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[-Reborn.in.the.Light-] Senza Bianco


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Introduzione dell'autore:

dunque, questa era la mia storia per il contest natalizio. per i giudici è risultata fuori traccia, ma io ho voluto solo porre il natale in modo più originale e movimentato.

è una storia oneshot, che nel gergo letterale significa mono-capitolo, quindi non vi stuferete di certo a leggere, è tutto qui.

l'ho resa come ho già  detto, più seria e d'azione possibile, non è la solita manfrina, voglio conoscere i vostri commenti, cosa manca, cosa non manca, cosa dovrei aggiungere, togliere, nel mio lessico e modo di scrivere, grazie a chiunque si prenderà  la briga e l'interesse di leggere questa storia e commentarla in modo serio e costruttivo.

Le luci dell'albero coronavano le sue chiome e i raggi del primo mattino filtravano dalle finestre socchiuse.

Ai piedi di quell'albero c'era Shall, capelli marrone legno di quercia, occhi color ocra e un fisico agile e robusto.

un ragazzo spesso immerso nei suoi pensieri, determinato e sempre assolutamente serio.

Era inginocchiato, come per inchinarsi a qualche re o regina e nella mano sinistra aveva appena raccolto un piccolo oggetto simile ad un ingranaggio circolare.

Dopo aver raccolto l'oggetto, Shall alzò il viso e guardò il padre, con gratitudine, ed esclamò in tono composto « Grazie per questo, ne avevo assolutamente bisogno! »

Il padre, un uomo bassotto e in carne con uno sguardo amorevole, strizzò un occhio e lasciò andare nel suo garage suo figlio, sapendo già  cosa aveva in mente.

Shall si diresse difatti nel garage, ed arrivato di fronte ad un banco da lavoro, illuminato dalla luce di una lampadina consumata dal tempo, posizionò il pezzo che aveva portato con se, proprio al centro di uno strano marchingegno, facendolo combaciare perfettamente con il resto della struttura.

Quell'oggetto aveva una forma simile ad una Cleptatrice, famoso marchingegno della regione di Auron, anzi erano proprio identiche, se non per alcuni particolari.

La "Cleptatrice" del ragazzo era di metallo bianco e purissimo, privo di impurità  come ruggine o altro e aveva vari ingranaggi incastrati tra loro che costellavano il braccio meccanico.

Nella zona del polso, vi era invece un disco metallico, come fosse un bracciale, dai bordi esterni partivano piccoli impulsi elettrici che finivano poi nella circonferenza interna del disco, attaccata al polso.

Impugnò l'oggetto, che Shall aveva chiamato "Poké-Pulsar" e fece un respiro di sollievo.

Arrivato in cucina, con le sue pokéball, disse ai genitori, che stavano parlando fra loro : « hey, io vado... nemmeno un granulo di neve fuori, eh?», la madre sapendo di cosa parlava, gli rispose amareggiata « No, ancora niente... dove vai di preciso? »

Lui si irrigidì e rispose, volgendo lo sguardo ai piedi « Foresta Gelone, avete presente dov'è? poco fuori città , in periferia, verso la zona montuosa »

Il padre rispose « cosa cerchi lì? »

« Cercherò di procurarmi una scheggia del cristallo del Soffio d'Inverno. Così se lo monterò sulla "Poké-Pulsar" darà  un'impulso in più ad ogni tipo di pokémon che lancerò, sopratutto ai tipi ghiaccio. »

I Genitori risposero assieme « Va bene, ma non appena quel poco sole che c'è inizia a calare, torna subito, non voglio dover chiamare nessuna squadra di recupero per venirti a cercare in mezzo ai monti, chiaro? »

Shall non rispose, con sguardo serio uscì di casa e mirò al cielo grigio e scuro.

Era un tipico cielo autunnale, le nuvole non permettevano al sole di fare capolino, e quei pochi raggi coraggiosi che riuscivano a filtrare, non bastavano per illuminare quella giornata di Natale.

Il freddo era decisamente assente, non pareva proprio che fosse una giornata di Natale! tantomeno una giornata di dicembre, o di inverno, sembrava invece una giornata di mezza stagione, temperature ancora non troppo tipiche dell'inverno, e anzichè neve, solo pozzanghere e fango per le strade. L'Inverno pareva proprio non essere ancora passato...

Proprio su questo cambiamento climatico lui voleva indagare, per questo aveva deciso di recarsi alla Foresta Gelone, fuori città .

Era una foresta di medie dimensioni, costellata di pini e conifere, da un lato costeggiava la periferia della città , e dall'altro lato, le montagne lì intorno, che assieme formavano una catena montuosa, denominata dalla gente del posto "Monti della Schiena di Onix" per via della sua analoga forma.

