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[AceGrovyle97] Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori dello Spazio [Capitolo 26/*]


AceGrovyle97

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E rieccomi con un nuovo capitolo -che però avrei pubblicato anche prima se non fosse per la mancanza di tempo çwç. Alla fine è stato meno difficile scriverlo di quello che credessi. Comunque spero vi aggradi, buona lettura :)

CAPITOLO 24: L’UNIONE FA LA FORZA

Spoiler

Intanto, Furret e Farfetch’d erano ancora seduti sulla roccia a contemplare il Lago Felicità, quando all’improvviso il Capitano si alzò, dicendo: <<Ok, basta. Andiamo a cercarli, anche se probabilmente ci perderemo.>>

<<Non vedevo l’ora che lo dicessi!>> esclamò Farfetch’d rizzandosi in piedi a sua volta. <<Era anche troppo noioso stare qui. Poi siamo i loro tutori, abbiamo il dovere di cacciarli fuori dai guai.>>

<<Già. Inoltre gli vogliamo un mondo di bene e anteponiamo sempre il loro bene davanti al nostro. Quindi forza, facciamolo anche questa volta.>> dichiarò il Lungocorpo, e i due fecero dietrofront, tornando nelle Paludi.

 

 

<<Oh cribbio… Vabbe’ adesso siamo in di più, almeno questo.>> disse Mandy guardando i quattro cannibali che si avvicinavano. Poi notò che Amethyst zoppicava. <<Amy, sei ferita?>>

<<Sì… Ringraziate Leaf che mi ha praticamente portata in spalla per tutte le Paludi.>> ammise lei.

Nonostante la situazione tutti, Ember compreso, lanciarono un’occhiata eloquente al geco. <<Ooh, ma che volete, lei mi ha salvato da un Sonnifero prendendoselo al mio posto, e mi pareva ovvio che non dovevo lasciarla lì. Non credo che voi avreste fatto diversamente.>>

<<Molto cavalleresco.>> fece Pyros. <<Ora dai, aiutateci a sconfiggere ‘sti qua, che mi sembra si stiano stufando di aspettare.>>

<<Già. Amy in prima linea per le mosse Psico, ma comunque cautela per il tipo Folletto. Leaf in seconda, visto che sei debole sia al Veleno che al Coleottero.>> ordinò Buzz.

I due quindi si diressero alle rispettive postazioni, Amy insistendo di non farsi aiutare. La Sensazione si mise davanti di fianco a Lax, che però non era più sotto l’effetto di Semeimpeto e perciò fece cambio con Pyros, che almeno era di tipo Fuoco, mentre Leaf si piazzò dietro accanto a Lumy.

All’improvviso, stufo di aspettare, Whirlipede tentò subito un Velenocoda sul Lucertola, che però era prontò e lo schivò: la coda si abbatté violentemente sul fango.

Subito dopo Buzz usò Comete su Venusaur, che finalmente crollò a terra esausto. In quel momento, Pyros si sentì ad un tratto più potente poi capì subito che era salito al livello 21. L’Elettrico intanto non fece in tempo a gioire che già il Dustox si era fatto avanti.

Invece dall’alto Ember notò che il quartetto prima imprigionato nelle fiamme era quasi dietro al Venomoth, che nel mentre si stava avvicinando al fronte accanto ad Arbok.

Mandy attaccò Dustox con Sgranocchio, che fece abbastanza danni nonostante la poca efficacia. Il Velentarma rispose con Psicoraggio, che fece un discreto danno sull’Inganno.

D’altra parte Amy andò di Psicoshock sull’Arbok, che lo ferì gravemente, mentre Pyros la aiutò con Ira di Drago.

Il Cobra contrattaccò con Morso sulla Sensazione, ma prima che le zanne la sfiorassero Ember lo bloccò con un Braciere dritto in bocca, dove esplose, facendo andare coda al’aria l’Arbok che sbatté contro il Venomoth dietro di lui. Il Velentarma non se l’aspettava e reagì d’istinto attaccandolo con Coleomorso, e mandandolo KO.

<<Sei grande!>> si complimentò Amy.

<<Già, stima! Mi ricordi molto un altro Talonflame che conosco… >> fece Pyros pensieroso. Sia la Sensazione che l’Ardifiamma, che Leaf dietro, prima sorridenti, lo guardarono basiti.

<<Ehm… è Ember.>> disse la Ralts.

Il Lucertola fece uno scatto improvviso, e guardò prima la Sensazione, poi il Talonflame in aria, poi di nuovo la Sensazione. <<COS->> fece ad alta voce, e Ember scese subito a tappargli la bocca con un’ala. <<A bassa voce, per favore. A parte Amethyst che sa già tutto non c’è bisogno di spargere ulteriormente la voce.>>

Il Lucertola annuì, poi si voltò repentino in direzione della Sensazione guardandola scioccato. <<Mmph!!>> A quel punto Ember lo liberò, ma lei disse solo <<Lunga storia>>, prima che il Lucertola riuscisse a spiccare parola. <<Comunque buffo che tu non ci sia arrivato prima, Leaf l’aveva riconosciuto subito e dalla voce.>>

<<Leaf magari non era nel vivo di una battaglia, come io e Hydro. Inoltre anche a me la voce era suonata familiare, solo che sono stato zitto per evitare figure di Grimer. E sono sicuro che anche Hyd non l’abbia riconosciuto.>> replicò Pyros con fare altezzoso.

<<Invece sì, me l’ha fatto capire con degli sguardi.>> rispose l’Ardifiamma con lo sgomento del Charmander.

