pensarci ancor più di tanto, posai il diario nella borsa, uscimmo e tornammo a casa.


Quella notte non riuscii a dormire al pensiero di tutto quello che quel vecchio mi aveva detto; cosa c'entrava la Palestra con me? Cosa avrebbe risvegliato? Era tutto così strano! Cercai di non pensare a questi particolari e, nonostante il mio scetticismo, realizzai subito che sarebbe stato grandioso pensare che avrei vissuto una vita che quell'uomo reputava come "occasione più unica che rara". Tutto questo non fece altro che alimentare ancora di più in me la fiamma dell'avventura! Kazim, il mio futuro compagno di vita e di sogni, dormiva beato al mio fianco. Mentre lo guardavo pensai a cosa potevo fare per tenerlo in allenamento anche senza sapere le sue mosse con esattezza. Mancavano solo sei giorni... sei fatidici giorni e...

Le giornate passarono lente e, per l'emozione troppo forte, dormivo sempre talmente poco che non riuscivo più neanche a sognare come una volta. Nel frattempo, avevo allenato Kazim usando dei sacchi di sabbia che lui muoveva con la forza del pensiero, grazie anche all'intervento del Maestro del Dojo Karate. Beh, niente male come inizio! Ma nelle lotte sarebbe servito? Comunque, i sei giorni passarono, finalmente, e in quel momento avevo altro per la testa: preparare lo zaino con tutti gli strumenti necessari per partire, come cibo, bacche, pozioni, la Poké Ball che Duplica mi aveva regalato (ma che ancora non avevo usato), lo strano sasso che ricevetti da Kazim, qualche matita, il diario che mi aveva regalato il Signor Psiche e dei vestiti di ricambio.
"Mi mancherai molto, ragazzo mio!", piangeva mia madre mentre mi abbracciava, "Chiamami spesso col PokéGear, ti prego!".
"Lo farò, mamma. Tranquilla, andrà  tutto bene! C'è Kazim con me, non abbiamo nulla da temere.".
"Grauli!", Growlithe mi venne incontro triste, come per dirmi che gli sarei mancato molto.
"Ciao, amico mio. Tornerò presto, promesso!", salutai Growlithe prendendolo in braccio e accarezzandolo sul collo.
"Coraggio! Dobbiamo andare, è tardi!", urlò mio padre da fuori.
Mia madre accarezzò Kazim e ci accompagnò all'automobile di papà . Poggiai Growlithe a terra e salii di corsa in macchina, sul sedile anteriore. Partimmo immediatamente! Vidi che i vicini ci salutavano. Kazim levitava sulle mie gambe mentre guardava fuori dal finestrino.
"MAGMAAAAAA!!! A PRESTOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", vidi Duplica in pigiama che correva dietro alla macchina in lacrime con in braccio Ditto: erano usciti di corsa di casa apposta per venirmi a salutare di persona, nonostante fosse tardi per farlo. La salutai vigorosamente da dietro il finestrino dell'auto, commosso. Passammo davanti alla Palestra PSICO, tetra come sempre ma non ci facemmo poi tanto caso, e poi davanti alla Palestra del Dojo Karate, questa volta chiusa.
"Emozionati?", disse mio padre con un sorriso.
"Moltissimo!", risposi.
"Abraaaaa!!!", Kazim era al settimo cielo.
Il viaggio in macchina durò un'oretta. Arrivammo a Biancavilla ancor prima di rendercene conto. Arrivò così il momento di separarmi anche da mio padre.
"Buon viaggio, figliolo.", mi abbracciò e mi strinse la mano, "Vivi quest'avventura a fondo e conserva dei ricordi preziosi. Torna a trovarci presto, mi raccomando. Zafferanopoli sta in mezzo a quattro città ; di sicuro sarai di passaggio, tornando da Aranciopoli, Celestopoli, Lavandonia o Azzurropoli. Non perderti, consulta spesso il PokéGear e sfida chiunque, senza paura: anche una sconfitta può essere utile per imparare dai propri errori. Intesi?".
"Intesi, papà ! Vado, il Professor Oak mi sta aspettando! Addio! Coraggio, Kazim, andiamo!!!", io e Kazim lasciammo mio padre e corremmo felici verso il laboratorio, un'imponente struttura con enorme un mulino a vento. La porta era aperta: vidi dei ragazzi uscire dal laboratorio, con delle Poké Ball in mano.
"Sei in ritardo, ragazzino! Se ne stanno già  andando tutti!", disse una voce... Kazim mi protesse e mi voltai: un ragazzo, con capelli castani, pantaloni scuri, una maglietta blu e un ciondolo rotondo al collo mi osservava con uno sguardo di sfida; "Lo sai che un vero allenatore non deve mai arrivare in ritardo? Le cose vanno fatte o prese al volo, altrimenti rimarrai sempre con un palmo di naso. Che pivellino, hai ancora molto da imparare in questo campo.".
"EHI!!! Io non ti conosco nemmeno! Si può sapere cos'è tutta questa confidenza?", cominciai ad innervosirmi... Kazim ancora di più.
"Hai ragione, ho esagerato. Comunque, per il tuo ritardo... che non succeda mai più, altrimenti la tua strada sarà  in salita più che mai. E ora scusami ma devo andare!", fece roteare la sua Poké Ball su un dito, "Ho un mucchio di avversari da sconfiggere! AH AH AH! Buon viaggio! Ah, complimenti per il tuo Abra: è molto raro da trovare qui nella regione di Kanto. Ma ne catturerò uno più forte, contaci!", e se ne andò ridacchiando.
"GRRRR!!! Ma chi si crede di essere, quell'impertinente!? Non ho ancora iniziato che ho già  un rivale antipatico da tener conto!", feci rabbioso, stringendo i pugni; Kazim tentò di calmarmi.
"Perdona mio nipote Gary, ragazzo mio, fa così con tutti.", disse una voce familiare. Mi voltai: un uomo alto, di mezza età , con un lungo camice bianco, capelli corti color paglia e un'espressione seria mi sorrideva.
"Professor Oak! Salve! Come? Quello era suo nipote?", dissi, incredulo.
"Sì, è un tipo determinato e con un innato senso del coraggio; ma a volte sa essere troppo esuberante e orgoglioso che vorrebbe che tutti siano come lui. Ma è un bravo ragazzo, dopotutto. Comunque, benvenuto nel mio laboratorio, Magma! Aspettavo il tuo arrivo, anche se sei in ritardo.", disse il Professore. Kazim salutò e Oak lo accarezzò sulla testa.
"E' un onore conoscerla di persona, finalmente!", gli strinsi vigorosamente la mano, "Mi spiace per il ritardo. Mi sono perso qualcosa?".
"No, dai. Posso darti qualche piccola delucidazione giusto per farti ambientare nel mondo dei Pokémon come si deve cosicché tu possa iniziare col piede giusto. Seguimi.".
Io e Kazim seguimmo il Professor Oak all'interno del laboratorio ed entrammo in una stanza con dentro tanti computer, tante Poké Ball depositate, elettro-encefalogrammi, elettro-cardiogrammi e un grande macchinario contenente quattro Poké Ball.
"E così, dall'uovo è uscito un Abra, eh? Congratulazioni!", disse Oak, "Iniziare con un tipo PSICO non è cosa da poco per un principiante come te. Devi imparare a controllarlo bene. Ho sentito che solo i veri maestri della psiche riescono ad allenare alla perfezione degli Abra, Kadabra o Alakazam. Pensi di farcela?".
"Certo che sì!", risposi con sicurezza, "Finché Kazim ed io stiamo insieme, nulla ci fermerà !".
"Abraaaaaaaa!!!", fece Kazim.
"La tua determinazione è notevole.", commentò Oak, "Ma ricorda: non abbassare mai la guardia! E' una cosa importante! Comunque, iniziamo con un po' di basi.".
Iniziò così la mini-lezione; Oak mi diede qualche delucidazione sui tipi e sulle compatibilità  di tipo dei vari attacchi; mi ha insegnato il significato di STAB (gli attacchi del tipo uguale al tipo dell'utilizzatore, i quali risulteranno più potenti del normale); mi ha fatto vedere con quali Pokémon un allenatore comincia solitamente il suo viaggio a Kanto: Charmander (tipo FUOCO, forte contro ERBA, COLEOTTERO e GHIACCIO e debole all'ACQUA, alla TERRA e alla ROCCIA), Squirtle (tipo ACQUA, forte contro FUOCO, TERRA e ROCCIA e debole all'ERBA e al tipo ELETTRO) e Bulbasaur (tipo ERBA/VELENO, forte contro ACQUA, ROCCIA, TERRA e all'ERBA stessa per via del tipo VELENO e debole contro FUOCO, GHIACCIO, tipi PSICO e VOLANTE), ormai già  presi dagli altri ragazzi che erano appena usciti; capii, poi, che i Pokémon possono possedere anche più di un tipo, permettendo il ribaltamento delle sorti in lotta in alcune situazioni; Oak mi fece capire che i Pokémon, lottando e crescendo, acquisiscono esperienza, cambiano forma con l'evoluzione e diventano più forti, imparano nuovi attacchi più potenti e la loro intelligenza cresce a dismisura.
"Ma la cosa più importante da tenere a mente è il legame che stringi con il tuo Pokémon!", precisò il Professore, "Non contano solo le lotte! Senza legame, tu e i tuoi Pokémon non arriverete mai da nessuna parte! Devi stare sempre con loro, nel bene e nel male, e trattarli sempre bene. E' una grossa responsabilità  che ti cambierà  la vita!", concluse.
"Non succederà  nulla di male, lo giuro! Croce sul cuore!", dissi.
"Vedo che il legame tra te e il tuo Abra è già  molto saldo. Continua così e la tua avventura sarà  davvero appassionante e ricca di sorprese.", disse Oak.
"E' una promessa!".
"Bravo, ragazzo! Ecco, voglio darti questo.", Oak mi porse uno strano dispositivo di colore rosso; lo presi e lo esaminai: sembrava un libretto elettronico; "Questo è un Pokédex. Registra automaticamente tutti i Pokémon che incontri e che catturi. Basta aprirlo e leggerà  tutte le informazioni riguardanti il Pokémon che hai davanti: mosse, peso, altezza, razze e molto altro. Alcune caratteristiche saranno disponibili solo se quel Pokémon l'avrai catturato. Questo Pokédex è interamente personale: presenta i tuoi dati che ho già  inserito (grazie a tuo nonno) ed è collegato via Wi-Fi alle tue Poké Ball. Tientelo caro... perché conserverà  tutti i ricordi preziosi del tuo viaggio. Ed eccoti anche un regalino da parte mia.", mi diede alcune Poké Ball vuote, "Quando incontri un Pokémon interessante (selvatico, ovviamente), combattilo con il tuo Abra e poi catturalo con queste quando pensi che il Pokémon avversario sia abbastanza sfinito per continuare a lottare.".
"La ringrazio vivamente! Col suo aiuto, il mio sogno diventerà  realtà ! E potrò spazzare via tutti i cattivi di questo mondo!", dissi, con le sopracciglia aggrottate.
"Tuo nonno mi ha raccontato di questo tuo odio nei confronti del Team Rocket.", disse Oak, "Beh... non si è fatto più sentire da 4 anni ma nulla toglie che potrebbe tornare. Quei cattivacci sono come un vulcano ancora attivo: potrebbero svegliarsi all'improvviso e creare di nuovo scompiglio. Comunque... dai il meglio di te, fai crescere bene i tuoi amici e vedrai che per te anche gli allenatori più esperti risulteranno meno paurosi di quel che sembrano.".
"Sissignore!".
"Abraaaaaaaaa!!!", Kazim era felicissimo e desideroso di cominciare.
"Professore, chiedo scusa, i Pokémon Starter, come lei ha detto, sono tre. Ma quella quarta Poké Ball, quella con disegnata sopra una saetta, dentro quel macchinario, cosa contiene?", chiesi con curiosità .
"Oh, non pensarci, è un altro tipo di Pokémon che stavo analizzando. Ma credo che lo troverai in giro per Kanto senza problemi, anche se è un po' raro da trovare.", rispose Oak.
"Oh, OK... un'ultima cosa, prima di andare: quanti Pokémon pensa che ci siano, nel mondo?".
"Questa... è proprio una bella domanda!", disse sincero il Professore; "Il nostro universo è in continua espansione e anche l'universo Pokémon si espande senza sosta. Le regioni sono tante e le razze di Pokémon che vi puoi trovare sono infinite. Però posso assicurarti che per Kanto puoi trovare un minimo di 150 specie diverse, Leggendari compresi... salvo eccezioni, però!".
"Queste informazioni mi saranno molto utili, Professore. Grazie mille! Ora sono un allenatore a tutti gli effetti e non vedo l'ora di muovere il primo passo cominciando da qui, da Biancavilla!".
"Esplorare ogni angolo della regione è importante. Se poi non ti senti sicuro di affrontare qualcuno, allenati ancora. Non avere mai fretta di fare ogni genere di cose... come fanno due ragazzini di mia conoscenza.", disse Oak.
"Uno di questi è suo nipote, vero?".
"Sì. L'altro non lo conosci ma credo che lo incontrerai presto. A proposito, è in ritardo mostruoso! Chissà  che fine ha fatto?!??".
Girandomi, notai un manifesto della Lega Pokémon appeso al muro.
"Lega dell'Altopiano Blu!", lessi, "Aspettaci! Magma e Kazim stanno arrivando!".
"Aaaaaaaabraaaaaaa!!!".
"Ti ho appena detto di non avere fretta, ragazzo!", mi fermò Oak, "Lo sai che per accedere alla Lega dell'Altopiano Blu devi aver conquistato tutte le otto medaglie di Kanto?".
"Oh, sì! Mio padre me lo aveva detto! Devo frequentare le varie Palestre della regione, sfidarne i Capi e batterli per ricevere le loro medaglie, vero?".
"Certo!", rispose Oak, "Ognuna è specializzata in un tipo particolare. Per vincere, però, bada che non serve solo la compatibilità  di tipo ma anche strategia da parte dell'allenatore, furbizia, fiducia tra te e i tuoi Pokémon e... beh, anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Ricorda bene: se l'avversario è uno stratega professionista, anche se è in svantaggio di tipo, lui può trasformare il suo svantaggio in un vantaggio e metterti alle strette inaspettatamente, senza che tu te ne renda conto oppure prima che tu possa ideare in tempo una contromossa! Alcuni Pokémon possono anche imparare mosse di tipo diverso rispetto al loro! Non si sa ancora come facciano: i misteri che avvolgono queste creature sono ancora molti ma continuano ad essere oggetto di studio da parte mia e di tutti i miei colleghi.", rispose Oak.
"Terrò a mente ogni sua parola, Professore! La ringrazio!".
"Per ogni dubbio o chiarimento non esitare a chiamarmi! Eccoti la scheda del mio numero! Se dovessi scoprire qualcosa di nuovo, utile per te nel tuo viaggio e nelle tue lotte, te lo farò sapere istantaneamente! Tuo nonno aveva ragione: sembri molto più grande, rispetto alla tua età . E' questo, ciò che fa di te un ragazzo davvero sveglio e molto interessato a tutto. ", e mi diede una scheda telefonica per il PokéGear.
"Lo so, me lo dicono in molti... ma mi sembra che lo sia anche Gary, sotto certi aspetti.", dissi muovendo gli occhi a destra e a sinistra, "Comunque, grazie ancora!", dissi eccitato.
"Bene. E' il momento di cominciare. Vieni, ti accompagno fuori.", uscimmo insieme e vedemmo un mucchio di gente al cancelletto del laboratorio: il nipote di Oak era ancora lì, a bordo di una decappottabile e circondato da ragazze che tifavano per lui, tipo Cheerleaders!
"GARY, GARY! SEI IL MIGLIORE! SBARAGLIERAI OGNI ALLENATORE!!!", esultavano in rima le ragazze.
"Troppo buone, ragazze, grazie!", disse Gary con finta modestia.
"Oh, andiamo! Cos'è questa pagliacciata?", dissi per ripicca, "Hai bisogno di qualcuno che ti infonda coraggio perché hai già  paura di perdere? Adesso chi dei due è il pivellino, eh? AH AH AH! Dico bene, Kazim?", e Kazim mi batté il cinque per questa bella battuta.
"Andiamo, sei solo invidioso perché qualcuno tifa me e non te!", rimbeccò il ragazzo.
"Io non ho bisogno di tanta attenzione.", risposi a tono con le braccia conserte e un tono piuttosto arrogante come per fare il verso a Gary, "Per quanto mi riguarda, a me piace stare da solo e gli unici che dovrebbero infondermi coraggio sono i miei Pokémon, coraggio che ovviamente infondo anche io a loro!".
"Stare soli non porta sempre lontani. E' un consiglio da amico. EH EH EH!", disse Gary.
"Vedremo!", risposi. Kazim fece un gesto di sfida a Gary, levitando verso di lui e facendogli la linguaccia.
"Suvvia, ragazzi! Ognuno vive come meglio crede!", disse Oak sorridente e con un tono pacato, cercando di calmare gli animi.
"Ben detto, Professore!", disse un uomo in mezzo ai presenti.
"Beh, io vado!", dissi correndo oltre la decappottabile, "Voglio iniziare subito il mio viaggio! Kazim, vieni, andiamo! Grazie di tutto, Professore!".
"Che il coraggio ti accompagni!", salutò il Professore.
"Sì... e anche la fortuna! AH AH AH!", risposta prevedibile da parte di Gary.
"EHI!!! ASPETTATEMI!!! STO ARRIVANDO!!!", disse da lontano una voce: un ragazzo in pigiama verde stava correndo verso il laboratorio in tutta fretta.
"Oh, eccolo, finalmente! Mancava solo lui!", disse il Professore con un tono serio.
"AH AH AH!!! Ecco l'altro pivello! Cavolo, sono proprio circondato dai pivelli!", disse ironicamente Gary.
Forse quello era il ragazzo ritardatario di cui parlava il Professore; ma non avevo tempo per stare a guardare: l'avventura ci aspettava... e poi non volevo più assistere alla pungente ironia di Gary... mi dava fastidio! Così, Kazim ed io ci inoltrammo impazienti per Biancavilla.

 
 
Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D
 
 
Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif
 

Gary Oak
137.gif
Il nipote del Professor Oak si è dimostrato molto competitivo... e non solo nei confronti di Magma ma, in base a quello che dice il Professor Oak, suo nonno, nei confronti di tutti! Sa essere antipatico sotto certi aspetti... ma è comunque un bravo ragazzo che non farebbe male a un Caterpie. Non si conosce ancora quali Pokémon possiede... si sa solo che è un rivale degno di nota e da non sottovalutare.
 

Professor Samuel Oak
RFVF_Oak.png     001.gif     004.gif     007.gif
Il celeberrimo Professore Pokémon della regione di Kanto non poteva passare inosservato al protagonista; da sempre un suo grande fan, Magma non vedeva l'ora di conoscerlo di persona e di ricevere da lui dei consigli su come iniziare col piede giusto a diventare un allenatore stratega. Ha l'incarico di consegnare Pokémon Starter (Bulbasaur, Squirtle e Charmander) e Pokédex ai novizi allenatori di Kanto e di studiare e scoprire tutti i misteri che i Pokémon racchiudono. Molto intelligente quanto premuroso, si sente in dovere di informare gli allenatori a cui tiene molto in caso di novità .
 

Signor Psiche
Mr_Psychic_House_FRLG.png
Questo individuo dai poteri cerebrali paranormali conferirà  nuovi segreti al protagonista riguardo il suo Pokémon, il suo futuro e l'avventura che lo aspetta. Molto saggio, gentile e anche molto severo in fatto di previsioni e disciplina, doterà  Magma anche di oggetti utili e di informazioni interessanti relativi ai suoi sogni, anche se rimane sempre nel vago: il suo motto è "Scoprire tutto da soli e a tempo debito!".

 
 
Il quarto capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P
Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 4! :D Buona lettura! ^^

 

Capitolo 4 - Simpatiche sorprese

 

Piccola anteprima: Il viaggio di Magma e Kazim ha finalmente inizio! Il primo giorno lo trascorrono a Biancavilla, dove incontrano una ragazza con un Jolteon problematico e molto irritabile se ha di fronte degli sconosciuti. Ma Magma, emotivo com'è, non sopporta l'idea di essergli antipatico. Da quel momento, la mente di Magma prenderà  una piega assurda, facendogli compiere azioni mai viste prima! Preoccupato per quel che gli succede, non sa che il destino gli sta riservando un'altra bella sorpresa: la sua primissima cattura!



Capitolo%204.gif

 

 

"Biancavilla! Ci sono già  stato una volta con papà ! Non è cambiato assolutamente niente.", commentai.
Giunti finalmente a Biancavilla, io e Kazim eravamo andati dal Professor Oak e imparato un mucchio di informazioni e tecniche nuove ai fini dell'allenamento Pokémon. Dopo aver conosciuto anche suo nipote Gary, nonché nostro potenziale rivale, ed essere uscito dal suo laboratorio, iniziammo a osservare la bellezza della calma cittadella di campagna affacciata sul mare ove ci trovavamo. Guardandomi in giro notai che non c'era molta gente... solo un paio di ragazzi con dei Bellsprout sulle spalle, alcuni bambini che giocavano correndo dietro a dei Rattata e una ragazza che portava a spasso i suoi Pokémon: un Eevee e... un Jolteon???
"WOW!!! Un Jolteon! Che forza, non ho mai visto dei Jolteon!", urlai mentre correvo verso questa ragazza. Kazim mi seguì a ruota.
"JOL????", il Jolteon sembrava molto nervoso. L'Eevee vicino cercò di calmarlo non appena lo vide adirato.
"Posso aiutarti, ragazzo?", disse la ragazza. Era alta e molto carina, con lunghi capelli lisci color nocciola e uno sguardo affascinante.
"Scusa, volevo solo vedere meglio il tuo Jolteon. Che bello! E visto che ci sono, anche Eevee. Posso?", sorrisi alla ragazza e aprii il Pokédex.


ANALISI POKE'DEX:
- Eevee, il Pokémon Evoluzione, tipo NORMALE.
E' un Pokémon con una struttura genetica molto irregolare. L'evoluzione di questo Pokémon dipende dalla sua esposizione a diversi elementi presenti in natura oppure dal tipo di legame che l'allenatore stringe con lui; per questo, in casi molto frequenti, l'evoluzione è inaspettata, non voluta e/o del tutto casuale. Ciò che stupisce di questo Pokémon, in base alle recenti scoperte (anche se non ancora ufficiali), è il fatto che può assumere 9 diverse forme, alcune delle quali sono possibili solo in pochissime regioni. La sua specie è formata prevalentemente da esemplari di sesso maschile.
- Jolteon, il Pokémon Luminoso, tipo ELETTRO. E' una delle forme evolute di Eevee. Si dice che questo Pokémon possa essere emotivamente instabile e che possa, quindi, passare dalla calma all'ira in men che non si dica; ciò produce elettricità  che viene scaricata con una potenza di 10.000 volt e fa rizzare il pelo del Pokémon come aghi pungenti. La sua specie è formata prevalentemente da esemplari di sesso maschile.

 
"WOW! Questo Pokédex è un portento!", esclamai.
"Sei un allenatore?", chiese la ragazza.
"Ho iniziato giusto oggi.", risposi.
"Hai iniziato in ritardo?".
"No... è solo che sembro molto più grande. Mi danno tutti del 16enne.", riflettei, già  sapendo dove la ragazza voleva andare a parare.
"Incredibile! Stavo pensando esattamente così! AH AH AH!", esclamò la ragazza con una risata; era prevedibile; "Come ti chiami?".
"Mi chiamo Magma e sono di Zafferanopoli! Sono appena uscito dal laboratorio del Professor Oak! Mi ha dato questo Pokédex per registrare informazioni di tutti i Pokémon che vedo! E poi, punto a diventare Campione della Lega e battere ogni male!".
"WOW! Che tenacia!", disse la ragazza, "Allora l'aiuto di mio nonno ti servirà  moltissimo!", mi sorrise.
"Tuo nonno? Anche tu sei la nipote del Professore?".
"Sì, mi chiamo Margi Oak. Tanto piacere! In base alla tua risposta, immagino che tu abbia già  conosciuto mio fratello Gary, vero?", chiese Margi.
"Guarda... il nostro incontro non è stato tutto strette di mano o pacche sulla spalla. Senza offesa ma tuo fratello è un po'...", feci sospirando.
"Lo so, a volte dà  fastidio anche a me. Ma è un bravo ragazzo, stai tranquillo.", disse Margi, sorridendo. "Vieni a casa mia, devo darti una cosa.".
"Oh... OK!".
Mentre camminavamo verso casa di Margi, Kazim mi tirava le spalle.
"Abra?!? Abra!!!".
"Eh? Oh, sì! Scusami! Margi, voglio presentarti il mio amico Kazim.".
"Abra!", Kazim salutò.
"Carino! Ciao, piccolo!", Margi ricambiò il saluto, "Ma gli Abra sono molto rari da trovare! Dove l'hai preso?", chiese Margi.
"Mio nonno gestisce la Pensione al confine di Celestopoli! Ha trovato un uovo, dal quale è nato Kazim, e me lo ha regalato!", risposi.
"Sei il nipote del gestore?!? WOW! Che fortuna!", Margi si stupì moltissimo, "Ricorda che i tipi PSICO sono fortissimi ma difficili da allenare. Ti senti in grado di prenderti questa grossa responsabilità ?".
"Finché si resta sempre insieme, certo!".
"Mi piace il tuo modo di pensare. Sembri un tipo in gamba!", disse la ragazza. "Il mio Eevee e il mio Jolteon non hanno bisogno di presentazioni dopo la tua analisi col Pokédex, vero? AH AH! Eevee è molto amichevole ma Jolteon invece non sopporta gli estranei; quindi se ti fa qualcosa all'improvviso, perdonalo ma...".
"Tranquilla, andrà  tutto bene.", dissi.
"Jol-Jol...", fece Jolteon, nervoso.
"Uuuiiviii!", fece Eevee, cercando di placare il nervosismo di Jolteon.
"Eccoci arrivati! Prego, entra pure.", disse Margi, davanti a una porta.
Entrammo nella casa, molto spaziosa e accogliente; il salotto d'ingresso era enorme, con tanti tavolini e cestini pieni Pokébambole di porcellana. Un lungo tavolo riempiva il centro del salone e un largo candelabro adornava il soffitto. In disparte, su molti tavolini più piccoli, erano accatastati tantissimi libri, probabilmente riguardanti lo studio dei Pokémon.
"Quanti libri!", esclamai.
"Vero, non trovi?", rispose Margi, "Voglio seguire le orme di mio nonno e diventare una ricercatrice. Ogni tanto mi faccio prestare dei Pokémon per analizzarli e studiarne l'aspetto fisico, caratteriale e la classe di tipo cui appartengono.".
"E' bello fare della propria passione un lavoro.".
"Puoi dirlo forte! Accomodati pure! Aspettami qui, torno subito.", e Margi salì le scale.
Aspettai per un po' seduto su una sedia comodissima; Kazim levitava per aria e faceva amicizia con Eevee... ma Jolteon, invece, mi osservava furioso. Eevee cercò di calmarlo, Kazim osservò nervoso la scena e si posizionò davanti a me, proteggendomi.
"Che... che c'è?", mi preoccupai; feci finta di non guardare quel Jolteon ma non ci riuscii: il suo sguardo mi paralizzò; per caso stava usando l'attacco BAGLIORE su di me?!? No, ridicolo... un Jolteon non può imparare tale mossa!
"Non... non guardarmi così... mi fai paura!", sussurrai tremante.
"Jooollll...".
"Kazim, ti prego, togliti. Ci penso io da solo.", dissi al mio Abra con un filo di voce; lui obbedì a malincuore e si scansò. Eevee era molto preoccupato e zampettò su Jolteon per calmarlo... ma quest'ultimo lo spinse via con una zampa.
Mi ronzò nel cervello un pensiero: emotivo come ero, mi dispiaceva essere antipatico a un Pokémon. Come facevo a fargli capire che ero innocuo?
Improvvisamente, mi bloccai: dagli occhi di Jolteon sembrò partire un lampo di luce bianca che mi pervase per una frazione di secondo, come il flash di una macchina fotografica che illumina tutti i soggetti in posa per un'istantanea; il mio pensiero era rivolto esclusivamente a quel Jolteon; tutto intorno a noi si colorò di blu, tranne me e il Pokémon Luminoso! Non capii il perché e non mi interessava... volevo a tutti i costi diventare amico di quel Pokémon; lui era sempre arrabbiato e iniziava a mostrare i denti e a rizzare il pelo: scintille di elettricità  cominciavano ad uscirgli dal collo... ma la cosa strana era che questo sembrava non preoccuparmi affatto!
Allungai una mano, facendo molto piano, come per accarezzarlo. Non riuscivo a battere le palpebre: erano come paralizzate!
"Tranquillo. Io non voglio farti del male. Sono un amico.", dissi calmo; Kazim e Eevee osservavano con stupore.
"JOOOLLL!!!", Jolteon ringhiò fortissimo e indietreggiò di poco, le scintille sul suo collo si fecero più luminose; di lì a poco mi avrebbe fulminato... ma io non demordevo. Mi sentivo stranamente tranquillo. Kazim e Eevee osservavano ancor più stupiti.
Mi avvicinai sempre di più... sempre molto lentamente... sempre molto calmo... e Jolteon era sempre molto nervoso... finché la mia mano non toccò il collo elettrificato del Pokémon. Riuscii a chiudere gli occhi...
"ABRAAA!!!", urlò Kazim.
"UUIIIIII!!!", lo imitò Eevee.
Riaprii gli occhi: era tornato tutto normale... ma ciò che notai immediatamente era che... non avevo preso la scossa!!! Guardai Jolteon: si era calmato! Potei finalmente accarezzarlo spensierato: lui mi osservava tranquillo e, improvvisamente, sorrise... il suo pelo divenne di nuovo soffice e mi saltò tra le braccia, felice.
"Abra!".
"Uivi?!?", Eevee e Kazim erano stupefatti.
"Jolt-Jolt!", Jolteon si strofinò tra le mie braccia.
"Ma cosa...???", ero confuso... mi sentivo come se mi fossi svegliato da un attacco IPNOSI! Tutto quello che era successo l'ho passato con calma... ma come mai adesso ero stranamente impaurito da me stesso? Tutta la paura che doveva attraversarmi prima... mi stava attraversando in quel momento! Viceversa per la calma! Mi preoccupava una domanda: come diamine ho fatto?!? Mi resi conto solo in quel momento del grosso rischio che avevo corso: e se non fosse successo niente e Jolteon mi avesse fulminato? Guardai Jolteon con stupore: era allegro! Avevo ottenuto la fiducia del Pokémon come volevo... ma perché mi sentivo irrequieto???
"Kazim... che mi succede?", chiesi tremante a Kazim con un filo di voce. Eevee mi guardava senza espressione, ormai.
"Abra?!?", il mio Pokémon cercò di calmarmi.
"WOW!!!", mi girai di scatto: Margi era tornata con un grosso rotolo in mano; aveva uno sguardo affascinato e incredulo. Si avvicinò, "Mai vista una cosa del genere! Jolteon non si è mai fidato di nessuno a parte me, la mia famiglia e pochissimi nostri amici!!! Ti conosce solo da cinque minuti e già  ti si è affezionato!!! Come caspiterina hai fatto?!?".
Non sapevo che dire! Volevo risponderle "Se lo sapessi...", ma mi avrei rischiato di essere scambiato per un pazzo! Così risposi: "Guarda... la chiave... sta tutto... nello stare calmi... sì, nello stare calmi! «La calma è la virtù dei forti», come si suol dire...", stavo ancora tremando, mentre parlavo, e cercai con tutte le forze di nasconderlo.
"Quindi... a Jolteon piace aver a che fare con persone calme e forti?!", chiese Margi stupita, guardando Jolteon negli occhi, che intanto ci fissava e annuiva felice.
"Veramente... io non ho detto questo ma... se Jolteon la pensa così...", ormai le parole mi uscivano a caso: avevo comunque paura di essere preso per malato e ipocrita, visto che parlavo di «calma» mentre tremavo come una foglia dalla paura. Kazim mi osservava e mi fece capire che sapeva cosa stavo provando. Jolteon continuava a strofinarsi sulle mie braccia; lo accarezzai ancora con stupore.
"OK... ehm, cosa volevo dirti?", fortunatamente, Margi cambiò argomento, "Ah, ecco! Ti volevo regalare questa mappa della regione di Kanto!", Margi mi passò il rotolo e lo spiegai: era in carta plastificata e mostrava la dettagliatissima e coloratissima mappa della regione completamente disegnata a mano, "Sai, fino a pochi anni fa, molti allenatori continuavano a perdersi, soprattutto nei boschi! Consultando mio nonno e traendo spunto anche da qualche atlante, ho disegnato a mano una mappa in maniera molto più dettagliata rispetto ad altre e ne ho fatte diverse ristampe. Poi, le plastifico e le regalo agli allenatori che capitano da queste parti, come ho fatto con te.", concluse.
"WOW! Ti ringrazio!", dissi con un sorriso alzando lo sguardo dalla mappa, "E' fatta davvero bene, complimenti! Credo che il disegno potrà  servirti anche nella tua futura attività  di ricercatrice: sai, l'anatomia dei Pokémon e altre cose...".
"Sì... è vero! Ti ringrazio!", esclamò sorridente Margi come per dire che non ci aveva mai pensato.
"Vedo che comunque ti impegni in queste cose.", commentai, "Sei molto premurosa.", riarrotolai la mappa e la infilai nella borsa.
"Beh, non è solo questione di premura...", mi fece l'occhiolino, "Ma anche di comodità , senza la quale non andrei da nessuna parte, mh mh!". Margi si avviò verso la cucina, "Vuoi qualcosa? Ti posso offrire un caffè, una cioccolata calda, un succo di bacche? Non fare complimenti, dai!".
"Beh, se proprio insisti...", risposi; poi mi rivolsi a Kazim, "Cioccolato o succo di bacche, amico?".
"Abra!", Kazim fece il numero «due» con le dita.
"OK, due succhi di bacche, grazie.", dissi a Margi. Jolteon, intanto, si era accucciato sulle mie ginocchia e continuava a fissarmi felice, mentre Eevee seguiva la sua padrona. Guardai l'orologio sul PokéGear: era davvero tardissimo!
"Oh, perdonami ma si è fatto tardi. Dovrei continuare a viaggiare e allenare i miei Pokémon per la mia prima lotta in Palestra.", risposi.
"Oh, la tua prima lotta in Palestra, eh?", Margi tornò nel salotto con due bicchieri di succo di bacche e ce li porse, "Allora dovresti cominciare da Plumbeopoli! Il Capopalestra del luogo è specializzato in Pokémon ROCCIA.", commentò Margi.
"ROCCIA, eh?", riflettei mentre bevevo il mio succo. Kazim bevve con gusto il suo. Nel frattempo, presi il Manuale pratico e lessi, "Debole all'ACQUA, all'ERBA, al tipo TERRA e al tipo LOTTA. Resistente al FUOCO (ma non immune alle scottature), al tipo VOLANTE, agli attacchi NORMALI e al VELENO (ma non immune all'avvelenamento)... forte contro il FUOCO, il GHIACCIO, i COLEOTTERI e i tipi VOLANTE. Inoltre, gli attacchi di tipo ROCCIA non sono molto efficaci contro i tipi LOTTA e TERRA... caspita... che belle combinazioni di elementi!", esclamai.
"Hai Pokémon buoni contro la ROCCIA?", chiese Margi.
"Ho solo Kazim, per ora. Devo andare a cercarne altri!", sorrisi mentre poggiai il bicchiere sul tavolo. Kazim usò i suoi poteri per restituire il suo bicchiere a Margi. Jolteon cominciò subito a guaire, non appena lo poggiai a terra. "Grazie mille per le informazioni e per la mappa, Margi. Ne farò buon uso!", accarezzai Eevee e Jolteon e feci per andarmene, "A pres...", mi sentii tirare il risvolto dei pantaloni: era Jolteon che lo tirava con i denti; guaiva e non voleva che me ne andassi.
"JOOOOLLLLLL!!!", stava per piangere.
"A quanto pare, non vuole che te ne vada così presto. Ma vorrei capire meglio il suo carattere... avrà  visto in te qualcosa di poco comune!", commentò Margi.
"Oh, mi spiace, Jolteon. Devo scappare. Ma tornerò a trovarti, promesso. Stai tranquillo!", sorrisi a Jolteon mentre gli grattavo dietro le orecchie.
"Jol-Jol!", si riprese il Pokémon. Margi ci osservava sempre sorridente ma ancora incredula per la faccenda di prima.
"Bene, devo proprio andare, ora. A presto e grazie ancora per tutto! Vieni, Kazim!", salutai tagliando corto e corsi via, con Kazim che levitava al mio fianco, salutando i nostri nuovi amici.
"Grazie a voi. Ciao! Tornate pure a trovarci!", salutò la ragazza.
 
