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[-Phoenic] Le avventure di Simon (nome provvisorio)


Phoenic

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Le avventure di Simon - Capitolo 1

Correva l’anno 1992. I rapporti con i Pokémon nella regione di Sinnoh procedevano egregiamente.
Nella cittadina di Rupepoli si era appena trasferita la famiglia dei Damalta, venutisi a causa di problemi di famiglia nella regione di Sicilia. Il Giappone sembrava il luogo più lontano da essa.

Anna Damalta: “Simon, cosa ne pensate tu e Shinx della nuova casa?â€
Simon: “Ci sembra ottima, spero funzioni questa Vecchia televisione!â€
Alex Damalta: “Simon, perché non vai a vedere la tua camera? Abbiamo già  sistemato le tue cose.â€
“Va bene papà . Andiamoci insieme!â€

La casa era fatta di legno nel tipico stile giapponese. All’entrata si poteva vedere un tappeto dove posare le proprie scarpe per indossare le pantofole. I Damalta, venendo dall’Italia, non erano abituati a questo. Subito dopo si entrava in soggiorno; su uno scaffale accanto ad una piccola finestra c’era un vecchio televisore e davanti c’era una poltrona a tre posti. In fondo alla stanza c’erano due porte: una a sinistra che portava in cucina ed un’altra che portava al piano superiore. Lì erano situate le camere da letto e il bagno. Simon fece rientrare il suo Shinx nella sua Pokéball ed entrò in camera sua. Affacciatosi alla finestra vide che accanto alla sua casa era situato un enorme Centro Commerciale.

“Papà , posso andare al Centro commerciale?â€
“Sicuramente non potrai andarci da solo, vengo con te Simon.â€
“Va bene, vado a prendere Shinx e arrivo.â€

Così, con la Ford Fiesta di Alex, si diressero verso il Centro Commerciale.
Simon vide subito il reparto videogiochi;

“Papà , posso andare a vedere il reparto videogiochi? Ho visto molte belle console!!â€
“Io devo andare a fare un attimo un servizio in città . Vai da solo, e non parlare con gli sconosciutiâ€
"Non ti preoccupare papà , farò il bravo."
"Io vado."

E Simon si diresse verso il reparto videogiochi, dove vide le console dei suoi sogni.

"Un Sega Megadrive, lo voglio!!"
Uomo misterioso incappucciato: "... ... Se vuoi ti dò del denaro, così puoi comprarla"
"Chi sei!?"
"... Mi chiamo Demon, sono un tuo vicino. Ora tieni, non aver paura."
"Mio papà  ha detto di non parlare con gli sconosciuti, quindi NO!"
"... Argh, vedo che hai un Pokémon. Che ne dici di lottare? Se vinco io, ti darò i soldi, se vinci tu, me ne andrò."

Così si diressero verso il campo da combattimento dietro Il Centro Commerciale.

Simon: "Vai Shinx!"
Demon: "... Vai Gliscor."
"Shinx, usa azione"
Demon: ".. Mph, non gli hai fatto niente. Gliscor, usa Aeroassalto e finiscilo."
"Noooo Shinx!! Stai bene!?"
Demon: "... Sapevo di vincere, rientra Gliscor. Ora tieni questi soldi e comprati qualcosa, eheheh..."

Demon si dileguò e Simon corse subito verso il Centro Commerciale pensando tra sé e sé: "Perché rideva? Strano..."

FINE CAPITOLO 1

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Le avventure di Simon - Capitolo 2

 

I soldi che gli aveva dato erano molti e Simon li mise nella tasca destra dello jeans. Mentre andava alla cassa arrivò suo padre.

Alex: "Simon, eccomi. Dove stai andando con quel Sega?"
"Ehm, io... No, chiedevo solo informazioni"
"Figliolo, hai un aspetto particolare... Posa quel videogioco dove l'hai trovato e torniamo a casa."

Così Simon non ebbe l'occasione di comprare il Sega Megadrive e quindi dovette tenere i soldi con sé, pensando ad un posto in casa dove nasconderli. Appena arrivato a casa corse subito in camera per mettere il denaro rimasto in un cassetto - potevano servire un giorno - e scese di sotto dove la madre Anna guardava la televisione.

"Mamma, cosa guardi?"
"Stanno trasmettendo una storica battaglia in palestra, quella del Sergente Surge."
"Chi è?"
"E' un soldato famoso grazie ad un evento in cui riuscì ad abbattere un esercito intero grazie ai suoi Pokémon elettro. In questa lotta lui ha battuto il Campione di Sinnoh solo con il suo Raichu. Adesso è un importante Capopalestra di Kanto."
"WoW!! Un giorno diventerò come lui!"

Simon gli venne in mente la sconfitta da parte di quell'uomo misterioso, Demon. Perché gli aveva dato quel denaro?
"Mamma, perché non andiamo a conoscere i nostri vicini?"
"Ottima idea, ma ora è troppo tardi. Andremo domani mattina, che è Domenica. Ora direi di andare a letto."

Andarono tutti nella loro camera, compreso Simon; egli pensò tutta la notte a quell'uomo incappucciato che ha detto di essere suo vicino e voleva scoprire perché gli ha dato quei soldi.

La mattina seguente:

Anna: "Allora, andiamo a trovare i vicini?"
Simon: "Va bene!"
Alex: "Io non posso venire."
Anna: "Perché?"
"Ho da fare... Uhm... Una commissione... Una cosa per il lavoro. Stavo cercando lavoro ricordi?"
"Va bene, come vuoi... Noi andiamo."