<<Occhio al Venomoth, giratevi!>>

Il Velentarma per poco non addentò Amethyst con Coleomorso, ma il Legnogeco lo bloccò prontamente con un Attacco Rapido da dietro e lo mandò finalmente KO.

<<Fiuh! Grazie mille!>> disse la Ralts riconoscente.

Il geco sorrise, però in quel momento si fece avanti il primo dei cannibali prima intrappolati: l’Ariados. Subito dopo Mandy alla loro sinistra mandò finalmente KO Whirlipede con una Metaltestata, tuttavia fu subito sostituito dal Victreebel. Buzz andò di Scarica, che colpì tutti i nemici, cinque in quel momento, causando buoni danni. Invece Dustox rispose con Tossina sull’Elettrico; avvelenandolo; Victreebel infierì ulteriormente con Velenoshock, mandando inaspettatamente KO l’Electabuzz. <<Oh no!!>> esclamò Mandy scioccata. <<Hydro, un Revitalseme, presto!>> disse mentre attaccava con Forza Victreebel.

<<Sìsì!>> fece lui sull’attenti, voltandosi subito a prendere uno dei due Semi… quando una zampa rossa lo bloccò.

<<Non sprecateli, adesso che siamo arrivati!>>

Hydro alzò lo sguardo, e nel buio distinse un Breloom che sorrideva. <<Toad!!>> esclamò al settimo cielo il ranocchio.

In quel momento, dietro di loro, una sfera azzurra scagliata da chissadove a velocità supersonica piombò su Dustox provocando un’esplosione, dopodiché il Velentarma cadde a terra esausto.

<<Che diamine…?>> fece Lax.

<<Era una… Forzasfera… >> osservò impressionata Amy.

<<Brillante. Proprio come immaginavo che fossi.>> disse una voce, mentre tutti si guardavano intorno alla ricerca del mittente.

<<Ora vado a cercare le vostre Sacche, sperando che il nostro geniaccio non abbia bruciato proprio la capanna dove le hanno messe. A dopo!>> si congedò Toad scomparendo in un attimo alla vista, sotto gli occhi confusi di Hydro.

Ember invece si riscosse subito avendo capito e usò Lanciafiamme su Victreebel, procurandogli seri danni. E come se non bastasse, il Pokémon fu colpito da un lampo giallo che poi scomparve, facendolo crollare esausto; subito un Araquanid lo sostituì.

<<Era un… Calcinvolo?>> azzardò Mandy, che era riuscita a vedere più distintamente dagli altri essendo la più vicina.

Ariados intanto tentò di approfittare della confusione sferrando una micidiale Velenpuntura su una Amethyst distratta, ma un Pokémon blu, dall’aspetto lupesco, gli si parò davanti incassando il colpo. Tuttavia non sembrò affatto aver ricevuto danni e contrattaccò subito con Psichico, investendo il ragno con un’energia violetta che gli procurò ingenti danni.

<<Ze-Ze… Zephyr?!>> fece Pyros con un filo di voce, tra lo stupore suo, di Amy e di Leaf, mentre Ember osservava la scena dall’alto non sapendo cosa pensare. Poi però vide un Tangela intenzionato a utilizzare Privazione che si stava pericolosamente avvicinando a Pyros e lo colpì con Lanciafiamme.

<<Prima eliminiamo i Cannibali, poi potremo parlare.>> disse il Lucario, schivando una Limitazione del Tangela. Gli rifilò una Forzasfera, molto più potente del solito, che lo fece quasi andare KO. Poi il lampo giallo di prima, in cui questa volta riconobbero Crest, usò Colpokarate, dandogli il colpo di grazia.

Tutti si erano fermati a vedere i due nuovi Pokémon intervenuti in campo, strabiliati dalla loro potenza e dall’agilità con cui eseguivano le mosse, e l’Araquanid ne approfittò per lanciare un’Idrovampata su Mandy, scottandola oltre a provocarle danni rilevanti. L’Inganno tuttavia non si fece sconvolgere, e rispose con Metaltestata, procurando un ottimo danno al Pokémon Bolladacqua. Ember l’aiutò con Alacciaio, e il ragno andò KO.

Si guardarono tutti intorno: non c’era più traccia di alcun cannibale.

<<Li abbiamo sconfitti…? Tutti…?>> domandò Lumy incredula.

<<Li abbiamo sconfitti tuttiii!!!>> urlò Pyros al settimo cielo, tra la gioia generale. Tutti gli apprendisti ancora in salute andarono ad abbracciarsi euforici, complimentandosi di come avevano lottato e ringraziandosi.

<<Al volo!>> All’improvviso delle Sacche volarono nella loro direzione, che vennero afferrate tutte e riconsegnate ai proprietari, mentre Toad arrivava saltellando rapidamente, tra i ringraziamenti -perplessi- di tutti tranne del Team Leggenda e di Amy.

<<Forse sarebbe stato meglio averle prima della fine della lotta.>> sentenziò Pyros guardando Leaf ed Amy che si mettevano le rispettive Sacche.

<<Guarda il lato positivo: significa che sapete cavarvela anche senza.>> disse all’improvviso Zephyr. Leaf, Hydro e Pyros, prima assorti nella battaglia, adesso corsero ad abbracciarlo. <<M-ma non c’è bisogno… agh!>> fece il Lucario quasi soffocato.

<<Ehi, e tutto questo affetto non lo date a chi vi ha trovato le Sacche?>> li rimproverò Toad arrivato, facendo il finto saccente.

<<E non scordatevi di me!>> soggiunse Crest sbucando all’improvviso.

I Leggenda allora mollarono Zephyr e andarono dagli altri due, sotto lo sguardo perplesso di Lumy, Mandy e Lax, che intanto provvidero a curarsi e revitalizzare i compagni esausti, domandandosi nel mentre chi fossero quei misteriosi salvatori, e perché Leaf, Hydro e Pyros li conoscessero.