Continuammo a girare per Biancavilla. Solo Kazim sembrava esplorare la zona: io ero immerso ancora nei miei pensieri, a chiedermi come avevo fatto ad ottenere la fiducia di quel Jolteon in pochissimo tempo e senza che io avessi fatto chissacché!
"Abra?!? Abra-bra-abra!", Kazim mi scrollò le spalle e mi svegliò dalla catalessi.
"Eh? Oh, scusa, Kazim. Ma vorrei capire che mi succede! Non so ancora come diavolo ho fatto... ma forse mi sto preoccupando troppo.".
"Abra!", annuì Kazim.
"Ci deve per forza essere una spiegazione... il Signor Psiche mi ha detto che quello che può succedermi sarà  del tutto normale! Quindi, non dovrei aver paura di niente.", dissi calmandomi un po', "Il fatto che non mi convince è che... non ho sentito di nessun'altra persona che ha provato tali esperienze! Quindi non so se credere o meno a ciò che quel vecchio mi ha detto. Allora, le alternative sono due: o è vero che i Pokémon come Jolteon vanno d'accordo con persone calme e forti... oppure tu, Kazim, mi hai aiutato mentalmente a legare con quel Pokémon... o forse tutte e due!!! Sì, deve essere così. Kazim, è anche merito tuo se Jolteon non mi ha fulminato. Mi hai salvato la vita, ti ringrazio! Come vorrei ricambiare...".
"Abra-bra-a-abra...", Kazim si appoggiò sulle mie braccia e mi batteva piano una mano sulla spalla come per dirmi di non pensarci.
"Hai ragione, amico. E' il nostro primo giorno di avventura! Non possiamo sprecarlo con i pensieri! Ricambierò il tuo gesto facendoti vivere quest'emozionante avventura che ci sta aspettando! Avanti, continuiamo il viaggio e vediamo se riusciamo a trovare o fare qualcosa di interessante!", conclusi mentre grattavo affettuosamente le orecchie del mio Abra.
"Abraaaaaaaa!", Kazim sorrise.
Ci dirigemmo verso il mare. Mentre camminavamo, volevo consultare il Pokédex sugli Abra.
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Abra, il Pokémon Psico, tipo PSICO. Specie di Pokémon formata prevalentemente da esemplari di sesso maschile. E' un Pokémon molto raro e molto intelligente che riesce a percepire un pericolo sondando l'ambiente con i suoi poteri psichici e teletrasportandosi al sicuro o proteggendo il proprio allenatore. L'uso dei suoi poteri è talmente stancante da costringerlo a dormire per ben 18 ore al giorno... ma impiega poteri extrasensoriali anche quando è addormentato.
 
 
"18 ore al giorno!?!?!?", mi domandai. Osservai Kazim, "Può usare poteri anche se dorme...", ripetei nella mia testa; sembrava sveglio mentre levitava al mio fianco; eppure dormiva... oppure no? "Non lo saprò mai. Corpo e mente vanno di pari passo... ma può anche darsi che il suo corpo agisca indipendentemente dal cervello, garantendogli il riposo mentre viaggia spensierato con me! Comunque, il Signor Psiche mi disse che in realtà  Kazim conosceva altri attacchi a mia insaputa! Vediamo che attacchi ha, oltre al TELETRASPORTO... se quello che ha detto è vero.".
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Questo Abra non risulta catturato. Per conoscere le sue mosse, bisogna che sia entrato in una Poké Ball almeno una volta.

 
"Oh! Giusto!", presi, così, dallo zaino la Poké Ball che mi regalò Duplica la settimana prima.
"Kazim, mi spiace ma dovrei chiuderti nella Poké Ball per qualche secondo... ti dispiace?".
"Abra!", Kazim accettò volentieri e rimase fermo.
"OK!", presi la mira... "VAI, POKE' BALL!!!", lanciai la Sfera con tutta la forza nel mio braccio e prese Kazim in piena testa; il Pokémon entrò nella Sfera, risucchiato da una luce rossa. La Sfera cadde per terra e tremò una volta... tremò due volte... tremò tre volte... PING!
"Ottimo!", presi felice la Sfera e feci uscire immediatamente Kazim.
"ABRA!", sorrise.
"Da adesso in poi, questa Sfera la useremo solo per le emergenze.", dissi riponendo la Sfera nella tasca. "Adesso, vediamo il Pokédex.".
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Questo Abra conosce le mosse TELETRASPORTO, CONFUSIONE, SPECCHIOVELO e RITORNO.
 
 
"WOW! Chi l'avrebbe mai detto!", pensai, "In base al Manuale, non può imparare mosse diverse dal TELETRASPORTO se non evolvendosi, lottando in continuazione oppure utilizzando particolari metodi! Kazim sarà  davvero un Pokémon unico, lo sento!".
"A-br-a...", Kazim sembrava sovrapensiero.
Arrivati in riva al mare, mi guardai intorno.
"Che bello, vero, Kazim? Il mare! Che grande sensazione di freschezza!".
"Abra!", Kazim si rilassò a mezz'aria e respirò forte.
Aprii la mappa di Margi e la consultai.
"Pazzesco... quella Margi è impressionante: questa mappa è «precisione» allo stato puro!", commentai e iniziai a leggere, "Cinnabar Island... uhm, qui dice che se dovessimo superare il mare da Pallet Town, Biancavilla per l'appunto, arriveremo all'Isola Cannella... uhm, arrivarci a nuoto non ci conviene, non posso nemmeno usare una barca perché non ho soldi a sufficienza. Forse è meglio partire da qui e andare direttamente a Pewter City, ovvero Plumbeopoli, passando prima per Viridian City, che sarebbe Smeraldopoli, e poi per il Bosco Smeraldo. Sarà  dura ma ce la faremo, Kazim! Torniamo indietro, dai!".
"Abra!".
 
Ritornammo in città  e, mentre stavamo per ritornare davanti al laboratorio del Professor Oak, sentii un rumore sospetto nelle vicinanze.
"Kazim! Hai sentito?".
"Abra?!?".
Un leggero fruscio si senti per più di una volta.
"Kazim! Esplora l'area; cerchiamo di scoprire qualcosa e restiamo calmi.", dissi.
"Abra!", Kazim levitò a destra e a manca alla ricerca della fonte di rumore: un cespuglio tremava da solo.
"ABRAAAA!!!", mi chiamò Kazim; corsi verso di lui.
"Kazim, resta in guardia!", mi preparai all'attacco... e qualcosa sbalzò fuori dal cespuglio urlando.
"MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!".
"GHAAAAAAHHHHHHHH!!!", urlai dallo spavento: questa cosa mi cadde addosso.
"AHIA!!! MA CHI... LASCIAMI! NON FARMI DEL MALE!!! KAZIM, ATTACCA! USA RITORNO!!!", urlai.
"ABRAAAA!!!", Kazim eseguì e colpì in pieno la cosa... che sembrò non farsi niente: vidi uno schermo trasparente che brillava alla mia destra.
"Un attacco RIFLESSO?".
Finalmente la cosa mi si tolse da dosso e riuscii ad alzarmi; così, lo vidi!
"MIME! MIME! MR. MIME!!!", sorrise quella cosa mentre ballava felice su un piede solo e batteva le mani.
"CHE FORZA!!! Un Mr. Mime!!! Vediamo, vediamo!!!", aprii il Pokédex...
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Mr. Mime, il Pokémon Barriera, tipo PSICO. E' un vero e proprio mago dell'aria! Le sue dita hanno il potere di indurire l'aria creando una vera barriera. Può essere molto permaloso e si irrita facilmente se viene interrotto durante la sua mimica, ricorrendo così all'attacco DOPPIASBERLA sul suo disturbatore. Le sue mani sono molto sensibili e, se toccate con violenza, possono ridurre le sue difese al minimo.
 
 
"Mime Miiiiiime!", salutò il Pokémon. Aveva le sembianze di un clown paffuto, tutto rosa, con orecchie che ricordavano il classico cappellino da clown con i campanellini; ai piedi aveva delle specie di scarpe con la punta arricciata all'indietro.
"Oh, ciao!", ricambiai felicemente il saluto ma mi ripresi, "EHI! Ma perché ti sei buttato addosso a me? Mi hai fatto male, lo sai?!?", rimproverai.
"Mime Mime! Mr. Mime!", continuò a ridere felice il Pokémon battendo le mani.
"Ah, ti diverti, eh? Beh, vediamo se ti diverti così, Mimy! (però... come mi è venuto in mente questo nome?) Lottiamo!!!", urlai, con un gesto di sfida... ma sorridente.
"Mime???".
 
 
ANALISI LOTTA (Legenda: Magma):
 
Kazim! TELETRASPORTO!
Kazim usa TELETRASPORTO!
​Kazim scompare.
Mr. Mime si guarda in giro.
Attacco RITORNO, dietro di lui! ORA!
Kazim riappare alle spalle di Mr. Mime.
Mr. Mime si volta e usa BARRIERA in tempo!
Kazim usa RITORNO e colpisce!
Mr. Mime subisce un danno minimo grazie a BARRIERA!
Mr. Mime ha attivo anche RIFLESSO, già  attivato in precedenza.
Gli attacchi fisici non gli fanno niente, finché BARRIERA e RIFLESSO sono attivi! Devo agire d'astuzia!
Mr. Mime ride e ci prende in giro.
Non credere di prendermi per fesso! Kazim, CONFUSIONE, ora!
Kazim  usa CONFUSIONE!
CONFUSIONE avvolge Mr. Mime di una luce viola, confondendogli le idee.
Non è molto efficace...
Mr. Mime si arrabbia moltissimo!!!
Cavolo!
Mr. Mime usa DOPPIASBERLA!
Kazim viene preso in pieno più e più volte.
KAZIM!!! TELETRASPORTO! E poi di nuovo CONFUSIONE!
Kazim usa TELETRASPORTO!
Kazim sparisce e riappare al lato di Mr. Mime.
Mr. Mime usa SCHERMO-LUCE!
Kazim usa ancora CONFUSIONE!
Mr. Mime viene colpito da CONFUSIONE, subendo pochissimi danni.
Uhm... è un tipo molto difensivo, eh? Ma conosco i tuoi trucchi, ora!
Mr. Mime è furioso per essere stato colpito da Kazim con CONFUSIONE.
Mr. Mime usa ancora DOPPIASBERLA.
Kazim viene preso a schiaffi in piena faccia per diverse volte.
Brutto colpo!
Come faccio a fermare DOPPIASBERLA? Se non faccio qualc... ci sono!!! TELETRASPORTO, ORA!!!
Kazim usa TELETRASPORTO!
Kazim scompare e ricompare alle spalle di Mr. Mime.
Aspetta il mio segnale! (mi concentro).
Mr. Mime si lancia contro Kazim preparando un altro attacco DOPPIASBERLA!
Kazim, ora segui i suoi movimenti e BATTIGLI LE MANI CON FORZA!!!
Mr. Mime usa DOPPIASBERLA!
Kazim evita l'attacco!
Kazim segue i movimenti di Mr. Mime, percepisce le direzioni delle mani e gliele batte violentemente!
Mr. Mime soffre moltissimo per il dolore alle mani.
L'effetto di SCHERMO-LUCE di Mr. Mime svanisce!
L'effetto di RIFLESSO di Mr. Mime svanisce!
La Difesa di Mr. Mime diminuisce di moltissimo!
Sì! La sensibilità  delle sue mani gli hanno distrutto le difese! Ora, RITORNO! ADESSO!
Kazim usa RITORNO!
Mr. Mime viene buttato a terra con violenza e a piena potenza!
CONFUSIONE! Spediscilo in aria!!!
Kazim usa CONFUSIONE!
Kazim solleva Mr. Mime e lo scaraventa altrove, sul ramo di un albero vicino.

 
"M-m-mime... Mr. Mime...", sul ramo dell'albero Mr. Mime sembrava comunque sorridere, nonostante tutti gli attacchi del mio Abra. Ma, alla fine, svenne.
"OK! Adesso... A NOI!!!", presi una Poké Ball vuota dalla tasca e la lanciai; questa colpì Mr. Mime sulla schiena: il Pokémon sparì nella Sfera, che cadde a terra; la Sfera tremò una volta... tremò due volte... tremò tre volte... PING!
"Uff... che fatica!", mi stesi per terra con grande soddisfazione.
"Abra, Abra!!!".
"Bravo, Kazim, sei stato fenomenale!", abbracciai Kazim. "Avevamo capito entrambi che dovevamo centrare subito il punto debole delle sue mani! E' stata una bella lotta, davvero! I miei complimenti! Grazie, amico!".
"Abra!", esultò.
Mi rialzai e presi la Sfera con Mr. Mime dentro e lo feci uscire.
"Mime! Mr. Mime!", fece felice ma ancora un po' ferito.
"Stai fermo, ci penso io.", presi una Pozione dalla borsa e la spruzzai sulle ferite di Mr. Mime, le quali, dopo un po', sembravano scomparse. "Va meglio?", sorrisi.
"Mime! Mime!", mi ringraziò.
"Benissimo! Da oggi sei ufficialmente dei nostri, Mimy (WOW! Questo nome è ottimo!)! Io sono Magma e lui è Kazim! Piacere di conoscerti e di averti con noi! Partiremo insieme e diventeremo grandi amici e compagni di avventura!", sorrisi, "Non è emozionante?".
"MIIIIIIIIIIIIIIIIIMEEEEEEEEEEEEE!!!", mi saltò di nuovo addosso felice; caddi a terra mentre mi abbracciava.
"AHIA!!! OK, ti voglio bene anche io ma... ad una condizione: comincia a perdere il vizio di fare così!", rimproverai.
"Mime Mi-mi-mime!", rise il Pokémon, che nel frattempo si rialzò.
"Bene, non perdiamo tempo!", mi rialzai anche io, "Prima che il sole cali vorrei arrivare a Smeraldopoli! Mettiamoci in marc...", brontolio di stomaco, "Uhm... forse è meglio fermarci prima per uno spuntino. Che ne dite? Ve lo siete meritato entrambi!".
"Abraaaaaaa!!!".
"Miiiiiiiiimeeeeeeeeeeeeee!!!", Mimy mi saltò di nuovo addosso felice.
"AHIA!!! Eh... fallo di nuovo e niente cibo, Mimy!".
 
A ora di pranzo, sotto gli alberi che costeggiavano la stradina principale collegante Biancavilla con Smeraldopoli, Mimy e Kazim mangiarono con gusto la loro razione di cibo. Intanto io li osservai sorridente ma non avevo molta fame... e il pensiero di quel che mi stava accadendo in quei giorni da quando nacque Kazim mi ritornò all'improvviso in mente come un fulmine a ciel sereno. Rimasi seduto, con la schiena attaccata al tronco di un albero, a rimuginare sul mio primo giorno di viaggio, mentre mangiavo a malapena un panino; non era andato poi tanto male! Con Mimy (il primo Pokémon selvatico che avessi mai catturato) come nuovo compagno di viaggio mi sentivo già  forte... ma che mi successe in realtà  con Jolteon?!? E poi, in camera mia, la settimana prima...?!? E di chi era quella voce che sentii a casa del Signor Psiche? Cosa avrebbe risvegliato in me...??? Non ricordo neanche di che stavamo parlando in quell'occasione!
"Le consiglio di prendere nota delle sue avventure. Lo sa? Scrivere, a volte, fa riaffiorare bellissimi ricordi.", mi ritornarono improvvisamente in mente le parole che il Signor Psiche mi disse prima di salutarci.

"Ma sì. Forse non è una cattiva idea.", pensai, prendendo la mia borsa ed estraendo il diario che mi aveva regalato quell'uomo e una matita. Dopotutto, un po' di riposo, dopo un'intensa mattinata di quel tipo, ci voleva proprio... per tutti noi!

 
 
Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D
 
 
Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif     122.gif
Un nuovo membro entra a far parte del Team di Magma (non Team Magma... quella è un'altra cosa!) ed è Mimy, il simpatico, birbone, goffo, solare... ma anche irruento, manesco, permaloso e irritabile Mr. Mime. E' una creatura innocua che vuole solo essere amico di Magma usando metodi che oserei definire "poco ortodossi", buttandosi di peso su di lui semplicemente per salutarlo oppure per dimostrargli la sua felicità . E' un tipo di Pokémon che sta più sulla difensiva... quindi, attacca solo quando lo ritiene necessario.
 
 
Margi Oak
RFVF_Margi.png     133.gif     135.gif
La prima nipote del Professor Oak e, di conseguenza, sorella maggiore di Gary; è molto carina e possiede un carattere che è l'esatto opposto del fratello: premurosa, simpatica e sempre disposta a tutto. Viene incontrata per strada da Magma, durante il suo soggiorno a Biancavilla, e invita il protagonista a casa sua per consegnargli una mappa regionale cosicché non si perda come è successo a molti altri prima di lui. Possiede un Eevee e un Jolteon domestici: il primo è tenerissimo e molto affettuoso... il secondo è parecchio irritabile, soprattutto nei confronti degli sconosciuti; Magma lo rende affettuoso in poco tempo ed è, quindi, grazie a lui che il protagonista capisce definitivamente di avere qualcosa che non va... ma si sforza di convincersi che quelle vicende sono più che normali, grazie al legame creato con Kazim e ai consigli del Signor Psiche.

 
 
Il quinto capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P
Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Ricordatevi di lasciare un LIKE nel post dei capitoli, se vi piacciono e lasciate pure un commento nella sezione dei commenti creata appositamente. :) Vi basta cliccare qui. ^^ Non scrivete in questa sezione, mi raccomando!


 


Posso accettare qualunque commento, positivo o negativo che sia (quelli negativi sono sempre utili per migliorare, ovviamente) :) ma tenete presente che non sono ammesse critiche pesanti e/o fuori luogo: insulti, parolacce o intimazioni a smettere di scrivere (anche se dette per scherzo) sfregiano la sezione non solo per il proprietario... ma soprattutto per chi la legge e verranno opportunamente segnalati allo Staff del sito e senza scuse. :(


 


Grazie per la vostra attenzione e per la vostra comprensione e spero che il mio lavoro soddisfi la vostra sete di azione e di avventura. :) Come sempre, buona lettura! ^^


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Ho ristrutturato tutti i capitoli fino ad ora scritti dal punto di vista della punteggiatura, della grammatica e di alcuni contenuti mancanti per garantire una maggiore fluidità  di lettura per il lettore. :) Presto, aggiungerò il quinto capitolo. Aspetto solo di avere un pochino di tempo in più. Intanto, grazie per la vostra attenzione, comprensione e collaborazione per avermi aiutato a rendere questa Fan-Fiction sempre migliore. ^^ Come sempre, vi auguro buona lettura! :D


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 5, a mio parere, il più toccante che io abbia mai scritto. :cry2: Buona lettura! ^^

 

Capitolo 5 - Il calore dell'affetto

 

Piccola anteprima: Il viaggio di Magma e Kazim continua. Un Mr. Mime si è unito a loro e adesso viaggiano insieme verso Smeraldopoli, dove scoprono l'ottava Palestra e fanno amicizia con nuovi Pokémon e nuove persone. Ma quel primo giorno di avventura finirà  nel peggiore dei modi prendendo una brutta piega nel corso della sera per colpa di un ragazzo che tratta male il suo Pokémon. Visto il suo torbido passato, Magma vuole a tutti i costi allontanare il Pokémon da quel ragazzaccio egoista.

 


Capitolo%205.gif

 

 

Primo giorno

Caro Diario,

Dopo anni di attesa, ho finalmente iniziato il mio viaggio nel mondo dei Pokémon! Kazim (il mio Abra) ed io siamo già  diventati grandi amici subito dopo la sua nascita: ci intendiamo perfettamente, ci capiamo a vicenda e, soprattutto, ci vogliamo bene l'un l'altro. Mi trovo all'uscita di Biancavilla, a scrivere fra le tue pagine, dopo aver vissuto questa prima straordinaria esperienza. Ho finalmente conosciuto di persona l'illustre Professor Oak, che mi ha insegnato un mucchio di strategie utili ai fini dell'allenamento dei Pokémon e regalato uno straordinario strumento chiamato Pokédex (un registratore di dati di tutti i Pokémon che incontro e combatto); tutto ciò mi sarà  molto utile per diventare un perfetto stratega, diventare più forte e distruggere tutti i cattivi che vogliono fare del male e creare scompiglio (presto avrò la mia vendetta contro il Team Rocket!); poi, ho già  conosciuto un mio potenziale rivale: è molto arrogante, presuntuoso e, a mio parere, anche ipocrita! Si chiama Gary Oak... si, è il nipote del Professore, non sto scherzando! Dice di sentirsi già  forte di suo... ma se per «forza» intende il tifo da parte di alcune Cheerleaders, allora dovrebbe darsi all'ippica con i Ponyta (e sarei io il pivello, eh?)... uhm, credo che sia un ottimo personaggio da far imitare a Duplica. Va bene, dai, scherzi a parte.
Ho già  affrontato con successo la mia prima lotta contro un Pokémon selvatico (grazie alla tenacia di Kazim e allo sfruttamento del nostro duro lavoro di squadra) e assistito alla mia primissima cattura! Un Mr. Mime si è unito a noi e, da adesso, viaggeremo insieme. L'ho chiamato Mimy. E' un Pokémon molto simpatico ma piuttosto irruento e... molto manesco! Visitando Biancavilla, poi, ho incontrato anche una ragazza di nome Margi, che si è rivelata essere la sorella maggiore di Gary e prima nipote del Professor Oak. E' stata così gentile da regalarmi una mappa. Possiede un Eevee molto tenero e un Jolteon, invece, un po' riluttante nei confronti degli sconosciuti: ha cominciato a guardarmi storto e mi voleva attaccare ma, non so come, guardandolo dritto negli occhi, ho avuto come la sensazione di volergli essere amico a tutti i costi; tutto intorno a noi si era quasi completamente oscurato ma non ci ho fatto poi tanto caso... perché non riuscivo a staccare il mio sguardo e il mio pensiero dal Jolteon ed io ero stranamente calmo mentre vedevo che il Pokémon stava per fulminarmi ma... dopo essere riuscito a toccargli il collo... MI HA SORRISO!!! Si è strofinato affettuosamente tra le mie braccia e, addirittura, non voleva nemmeno che io me ne andassi!
Non so come diamine abbia fatto, non sto capendo più niente! Sto avendo paura di me stesso: da quando è nato Kazim, sto vedendo e sentendo cose strane... come visioni del passato, voci provenienti dal nulla e tante altre cose... sinceramente, io credo che tutto questo sia dovuto al fatto che sono quasi sempre assonnato oppure quasi sempre con la testa fra le nuvole; già , io fantastico molto spesso e, probabilmente, per cause del tutto fortuite, avrò sognato in piedi oppure pensato a delle voci particolari che mi sono risuonate nella testa... o altri tipi di trucchi... ma se il Signor Psiche mi ha detto che quello che sto passando (e che passerò) è assolutamente normale, allora presumo che i Pokémon siano dotati di una strana magia che, se entra in perfetta sintonia con l'allenatore, permette a quest'ultimo di vivere esperienze mai viste! Quindi è una cosa che coinvolge tutti gli allenatori e i loro primi Pokémon... almeno lo spero.
Ah, a proposito di Signor Psiche... ho parlato con un suo ologramma! Perché dico così? Perché un uomo non può sparire davanti ai miei occhi! Sì, c'è di sicuro un trucco, sotto! Ma su alcune cose ha avuto ragione: le mosse di Kazim, un'avventura unica che ci aspettava... queste previsioni si sono avverate. Non posso fare a meno di ringraziarlo, nonostante tutto. E' un brav'uomo ma pecca un pò di mitomania, con la sua fissa per i poteri paranormali. Perdona il mio scetticismo... ma io sono fatto così.

 
 
 
"Bene, credo che per adesso possa bastare.", sorrisi a Kazim.
"Abra!".
"Avete mangiato? Possiamo andare?".
"Abra! Abra!", annuì.
Posai il diario del Signor Psiche e la matita nel mio zaino e mi guardai in giro.
"Dov'è Mimy... ooooh!", mi alzai di scatto e mi scansai perché era dietro di me e prevedevo che...
"MIIIIIIIIIIIIIIIIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!", lo vidi saltare e cadere per terra, intenzionato invece a salirmi sulla schiena.
"Così impari! AH AH AH! Sei diventato prevedibile.".
"A-a-a-a-abra!", Kazim si rotolò dalle risate, a mezz'aria.
"Mime...", si demoralizzò Mimy.
"Su, non te la prendere. Dai, mettiamoci in marcia. Arriviamo a Smeraldopoli, così passeremo la notte lì. Ritorna, Mimy!" e Mimy ritornò nella Sfera.
"Abra...".
"Ti dirò, Kazim... le Poké Ball non le amo particolarmente. Certo, sono comode per portarmi dietro più Pokémon senza ulteriori ingombri ma non amo l'idea di doverli rinchiudere qui dentro. Io sono sempre stato a favore della libertà ... tu mi capisci, vero?", chiesi al mio amico.
"Abra! Abra!", annuì Kazim.
"Magari lo farò uscire quando arriveremo a Smeraldopoli. Coraggio, ora andiamo.", conclusi, mettendomi lo zaino sulla spalle.
"Abra!".
 
Dopo il nostro primo giorno passato a Biancavilla, io e Kazim prendemmo finalmente la strada per Smeraldopoli. Ora che avevamo un nuovo membro in squadra, già  capivamo che il Team stava prendendo forma. Ma quel che volevo assolutamente era sfidare un altro allenatore! Chissà  come si sarebbe svolta la mia prima, vera e propria lotta. Non vedevo l'ora di scoprirlo!
Era pomeriggio; la strada che stavamo percorrendo era piena di alberi alti e rigogliosi; il boschetto era così fitto che il sole filtrava a malapena tra le foglie. Eravamo completamente soli, lì in mezzo, ma non avevamo paura: tutta quella calma era piacevole e rilassante e si sentivano da lontano dei versi di Pokémon. Stormi di Pidgey e Spearow volavano a destra e a manca nel cielo che si vedeva a malapena tra le chiome degli alberi.
"Uhm... vediamo un po'...", dissi aprendo il Pokédex.

 
ANALISI POKE'DEX:
- Pidgey, il Pokémon Uccellino, tipo NORMALE/VOLANTE. E' un Pokémon molto comune nelle foreste. Di indole docile, preferisce alzare terra accecando i nemici, piuttosto che combattere... ma può essere anche inaspettatamente feroce! Ha uno sviluppatissimo senso dell'orientamento e riesce a ritrovare il suo nido anche a distanza di molti chilometri. E' il Pokémon perfetto per un allenatore di livello principiante che vuole allenare i suoi Pokémon.
- Spearow, il Pokémon Uccellino, tipo NORMALE/VOLANTE. E' anche lui un Pokémon comunissimo in boschi e foreste. Contrariamente ai Pidgey, è molto aggressivo e combattivo, è geloso del suo territorio ed è molto goffo nel volo. Emette gridi acuti per proteggersi dalle minacce incombenti e ama particolarmente attaccare col becco e con le ali cortissime. L'attacco SPECULMOSSA è il suo cavallo di battaglia.

 
"Il Professore mi aveva detto che i Pokémon possono avere anche più di un tipo! Dovrò studiarmi meglio le compatibilità .", dedussi.
"Pie! Pie!", vidi davanti a me...
"Abra?", fece Kazim, incredulo.
"UN CATERPIE! Quanto è carino! Che strano, però... ha un punto giallo sulla sua antenna rossa. Esaminiamo!", riaprii il Pokédex.

 
ANALISI POKE'DEX:
Caterpie, il Pokémon Baco, tipo COLEOTTERO. E' molto vorace e divora in pochissimo tempo foglie anche più grandi di lui! Ha zampe cortissime ma ricche di microscopiche ventose che gli danno la capacità  di scalare pareti ripidissime. Inoltre, se si sente minacciato, emana un fastidiosissimo odore dall'antenna rossa che ha sul capo oppure blocca la minaccia con il suo attacco MILLEBAVE e si nasconde mimetizzandosi tra le foglie. Diventerà  un bozzolo coprendosi di seta durante il periodo della muta.

 
Rimasi a guardare da lontano quel bruchetto verde, con quell'antennina rossa sul capo, gli occhioni neri e la boccuccia rotonda. Strisciava per terra, spensierato.
"Forse, quel punto giallo è una voglia. Comunque, quando diventano dei Butterfree sono molto belli! Non credi, Kazim?", dissi, riponendo il Pokédex nella mia tasca.
"Abra?", Kazim non mi ascoltava.
"PIE?!!?", Caterpie si accorse di noi; mi guardò terrorizzato e mi lanciò contro, improvvisamente, un attacco MILLEBAVE.
"EH!?!?!". Mi protessi la faccia ma Kazim mi si parò davanti e si beccò l'attacco al mio posto, rimanendo intrappolato in un groviglio di fili appiccicosi.
"Ma cosa...!?!? Kazim, aspetta, ti aiuto a liberarti!", mentre aiutavo Kazim, entrambi vedemmo Caterpie scappare, "No, non andare via, ti prego! Eh??? Uhm... cos'è questo odore?", annusai l'aria: si alzò un odore un po' pungente, "Kazim, sei stato tu?!!?".
"ABRA!!!", Kazim aveva ancora dei fili addosso e si tappò il naso: l'odore si stava facendo ancora più intenso e disgustoso.
"ODDIO, CHE SCHIFO!!! Era l'antenna di quel Caterpie!!! Sbrighiamoci ad andarcene via!", liberai del tutto il mio Abra da quei fili.
Non vedevamo più quel Caterpie in giro ma iniziammo a correre il più lontano possibile dal punto in cui c'era quella puzza terrificante. Vidi che Kazim iniziava a sentirsi male per l'odore troppo nauseante e penetrante (beh, è normale... con un cervello così delicato...).
"A-b-r-a...".
"Kazim! Resisti, dai, ti porto io!", presi Kazim in braccio e corsi via.
Dopo un po' di strada, arrivammo in un punto del boschetto un po' più aperto, ricco di aria pulita.
"Uff! Finalmente! Stai meglio, amico?", chiesi a Kazim, che si riprese subito. Si respirava meglio ma i miei vestiti erano impregnati di quell'odoraccio pestilenziale.
"PUAH!!! Devo farmi un bagno e lavarmi i vestiti! Dobbiamo trovare un Centro Pokémon, Kazim. Il fatto però è che non mi va di andare in città  e girare con questo odore addosso. Meno male che ho il cambio ma, almeno, una lavata me la devo fare! Per la miseria... quel Caterpie è piccolo ma ha inquinato ettari di foresta, con la sua antenna! Pazzesco...".
Continuando a camminare, vedemmo un ruscello.
"Bene! Quello che ci vuole: una bella rinfrescata!". Kazim ed io ci lavammo per bene; mi cambiai i vestiti, mettendo quelli vecchi e puzzolenti in una busta.
"Un po' di profumo...", mi spruzzai un po' di deodorante addosso, "Ecco fatto! Non mi ha visto nessuno mentre mi lavavo e vestivo... vero?"; Kazim mi guardò un po' incredulo e indicò sugli alberi: degli Spearow stavano osservando e sentivo che ridacchiavano tra di loro.
"EHI, VOI!!! Non c'è niente da vedere!!! SCIO'!!!", urlai loro contro, imbarazzato.
 
Riprendemmo il cammino e, con l'aiuto della mappa, dopo un po' di tempo (molto meno di quanto ci aspettassimo), arrivammo al limitare del boschetto. Eccola: Smeraldopoli! Era ancora un po' lontana... eppure era così vicina!
"Ci siamo! Forza, ci arriveremo in men che non si dica se allunghiamo un pochino il passo.", dissi.
"Abra!".
Venti minuti di cammino e, finalmente, entrammo in città . Kazim voleva già  dare un'occhiata in giro ma...
"Kazim, andiamo prima al Centro Pokémon, così ti riposi un po'. Abbiamo tutto il tempo di girare per la città , domani. Il sole sta già  calando. Meglio fermarci qui, per oggi.", gli dissi.
Mentre raggiungevamo il Centro Pokémon, vidi una strana e gigantesca struttura.
"Kazim, guarda quello strano stabilimento. Andiamo a dare un'occhiata, prima di andare al Centro Pokémon. E' solo per curiosità .", ci avvicinammo a controllare quella struttura ma...
"EHI, TU!!! CHE FAI QUI???", tuonò una voce.
"GHAAAHHH! EHI! Che maniere!", urlai spaventato e innervosito. Kazim si girò di scatto. Mi girai anche io: un uomo alto mi osservava rabbioso. Era vestito di nero e portava un paio di occhiali quadrati; aveva dei capelli neri raccolti con un elastico in un cortissimo codino.
"Questo posto non è per i mocciosi troppo cresciuti come te!", disse, "Vai via!".
"C'è modo e modo per allontanare le persone!", risposi seccato, "Non c'è bisogno di essere così maleducati, mi scusi, eh?". Kazim si stava innervosendo.
"Per entrare qui, devi essere già  esperto: sette medaglie o niente! E poi il Capopalestra non c'è, in questo momento! Quindi, non ti avrei fatto entrare lo stesso!", concluse quel tizio.
"CAPOPALESTRA?!?! Quindi, questa qui è una Palestra?", chiesi.
"NON SAI LEGGERE???", urlò l'uomo e mostrò, scansandosi, un cartello con su scritto sbiadito «Palestra di Smeraldopoli».
"Non mi hanno detto che qui c'era una Palestra.".
"Beh, ora lo sai! E adesso, sparisci!", sbottò il tipo, che si allontanò e si posizionò davanti all'ingresso della Palestra.
"Che tipo scostumato! Vero, Kazim?", dissi e Kazim divenne rosso dalla rabbia ma lo calmai, "Va bene, dai... andiamo al Centro Pokémon, adesso.".
Per superare la Palestra, ci toccava superare anche la strada davanti all'ingresso della struttura: quel tipo ci osservava sempre nervoso, immobile sulla sua postazione di guardia. Ai lati dell'ingresso c'erano delle sculture: erano due busti; erano scolpiti molto male, a mio parere... sembravano essere stati vandalizzati da poco.. oppure, semplicemente, lo scultore era pessimo.
"Lo scultore che ha scolpito questi busti dovrebbe cambiare stile, secondo me, o non andrà  particolarmente lontano nella sua carriera...", commentai, indicando un busto col pollice, "Però, devo ammettere che questo viso mi è molto familiare, anche se sembra sia stato vittima di uno stillicidio...", conclusi scrutando meglio il viso di quel busto: non era sorridente e aveva un'espressione a dir poco adirata, con capelli cortissimi e poco rifiniti; sembrava, più che altro, che avesse una spazzola posizionata in orizzontale sulla fronte, al posto dei capelli. La colonnina in cemento che sosteneva il busto presentava delle lettere in legno che, probabilmente, componevano il nome del Capopalestra... ma sembravano attaccate con lo sputo e ne erano rimaste solo due: O e N.
"Quello è il busto del nostro Capopalestra migliore!", sbottò l'uomo a guardia della Palestra, "Un ragazzo lo ha sostituito per diverso tempo, fino a poco tempo fa, ma lo abbiamo mandato via e adesso è tornato quello vero, il più forte e combattivo! Io non do' altre informazioni! Faccio solo la guardia. Ora, sparisci, pulce!", concluse, irritato.
"Sempre molto gentile.", dissi sarcastico e Kazim ed io ce ne andammo al Centro Pokémon.
 