Tra la catena montuosa e la foresta c'era un lago a forma allungata e rotonda, al cui centro si trovava un isolotto non troppo grande.

Shall dopo quel piccolo momento di riflessione, partì dunque in direzione della foresta, cercando di sbrigarsi.

I suoi passi erano lenti ma calibrati, e arrivò all'entrata della Foresta Gelone in un'ora precisa.

Si addentrò e già  la selva lo inghiottì.

Da fuori sembrava un posto pieno zeppo di vegetazione, difficile da districarsi e invece da dentro gli parve una foresta molto spaziosa e non fece fatica ad attraversarla.

Sentì qualche fruscio, e da un paio di cespugli si eressero di fronte a lui due reclute del Team Plasma.

Appena li riconobbe, capì che quel cambiamento climatico aveva a che fare con loro.

Gli intimò di andarsene, gridando « Se non sparite la vista in pochi secondi, non mi farò problemi a scagliarvi contro Cryogonal!»

Loro avevano un'aria spavalda e anzichè andarsene, gli schierarono contro un Darmanitan e un Volcarona.

Sarcasticamente Shall rispose « Ah Ah, wow, vi hanno fatto il regalo di natale, dandovi pokemon troppo forti per meritarveli?!»

Senza un minimo di paura, attivò il congegno che aveva applicato al braccio destro : Ogni ingranaggio iniziava a funzionare, e girando azionava a catena gli altri, finchè il marchingegno iniziò a produrre delle "pulsazioni" di luce azzurra.

Prese agilmente la pokéball di Cryogonal dalla tasca con la mano sinistra, e la posizionò nel palmo della mano destra.

La Poké-Pulsar iniziò a mostrare le sue potenzialità  : la pokéball stava roteando sempre più rapidamente, e si stava contornando di una luce azzurra che emetteva ad intervalli regolari pulsazioni azzurrine identiche a quelle che produceva il congegno.

Dopo qualche secondo di carica, Shall lanciò con tutta la forza che aveva in corpo la sfera, talmente era l'energia sprigionata, da aver spostato tutto il suo corpo.

Uscì Cryogonal, e la pokéball come era stata programmata, tornò indietro dall'allenatore.

Cryogonal sembrava agli occhi degli scagnozzi del team plasma, estremamente vitale e di una ferocia mai vista prima.

Si scagliò senza alcun ordine di Shall verso di loro, lanciando consecutivamente la mossa Alitogelido, di una potenza tale da scatenare una tempesta, resndendo esausti entrambi i pokémon delle reclute, che si spaventarono, ma non ebbero il tempo di darsela a gambe, Cryogonal li aveva già  preceduti, e congelando loro i piedi gli impedì di fuggire, e con due colpi li fece cadere a terra.

Shall li raggiunse lentamente, ed era pronto a rispondere alle domande che gli avrebbero sicuramente chiesto: « C..Che capacità  possiede Q..quel pokémon?!»

con un sogghigno rispose « Oh.. nessuna. l'ho semplicemente caricato con l'energia di questo strumento, che ho chiamato poké-pulsar», alzò il braccio, cosìcchè potessero ammirarlo.

« è un semplice braccio meccanico, ho preso spunto dalla famosa Cleptatrice di Auron per costruirlo. Permette di caricare le pokéball che lancio e di conseguenza il pokémon in esse contenuto. il risultato è una carica di un'energia difficilmente reperibile in natura, che assicura al pokémon maggiori capacità  fisiche, e netta superiorità  dei suoi attacchi.»

prese un respiro, e continuò sempre sogghignando : «Ma ora ditemi voi qualcosa... Che ci fatevate qui? ah, ma questo lo so già ... Siete venuti con i vostri comandanti, per profanare il tempio del Soffio D'Inverno, vero? ma a quale scopo?»

Cryogonal si mosse avanti, come per minaccia, nel caso non avessero risposto.

Funzionò, e cantarono come uccellini in primavera: «Uh, si!...siamo venuti con il grande Ghecis! vuole accaparrarsi il cristallo del tempio, per poter risvegliare Kyurem, che al suo controllo sconvolgerà  il clima con un improvviso ed estremo freddo, la popolazione indebolita dalla carenza di cibo per via del gran freddo non riuscirà  a contrastarlo, e dopo aver preso sia Zekrom che Reshiram, l'intera Unima gli apparterrà !!»