Zephyr intanto si voltò, trovandosi Amy ed Ember che lo guardavano; non seppe con chi parlare per primo.

Decise l’Ardifiamma per lui, con un <<Vi lascio soli.>>

Gli altri due lo guardarono insicuri, e lui fece solo un cenno come per dire ‘’Va bene così, davvero.’’andandosene un po’ più lontano, in disparte.

Tuttavia, mentre Amy e Zephyr  osservarono, il falco venne subito raggiunto da Leaf, Hydro e Pyros che cercavano di abbracciarlo, mentre lui li evitava a ogni tentativo, svolazzando via tra le risate generali.

Intanto la Sensazione e l’Aura si guardarono indecisi, e si avvicinarono timidamente. Dopo poco però superarono la timidezza e si strinsero in un forte abbraccio, emozionati per essersi finalmente incontrati.

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da AceGrovyle97
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Parliamone.

Questo capitolo sarebbe dovuto uscire il weekend precedente a questo, ma giustamente mi sono ammalata.

Questo weekend che sto meglio, precisamente domenica, finisco di scrivere il capitolo, sono pronta per pubblicarlo, ma salta la connessione che non torna fino ad oggi.

Che bella la vita :3

 

CAPITOLO 25: L'IMPORTANZA DEI LEGAMI

Spoiler

 

<<Pensavo che non avrei mai più potuto incontrare nessuno della mia famiglia. Non hai idea di quanto sia felice, trovare qualcuno del tuo stesso sangue dopo così tanto tempo è una gioia immensa.>> disse Zephyr emozionato.

<<Anch’io sono felicissima d’averti incontrato, Leaf mi ha parlato così bene di te! Ma… come mai ‘’dopo così tanto tempo’’?>> domandò Amy.

Zephyr allora le spiegò tutta la sua storia, come aveva già fatto con i Leggenda qualche giorno prima, dal gruppo segreto di esplorazione, alla morte improvvisa dei genitori, alla sua fuga da casa, fino ad oggi.

<<Wow… mi dispiace per i tuoi genitori… che erano anche i miei zii quindi… però non riesco nemmeno ad immaginare cosa si possa provare, non ero nemmeno nata quando erano morti…>>

<<Tranquilla, oggi posso dire di stare bene, il peso della perdita che gravava sul mio cuore si è alleggerito di parecchio. Ma aspetta… quindi i tuoi non ti hanno mai parlato di questo caso? Lo zio era a capo delle indagini pure lì…>>

Amy assunse un’espressione sorpresa. <<No… ora che ci penso mi dicevano sempre che erano morti di malattia, ma anche lì erano comunque molto vaghi. E non mi hanno nemmeno mai detto che avevo un cugino, loro figlio. Non… Non mi hanno mai parlato di te…>> dichiarò abbassando gli occhi.

<<Non mi stupisce, probabilmente ero, e sono ancora considerato la mela marcia della famiglia: il figlio diverso, ribelle, scappato da casa. Una vergogna. Ma voglio vedere cos’avrebbero fatto loro al mio posto, con due genitori morti insieme e in più ancora non si sa di cosa. Anzi, forse l’hanno pure scoperto, ma tu non lo sai perché evitavano di parlartene…>> disse rassegnato il Lucario, sedendosi sospirando. <<E magari evitavano di parlarti di tutto ciò che riguardava me, come loro. Oppure non so, non ne parlavano per non traumatizzarti? O forse pensavano che essendo morti prima della tua nascita non sarebbe dovuto importarti molto. Mentre di me non ti hanno mai parlato per evitare che tu un giorno andassi fuori di testa e decidessi di seguire il mio esempio…>>

La Sensazione percepì subito la profonda tristezza di Zephyr e cercò di consolarlo cingendogli le spalle con un braccio. <<Probabilmente sono tutte queste cose insieme. Mi dispiace Zephyr, mi dispiace davvero che i miei si siano comportati così. Sai cosa farò? Visto che adesso andiamo a Lagonia, cercherò di farmi dire la verità. Se necessario controllerò i dossier nell’ufficio di mio padre.>>

<<Ma tranquilla, non devi… non è tua la responsabilità… E poi i tuoi capiranno che mi hai incontrato.>>

<<Sai che problema. Cercherò di fargli cambiare idea sul tuo conto.>>

Il Lucario senza preavviso l’abbracciò, pieno di gratitudine. <<Grazie, grazie di tutto Amethyst, anzi Amy. Allora ti aiuterò, ti aiuteremo noi Cercalastre.>>

La Ralts lo lasciò confusa. <<In che senso ci aiuterete?>>

<<Be’, andiamo a Lagonia anche noi. Crest ha un concerto in programma proprio lì fra tre giorni.>>