Entrammo nel Centro Pokémon più vicino. Il Centro era gigantesco! Una grossa vetrata decorava il piano terra, permettendo a tutti di guardare il bellissimo tramonto. Vedemmo un sacco di persone che coccolavano i loro Pokémon tra le braccia. Molti Pokémon, invece, erano feriti e sotto le cure dei medici. Era un Centro ben strutturato, sempre pronto per ogni evenienza e per ogni tipo di urgenza. Andai dalla Signorina al bancone, l'Infermiera Joy. Sapevo, ormai, che ogni città  aveva un'Infermiera Joy: erano tutte uguali!!!
"Benvenuto al Centro Pokémon di Smeraldopoli!", sorrise Joy, "Io sono l'Infermiera Joy. Posso fare qualcosa per te?".
"Tanto piacere! Io mi chiamo Magma. Buonasera. Dovrei far riposare per un po' i miei Pokémon. E' possibile?", chiesi.
"Certamente, Magma! Dammi le tue Poké Ball che ci penso io.", rispose Joy con un sorriso.
"Bene, grazie. Nel frattempo cerco un albergo dove alloggiare per la notte, farmi una doccia e lavarmi questi vestiti." dissi, mostrandole la busta con i panni vecchi.
"Tranquillo. Il Centro offre vitto e alloggio gratuito per gli allenatori e i loro Pokémon. Puoi dormire qui e usare le nostre strutture, se vuoi.", intervenne Joy.
"Ah, benissimo! Grazie. Questo mi risparmierà  un mucchio di tempo.".
"La lavanderia è a sinistra.", sorrise la ragazza.
"Grazie mille! OK, Kazim. Ora vai a riposarti. Ci vediamo più tardi. Ritorna!", Kazim rientrò, salutando, nella Poké Ball che diedi a Joy, insieme a quella con Mimy.
Andai così in lavanderia a lavare e asciugare i miei vestiti e mi feci una doccia calda e rilassante. Passai il resto della sera aspettando che Joy mi riportasse le Poké Ball, prima di mangiare, e leggendo il Manuale pratico sui Pokémon di tipo ROCCIA per prepararmi alla meglio per la mia prima lotta in Palestra. Passavano davanti a me un mucchio di allenatori con dei Pokémon davvero interessanti! Volevo conoscerli meglio e analizzarli con il Pokédex ma avevo paura di dare fastidio. Così, rimasi a farmi gli affari miei.
"Chansey!", sentii alla mia destra, mentre leggevo; alzai lo sguardo.
"Oh, ciao! E tu chi sei?", vidi una Chansey sorridente, con il cappellino da infermiera sulla testa, che portava un carrellino con sopra due Poké Ball. Sembrava un grosso uovo rosa paffuto, con tre ciocche di capelli che gli scendevano da entrambi i lati della testa, braccine e piedini piccoli e una taschina sul ventre, contenente quel che sembrava un uovo.
"Questi sono miei, giusto?", chiesi indicando le Poké Ball.
"Chansey! Chansey!", annuì felice il Pokémon. Aprii il Pokédex...
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Chansey, il Pokémon Uovo, tipo NORMALE. E' un Pokémon molto raro ed esclusivamente di sesso femminile, che si dice porti felicità  a chiunque lo catturi. La sua gentilezza non ha paragoni ed è sempre pronto ad aiutare allenatori e Pokémon feriti condividendo con loro le sue nutrienti uova miracolose che depone con costanza ogni giorno.

 
"Straordinario! Grazie mille, Chansey.", presi le mie Poké Ball, "E manda i miei ringraziamenti anche all'Infermiera Joy, mi raccomando.", sorrisi al Pokémon.
"Chanseyyyyyyyyyyyyyyyy!", rispose contenta la Chansey e andò via con tutto il carrello.
Feci uscire Kazim e Mimy dalle Sfere.
"Salve, ragazzi!", dissi, "Vi siete riposati?".
"Aaaaaaaaabra!", Kazim era molto rilassato.
"MIIIIIIIIIIIIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!", Mimy mi saltò addosso di nuovo, contento... come al solito.
"AHI!!! Ti sei rilassato... anche troppo, tu... eh???", dissi mentre mi divincolavo sotto il corpo goffo di Mimy.
 
Mangiammo a sazietà , quella sera, insieme ad altri allenatori e ad altri Pokémon. Io e Mimy eravamo molto affamati e mangiammo con ingordigia quasi ogni cosa; Kazim, invece, se la prendeva comoda e mangiava piano.
La Vulpix del ragazzo che mangiava a fianco a me salì sul tavolo e annusò il Pokédex che avevo poggiato lì sopra; il Pokémon premette accidentalmente, con il muso, il tasto di apertura del dispositivo e il Pokédex si aprì e si attivò; Vulpix si spaventò e andò a nascondersi fra le braccia del suo allenatore, osservando, tremante, il Pokédex che iniziò a parlare da solo...


ANALISI POKE'DEX:
Vulpix, il Pokémon Volpe, tipo FUOCO. E' un Pokémon molto raro ma anche molto tenero e affettuoso nei confronti di chi gli si mostra amichevole. La sua razza è formata prevalentemente da esemplari di sesso femminile. Ha un manto color rosso vivo che termina con una soffice coda a sei diramazioni, le quali si arricciano elegantemente sulla punta. Crescendo, le sue code si moltiplicano. La fiamma che ha nel corpo è inestinguibile e viene gestita alla meglio, e con scrupolo, dal Pokémon stesso in base alla temperatura esterna.

 
"Vuuuulp...", fece spaventato il Pokémon.
"Tranquilla, Vulpix, non è niente.", la calmò il suo padrone.
"OPS... AH AH! Scusami, cucciolina, non volevo spaventarti con quell'aggeggio.", dissi accarezzando il collo di quella tenera creatura.
"Vulp! Vulp!", Vulpix si riprese e mi leccò affettuosamente le dita.
"WOW, amico! Ci sai fare, eh?", esclamò il padrone della Vulpix... sembrava molto più grande di me (a meno che non lo scambiassero per un 20enne mentre in realtà  aveva 14 anni... sicuro che, prima o poi, sarebbe successo a me), aveva lunghi e lisci capelli biondi raccolti a coda di cavallo, un paio di occhiali da sole posizionati sulla fronte e un abbigliamento a dir poco stravagante.
"Beh... non saprei...", risposi imbarazzato. "E' da tempo che alleni quella Vulpix?", chiesi.
"A dir la verità , questa Vulpix è solo da compagnia... è di mia madre e lei non vuole che lotti, per nessun motivo. Per questo è molto fifona.", rispose il ragazzo, "Sono di Fucsiapoli; ho raggiunto il mio fratellino qui e ne ho approfittato per portare Vulpix un po' fuori città . Non sono un allenatore; quello che vorrei fare è diventare medico ospedaliero e medico Pokémon.", concluse.
"Capisco, una bell'ambizione! Dovrai effettuare un doppio studio.", dissi riflettendo. Kazim e Mimy continuavano a mangiare senza ascoltare.
"Sì, lo so... ma ce la farò, mi piacciono le sfide. Ah, che maleducato, non mi sono presentato: io mi chiamo Ricky.", si presentò il ragazzo e mi porse la mano.
"Io sono Magma, tanto piacere!", gli strinsi la mano, "Sono di Zafferanopoli. Ho compiuto da poco 10 anni e oggi ho iniziato il mio viaggio verso la Lega dell'Altopiano Blu insieme ai miei due amici.", indicai con la testa Mimy e Kazim.
"WOW! Bei Pokémon! Sono piuttosto difficili da trovare, qui.", commentò Ricky, "Aspetta... 10 anni??? Mi sembri un 16enne!".
"Dovrei iniziare a contare le volte in cui mi sento dire così...", dissi a voce bassa, rassegnato.
"Come dici???".
"Niente, niente.".
"Ehi! Tu! Ragazzetto!", sentii alle mie spalle. Mi girai: un ragazzo, con dei capelli neri e smossi e una camicetta sbottonata all'altezza del petto, mi osservava con uno sguardo di sfida con i suoi occhi che parevano dormienti. Ormai non potevo stabilire le età  con esattezza, visto il mio difetto... ma forse era più grande di me.
"Dici a me?", chiesi.
"Sì, dico a te! Lascia in pace mio fratello o te la vedrai con me!", sbottò il ragazzo.
"Ma che...", ero sconvolto. Kazim mi vide scosso e smise di mangiare per raggiungermi, calmarmi e proteggermi.
"Basta, Sebastian!", rimproverò Ricky, "Perché vuoi sempre andare a caccia di guai? Non ne hai già  passati troppi? Chiedi semplicemente di lottare e basta, altrimenti risulterai antipatico a tutti!".
"Chiedere di lottare così, su due piedi, è da dilettanti!", disse Sebastian con un tono arrogante, "Hai rovinato l'atmosfera, Ricky!", si rivolse di nuovo a me, "Comunque... sei in cerca di guai? Li hai trovati! Combattiamo!".
Rimasi allibito; guardai Kazim con occhi sgranati; Mimy sembrò non essere particolarmente interessato, dato che stava ancora mangiando.
"Sebastian, non chiedere a me se voglio lottare o meno...", dissi, "Devi chiederlo a loro!", indicai i miei Pokémon.
"PFUI!!! Sei un allenatore pessimo se permetti ai tuoi Pokémon di decidere liberamente ciò che tu dovresti ordinare loro!", rimbeccò Sebastian, "I Pokémon servono solo per lottare o come cavie per esperimenti scientifici! Non sono una persona che dà  troppe confidenze agli esseri viventi! I Pokémon troppo viziati sono deboli e fifoni, proprio come la Vulpix di nostra madre! I miei Pokémon, invece, faranno quello che io ordinerò loro e se dovessero disobbedire o lottare male... li prenderò a schiaffi! Solo così diventano forti!", sbottò.
"SEBASTIAN!!!", rimproverò il fratello maggiore.
"COSA HAI DETTO?!?!?!", mi arrabbiai moltissimo e mi alzai di scatto... il mio piatto esplose da solo! Schegge di ceramica schizzarono per aria (non capii il perché ma non ci feci tanto caso: quel ragazzo aveva acceso in me una tale rabbia...)! Mimy si spaventò e osservò tutto, smettendo di mangiare. Sebastian sembrò non spaventarsi affatto. Tutto il Centro Pokémon si fermò: la gente assistette stupita alla scena.
"Ehi! Datti una calmata!", mi disse quell'impertinente.
Avevo sentito anche troppo: presi per la camicetta quel presuntuoso e lo sbattei contro il muro, bloccandolo con tutta la rabbia in corpo.
"EHI! MA CHE TI PRENDE!?!? LASCIAMI!!!", urlò Sebastian. Tutto intorno a me si colorò di rosso ma non mi importava.
"Adesso, ti dai tu una calmata e mi stai sentire bene, amico!", gli dissi con un filo di voce, soffocato dall'ira, "Ho già  conosciuto gente come te, in passato... e non permetterò a nessuno di diventare come loro. Se i Pokémon disubbidiscono ai tuoi ordini, fanno bene... perché sanno che tu non sei degno di essere il loro allenatore! Ti avverto, può darsi che ti entri immediatamente nel cervello: non... osare... minimamente... a trattar male... queste innocenti bestiole... E' CHIARO!!!???", ero proprio fuori controllo; Kazim cercò di calmarmi ma invano. Mimy stava iniziando a preoccuparsi di brutto.
"Le tue... parole non mi... feriscono!", disse Sebastian con prepotenza e con la voce tremante.
Mollai la presa da Sebastian e iniziai a calmarmi un po'. Quel ragazzo iniziò a guardarmi con uno sguardo a dir poco stupefatto. Ricky e la sua Vulpix rimasero sgomenti. Intorno a me tornò tutto normale.
"Accetto la tua sfida!", dissi nervoso ma con un tono calmo, "Voglio proprio vedere se il tuo modo di allenare i Pokémon è davvero efficiente come dici tu! Ci vediamo qui fuori! E abbottonati quella camicia: sembri uno spaventa-passeri! Kazim, Mimy! Andiamo!" e mi diressi a passo lento verso l'uscita, arrabbiatissimo. Ci guardavano tutti. Kazim e Mimy si scabiarono uno sguardo, pensierosi e preoccupati, ma mi seguirono.
"Abra...?!?".
"Mime...!?!".
Tutti ci osservavano e bisbigliavano tra di loro. Iniziarono ad alzarsi per seguirci e assistere alla lotta che avrebbe avuto inizio a momenti.
Era ormai calata la notte a Smeraldopoli. Aspettammo pochi secondi fuori del Centro Pokémon e Sebastian arrivò, seguito da tutti gli ospiti del Centro. Vidi Ricky raggiungerci, con la sua Vuplix tra le braccia: era preoccupatissimo.
Sebastian sembrava già  sicuro di sé, con le mani sui fianchi e un sorriso arrogante sulla faccia, ma volevo a tutti i costi batterlo e fargli rimangiare ogni parola detta lui qualche minuto prima. Rimasi a guardarlo senza parlare, iracondo. Sentivo che stava per arrivare un temporale: grosse nuvole nere si stavano avvicinando, diversi tuoni rimbombavano deboli nell'aria, stormi di Pidgey e Spearow stavano volando al riparo dalla pioggia che sarebbe scesa da un momento all'altro... ma ciò non mi preoccupò affatto, dato che i miei pensieri e la mia ira erano rivolti a ben altro. Vidi Ricky proteggere col corpo la sua Vulpix dalla pioggia imminente.
"AH! Sei pronto, allora? Sarà  un incontro uno contro uno!", disse Sebastian. Annuii. Il ragazzaccio prese la sua Poké Ball, "Vai, Dratini! E vedi di non fallire!!!" e la lanciò con forza; ne uscì un Dratini. Il mio cuore pianse al pensiero di quel serpentello blu e bianco nelle mani di quel bamboccio.
"Tini... Tiiiiini...", Dratini si guardò in giro: sembrava impaurito. Senza fiatare, aprii il Pokédex...
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Dratini, il Pokémon Drago, tipo DRAGO. Particolarmente raro, la sua esistenza è stata accertata di recente da un pescatore. E' un Pokémon pieno di energia vitale e cambia continuamente la pelle durante la muta, diventando sempre più grande. Le orecchie soffici e delicate, a forma di ali, sono molto sensibili e vellutate al tatto e sono idrorepellenti, cosicché il Pokémon possa sentire con facilità  rumori lontani anche sott'acqua, per cacciare prede oppure per allontanarsi da eventuali predatori.

 
"Mi dispiace tanto per quel Dratini.", dissi, "Guardalo. E' completamente intimorito da te. E ti definiresti un allenatore?".
"ZITTO E COMBATTI, PIUTTOSTO!!!", urlò Sebastian, impaziente di iniziare. Rimasi calmo.
"Tiniiiiii...", Dratini sospirava.
"Mimy... vediamo come te la cavi.", dissi con un filo di voce al mio Mr. Mime, senza guardarlo.
"Mime?", Mimy scese in campo, un po' titubante ma pronto a lottare. Iniziò a piovere.
"AH! Quel coso non durerà  molto!", urlò Sebastian, "Vai, Dratini! EXTRARAPIDO!
"Tini...", Dratini non si sentiva particolarmente pronto.
"RIFLESSO!", ordinai a Mimy.
"MIME!!!", Mimy, con un gesto di mani, attivò uno schermo roseo in tempo: Dratini attaccò molto lentamente e malvolentieri con EXTRARAPIDO; quindi, RIFLESSO ebbe priorità  assoluta. Mimy venne preso in pieno ma subì danni minimi.
"CODADRAGO! Vai!", ordinò quel ragazzaccio.
"Tini, tini, tini!", Dratini sembrò non voler obbedire per paura.
"INFRANGI QUEL RIFLESSO CON CODADRAGO!!! OBBEDISCI!!!", strillò forte Sebastian contro Dratini, si tolse una scarpa e gliela lanciò contro.
"TINIIIIIII???", Dratini si vide arrivare un oggetto addosso con violenza e si coprì il muso.
"EHI!!! CHE DIAVOLO FAI!!!?!?! SMETTILA!!!", urlai contro Sebastian. Tutto ciò mi irritò moltissimo; anche i presenti erano sgomenti e gridavano contro quel gesto di Sebastian.
"ABRA!!!", Kazim usò in tempo CONFUSIONE, restituendo la scarpa al mittente e salvando Dratini, il quale osservò stupito la scena e scambiò un'occhiata a Kazim come per ringraziarlo.
"Bravo, Kazim, mi hai letto nel pensiero.", dissi tirando un sospiro di sollievo. Continuava a piovere; fulmini e saette illuminarono la città .
"Maledetto serpente!!! ATTACCA!!! SUBITO!!!", strillò senza pietà  quell'imbecille e Dratini trovò la forza di attaccare mentre io ero deconcentrato, caricò energia sulla punta della coda e colpì Mimy con CODADRAGO... ma sembrava che CODADRAGO non avesse effetto su Mimy: Dratini venne spinto via dal suo stesso attacco ma senza subire danni.
"TIIII!!! III!!! IIINIIIIIIIIIIII!!!", ululò il Pokémon Drago.
"Mime???", Mimy sembrava confuso.
"EH!?!?", esclamai.
"Ma cosa...?!? Dratini! Di nuovo! CODADRAGO!", ordinò Sebastian.
"Tini...", Dratini eseguì di nuovo CODADRAGO... ma stavolta lo lasciai colpire per vederci chiaro: quella mossa non aveva effetto su Mimy... perché???
"Come diavolo è possibile?!?", si irritò il ragazzaccio.
"Me lo chiedo anche io! I tipi PSICO non sono immuni al tipo DRAGO!", commentai.
"E' Dratini che è incapace!!!".
"Tiiiiiini...".
"EHI!!! NON PRENDERTELA CON LUI!!! STA FACENDO DEL SUO MEGLIO PER TE!!!", tremavo dalla rabbia: volevo saltargli addosso.
"Non è vero!", Sebastian agitò la testa con nervosismo, "Dratini! Cambia mossa! DRAGOSPIRO! Vai!", ma Dratini tremava ancora di più dalla paura e Sebastian urlò ancora: "OBBEDISCI!!!".
"SMETTILA DI TRATTARLO COSI', DISGRAZIATO!!!", lanciai un grido disperato e sull'orlo del pianto.
Dratini eseguì un attacco DRAGOSPIRO e avvolse Mimy con delle fiamme violacee... ma neanche DRAGOSPIRO sembrò avere effetto su Mimy.
"Mime, mi-mime???", Mimy sembrava incredulo sulla sua immunità .
"NON CI CREDO!!! MA CHE SUCCEDE???", strillò disperato Sebastian, "MALEDETTO DRAGO INCAPACE!!!". Un potente tuono rimbombò nell'aria.
"Non capisco... perché...??? Perché lo tratta così!?!?", pensai lacrimante guardando Dratini.
"Tra tutti i Dratini forti esistenti in natura ho catturato quello più inutile!!!", imprecò il ragazzo.
"Tiniiiiiiiiiiiiiiiiiii...", pianse Dratini.
"BASTA!!! SMETTILA!!!", strillai in preda al panico, "NON LO VEDI CHE STA MALE???".
"TU CUCITI QUELLA BOCCA!!!".
"Stai calmo!!! Ci deve essere una spiegazione sul perché le mosse DRAGO non sono efficaci su un Mr. Mime!!!".
"ZITTOOOOOOO!!!", urlò Sebastian a pieni polmoni, "Dratini, usa DRAGOSPIRO su quel ragazzo! Fallo tacere!".
"Ma cosa fai!?!??!", avevo sentito bene??? Voleva attaccare me???
"Tini, tini, tiniiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!", Dratini fece Â«no» con la testa ignorando gli ordini del suo allenatore ma...
"ATTACCA, HO DETTO!!!", Sebastian era davvero impazzito e minacciò il suo Pokémon, con un gesto, di tirargli un'altra volta la scarpa addosso.
"Dratini! Non dargli ascolto, ti prego!", dissi con calma al Pokémon ma lui eseguì l'ordine a malincuore sputando fuoco dalla bocca; non feci in tempo a proteggermi ma...
"ABRAAAAAAAAAAA!!!", Kazim si parò davanti a me e attivò SPECCHIOVELO, restituendo DRAGOSPIRO non al mittente... ma a Sebastian!!!
"AAAAAAAAAARRRRGGGHHHHHH!!! AIUTO!!! NON RESPIRO!!!", il ragazzo cadde a terra sofferente, avvolto da fiamme violacee che parevano togliergli il fiato. Il pubblico sembrò stupito da questo colpo di scena.

 
"Grazie, Kazim... hai fatto un ottimo lavoro...", dissi a Kazim, tremante, con il cuore che mi batteva come un tamburo e il fiato che mi mancava. Tutti i presenti urlavano, sotto la pioggia, contro quel ragazzaccio. Ricky corse a soccorrere il fratellino, annullando in qualche modo l'effetto di DRAGOSPIRO.
I presenti erano tutti occupati a rimproverare Sebastian per il suo comportamento egoistico e innaturale nei confronti di un Pokémon.
"VERGOGNATI!!! NON SEI DEGNO DI ESSERE UN ALLENATORE!", disse furiosa l'Infermiera Joy.
"HA RAGIONE! TORNA A CASA! QUESTO NON E' UN POSTO PER DEGLI ANIMALI COME TE!", disse un uomo sull'orlo di un infarto per il troppo dispiacere.
"TIRI LE SCARPE ADDOSSO AI TUOI POKE'MON!!! CHE INCIVILTA'!!!", disse una donna in lacrime.
Anche i Pokémon presenti rimproveravano il ragazzino come potevano: chi gli ringhiava, chi lo guardava storto, chi gli sputava inchiostro addosso... la Vulpix di Ricky trovò il coraggio di ringhiare contro Sebastian. Quella fu la serata peggiore della mia vita, nonostante fosse il mio primo giorno di avventura.
Dratini tremava come una foglia, si guardava intorno, paralizzato dalla paura... piangeva. La pioggia lo bagnava ma non gli importava. Si arrotolò su sé stesso e singhiozzò rumorosamente, nascondendo il muso tra le sue spire. Nessuno ebbe il coraggio di andargli vicino e calmarlo: erano tutti occupati a rimproverare Sebastian; solo io, Kazim e Mimy ci avvicinammo a lui. Mi inginocchiai; ero fradicio di pioggia, con i capelli un po' bagnati e gli occhi lucidi.
"Ehi... tranquillo, Dratini... ci sono io. Di me ti puoi fidare.", dissi con tranquillità  a Dratini con un sorriso mezzo rotto dal pianto. Dratini alzò lo sguardo e mi fissò, impaurito e tremante.
"Abra...", Kazim salutò... con le lacrime che gli scendevano lungo le guance.
"Mi... Mime...", Mimy era tristissimo e dispiaciuto per Dratini e lo accarezzò.
"Ti-ti-tini! Tini!", singhiozzò Dratini.
Allungai pian piano una mano verso quel tenero serpentello; Dratini indietreggiò un pò, impaurito dalla mia mano... ma poi mi guardò bene negli occhi: vidi nel suo sguardo la paura diminuire poco a poco... poi si avvicinò e si fece accarezzare. Sentivo di aver già  ottenuto la sua fiducia. Presi il suo tenero musetto tra le mani: iniziai a piangere di brutto anche io mentre vedevo le lacrime di Dratini cadere a goccioloni tra i miei palmi. Si sentivano rumori di scatti di foto ma non ci feci tanto caso. La pioggia iniziò a cessare.
Dopo un po' di carezze, Dratini strisciò sul mio braccio e si strinse a me. Io rimasi basito ma lo abbracciai, dandogli quel calore affettivo che non aveva mai avuto da un essere umano; Kazim e Mimy osservarono la scena, commossi e sorridenti.
"E' tutto finito. Stai tranquillo. Ora sei al sicuro con me.", sussurrai nell'orecchio di Dratini.
"Tiiiiniiii...", sentivo il Pokémon tremare tra le mie braccia. Poverino, che pena che mi faceva...
Decidetti di alzarmi, alla fine, e mi avvicinai alla calca di gente che si trovava intorno a Sebastian, seduto a terra, arrabbiato e in lacrime allo stesso tempo per i troppi insulti da parte delle altre persone e per i rimproveri del fratello maggiore. Non appena tutti videro avvicinarmi calò il silenzio; Sebastian mi osservò con odio... Dratini, nel vederlo, si nascose tra le mie braccia. Kazim e Mimy rimasero al mio fianco.
"Battuto... da un pivello di 16 anni... e dal mio stesso Pokémon...", disse il ragazzaccio a denti stretti.
"Vergognati...", sussurrai arrabbiato, con le guance completamente sferzate dalle lacrime, "I Pokémon non sono macchine da guerra, come credi tu e altre persone di mia vecchia conoscenza; loro sono esseri viventi come tutti noi, che meritano affetto e tanta attenzione per poter crescere sani. Non è la violenza che li spinge a lottare e a diventare forti... ma l'amore e la fiducia che poniamo in loro. E loro non ricambiano solo nelle lotte... ma anche nella vita vera e propria. Allenatori e Pokémon sono legati dal vincolo del «dare-avere»: questo Dratini avrebbe lottato più che volentieri per te se tu gli avessi dato quel briciolo di fiducia e amore che meritava più di ogni altra cosa per tutto quello che ha fatto per te, il suo allenatore. E poi... se tu non conosci a fondo i tuoi Pokémon e le basi del combattimento, non puoi pretendere di vincere tutte le lotte che vuoi. Che ti sia di lezione: non permetterti mai più... di far del male a questo Dratini. Chiaro!!!???", conclusi a denti stretti.
Sebastian si alzò da terra e corse via, piangendo e strillando dalla disperazione.
"AH!!! E SAPPI CHE HO 10 ANNI, NON 16!!!", gli urlai dietro.
 
La pioggia cessò del tutto, improvvisamente. La gente mi osservava basita. Alcuni applaudivano ma io non avevo il coraggio di incrociare lo sguardo di nessuno. Pian piano, la gente ritornò nel Centro Pokémon. Io andai dall'Infermiera Joy, che stava ancora fuori: sembrava che mi aspettasse apposta.
"Infermiera, la prego... si prenda cura di questo Dratini.", la implorai.
"Con piacere, ragazzo mio. I miei complimenti, comunque. Sei stato coraggioso contro quel ragazzaccio.", disse dispiaciuta Joy mentre si avvicinava a Dratini ma quest'ultimo non voleva lasciarmi e si strinse forte a me.
"Su, coraggio... la Signorina è tanto buona. Vuole solo curarti. Vai da lei, dai.", dissi con calma a Dratini, che mi guardò in lacrime; si fidò e, pian piano, strisciò sulle braccia di Joy.
"Andiamo, piccolino.", disse sorridente Joy, accarezzando Dratini sulla fronte, "Il lettino ti aspetta.".
"Ah, mi raccomando...", richiamai l'attenzione dell'Infermiera, "Lo dia a Ricky, quando si sarà  ripreso.".
"Va bene, nessun problema.".
Io e i miei amici rientrammo insieme nel Centro Pokémon, accompagnando Joy e Dratini. Mi sentii osservato da tutti gli astanti del Centro: mi sentivo completamente a disagio, dopo quello che era successo. Una mano mi toccò la spalla; mi voltai: era Ricky, con Vulpix tra le braccia.
"Mi dispiace che sia andata così...", disse sconvolto, "Mio fratello è sempre stato di carattere difficile. Non si è mai interessato di Pokémon... ma da quando è entrato nella Zona Safari della nostra città  ed è uscito da lì con Dratini, ha cambiato ambizioni e ho notato che è cambiato in peggio, quando l'ho rivisto fino a poco fa. Stavolta ha esagerato: tutto, potevo aspettarmi da lui... ma MAI... che sarebbe stato addirittura capace di picchiare dei Pokémon! Non ha mai sopportato perdere e sentirsi inferiore, nella vita. E' tutta una lunga storia...", strinse i pugni per il dispiacere.
"Vuuuulp...", fece Vulpix.
"Ricky, non devi scusarti, tranquillo.", dissi dispiaciuto, "Dratini ora è sotto le cure dell'Infermiera Joy. Le ho chiesto di affidarlo a te, al sicuro da tuo fratello, dopo che si sarà  ripreso. Potrà  finalmente vivere beato, in tua compagnia. A proposito... sai dove è andato Sebastian?".
"Di sicuro si sarà  nascosto dietro al Pokémon Market della zona.", rispose Ricky, "Dopo vado a farci quattro chiacchiere.".
"Ho capito... ora scusami ma siamo tutti stanchi. Io e i miei Pokémon vorremmo andare a dormire.".
"Oh... sì... certo. Andate pure, tolgo il disturbo. Comunque... grazie per tutto e... scusate il disagio. Buonanotte. Andiamo, Vulpix.".
"Vulpi!", Vulpix salutò e Ricky se ne andò insieme a lei.
"Io vado a letto. Ci vediamo domani. Ciao, Dratini.", dissi a Joy e al Pokémon Drago.
"Tini...", Dratini iniziò a piangere di nuovo; tra le braccia di Joy, che intanto si allontanava verso i reparti per i Pokémon feriti, mi guardava triste.
 
Quella notte non riuscii a dormire... mi agitavo tra le lenzuola del letto del dormitorio del Centro. Ero ancora sconvolto per tutto quel che era successo. Vidi che Mimy dormiva beato... Kazim, invece, osservava fuori dalla finestra, rimuginando su tutto ciò che aveva vissuto quella sera. Mi alzai e mi avvicinai a lui.
"Mi spiace che sia successo tutto questo, Kazim.", gli dissi.
"Abra...", era molto pensieroso.
"Ma ti prometto che a te e agli altri non succederà  mai niente di male. E' una promessa che ho fatto quando tu non eri ancora nato... e intendo mantenerla, croce sul cuore.", accarezzai Kazim sulla testa.
"Abra...", Kazim mi abbracciò e rimanemmo a guardare fuori dalla finestra finché non ci appisolammo un pochino tutti e due su una poltroncina.
 
Il mattino dopo, scesi al piano terra del Centro con Kazim al mio seguito e Mimy nella Sfera; andai da Joy.
"Buongiorno, Magma.", disse l'Infermiera, "Dormito bene?".
"Per niente...", risposi... avevo le borse sotto gli occhi; ormai non dormivo più bene dal giorno del mio compleanno... ma quella notte il sonno mi aveva quasi del tutto abbandonato.
"Per via di Dratini?".
"Già ...".
"Mi dispiace tanto. Comunque, se ti può consolare, sta benissimo. E' nel pieno delle forze. L'ho affidato a Ricky, proprio come mi hai chiesto.", sorrise Joy.
"Mi fa piacere... ma il male psicologico di quel Pokémon resta incurabile.".
"Oh... hai ragione...", Joy perse il sorriso.
"OH! Eccoti! Ti cercavo!", Ricky mi corse incontro, con Vulpix che gli correva dietro.
"Ah, buongiorno, Ricky. Stavo andando a fare colazione per poi andare via.", dissi.
"Portalo con te.", mi diede una strana Poké Ball con motivi verdi a contrasto chiaro-scuro, "E' la Safari Ball con Dratini. Gli manchi moltissimo. Vuole stare con te.".
Rimasi paralizzato.
"Ma... io non... non posso!".
"E' meglio che stia a debita distanza dalla nostra famiglia... per il suo bene.", disse dispiaciuto Ricky, "Stando con me rischierebbe di incontrare mio fratello... non voglio che abbia una vita difficile per questo. Ti prego, accetta senza discutere. Fallo per lui. Sei un ragazzo molto speciale... la pensano così anche Dratini e Vulpix. Magari tutti fossero come te. Abbine molta cura, per favore. A presto. Fai buon viaggio, mi raccomando.", mi strinse la mano, "Ah, dimenticavo! Un fotografo mi ha chiesto il favore di darti questo pacchetto di fotografie.", mi porse un sottile pacchetto, "Ci teneva a salutarti e a dartelo di persona ma, non trovandoti subito e avendo avuto fretta, mi ha chiesto il favore di consegnartelo ed è andato via di corsa. Bene, io devo andare. Sbrigo le mie ultime commissioni qui, a Smeraldopoli, dopodiché mio fratello ed io partiremo per Biancavilla, dove ci aspetta un traghetto per Fucsiapoli che parte domani mattina. Addio e grazie di tutto.", se ne andò, con Vulpix al seguito, la quale mi salutò con un verso.
Non ebbi il tempo di dire niente. La Sfera che tenevo in mano rifletteva la luce del sole, la quale filtrava dalla grande vetrata del Centro Pokémon. L'Infermiera Joy fu felicissima di sapere che il Dratini era al sicuro in mia compagnia.
"Stai bene?", chiese Joy.
Io ancora non ci credevo; Kazim rimase a guardare con la speranza che mi svegliassi da solo dalla catalessi... ma invano.
"Sì...", risposi a Joy con un sospiro.
Scartai il pacchetto che Ricky mi aveva lasciato ed estrassi le foto; le guardai, una ad una: la prima mostrava me inginocchiato davanti a Dratini, avvolto tra le sue spire, mentre cercavo di calmarlo; la seconda mostrava me che tenevo il muso lacrimante del draghetto tra le mani; la terza mostrava Mimy e Kazim che salutavano, calmavano e accarezzavano Dratini; l'ultima, infine, mostrava il caloroso abbraccio tra me e il Pokémon Drago.
Le foto erano stupende e ricche di emozioni... ma non riuscii a sorridere; rimasi per molti minuti a guardare la Safari Ball in una mano e le foto nell'altra, indeciso se far uscire o meno Dratini dalla Sfera; mi sedetti su una sedia, facendo a malapena colazione, con lo sguardo incollato a quella Sfera. Ero ancora sconvolto e non capivo se ero felice oppure no: avevo già  troppi pensieri per la testa e ora che avevo Dratini con me... fu come se mi fosse crollato il mondo addosso! Kazim non fece altro che darmi delle pacche sulla schiena come per calmarmi. Non ce la facevo più a tenermi troppi pesi dentro di me... l'emozione era troppo forte: piegai il collo e toccai la Sfera con la fronte... e iniziai a piangere rumorosamente sotto gli occhi di tutti i presenti.
"No...", dissi in lacrime, "Non voglio... questo Pokémon ha già  sofferto troppo... Kazim... non ci riesco...".
"Abra... Abra...", Kazim era profondamente dispiaciuto.
"Magma. Che hai?", Joy si avvicinò.
"Questo Dratini... non voglio che stia con me... ho paura... che soffra ancora di più!", singhiozzai.
"Cosa vuoi fare, allora?".
"Liberarlo... quando arriverò alla Zona Safari di Fucsiapoli... la sua casa! Se resta lontano dagli umani per un po'... probabilmente si riprenderà !".
"Fino a quel momento, abbine cura, però.".
"Avrà  tutta la cura che non ha mai avuto. E' una promessa!", mi asciugai gli occhi e mi alzai, "Bene... devo andare, adesso. Plumbeopoli mi aspetta... e anche la Zona Safari.".
"Non avere fretta solo perché vuoi liberare Dratini, Magma. Potrebbe danneggiare te e lui nel profondo del cuore.".
"Già ... già ... beh... andiamo, Kazim. Addio, Infermiera Joy. Grazie di tutto e scusi il fastidio.", conclusi e me ne andai, sempre sconvolto.
"Stammi bene, ragazzo, e stai tranquillo! Ti chiamerò appena posso.", salutò Joy con un tono dispiaciuto.
Quelle vicende mi avevano fatto capire una cosa: avere dei Pokémon come amici può essere grandioso... ma se sai che uno di loro ha sofferto parecchio per colpa della razza umana e che adesso vuole stare con te perché si sente più protetto (anche se sei pure tu un umano) non puoi fare a meno di pensare di liberarlo... perché molto probabilmente, prima o poi, il passato ritorna! E quando succede, le conseguenze psicologiche possono essere ancora più gravi. Anche per questo motivo... avevo paura del ritorno del Team Rocket. Cercando senza successo di non pensarci più di tanto, girai l'angolo e mi diressi con Kazim nelle viscere di Smeraldopoli.

 
 
Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D
 
 
Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif     122.gif
 
 
Infermiera Joy
22891-607455_nursejoycm_super_thumb.png     113.gif
La graziosa infermiera dei Pokémon, la prima di una grossa famiglia di Infermiere Joy tutte uguali tra di loro. La cura dei Pokémon è la sua ragione di vita e, insieme alla sua fedele Chansey, tiene in piedi il Centro Pokémon della sua città  con tutta la forza d'animo di cui è capace. In alcuni episodi può avere un ruolo centrale.
 
 
Ricky
041.gif     037.gif
Un ragazzo molto tranquillo, anche se si veste in maniera stravagante, e facilmente impressionabile. Incontra il protagonista nel Centro Pokémon di Smeraldopoli e i due fanno subito amicizia. Scopre in Magma qualcosa di poco comune, vista la facilità  del protagonista nel legare con i Pokémon. Possiede una Vulpix domestica... beh, più che altro... appartiene a sua madre, la quale non vuole che combatta; per questo Vulpix è molto fifona. Il fratello minore di Ricky, Sebastian, è tutto il contrario di lui. Dopo una serie di tristi vicissitudini, Ricky lascia a Magma il Pokémon di Sebastian per proteggerlo dalla cattiveria e dalla violenza del fratellino.
 