Il sorriso dipinto sulla faccia di Shall scivolò via, e innervosito rispose «Questo è ancora tutto da vedere.»

fece cenno con la mano destra a Cryogonal, e proseguirono lasciando lì i due tizi.

Mentre camminava per arrivare alla sponda del lago riflettè su tutto ciò che stava avvenendo e che stava per avvenire : «Ecco perchè quest'anno non è freddo, e non cade un fiocco di neve.. Gechis ha bloccato il naturale ciclo delle stagioni... Kyurem attraverso il cristallo del Soffio D'Inverno, avrebbe dovuto risvegliarsi e assieme ai pokémon di tipo ghiaccio provenienti da ogni parte del mondo, dare iniziò all'Inverno, per rendere il Natale splendido, come sempre era stato. senza la guida di Kyurem i pokémon di tipo ghiaccio fanno fatica a stendere il manto dell'Inverno...»

Mentre pensava, tanti pokémon di diverse specie stavano andando nella sua stella direzione. Alcuni saltellavano, altri corsero e altri ancora volavano o levitavano, sembravano richiamati da qualcosa...

Arrivato sulla sponda, capì che per raggiungere l'isolotto avrebbe dovuto congelare la superficie del lago. Impartì a Cryogonal l'ordine di un Geloraggio sull'acqua, e lui immediatamente eseguì. Erano estremamente affiatati l'un l'altro, la fedeltà  reciproca e la loro amicizia li rendeva in sincronia perpetua tra loro.

Cryogonal si chinò sulla superficie, e generò un raggio azzurro dai riflessi bianchi, che congelava l'aria attorno e di conseguenza anche la superficie.

Una crosta di ghiaccio iniziò a formarsi, Shall si fidava del suo pokémon e camminò senza provare a vedere se fosse instabile il sentiero, si fidava di Cryogonal.

Infatti, proseguì tranquillamente, e notò un Lapras che trasportava dalle rive all'isolotto pokémon di tipo ghiaccio di ogni genere, altri invece nuotavano, altri appunto levitavano a pel d'acqua, tutti per raggiungere l'isolotto, con una strana foga e frettolosità .

Lui iniziò a innervosirsi, si era ripromesso che entro la mezzanotte di quel giorno di Natale sarebbe caduto almeno un fiocco di neve dal cielo.

Arrivato all'isolotto, corse fino al centro, che distava un po di metri dalla riva.

Vide davanti ad una struttura di marmo grigio con una forma simile ad una piccola torre alta quanto una persona, costellata dal muschio, un uomo, sicuramente Gechis, aveva tra le mani il cristallo del Soffio D'Inverno, e stava per colpirlo con la mossa Gelodenti di Hydreigon affianco a lui, per riattivarlo.

Shall corse verso di lui, prese due pokéball dalla tasca sinistra, le caricò sul palmo della mano destra, sulla quale vi era la sua Poké-Pulsar e le lanciò, prima una e poi l'altra.

Il bagliore della pokéball cambiò in un viola scuro, e fuoriuscirono un Chandelure e un Drifblim, che si schierarono assieme a Cryogonal.

Gechis si voltò dopo essersi accorto della loro presenza, ma intanto, i tre pokémon di Shall si erano già  avventati contro il suo Hydreigon: Drifblim e Chandelure lanciarono due Funestovento, che si intrecciarono fra di loro, rendendo la mossa ancora più devastante, Hydreigon che fu colpito, si sbilanciò e non centrò il cristallo con Gelodenti.

Cryogonal aveva già  lanciato una Gelolancia contro Gechis, ma i suoi Palpitoad e Bisharp intervennero improvvisamente per coprirlo.

La Gelolancia si frantumò in scheggie di ghiaccio, mentre Chandelure stava avanzando per recuperare il Cristallo, e Drifblim gli copriva le spalle utilizzando FuocoFatuo su Hydreigon, scottandolo irrimediabilmente. Chandelure strinse tra le sue spire nere il cristallo e indietreggiò fino a Shall, cedendogli l'oggetto.

Lui pareva non essere in difficoltà , sapeva già  come risolvere la lotta:

Con la mano libera fece un cenno e i suoi tre compagni capirono all'istante.

Le fiamme di Chandelure divamparono, Cryogonal si era avvolto in una brina fredda attorno a lui e Drifblim si era gonfiato.

Partirono tutti e tre all'assalto : Hydreigon era quasi esausto dopo quel Funestovento combinato e le scottature di Fuocofatuo, mentre avanzava, Chandelure gli scagliò contro Lanciafiamme, facendolo barcollare e schiantarsi esausto al suolo.

Cryogonal al centro dei due, Lanciò Geloraggio, colpendo Palpitoad.