<<C-che?! Venite a Lagonia?! E… e Crest suona?!>>

<<Esatto. No, lui canta soltanto e scrive il testo, noi componiamo la base nel nostro studio -la cui locazione è super segreta- che registriamo con un apposito apparecchio il quale sul palco funge da amplificatore, perché è in parte costruito sfruttando una tecnologia che riproduce i suoni degli Exploud, che come sai sanno emetterne ad altissimo volume. Ma poi vi spiegherà meglio Crest con la telepatia.>> la Sensazione lo guardò come si guarda un pazzo che crede di fare discorsi sensati. Provò a dire una cosa sulla telepatia, ma il Lucario ricominciò prima che potesse farlo. <<Ah e tranquilla che se da una parte può sembrare rischioso per la nostra attività segreta, dall’altra esaudiamo un sogno di Crest che fin da piccolo amava cantare –infatti nel gruppo di esplorazione inventava sempre delle canzoncine che poi tutti noi cantavamo quando andavamo a esplorare, o per i nostri ‘’riti’’. Ah… che ricordi. E inoltre è un’ottima attività di copertura, anche perché il più esposto rimane Crest che è l’unico ad apparire in pubblico, ma alla fine a Cerasus ci sono moltissimi Scrafty e il nostro non ha nulla che lo distingua dagli altri. Invece al pubblico è noto come compositore soltanto Toad, ma anche lui non compare spesso, mentre la gente non ha idea che in realtà ce ne sono altri due. Oh, guarda! Ci stanno fissando, presumo ci stiano aspettando. Andiamo da loro.>> disse poi Zephyr notando tutti gli altri che guardavano nella loro direzione. I due quindi si diressero da loro.

<<Lucario di cui non ci è dato sapere il nome, grazie anche a te per averci salvato, grazie a nome di tutti noi.>> ringraziò Buzz sincero, comunque non senza apparire un po’ perplesso nei confronti dell’Aura.

<<Oh, di nulla, era nostro dovere. Ho solo una raccomandazione, e vi prego di seguirla: non dite a nessuno, ma proprio a nessuno, di questo incontro. Dimenticate di averci visto.>> disse Zephyr serio.

Nessuno rispose, tutti annuirono soltanto, pensierosi.

<<Ma… scusa l’indiscrezione… tu e Amy? Siete…?>> chiese imbarazzata ma curiosa Lumy.

Il Lucario e la Ralts scoppiarono a ridere. <<Solo parenti!>> rispose Amy.

<<E ci mancherebbe…>> mormorò Leaf non riuscendo a trattenersi.

<<Leaf? Hai detto qualcosa?>> fece Crest che in quel momento era il più vicino al geco, solo che lui al buio non ci aveva fatto caso.

<<Eh? No niente!>> scattò lui arrossendo, cosa che per sua fortuna non si vide nell’oscurità.

<<Cosa… cosa è successo qui?>>

Tutti all’improvviso si girarono verso la voce, trovandosi davanti il Venusaur di prima, ridotto male ma in piedi.

I ragazzi assunsero una posizione di difesa, ma poi Zephyr disse: <<Aspettate. Guardate gli occhi: mi sembra tornato in sé. Non luccicano più come due rubini.>>

<<Tornato in me? Che significa? E siete stati voi a distruggere la nostra capanna e a farci del male?>> fece il Seme con improvvisa ostilità.

<<L’abbiamo fatto per legittima difesa. Ci avete fatto addormentare con dei Sonniferi in vari punti delle Paludi, ci avete rapito e portato qui su quella barella, con l’intenzione di mangiarci.>> iniziò Pyros indicando la barella.

<<Abbiamo quindi lottato per salvarci la pelle. Avevate tutti gli occhi rossi fluorescenti e non sembravate coscienti di ciò che facevate. Eravate come… ipnotizzati.>> concluse Leaf.

Il Venusaur ascoltò scioccato. <<Oh buon Arceus… se è così mi scuso a nome di tutta la Tribù delle Paludi. In circostanze normali non ci sarebbe nemmeno passato per la mente; non siamo cannibali, come si vocifera.>>

<<Capisco. Ma scusate noi per aver causato tutti questi danni, non è colpa vostra.>> disse Mandy.

<<Nessun problema, davvero. Anch’io avrei fatto così al vostro posto. Piuttosto accettate una cosetta in segno di scuse, è il minimo.>> E il Seme si voltò e andò verso una capanna, prima che gli altri potessero replicare. Poco dopo tornò reggendo tra le due liane un oggetto scintillante, verde e circolare. Lo porse agli apprendisti e ai Cercalastre. <<Eccola. È la MT Energipalla. È probabilmente la cosa più preziosa che abbiamo qui al villaggio.>>

Leaf sbarrò gli occhi meravigliato. Gli apprendisti sapevano quanto il Legnogeco desiderasse apprendere quella mossa, quindi gli lasciarono campo libero, non prima di essersi accertati che ai Cercalastre non servisse.

<<Grazie mille Venusaur! E grazie anche a voi ragazzi per darmi il permesso!>> fece il geco felicissimo, prendendo il disco dalle liane del Seme. Tirò fuori dalla Sacca l’Imparamosse, infilò la MT nell’apposita fessura, si scannerizzò con la luce rossa dell’apparecchio e imparò la mossa, pieno di gioia.

<<Di nulla. Ora vi saluto, vado a curare me stesso e i miei compagni. Buon viaggio avventurieri, ovunque stiate andando che Arceus sia con voi.>> augurò Venusaur voltandosi, seguito dai ringraziamenti della comitiva.

Subito dopo anche i Cercalastre si divisero dagli apprendisti. Leaf, Hydro, Pyros ed Amy li abbracciarono un’ultima volta. In quel momento il Lucario scoprì che anche Amy sapeva usare la telepatia, quindi si promisero di rimanere in contatto tramite essa.