 
Sebastian
049.gif     147.gif
Il fratello minore di Ricky; è un ragazzo di poco più grande di Magma e la sua cattiveria è da non sottovalutare! Si dimostra subito molto combattivo ma anche molto violento e spregevole nei confronti della sua povera Dratini, la quale si rifiuta di obbedire ai suoi ordini per paura, venendo così presa a schiaffi e scarpate. Venendo da Fucsiapoli, Sebastian deve aver catturato Dratini nella Zona Safari, unica possibile ubicazione dove possono vivere dei Dratini allo stato selvatico nella regione di Kanto. Sebastian combatte contro Magma schierando Dratini contro Mimy e la lotta finisce con la vittoria di Magma dopo aver sconfitto l'allenatore e non Dratini, la quale capisce così che Magma è buono e che non ha nessuna intenzione di farle del male. Dratini, alla fine, viene liberata dalle grinfie di Sebastian grazie alla premura del fratello maggiore, il quale la affida a Magma affinché ne abbia la massima cura.

 
 
Il sesto capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P
Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 6! :D Buona lettura! ^^

 

Capitolo 6 - Incontri inaspettati

 

Piccola anteprima: Magma, dopo un'intensa serata passata a Smeraldopoli, conosce meglio il suo nuovo Pokémon: la Dratini che apparteneva all'allenatore che la picchiava solo perché non lottava come lui voleva. Diciamo che, più che altro, Magma l'ha momentaneamente adottata perché, in realtà , lui avrebbe intenzione di liberarla a Fucsiapoli. Dopo essere tornati a sorridere, Magma, Dratini (poi nominata Cynder), Kazim e Mimy si inoltrano finalmente in Bosco Smeraldo, ove affrontano nuovi avversari, tra cui un Pokémon davvero interessante ma anche potente, un ragazzino molto scontroso e... purtroppo, anche una vecchia conoscenza.


Premessa: In questo capitolo, alcune parti di testo sono state tratte da altre vicende già  esistenti ed estranee al mondo Pokémon e non sono farina del mio sacco. Sono state aggiunte solo per rendere più divertenti/drammatici alcuni momenti del racconto e/o caratterizzare al meglio i personaggi.

 

 

GUEST STAR: L'utente Squalo debutta in questo capitolo e si unirà  a Magma nell'avventura! :D
 

 

Capitolo%206.gif

 

 

«Chiosco della pagnotta».

"PAAAAAAAAAGNOTEEEEEEEE!!!", urlò il gestore del chiosco, "Pagnotte appena sfornate per voi e i vostri Pokémon! Per ogni spesa, dei frollini in omaggio!!!".

"Abra!", Kazim si avvicinò e salutò.

"Oh! Ciao, piccolo Abra.", disse il gestore. "Sei solo?".

Kazim indicò verso di me: ero seduto su una panchina, depresso, con una Safari Ball in mano.

"Poveraccio! Che gli sarà  successo?", chiese dispiaciuto il gestore.

"Abra...", Kazim sospirò.

"Uhm... tieni! Portagli un po' di frollini. Sono in omaggio!", sorrise il gestore mentre dava a Kazim una bustina con alcuni frollini, "Vedrai che lo tireranno un po' su!".

"Abra!", fece Kazim come per salutare e ringraziare e poi si teletrasportò.


Dopo essere usciti dal Centro Pokémon di Smeraldopoli, mi sedetti su una panchina vicina, dando così la libertà  a Kazim di esplorare la città  come meglio credeva, rimanendo comunque all'interno del mio campo visivo... anche se i miei occhi erano puntati su ben altro. Dopo una nottata passata quasi in bianco per via delle vicende della sera precedente, non riuscivo a fare a meno che guardare depresso quella Safari Ball contenente Dratini. Il Pokémon aveva subito troppe torture da quel Sebastian e non volevo che continuasse ad avere paura degli umani continuando a viaggiare insieme a me, un umano. Decisi allora che l'avrei liberato a Fucsiapoli, ove risiede la Zona Safari, nella quale viveva Dratini prima di essere stato catturato da Sebastian, in base a ciò che mi aveva raccontato Ricky, il fratello maggiore.

"Abra... Abra.", Kazim apparve all'improvviso al mio fianco e mi mise una mano sulla spalla, consolandomi.

"Kazim... io non ce la faccio!", dissi, "E se dovessimo incontrare dei cattivi? Che succederà  a questo Dratini? Non voglio neanche pensarci!".

"Abra...".

Mimy uscì da solo dalla sua Sfera.

"MIIIIIIIIMEEEEEE!!!", sorrise Mimy.

"GHAAAAAHHH!!! Ma perché devi sempre spaventarmi così!?!?", urlai.

"Mime... Mr. Mime!", Mimy era dispiaciuto... ma non appena vide il sacchetto con i frollini che aveva portato Kazim, si riprese immediatamente e cercò di afferrarlo ma Kazim si teletrasportò dietro di lui e diede il sacchetto a me.

"Uh? E questi chi te li ha dati?", chiesi al mio Abra, il quale indicò verso il chiosco che vendeva pane: mi ero dimenticato che Kazim era stato lì.

"Oh, bene. Ti ringrazio.", dissi con un mezzo sorriso, "Kazim, so che vuoi solo sollevarmi il morale; e Mimy, so che vuoi farmi gli scherzetti solo per farmi ridere un po' e, credetemi, lo apprezzo tantissimo... ma oggi non è giornata... e vi chiedo scusa, per questo.", conclusi a testa bassa.

"Mime...", Mimy mi batté piano una mano sulla nuca.

"Abra...", Kazim sospirò.

La Safari Ball si aprì improvvisamente e Dratini uscì da solo.

"EH???", esclamai.

"TINIIIIIII!!!", Dratini sembrava molto felice. I suoi occhi erano vispi e ricchi di vitalità , scodinzolava affettuosamente e si strofinava il muso sulla mia gamba.

"Dratini...", dissi con un filo di voce, prendendo il Pokémon tra le braccia, "Come stai? Sembri felicissimo, oggi.".

"Tini! Tini!", annuì Dratini.

"Ascoltami, piccolino, devo chiederti una cosa molto importante. Sei davvero sicuro di voler viaggiare con me?".

"Tini!", Dratini annuì di nuovo.

"Dici che ti senti sicuro... ma ho il timore che quel cattivaccio di Sebastian abbia fatto nascere in te una profonda paura degli umani.".

Dratini rabbrividì nel sentir nominare il nome di Sebastian ma lo calmai.

"Voglio solo che tu sappia che non tutti gli umani sono come lui. Suo fratello, per esempio, è buono. Se fosse stato cattivo ed egoista come Sebastian, non ti avrebbe mai ceduto a me. Non credete anche voi così?", chiesi a Kazim e Mimy, i quali annuirono vigorosamente.

"WOW!!! CHE FORZA!!! MAMMA, LI' C'E' UN DRATINI!!!", sentii urlare un bambino che si avvicinava di corsa verso di noi con la madre che lo seguiva a ruota. Dratini era impaurito e si nascose nella mia giacchetta.

"Dove l'hai preso? E' molto raro, vero? E' maschio o femmina? Combatte bene? Che mosse ha? Posso toccarlo?", mi fece domande a raffica senza darmi neanche il tempo di rispondere almeno alla prima; aveva il luccichio negli occhi mentre guardava Dratini e allungò velocemente la mano per accarezzare il Pokémon, il quale tremava come un budino e stava iniziando a piangere.

"Ti prego, allontanati!", gli dissi con calma, bloccandogli la mano, "Non vuole vedere nessuno.". La madre prese il figlio per mano, gli diede una sculacciata e lo allontanò, scusandosi con me per l'irruenza del figlio, il quale piangeva e urlava che Dratini era cattivo perché non si era fatto accarezzare da lui. Dratini era di nuovo triste.

"Quel bambino non era cattivo, Dratini.", dissi al Pokémon, "Voleva solo esserti amico. Non sa quello che hai passato e quindi non può capire. Ma ti assicuro che aveva buone intenzioni.".

"Tini... tini...", rabbrividì Dratini ma si riprese poco a poco.

"Sarà  un viaggio duro per te.", dissi, "Però, guardando bene i tuoi occhi vedo... un desiderio di libertà  e di amicizia.", osservai bene i suoi occhi.

"Tini!", il Pokémon mi ricambiò felicemente lo sguardo.

"Dratini, se vuoi viaggiare con me devi promettermi che non ti caccerai nei guai!", dissi a Dratini, accarezzandogli il muso.

"Ti-tini!", annuì il Pokémon con felicità .

"Io, intanto, ti prometto di proteggerti da ogni male e ti aiuterò a farti superare tutte le paure! Anche Kazim e Mimy ti aiuteranno. Puoi fidarti di noi.", dissi, Kazim e Mimy accarezzarono Dratini, "Ho solo bisogno da parte tua di un briciolo di fiducia nei tuoi e nei nostri confronti. Pensi di farcela?".

"Tiiiiiiniiiiiiiiii!".

"Ma quando arriverà  il momento di separarci...", dissi sussurrando, in modo da non farmi sentire; mi demoralizzai ancora di più.

"Tini?".

"No, niente, Dratini... tranquillo.", mi ripresi un po'. Mi venne in mente una cosa, "Però, quel bambino mi ha fatto sorgere un dubbio...", presi il Pokédex e controllai i miei tre Pokémon.

 
ANALISI POKE'DEX:
- Abra. Sesso: Maschio.
- Mr. Mime. Sesso: Maschio.
- Dratini. Sesso: Femmina.

 
 
"OH! Meno male... altrimenti avrei dovuto decidere dei nomi diversi per Mimy e Kazim. Ho evitato una figuraccia.", dissi con un sospiro di sollievo mentre chiudevo e posavo lo strumento.
"Abra?!?".
"Mr. Mr. Mime!".
"Ma allora sei una femminuccia!", dissi alla Dratini con un sorriso, "Benissimo! Allora ho già  in mente un bel nome per te: che ne pensi di Cynder? E' il nome di una draghessa di un videogioco. Penso che questo nome sia fatto apposta per te!".
"Ti-tini tini! TINIIIIIII!!!", la Dratini era al settimo cielo.
"OK! E Cynder sia, allora! AH AH AH AH!!!", tutti quanti ritrovammo subito il sorriso e ci fu un caloroso abbraccio di gruppo.

"Abra!".

"Mime! Mime!".

"Tini, Drati, Tini!!!".
 
"Bene. Dobbiamo andare, adesso.", dissi alzandomi e infilando il sacchetto dei frollini nella borsa, "La vera avventura ci aspetta! Questi frollini li mangeremo più tar...".
"ABRAAAAA!!!", Kazim urlò; indicò il cielo. Anche Mimy osservò e... Cynder si spaventò e si nascose nella giacchetta... ma osservò anche lei, facendo capolino dal risvolto della cerniera.
"COSA!!? CHE C'E?", urlai e guardai anche io: vicino al sole, c'era qualcosa che volava, sembrava un uccello dalle grandi ali, le quali rilasciavano polvere dorata ogni volta che venivano piegate. Sembrava che quell'uccello riflettesse i colori dell'arcobaleno! Non feci in tempo ad osservarne i dettagli perché... all'improvviso, scomparve.
"Ma cosa...???", non avevo parole... e neanche il mio Pokédex, a quanto pareva!

 
 
ANALISI POKE'DEX:
Pokémon sconosciuto! Nessuna informazione disponibile!

 
 
"Ragazzi... credo proprio che abbiamo visto... un Pokémon Leggendario! Vi rendete conto?", chiesi ai miei Pokémon con stupore. Kazim, Mimy e Cynder non dissero niente: erano troppo impegnati a guardare verso il sole.
"Ehi! Guardate lì!", indicai un po' più in là , vicino a dove avevamo visto il presunto Pokémon Leggendario; c'era qualcos'altro che volava; "E' una mongolfiera! Che sfizio, è a forma di Meowth! Ce ne saranno altre di forma diversa, sicuramente.".
"GRRRR!!! LO TROVERO' QUEL RAGAZZINO, PRIMA O POI!", sentii urlare. Mi voltai e vidi una ragazza con capelli color pel di carota, raccolti lateralmente in un corto codino. Aveva un pantaloncino cortissimo che le lasciava scoperte le gambe e una corta T-Shirt giallo chiaro mantenuta da delle bretelle rosse. Camminava piano, a passi grossi, portando sulla schiena quel che restava di una bicicletta, che sembrava carbonizzata.
"Serve aiuto?", le chiesi gentilmente avvicinandomi.
"NO, GRAZIE! FACCIO DA SOLA! PENSI DAVVERO CHE, ESSENDO UNA RAGAZZA, NON RIESCA A PORTARE OGGETTI PESANTI???", urlò la ragazza a denti stretti, guardandomi con odio con i suoi occhi verdi.

Rimasi impietrito e dispiaciuto, dicendo solo due parole: "No... affatto..."; la reazione e lo sguardo di quella ragazzina non poté non spaventare a morte Cynder, la quale ritornò nella Sfera da sola... come se fosse stata vittima di un attacco BOATO. La ragazza, intanto, si stava allontanando.
"Uff... certo che qui sono tutti gentili, eh?", dissi rivolto a Kazim con sarcasmo, sospirando ma senza alcuna rabbia, "Da quando sono partito non hanno fatto altro che rispondermi male. Che avrò mai fatto?".
"Ti chiedo umilmente scusa!", sentii da lontano la ragazza, con tono dispiaciuto , che nel frattempo si era girata e camminava all'indietro, "Non volevo prendermela con te. Sono arrabbiata con un'altra persona. Comunque, grazie per l'interessamento. Scusami ma vado di fretta! Ciao!", e corse via.
"Va bene, dai. Non è successo niente.", commentai vedendo quella strana tipa correre via con la bici sul schiena, "Coraggio! Ora andiamo! Bosco Smeraldo ci aspetta!", dissi con determinazione, "Se Cynder rimane nella Sfera per un po', si calmerà  sicuramente. Diamole tempo e si abituerà  anche alle irruenze del mondo.".
"Abra!".
"Mime! Mr. Mime!".
Consultai la mappa.
"WOW! Per andare all'Altopiano Blu bisogna andare da quella parte!", indicai uno svincolo e lo raggiungemmo di corsa: era una strada molto lunga.
"Uhm... guardate cosa faccio!", presi un legnetto vicino e feci un solco sul terreno, "Finché non avremo le otto medaglie di Kanto, non oltrepasseremo questa linea. Da qui in poi, sarà  tutta una sorpresa. Ci pensate?". Mimy e Kazim risposero e alzarono il pugno in aria in segno di forza.
"Oh, my darling! Oh, my darling! Oh, my daaaaaaaaarling Clementiiiiiine!!!", sentii cantare stonato nelle vicinanze: vidi un vecchio uomo ubriaco che si avvicinava.
"Oh oh! Forse è meglio cambiare aria!", facemmo per andarcene ma...
"Tiu zei un rovina-canzioni! BURP!", mi fermò l'uomo battendomi un bastone sulla spalla, parlando strano e ruttando come un maiale.
"Io?!?", esclamai.
"Dammi caffè!!! Dov'è mio caffè???", urlò l'uomo brandendo il bastone, minaccioso. Riuscimmo a scappare via, lasciandoci alle spalle quel vecchio che imprecava contro di noi come un dannato... solo perché non avevamo del caffè! Alla fine, dopo un po' di corsa, arrivammo al confine di Smeraldopoli.
Sicuri di esserci liberati di quel vecchio ubriacone, ci fermammo sotto una quercia; respiravamo affannosamente.
"E CHE CAVOLO!!! Ma solo io incontro gente così?!!?", urlai.
"Abra! A-a-a-a-abra!!!", Kazim rise a crepapelle.
"Che ti ridi, tu?", gli dissi, tenendo il broncio.
"Mr. Mime???", Mimy era un po' confuso.

Lessi un cartello vicino; c'era scritto: «Bosco Smeraldo. Attenti a non calpestare gli oggetti nascosti!».

"Perbacco, siamo arrivati a Bosco Smeraldo!", esclamai, "Ma... che vuole dire con «Attenti a non calpestare gli oggetti nascosti»???
"Pie... Pie...".
"Cosa???", sentii un suono familiare nelle vicinanze. Mi girai e lo vidi di nuovo: "EHI! E' lo stesso Caterpie che abbiamo visto ieri! Lo riconosco dal punto giallo sulla sua antenna! Come ci è arrivato fin qui?".
"PIE?!!?", Caterpie, non appena mi rivide, usò un attacco MILLEBAVE contro di me... ma ormai ero preparato a questa sua reazione.
"Kazim! Usa CONFUSIONE e blocca i fili! Mimy! Usa DOPPIASBERLA! Questa volta, non ci scappa! E se dovesse usare di nuovo la sua antenna, lo fermeremo!", ordinai.
"ABRA!!!", Kazim neutralizzò il MILLEBAVE con il suo attacco CONFUSIONE.

"MIME!!!", Mimy si lanciò su Caterpie preparando un attacco DOPPIASBERLA. Ma...
"POKE' BALL! VAI!!!", disse una voce.
"Cosa?!?", esclamai e Mimy si fermò: una Poké Ball venne fuori dal nulla e catturò Caterpie; la Sfera tremò una volta... tremò due volte... tremò tre volte... PING!
"EHI!!! CHI E' STATO? MI HAI RUBATO IL POKE'MON!!!", urlai.
"AB-SOL! AAAAB-SOOOOL!", sentii ringhiare nelle vicinanze e qualcosa venne fuori da dietro i cespugli con un grande balzo: sembrava un cane, col muso bluastro da felino, dal pelo color bianco latte, più folto intorno al collo e sul petto, con la testa bianca ornata da una macchia bluastra ovale e un ciuffo di pelo che gli scendeva lungo la guancia sinistra; un corno affilato e appuntito a forma di falce e dello stesso colore del muso spuntava dalla sua tempia destra e la coda aveva, più o meno, la stessa forma e colore; aveva eleganti zampe dotate di grossi artigli, presenti anche sui suoi talloni. Era un Pokémon davvero interessante ma che non avevo mai visto!
"Ab-sooooooollllllll...", ringhiò il Pokémon, osservandomi minaccioso.
"Oh... OK... stiamo calmi...", iniziai a tremare, "Non so chi tu sia ma... io non voglio far del male a nessuno. Sono un amico... volevo solo catturare quel Caterpie...", cercai di essere il più amichevole possibile ma...

"SOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLL!!!", gli occhi rossi di quel Pokémon incutevano terrore!
"E se facessi la stessa cosa che ho fatto con il Jolteon di Margi?", pensai.
"Abra!", Kazim mi fece da scudo.
"Mime!", Mimy si innervosì. Quel Pokémon, con uno scatto veloce, iniziò ad attaccare!
"AAAAAABSOOOOOOOOLLLLLLLLLLL!!!".
"MIMY! BARRIERA!", e Mimy eseguì, proteggendomi e ricevendo un colpo di minima potenza a causa dell'ATTACCO RAPIDO di quel Pokémon.

"No, con un Pokémon come quello non credo che avrò la stessa fortuna che ho avuto con Jolteon, anche perché non saprei come fare!", commentai; approfittai dell'attimo di ripresa di quel Pokémon e... "Kazim! CONFUSIONE! Fermalo!" e Kazim usò il suo attacco che prese in pieno quello strano Pokémon... ma non gli fece niente! Anzi, quella creatura sembrava più energica di prima!
"ABSOL!!!", fece quel Pokémon, riprendendosi.
"ABRA?!?!?", Kazim non credette ai suoi... occhi, se si può dire così.

"Cosa? Kazim, dai! Riprova con CONFUSIONE!", urlai e Kazim rieseguì la stessa mossa; quel Pokémon si lasciò colpire... ma a quanto pare gli attacchi psichici erano del tutto inefficaci su di lui! Il Pokémon ci osservò minaccioso, sogghignando.
"E' immune agli attacchi psichici?!?", esclamai, "Impossibile! Il Manuale non dice niente di tutto questo!".
"AB! ABSOL!", quel Pokémon era velocissimo! Usò un attacco MORSO sul braccio di Mimy, senza che me ne accorgessi... e, a quanto pareva, Mimy si fece malissimo!
"MIIIIIIIIIIIIIIMEEEEEEEEEEE!!!", urlò Mimy dal dolore.
"Caspita... Mimy, ritorna!", feci per ritirare Mimy nella Poké Ball, la quale lo colorò di rosso ma... quel Pokémon, con un attacco diretto a piena potenza e con una velocità  assurda, colpì in pieno ventre Mimy, ancor prima che esso potesse venir richiamato completamente dalla Sfera! Mimy rotolò per terra: era KO e aveva subito anche un taglio sulla spalla da parte del corno di quella creatura!
"MIMY!!!", urlai dispiaciuto al mio Mr. Mime, andando in suo soccorso, con Kazim che mi faceva da scudo contro eventuali attacchi di quella strana creatura; con una pozione, gli tamponai la ferita (poco profonda, fortunatamente) e osservai ancora quel Pokémon straordinariamente potente.
"Ma che razza di Pokémon è?", dissi aprendo il Pokédex.

 
 
ANALISI POKE'DEX:
Pokémon sconosciuto! Nessuna informazione disponibile!

 
 
"COME, NESSUNA INFORMAZIONE???", urlai nel panico, "E' un altro Leggendario??? Come faccio a difendermi, adesso?!?".
"Aaaaab-sooooolllll...", il Pokémon ci osservò con odio e ringhiò rumorosamente.

Feci rientrare Mimy nella Sfera. Io e Kazim eravamo a pezzi e non riuscivamo a lottare ancora; non potevo utilizzare Cynder... sarebbe stato pericoloso, per lei. Catturare quel Pokémon sarebbe stato praticamente impossibile. L'unica possibilità  di sopravvivenza... era la fuga!
"Kazim! Teletrasportiamoci via! Coraggio!!!", e Kazim si concentrò... ma quel Pokémon ci osservò con uno sguardo ancor più spaventoso... un'ombra nera con un ghigno malefico si erse alle sue spalle e tutto intorno a noi si oscurò di colpo!
"E' un attacco MALOSGUARDO!!! Non possiamo fuggire! Siamo in trappola!!!", urlai.
"AAAAAAAABSOOOOOOOOOOOOLLLLLLL!!!", quel Pokémon fece un grosso balzo verso di noi, pronto a morderci; si avvicinò sempre di più! Io e Kazim ci abbracciamo e, senza urlare, ci preparammo al dolore...
 
"ABSOL! FERMATI!", disse una voce... la stessa voce che avevo sentito quando stavo lottando contro Caterpie. Il Pokémon, improvvisamente, si arrestò e cambiò espressione; l'effetto di MALOSGUARDO sparì di colpo e da dietro ad un albero uscì di corsa un ragazzino con capelli neri ricci, un po' cicciotello, con occhiali verdi e orecchie un po' a sventola. Indossava una T-Shirt azzurra e un paio di pantaloncini neri.
"Basta così, Absol! Lascia che me ne occupi io, adesso.", disse il ragazzino; quello strano Pokémon corse scodinzolando da lui, facendogli le feste. Il ragazzino coccolò il suo Pokémon e poi guardò storto, iniziando a sbraitarmi contro con tono accusatorio.
"Ehi!!! Perché hai attaccato la mia Absol?!?", disse.
"IO??? Che razza di allenatore sei se non riesci a tenere d'occhio la tua Absol? Ci siamo solo difesi! E' lei che ci ha attaccati senza motivo!", rimbeccai.
"Ah, davvero? Beh, se è come dici tu... allora io sono Babbo Natale!".
"Beh, vista la tua pancia, penso che ci siamo, più o meno!", iniziai a prenderlo in giro con un tono un po' presuntuoso indicandogli la pancia, "Ti manca solo la barba. Comunque, tanto piacere! Se vuoi, la letterina te la scrivo adesso".
"A-a-a-a-a-abra!!!", Kazim si sbudellò dalle risate, rotolandosi a mezz'aria... ma anche Absol sembrava un po' divertita da quella scena.
"Mi stai prendendo in giro???", disse il ragazzino, che iniziò a scoprirsi il braccio.
"Secondo te?".
"Complimenti, mister allenatore dei miei stivali!!! Ti sei appena aggiudicato un bel gancio destro, quant'è vero che il mio nome è Squalo!", il ragazzino mi sferrò lateralmente un pugno a grande velocità ... ma lo schivai in tempo e lui ruotò su sé stesso come una trottola, fino a fermarsi; si reggeva a malapena in piedi e la testa gli girava.
"WOW! Cerca di calmarti, Tyson!", gli dissi con sarcasmo. Lui, dalla confusione, iniziò a parlare strano.
"I miei stivali, mister complimenti dei miei allenatore...".
"EH???".
"ABRAAAA-A-A-A-A-A-A-A-A!!!", Kazim si stava soffocando dalle risate.
"A-A-A-A-A-A-AB-SOL!!!", anche Absol rideva come una matta, battendo ripetutamente una zampa per terra. Il ragazzino, alla fine, tornò in sé ma non mi guardò neanche: cercava qualcosa per terra.
"Eccola, la mia Poké Ball! Incredibile! Ho catturato un Caterpie! E non sono nemmeno un vero allenatore!", disse vittorioso.
"Quel Caterpie era mio! L'ho visto prima io ieri mattina, prima di giungere a Smeraldopoli!", sbraitai.
"Ah, sì? E dimostralo!".
"Ho una prova: quel punto giallo sulla sua antenna! E poi... ho Kazim come testimone!", dissi, indicando Kazim col pollice; Kazim annuì con nervosismo.
"Beh, sei arrivato tardi. Adesso è mio!", disse Squalo e mi fece la linguaccia, "Non vali granché come allenatore, visto che non riesci a catturare un semplice Caterpie. AH AH AH!!!", concluse con una risata beffarda, con la sua Absol che rideva con lui.
"Ma che perdo tempo a fare, con un ragazzino come te?!? E' meglio che me ne vada! Devo portare Mimy al Centro Pokémon! La tua Absol me l'ha ridotto malissimo! Andiamo, Kazim!", dissi in preda all'ira, andandomene.
"Che fai, te ne vai? Ti tiri indietro contro un ragazzino? Ah, che codardo, mi fai ridere!", Squalo si beffò di me ma non lo ascoltai.
 
Sentii uno strano fischio; improvvisamente, le mie Poké Ball si aprirono, liberando Mimy, sveglio ma molto stanco, e Cynder.
"Tini???".
"Abra???".
"M... M... Mi-me...".
"Ehi! Ma cosa...", esclamai.
"Ehi! Caterpie!", esclamò quel ragazzino, "Come hai fatto ad uscire da solo?".
"Pie...".
"Ab-sol?!?".
STUMP!!!
"EHI!!!", urlammo io e Squalo all'unisono: i nostri Pokémon vennero catturati con una grossa rete da caccia! Tutti i Pokémon ci chiesero aiuto; persino Absol sembrava molto impaurita ma restava comunque molto calma.
"KAZIM! MIMY! OH, NO! CYNDEEEEEEEEEEEEEEEER!!!", urlai nel panico pensando alla sofferenza che stava provando Cynder: in quel momento guardava in basso e stava ricominciando a piangere.
"TIIIIINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!".
"AH AH AH AH AH AH!!! Ora ci prendiamo questi Pokémon preziosi e li porteremo al Capo!", disse una voce maschile.
"Hai proprio ragione, Bluff! Il fischietto che fa uscire da soli i Pokémon dalle loro Poké Ball è un vero gioiello della tecnologia moderna!", disse una voce femminile.
"Ehi! Io mi chiamo Butch!", parlò di nuovo la voce maschile.
"Ecco cos'era quel fischio che avevo sentito!", esclamai, "Chi va là ? Chi siete!?".
"MASCALZONI! METTETE GIU' I NOSTRI POKE'MON!", disse Squalo.
Le due voci iniziarono a parlare dandosi il cambio ad ogni loro frase, recitando quel che sembrava un motto.
"Preparatevi a passare dei guai!", disse la voce femminile.
"Dei guai molto grossi, perché siamo qui per combattere!", disse la voce maschile.
"Infliggeremo al mondo la devastazione!".
"Raddrizzeremo i popoli di ogni nazione!".
"Smentiremo le frottole sulla verità  e sull'amore!".
"Fino alle stelle salirà  il nostro furore!" e dal ramo più alto di un albero, scesero un uomo e una donna in tenuta nera, con una «R» molto familiare sulla loro divisa, stivaloni e guantoni lunghi di colore bianco.
"Io sono Cassidy!", disse la donna.
"Ed io sono Butch!", disse l'uomo.
"Siamo il Team Rocket! Giriamo intorno alla Terra, giorno e notte!".
"Vi conviene arrendervi subito! E' inutile che combattiate, perché perdereste comunque!", conclusero il loro motto con un'elegante posa.
I nostri Pokémon urlavano da dentro la rete che li intrappolava. Io non riuscii a dire una parola: ero paralizzato.
Butch era un uomo alto, con lunghe braccia e gambe, aveva capelli semi-corti di colore blu tendenti al verde. Cassidy, invece era di poco più bassa di lui, con la divisa Rocket più femminile, capelli dorati con ciuffi che spuntavano ribelli dalla fronte e due ciocche ben curate e fisse che le scendevano dietro la schiena.
"WOW! Ma cosa abbiamo qui?", disse Cassidy, "Un Mr. Mime, un Abra, un Cater... BLEAH! ODIO I COLEOTTERI!!! Caterpie può anche tornare dal suo moccioso. OH! Ma qui c'è un Absol! E anche un Dratini!!! Due tra i Pokémon più rari da trovare qui a Kanto! Il Capo sarà  felice di avere Pokémon come questi! Sì sì!".
"Tini... ti-tini... TINI!!!", Cynder tremò dalla paura alla vista dello sguardo avido e cattivo di quella donna e si arrotolò tra le sue spire. Absol, Mimy, Kazim e Caterpie, invece, rimasero impassibili ma erano comunque preoccupati e cercarono di calmare Cynder come meglio potevano.
"Maledetti! Mettete giù i nostri Pokémon, Cassidy e Bobby!", disse Squalo.
"Ho detto che mi chiamo Butch! Non lo hai sentito il motto?", disse Butch gesticolando come un pazzo.
"Come ti chiami non ci interessa... e neanche il vostro motto da circo! Libera i nostri amici!".
"AH AH AH!!! Che fai se ti diciamo di no?", rise beffarda Cassidy, "Per aver sminuito la classe del nostro motto ora vi daremo una bella lezione!".
"Ragazzo! Ti prego!", il ragazzino si rivolse a me, "Fai qualcos... ehi! Ma che ti prende?", chiese alla fine preoccupato.
"Avete detto... TEAM... ROCKET!?!?!!!?!?", urlai a denti stretti e occhi chiusi, con la testa bassa, furibondo, stringendo i pugni, con due lacrime che mi scivolarono sulle guance.
"Sì, Team Rocket! Ci sentite quando parliamo? Cavolo! Il motto l'abbiamo inventato per farci sentire, non per parlare a vanvera!", urlò Butch.
"Ehi! Datti un po' una calmata, Blair!", disse Cassidy.
"E' BUTCH! BUTCH, Dannazione!".
Alzai lo sguardo e aprii gli occhi: vedevo tutto viola ma non mi importava: non volevo altro che quei brutti ceffi andassero via!
"Oh, mamma!!!", urlò il ragazzino in preda allo stupore; Butch e Cassidy trasalirono nel vedermi così furioso.
"Ma quel ragazzo è normale?", chiese Butch.
"Non so, Biff... ma i suoi occhi non mi piacciono! Prendiamo il bottino e scappiamo!", disse Cassidy.
"MI CHIAMO BUTCH!!!".
"SPARITE DALLA MIA VISTAAAAAAAAAA!!!", urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
BOOOOMMMMM!!!
Ci fu un'esplosione nel punto in cui si trovavano Butch e Cassidy, i quali volarono per aria, verso il cielo, urlando per il dolore e per il panico.
"OH NO!!! CHE E' SUCCESSO!??? ABBIAMO FALLITO... DI NUOVO!!!", urlò Butch.
"PERCHE' CREDI CHE IO SAPPIA SEMPRE TUTTO, BAUK??? STAI UN PO' ZITTO!!!", urlò disperata Cassidy.
"IL MIO NOME E' BUUUUUUTCH!!!"; le loro voci andarono sempre più affievolendosi... finché nel bosco non scese il silenzio totale.

Caddi in ginocchio. La rete da caccia che era appesa all'albero tornò giù e i nostri amici furono di nuovo liberi.
"Absol! Caterpie! Venite qui, amici miei! Sono felice che siate tutti sani e salvi!", disse il ragazzino correndo verso i suoi Pokémon e abbracciandoli.
Kazim e Mimy, con in braccio Cynder, vennero verso di me; io non mi ero ancora calmato; intanto la mia vista tornò normale.
"State tutti bene?", chiesi ai miei Pokémon, i quali annuirono; "Bravo, Kazim. Sei riuscito a spazzarli via proprio come volevo. Mi hai letto nel pensiero.", dissi al mio Abra.
"Abra???", Kazim sembrava non avere idea di cosa stessi parlando ma la cosa non mi sorprese. Lui e Mimy intanto mi abbracciarono; Cynder piangeva.
"Cynder...", dissi dispiaciuto, "Perdonami. Ancora una volta, non sono riuscito a proteggerti.", dissi, tornando a deprimermi ancor più di prima, ma Cynder mi calmò, stringendosi a me.
"Caspita... è pazzesco quello che sto vedendo!", disse Squalo, con la bocca aperta, con la sua Absol tra le braccia e il Caterpie sulla sua testa; tutti e tre osservavano la scena.
"Absol!".
"Pie...".
"Per questo non volevo che tu venissi con me, Cynder; perché io non voglio che ti succeda quello che ti è successo adesso. Ti prego, perdonami!", dissi in lacrime, tenendo il muso di Cynder con le mani.
"Tini... ti-tini!", fece Cynder, come per dire che era tutto a posto. Le sue lacrime erano calde, sulle mie mani.
"Dobbiamo correre a Plumbeopoli! Premuroso come sono, voglio farvi riposare e farvi guarire il prima possibile! Mimy, Cynder! Ritornate!", Mimy e Cynder ritornarono nelle rispettive Sfere, "Coraggio, Kazim! Andiamo!" e corsi via con Kazim che mi levitava a fianco.
"Ehi!!! Aspetta!!!", mi urlò dietro Squalo.
"Scusami, ragazzino, ma vado di fretta.", gli risposi, "Mi dispiace per tutto quello che è successo; abbi cura della tua Absol e del tuo Caterpie, mi raccomando!" e sparii dietro agli alberi insieme a Kazim.

"Ma... ma...", sentivo balbettare il ragazzo ma non mi importò più di tanto.

Io e Kazim corremmo in mezzo a quel fitto bosco che si fece sempre più scuro man mano che ci inoltravamo dentro. Non avevo in mente altro che raggiungere Plumbeopoli per far guarire e far riposare i miei Pokémon nel Centro più vicino. Non facevo altro che pensare al ritorno del Team Rocket! Tutto quello che era successo mi aveva fatto esplodere una tale rabbia! Ma pensai che, da un certo punto di vista, il loro ritorno mi doveva far piacere... altrimenti che vendetta avrei avuto contro di loro se non fossero tornati? Ma mi vergognai subito del mio pensiero alquanto egoistico, pensando a come hanno sofferto i miei Pokémon... e quelli di Squalo... e quelli di Zafferanopoli, 4 anni prima.

 

 

Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D

 

 

Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma

000.gif
    
063.gif
    
122.gif
    
147.gif
La Dratini di Sebastian viene affidata da Ricky a Magma perché lui la proteggesse e le facesse riacquistare fiducia negli umani e in sé stessa. Magma la adotta suo malgrado, con la paura che possa soffrire ancora di più, ma promette a sé stesso che l'avrebbe liberata non appena sarebbe giunto alla Zona Safari di Fucsiapoli. Magma le da' un nome: Cynder (nome inglese della draghessa Cinerea, del videogioco di Spyro). Cynder si dimostra fiduciosa solo nei confronti di Ricky, del protagonista e dei suoi Pokémon e ha paura di tutti gli altri. Magma le promette che, prima di lasciarla, l'avrebbe trasformata in una Dratini modello.

 

 

Squalo (utente di Pokémon Millennium)

002.gif
    
359.gif
    
010.gif
Un ragazzino dall'aspetto un po' robusto e dal carattere irruento e da bulletto fa la sua comparsa in Bosco Smeraldo, incontrando Magma e accusandolo ingiustamente di aver attaccato il suo Pokémon, che non è originario della regione di Kanto: una cucciola di Absol feroce e ribelle solo nei confronti di coloro che sbarrano la strada a lei e al suo padrone. In realtà , Magma voleva catturare il Caterpie con il punto giallo sull'antenna incontrato già  in precedenza ma Squalo l'ha catturato per primo e la sua Absol ha attaccato il protagonista senza sapere i dettagli. Il ragazzino capirà  che unirsi a Magma sarà  la cosa più giusta da fare.
 