La rana azzurra tentava di resistere, coprendosi con le braccia, ma non riuscì nell'intento e cadde al suolo, ancora con qualche forza rimasta.

Cryogonal continuò a lanciare una serie di Geloraggi fino a congelarlo al suolo, svenuto.

Rimase Bisharp, Chandelure gli scagliò contro una Palla ombra intrecciando le sue braccia nere per generarla, ma il pokémon lama la fendette in due parti uguali, rendendola inefficace.

Stessa sorte per la Raffica di Drifblim, talmente potenziata dalla carica del Poké-Pulsar da assomigliare ad una vera e propria tempesta.

Bisharp, imprigionato nella Raffica, la fendette con poco sforzo fino a farla acquietare, con Ferrartigli, che fecero risplendere le sue mani a forma di lame di un riflesso metallico.

Si avventò contro Drifblim, mettendolo in difficoltà  colpendolo con un colpo secco di Breccia, che cadde a terra, cercando di recuperare le forze.

Bisharp cambiò obbiettivo: Cryogonal. Fece uno scatto per avvicinarsi e colpirlo di nuovo con Ferrartigli, ma Cryogonal più rapido lo contrastò con Bora.

La mossa di tipo ghiaccio, era estremamente rafforzata dal congegno di Shall, che generò una vera e propria tempesta di ghiaccio che costrinse i pokémon nei dintorni che stavano assistendo allo scontro, a cercare riparo gli uni dietro agli altri o immergendosi sott'acqua.

Bisharp indebolito, tentò il tutto e per tutto, ma Cryogonal lo schivò agilmente e lasciò concludere a Chandelure, pronto con una Fuocobomba alle spalle di Cryogonal, che colpì in pieno Bisharp, scagliandolo a terra, avvolto da lingue di fuoco vivido, che difficilmente si spensero.

Gechis era in preda al panico, Cryogonal gli congelò le gambe prima che potesse fare qualsiasi cosa e Shall assieme a loro si avvicinò a lui.

Gli mostrò il cristallo e lo ripose nel tempio. L'oggetto che risplendeva di una luce azzurrina, era già  troppo rovinato e scheggiato e Shall avrebbe dovuto rinunciare a chiedere a Kyurem di donargliene una scheggia, ma qualche secondo dopo, sentì una voce : era Kyurem, che comunicava con lui telepaticamente : «Umano.. hai preferito lasciare il cristallo così com'era, piuttosto che rovinarlo ulteriormente per i tuoi scopi, per consentire al resto delle persone, di vivere il Natale con la neve come era sempre stato, una volta che mi sarei risvegliato per farla cadere dal cielo su tutta Unima. Apprezzo il tuo gesto umile, e ti concederò comunque una scheggia del cristallo, ...fanne buon uso!»

Finito il sussurro, La pietra si avvicinò a Shall, e un frammento si staccò da solo dal Cristallo, finendo nelle mani di Shall che lo strinse, guardò il cielo in segno di riconoscenza a Kyurem e se lo mise in tasca.

Poi, si accorse dei pokémon selvatici di tipo ghiaccio lì attorno, e della sagoma di Kyurem che stava apparendo dal cielo oramai quasi stellato, era oramai passato il tramonto.

Kyurem ruggì, i pokémon come se avessero ricevuto un messaggio all'improvviso, si sparpagliarono da ogni parte, lanciando mosse di tipo ghiaccio ovunque!

Geloraggi congelavano il lago, Alitogelido inbiancavano i rami e mentre i pokémon si sparpagliavano, la figura del drago Kyurem svettava sopra di loro, portando con sé una gran bufera che fece iniziare a nevicare.

Shall estrasse una pozione dal suo marsupio e la spruzzò su drifblim, facendogli recuperare le forze.

Salì sopra il pokémon mongolfiera e volò verso casa, fiero del suo bel gesto, portando con se Gechis, legato dalle braccia nere di Chandelure, con un'aria seccata e furiosa per aver fallito.

Portò Gechis alla caserma della città , e si recò di seguito a casa.

Scese davanti alla porta e bussò, i suoi genitori gli aprirono ma prima di entrare guardò il cielo, sapendo di aver mantenuto la sua promessa:

non uno, ma milioni di fiocchi di neve erano caduti quella sera del 25 dicembre, Natale.

Dopo dieci minuti uscì, con sua sorella e tutti i suoi parenti ed i loro pokémon, felici di divertirsi con la neve che aveva già  coperto tutto e per una volta, Shall era felice e spensierato.

L'Inverno era sceso prima della fine del Natale, sulla regione di Unima.

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