 

Quando se ne furono andati, Zephyr andò subito da Ember. <<Ember… sono stato un idiota totale, lo so. Non avrei mai dovuto dire quelle cose, se ci ripenso mi chiedo come ho fatto anche solo a pensarle… Perdonami, un buon Leader dovrebbe cercare di tenere la sua squadra unita, invece di dividerla, e io ho fallito in questo.>>

<<Sono io a dovermi scusare, per essermi sempre opposto a ogni tua decisione, e per non essere riuscito a vedere oltre, per aver sempre avuto paura di affrontare l’ignoto e fidarmi degli altri. Comunque, probabilmente hai agito così per paura di non poter incontrare Amethyst, di poterla perdere, magari per sempre. Certo, anche per i Leggenda, ma soprattutto per lei. Ti capisco, so bene come ti sei sentito. E hai agito nel modo giusto, perché il rischio di perderla era concreto; mentre io mi sono comportato da… deterrente. Stavo ponendo inconsapevolmente un freno alla tua decisione. Poteva… finire male… il tuo incontro… per colpa mia. … Per fortuna sei stato più lungimirante di me. E per fortuna le tue parole mi hanno aperto gli occhi, permettendomi di diventare ciò che sono ora.>> rispose Ember, dispiegando le possenti ali da Talonflame. In risposta Zephyr gli sorrise, e non ci fu bisogno d’altro.

<<Lasciatelo dire Emb, sei una bomba. Anzi una Semebomba.>> si complimentò Toad, seguito da alzate di occhi al cielo da parte degli altri per la battuta. <<Ma non nel senso che io abbia un debole per te eh, sia chiaro!>>

<<’’E ci mancherebbe!’’>> irruppe Crest imitando la voce di Leaf, e tutti scoppiarono a ridere.

<<Quando l’aveva detto stavo per esplodere, giuro, ma mi sono trattenuto.>> ammise Ember ridacchiando.

<<Ah, quindi non ero l’unico ad averlo sentito! È divertentissimo il modo in cui cerca di negare l’evidenza, poi. Comunque in mia assenza cosa avete detto agli apprendisti? Spero nulla.>> domandò Zephyr.

<<No, ma ti pare? Ci hanno chiesto chi fossimo, noi abbiamo risposto che non potevamo dirlo ma che siamo comunque dalla parte dei buoni. Dopo hanno chiesto come facessero i Leggenda ed Amethyst a conoscerci, e sia noi che i ragazzi abbiamo detto: ‘’Lunga storia’’. Ora possiamo solo sperare che loro tengano la bocca chiusa, ma ho fiducia.>> spiegò Toad, e gli altri annuirono.

<<Comunque com’è stato Zephyr? Riunirti con Amethyst?>> chiese Crest.

<<Indescrivibile, è da tempo immane che non ricevo questo affetto da qualcuno della mia famiglia. Mi ha anche promesso che scaverà più a fondo con lo zio per la questione dei miei genitori, e che se non fosse sufficiente avrebbe anche esaminato i fascicoli del caso. E… e che avrebbe fatto cambiare idea su di me allo zio.>> disse il Lucario commosso.

<<Che persona fantastica, davvero! Sapete, pensando ai fatti accaduti di recente mi è venuta l’idea per una nuova canzone. Si chiamerà ‘’Riunione’’, direi che è adatto come nome. Potrei già cantarla a questo concerto, quindi vi va bene se la registriamo durante il viaggio?>> fece Crest, e gli altri annuirono.

<<Ragazzi,>> fece Zephyr allungando il pugno <<uniti per sempre.>>

<<Uniti per sempre!!>> esclamarono gli altri allungando a loro volta il pugno fino a incontrare quelli degli altri. Così si separarono, e si diressero verso l’uscita delle Paludi con rinnovato vigore.

 

 

<<Quindi… non potete dirci proprio nulla?>> chiese Lumy che faticava a tenere a bada la curiosità.

<<No, ci dispiace.>> rispose rassegnato Hydro.

<<Ok, se non potete proferire nulla dev’esserci un valido motivo, lo credo. Mi auguro solo che non abbiate incontrato delle persone sbagliate in cui avete deposto la vostra fiducia.>> disse Violet, un po’ preoccupata.

<<Cosa intendi?>> chiese Pyros.

<<Be’, forse è un po’ brutto da dire, ma… insomma, ci si può fidare di loro? Non ci sembrano cattivi, ma nemmeno Dusknoir sembrava cattivo agli occhi del Team Pokéamici. Invece poi sapete cos’è successo, ve l’abbiamo raccontato.>> rispose Buzz esprimendo i pensieri della compagna. <<E quello è solo il caso più eclatante. Durante i nostri viaggi ed esplorazioni ci è capitato di incontrare Pokémon falsi, manipolatori. All’inizio, soprattutto, siamo spesso caduti nelle loro trappole, mentre più tardi abbiamo imparato a riconoscerli in tempo per quello che erano.>>

<<Esatto. Ma dipende sempre da chi si ha davanti: certi sanno fingere benissimo, altri meno. E mi duole ammetterlo ma voi esperienze in questo campo non ne avete, conoscete solo noi della Gilda e un poco gli abitanti del borgo. Per voi quindi è molto difficile riconoscere un Pokémon falso, tra gli sconosciuti. Vi possono ingannare facilmente.>> concluse Mandy.

<<Grazie ragazzi, ma noi sappiamo che loro sono buoni. Già solo a sensazione –e qui qualcuno ne sa molto più di me.>> spiegò Leaf, guardando Amy, che di rimando gli lanciò un’occhiata del tipo ‘’perché mi metti al centro dell’attenzione!’’ ma sorridendo subito dopo.

<<Già. Ho potuto percepire le emozioni di tutti, soprattutto di Ze- cioè, del Lucario. Erano sinceri: le sensazioni non mentono.>> confidò lei. Gli apprendisti fecero spallucce, chi più chi meno convinto.

<<Piuttosto, preoccupiamoci di quello che è accaduto alla tribù: erano ipnotizzati, o almeno non erano in sé. Quindi qualcuno di esterno deve essere intervenuto sulla loro mente. Ma chi? E cosa ancora più inquietante, li ha portati ad avere una furia omicida; chi c’è dietro questo voleva ucciderci, presumo.>> dichiarò Leaf con sgomento di tutti.