Butch e Cassidy
butch-and-cassidy.jpg
Lui: un ragazzo alto e affascinante; lei: una bella donna dai capelli dorati... ma, come si suol dire, le apparenze ingannano! Nulla, in confronto alla loro malvagità . Sono due nuovi membri del Team Rocket che si sono dimostrati subito dei grandissimi imbranati, oltre che degli spregevoli ladri. Incontrati per la prima volta in Bosco Smeraldo da Magma e Squalo, rubano ai due ragazzi i loro Pokémon ma vengono subito spazzati via da una violenta esplosione che li fa volare via alla velocità  della luce, proprio come Magma aveva pensato... il quale crede che sia stato Kazim a farli sparire ma... cosa è successo, realmente?

 

 

Il settimo capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Carissimi lettori! :mki: La Fan Fiction acquista un nuovo look! Finalmente, ora il romanzo ha un'immagine di copertina ed un sottotitolo che lo differenzierà  da eventuali sequel! ^^ "Storia di un aspirante allenatore - A Psyche Beginner in Kanto Championship" ora presenta nuove features ricche di tante informazioni, immagini pre-capitolo animate e personalizzate, descrizione di eventi principali del capitolo trattato e link diretti per la pagina dei commenti. :mki: Non è escluso che possa inserirci altro, in futuro. ^^ Spero che questa nuova versione della Fan Fiction sia di vostro gradimento. :D Abbiate solo un po' di pazienza e presto posterò il settimo capitolo! :D


 


Divertitevi con le avventure di Magma, Kazim ed i loro amici. Come sempre, a nuovi e vecchi lettori... buona lettura! ^^


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto il capitolo 7! :D Buona lettura! ^^

 

Capitolo 7 - Squalo, Absol e Brock

 

Piccola anteprima: Inoltrandosi sempre più in Bosco Smeraldo, Magma è convinto di essersi perso. Ma grazie all'intervento di Squalo, riesce a cavarsela e ad uscire da quel labirinto di alberi, giungendo finalmente a Plumbeopoli. I due ragazzi e i loro Pokémon fanno finalmente amicizia come si deve, lasciandosi alle spalle le precedenti ostilità ... ma un Pokémon furibondo li attacca alle spalle, ferendo gravemente l'Absol di Squalo e trasformando di colpo la scena da una situazione di calma ad una situazione di emergenza. Al Centro Pokémon di Plumbeopoli, i nostri amici porteranno Absol al sicuro... e Magma avrà  l'occasione di incontrare una persona che stava cercando.

 

Capitolo%207.gif

 

 

"Kazim, io credo che stiamo girando in tondo! Non ti sembra?", dissi con l'affanno mentre correvo.
"Abra... Abraaaa???", Kazim divenne irrequieto. Ci fermammo.
"Aspetta, controllo il PokéGear. Vediamo dove ci trova.", accesi il PokéGear per controllare la mappa virtuale... ma...
"UBICAZIONE SCONOSCIUTA??? Ma cosa diavolo...???", urlai. Kazim cercò di calmarmi, "E ora che faccio???".
"ABRA??? ABRA!!!", fece preoccupato Kazim.
E' stata una mattinata dura, a Smeraldopoli: tra ragazzacci che trattano male i loro Pokémon, vecchi ubriaconi che ti urlano dietro e dicono parolacce perché non riescono a trovare caffè, ragazze con biciclette affumicate che ti rispondono male, ragazzi grassottelli scontrosi e Pokémon potenti che ti attaccano senza motivo, una corsa per Bosco Smeraldo non era certamente una tra le cose migliori da fare! E come se non bastasse, il Team Rocket era tornato e mi aveva fatto perdere le staffe sin da subito, visto che aveva già  tentato di rubare i miei Pokémon. Ma sono stati spazzati via immediatamente da una violenta esplosione, facendoli volare via nel cielo, proprio come avevo pensato: Kazim mi aveva letto nel pensiero e aveva agito come volevo usando i suoi poteri... sì, ho detto bene! Io ho pensato, Kazim ha agito, punto!
Cynder aveva subito un brutto colpo psicologico per via di quei cattivacci... e Mimy era a pezzi dopo aver combattuto contro l'Absol di quel ragazzino che avevo incontrato poco prima; la sola cosa che volevo fare in quel momento era arrivare a Plumbeopoli il più in fretta possibile per far riposare i miei Pokémon al Centro medico più vicino. Ma ormai eravamo prigionieri in un bosco che sembrava non finire mai!
"Uff! E' tutto inutile... questo bosco è peggio di un labirinto!", dissi sospirando.
"Abra...", fece Kazim analizzando gli alberi.
"Kazim, non è che potresti scandagliare l'ambiente con i tuoi poteri psichici affinché possiamo trovare un'uscita?", chiesi gentilmente al mio Abra, "Anche se torniamo all'entrata non importa, tanto possiamo chiedere informazioni.".
"Abra!", Kazim annuì e iniziò ad illuminarsi di una luce verde, "Aaaaaaa-braaaaaaaaaa... braaaaaaaaaaaa!", si concentrò intensamente.
"Vai, amico.", pensai con un sorriso, "Puoi farcela.".
 
FRUSSSSSHHHHHHH!!!
Qualcosa si mosse nelle vicinanze, tra i cespugli; Kazim interruppe la sua concentrazione.
"CHI... CHI E'? Kazim, CONFUSIONE sulla fonte di rumore!", ordinai.
"ABRA!!!", Kazim eseguì e generò un anello viola che diresse a pochi metri di distanza da noi, oltre alcuni cespugli.
"AHIA!!! MA CHE FAI???", disse una voce familiare... e il ragazzino che avevo incontrato prima apparve a mezz'aria, preso da una specie di mano invisibile per un lembo delle mutande che gli sbordava da dietro il suo pantaloncino. Il ragazzino si divincolò per aria. La sua Absol, con Caterpie sulla testa, fece capolino tra le fronde e osservò la scena un po' divertita.
"METTIMI GIU', PER FAVORE!!! MI STRIZZI!!!", urlò.
"Squalo??? Che ci fai qui?", dissi.
"La stessa cosa che fai tu! Ora, se non ti dispiace, FAMMI SCENDERE!!!", strillò Squalo dal dolore. Abra lo mise delicatamente giù e Absol gli andò vicino; il ragazzino si massaggiò quel punto lì per via della strizzata.
"Mi stavi seguendo?", dissi nervoso, "Senti, non ho tempo da perdere. Quindi, non rallentarmi!".
"Ehi! Io devo pur tornare a casa mia a Plumbeopoli, no?", rimbeccò Squalo, "Per cui, zitto e non rompere!".
Absol zampettò sulla gamba del suo padrone come per calmarlo.
"Conosci la strada per uscire di qui e giungere a Plumbeopoli?", chiesi con calma.
"Abito a Plumbeopoli da mesi; ho imparato ad ambientarmi in Bosco Smeraldo.", rispose Squalo, "Se vuoi, ti indico la strada.".
Mi gettai a terra e mi sedetti. Non ce la facevo più, ero a pezzi, fisicamente e psicologicamente. Kazim mi aiutò a mettermi comodo, con la schiena attaccata ad un albero.
"Sono stanco...", respirai affannosamente.
"Ma... cosa ti prende?", chiese Squalo; si sedette su un masso vicino; Absol si accucciò vicino a lui.
"Non chiedermelo. Non credevo che un'avventura potesse essere così faticosa. Io e il mio Abra abbiamo iniziato da poco il nostro viaggio e già  ci sono capitate troppe cose... più cose brutte, che cose belle.".
"Sei un allenatore alle prime armi? WOW! Allora dovrò stare in guardia, quando lo diventerò io!".
"Perché? Fino ad ora che hai fatto?".
"Ehi! Io ho solo 6 anni, non posso ancora essere un allenatore vero e proprio!", Squalo rimbeccò impetuosamente facendo notare la sua bassezza... come se per lui tale caratteristica fosse palese per determinare l'età  di un bambino.
"OK, OK! Scusami, non lo sapevo!", gli dissi ad alta voce, cercando di zittirlo e calmarlo. Kazim, Caterpie e Absol osservavano la scena senza curiose espressioni.
"Ho fame. Forse è meglio mangiarci su. Non credi, Kazim?", sorrisi a Kazim.
"Abra! Ab-abra!", fece il mio Abra prendendo con la forza del pensiero, da dentro il mio zaino, i frollini che avevamo ricevuto in omaggio a Smeraldopoli.
"E' incredibile come mi capisci in fretta, vecchio mio! AH AH AH! Ti ringrazio vivamente, sei un vero amico.", dissi accarezzando Kazim dopo avermi passato il sacchetto; "Vuoi favorire, Squalo?", dissi a Squalo, il quale mi osservava mentre prendeva in braccio Caterpie.
"Magari ne prendo un paio, grazie.", disse mentre si avvicinò, prendendo alla fine una trentina di frollini e lasciandone solo cinque nel sacchetto. Non dissi niente per non essere maleducato... però, io e Kazim lo guardammo storto... e anche Absol, a quanto pareva!
"Ab-absol!", disse Absol, facendo Â«no» con la testa.
"Ma ho un po' di fame...", disse Squalo ma Absol alzò una zampa e con un gesto fece capire al padrone di posare alcuni frollini. Squalo, imbronciato, obbedì e ci chiese scusa.
"AH AH AH!!! Questa è buona!", risi a crepapelle, "La tua Absol ti comanda e tu esegui! A quanto sembra, sei tu il Pokémon! AH AH AH!!!".
"A-a-a-a-a-abraaaaaa!!!".
"A-a-a-a-a-absooooolll!!!", i nostri Pokémon risero come matti. Squalo si sentì troppo imbarazzato; ritornò al suo posto a mangiarsi i frollini rimasti, offrendone alcuni ad Absol e a Caterpie; quest'ultimo, si addormentò, poi.
"Avanti, Squalo. Fammi vedere come esegui un attacco FULMISGUARDO! AH AH AH!!!", iniziai a prendere in giro il ragazzino facendo l'occhiolino a Kazim... ma il bello fu che Squalo alla fine mi lanciò per davvero un'occhiataccia fulminante!
"WOW, sembra proprio vero! AH AH AH!!! Mi è scesa la Difesa! Che paura! AH AH AH AH!!!", scoppiai a ridere di gusto e con grande sarcasmo.
"E PIANTALA!!!", urlò il ragazzino.
"Avanti, non te la prendere. Si scherza. Santa pace, quanto sei permaloso! Mi ricordi mia cugina Marty!", dissi infine; mangiammo tutti e bevemmo un po' d'acqua. Ci fu il silenzio per un bel po'. Finché...
"Volevo ringraziarti...", fece Squalo tutto rosso in faccia.
"Come dici???", chiesi incredulo.
"Per aver salvato i miei Pokémon dal Team Rocket.".
"Io non ho fatto niente. Kazim li ha fatti sparire. Devi ringraziare lui.", indicai Kazim.
"Sicuro? Cassidy diceva qualcosa sui tuoi occhi e, quando ti ho guardato, li avevi viola e luminosissimi! E poi, hai urlato e dopo... BOOOOMMMM!!! E i due ceffi sono volati via!", esclamò Squalo.
"Ti ho detto che è stato Kazim a fare tutto da solo.", sbottai, "E poi... io non ho gli occhi viola... sono verdi. Sarà  stato un riflesso del sole che li avrà  colorati di viola.".
"Abra?!?!?", si stupì Kazim.
"Sole??? In mezzo ad un bosco talmente fitto che non ci passa neanche uno spillo?", continuò Squalo.
"Senti, non voglio pensarci, per favore!", dissi alla fine, tentando di cambiare argomento, "OK... allora, visto che ci tieni tanto... prego, non c'è di che.". Mi demoralizzai immediatamente.
Absol si alzò e si avvicinò a me con passo lento. Incrociai il suo sguardo, non più arrabbiato come prima: sembrava più solare.
"Sembra che anche lei voglia ringraziarti! AH AH AH!", commentò divertito Squalo. Absol poggiò il muso sul mio ginocchio e mi sorrise.
"Ab! Ab!", abbaiò affettuosamente il Pokémon scodinzolando. Sorrisi lentamente e allungai una mano per accarezzarla ma, non appena Absol avvicinò il muso, ritirai il braccio per paura di un eventuale morso.
"Tranquillo, non morderà , stavolta.", disse Squalo. Allora, guardando Absol negli occhi, presi ad accarezzarla lungo il collo dal morbido e folto pelo color bianco latte.
"Una Absol, eh?", dissi con un sorriso. "E' proprio una bella cucciolotta.", Absol si lasciò accarezzare per diverso tempo; le piacque un mondo.
"Vero, non trovi?", disse Squalo con gli occhi chiusi, disteso sul masso.
"Ed è anche molto veloce! Prima non mi ha dato il tempo di richiamare Mimy nella Sfera che lei lo ha attaccato ad una velocità  assurda!".
"Se ti riferisci all'attacco INSEGUIMENTO è del tutto normale: è un attacco di tipo BUIO che danneggia ancora di più se il Pokémon è in fase di richiamo. Forte, non pensi?", spiegò Squalo.
"Attacco INSEGUIMENTO? Adesso capisco!", rimasi basito mentre mettevo la mano nella tasca ed estraevo la Poké Ball di Mimy, osservandola; "Dove hai trovato Absol?", chiesi, "Non ricordo di aver mai visto né sentito parlare di Absol qui a Kanto.".
"Nah... è più che normale che tu non ne abbia mai sentito parlare.".
"Perché? Di dove sei, allora?".
"Allora, nacqui in una sperduta città  del Sol Levante e...", disse Squalo con posa teatrale. Absol si picchiò una zampa sulla fronte, imbarazzata.
"AH AH! OK, dai, torniamo seri. Sono nativo della regione di Hoenn.", disse infine il ragazzino.
"La regione di Hoenn???", chiesi.
"Sì; vengo da lì. E' una bella regione, davvero. E' tutta avvolta nel verde! Abbiamo traslocato da un po' di settimane a Plumbeopoli come per visitare ambienti diversi.".
"Ecco perché il Pokédex non rilevava informazioni sugli Absol! Un giorno la visiterò, questa regione di Hoenn!", continuai a grattare il collo di Absol mentre parlavo.
"Devi farlo! Ci sono Pokémon incredibili, lì! Dei Poochyena, dei Treecko, dei...", contò sulle dita ma lo fermai subito.
"Ehi, ehi, ehi!!!", dissi frettolosamente, "Non rovinarmi la sorpresa, anche se non capirei comunque perché sono Pokémon completamente sconosciuti, per me. Ci andrò non appena avrò esplorato Kanto da cima a fondo. Verrai con me, Kazim? Non sentirti obbligato, eh?", chiesi infine al mio Abra.
"Abra! Ab-abra!", Kazim annuì vigorosamente, facendomi capire che non mi avrebbe mai lasciato.
"OK! Tornando a noi, da mio nonno ricevetti a 5 anni un uovo, dal quale nacque la mia bellissima Absol!", esultò Squalo. Absol, così, si allontanò da me e tornò dal suo padrone, scodinzolando e facendosi coccolare da lui.
"Che coincidenza! Anche io ho ricevuto un uovo da mio nonno, una settimana fa, dal quale nacque Kazim.", dissi ridendo. Kazim salutò Squalo; "Grazie a lui, potrei diventare Campione della Lega e distruggere tutti i cattivi!".
"In pratica, vuoi diventare anche Maestro PSICO?".
"Maestro cosa???".
"Io ho scoperto di avere un talento per i tipi BUIO grazie alla mia Absol! Potrei diventare un Maestro BUIO. Tu potresti diventare Maestro PSICO.".
"No, ti sbagli, io non ho poteri psichici! AH AH AH!", risi divertito, "Gli umani non li possiedono..." e pensai al Signor Psiche, "Già ... gli umani non li possiedono.", ripetei, "EH EH! Lasciarmi incantare da degli ologrammi...".
"Ma di che stai parlando???", chiese incredulo il ragazzino.
"Niente, lascia perdere...".
"Io non ho parlato affatto di poteri... parlo di talento nell'allenamento di un particolare tipo di Pokémon!", precisò Squalo.
"Ah... ho capito... scusa, stavo divagando.", dissi imbarazzato.
"Però, da come ne parli, sembra che tu abbia la coda di paglia, eh? E poi... per come hai spazzato via il Team Rocket, per come i tuoi occhi ti si sono illumin... OK! OK! NON GUARDARMI COSI'!!! LA SMETTO!!!", disse spaventato non appena gli lanciai un'occhiata storta; non volevo credere a quello che Squalo stava pensando. Io? Possedere poteri psichici? PFUI!!!
"Aspetta!", mi fermai improvvisamente, "Hai detto... tipi BUIO???", dissi incredulo prendendo dallo zaino il Manuale pratico e cercando informazioni al riguardo... ma non trovai niente.
"Inutile che cerchi; è un tipo scoperto da poco.", disse Squalo, "Sono Pokémon forti, ribelli e anche molto duri da sconfiggere! E' soprattutto questo loro spirito ribelle che mi fa apprezzare alla meglio questo tipo.".
"Ab! Absol!", fece Absol sicura di sé.
"Capisco. Senti, che ne dici di riprendere il vaggio? Possiamo parlare anche camminando.", dissi; Kazim mi levitò a fianco.
"Oh, sì. Andiamo, Absol. Si torna a casa.", disse Squalo, alzandosi con in braccio Caterpie.
 
Il ragazzo ci guidò per tutto il bosco fitto. Non capivo se era un robot oppure aveva un radar al posto del cervello: ci inoltravamo nelle viscere del bosco come se niente fosse! E poi continuavamo a parlare del più e del meno.
"Senti, Squalo, mi dispiace per tutto quello che è successo.", dissi sconsolato, "Non volevo attaccare la tua Absol e non volevo che il Team Rocket...".
"Nah, tranquillo... ehm... come hai detto che ti chiami???".
"Magma. Mi chiamo Magma.".
"OK, Magma. Ed io non volevo che Absol facesse del male al tuo Mr. Mime... anche se devo ammettere che quel Pokémon sembrava abbastanza forte: i tipi PSICO sono deboli al tipo BUIO e un attacco MORSO doveva essere superefficace sul tuo Mr. Mime ma ho notato che ha resistito di brutto! O presenta una Difesa alta oppure...".
"Il mio Mimy è un tipo molto difensivo, questo è vero... ma ce ne sono di cose che non capisco ancora sul suo conto... come la sua immunità  al tipo DRAGO.".
"Immunità  al tipo DRAGO??? Come è possibile???".
Raccontai a Squalo ogni cosa, fin nei minimi dettagli, di quel che successe la sera precedente a Smeraldopoli: di Cynder, di Sebastian, di Mimy che non subiva gli attacchi di tipo DRAGO e via dicendo. Mi chiese, alla fine, come mai ero sempre così pessimista, poco sicuro di me e perché odiavo a morte i cattivi: raccontai lui anche del mio triste passato trascorso a Zafferanopoli per mano del Team Rocket e di come un misterioso eroe in rosso ci venne in soccorso.
"Maledetti ragazzacci!!! Li avrei fatti neri a suon di pugni, sia al Team Rocket che a quel Sebastian!!!", esordì Squalo con fare minaccioso, iracondo ma anche un po' ridicolo; Absol ringhiò arrabbiata; era dispiaciuta nei miei confronti; "Se fosse capitato alla mia Absol... li avrei bruciati vivi!!! Mi dispiace che ti sia capitato tutto questo. Quindi, in pratica, stai cercando vendetta!".
"Diciamo solo che... voglio evitare che succeda di nuovo. E poi spero, un giorno, di incontrare di nuovo quel ragazzo in rosso e sfidarlo in una lotta!".
"WOW! Belle ambizioni, complimenti!", disse Squalo stupito, "Ed io che devo ancora compiere 10 anni prima di diventare allenatore. Ti invidio, sai? Comunque, come mai hai iniziato a viaggiare in ritardo?".
"E ti pareva!", pensai.
"Quanti anni hai? Di solito, un ragazzo inizia la sua carriera da allenatore a 10 anni.".
"Infatti io ho 10 anni!", dissi con un tono rassegnato.
"DAVVERO??? Sembra che tu ne abbia 16!!!".
"Me lo dicono tutti. Sembra che io abbia troppa fretta di crescere, vero? AH AH AH!!!", dissi ironicamente.
"Beato te... a me pare che si sia fermato il tempo...", disse sconsolato Squalo, "Comunque, tornando a parlare dell'immunità  del tuo Mr. Mime, non saprei cosa pensare... forse potresti parlarne con uno studioso.".
"Uhm... hai ragione! Il Professor Oak saprà  darmi una spiegazione! Forse può essere una nuova scoperta!".
"Davvero? Conosci il Professor Oak? Ben venga, allora! Comunque, eccoci al limitare del bosco!", concluse Squalo mostrandomi la poco lontana grigia città  di Plumbeopoli.
"STUPENDO!!! Abbiamo impiegato praticamente dieci minuti!", urlai di gioia, "Grazie, Squalo, non ce l'avrei mai fatta senza di te.".
"Abra!", Kazim ringraziò.
"E' stato un gioco da ragazzi!", fece Squalo con finta modestia strofinandosi le nocche sulla maglietta.
 
Il mio PokéGear, improvvisamente, vibrò.
"Oh? Un messaggio.", controllai lo schermo del dispositivo e lessi il messaggio che mia madre mi aveva inviato: "Appena puoi, chiama! :) Mamma.".
"OK! Su, andiamo al Centro Pokémon! Dobbiamo chiamare la mamma!", dissi ma...
"FEEEEEEEEEEEEEAROOOOOOOOOOOOOOOOOOWWWWWWWWW!!!", qualcosa strillò.
"EH???", ci voltammo: vedemmo un minaccioso e grosso uccello marroncino dall'apertura alare chilometrica, un lungo collo, un becco lungo, aguzzo e affilato e una cresta rossa sulla testa, scendere in picchiata verso di noi!
"ODDIO, UN FEAROW!!! STATE GIU'!!!", ordinai e ci abbassammo giusto in tempo, evitando il becco appuntito del Pokémon volante, il quale risalì ad una velocità  supersonica. Controllai tremante il Pokédex:
 
 
ANALISI POKE'DEX:
Fearow, il Pokémon Becco, tipo NORMALE/VOLANTE. E' la forma evoluta di Spearow. E' un Pokémon molto antico, dal lungo collo e dalle enormi ali dalla particolare struttura che gli permettono di volare senza mai stancarsi. Presenta un carattere molto aggressivo e si lancia sulla sua preda scendendo all'improvviso in picchiata verso di lei e attaccandola col suo lungo becco aguzzo, sia essa in acqua o sulla terraferma. Mangia per lo più pesci e insetti.
 
 
"A quanto pare, quel Fearow ci ha scambiati per dei sushi vaganti!", urlò Squalo.
"No, Squalo, probabilmente vuole mangiarti Caterpie! Fallo rientrare nella Sfera!" e Squalo obbedì senza pensarci due volte. Absol si mise in posa e ringhiò forte. Kazim concentrò le sue energie e scandagliò l'area alla ricerca di Fearow.
"ABRA!!!", il mio Abra indicò un punto in alto: Fearow tornò in picchiata verso di noi alla velocità  della luce.
"Absol!!!", urlò Squalo, "Attacco INSEGUIMENTO! Fermalo!!!".
"SQUALO, NO!!! E' PERICOLOSO! FERMA SUBITO ABSOL!!!", urlai ma troppo tardi: Absol partì spedita verso Fearow e...
TUMP!!!
Fearow la colpì per primo col suo becco. Absol guaì dal troppo dolore e rotolò per terra, già  KO. Fearow tornò su.
"ABSOL!!!", urlammo all'unisono io e Squalo, il quale andò a soccorrerla.
"Ha un attacco PERFORBECCO pazzesco!", commentai. "Ci pensiamo noi a Fearow! Tu occupati di Absol!", dissi a Squalo; tornai in me, "Kazim! Teletrasportati sul dorso di Fearow quando scenderà  di nuovo in picchiata verso di noi!", ordinai.
"ABRA!!!", Kazim si concentrò. Vedemmo Fearow tornare indietro virando ad una velocità  pazzesca e tornare verso di noi come un razzo. Aspettai il momento in cui si trovava abbastanza vicino al pavimento, tenendosi comunque a debita distanza da noi.
"ORA!!!", urlai; Kazim scomparve e ricomparve sul dorso di Fearow, il quale sembrò infastidito dalla presenza scomoda sulle sue delicate ali e iniziò a dimenarsi perdendo quota.
"Spingilo verso terra usando a ripetizione l'attacco RITORNO!", urlai; Kazim colpì ripetutamente Fearow sul dorso e gli fece male, fino a farlo cadere con un tonfo al suolo e farlo rotolare per terra. Fearow subì un colpo violento e svenne.
"OK! Penso che possa già  andare!", presi una Poké Ball vuota dalla mia tasca, "FEAROW! VIENI CON ME!!!", lanciai la Sfera con una mossa energica e colpii il becco del Pokémon. Fearow venne avvolto dalla solita brillante luce rossa e sparì nella Sfera, la quale si chiuse e cadde a terra; la Sfera tremò una volta... tremò due volte... tremò tre volte... PING!
"WOW! E' stato facile!", dissi, "Inaspettatamente facile! Bravo, Kazim. Un ottimo lavoro, come sempre.", presi la Poké Ball che stava a terra, la misi in tasca e accarezzai Kazim.
"ABSOL!!! RISPONDI!!!", sentii urlare Squalo dalla disperazione. Mi girai di scatto e corsi verso di lui, in ginocchio davanti ad Absol, la quale era inerme sul terreno. Kazim si avvicinò.
"Absol! Povera cucciola! Dì qualcosa! Apri gli occhi, ti prego!", dissi.
Absol non rispondeva; era svenuta e presentava un taglio profondo lungo tutto il ventre, causato dal becco di Fearow. Sanguinava moltissimo. Mi tolsi la giacchetta e la annodai stretta attorno all'addome di Absol per fermare l'emorragia.
"Dobbiamo portarla di corsa al Centro medico! Squalo, Kazim! Andiamo, svelti!!!", presi Absol in groppa sulla mia schiena.
"OK! Ti indico la strada per il Centro Pokémon!", urlò Squalo con l'ansia a mille.
"Ehi, ragazzi!", sotto un dislivello vi era un signore barbuto, con un berretto rosso sulla testa e vestiti un pò vecchiotti addosso, "Vendo souvenirs e pietre per i visitatori della città  di Plumbeopoli. Siete interessati?".
"Chiedo scusa ma adesso non è il momento!", esclamai, "Andiamo un po' di fretta!".
"Scusaci, Flint!", intervenne strillando Squalo, "E' un'emergenza! Devo andare via!".
"GASP!!! Squalo, sei tu! Mi raccomando, acqua in bocca!", fece frettolosamente quello strano tipo, un po' spaventato... a quanto pareva, lui e Squalo si conoscevano già . Non dicemmo niente e iniziammo a correre come dei forsennati verso la città , con Absol sulle mie spalle.

 
Dopo un po' di corsa, finalmente giungemmo a Plumbeopoli. La nostra fretta attirò lo sguardo di tutti gli abitanti, dato che Squalo urlava e piangeva nel panico per paura che Absol potesse morire da un momento all'altro.
"PERDONAMI, ABSOL!!! E' TUTTA COLPA MIA!!! TI HO UCCISA!!!".
"SQUALO, NON PENSARLO NEANCHE PER SCHERZO!!! Andrà  tutto bene, vedrai!", urlai a Squalo, cercando di calmarlo e di rincuorarlo. Kazim gli rimase vicino. Il peso di Absol sulle mie spalle iniziò a rallentarmi.
Arrivammo al Centro Pokémon e buttammo per aria diverse persone pur di farci strada, vista l'emergenza.
"ODDIO, SQUALO!!!", disse l'Infermiera Joy, "Che è successo alla tua Absol???".
"INFERMIERA!!! UN VENTRE FURIOSO LE HA TAGLIATO IL BECCO COL SUO FEAROW!!!", Squalo confuse le parole ingrippandosi nell'urlare per via del troppo panico.
"EH???", esclamò Joy.
"Infermiera, è un'emergenza! Absol perde sangue!", dissi tagliando corto.
Delle Chansey portarono di corsa una barella, sulla quale poggiai delicatamente Absol.
"Ci pensiamo noi! Squalo, che fai, vieni a farle compagnia?", disse Joy.
"Ovvio! Non la lascio da sola!", disse Squalo nervoso, "Magma, scusami ma voglio stare da solo con lei. Ti prego, non seguirmi!", disse non appena vide che lo stavo seguendo.
"OK, come vuoi.", dissi dispiaciuto e preoccupato mentre vedevo Joy, Absol, le Chansey e Squalo allontanarsi con la barella verso i reparti. Kazim salutò e mi rimase vicino, consolandomi.
 
Dopo aver lasciato all'Infermiera Joy anche i miei Pokémon affinché li curasse dopo essersi occupata di Absol, rimasi per diversi minuti seduto su una sedia della sala d'attesa, continuando a pensare ad Absol. Kazim levitava sopra le mie ginocchia, osservandomi preoccupato con i suoi occhi sempre chiusi. Mentre lo accarezzavo, mi venne in mente di chiamare mia madre... così da distrarmi un po'. Andai verso i videotelefoni e composi il numero di casa.
"Ciao, tesoro! Ciao, Kazim, piccolo!", rispose solare mia madre.
"Ciao, mamma.", feci depresso. Kazim salutò normalmente, "Papà  non c'è?".
"Papà  ha detto che sarebbe rimasto a lavorare ad Aranciopoli fino a stasera, poveraccio. Comunque, dove sei, adesso? Immagino che sei a Smeraldopoli!", disse con un sorrisino.
"No, ti chiamo da Plumbeopoli.".
"WOW! Sei già  a Plumbeopoli dopo solo due giorni di viaggio? Certo che hai fretta, ragazzo mio! Hai catturato qualche Pokémon nuovo?".
"Sì, certo: un Mr. Mime e una Dratini. E poco fa ho preso anche un Fearow. Ora stanno riposando.".
"WOW! In poco meno di due giorni hai catturato tre Pokémon? Complimenti, diventerai un allenatore in gamba! Aspetta... hai detto una Dratini??? Perbacco! E' un Pokémon davvero raro! Sono contenta! Non vedo l'ora di conoscerli tutti!", esultò mia madre ma, improvvisamente, si preoccupò nel vedermi depresso, "Ma... Magma, che hai? Non sembri molto contento. Qualcosa non va?".
"Niente, mamma. Non ci pensare.".
"Mi stai facendo preoccupare. Dai, sfogati pure. Dimmi tutto.".
"Il mondo, a volte, può essere crudele, sai?".
"Che vuoi dire, con questo?".
"Questi primi due giorni passati insieme a Kazim sono stati belli ma... ho assistito a cose un po' strane e altre un po' tristi.".
"Vuoi parlarne con me?".
"Ci sono ragazzi che trattano molto male i loro Pokémon. Mai vista tanta crudeltà  fino a prima di 4 anni fa. E' successo alla Dratini che adesso sta viaggiando con me. Poverina, mi fa una tale pena.", dissi a testa bassa.
"Oh, tesoro. Mi dispiace tanto. Capisco cosa provi: è il trauma di 4 anni fa che purtroppo ti strugge ancora il cuore.", si rattristò mia madre ma sorrise subito dopo, "Pensa positivo! Adesso questa Dratini sta viaggiando con te, al sicuro dai ragazzacci! Il passato ti dà  la forza necessaria per andare avanti nel futuro. Non pensare a queste cose e goditi il viaggio alla meglio. Quello che voglio dirti, però, è di stare attento alle persone che affronti! Molte di loro possono anche essere molto pericolose! Ma sembri molto sveglio e penso che insieme ai tuoi Pokémon ce la farai contro ogni individuo e sarai capace di saper gestire da solo compagnie ed amicizie!", concluse.
Non volevo descrivere di nuovo i dettagli di tutto quello che era successo negli ultimi due giorni. Così, annuii e cambiai argomento.
"Mamma... per te è normale che... un Jolteon sull'orlo di una crisi di nervi e sul punto di fulminarmi... diventi mansueto e affettuoso nei miei confronti immediatamente... semplicemente guardandolo negli occhi?", dissi imbarazzato.
"Come???", sussultò mia madre.
"Sì... un Jolteon mi voleva aggredire... ma non so come... l'ho guardato negli occhi, rimanendo in uno stato di assoluta calma... e subito dopo... Jolteon è diventato affettuoso e coccolone.", dissi osservando mia madre con la coda dell'occhio.
"Guardandolo... guardandolo negli occhi??? Sei sicuro???", mia madre mi lanciò un'occhiata stupita e girò lo sguardo da un'altra parte, pensierosa.
"Mamma? Che succede?", chiesi picchiettando lo schermo del videotelefono con un dito.
"Eh? Oh, niente, tesoro.", mentì mia madre (si comporta sempre così quando ha qualcosa da nascondere), "Tranquillo, sono solo un po' stanca dopo tutte le faccende di casa. Devi solo pensare alla salute tua e dei tuoi Pokémon e tutto andrà  a gonfie vele. Ah, per il fatto di Jolteon... probabilmente avrà  capito da solo che non eri cattivo. E'... è una cosa... una cosa assolutamente normale... stai tranquillo...", iniziò a balbettare, il che era molto sospetto, "Abbi solo più fiducia in te, oltre che in loro. Scusami, ho un avviso di chiamata da parte di tuo padre. Devo chiudere. Ciao, Magma! Ciao, Kazim! Buona avventura!", mia madre salutò in fretta e furia e chiuse la chiamata.
"La salute... proprio quella che manca ad Absol.", dissi senza ritrovare il sorriso, "Chissà  cosa nasconde, comunque... dopo che le ho detto di Jolteon ha iniziato a comportarsi in modo strano. UMPF... mia madre è tutta speciale.".
"Abra...", Kazim sospirò; sembrava che io e lui avessimo più o meno gli stessi pensieri per la testa. Era incredibile: capiva alla perfezione ciò che provavo, lo sentivo. Fu questo che mi strappò un sorriso.
"Come farei senza di te, Kazim? Nessuno mi capisce meglio di te.", dissi.
"Abra!", sorrise Kazim, che mi abbracciò.
 