La casa accanto alla loro aveva un aspetto poco curato, come se non la si curasse da anni. Bussarono con la mano con un vecchio campanello. La porta fu aperta; rispetto all'esterno, l'interno della casa era molto curato ed in ordine, con pareti ed oggetti di colore molto vivace, quasi accecante.

Una donna anziana rispose con un tono minaccioso:" Chi siete?!"
Anna: "Siamo i vostri nuovi vicini!"
"Ahh, entrate entrate! Ma... Non vi togliete le scarpe?"
Anna: "Oh ci scusi signora, ma non siamo giapponesi e non conosciamo queste usanze. Potrei andare un attimo in bagno?"
"Certamente. E' in fondo al corridoio a sinistra."

La mamma andò in bagno mentre Simon voleva fare delle domande alla signora.
"Per caso ha visto un uomo strano incappucciato?"
"Un uomo strano? ... No, no, non l'ho visto. Non so chi sia. Vuoi un biscotto?"
"No, grazie signora..."

Dopo una mezz'ora di chiacchierate tra i Demalta e questa signora, che si scopre chiamarsi Hana con cognome Shi, uscirono, proseguirono per la prossima casa e così via.
Quando avevano finito di conoscere tutti gli abitanti dell'isolato, tornarono a casa. Al ritorno Simon vide quell'uomo incappucciato correre con altre due persone verso la casa di quella signora anziana. Due di loro avevano un grosso sacco alle spalle. Demon l'aveva anche quando Simon lo incontrò al centro commerciale.

Anna: "Alex, sei tornato! Abbiamo conosciuto tutto il vicinato, dovevi venire."
Alex: "Per caso avete incontrato un uomo di nome Demon? Demon Shi?"
Simon: "Chi?"
"No niente, dimenticate quello che ho detto. Erano simpatici?"
Anna: "Abbastanza. C'era una signora anziana molto strana, ma ci ha offerto del caffé. Aggiungo che faceva veramente schifo!"
Alex:" Vabbé. Simon, domani sarà  il tuo primo giorno di scuola in Giappone eh? Domani ti accompagnerò io. Se non sbaglio la scuola si chiama Kyoiku School o qualcosa del genere... C'è anche la materia dei Pokémon!"
"Sì! In Italia non c'era in nessuna scuola... Abbiamo fatto bene a venire qui, anche se non ho capito perché ci siamo trasferiti."
Alex: "Ora non è il momento di dirt-"

All'improvviso si sentì una macchina frenare. I Demalta guardarono dalla finestra ed era la polizia: si dirigeva verso la loro porta di casa.

Poliziotta: "Mi scusi signore, dobbiamo fare una perquisizione della casa e dei vostri indumenti. Ci metteremo una mezzoretta."

I poliziotti perquisirono prima i vestiti dei Demalta e poi tutta la casa, finché si sentì gridare un'esclamazione: "ECCOLI! SONO QUI!"
Essi poi tornarono al piano di sotto.

"Ci dite cosa ci fanno questi soldi qui? Risultano rubati dalla Banca Internazionale di Sinnoh! Li abbiamo trovati in un cassetto di una camera, forse quella di vostro figlio."
Anna: "Cosa?! Simon, hai rubato dei soldi? In una banca poi? COme hai fatto?!"
"Beh... Me li ha dati un uomo incappucciato... Si chiamava Demon..."
Poliziotta: "Si chiamava Demon? In ogni caso, era scontato che non fosse stato vostro figlio. Continueremo a cercare questo Demon."

I poliziotti se ne andarono e i genitori di Simon si calmarono.

Alex: "Un uomo di nome Demon ti aveva dato dei soldi, quindi? Cavolo..."
Anna: "Si sta facendo tardi, andiamo a letto."

E passò un'altra giornata. Il giorno seguente fu il primo giorno di scuola di Simon in Giappone, alla Kyoiku School. Essa era veramente enorme, aveva quattro piani ed aveva una verniciatura bianca. L'organizzazione della struttura era diversa da come era solito costruirle in Italia.

Alex: "Allora figliolo, questa è la tua nuova scuola. Ti piace?"
"Ho un po' di vergogna... Ho paura di non capire qualche parola giapponese..."
"Non ti preoccupare! Ora vai, la campanella sta suonando."

Professoressa: "Benvenuti a tutti ragazzi, io sono Yuma Ikefuka e sono la vostra insegnante di Storia. Allora..! Iniziamo con le prentazioni, venite in un ordine che preferite."

"Salve a tutti io sono Junichi Shi. Ho 10 anni e Vengo da questa città , Rupepoli, e sono figlio unico."

Professoressa: "Presentazione breve, ma va bene. Il prossimo!"

Pensò Simon: "Il suo cognome è... Shi! Sarà  figlio di quel Demon? Comunque ora voglio andare io"

"Ciao, io mi chiamo Simon Damalta, ho 10 anni e vengo dalla Sicilia in Italia. Ci siamo trasferiti l'altro ieri qui a Rupepoli per dei motivi familiari..."

Dopo qualche minuto di presentazioni, si sentì un'enorme esplosione nelle vicinanze. Tutti si affacciarono alla finestra.

Professoressa: "E' appena esplosa quella casa laggiù! Oh santi numi, sarà  morto qualcuno?!"




FINE CAPITOLO 2

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