<<Ma perché? E come hanno fatto?>> domandò Amy, più a sé stessa che agli altri.

All’improvviso, Buzz fece segno a tutti di tacere. Si sentì un fruscio da qualche parte vicino a loro, poi quella che parve una sagoma passò sopra una pozzanghera. Un altro fruscio, vicino a Pyros. <<Ooh, non mi freghi!>> Il Lucertola si lanciò sul nemico con un Graffio.

<<Ma che- ahia!>> fece una voce molto familiare.

Lumy svolazzò in quella direzione e fece un po’ di luce con la coda, rivelando il viso, graffiato e teso verso il basso, fino alla zampa di Pyros che gli stava praticamente schiacciando il mento, di Furret.

<<Ca-Capitano!! Mi scusi, non pensavo…>> esclamò Pyros con gli altri, ritirando subito il braccio imbarazzantissimo ma felice.

<<In un’altra occasione, credo che non avresti visto la cena per un mese, Pyros. Ma adesso sono incredibilmente lieto di vedervi, quindi passa in secondo piano.>> disse sollevato il Capitano.

Quelle parole vennero interpretate dai ragazzi come il segnale per poter travolgere il Lungocorpo di una marea di abbracci, mentre lui cercava di rimanere comunque composto e calmare gli animi degli apprendisti.

<<Oh! Ragazzi!!>> sbucò all’improvviso Farfeth’d, al settimo cielo, e in risposta i Pokémon corsero subito da lui riservandogli lo stesso trattamento dato a Furret. <<Eravamo così preoccupati, non avete idea… State tutti bene? E cos’è successo?>> chiese quando l’euforia generale si fu placata.

<<Raccontatecelo mentre usciamo da qui.>> soggiunse il Capitano.

Allora tutti si misero in marcia, e gli apprendisti iniziarono a raccontare ogni dettaglio dell’accaduto, tralasciando ovviamente tutto ciò che riguardava i Cercalastre, con ancora in voce l’emozione e l’adrenalina di chi era scampato a un grande pericolo, che non sarebbe stato di certo l’ultimo.

 

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Ed eccomi qui con un nuovo capitolo (siano benedette le vacanze). Spero di aver reso decentemente soprattutto la prima parte, e che in generale vi piaccia il capitolo. Buona lettura :)

 

CAPITOLO 26: LUCE E TENEBRE

Spoiler

 

Qualche ora dopo essersi fermato nella grotta da Zoroark e aver ricevuto il flauto, Darkrai era finalmente giunto a destinazione. Durante il viaggio aveva ripensato un attimo a quei tre, Scorpion, Craw e Toxfang. Si era limitato a stringere loro la mano e presentarsi, mentre loro lo guardavano ammirati. Subito dopo aveva preso il flauto e se n’era andato. Gli Ipertaglio alla fine non gli interessavano molto, anche se non poteva negare che avevano fatto un buon lavoro alle Paludi.

‘’Bah, vedremo come si comporteranno in seguito, se si riveleranno davvero utili alla causa li terremo, sennò taglieremo i ponti.’’ aveva pensato. Per Darkrai però tagliare i ponti significava molto peggio che rompere un legame con qualcuno.

Comunque il Neropesto adesso era concentrato sul luogo in cui si trovava: gli Altipiani Tempestosi. Era una zona discosta, sopraelevata e ci era arrivato attraverso un impervio sentiero di montagna, pericoloso per qualunque Pokémon che non sappia volare o levitare. Il terreno era roccioso e arido, senza un filo d’erba. Inoltre, nonostante stesse albeggiando, era tutto buio quasi come se fosse notte, poiché il cielo era coperto da una coltre di nubi nere come il carbone, e l’unica fonte di luce erano i ricorrenti fulmini che lampeggiavano come venature tra le nuvole rischiarandole momentaneamente e producendo sempre fragorosi tuoni. L’aria era satura di elettricità, e in più capitava non raramente che i fulmini raggiungessero la terra, generando un tremito che sconquassava le rocce. Questa era l’unica cosa a cui Darkrai doveva prestare attenzione per arrivare indenne al luogo della sfida che l’attendeva. Prima di essa aveva ancora il dungeon degli Altipiani da superare, zeppo di Pokémon Elettro che prediligevano habitat estremi come questo. Ma al Neropesto non preoccupavano affatto: era molto più forte di loro. Invece era eccitato per la lotta che lo aspettava dopo il dungeon, e l’aria piena d’elettricità sembrava dargli un’ulteriore carica. Quindi senza indugiare, non appena trovò l’entrata del dungeon – una semplice stradina incavata nella roccia che conduceva a un punto della landa in cui si potevano osservare le tipiche anomalie spaziotemporali che contraddistinguevano la presenza di un dungeon – la varcò.

 

Come previsto non fu affatto difficile, forse l’unica nota negativa erano i 18 piani del dungeon – gli sembrava di essere stato dentro un’eternità, anche se alla fine all’esterno era passata soltanto un’ora – ma ora era fuori, pronto per il suo incarico. Si trovava in uno spiazzo ghiaioso, mentre tutt’attorno spuntavano speroni di pietra e massi informi. Osservando meglio le pietruzze ai suoi piedi, notò che erano pezzi di rocce più grandi che suppose si fossero sbriciolate con l’impatto dei fulmini; alcune erano ancora calde, e inoltre l’elettricità nell’aria si percepiva ancora più di prima. Ma come per dare la prova decisiva all’ipotesi del Pokémon, tutt’un tratto un fascio di luce accecante si abbatté proprio davanti a lui, provocando un boato assordante. Istintivamente Darkrai chiuse gli occhi e si tappò le orecchie, e per poco non venne sbalzato via.