"Attenzione! C'è un videomessaggio per l'allenatore Magma al videotelefono numero 6. Ripeto, videomessaggio per l'allenatore Magma al videotelefono numero 6 da parte dell'Infermiera Joy di Smeraldopoli!", improvvisamente, una voce elettronica risuonò nel Centro Pokémon.
Sullo schermo del videotelefono apparve l'icona di una busta da lettera; la toccai e si aprì un video registrato: apparve la sorridente Infermiera Joy di Smeraldopoli, che iniziò a parlare.
"Ciao, Magma. Sei arrivato a Plumbeopoli, vero? Sono contenta di risentirti. Volevo sapere come stavi e se procedeva tutto per il meglio con Dratini. Trattalo sempre bene, mi raccomando. Ci tenevo ad informarti, da parte di Ricky, che l'Agente Jenny del luogo ha tolto a Sebastian il diritto di possedere Pokémon! Lo reputa come «non psicologicamente idoneo». E' una bella notizia: capirà  che deve cambiare atteggiamento, se non vuole finire in grossi guai! Ora i due fratelli stanno tornando a Fucsiapoli. Probabilmente li incontrerai di nuovo, quando arriverai lì; mi raccomando, non scatenare l'inferno se rivedi Sebastian. Fallo per Dratini. Tutti, qui al Centro Pokémon di Smeraldopoli, ti pensiamo e siamo con te. Spero di rivederti presto! Sorridi sempre alla vita! Ciao!", Joy sorrise con gli occhi chiusi e felici; la sua Chansey fece capolino nel video e salutò con vigore. All'improvviso, sempre nel video, Joy e Chansey trasalirono e si voltarono: una motocarrozzetta guidata dall'Agente Jenny era entrata con violenza dentro al Centro; seduto nella carrozzetta vi era un ragazzo con un cappello rosso e bianco, gilet blu, zaino verde e jeans celeste chiaro, con un Pokémon ferito tra le braccia, dal pelo giallo sole. Il ragazzo gridava aiuto... e il video si spense.
"Ma che diavolo è successo???", chiesi curioso, "Mah... che irruenza, certe volte... ma non posso biasimare quel ragazzo, il suo Pokémon aveva bisogno di cure urgenti.". Nonostante quest'altro mistero, il messaggio di Joy mi fece riprendere subito, grazie alle novità  sapute e al pensiero che tutto il Centro Pokémon di Smeraldopoli mi pensava. Per l'emozione, accarezzai Kazim sulla testa, il quale ritornò felice vedendomi di nuovo su di morale.
"A quanto pare, a Smeraldopoli sono famoso, eh?", dissi ironicamente mentre rispondevo per iscritto al messaggio di Joy; alla fine, mi alzai e tornai verso le sedie della sala d'attesa, due delle quali erano occupate da Squalo, ormai ritornato, e da un ragazzo molto alto, con capelli a punta di color castano scuro, occhi sottili che sembravano chiusi come quelli di Kazim, una T-Shirt arancione sotto una sorta di gilet color verde acido piena di tasche larghe e un jeans color argilla.
"Tranquillo, Squalo. La tua Absol è troppo forte per poter essere sopraffatta da un taglio.", il ragazzo consolò Squalo, "Con la medicina moderna e le cure che le ho dato, Absol si riprenderà  in fretta. Vedrai, andrà  tutto bene.".
"OK, Brock. Mi fido di quello che dici. Però è tutta colpa mia... Magma aveva ragione: era pericoloso attaccare in quella occasione!", Squalo, con la testa bassa, strinse il pugni sulle gambe. L'altro ragazzo si girò verso di me.
"E' lui?", chiese. Squalo mi vide e annuì.
"Tu devi essere Magma, giusto? Squalo mi ha parlato molto di te, fino a poco fa.", il ragazzo si alzò e mi strinse la mano, "E' proprio vero, sembri troppo grande per essere un normale 10enne!".
"Non è la prima volta che mi sento dire una cosa del genere, davvero.", dissi con un mezzo sorriso, "Comunque, sì, sono io. Piacere.".
"Il mio nome è Brock. Piacere mio. Che bello il tuo Abra!", si presentò il ragazzo.
"Abra!", Kazim salutò.
"Brock... ho già  sentito, questo nome.", dissi riflettendo.
"Lui è il Capopalestra di Plumbeopoli, Magma.", disse Squalo.
"Ah, giusto! Sì, ora ricordo! Lei è un esperto nel tipo ROCCIA, giusto?", chiesi.
"Sì, il mio tipo più forte, nonché ciò che mi rispecchia di più come persona!", disse Brock, "Il mio slogan? «L'Allenatore di Pokémon più forte di una roccia!», con una forza di volontà  impareggiabile! Ah... e vuoi sapere il mio motto? «Determinazione e difesa granitica». Sono un vero duro e non mi lascio sopraffare da niente e nessuno!", Brock continuava a parlare eseguendo una serie di pose eleganti e virili... ma all'improvviso si fermò, con un'espressione facciale a dir poco imbarazzata, "Ehi! Suvvia! Che sono queste formalità ? Non sono già  così vecchio! Diamoci del tu!".
"OK, scusami. Sono fatto così.", dissi. Alla fine, pensai ironicamente: "E meno male che non si lasciava sopraffare da niente e nessuno!".
"Squalo!", l'Infermiera Joy corse verso di noi. Squalo si alzò di scatto.
"Come sta? E' viva? E' sveglia?", disse il ragazzino in preda all'ansia.
"Tranquillo. Sta benissimo. Fortunatamente ha perso poco sangue grazie all'intervento del tuo amico nel fermare l'emorragia con la sua giacchetta, la quale ho provveduto a lavare perché è sporca. Ora, Absol verrà  sottoposta ad altre analisi. Ci vorrà  tutta l'ora di pranzo e poi potrà  solo riposare in pace. La pozione cicatrizzante è un vero prodigio. In un paio di giorni, Absol si rimetterà  in sesto!".
"EVVIVA!!! SONO FELICISSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", Squalo urlò come un pazzo dalla gioia.
"SSSSHHHH!!! Fai piano, Squalo!", Joy zittì il ragazzino, "Dobbiamo ringraziare specialmente l'intervento di Brock!".
"Giuuuuuuuuustoooooooooo, Infermiera Jooooooooooooooyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!", Brock iniziò a comportarsi strano, con un sorriso da ebete e con gli occhi a cuoricini, avvicinandosi velocissimamente di parecchio al viso di Joy e prendendole delicatamente le mani tra le sue, "Sono sempre stato forte fisicamente come un Golem, resistente come un Onix, virile come un Machoke e posseggo una forza d'animo pazzesca come quella di un Marowak... ma adesso ho una piccola ferita al cuore che vorrei che tu curassi! Sono nelle tue mani!", concluse con un inchino.
"Ma che gli prende?", dissi incredulo osservando la scena con la classica gocciolina di sudore colante dietro la nuca in stile «anime», "C'è bisogno di fare tutta questa sceneggiata ridicola per dire che è innamorato?".
"Tranquillo, fa sempre così.", disse Squalo, "E non posso biasimarlo... Joy è davvero carina...", arrossì il ragazzino. Kazim si picchiò una mano sulla fronte vergognandosi per Brock.
"Brock, io mi occupo di Pokémon, lo sai. Se hai problemi al cuore, vai in ospedale.", disse sorridente Joy, che parve non capire la faccenda.
Brock si stusse di brutto. Io riuscii a stento a trattenere le risate. Approfittai della presenza di Joy per affidare Kazim alle sue cure.
 
Io, Squalo e Brock trascorremmo tutta l'ora di pranzo al Centro Pokémon a parlare di argomenti vari: tutti concetti personali sui Pokémon, davvero interessanti.
"Il mio principale obiettivo è diventare un ottimo allevatore di Pokémon.", disse Brock, "Studio i Pokémon nel loro essere, fare e vivere e spero di saper gestire alla meglio un allevamento di Pokémon di tutte le razze e specie.".
"Mio nonno è il gestore della Pensione al confine di Celestopoli!", dissi, "Lui alleva Pokémon giorno e notte! Forse può esserti d'aiuto!".
"Davvero??? Sei il nipote del gestore della Pensione???", esclamò il Capopalestra, "WOW! Grazie dell'informazione! Non perderò l'occasione di chiedere consigli ad un magnate dell'allevamento come tuo nonno, Magma!".
"Dovresti anche pensare di partecipare a diversi concorsi per diventare il miglior cuoco del mondo!", intervenne Squalo: il pranzo che Brock aveva cucinato era davvero eccellente!!! Non avevo mai gustato cibo più appetitoso in vita mia! Era davvero un cuoco superlativo!
"Giusto, Squalo!", esclamai, "Brock, non ho mai mangiato con così tanto appetito! Ti ringrazio per questo pranzo succulento!", dissi al Capopalestra con la pancia tra le mani mentre sparecchiavamo.
"AH AH AH! Andiamo ragazzi, mi mettete in imbarazzo!", arrossì Brock. Ma poi, io e lui affrontammo l'argomento più delicato; "Cambiando argomento, Magma... ho saputo che vuoi sfidarmi in una lotta in Palestra, vero?", Brock si aprì il gilet e mi mostrò appuntata un simbolo ottagonale d'argento e dai contorni prismatici, "Se mi batterai, la Medaglia Sasso sarà  tua. Ma sappi che non ti sarà  facile.".
"Tranquillo, posso immaginarlo.", dissi, "Non mi monto troppo la testa ma... sono sicuro di farcela!", mi alzai dal tavolo con determinazione.
"Questo è lo spirito giusto!", commentò Brock con un sorriso e, alla fine, si alzò, "Bene, io torno a casa mia, dietro la Palestra. Quando ti senti pronto, ci sfideremo. Io ti aspetto: voglio vedere se quello che mi ha detto Squalo sul tuo conto è vero! A presto!", Brock salutò e uscì dal Centro Pokémon.
"Squalo, che gli hai detto?", chiesi imbronciato a Squalo.
"Niente, niente!", disse Squalo ridendo e agitando le braccia come se nascondesse qualcosa, "Gli ho semplicemente detto che sai gestire le lotte con grande strategia!".
"OK, OK! Non agitarti o ti verrà  un coccolone!", gli risposi sarcastico, beffandomi di lui.
"Pensi di usare tutti i tuoi Pokémon contro di lui?", chiese Squalo.
"Non so... devo vedere. Una cosa è certa: Cynder non combatterà !".
"Perché? I tipi DRAGO sono forti contro la maggior parte dei tipi esistenti.".
"E' fuori discussione! Non è ancora pronta per una battaglia così impegnativa! Deve prima superare delle crisi emotive!".
"OK, OK! Come vuoi!", esclamò agitato Squalo, "Il Pokémon è tuo. Fai pure ciò che reputi sia meglio per la tua Cynder. Ora sei tu che devi calmarti per non farti venire un coccolone!".
"E' vero... che ipocrita che sono.", dissi quasi sorridendo.
"OK, ma non credere di riuscire a battere Brock con facilità ! Lui è il più forte!", Squalo strinse un pugno e lo agitò.
"Ovvio che non sarà  facile... ma sappi che lo batterò!".
"Oh, certo... come no!".
"Ora andiamo da Absol, dai. Ci riposeremo vicino a lei.", dissi con un sorriso.
"Oh, sì! La mia cucciolotta! Non la facciamo rimanere da sola!", Squalo si risvegliò nella realtà .
 
Andammo nella stanza dove riposava Absol, coperta da un sottile lenzuolo celeste. Aveva il tronco del corpo completamente fasciato ed era distesa a zampe dritte sul lato non ferito del ventre, in modo che la parte lesa potesse non venire compressa dal lettino. Dormiva beata, come se non sentisse alcun tipo di dolore.
"Guardala, come dorme tranquilla.", dissi a Squalo, "Si riprenderà  velocemente. Stai tranquillo, è una cucciolotta davvero forte, anche se la conosco solo da poche ore.", conclusi accarezzando la guancia di Absol con il dorso dell'indice.
"Certo. La mia Absol è forte!", Squalo strofinò le mani sul collo del suo Pokémon e le si sedette a fianco; alla fine, mi disse: "Magma, se non fosse stato per il tuo intervento tempestivo con la tua giacca, Absol sarebbe morta dissanguata. Ti ringrazio per averla salvata.".
"Oh, non preoccuparti. Io sono emotivo e premuroso e per i Pokémon farei ogni cosa. Sarei un ipocrita a dirtelo ma... pensa sempre positivo e andrà  tut...", notai che Squalo si era già  appisolato, con la testa e le braccia stese sul lettino di Absol. Sorrisi nel vederlo così attaccato al suo Pokémon: dopo aver conosciuto Sebastian... Squalo e Ricky erano le uniche persone veramente affezionate ai loro Pokémon che io avessi mai incontrato. Tutto questo mi tirò su il morale.
Mi sedetti anche io su una poltroncina, al fianco opposto del lettino di Absol; posai una mano sul suo collo e iniziai ad appisolarmi anche io... ma vidi, con la coda dell'occhio semi-chiuso, che Absol aprì gli occhi e osservò il suo padrone addormentato al suo fianco e me al lato opposto con una mano sul suo collo; sorrise e appoggiò di nuovo il muso sul cuscino, commossa.

 

 

Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D

 

 

Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif     122.gif     147.gif     022.gif
Magma e Squalo vengono attaccati da un Fearow feroce; Absol vuole difendere i suoi amici attaccando il Pokémon Becco con un colpo diretto ma... viene ferita gravemente dal PERFORBECCO di Fearow a grande velocità . Magma decide istintivamente di catturarlo dopo averlo fatto calmare grazie all'intervento di Kazim. Si scoprirà , comprensibilmente, che Squalo odierà  a morte tale Fearow... al contrario di Absol che lo perdonerà . In seguito, Magma lo nominerà  Rage, per via della sua facile irritabilità .
 

Squalo
002.gif     359.gif     010.gif
 

Brock, Capopalestra di Plumbeopoli
102.gif
Il Capopalestra di Plumbeopoli è Brock, ragazzo dal carattere gentile ma con l'animo più duro di una roccia... non per niente il suo tipo favorito è il tipo ROCCIA! Lui e Squalo si conoscono da un bel po' e conosce il protagonista nel Centro Pokémon della sua città , mentre Absol è in fase di cura. Si è dimostrato un ottimo cuoco e anche di cuore debole quando si tratta di belle ragazze: non perde l'occasione di far figuracce davanti all'Infermiera Joy della sua città , finendo con lo struggersi di brutto dopo un rifiuto o dopo una tirata d'orecchie.

 

 

 

L'ottavo capitolo è ora disponibile! Scorrete in basso! :P

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Avviso ai lettori!


 


Ho notato, in questi ultimi giorni, che il sito di file sharing dove ho caricato alcuni elementi presenti nella Fan Fiction è andato OFFLINE; per cui, la sezione è rimasta... fisicamente danneggiata per un po' di tempo. Ho provveduto a ripristinare il tutto il prima possibile e ne ho anche approfittato per apportare le solite piccole modifiche ai capitoli precedenti grazie ai consigli di alcuni lettori! :) Mi scuso con tutti voi per il disagio creato per via di questo problema tecnico ma posso assicurarvi che adesso è tutto a posto! ^^


 


Rimanete sintonizzati con noi: a breve uscirà  il capitolo 8 ove Magma, Kazim ed i loro amici affronteranno la prima Palestra contro Brock! A presto e, come sempre... buona lettura! ^^


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Aggiunto, finalmente, il capitolo 8! :D Un po' lunghetto ma... essendo la prima lotta in Palestra del protagonista... ne valeva la pena. :P Buona lettura, come sempre! ^^

 

Capitolo 8 - La prima Medaglia

 

Piccola anteprima: Arrivati a Plumbeopoli (e non con calma, purtroppo), Magma, Kazim e Squalo restano al fianco di Absol al Centro Pokémon, curandola e facendole compagnia. Intanto, avendo conosciuto il Capopalestra locale Brock, la voglia di Magma di vincere la sua primissima Medaglia della Lega dell'Altopiano Blu aumenta a dismisura. Inoltre, avrà  anche l'occasione di coronare un sogno grazie ad un nuovo Pokémon. Insieme alla sua squadra, riuscirà  Magma a vincere la Medaglia Sasso?

 

Capitolo%208.gif

 

 

"Magma...", sento una voce... una voce fanciullesca molto soffusa, "Magma... svegliati... andiamo a giocare...".
"C-c-chi sei?", dico sottovoce e con gli occhi chiusi, "D-d-dove mi trovo?".
"Su, Magma... ti sto aspettando... vieni con me... giochiamo insieme...".
Apro gli occhi molto lentamente: sono steso su un prato fiorito, in un giardino ampio e colorato. Tira una brezza fresca di delicato vento che mi accarezza i capelli. Vedo i soffioni disperdere le loro spore e diversi Pidgey volare da un albero all'altro lasciandosi trasportare dal lieve venticello che tira. Il profumo dei fiori è inebriante e il sole tramontano splende di un arancione molto intenso. Mi alzo in piedi e osservo meglio il posto in cui mi trovo: sembra che quel giardino in realtà  sia un parco giochi per bambini, dato che ci sono un'altalena, uno scivolo e una ruota.
"Magma... dai... vieni con me... ti aspettavo da tanto tempo...", sento di nuovo parlare la voce fanciullesca.
Mi giro molto lentamente; vedo una piccola bambina vestita come una bambola: ai piedi ha delle piccole scarpette marroni lucide in pelle, indossa un vestitino roseo raffinato e ricamato con una sorta di colletto stellato e, sulla testa, un largo e rotondo cappello rosa da signorina contornato da un elegante e vistoso fiocco rosso e lunghi capelli lisci e di un colore verde scuro tendente al blu notte le scendono fluenti, da sotto il cappello, dietro la schiena fino alle caviglie. Non riesco a vederle gli occhi: il cappello è così largo che le fa ombra e riesco a malapena a vederle la bocca sorridente e il nasino.
"Dai, Magma. Andiamo a giocare insieme.", dice ancora quella creaturina con un tono delicato e gentile, avvicinandosi verso di me senza muovere le gambe. Sembra che stia levitando!
"Chi... chi sei??? Cosa vuoi da me??? Come fai a conoscermi???", mi allontano da lei, impaurito.
"Non aver paura. Voglio solo che tu giochi con me. Dai, andiamo.", si avvicina sempre molto lentamente. Mi sorride e mi prende delicatamente una mano tra le sue. Ha le mani molto piccole, fresche e delicate; la sua pelle è come seta, al tatto. All'improvviso, non voglio più lasciarla; rimane davanti a me, senza darmi le spalle... e inizio a sentire la terra che si allontana sotto ai miei piedi.
"Cosa??? Ma... stiamo volando?!?!", urlo senza credere ai miei occhi mentre levitiamo vicino all'altalena. Osservo stupito la bambina: quella creatura sembra molto calma e tranquilla... ma soprattutto molto sola. Improvvisamente, scoppia in una risata innocente. La cosa è molto strana ma... quello che non riesco a fare è cercare di non ridere: la risata è molto contagiosa e rido rumorosamente con lei per diverso tempo, guardandole il cappello e le mani.
"Dobbiamo recuperare il tempo perduto, Magma.", dice la bambina smettendo di ridere, osservandomi da sotto la visiera larga del cappello, "Avremo tutto il tempo per farlo. Promettimi che mi lascerai venire con te.", la creatura sorride speranzosa, alza la testa e riesco finalmente a vederle gli occhi rossi come due rubini. Rimango incantato da quel suo sguardo: mi ricorda qualcuno! E' uno sguardo molto penetrante... ci si può specchiare, nei suoi occhi! Sarebbero capaci di ipnotizzarmi, tanto che non riesco a staccare il mio sguardo dal suo.
"Venire dove?", esclamo senza capire, "Quale tempo perduto?".
"Il tempo di gioco! Ti prego... non lasciarmi di nuovo... lasciami dentro di te, cosicché io possa rimanere al tuo fianco.", dice la bambina con tono lieve e triste.
"Non ti lascio, tranquilla.", dico con un sorriso stringendole forte le mani, "Posso sapere il tuo nome? Sai, credo di averti già  vista da qualche parte.".
Improvvisamente, vengo poggiato delicatamente a terra. La piccola bambina mi lascia le mani, si volta e levita veloce verso l'altalena. Inizio a correre verso di lei... ma più io mi avvicino, più lei e l'altalena si allontanano... e più io mi sento stanco. La bambina ride innocentemente.
"Aspettami!!!", le urlo dietro, cercando di mantenere un passo costante, "Non andare via! Ti stai allontanando troppo!".
"AH AH AH! Su, Magma! Vieni a prendermi!", urla giocosa la bambina, sempre più lontana. Un puntino bianco inizia a dilatarsi davanti ai miei occhi... pare che la piccola creatura non l'abbia notato! Man mano che mi avvicino, il cerchio di luce si fa sempre più largo!
"ASPETTA!!! PUO' ESSERE PERICOLOSO! NON ANDARE!!!", continuo a correre verso questa luce bianca, la quale inghiotte la bambina con tutta l'altalena. Dove sta andando??? Ho paura!!! Sarò inghiottito anch'io???

STUMP!!!
"AHIA!!! MA COSA DIAVOLO...", urlai dal dolore.
Aprii gli occhi... ero steso a terra, contro il muro. La testa mi faceva malissimo: avevo sbattuto... e violentemente, anche. Mi alzai in piedi, ritrovandomi nella stanza dove riposava Absol. La cosa strana era che lei e Squalo non erano presenti! Non mi aveva visto nessuno, fortunatamente, quando avevo sbattuto! Che figura avrei fatto, altrimenti! Osservai la poltroncina dove mi ero addormentato e calcolai la distanza tra quella e il muro contro il quale avevo sbattuto: erano diversi metri!
"Possibile che abbia sognato tutto e abbia fatto il sonnambulo?", esclamai, "Ma che mi sta succedendo? Chi era quella bambina?". La mia testa era piena di domande alle quali non riuscivo a dare risposta logica. Mi assicurai che nessuno mi stesse osservando e uscii dalla stanza, alla ricerca di Absol e Squalo.

Avevo passato una mattinata molto intensa: avevo attraversato Bosco Smeraldo, conosciuto un ragazzino molto scontroso ma molto attaccato al suo Pokémon e combattuto contro il Team Rocket. Poi, un Fearow (in seguito catturato) aveva ferito gravemente Absol; io e Squalo l'avevamo portata al Centro Pokémon di Plumbeopoli e l'Infermiera Joy l'aveva curata. Poi avevo avuto l'occasione di incontrare Brock, il Capopalestra locale, che avrei sfidato a breve per vincere la mia prima Medaglia: la Medaglia Sasso! Io e Squalo, in seguito, c'eravamo addormentati vicino ad Absol e, nel frattempo, si erano fatte le sei del pomeriggio!
"Ho dormito davvero così tanto?", pensai, "Però era da parecchio che non dormivo così bene... dal giorno del mio compleanno, precisamente! Infatti erano giorni che non sognavo! E' davvero strano... poi, il sogno che ho appena fatto... che significa?".
"Ti vedo pensieroso, Magma.", sentii una voce al mio fianco, in corridoio: era Squalo.
"Oh, sei tu. Tranquillo, non è successo niente.", dissi, "Ma Absol? Non vi trovavo in camera e...".
"Absol è lì dentro.", Squalo indicò una porta, "Le stanno somministrando un antibiotico.".
"Oh... OK, le farà  più che bene.".
"L'Infermiera Joy dice che può camminare ma che è consigliabile non farla lottare per un po' di tempo. Comunque può uscire, se lo vogliamo... basta che rimanga sotto osservazione.".
"Bene... mi fa piacere per lei.", dissi, "Hai avvertito i tuoi genitori dell'accaduto?".
"No! Non voglio farli preoccupare!", esclamò frettoloso Squalo.
"Male. Molto male. Ti conviene farlo, dato che non ti hanno visto tornare per un'intera giornata.", dissi pensieroso.
"Va bene, quando mi sento mentalmente pronto lo farò. Comunque, sul serio, Magma... a cosa stai pensando?", fece Squalo, con tono e sguardo sospettosi.
"Eh? Ah, no... niente... ho fatto uno strano sogno che riguardava una bambina vestita come una bambolina e...".
"Una bambina, eh?", fece Squalo con un sorrisetto sospetto, muovendo le sopracciglia e battendomi piano il gomito sul braccio, "Che hai fatto con questa bambina, eh? Dai, a me puoi dirlo.".
"Squalo!!! Ma ci sei o ci fai???", dissi imbarazzato e spaventato al tempo stesso. Sentii un rumore come quello di una pacca sulla fronte: Absol era tornata e si era picchiata una zampa sulla testa, imbrarazzata per quello che diceva (e pensava) il suo padrone.
"Absol!", urlai felice, "Che gioia vederti sveglia!", abbracciai delicatamente il collo del Pokémon, stando ben attento a non toccarle le bende al ventre.
"Ab! Ab! Absol!", abbaiò felice la cucciolotta. Squalo osservò la scena un po' felice e un po' deluso dal fatto che non gli avevo descritto i particolari del sogno.
"Magma, eccoti!", l'Infermiera Joy ci venne incontro con un vassoio in mano.
"Salve, Infermiera! Mi ha portato le Poké Ball?", dissi.
"Sì, ecco a te. I tuoi amici sono tutti in ottima forma!".
"Ma... queste Poké Ball sono piccoline!!!", esclamai nel vedere che le Sfere che mi aveva portato erano tre volte più piccole di una Sfera normale.
"Ti consiglio di premere il tastino centrale della Poké Ball, quando la posi; così la Sfera si rimpicciolisce e sarà  più comoda da portare.".
"Ah...", feci un sospiro di sollievo, "Buono a sapersi! Grazie mille del consiglio, questo particolare mi è nuovo.".
"Non è mai troppo tardi per imparare cose nuove, non credi, ragazzo mio?", sorrise Joy.
"Che pivello, AH AH AH!!!", rise Squalo come un matto, "Lo sapevo io, che sono più piccolo di te, e non lo sai tu, che sei ufficialmente un allenatore??? AH AH AH!!!".
"Che dire di te, Squalo... che non sapevi nemmeno quale doveva essere il momento giusto per attaccare Fearow... tant'è che Absol ci ha pure rimesso male! Sembra una cosa molto meno grave, la tua, vero?", dissi sarcastico a Squalo, facendogli il verso.
"Touché!", fece Squalo depresso, "Però potevi essere un po' più delicato, Magma!".
"Ah, Magma!", continuò Joy, "La mia cugina di terzo grado ti manda tanti saluti!".
"Tua cugina di terzo grado? E chi sarebbe?", chiesi.
"Non lo sai? L'Infermiera Joy di Zafferanopoli, la tua città , no?".
"Ah, grazie! Non sapevo il vostro grado di parentela.".
"Giusto per fartelo notare...", intervenne Squalo, "L'infermiera Joy di Smeraldopoli è sua sorella maggiore.".
"Non ci sto capendo più niente...", dissi confuso.
"Sono tutte uguali, vero...", fece Squalo con un tono saccente... ma poi si afflosciò, "Però sono tutte quante carine. GULP!!!", concluse sbavando.
Io, Absol e Joy ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere come matti, mettendo Squalo in una situazione di imbarazzo totale.
"E smettetela!!!", urlò il ragazzino tutto rosso in faccia.

Dopo aver ritirato dalla lavanderia la giacchetta che avevo usato per fermare l'emorragia alla ferita di Absol, tutti noi uscimmo dal Centro Pokémon.
"Avanti, Caterpie. Esci e goditi questo bel pomeriggio!", Squalo fece uscire Caterpie dalla sua Sfera.
"Pie...", Caterpie era ancora molto assonnato.
"Coraggio, amici! Uscite anche voi!", lanciai in aria le mie Poké Ball e liberai tutti i miei amici.
"ABRAAAAA!!!", Kazim era radioso e di nuovo in forze.
"Mime Miiiiiiiime!", non appena mi vide, Mimy tentò di saltarmi addosso... ma mi bastò lanciargli un'occhiataccia per fermarlo.
"Tiiiiiiiiniiiiiiiiiii!!!", Cynder era felicissima e in ottima forma.
"Fea!!! Row!!!", gracchiò Fearow.
"COOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAA???", urlò Squalo con quanto fiato aveva in gola. Trasalii... e con me anche i miei Pokémon.
"GHAAAAHH!!! Squalo, che ti prende? Vuoi farmi prendere un infarto???", urlai.
"HAI CATTURATO QUELLA BESTIACCIA???", prese tempestivamente Caterpie e corse a proteggere Absol con le braccia.
"Sì... e allora?".
"ALLORA??? HAI ANCHE IL CORAGGIO DI RISPONDERMI COSI'?!!??", Squalo sbraitò contro di me indicando minacciosamente Fearow, mostrando quanto più odio possibile nei suoi confronti per aver fatto del male alla sua Absol, la quale iniziò a ringhiare minacciosa contro il mio Pokémon Becco. I nostri Pokémon osservavano la scena sull'orlo di una pazza risata. Attiravamo l'attenzione di tutti i passanti della città .
"Mi sembra un Pokémon abbastanza forte.", spiegai rimanendo calmo, "Catturarlo mi è venuto istintivo, dopo averlo atterrato con un colpo solo. E poi, un tipo VOLANTE può sempre essere utile, non ti pare?".
"Ti rendi conto che quel coso può ucciderci???", Squalo cominciò ad esagerare, "Se la prossima volta succede qualcosa di male, la responsabilità  sarà  tutta tua!!!".
"Ovvio che mi prenderò la responsabilità  ma tu, intanto, non esagerare! Fearow prima ha agito come tutti i Pokémon selvatici, non pensi? Ora sta con noi e ti assicuro che non farà  del male a nessuno. Vero, Fearow?".
"FEEEEEEEEEEEEEEEEAAAAAAAAAAAAROOOOOOOOOOWWWWWW!!!", Fearow iniziò a sbattere le ali alzando vento e polvere contro Squalo.
"EHI! SMETTILA!", urlò Squalo coprendosi il viso.
"AB! ABSOOOOOOOOL!!!", abbaiò feroce e furibonda Absol contro il mio Pokémon. Chiunque assisteva ci rideva contro.
"Abraaaaaa...", Kazim sembrava imbarazzato e confuso al tempo stesso nel vedere tali scene.
"ORA CALMATEVI, TUTTI QUANTI!!!", urlai a pieni polmoni e tutti si fermarono, "Squalo... sei troppo duro!", sbraitai contro il ragazzino.
"IO??? LUI NON HA NEANCHE CHIESTO SCUSA PER AVER FATTO MALE ALLA MIA ABSOL!!!".
"Deficiente, prova a riflettere un po'!!!", tagliai corto, "Per quale motivo poco fa ha attaccato te e non Absol?".
"E chi li capisce a questi uccelli... E NON CHIAMARMI «DEFICIENTE»!!!".
"Fearow avrebbe chiesto volentieri scusa se tu non l'avessi insultato!".
"UMPF! Tanto non lo avrei perdonato comunque... lo odio lo stesso!".
"Tanto dovrebbe perdonarlo Absol, mica te!".
"Fea... Fearow! Row... rooooow!", fece Fearow rivolto ad Absol, la quale smise improvvisamente di ringhiare e osservò Fearow con uno sguardo a dir poco stupefatto... ma senza più rabbia.
"Ab... Absol... soooolll.", Absol sembrava molto più calma; a quanto pareva, stavano facendo la pace.
"Ecco, hai visto? Hanno lasciato alle spalle tutte le loro ostilità . Contento?", dissi a Squalo.
"Non me ne importa... finché quell'uccellaccio sta di fronte a me, non avrò pace!", fece lui con quel tono arrogante e presuntuoso.
"Ora stai esagerando, Squalo!!! Vedi di darti una calmata il prima possibile!!!".
"Suvvia, ragazzi, state calmi!", intervenne qualcuno: era Brock.
"BROCK! QUESTO IDIOTA HA CATTURATO IL FEAROW CHE HA FATTO MALE ALLA MIA ABSOL!!!", Squalo era rosso dalla rabbia... aveva la faccia molto vicina alla mia, nonostante la sua bassezza.
"SCUSA, CHI SAREBBE L'IDIOTA???", urlai.
"NE HO UNO DAVANTI! SERVE UNO SPECCHIO OPPURE VUOI CHE TI FACCIA UN DISEGNINO???".
"ADESSO LE PRENDI!!!".
"SMETTETELA, ORA BASTA!!! VI STANNO GUARDANDO TUTTI!!!", Brock si intrapose tra me e Squalo e ci separò, attirando l'attenzione di tutti quelli che passavano. Che vergogna! Mi sembrava fin troppo strano il fatto che Cynder non era minimamente spaventata da quella scena... forse perché stava in braccio a Mimy. Squalo mi diede le spalle, con le braccia conserte e la testa all'insù. Lo imitai.
"La rabbia di Squalo è più che lecita...", commentai, "Ma non tollero che lui tratti così il mio Pokémon nonostante quest'ultimo abbia già  chiesto scusa ad Absol! E poi, la colpa di tutto quello che è accaduto ad Absol non è certo di Fearow, il quale ha attaccato come tutti i Pokémon selvatici!".
"Ma... ma...", Squalo rimase impietrito.
"Magma ha ragione, Squalo...", intervenne Brock, "Perché non ammetti di aver sbagliato tu? Se tu non avessi ordinato ad Absol di attaccare Fearow nel momento sbagliato non sarebbe successo nulla!".
"E lui mi viene anche a parlare di responsabilità , capisci???", rimbeccai, "Lui... che non è neanche capace di assumersi le sue!".
"OK, ho sbagliato, lo ammetto...", fece Squalo dispiaciuto, "Absol... perdonami... è stata colpa mia!", iniziò a piangere, il suo Pokémon zampettò sulla sua gamba come per calmarlo, "Ma non credere che con Fearow sarò altrettanto delicato; anche se le sue azioni erano naturali, non perdonerò neanche lui, oltre che me.", concluse nei miei confronti con tono serio.
"Tranquillo, puoi pensarla come vuoi; a me basta solo che lo lasci fisicamente e moralmente in pace.", dissi, "Penso che chiamarlo Rage sia la cosa migliore! Il Pokédex dice che è maschio... quindi non posso sbagliare. Ti va bene, Rage?".
"Rage? Bel nome per un Pokémon che si innervosice facilmente!", commentò Brock.
"Fearoooooooooooow!", stridette Fearow come per farsi notare: sembrava che il nome gli piacesse. Kazim e gli altri miei Pokémon gli andarono vicino e salutarono. Rage ricambiò il saluto più che volentieri.
"Visto, Squalo? Sembra amichevole, ora che è con noi.", dissi.
"UMPF! Sai quanto me ne importi...", fece il ragazzino con aria strafottente.
"Bene, dai... la situazione si è calmata. Mi fa piacere. E Squalo, dai... capovolgi quel broncio!", disse Brock.
"Abra!", fece contento Kazim.
"Mi-mime!", Mimy sospirò per il sollievo e accarezzò Dratini tra le sue braccia, la quale sorrise felice senza fare neanche un verso.
"Ma che ho sotto al piede?", dissi mentre alzavo il piede dal pavimento: c'era una specie di bastoncino incastonato tra le senche della suola della scarpa; era attaccato ad un filo, il quale era avvolto attorno alla mia caviglia chissà  da quanto tempo... ed io non me ne ero accorto. Presi l'oggetto e lo esaminai: era un bastoncino molto sottile, di color marrone, con due forellini, uno ad un'estremità  e l'altro sulla parte superiore dell'oggettino. Sentivo che quel coso non era normale: dentro c'era qualcosa che non andava.
"Sembra un fischietto!", disse Brock.
"Hai ragione. E credo di sapere già  che tipo di fischietto sia.", dissi serio; soffiai nel fischietto e...
"AAAHHHHHHH!!! COME AVETE FATTO A USCIRE???", tutti i passanti urlarono dallo spavento: i loro Pokémon erano usciti da soli dalle loro Poké Ball, tutti in una volta!
"Come pensavo...", dissi ad occhi chiusi, aggrottando le sopracciglia.
"Onix, Geodude!!! Ma cosa...???", urlò anche Brock... ci voltammo e vedemmo un grosso serpentone di pietra che ruggiva e ci fissava... e c'era anche una sorta di masso levitante con occhi, bocca, braccia e mani dai pugni chiusi. Mi spaventai di brutto nel trovarmeli davanti così improvvisamente.
"GRUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", fece il serpentone.
"Geooo??? Geodude!", l'altro Pokémon sembrava parecchio confuso.
"ABRA???", Kazim non credette ai suoi... occhi.
"MIIIIIIIIIMMMMEEEEEEEEEEEEEEE!!!", urlò Mimy dalla paura.
"TIIIIIIIIIIIIIIIIINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!", Cynder si nascose dietro a Mimy, tremante più di tutti noi messi insieme.
"Fea???", solo Rage sembrò impassibile... insieme ad Absol.
"ODDIO, UN MOSTROOOOOOOOOOOO!!!", urlò Squalo vedendo il serpentone e richiamò Caterpie nella Sfera.
"Squalo, è solamente il mio Onix! Ormai lo conosci da tempo!", esclamò Brock.
"Ab... sooooollll...", Absol fece «no» con la testa.
"Ah... scusa, Brock... così all'improvviso non connettevo bene il cervello...".
"PFUI! Come se fosse la prima volta che succede...", dissi beffardo; Squalo mi lanciò un'occhiataccia ma rimasi indifferente e controllai il Pokédex sui Pokémon di Brock.


ANALISI POKE'DEX:
- Onix, il Pokémon Serpesasso, tipo ROCCIA/TERRA. Pokémon dall'aspetto molto snodato che gli permette di contorcersi come preferisce mentre scava buche profonde alla velocità  di 80 km/h, assorbendo tutte le sostanze e i minerali con i quali entra in contatto fisico per poter rendere il suo corpo ancora più solido, robusto e levigato. Con il passare del tempo, il suo corpo può diventare addirittura più duro del diamante! Nel suo cervello è presente una specie di potente calamita che funge da bussola, cosicché non perda l'orientamento sottoterra anche a diversi chilometri di profondità .
- Geodude, il Pokémon Roccia, tipo ROCCIA/TERRA. Pokémon orgoglioso del proprio corpo robusto. Gli piace più riposare per terra che altrove, facendo inciampare i poveri passanti; se ciò succede, può diventare molto aggressivo agitando i suoi possenti pugni. Le braccia davvero forti gli consentono di scalare le pareti rocciose con rapidità  e senza alcuna fatica. Non è affatto raro che diverse specie di questi Pokémon combattano tra di loro per vedere chi ha il corpo più forte.



