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[Storia - Capitolo III] Millennium Adventure: Mix d'abilità ! - Il villaggio della depressione


Wendrew

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Nel capitolo precedente:



http://www.pokemonmillennium.net/forum/topic/90684-storia-capitolo-ii-millennium-adventure-mix-dabilit%C3%A0/


 


Punti:


1 1 0 0



Congratulazioni anche al Team Yellow per aver raggiunto il Team Blue! E mi scuso per la seconda attesa che vi abbiamo fatto passare... ma ora siamo qui, no? Perciò, bando alle ciance: si continua!


 


Così, il nostro gruppo, grazie all'aiuto del misterioso Jack, trova l'uscita della grotta, arrivando ad una strana cittadella.


 


Wen: Che aria insolita...


Pokekit: Già ... questo villaggio sembra... triste.


Signora: *sospiro*


Blue: Signora.


Signora: *?*


Blue: Come mai qui sono tutti così... depressi?


Signora: Insolito trovare qualcuno che non ne sia a conoscenza...


Yellow: Di che parla?


Signora: Vedete... io sono il sindaco di questa città . Ma il mio potere ormai è inutile qui...


Red: Come mai?


Signora: Ecco... ormai l'Imperatore Oscuro comanda questa città  e tutte le altre nei dintorni, facendo vivere male tutti gli abitanti dell'"impero"...


Green: Ancora lui? Chi diavolo è?


Signora: E'... è... *singhiozzo*


Pokekit: Signora, non pianga...


Wen: Mi è venuta un'idea!


Yellow: Spara!


Wen: Ognuno dei team inventerà  una storia per consolare la città !


Signora: Secondo voi... avrà  il suo effetto?


Wen: Sarà  in attesa del nostro prossimo atto.


Pokekit: Penso di aver capito. Dobbiamo... sconfiggere l'Imperatore Oscuro.


Wen: *sorriso fiero*


Signora: V... voi... ? Lo fareste davvero? Sostituireste la scomparsa Organizzazione Luce?


Green: Ehm... a questo punto credo di sì.


Red: Ma prima... al lavoro con queste storie!


 


E così i team prendono carta e penna e iniziano a scrivere.


 


E ora? L'avrete capito immagino...


Tocca a voi, scrittori!


Dovete inventare una storia emozionante e coinvolgente, felice o triste che sia. Alla fine, la migliore, come al solito, vincerà ! E in questo caso, eheh, il sindaco la leggerà  all'intera città  e forse all'intero impero. Vabbè, bando alle ciance e... al lavoro ragazzi!


 


Non mi resta che augurarvi buona fortuna e che vinca il migliore... per noi giudici!


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Ecco il lavoro del team yellow fatto da me:


Goldan e l'armatura d'oro


Io sono Goldan, sono un ragazzo velocissimo. Alcuni mi dicono che ho un padre, ma io penso di non averlo mai avuto. Ho 103 anni, quindi, come avete capito, sono un ragazzo. Ho i capelli biondi, occhi gialli come l'ambra e tutti mi osservano in modo strano per via delle mie ali dorate, poiché tutti gli altri Gambos hanno ali bianche. Non abbiamo gambe come i piccoli esserini che ci circondano. Il loro nome è Minhomus e vivono i pace con noi Gambos. Sul pianeta Pinon, uno sconfinato deserto di pietra, caldo e desolato. Io vivo su Pinon nel pietros 53. Tutti noi abbiamo macchinari tecnologici. Non sono sicuro, ma credo che ci siano Pietros anche sottoterra. Siamo nell'anno 3077. Oggi ho deciso di non stare tutto il tempo nel mio Pietros, ma di visitarne un altro. Piano piano mi sono avvicinato al numero 78. Mi sentivo calamitato da quel posto. Non c'era nessuno intorno a me: solo il silenzio. Entrato nel pietros ho visto un signore anziano con i capelli grigi e occhi marroni, molto magro. Mi ha chiesto: <<Tu sei Goldan, figlio di Daron?>>.


Ho sussurrato:<<Io...?>>. Mi ha guardato con facci confusa: Daron mi ha detto di darti questa armatura, quando è partito...>>. Io l'ho indossata e lei ha cominciato a prendere vita.


L'armatura ha cominciato a "respirare" e di colpo ho sentito la sua voce: <<Ciao Goldan. Sono l'armatura di tuo padre, Daron che è imprigionato nel pietros di Desertosas che si trova a Sud di Pinon, nel deserto color rosso.>>. Mi sono sorpreso molto che l'armatura avesse iniziato a parlare... comunque jo deciso di andare a cercare Daron. Ho ringraziato il signore e sono partito per il viaggio. Era un viaggio un po' complicato perchè c'erano fino a 8758648 Pietros. Mi sono preso il creacqua, che è una scorta per bere e l'armatura dorata. Sono andato nel "Deserto Color Rosso". Con la guida dell'armatura ho visitato molti pietros e nell'ultimo ho trovato Desertosas e cono la mia spada l'ho colpito, aveva i capelli e gli occhi rossi, pelle giallo deserto e armatura di Juda. Tutto d'un tratto Sandosas ha iniziato a parlare con una voce artificiale:<< Non sono il vero Sandosas, sono un robot! Ah Ah Ah!>>. Ho capito di essere in pericolo e sono scappato appena in tempo, prima che il robot provocasse l'esplosione dell'intero pietros. Non avrei mai pensato a un robot. Ancora sconvolto per il pericolo scampato, continuai l'avventura. Ho visto all'orizzonte un'ombra gigante: sembrava un enorme serpente che poi si rivelò! Come un cobra gigante! Aveva un colore blu elettrico, occhi rossi come mai! All'inizio mi sono spaventato molto, ma l'armatura mi disse: << Quello è Punam, il serpente di Desertosas, sputa veleno a tutti quelli che osano entrare nel suo pietros>>. Ho ringraziato ancora l'armatura e ho colpito il cobra che sembrava ridere. Poi ho riflettuto che i cobra vivono sulla sabbia e la sabbia di Pinon con l'acqua si scioglie! Quindi con il creacqua ho sparato al cobra che si è sciolto! Strano vero? Il cobra è scomparso nel nulla e ho visto un castello di pietre. Pensai:<< Lì si deve nascondere Desertosas>> Son entrato nel castello dove c'erano tanti robot di Desertosas che ho infilzato con la mia spada come polli allo spiedo e, arrivato all'ultimo piano, ho trovato Desertosas. Abbiamo combattuto al lungo con gli stessi attacchi. Poi di colpo ho notato un bagliore sulle spalle del mio nemico. Cosa nascondeva l'armatura che il mio nemico indossava?Ali? Ali dorate?! Improvvisamente tutto fu chiaro! La mia armatura mi disse con voce profonda:<<Hai compreso Goldan?>>. <<Si, adesso tutto mi è più chiaro, so cosa fare ora.>>. Con impeto sferrai un attacco sulle spalle del mio nemico, che si ruppe, liberando la creatura che amavo di più: mio padre! L'armatura malvagia, ormai distrutta era in realtà  Desertosas. Aveva imprigionato mio padre facendogli dimenticare la sua famiglia e rendendolo crudele! Ora quel tremendo nemico è distrutto, mio padre mi guardava con i miei stessi occhi e volava verso di me con le sue splendide ali d'oro! D'oro come le mie!


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