Mentre cercava di riaprire gli occhi, udì un ruggito, seguito da delle parole:

<<Perché… Perché sei venuto?! Darkrai della regione occidentale… Non voglio intrusi nella mia terra, tantomeno un traditore!!>>

Quando riuscì a rimettere a fuoco la vista, notò che davanti a lui, su uno sperone, con lampi e fulmini che lo illuminavano da dietro, si ergeva maestoso ma allo stesso tempo minaccioso, Raikou.

<<Oh salve, Raikou di Cerasus. Sembra che la mia fama mi abbia preceduto.>> replicò ironico il Neropesto.

<<Credo che tutto il mondo sappia dei danni che hai causato e che volevi causare là a occidente. Ma aspetta un attimo… non avevi perso la memoria?!>>

<<Sì, ma l’ho recuperata, grazie a qualcuno. Piuttosto penso che tornerò famoso, e questa volta non solo io.>>

<<Non so di cosa stai parlando, né perché tu sia venuto qui, ma questa è la mia occasione per farti tacere per sempre, folle che non sei altro.>>

<<La follia è soggettiva. Tu puoi vedermi folle come altri possono vedermi geniale. Comunque mi spiace dirlo ma non puoi vincere se non per delle mie stupidaggini, ho battuto nemici anche più forti di te. E considerando che sono un lottatore molto attento, le mie possibilità di vittoria sono pari al 100%.>>

<<Sei proprio pazzo. Le tenebre ti hanno reso cieco.>>

<<Forse perché non ho mai avuto bisogno della luce. Ora avanti Raikou, basta parlare e mostrami quello che sai fare, voglio divertirmi.>> concluse Darkrai.

<<Non vedo l’ora. Che Arceus faccia di te ciò che preferisce nell’aldilà.>> rispose il Pokémon Tuono.

Un lampo poco lontano s’infranse sulle rocce, e con il tremore della terra la battaglia partì.

 

 

Furret, Farfetch’d e gli apprendisti si erano fermati a riposare qualche oretta dopo essere usciti dalle Paludi, non avendo dormito per un giorno intero. Quando il sole era ormai alto nel cielo Farfetch’d, che si era svegliato per primo, andò a destare tutti gli altri, che sonnecchiavano nei posti più disparati: tra le fronde dei faggi, chi sotto di essi, chi tra l’erba, chi sui sassi, e chi sulla nuda terra. Comunque tutti erano stati subito entusiasti di rivedere la vegetazione che conoscevano e amavano, dopo la desolazione delle Paludi, quindi anche solo per questo motivo erano consenzienti a dormire ovunque.

<<Dai, mangiamo qualcosa e rimettiamoci in marcia, si prospetta una bellissima giornata!>> esclamò Farfetch’d tutto pimpante, dopo aver ridestato – non senza difficoltà- la comitiva.

<<Farfetch’d… come fai ad essere così… sveglio… Yawwn… >> fece Tricky ancora mezza addormentata.

<<Ah, andate prima di tutto a sciacquarvi la faccia laggiù; sembrate dei Relicanth!>> ordinò il Selvanatra, indicando un sentiero poco davanti a loro che scendeva fino a raggiungere la piccola laguna in cui si gettavano le acque del Monte Cascata. I ragazzi si alzarono e di malavoglia si diressero allo specchio d’acqua, mentre il Capitano – che era certo di potersi svegliare per bene da solo, e non voleva farsi ovviamente dare ordini dal suo sottoposto – iniziò a lanciare brevi occhiate al sole per abituarsi più in fretta alla luce e così scrollarsi il sonno di dosso. Tuttavia non stava funzionando nel migliore dei modi. Farfetch’d lo osservò divertito mentre strizzava gli occhi in direzione del sole cercando di aprirli, però finiva sempre per abbassare lo sguardo e li apriva solo a quel punto.

<<Furret…>>

<<Uffa! D’accordo, d’accordo!!>> replicò il Lungocorpo prima che il suo vice potesse dire altro, e se ne andò stizzito verso la laguna.

Il Selvanatra ridacchiò in risposta. Se il Capitano manteneva sempre un certo rigore durante il giorno, altrettanto non si poteva dire di quando si svegliava appena; Farfetch’d lo sapeva bene.

Quando tutti gli apprendisti e Furret tornarono dal laghetto, finalmente svegli, si iniziò subito a fare colazione.

<<Capitano, Farfetch’d, non c’avete ancora detto che faremo a Lagonia, né dove dormiremo.>> disse Buzz, tra un morso di Mela e l’altro.

<<Oh giusto, hai ragione Buzz.>> iniziò il Capitano. <<Allora, prima di tutto, dovremmo arrivare a destinazione domani a mattina inoltrata o mezzogiorno al più tardi. Dopo essere passati un attimo per l’albergo in cui soggiorneremo e averci pranzato, andremo a visitare un luogo a me molto caro di cui non vi voglio svelare nulla. Dopo quello faremo una breve passeggiata in città, dove potrete vedere altre cose interessanti, fino a raggiungere la sede della FSE. Dentro, dopo un po’ di attesa, faremo il giro di tutti i reparti dell’edificio accompagnati da un impiegato della Federazione che si è gentilmente offerto come guida. Ci spiegherà tutto ciò che vedremo e risponderà alle vostre domande. Ovviamente esigo un comportamento ineccepibile da parte vostra, la Gilda deve godere sempre della miglior immagine possibile. Ah e chissà, forse incontreremo anche il Presidente in persona. Se prima dovevate comportarvi ottimamente, con lui dovrete essere davvero irreprensibili. Spero di essere stato chiaro su questo punto, è molto importante.>>

Tutti annuirono attenti, allora Furret proseguì.