"Che cosa pazzesca!", commentai.
"Forti, vero?", disse orgoglioso Brock, "Ma ancora non capisco come abbiano fatto ad uscire...".
"Questo...", mostrai il fischietto, "Apparteneva al Team Rocket. Quando io e Squalo ci siamo incontrati a Bosco Smeraldo ho sentito uno strano fischio... e subito dopo, i nostri Pokémon sono usciti dalle Sfere, tutti insieme. Quei maledetti avranno usufruito di questo coso per poter rubare i Pokémon di molte persone senza fatica e tutti in una volta.".
"Probabilmente, dopo quell'esplosione, sarà  caduto di mano a Cassidy e Barry e, camminando, ti sarà  finito sotto la scarpa.", dedusse Squalo, "Oppure... nella peggiore delle ipotesi, potrebbero esisterne un'infinità , di questi aggeggi!".
"Hai ragione ma spero di no... e comunque, il nome è Butch, non Barry.".
"E' importante?".
"Ovviamente no. Ehi, ma...", controllai bene il retro del fischietto, ove vi era un simbolo che io conoscevo molto bene; "Silph S.p.A.!", commentai serio, senza il minimo stupore, "Immaginavo. L'avranno creato durante l'invasione di 4 anni fa. Chissà  se hanno costruito altro... oddio, non oso immaginare a cosa avrebbero combinato se fossimo ancora sotto il controllo di quei maledetti farabutti!"; tutti i miei Pokémon erano particolarmente interessati alla faccenda, vedendomi seriamente pensieroso, e mi rimasero accanto; "Tutto a posto, amici. Tranquilli, sto bene.".
"Ti capisco, Magma. Squalo mi ha detto tutto.", disse Brock, "Ma stai calmo. Non è una buona idea agitarsi adesso che è tutto calmo.".
"Uhm... voglio fare una prova, posso?", Squalo prese il fischietto e soffiò fortissimo: come previsto, i Pokémon di altri passanti uscirono dalle loro Sfere e i rispettivi allenatori urlarono dallo spavento.
"CHAAAAAAAAAAAAARRRRRRR!!!", sentimmo qualcosa.
"Cos'è?", esclamò Brock.
"Abra???".
"Sol... Ab?".
Tutti i nosti Pokémon avvertirono qualcosa alle nostre spalle: dall'entrata di Bosco Smeraldo, qualcosa di familiare venne fuori correndo all'impazzata: una lucertola dal corpo color rosso fuoco, occhi piccoli e bluastri tendenti al nero, zampette piccole con minuscoli artigli e una lunga coda con una fiammella accesa sulla punta. Venne verso di noi a grande velocità  e si fermò di colpo ai nostri piedi, respirando affannosamente.
"Un Charmander?", si stupì Squalo, "Perché ha corso così in fretta... e verso di noi, poi?".
"Deve averlo attirato il fischietto!", disse Brock, il quale mi osservò subito dopo, "Magma... che hai?".
"Incredibile... un Charmander... davanti a me...", dissi con gli occhi sgranati, bocca aperta e voce bassa, senza credere ai miei occhi... con il Pokédex in mano...


ANALISI POKE'DEX:
Charmander, il Pokémon Lucertola, tipo FUOCO. Specie di Pokémon amante dei luoghi particolarmente caldi e quasi del tutto formata da esemplari di sesso maschile. La fiamma che ha sulla sua coda indica il suo stato di salute: se è abbastanza vivace e scoppiettante, il Pokémon è in forma; se si sta divertendo, la fiamma ondeggia; in caso di ira, il Pokémon potrebbe perdere addirittura il controllo della sua fiamma e lanciare attacchi a caso. Se l'allenatore dovesse notare la fiamma scemare di molto e all'improvviso è pregato di prendere seri provvedimenti: se si dovesse spegnere, per il Pokémon sarebbe la fine!



"CHAR!!! CHARMA!!!", il Pokémon iniziò ad arrabbiarsi, facendoci i versacci e voltandoci le spalle.
"Perché si è arrabbiato?", chiese Squalo.
"Non so ma probabilmente quel fischio che aveva sentito doveva significare qualcosa, per lui.", rifletté Brock, "Altrimenti non sarebbe mai corso fin qui con tanto vigore e tanta ansia.".
"Però i suoi versacci mi fanno morir dal ridere!", rise Squalo... che soffiò di nuovo nel fischietto per provocare Charmander.
"Char CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRR!!!", Charmander si infuriò di brutto e lanciò contro Squalo un attacco BRACIERE in piena faccia.
"AAAAAAHHHH!!! BRUCIA!!! BRUCIAAAAAAAAA!!!", Squalo corse a destra e a sinistra cercando di spegnersi il fuoco sulla sua maglia. Absol gli corse dietro per aiutarlo. Tutti i miei Pokémon risero parecchio nel vederlo così.
"Squalo, te la sei voluta tu.", disse imbarazzato Brock.
Mi ronzò in testa un pensiero: la cosa che più mi importava in quel momento... era catturare quel Charmander!!!
"EHI!!! PERCHE' L'HAI FATTO? ORA TI DO UNA LEZIONE!!! ABSOL, VAI A LOTTARE!!!", urlò Squalo avvicinandosi rabbioso.
"MA SEI CRETINO? FERMATI!!!", urlai, "Joy non ti ha detto, per caso, che Absol doveva riposarsi?".
"OK... e non chiamarmi Â«Cretino»!".
"A-a-a-a-a-a-abraaaaa!!!", rise come un matto Kazim.
"Questo Charmander... è destino che io lo abbia incontrato... perché io lo catturi.", dissi quasi con un sorriso; guardandomi increduli, mi resi conto che Brock e Squalo non capivano; spiegai loro: "Ho l'occasione di diventare come quel ragazzo che salvò la mia città ! Avendo un Charizard tutto mio, potrei essere quasi come lui! Per me è una cosa importante! Questo Charmander deve essere mio, a tutti i costi!".
"Scusa se faccio crollare i tuoi castelli in aria, Magma...", disse Squalo con aria da saccente, "Ma non eri tu quello che non vuole far male ai Pokémon, che non li vuole per niente rinchiudere nelle Poké Ball e costringerli a fare cose che non vogliono fare?".
"Non confondere le cose, Squalo.", intervenne Brock, "Le lotte non vengono fatte mica così, a caso. Servono a costruire un legame, a dimostrare fiducia e forza! Un Pokémon non si lascerebbe catturare senza un motivo che lo lega all'allenatore. Se il Pokémon riconosce in chi lo cattura abbastanza forza, determinazione, spirito vivo, coraggio e amore, allora la fiducia permetterà  una facile cattura! Non ci rifletti? E poi, se Magma lo vuole, lasciaglielo fare.".
"E se lo dice un Capopalestra è tutto dire!", commentai, "Non per niente... vuole essere anche un eccellente allevatore!".
"Ma io contro Caterpie non ho combattuto... eppure l'ho catturato senza difficoltà !", fece Squalo.
"Ma anche la stanchezza ci mette il suo zampino, Squalo, ovvio!", dissi; alla fine, mi rivolsi a Charmander, "Ma adesso basta! Charmander, vuoi venire con me e i miei Pokémon? Viaggeremo insieme e diventeremo grandi amici!", dissi con un sorriso.
"CHAR!!!", Charmander non ne voleva sapere, a quanto pareva: mi diede le spalle e agitò minacciosamente la coda.
"OK, ti dimostrerò tutto il mio affetto e la mia grinta con una lotta! Almeno in questo ci stai?".
"MANDER!!!", con mio stupore, Charmander accettò.
"Tini!!!", Cynder scese dalle braccia di Mimy: voleva lottare!
"Cynder??? No, non voglio che tu lotti, per ora!", dissi quasi urlando.
"Tini? Tiiiiiniiii!", sembrava dispiaciuta.
"Magma... i tipi DRAGO sono resistenti al tipo FUOCO. Sarebbe un'ottima scelta.", disse Brock.
"Lo so ma ho paura per la sua emotività . E' troppo presto. Lascio aspettare ancora un po' di tempo.".
"Capisco... fai come vuoi.".
"Tini...", Cynder era parecchio triste.
"Non prendertela.", mi rivolsi a Cynder con un sorriso e la accarezzai affettuosamente, "Ho fiducia nella tua forza ma secondo me non sei ancora pronta emotivamente. Dai, sarà  per un'altra volta. Rage, forza, voglio metterti alla prova. Sei pronto?", mi voltai verso il mio Fearow, il quale spiccò il volo fermandosi di fronte a Charmander.
"UMPF!!! Vai, Charmander!!! Batti quell'uccellaccio!!!", sapevo che Squalo avrebbe detto una cosa del genere. Rage ed io lo ignorammo.
"FEEEEEEAAAAAAROOOOOOOOOWWW!!!", Rage era pronto.
"CHAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRR!!!", Charmander era già  molto furioso.
La gente venne ad assistere alla battaglia.


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma):

 

Charmander usa BRACIERE!
Rage, usa RAFFICA e contrasta le fiamme!
Rage usa RAFFICA!
Rage alza una ventata enorme da far spazzare via le fiamme e Charmander.
Rage evita l'attacco!
PERFORBECCO! Non ferirlo come hai fatto con Absol, mi raccomando!
Rage carica energia nel suo becco.
Rage usa PERFORBECCO!
Charmander evita l'attacco in tempo.
Charmander usa MURO DI FUMO!
Rage prende in pieno l'attacco nemico.
Ahia... non ci vediamo più!
Ma MURO DI FUMO sembra che non abbia avuto effetto su Rage!
Rage... te la senti di continuare?
Rage mi guarda e annuisce, nonostante il fumo ci copra.
Molto bene! SPECULMOSSA! Restituiscigli l'attacco MURO DI FUMO!
Rage usa SPECULMOSSA!
Rage usa MURO DI FUMO!
MURO DI FUMO prende in pieno Charmander negli occhi.
La Precisione di Charmander diminuisce!
Proviamo così!!!
Lancio la Poké Ball in mezzo al fumo; la Sfera cattura Charmander.
La Sfera si riapre subito, senza tremare... e Charmander esce!
Me lo aspettavo...
Charmander usa BOATO!
Ma fallisce a causa del troppo fumo in gola.
Sa usare BOATO???
Charmander usa GRAFFIO.
Rage, schivalo in alto e usa PERFORBECCO sulla sua schiena!
Rage schiva e evita l'attacco nemico.
Rage usa un PERFORBECCO triplo!
Charmander viene preso sulla schiena.
Charmander sembra già  esausto ma non demorde e si rialza.
Mi piace quel Charmander. Molto tenace e dallo spirito combattivo notevole.
Charmander usa di nuovo MURO DI FUMO!
Qualcosa impedisce a Rage di fargli diminuire la Precisione: sembra che ci veda benissimo nel fumo!
Non capisco cosa stia succedendo ma ne approfitto! PERFORBECCO!
Rage si inoltra nel fumo e prende la mira su Charmader.
Rage usa PERFORBECCO!
Charmander viene atterrato da un colpo critico!
Brutto colpo!
Spero che funzioni!
Lancio di nuovo la Poké Ball, la quale cattura Charmander.
La Sfera trema una volta... e Charmander esce!



"Niente da fare!", dissi.
"Non mi pare che BOATO sia una mossa che un Charmander riesca a imparare.", commentò Squalo.
"Infatti! Ma a quanto pare è possibile.", dissi.
"Magma, sfrutta a tuo vantaggio l'abilità  SGUARDOFEMRO di Rage!", mi urlò dietro Brock.
"Abilità  SGUARDOFERMO??? E che cos'è?".
"Già , cos'è?", chiese Squalo.
"Per gli allenatori che hanno iniziato da poco è normale non sapere le ultime scoperte. Magma, per ora sappi solo che Rage è immune ai cali di Precisione!", disse Brock.
"Ecco perché! Buono a sapersi! Grazie!", dissi.
Charmander si rialzò tremante. La coda cominciava a scoppiettare più violentemente e più ardente di prima.
"Cha... armen... DEEEEEEEEEEEEEEEEEEEERRRRRRRRRRRRRR!!!", urlò furibondo il Pokémon, con il fuoco sulla punta della coda che diventava sempre più alto e minaccioso.
"L'abilità  AIUTOFUOCO... Magma, attento! Quel Charmander si stava solo riscaldando per contrattaccare con attacchi di tipo FUOCO più forti quando è al limite della sua energia!", urlò Brock.
"Capisco... sembra un paradosso! Ma noi siamo pronti!", dissi. Rage alzò un'ala come per dire che era pronto.
"ABRA! ABRA! ABRAAAAAAAAAA!!!", Kazim e gli altri nostri Pokémon facevano il tifo per noi, compresi Onix e Geodude... ma non Squalo: continuava a tifare contro Rage.



ANALISI LOTTA (Legenda: Magma):

 

Abilità  AIUTOFUOCO di Charmander si attiva!
SPECULMOSSA!
Rage usa SPECULMOSSA!
RAGE usa MURO DI FUMO!
La Precisione di Charmander diminuisce.
Charmander usa BRACIERE!
Rage viene mancato.
RAFFICA!
Rage usa RAFFICA!
Rage alza un vento pazzesco e fa volare via Charmander.
Vai, Poké Ball!!!
Rilancio la Sfera. Charmender viene preso!
La Sfera trema una volta... trema due volte... trema tre volte... Charmander esce.
ARGH!!! Per un pelo!!!
Charmander usa ancora MURO DI FUMO!
Abilità  SGUARDOFERMO di Rage si attiva: la Precisione di Rage non diminuisce.
Non funzionerà , amico! Rage, SPECULMOSSA!
Rage usa SPECULMOSSA!
Rage usa MURO DI FUMO!
La Precisione di Charmander diminuisce ancora.
Charmander usa GRAFFIO!
Rage viene mancato.
Una situazione di forte vantaggio, eh?
Charmander usa GRAFFIO mentre non me ne accorgo!
Stavolta, Rage viene preso sulle ali!
D'OH!!!
Charmader usa BRACIERE!
Rage viene preso in pieno da fiamme più violente per via di AIUTOFUOCO!
Charmander usa subito dopo GRAFFIO!
RAGE!!! Vola via e usa RAFFICA!
Rage non fa a tempo e viene graffiato.
Charmander usa BRACIERE!
Rage viene mancato.
Vai, Rage, approfitta!!! Esegui la mossa che ti ho detto prima!
Rage si sposta in volo dietro Charmander.
Rage usa RAFFICA!
Charmander vola via e sbatte contro un muro, scivolando poi a terra.
Charmander è esausto: la fiamma sulla coda è fioca.



"Ch... aaaarrr... derrr...", soffrì il Pokémon.
"Dopo ti curerò io.", dissi gentilmente, "Dai, vieni con me!".
Lanciai decisivamente la Sfera su Charmander, il quale venne risucchiato da una luce rossa. La Sfera si chiuse vibrando e brillando, cadde a terra e tremò una sola volta... PING!
"Uff... ce l'abbiamo fatta...", mi inginocchiai: ero a pezzi. Rage mi volò vicino e gli accarezzai il collo. La folla applaudì vigorosamente e molti tra i presenti ci fecero i complimenti.
"Eccellente lotta, ragazzo!", disse Brock. Squalo sembrava particolarmente deluso: voleva che Rage perdesse, dato che serbava ancora rancore nei suoi confronti... ma non disse niente per non dare nell'occhio. Kazim esultò a modo suo; Mimy urlò di gioia e Cynder, invece, era ancora triste perché non l'avevo fatta lottare. Absol mi venne vicino e mi fece le feste con molta calma, facendo attenzione alla ferita. Onix e Geodude si scambiarono uno sguardo sorridente.
"Bravo, amico. Un ottimo lavoro.", dissi a Rage, "Desideravo da anni un Charmander da evolvere in un Charizard e grazie a te ora ho coronato questo sogno. Lo alleverò come si deve purché diventi un Pokémon sano e forte proprio come il Charizard dell'eroe che ci salvò. In suo onore, approfittando che Charmander è maschio, lo chiamerò Hero!".
"Bel nome!", sorrise Brock.
"Grazie. Ma senti... come mai non sapevo niente di queste abilità ?".
"Sono capacità  nascoste che non si notano con facilità  e che molto spesso l'allenatore stesso non conosce! Sono state scoperte recentemente, anche se non in maniera interamente ufficiale.", spiegò Brock, "Volendo diventare un eccellente allevatore di Pokémon, mi informo sempre sulle ultime novità , che siano poco discusse, particolarmente recenti oppure non ancora ufficiali. Forse è meglio che ne parli con il Professor Oak, ti potrà  fornire ulteriori dettagli.".
"OK! Gli parlerò domani... dopo aver lottato contro di te!".
"Ti senti già  pronto?".
"Sì!".
"Va bene. Non posso non accettare la tua sfida dopo averti visto oggi all'opera. Vado a preparare il Campo Lotta. Allora ti aspetto domani mattina in Palestra!", mi tese la mano.
"Non vedo l'ora!", gliela strinsi e Brock se ne andò con Geodude e Onix al suo fianco.
"WOW! Una richiesta di lotta in Palestra davanti ai nostri occhi!!!", disse un tipo tra la folla, "In bocca al lupo, ragazzo!" e un altro fragoroso applauso si erse tra i presenti.
"Oh, beh... crepi il lupo... grazie...", arrossii violentemente mentre vedevo la folla disperdersi man mano.
"Magma... non hai Pokémon forti contro il tipo ROCCIA... e poi, Rage e Hero sono deboli. Come farai?", chiese Squalo, sempre con quell'aria da saccente.
"In una lotta non conta solo la forza, Squalo. Conta più la strategia!", dissi con calma, "Io lotto solo usando l'astuzia. Cervello batte muscoli, non trovi?".
"Sì, ma...".
"Sono un fan accanito di Lupin III, Squalo. Il mio motto, così come il suo, è «Fare tutto... ma con molta astuzia»!", dissi facendo l'occhiolino e schioccando le dita, "Si ottengono migliori risultati.".
"Problemi tuoi. Comincia col far riposare i tuoi Pokémon, almeno.".
"Oh, sì... su questo hai ragione! E per favore, abbi un po' di fiducia! E poi...", gli tolsi il fischietto dalle mani, "Questo penso stia meglio in mano a me, non si sa mai.".
"E perché lo conservi?".
"Non so... potrebbe tornarci utile a fini benevoli.", mi infilai al collo il cordino con il fischietto e lo misi sotto la mia maglietta; mentre facevo ciò, non potei fare a meno di pensare a una cosa: come mai durante la lotta contro Charmander non è successo niente di anormale? Per esempio: perché ciò che era successo con il Jolteon di Margi non era accaduto anche con Charmander, il quale era altrettanto furioso? Oppure... perché non è successo qualcos'altro... tipo vista colorata, esplosioni improvvise, eccetera... no, in quel momento realizzai che tutte quelle stranezze che avevo vissuto erano semplicemente legate ai miei Pokémon oppure a dei particolari trucchi logici... niente a che vedere con quello che Squalo o il Signor Psiche pensavano e/o dicevano. E poi... quel sogno che avevo fatto qualche ora prima... quella strana bambina mi era molto familiare. Dove l'avevo incontrata, prima? Chi era? Perché dovevamo recuperare il tempo perduto? E perché voleva stare dentro di me purché io non la lasciassi mai??? Oddio... troppe domande tornate in mente come un fulmine a ciel sereno!
"E adesso che si fa?", chiese Squalo svegliandomi dal mondo dei pensieri (aveva fatto una buona azione, per una volta!).
"Eh? Che domande! Ci riposiamo, no?", dissi serio, "Domani è un grande giorno e voglio arrivarci preparato, in Palestra. E poi...", osservai i miei Pokémon e Absol, "Io mi fido di tutti quanti loro. Sarà  una lotta indimenticabile, lo sento!", sorrisi.
"Abraaaaa!", Kazim volteggiò felice.
"Ab, ab! Absooool!!!", Absol scodinzolò.


Finalmente in Palestra!!! Avevo passato una notte in bianco per l'emozione di vincere la mia prima Medaglia. Dopo diverse ore passate in cura e riposo, i miei Pokémon erano pronti a lottare con forza, onore e astuzia. Io e Kazim rimanemmo fermi ad osservare l'aspetto esterno della Palestra dal cancelletto d'ingresso: una grossa struttura costruita da rocce perfettamente levigate, lisce e tonde. Le doppie-porte dell'entrata erano interamente fatte di sassi incastonati tra loro e mantenuti con il cemento. Davvero bello e originale, come aspetto. La scritta marrone a caratteri cubitali «Palestra di Plumbeopoli» regnava sopra lo stabilimento roccioso.
"Bene. Ci siamo, Kazim. La nostra prima lotta in Palestra. Sei emozionato?".
"Abra!", il mio amico annuì.
"Che aspettiamo? Brock e la Medaglia Sasso ci aspettano! Dai, entriamo!", aprimmo la porta e...
"Ehi, aspettami!!!", mi urlò dietro Squalo, con Absol che lo seguiva a passo calmo, ancora fasciata al ventre.
"Eh? E tu da dove sbuchi?", dissi.
"Tu mi avevi detto di andare dai miei genitori ad avvertirli!", disse arrabbiato, "Bel consiglio, grazie! Mi hanno fatto una testa enorme di rimproveri e rischiavo pure di perdere la mia amica!", concluse sarcastico e disperato abbracciando il collo di Absol.
"Sai quante volte è successo a me con il mio Growlithe...", dissi sospirando, "E' una cosa normale. Fa parte della vita.".
"Certo, come no...".
"Sei ancora un ragazzino, le capirai col tempo, queste cose. Dai, dobbiamo andare, ora! Entriamo, forza! Brock ci sta aspettando!", entrammo finalmente in Palestra e raggiungemmo in fondo il Campo Lotta, completamente avvolto da rocce sporgenti e terra battuta. Non c'era molta luce: sembrava notte e l'unica luce bianca che illuminava l'interno era il sole che penetrava da una sorta di comignolo sul soffitto. Brock ci aspettava in piedi e con le braccia conserte, sulla sua postazione al lato opposto.
"Benvenuto nella mia Palestra, Magma. Oggi siamo alla resa dei conti!", disse il Capopalestra.
"Non trattenerti, mi raccomando!", dissi.
"Ovvio che non mi tratterò.", rise Brock, "Ti spiego le regole: i Pokémon che uso sono due ma tu puoi lottare con tutti quelli che hai, se vuoi. Solo lo sfidante può effettuare sostituzioni anche se il suo Pokémon non va KO. Chiaro?".
"Va benissimo! Allora sarà  una battaglia «quattro contro due».".
"Vorrai dire... «cinque contro due».".
"Ho detto che Cynder non lotterà !".
"OK, OK! Non ti scaldare! Ah, ti dispiace se i miei fratelli assistono alla lotta?", Brock indicò in alto: sugli spalti c'erano nove ragazzi, tra bambini e adolescenti, che esultavano verso Brock.
"Vai, fratellone, sei tutti noi!", urlarono in coro, "Sei il migliore! Battiti senza pietà  e difendi l'onore della Palestra!".
"Quelli... sono tutti fratelli e sorelle tuoi???", esclamai.
"Già ... e mi prendo cura io di loro con tanto amore e tanta forza.", rispose Brock, "Nostro padre e nostra madre sono fuori casa da molto tempo, a soddisfare i loro sogni. Siamo solo in dieci, adesso, in casa.".
"WOW... pazzesco...", dissi stupito.
"Già ... i loro genitori si sono dati da fare, eh?", disse Squalo con una faccia che allude a pensieri sconci.
"SQUALO, MA CHE PENSIERI FAI??!?!?!?", urlai imbarazzato, "TI SEMBRA IL MOMENTO???".
"Abraaaaaaaaa...".
"Absollllllll...", i nostri Pokémon si vergognarono per Squalo.
"Era solo una battuta!", si scusò il ragazzino con un sorrisetto innocente.
"Beh, sappi che era pessima!", sbottai; Brock parve non aver udito tali discorsi (e meno male!).
"Ora abbiamo cose più serie da fare.", disse il Capopalestra, "Squalo, siediti e lascia in pace il tuo amico. Dobbiamo lottare!".
Squalo si sedette su una vicina panca fatta di pietra, con Absol accucciata ai suoi piedi. Absol abbaiava affettuosamente, facendo il tifo per noi, mentre Squalo la coccolava.
Mi preparai al combattimento, in posizione sul Campo Lotta, con Kazim che mi levitava a fianco. Non ci credevo... stavamo davvero per sostenere la nostra primissima lotta in Palestra! Ero euforico ma non lo davo a vedere, trattenendo l'entusiasmo sia per non montarmi troppo la testa sia per non deconcentrarmi già  in partenza.
"Non sto più nella pelle, Kazim. Neanche tu, vero?", sorrisi al mio amico.
"A-b-r-a.", Kazim era concentrato ma mi fece capire che era emozionatissimo.
Arrivò l'Arbitro, un ragazzo moro e corpulento e dai vestiti color argilla, con due bandierine in mano.
"La lotta tra Brock, Capopalestra di Plumbeopoli, e Magma, lo sfidante di Zafferanopoli, sta per avere inizio!", enunciò l'Arbitro, "Le regole sono le seguenti: il Capopalestra non potrà  effettuare sostituzioni e userà  due Pokémon, mentre lo sfidante non avrà  limiti. Siete pronti?" e alzò le bandierine.
Avevo già  in mente una strategia con la quale cominciare: i Pokémon di tipo ROCCIA usano per lo più attacchi fisici! Chi potevo scegliere di meglio per contrastarli in partenza?
"La prima mossa allo sfidante! VIA!!!", urlò l'arbitro abbassando le bandierine.


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

MIMY!!! Si lotta, andiamo!
Lancio la Sfera e Mimy esce, tutto euforico e impaziente di iniziare.
Uhm, ottima scelta. Io inizio con Geodude!
Brock lancia la sua Sfera, dalla quale esce Geodude.
Ti tieni il meglio per ultimo, eh?
Sì... peccato che purtroppo sai già  quali Pokémon utilizzerò; volevo farti una sorpresa.
Non fa niente. La sorpresa arriverà  comunque! Mimy, BARRIERA!
Mimy usa BARRIERA e alza un muro invisibile che lo ricopre!
La Difesa di Mimy aumenta.
Geodude, attacco SASSATA!
Scansati e usa DOPPIASBERLA!
Geodude usa SASSATA!
Mimy evita i massi cadenti e corre spedito verso Geodude.
Mimy usa DOPPIASBERLA!
Spostati, Geodude!
Geodude evita l'attacco.
Geodude, appallottolati e lanciati a terra! Usa MAGNITUDO!
Cosa???
Geodude si appallottola ed esegue un balzo enorme gettandosi di peso a terra.
Geodude usa MAGNITUDO!
Magnitudo 7!!!
Il pavimento inizia a tremare violentemente.
Mimy sembra disorientato: rocce enormi iniziano a venirgli addosso.
Mimy, RIFLESSO, svelto!!!
Mimy usa RIFLESSO, innalzando una parete lucente, ma viene risucchiato dal pavimento.
Mimy, salta via, veloce!!!
Mimy sembra come risucchiato dalle sabbie mobili.
Mimy è già  esausto.



"Mimy non è più in grado di lottare! Vince Geodude!", urlò l'Arbitro, alzando la bandierina di Brock.
"EVVIVA, FRATELLONEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!", urlarono gioiosi i fratelli del Capopalestra dagli spalti.
"Abra...", Kazim si stupì... si mise le mani davanti agli occhi.
"Dannazione, questa non me l'aspettavo! Mimy, ritorna!", dissi dispiaciuto facendo rientrare Mimy nella Sfera, "Mi dispiace... non pensavo... è colpa mia! Riposati, te lo sei meritato.".
"E dove sarebbe questa strategia?", chiese sarcastico Squalo.
"GRRR!!! Stai zitto!!!".
"Ab-soooooooolll...", sospirò Absol picchiandosi una zampa sulla testa.
Pensai: "Almeno ho alzato la Difesa di tutta la squadra con RIFLESSO... ma durerà  a lungo! Tutto sta nell'evitare di far eseguire MAGNITUDO! Aspetta!!! MAGNITUDO è una mossa di tipo TERRA! Rage è anche di tipo VOLANTE ed è immune a MAGNITUDO!!! Sì, proviamo! Ma devo fare attenzione agli attacchi ROCCIA...".
"Ti arrendi già ?", disse sorridente Brock.
"Mi stavo solo riscaldando! Possiamo continuare!", esclamai controllando meglio il Pokédex sugli attacchi di Rage, visto che ne conoscevo solo tre. Improvvisamente trasalii: il quarto attacco era coperto da dei caratteri strani!


ANALISI POKE'DEX:
Questo Fearow conosce le mosse SPECULMOSSA, PERFORBECCO, RAFFICA e <ù]§@^+.



"Non capisco...", pensai, "Che attacco è???". Iniziai ad entrare nel panico, cercando di riflettere se quella era o meno una cosa normale.
"Abra?", Kazim mi osservò preoccupato.
"Qualcosa non va, Magma?", chiese Brock.
"C'era una cosa che avevo imparato da un Fearow... ma cosa???", mi sforzai nel ricordare; improvvisamente... "EH???", rimasi immobile: il mio pensiero divenne troppo forte; in una frazione di secondo, vidi tutto viola e poi tornò tutto normale ma senza farci troppo caso; tutto questo mi fece tornare in mente un flash di una lotta che vidi pochi mesi prima in televisione: un Fearow combatteva e usava una mossa mai sentita prima. Che fosse quella la mossa che il Pokédex non riusciva a riconoscere? Chissà  perché, poi! Ma non avevo scelta: volevo provare ad eseguire quella mossa in un momento più calmo della lotta.
"Ehi, tutto a posto?", fece Brock preoccupato.
"Abra??? ABRA!!!", Kazim mi scrollò le spalle.
"Eh? Ah, sì, ragazzi. Tranquilli.", mi ripresi facendo finta di niente. "Andiamo avanti. Rage, tocca a te. Possiamo vincere!", lanciai la Sfera e Rage uscì gracchiando.
"FEEEEEEEEAROOOOOOOOOOOOOOOWWWWWWWWWWW!!!".
"GRRRRRRR!!! Odio quel Pokémon...", disse Squalo, "Spero che venga battuto senza pietà , così impara a far del male alla mia Absol!!!".
"Squalo, ti sentiamo, sai?", dissi indifferente.
"ROOOOOOOOOWWWW!!!", Rage guardò storto Squalo da lontano.
"Oddio, ho pensato ad alta voce...", disse Squalo tutto rosso in faccia. Absol si picchiò la solita zampa sulla fronte.
"Un tipo VOLANTE... un po' rischioso, non credi?", commentò Brock.
"Ho le mie buone ragioni!", dissi.
"Solo perché è un tipo VOLANTE e quindi ti salva da MAGNITUDO non vuol dire che hai già  la vittoria in tasca.".
"Certo che no.", dissi ad occhi chiusi... li riaprii, "Ma tu stai in guardia lo stesso!".


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Avanti, Rage! Attacco RAFFICA.
Geodude, TERREMPESTA!
Rage usa RAFFICA!
Geodude usa TERREMPESTA!
TERREMPESTA genera un violento tornado di sabbia che spazza via l'attacco RAFFICA di Rage.
TERREMPESTA danneggia Rage. Geodude sembra immune.
Cavolo, non sapevo si potesse fare!
TERREMPESTA danneggia tutti i Pokémon in campo ad ogni turno fino al suo esaurimento.
Lo so ma... perché Rage viene danneggiato e Geodude no?
Che domande! Geodude è di tipo ROCCIA/TERRA. E' doppiamente immune, ti pare?
Non sarà  un po' di sabbia a farci perdere!
Rage gracchia furioso, pronto a continuare.
Rage, sfrutta l'abilità  SGUARDOFERMO e inoltrati nella sabbia!
Rage vola in mezzo al tornado di sabbia.
Abilità  SGUARDOFERMO di Rage si attiva: Rage ci vede bene nella sabbia e i colpi andranno a segno.
Ma che fai??? E' rischioso!!!
Non per lui! Rage, vola veloce alle spalle di Geodude senza farti vedere!
TERREMPESTA danneggia Rage ma al Pokémon non importa.
Rage esegue l'ordine e supera con facilità  il tornado.
Geodude si ritrova spiazzato, con Rage alle spalle.
Non penso funzionerà  ma... o la va o la spacca! ALACCIAIO!!!
COSA??? HO SENTITO BENE???
Rage esegue e carica una potentissima energia sull'ala destra, rendendola di colore argento.
Rage usa ALACCIAIO!
Geodude viene preso in pieno; una grossa crepa si forma nella roccia di cui è fatto.
E' superefficace!!!
La Difesa di Rage aumenta.
Geodude rotola a terra.
TERREMPESTA danneggia Rage.



"NOOOOOOO!!! Geodude, non mollare!!!", esclamarono all'unisono i fratelli di Brock.
"Abraaaaaaaaa!!!", esclamò contento Kazim. Squalo non aveva parole: ci osservò con la lingua quasi di fuori.
"Ab, ab! AB! AB!", abbaiò gioiosa Absol.
"Da non crederci... conosce ALACCIAIO!!!", esclamò Brock, "Un Fearow non può apprenderla con facilità !".
"Davvero? Ma non è una mossa di tipo VOLANTE?", chiesi, "Come può essere efficace?".
"No, è una mossa di tipo ACCIAIO, tipo fortissimo contro i Pokémon ROCCIA! Inoltre, ALACCIAIO può aumentare la Difesa di chi lo usa!"
"Capisco... ma non ho mai sentito parlare di tipo ACCIAIO!".
"E' un altro tipo di Pokémon scoperto da poco.".
"Ma è mai possibile che tutte queste novità  le sto scoprendo solo adesso, durante la mia prima lotta in palestra???", feci esasperato.
"AH AH AH!!!", rise Squalo, "E dire che avevi una strategia senza sapere cosa fosse il tipo BUIO o il tipo ACCIAIO! AH AH AH!!!".
"E tu non sapevi cosa fossero le abilità !", rimbeccai, "Secondo me, non conosci neanche l'abilità  della tua Absol!"; Squalo smise di ridere.
"Touché... ancora.". Absol era molto imbarazzata.
"Geo... dude... Geoooooo!!!", il Pokémon di Brock si era rialzato.
"BRAVO, GEODUDE!!! VINCI PER NOI, AMICO!", urlarono i fratelli del Capopalestra.
"Come è possibile che Geodude sia ancora in piedi dopo un fortissimo attacco ALACCIAIO?", chiesi incredulo.
"Geodude possiede l'abilità  VIGORE.", spiegò Brock, "Se riceve una mossa da KO quando è nel pieno delle forze riuscirà  a resistere. Ma ti svelo un segreto, dato che ti piace sapere tutto: gli basta un colpetto per finire KO, dopo che VIGORE si è attivato.".
"Il Professor Oak mi dovrà  diverse spiegazioni!", esclamai un po' arrabbiato, "Tra il Manuale, i suoi insegnamenti, tutte le cose che ho studiato da solo e le novità  che sto scoprendo ora... sto avendo difficoltà  a tenere il passo!".
"Non prendertela con lui...", Brock cercò di calmarmi, "Se sono nuove scoperte potevano anche non essere ufficiali e probabilmente non ti avrà  voluto dire niente per evitare di dire eventuali scemenze.".
"Effettivamente... ha detto che mi avrebbe avvisato. E dimmi, Brock... conosci, per caso l'abilità  di Onix?".
"Mi spiace ma... su Onix non è ancora ufficiale l'esistenza di un'abilità .", rispose il Capopalestra, "Non c'è niente di ufficiale, nel campo della abilità ... perché se non tutti i Pokémon possiedono abilità  allora gli scienziati dovranno dare una spiegazione diversa, quindi occorreranno altro tempo di ricerche per gli studiosi e cambi di strategie per gli allenatori.".
"Capisco... comunque, grazie delle informazioni, Brock. Possiamo continuare!".


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Abilità  VIGORE di Geodude si attiva: Geodude resiste all'attacco.
Rage, forza! A Geodude basta un colpetto! RAFFICA!
Non sono così stupido da permettertelo! SASSATA!
Schiva i massi!!!
Geodude usa SASSATA.
Rage vola da tutte le parti, evitando tutti i massi. Non riesce a usare RAFFICA!
Entrambi i Pokémon si inoltrano nel tornado di sabbia ancora attivo.
Abilità  SGUARDOFERMO di Rage si attiva.
TERREMPESTA danneggia Rage.
SPECULMOSSA!!!
Rage usa SPECULMOSSA!
Rage usa SASSATA!
Geodude evita l'attacco.
Vai, ancora SASSATA!
Geodude usa SASSATA, colpendo Rage sul dorso.
E' superefficace!!! Ma qualcosa brilla.
RIFLESSO è ancora attivo: Rage resiste.
BRECCIA, subito!!!
ODDIO, NO!!! BRECCIA ROMPERA' RIFLESSO!!! RAGE, SPOSTATI DI LI'!!!
Geodude usa BRECCIA su Rage, danneggiandolo di parecchio!
Brutto colpo!
RIFLESSO di Mimy viene spezzato. La mia squadra è più vulnerabile.
TERREMPESTA danneggia Rage.
L'effetto di TERREMPESTA svanisce. Il campo si è calmato.