<<Finita la visita, avrete circa un’oretta e mezza di tempo libero in cui potrete fare e visitare tutto quello che volete, ma comunque in un’area ben definita e circoscritta. E occhio ai soldi, cercate di non spendere tutto già la prima sera, anche se è vero che in caso di bisogno potrete ritirarne altri dalla Banca... ma comunque è sempre meglio non esagerare. In seguito ci ritroveremo in un punto prestabilito all’ora che vi dirò quando saremo là, e tutti insieme andremo in albergo per la cena. E questo è il programma per la prima giornata.>>

Anche se non aveva spiegato il tutto nei minimi dettagli, gli apprendisti annuirono in segno d’approvazione: era comunque un programma niente male.

<<E il secondo giorno?>> domandò Hydro.

‘’Il secondo giorno c’è il concerto di Crest!’’ rammentò Amy. ‘’Devo riferire ancora tutto quello che mi ha detto Zephyr a riguardo a Leaf e agli altri.''

<<Vi diremo il programma del secondo giorno la sera del primo. Non vogliamo svelarvi tutto subito, sennò che divertimento c’è?>> rispose Farfetch’d con un occhiolino.

<<Hai ragione! Lasciamoci sorprendere allora!>> esclamò Pyros entusiasta, con l’assenso degli altri.

<<Bene, direi che ci siamo riposati a sufficienza. Allora, abbiamo un breve tratto di sentiero, che ci condurrà all’entrata del dungeon del Monte Cascata, di cui vi forniremo tutte le informazioni necessarie prima di entrarci. Ah, posso già dirvi che ristabiliamo le squadre standard.>> spiegò Furret. <<Bene, in piedi! Ci attende una lunga giornata, dovremmo arrivare alla locanda prima che faccia buio.>>

Mentre tutti si alzavano Lumy chiese di quale locanda stesse parlando.

<<È dove alloggeremo la prossima notte. Sparse per la regione, sui sentieri e sulle strade più accessibili e percorse, soprattutto tra luoghi o città lontane tra loro, ci sono locande costruite apposta per viaggiatori come noi. Permettono di rifocillarsi e riposarsi quanto serve per poi ripartire freschi verso la propria meta. Inoltre offrono anche un servizio di ritiro e deposito strumenti e soldi. Non ce ne sono ovunque di queste locande, per esempio in luoghi troppo remoti o dal clima eccessivamente ostile; ovviamente anche i locandieri devono aver modo di sostentarsi e raggiungere le città o i villaggi in caso di bisogno. Comunque sono estremamente utili. Ora davvero in marcia, abbiamo perso abbastanza tempo in chiacchiere!>> spiegò il Capitano, e poi si mise subito a camminare seguito dagli altri.

La strada di terra battuta era abbastanza larga, potevano camminarci fianco a fianco anche tre o quattro Pokémon di dimensioni medie. Amy e Tricky, le Tryst, marciavano in testa, seguite da Buzz, Violet, ovvero i Purplethunder insieme a Beat e Lax, i Baccacedro, poi i Leggenda, e infine Lumy e Mandy, le Lightbite. Amy doveva riuscire a raggiungere Leaf e i suoi compagni, e poi andare con loro in fondo alla fila per raccontargli di Crest. Non voleva attirare troppo l’attenzione, era in una posizione scomoda; ma intanto erano quasi arrivati all’entrata del dungeon, quindi doveva sbrigarsi.

<<… e insomma, scoprii che quel giocattolo nero con degli spuntoni rosa con cui stavo giocando era in realtà un Pokémon! E sai come lo scoprii? Nel modo più schifoso possibile: ad un tratto mi arrivò in faccia qualcosa di flaccido e viscido; erano le sue inter->>

<<Scusa Tricky, devo andare dietro un attimo, tu vai pure avanti.>> disse all’improvviso Amy interrompendo il discorso dell’amica.

<<Amy! Dove vai? Non mi ascolti neanche?>> fece l’altra mentre la Sensazione tornava indietro verso i Leggenda.

Arrivò da loro e vide che guardavano ammirati il lago alla loro destra.

<<Ragazzi! Venite in fondo un attimo!>> sussurrò loro.

I tre la guardarono con aria interrogativa, si fermarono e si lasciarono oltrepassare da Lumy e Mandy. Quando furono abbastanza lontani, Amy raccontò loro tutto per filo e per segno, lasciandoli stupiti ma pure meravigliati.

<<Ed è il secondo giorno! Potremmo chiedere al Capitano di andare al concerto!>> propose Pyros.

<<Sarebbe davvero interessante, chissà com’è un concerto.>> fece Leaf.

<<Già, vorrei saperlo anch’io. Però prima chiediamo agli altri se conoscono uno Scrafty cantante – ovviamente senza farci sgamare- e poi vediamo, non vorrei che fossimo gli unici a sapere della sua esistenza, capirebbero subito che parliamo di Crest.>> obiettò Hydro.

<<Esatto. Prima facciamo un piccolo sondaggio e poi decidiamo se chiedere o no.>> concluse Amy.

<<Ragazzi, eccoci!>> chiamò Furret di fronte a una grotta.

I quattro si scambiarono un cenno d’assenso e si diressero separati verso gli altri.

<<Dopo mi devi delle spiegazioni.>> mormorò Tricky alla compagna appena arrivata.

<<Scusa>> sussurrò lei. Si sentiva in colpa ad averla lasciata così, ma anche a disagio perché sapeva che non poteva dirle la verità. Sospirò, e si preparò ad affrontare il dungeon.

 

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