"Per la miseria... è un osso duro!!!", esclamai stupito, "Ho perso la mia strategia di difesa!!!".
"Non sembra che tu sia abbastanza pronto.", disse Brock seriamente preoccupato.
"In effetti no. Ma se i miei Pokémon vogliono lottare... non posso dir loro di no. Rage, ritorna!", e Rage tornò nella Sfera.
"Sì, finalmente Rage va via!!!", esultò Squalo ma non lo ascoltai.
"Come mai hai deciso di cambiare?", chiese Brock.
"Voglio che riposi un po'.", risposi.
"Ah... ho capito! Lo conservi per poter sfruttare ALACCIAIO contro Onix dopo che ti sarai liberato di Geodude, vero?".
"Non ti si può nascondere niente, eh? Vai, Hero. Combattiamo insieme!!!", lanciai energicamente la Poké Ball e Hero uscì.
"Char...??? CHARMANDEEEERRRR!!!", Hero sembrava poco interessato, oltre che furibondo.
"Dai, Hero... io mi fido di te. Se combattiamo insieme ce la faremo, vedrai. A Geodude basta un minimo colpo per finire al tappeto.", dissi gentilmente.
"CHAAAAAAAAAAAARRRRRRRR!!!", Hero mi sputò fiammate ardenti addosso.
"AAAAAHHHHHHH!!! Smettila!!! Perché lo hai fatto???".
"AH AH AH!!!", Squalo si rotolò dalle risate.
"Sembra che Hero sia ancora arrabbiato con te, Magma.", commentò Brock.
"Ma... ma... perché?", chiesi esasperato.
"Non lo so. Forse non è ancora abituato a stare nella tua squadra.".
"Il tempo aggiusterà  tutto.", dissi; mi rivolsi a Hero, "Dai, Hero. Ti perdono... però combattiamo, per favore. Se non vuoi farlo per me... almeno fallo per il tuo onore.".
"CHAR!!!", Hero mi voltò le spalle.
"Beh, noi dobbiamo continuare la nostra lotta. Tocca a noi. Geodude, stuzzicalo con un debole attacco SASSATA.".
"GEOOOOOOO!!!", Geodude alzò verso Hero un mucchio di massi piccoli per stuzzicarlo.
Hero si spaventò, schivò i massi e lanciò a Geodude un'occhiata fulminante.
"Char!!! CHARMANDER!!!", si arrabbiò il Pokémon.
"Sembra che ora voglia lottare.", rise Brock.
"Ed io non lo deluderò.", dissi determinato.


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Hero, MURO DI FUMO!
Hero disobbedisce e usa BRACIERE!
NO, HERO!!! CHE FAI!?!?!
Non vuole seguire gli ordini, eh? Approfittiamone! BRECCIA!
Schiva e usa MURO DI FUMO... per favore.
Hero evita l'attacco nemico.
Hero disobbedisce ancora e usa GRAFFIO!
Geodude evita l'attacco.
Hero, dai! Ascoltami, ti prego! Può essere pericoloso se agisci di testa tua!
Hero non vuole obbedire.
La situazione si fa interessante! Ancora BRECCIA, vai!
Geodude usa BRECCIA e prende in pieno Hero, stendendolo a terra!
Brutto colpo!
Dai, rialzati! Puoi farcela, amico mio!
Hero si rialza tremante.
Bravo. Hero, se vuoi colpirlo ti conviene immobilizzarlo con MURO DI FUMO. Vai!
Hero usa BOATO!
Un urlo straziante rimbomba nella Palestra!
Geodude soffre per il troppo rumore.
Ma cosa...???
Geodude si colora di rosso e viene richiamato nella sua Sfera.
Onix viene mandato in campo al posto di Geodude.
ODDIO, NO!!! QUESTA NON CI VOLEVA!!!
Ora mi sto stancando!!! Onix, ABBATTIMENTO!!!
HERO, ATTENTO!!!
Hero rimane spiazzato.
Onix carica nella sua bocca di sassi!
Onix usa ABBATTIMENTO su Hero, il quale viene seppellito!
HEROOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
La coda di Hero rimane fuori dalle rocce.
La fiamma sulla punta della sua coda è fioca. Hero è esausto.



"Hero... He-ro non è più... in grado di combattere! Vi-vince Onix!", balbettò stupito l'Arbitro alzando di nuovo la bandierina di Brock.
"PUOI VINCERE, FRATELLONE!!! SEI IL MIGLIORE!!!", gridarono ancora i fratellini di Brock.
Mi inginocchiai a terra, profondamente dispiaciuto per Hero. Chinai il capo e richiamai il mio Charmander nella Sfera.
"Mi dispiace, Hero... è tutta colpa mia... non ti ho dimostrato abbastanza affetto!", dissi in lacrime.
"Che desolazione...", sospirò Squalo alzando gli occhi al cielo.
"Ab... sooolll...", Absol si stava preoccupando di brutto.
"Forse è meglio abbandonare, Magma.", disse Brock, "Avresti dovuto allenare meglio il tuo Charmander. Se ti disobbedisce significa che tra lui e te c'è qualcosa di serio che non va assolutamente bene.".
"Penso che tu abbia ragione... beh, abbandoniamo. Che ne dici, Kazim?", sospirai vicino al mio Abra.
"Abra??? ABRAAAAAAAA!!!", Kazim si slanciò davanti a me: voleva lottare.
"Kazim... te la senti davvero???", dissi al mio amico.
"Abra!", annuì Kazim, il quale mi abbracciò come per dirmi di lasciargli fare.
"Oh, amico. Ti ringrazio...", ricambiai l'abbraccio e mi asciugai gli occhi dalle lacrime, "Vai, vinciamo per il nostro onore!", strinsi un pugno in aria.
"ABRA!!!", Kazim si mise in posizione.
"Ma bene! Allora continuiamo!", disse Brock.


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Kazim, TELETRASPORTO!
Onix, TERREMPESTA su tutto il campo!
DI NUOVO??? Kazim, prova a teletrasportarti dove TERREMPESTA non tira!
Onix usa TERREMPESTA!
La tempesta di sabbia si riattiva su tutto il campo.
Kazim usa TELETRASPORTO!
Kazim riappare dietro Onix.
Niente da fare: TERREMPESTA colpisce Kazim... ma non lo danneggia!!!
Cosa??? L'abilità  MAGICSCUDO???
Abilità  MAGICSCUDO di Kazim si attiva: Kazim è immune a TERREMPESTA!
Kazim, CONFUSIONE, presto!!!
Kazim usa CONFUSIONE e prende in pieno Onix.
Onix è confuso.
Onix, LEGATUTTO su Kazim! Sta vicino a te!
Onix è così confuso da colpirsi da solo!
Non ci voleva!
Kazim, approfittiamone! Ancora CONFUSIONE!!! Possiamo sconfiggerlo!
Kazim usa una serie di attacchi CONFUSIONE su Onix, prendendolo sempre in pieno!
Onix viene malamente danneggiato.
Onix!!! LEGATUTTO!!!
Onix è ancora molto confuso e si colpisce da solo.
OH OH OH OH!!! NOOOOOO!!! SONO ROVINATO!!!
Continua così, Kazim! Non fermarti!
Kazim inizia ad essere stanco.
Oh, no!!! Mi sono dimenticato che i poteri mentali sono stancanti!!!
Onix non è più confuso.
Onix... forza, ce la fai ad usare LEGATUTTO?
Onix usa LEGATUTTO su Kazim, prendendolo con la coda e stritolandolo!
KAZIM!!! TELETRASPORTO! VAI VIA DI LI'!!!
Kazim non riesce ad agire: gli attacchi CONFUSIONE multipli lo hanno sfinito.
AMICO MIO! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Onix continua a stritolare Kazim, il quale si lascia andare.
L'effetto di TERREMPESTA svanisce. Il Campo Lotta si è calmato.
Kazim è esausto.



"Kazim non è più in grado di combattere!!! Vince Onix!!!", grida l'Arbitro alzando la bandierina di Brock.
"TI MANCA UN SOLO POKE'MON, FRATELLONE!!! PUOI FARCELA!!!", i fratellini di Brock erano entusiasti.
"Kazim... noooooo...", camminai verso Kazim a passo calmo, con la testa bassa, ancora più depresso di prima: il mio primissimo Pokémon... in condizioni pietose... e tutto per colpa mia. Non riuscivo a perdonarmelo! Presi Kazim tra le spire di Onix e lo portai da Squalo.
"Povero Kazim.", disse Squalo. Absol leccò le orecchie al mio Abra, il quale si svegliò.
"Perdonami, Kazim... SNIFF!!!", singhiozzai, "Mi sono lasciato prendere troppo la mano. Pensavo più a vincere che alla tua incolumità . Non me lo perdonerò mai!!!".
"A-b-r-a...", Kazim posò una mano sulla mia testa; non sembrava arrabbiato... anzi, era felice!
"Davvero non sei arrabbiato???", dissi stupito e in lacrime.
"Ab-ra...", fece Â«no» con la testa.
"Oh... ti ringrazio, amico mio...", abbracciai calorosamente Kazim; presi frettolosamente una pozione dalla mia borsa e la spruzzai sul mio Abra, cosicché potesse riprendersi subito un po'.
"Non immaginavo che Kazim avesse l'abilità  MAGICSCUDO, Magma. Mi hai colto alla sprovvista! Complimenti!", disse Brock nel frattempo.
"Fammi indovinare: abilità  che protegge da attacchi indiretti come TERREMPESTA, GRANDINE, eccetera???", dissi impetuosamente, con la testa bassa e la voce roca.
"A quanto pare lo sapevi già .".
"Non lo sapevo, invece. Ho solo dedotto dopo aver studiato la scena.", camminai verso la mia postazione mentre parlavo.
"Magma, non hai scelta. Arrenditi!", mi consigliò Squalo con un tono assai preoccupato.
"Ho ancora una carta da giocare... ma solo se Rage se la sente!", dissi in lacrime e furibondo, facendo uscire Rage dalla Sfera.
"Feeeearow!!!", Rage sembrava ancora in forze. Voleva continuare a lottare.
"Beh, allora spero che lui perda, Magma.", disse Squalo guardando male Fearow. Absol lanciò la stessa occhiata al padrone.
"Non ascoltarlo, Rage! Vai, possiamo ancora farcela!".
"E' la tua ultima scelta.", disse Brock.
"Daremo il meglio di noi!", urlai.


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Rage, confondi Onix alzando polvere! Usa RAFFICA sul pavimento!!!
Rage usa RAFFICA sul terreno, alzando polvere e terra verso Onix per accecarlo!
Una variante di TURBOSABBIA, eh? Davvero astuto! Onix, rimani fermo!
Continua ad alzare polvere!!!
Rage continua a usare RAFFICA sul pavimento per rendersi invisibile!
VAI!!! INOLRTATI NELLA SABBIA!!!
Rage vola in mezzo alla sabbia.
Abilità  SGUARDOFERMO di Rage si attiva.
Onix, concentrati e scopri da dove verrà  Rage.
ALACCIAIO, VAI!!!
Davanti a te!!! ABBATTIMENTO!!!
Rage carica energia nell'ala.
Rage si scopre troppo!
Onix usa ABBATTIMENTO su Rage, colpendolo all'ala potenziata con ALACCIAIO!
E' superefficace!!!
Rage fallisce e crolla a terra... ma si rialza.
Dannazione...
MAGNITUDO!!!
EH??? Ma è una mossa di tipo TERRA! Non funzionerà !
ABBATTIMENTO annulla ogni tipo immunità  al tipo TERRA, non lo sapevi?
COOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAA???
Onix si arrotola tra le sue spire e fa tremare il terreno.
Onix usa MAGNITUDO!
Magnitudo 10!!!
Il Campo si trasforma di nuovo in un pantano ancor più grosso di sabbie mobili e rocce cadenti.
RAGE, VOLA VIA!!!
ABBATTIMENTO ha danneggiato l'ala di Rage. Il Pokémon non riesce ad agire!
Rage viene risucchiato dal terreno... come è successo a Mimy.
Rage è esausto.



"BRAVO, ONIX!!! SEI GRANDEEEEEEEE!!! HAI VINTO!!!", urlarono i fratelli di Brock.
"ABRAAAAAAAAAAAA!!!", sentivo urlare disperato Kazim.
"Absol, aaaabbbbb...", sospirò Absol.
"Cavolo... questa non me l'aspettavo neanche io, sinceramente.", commentò a voce bassa Squalo, "Ma dovrei essere felice: ho avuto la mia vendetta morale, Rage! AH AH AH!!!".
"ABSOOOOOOOOOOOOOLLLLLL!!!", Absol si stava innervosendo per le troppe cattiverie dette dal padrone.
"OK, OK, cucciola, la smetto!", disse Squalo agitando le braccia.
Era davvero la fine... la mia primissima sconfitta totale. Ed era tutta colpa della mia fretta e della mia troppa sicurezza... senza aver contato i limiti dei miei Pokémon. Il Professor Oak aveva ragione: "
Se poi non ti senti sicuro di affrontare qualcuno, allenati ancora. Non avere mai fretta di fare ogni genere di cose... come fanno due ragazzini di mia conoscenza.", mi risuonarono in mente le sue parole. Quanto ero dispiaciuto!
"Rage non è più in grado di lottare! Vince Onix! E la vittoria dell'inc...", fece l'arbitro alzando la bandierina di Brock ma il Capopalestra lo interruppe.
"ASPETTI!!!", urlò Brock, "Magma, ora capisco per quale motivo non hai voluto far lottare Cynder. Sei sempre in tempo a farla combattere. Ti do questa possibilità .".
"Brock, ma sei impazzito???", disse uno dei fratelli più grandi, "Da quando in qua dai più possibilità  agli avversari di quanto ne abbiano già ???".
"Silenzio, Forrest. So quello che faccio.", disse calmo il Capopalestra.
"Va bene... tanto, di che mi dovrei preoccupare?", disse Forrest, "Lo batterai come hai fatto con gli altri. Vero, fratelli?" e tutti gli altri fratelli urlarono in coro.
"Allora, Magma... cosa decidi di fare?", disse Brock.
"Sei gentile, Brock...", dissi mentre richiamavo Rage nella Sfera, con la testa bassa e le guance sferzate dalle lacrime, "No... io mi arrendo. Cynder non è moralmente capace di sostenere una lotta come questa. Mi ritiro. Non sono ancora pronto.".
"Beh... se hai deciso così... prego, Arbitro.", concluse Brock.
"OK! Ripeto...", disse deciso l'Arbitro, "Rage non è più in grado di lottare! Vince Onix! E la vittoria dell'incontro va a...".
Qualcosa mi vibrò nella tasca. Una delle Sfere si aprì e un Pokémon apparve davanti a me.
"TINIIIIIIIII!!!".
"CYNDER???", esclamai, "Che fai? Rientra nella Sfera, coraggio!", feci per richiamare Cynder ma...
"TINI!!!", Cynder colpì con la coda la Safari Ball che avevo in mano e la buttò altrove. Era arrabbiata.
"CYNDER!!!", iniziai ad innervosirmi ma mi calmai subito; corsi a riprendere la Safari Ball e tornai indietro, "Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto, piccola. Ti prego, ritorna nella Sfera!", la implorai disperato.
"Tini, tini, tini!!!", Cynder fece «no» con la testa.
"Cynder... te la senti davvero di aiutarmi???", dissi stupefatto.
"Tini!!!", Cynder annuì felice. Vedevo nei suoi occhi la sicurezza, la fiducia e la voglia di correre in mio aiuto. Io mi fidavo di lei... ma avevo paura per la sua instabile emotività .
"Cynder... piccola mia...", ero commosso, "Se questo è quello che vuoi... non voglio deluderti.", accarezzai il musetto di Cynder, la quale mosse affettuosamente le orecchie vellutate come se fossero ali.
"Allora ti sei deciso a far combattere Cynder.", disse eccitato Squalo. Anuii.
"Bene! Allora la partita continua. Ma durerà  poco!", fece Brock.
"Forse per te!", presi il Pokédex e controllai le mosse di Cynder.


ANALISI POKE'DEX:
Questa Dratini conosce le mosse EXTRARAPIDO, DRAGOSPIRO, CODADRAGO e DRAGODANZA.



Trasalii: le mosse le conoscevo già ! Mi venne in mente una strategia infallibile!
"Brock...", dissi alzando lo sguardo e posando il Pokédex nella mia tasca, "Siamo pronti!!!".
"TINI! TIIIIINI!!!", ululò Cynder tutta eccitata.
"Oh, benissimo! Mi piace vedere tutta questa grinta!", commentò Brock, "Non perdiamo tempo! Si continua! Tocca a te!".


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Cynder, DRAGODANZA!!!
EH??? DRAGODANZA???
Cynder usa DRAGODANZA!
Cynder, avvolta in un'aura rossastra, esegue una serpentina danza elegante.
L'Attacco di Cynder aumenta.
La Velocità  di Cynder aumenta.
WOW... straordinario! Onix, ABBATTIMENTO, prendila!!!
Schiva tutti i massi! Puoi farcela!
Onix usa ABBATTIMENTO!
Cynder striscia via veloce, evitando ogni colpo.
Ancora ABBATTIMENTO. Circondala e poi usa su di lei ABBATTIMENTO decisivo!!!
Onix usa ABBATTIMENTO più volte, accerchiando Cynder con massi alti!
Onix usa ABBATTIMENTO decisivo!
SALTA!!! USA LA CODA COME MOLLA!!!
Cynder salta veloce in alto spingendosi con la coda.
Cynder evita l'attacco.
Ma cosa fa???
Slanciati su Onix e usa CODADRAGO!!!
CHEEEEEEEE??? CODADRAGO???
Cynder esegue e scatta in aria verso Onix ad una velocità  impressionante!
Cynder usa CODADRAGO, prendendo in pieno Onix!
Onix subisce danni considerevoli... e viene richiamato nella sua Sfera.
Geodude viene rimandato in campo al posto di Onix.
MA CHE DIAMINE...???
EXTRARAPIDO!!!
Cynder parte spedita verso Geodude. Lui e Brock non riescono ad agire per il panico.
GEODUDE, ATTENTOOOOOOOOOOOOO!!!
Cynder usa EXTRARAPIDO e colpisce direttamente in pieno Geodude!
Non è molto efficace...
Geodude è esausto.



"Incredibile... eh? Oh... Ehm ehm... Geodude non è più in grado di combattere! Vince Cynder!", disse stupefatto l'Arbitro alzando la mia bandierina.
"GEODUDE, NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", urlarono delusi i fratelli di Brock.
"Strabiliante!", disse Brock a bocca aperta, "Non ho mai visto niente del genere!".
"Tini! Tini! Ti-Tiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!", Cynder ondeggiò felice a destra e a sinistra come un serpente incantato dal suono di un flauto.
Ero stupefatto: non riuscivo ad emettere un filo di voce dopo quello che avevo appena visto! Sembrava che io e Dratini ci capivamo al volo! Rimasi a guardare Dratini danzare felice per aver sconfitto Geodude... ma perché non riuscivo a sorridere nonostante avessi vinto il round?
"STREPITOSO!!!", commentò estasiato Squalo battendo le mani in piedi davanti alla panca dove prima era seduto, "DAVVERO SENSAZIONALE!!! MAI VISTA UNA LOTTA SIMILE!!! BRAVO, MAGMA!!! BRAVA, CYNDER!!! BRAVIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!". Anche Kazim e Absol erano felici e tifavano per noi con gran vigore.
"Cynder...", pensai con le lacrime agli occhi; improvvisamente, Cynder si girò verso di me e mi guardò negli occhi; sentivo in lei una felicità  indescrivibile e gli occhi le luccicavano dalla gioia: stava iniziando a superare tutte le sue paure... e tutto questo... grazie a me???
"Cynder...", ripetei nella mia testa, "Sei stata fenomenale. Sono fiero di te, piccola mia.".
"Niente male...", disse lentamente Brock con aria seria e preoccupata, "Quelle mosse mi hanno davvero colto di sorpresa. Ma sei ancora all'inizio. Onix sarà  un osso duro per Cynder."; dicendo questo, Brock fece uscire Onix dalla sua Sfera.
"GRUUUUUUUUOOOOOOOOOOOORRRRRRRRRRRRRRR!!!", Onix ruggì soffocato: sembrava già  un po' a pezzi. Cynder osservò un pò tremante il grosso serpente di pietra ma si riprese subito.
"Io credo... che Onix sia troppo stanco per continuare.", alzai lo sguardo: non sorridevo, ero molto concentrato e ripetevo nella mia testa: "Cynder può ancora farcela.".
"Tu non conosci ancora bene la potenza e i limiti del mio Onix.", disse Brock serio.
"Lo pensi davvero?", dissi serio anche io, con un filo di voce. Non avevo più esclamazione nella voce. Improvvisamente, la mia vista si appannò ma Brock, Onix e Cynder erano ben nitidi. Poco a poco, tutto si colorò di blu. Senza pormi troppe domande al riguardo, colsi la palla al balzo e continuai a lottare rimanendo concentrato al massimo.
"Oh, mamma... sta accadendo di nuovo!", esclamò Squalo.
"Ma che gli prende?", disse Brock osservandomi stupefatto, "Onix, la situazione non mi piace! Stai in guardia!".
"GRUOOO???", fece Onix incredulo, osservandomi.


ANALISI LOTTA (Legenda: Magma, Brock):

 

Cynder... DRAGODANZA.
Cynder esegue DRAGODANZA ancora prima di sentire l'ordine!
L'Attacco di Cynder aumenta.
La Velocità  di Cynder aumenta.
Onix, TERREMPESTA!!!
EXTRARAPIDO. Impediscigli di attaccare.
Ma Cynder agisce ancora prima del mio ordine.
Cynder usa EXTRARAPIDO e prende in pieno Onix!
Non è molto efficace...
TERREMPESTA nemico fallisce.
Forza, bloccala con ABBATTIMENTO! Fai come prima, circondala!
Scatta a sinistra.
Cynder ha già  schivato ABBATTIMENTO a sinistra.
Scatta a destra.
Cynder ha già  schivato ABBATTIMENTO a destra.
Salta.
Cynder ha già  saltato.
DRAGOSPIRO.
Cynder usa DRAGOSPIRO prima del mio ordine e coglie di sorpresa Onix!
Onix subisce danni seri, avvolto in fiamme violacee.
Onix è paralizzato.


 

"Ma non capisco...", Brock parlò con la voce tremante, "Cynder attacca poco prima che Magma dia ordini! Come è possibile? E poi... Magma a malapena li sta sussurrando, gli ordini... come se li stesse pensando... e Cynder li sente lo stesso! Che sta succedendo???".
"Che fermento!", commentò Squalo a bocca aperta, "Mai vista in vita mia una lotta del genere!".
"Squalo aveva ragione...", disse piano Brock con stupore, "Quando a Magma si illuminano gli occhi... succedono cose strane... ma chi è in realtà  quel ragazzino?".
"Cynder... questo sarà  l'attacco decisivo.", sussurrai. Cynder mi guardò e annuì. Come faceva a sentirmi???
"Non sento... che ha detto???", esclamò Brock, "Onix, ti prego! Liberati e usa MAGNITUDO!!!".
"GR... ROU... RUOOOOOOOOOO!!!", Onix era paralizzato e non riusciva ad eseguire la mossa.
"Cynder... CODADRAGO.", ordinai.
"TINI!!!", Cynder scattò velocissima verso Onix, caricando energia bluastra nella coda.
"ABBATTIMENTO, ONIX!!! SVELTO!!!", urlò Brock.
"GRUOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!", Onix trovò energia per attaccare e caricò un masso nella sua enorme bocca. Cynder si avvicinò sempre più, col suo attacco CODADRAGO ormai alla massima potenza.
"VAI!!!", urlò Brock.
"Puoi farcela, piccola mia...", sussurrai.
Onix sputò il masso a breve distanza... Cynder lo colpì con CODADRAGO... e ne scaturì una violenta esplosione; un boato assordante riempì tutta la Palestra. Sentii urlare chiunque; una coltre di fumo più nero della pece si erse dal punto in cui il masso e la coda di Cynder si erano scontrati. Rimasi immobile, coprendomi gli occhi dal fumo. Brock urlava per lo spavento e per il troppo rumore. Poco a poco, tutto si calmò e il fumo si diradò. Aprii gli occhi (la mia vista era tornata come prima).
"Che... che è successo???", chiesi tra me e me, incredulo su ciò che era accaduto e osservai: Onix era ancora in piedi... Cynder giaceva a terra, immobile.
"EH??? Cynder... no... non può essere...", ero sconvolto... iniziai a piangere.
"BRAVO, ONIX!!! SEI IL SERPENTONE PIU' FORTE CHE ESISTA!!!", urlarono entusiasti i fratelli di Brock.
"Oh... che peccato...", disse dispiaciuto Squalo.
"Absol, ab...", si rattristò Absol.
"Abra...", Kazim era molto pensieroso.
"Onix... bravo! Sei stato grande!!!", fece Brock tutto felice.
"GRUOOOOOOOOOO... OOOOOO...", Onix ruggì forte... ma... "Graourrrr...", cadde a terra esausto, facendo tremare di brutto il pavimento.
"EH???", esclamarono Capopalestra e fratelli.
"Ti... tini...", Cynder gemeva.
"CYNDER???", urlai: Cynder si stava rialzando, tremante e ferita.
"Tiniiiiii!!!", fu strabiliante! Sembrava ancora in buone condizioni!
"Non... non ci credo... mi avete battuto!", disse Brock sconvolto e a bocca aperta.
"Onix non è più in grado di lottare! Vince Cynder! E la vittoria dell'incontro va a Magma, lo sfidante di Zafferanopoli!", urlò l'Arbitro alzando ufficialmente la mia bandierina.
"Nostro... nostro fratello ha perso???", esclamò Forrest. Nessuno degli altri fratellini emise un solo filo di voce.
"ABRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!", Kazim era al settimo cielo.
"ABSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLL!!!", Absol era felice e faceva le feste con Squalo.
Caddi in ginocchio a terra, mi doleva moltissimo la testa e respiravo affannosamente. Cynder strisciò felice verso di me. La guardai negli occhi: la sua felicità  mi strappò un sorriso.
"Grazie, Cynder...", dissi coccolando affettuosamente la mia Dratini, "Se avessi saputo prima di questa tua sicurezza... ti avrei già  allenata prima. Perdonami, piccola... per favore...", piansi lacrime dolci al pensiero di aver vinto la mia primissima lotta in Palestra con l'aiuto di Cynder, il Pokémon che aveva subito parecchie torture morali e fisiche da parte del suo precedente allenatore.
"Tini...", Cynder era commossa; chinò la testa e pianse anche lei; poggiai la mia fronte sulla sua e singhiozzammo insieme. Absol e Kazim vennero verso di noi, entrambi commossi ma felici per la nostra vittoria.
"Onix... ritorna.", Brock fece rientrare Onix nella sua Sfera e la osservò, "Bravo, amico. Hai lottato divinamente. Riposati, adesso. Te lo meriti.".
Squalo ci venne incontro, battendo le mani, col suo solito atteggiamento poco delicato.
"E bravo, fratello!", mi diede una violenta pacca sulla spalla, "Ho sempre avuto fiducia in te.", disse con falsità .
"Ab-sooooollll!", Absol guardò storto il padrone; poi osservò Brock che intanto si avvicinava, commosso anche lui.
"E' stata davvero una splendida lotta, Magma. Complimenti.", disse il Capopalestra; mi alzai con Cynder in braccio; "Ti giuro, Magma... mai vista una lotta così ricca di colpi di scena... e alcuni momenti anche spassosi! Io e i miei Pokémon ci siamo divertiti un mondo e per questo ti ringraziamo. Sembrava che tu e Dratini eravate parecchio in sintonia, nonostante lei avesse lottato con te solo una volta! Non capisco cosa sia successo, sinceramente... ma penso che parecchie domande sia meglio che non abbiano risposta.".
"Solo fortuna.", intervenne Squalo, "La classica fortuna del principiante!".
"No, Squalo.", lo fermò Brock, "Ha agito sempre con strategia; ma ha saputo dare il meglio di sé quando la situazione si è presentata più critica. Come si suol dire... «Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare», no? Quindi, Magma... complimenti vivissimi a te e alla tua squadra. Questa è tua, te la sei meritata: la Medaglia Sasso simboleggia il vostro valore più forte di una roccia.", Brock tirò fuori la Medaglia dalla tasca del gilet e me la mostrò.
Cercai di restare calmo ma, nel prendere la Medaglia, mi tremava la mano.
"Tini...", sospirò Cynder.
"Ehi, stai calmo. E' tutto finito, tranquillo.", disse Brock, "Però devi promettere una cosa a te stesso: ogni buon allenatore deve essere in grado di capire da solo quando una lotta va ben oltre i limiti dei propri Pokémon... quindi, a prescindere se i Pokémon vogliono lottare o meno, tu devi avere il coraggio di rifiutare tali volontà  anche a costo di deluderli; col tempo, i Pokémon capiranno che tieni molto a loro e che, se fai così, lo fai semplicemente per il loro bene e per la loro incolumità . E poi, devi impegnarti con Hero. Prometti tutto questo a te stesso. Ora dai, prendi pure la Medaglia, su. E' tua.".
"Hai ragione, Brock. Per oggi è andata così... ma cambierà  tutto, dalla prossima volta, promesso. Lo farò per i miei amici. Tante grazie per tutto.", mi calmai e presi la Medaglia: luccicava nella mia mano come un pezzo d'argento purissimo... puro come il legame con i miei Pokémon che avevo dimostrato in lotta.
"Avanti, ragazzi!", Brock si rivolse ai fratelli ancora in piedi sugli spalti, "Fate un applauso al nostro sfidante e ai suoi Pokémon! Se lo meritano, non credete?". I fratelli applaudirono, anche se un po' controvoglia per come li vedevo delusi... ma non mi importava.
"Congratulazioni...", disse Forrest, "Una grande lotta. Anche se non sembra, ci siamo divertiti.".
"Grazie mille, amici.", dissi a tutti quanti con un sorriso, osservando Cynder, Kazim e le Sfere di Mimy, Rage ed Hero, "Oh... e grazie anche al sostegno di Absol, l'ho apprezzato tantissimo. Lo devo tutto a voi. Non dimenticherò mai questo momento.", ci fu un abbraccio di gruppo al quale Squalo non aderì.
"Ehi... e a me non ringrazi? Io che ho fatto il tifo per te già  da ieri...", disse seccato.
"Oh, certo.", commentai sarcastico, "Grazie per aver tifato contro Rage per tutto il tempo e per aver sostenuto la mia «pivelleria» consigliandomi di abbandonare la lotta. Bel tifo.".
"Te la sei cercata, Squalo.", disse Brock con un sorriso beffardo, tirandogli scherzosamente il naso.
"AHIA!!!", urlò il ragazzino toccandosi il naso.
"PPFFFFFFF AH AH AH AH AH AH AH AH!!!", scoppiammo tutti insieme in una grassa risata, anche i fratelli di Brock... solo Squalo teneva il broncio.
"Non è divertente!", aggiunse il ragazzino.

Fu davvero una giornata appassionante e ricca di emozioni! Avevo finalmente vinto la Medaglia Sasso, il primo tra gli otto passi da compiere prima della Lega. Tutti i miei Pokémon avevano combattuto con onore (anche se Hero mi aveva disobbedito) e Cynder aveva dimostrato di essere inaspettatamente forte nonostante il suo triste passato. Ero veramente fiero di come si stava già  riprendendo. Volli assolutamente premiare i miei amici di un sano riposo al Centro Pokémon e di un succulento e lauto pasto. L'indomani avremmo visitato la città  di Plumbeopoli per scoprire ulteriori misteri e far godere i miei amici di un po' di sano relax.
"Ecco.", dissi a Kazim mentre mi appuntavo la brillante Medaglia Sasso dentro alla giacchetta, "E anche questa è fatta. Prendiamoci adesso un bel periodo di svago. Che ne dici, amico mio?".
Kazim mi capì al volo e annuì vigorosamente: stavamo pensando esattamente la stessa cosa, lo sentivo.

 

 

Lasciate un LIKE qui ed un commento nella sezione apposita, se il capitolo vi è piaciuto! :D Se volete entrare nella Fan Fiction come personaggi di supporto oppure come semplici comparse, mandatemi un messaggio privato oppure scrivete nella sezione dei commenti! Sarò lieto di aggiungervi. :D

 

 

Personaggi, squadre e Pokémon importanti:

Magma
000.gif     063.gif     122.gif     147.gif     022.gif     004.gif
Il fischietto di Cassidy e Butch del Team Rocket cade nelle mani del protagonista per puro caso. Squalo, nel provare tale strumento, non solo fa uscire tutti i Pokémon dalle Poké Ball di tutti i presenti... ma attira da Bosco Smeraldo anche un ribelle e nervoso Charmander che ha scambiato quel fischio per qualcos'altro. Magma, ricordandosi del Charizard dell'eroe che salvò la sua città , decide di catturarlo dopo una dura lotta e di chiamarlo, in onore del suo idolo, Hero. Il Charmander si dimostra molto combattivo ma non ama molto il fatto di essere parte della squadra di Magma; infatti, si rivela essere parecchio disobbediente nei confronti di quest'ultimo, mettendo in crisi la sua lotta contro il Capopalestra Brock. Chissà  se col tempo imparerà  ad essere più tollerante e affettuoso nei confronti del protagonista e dei suoi amici...
 
Medaglie vinte:

sasso.gif
 
 
Squalo
002.gif     359.gif     010.gif

 

 

Brock, Capopalestra di Plumbeopoli
102.gif     074.gif     095.gif

Brock dimostra forte sicurezza e grande sagacia durante la lotta in Palestra contro il protagonista. I suoi Geodude e Onix sono davvero degli ossi duri nell'aver conseguito inizialmente una vittoria perfetta... per poi essere inaspettatamente messi alle strette da pochi attacchi di Cynder, nonostante Magma non voleva che combattesse. Anche la negligenza di Magma ha contribuito a rendere difficile l'incontro... ma Brock è stato di grande aiuto morale per il protagonista, dandogli consigli di vita preziosi pur di continuare l'avventura con calma, con felicità  e, soprattutto, con salute.

 

 

Non perdetevi il nono capitolo, dal titolo: "Una notte al museo"! :P

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Salve, amici lettori! :mki: Scusate se in questi ultimi giorni non mi sono fatto più vivo ma avevo del lavoro da fare. Non disperate: la serie non morirà ! ^^ Anzi, ho il piacere di informarvi che è nata una nuova serie Spin-Off  di "Storia di un aspirante allenatore"! :mki: Per tutti i dettagli, fate una capatina qui! ^^ Non temete per la serie principale: ben presto sarà  ristrutturata e aggiornata con alcune novità  e arriveranno presto i capitoli 9 e 10! :mki: Divertitevi con Magma e partecipate numerosi! A voi tutti, al solito... buona lettura! ^^


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Salve a tutti, amici lettori!!! :mki: Sono davvero tantissime settimane che non ci sentiamo! Dovete scusarmi per il mostruoso e lungo periodo di assenza ma sto avendo un mucchio di impegni; durante il tempo libero, sto sottoponendo la Fan Fiction ad un lunghissimo e severissimo processo di revisione e di ristrutturazione, aggiungendo anche dei particolari migliori, rispetto alla versione precedente. Sia la prima serie che la serie chronicles verranno riaggiornate a breve (mi mancano solo 2 capitoli da rivedere e poi ho concluso, dopodiché, l'attuale capitolo 8 dovrò cancellarlo per revisionarlo in maniera più particolare, rispetto agli altri). Ci saranno tante novità  che spero saranno di vostro gradimento. Abbiate solo un po' di pazienza e tutto tornerà  come prima, migliorato, aggiornato e definito! Ricordate che sto lavorando per voi, per intrattenervi alla meglio! :D


 


Anche a costo di parlare come Favij (:XD: ???), ricordate: come al solito, se la Fan Fiction vi è piaciuta, lasciate pure un Like nei post dei capitoli oppure un commento nella sezione apposita, il cui link, come in ogni capitolo, lo trovate nella descriz... cioè... volevo dire, in fondo al capitolo stesso... :XD: Noi ci risentiremo presto, amici! Tanto, come ho già  detto, manca davvero pochissimo, questione di poche altre settimane, salvo problemi con lo studio o bug di Firefox che mi annullano ogni aggiornamento fatto e non salvato. :sweat:


 


Saluti da Magma, Kazìm e dai loro amici! E buona lettura, come ogni volta (mi mancava tanto dirvelo! :XD: ). :D


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Archiviata

La discussione è ora archiviata e chiusa ad ulteriori risposte.

Visitatore
Questa discussione è stata chiusa, non è possibile aggiungere nuove risposte.
  • Utenti nella discussione   0 utenti

    • Nessun utente registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea...