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[Contest di Scrittura] Racconti D'amore - Valentine's Day


Snorlax

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Salve, scrittori!

Eccoci qui, di nuovo! A seguito del successo del "Contest di racconti natalizi", abbiamo organizzato un nuovo, incredibile contest di scrittura! Questa volta, il tema sarà  molto più semplice del precedente.

Questo contest, naturalmente dedicato alla scrittura e alla fantasia, avrà  come tema principale l'amore. Il concorso si chiuderà  il 14 Febbraio, il giorno di San Valentino, la festa degli innamorati, con l'annuncio dei vincitori in serata!

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Per questo contest si dovrà  scrivere un elaborato di scrittura a tema amore dedicato ai Pokémon e non, che dovrà  essere composto da una sola parte. Potete sbizzarrirvi scrivendo un elaborato dedicato al sentimento che rende noi umani vivi e felici. Potete scrivere una qualsiasi tipologia di elaborato!

Di seguito troverete il regolamento del contest:

  • Tematica: Potete scrivere un qualsiasi elaborato a tema Pokémon e non, ma dev'essere basato sul'amore.

  • Struttura: Il racconto/poesia dev'essere inserito nei commenti, specificando il titolo e l'autore come nell'esempio:

*Nome dell'autore*

*Titolo*

*Elaborato*

  • Lunghezza: Non c'è un limite di lunghezza a ciò che i vuole scrivere. Il testo dovrà  essere composto di una sola parte, dunque non si potranno scrivere fanfiction a puntate.

  • Comportamento: La discussione deve contenere soltanto gli elaborati, nessun utente deve commentare, se non per pubblicare il proprio lavoro.

  • Premi: I premi sono dei PokéPoints. Saranno assegnati due premi: il Premio assoluto e, al contrario del Contest natalizio, questa volta vi sarà  il il Premio Amore, il premio per il racconto/poesia più commovente, sentimentale, emozionante ed originale. Per il primo si terrà  conto di tutti i fattori principali della scrittura, quali la correttezza lessicale e grammatica, la tematica affrontata, l'originalità , la passione che l'utente dimostra, la bravura nell'esprimere le proprie idee. Nel Premio Amore, invece, si terrà  conto solo della capacità  di emozionare il lettore. I PokéPoints in palio sono:

Premio assoluto: 8 PokéPoints

Premio Amore: 5 PokéPoints

  • Giudizio: I vostri lavori saranno giudicati da tre giudici d'eccezione, ovvero il nostro "matematico" Lance94, il nuovo giudice .Scarlet Snow. e il moderatore della sezione Poesie e FanFiction Snorlax97!

Detto ciò, emozionateci e partecipate in molti!

-

Bene, ragazzi, siamo giunti al termine di questa magnifica avventura basata sull'amore.

Prima di annunciare i vincitori, vorrei congratularmi con tutti voi perché il livello di questo contest è stato davvero alto, e scegliere i finalisti ha veramente dato filo da torcere ai giudici .Scarlet Snow., Lance94 e Snorlax97.

Ci avete regalato tutti delle magnifiche emozioni, quindi vi ringrazio e mi congratulo a nome mio e dei miei due "colleghi". Chi ha perso, dunque, ha comunque dato molto a tutti noi.

Passiamo all'annuncio dei tre vincitori.

Come? Tre? Ma non erano due?

Ebbene si, la sorpresa di cui ho parlato in questi giorni è proprio il tanto agognato terzo premio, il...

Premio per l'originalità !

Il vincitore di questo premio riceverà  tre Poképoints! Un ottimo premio, dunque, che è stato assegnato ad un racconto speciale, dall'atmosfera e dalla particolarità  eccezionale: un amore diverso, inedito.

Il premio va a...

Midna con il racconto Il primo Pokémon

Il secondo posto è occupato da Dark_umbreon, il terzo da Cherrim93!

Passiamo, però, ad un altro premio, adesso, il...

Premio amore!

Il vincitore di questo premio riceverà  ben cinque Poképoints! Il brano scelto ci ha colpiti per l'emozione scaturita dalla lettura. Un brano, di certo, molto particolare. Un amore disperato, ossessivo, terribile fino alla pace eterna...

Cherrim93 con il racconto Yandere!

In seconda posizione troviamo Kekko95, in terza posizione Midna.

L'ultimo premio è l'ambito...

Premio assoluto!

Il vincitore di questo premio riceverà  otto Poképoints! L'elaborato è stato scelto come vincitore assoluto per l'impeccabile grammatica e lessico, per la cura nei dettagli, per i forti e profondi pensieri contenuti in esso... Tutte le competenze della nostra...

Vulpah con la poesia Cos'è l'amore?

In seconda posizione troviamo Kekko95 e Cherrim93 pari merito, mentre in terza Midna e PrimeapeIII, sempre pari merito.

E questo è tutto, amici scrittori. Vi ringraziamo per la partecipazione, veramente soddisfacente. Ci congratuliamo con i vincitori e gli esclusi, ripetendo e sottolineando la nostra difficoltà  nel selezionare degli elaborati da portare alla vittoria.

Ci saranno molte, molte altre occasioni per vincere in un Contest di racconti... Quale sarà  la prossima?

Chiudiamo con questo video del nostro caro amico Vanillite... Vi aspettano molte novità  su Pokémon Millennium!

Il topic è aperto ai commenti.

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Vulpah

Cos'è l' Amore?

Amore.

Solo sentire quella parola ti fa inorridire.

Cos'è l'Amore?

E'un sentimento strano, che ti fa mandare in pappa il cervello.

E' un sentimento ridicolo, perchè saresti disposto a rischiare la tua vita per la sua.

E' un sentimento strano, perchè l'Amore è l'Amore.

Essere parte di una persona,

Affezionarsi a una persona.

Amare una persona.

No, non riesci nemmeno ad immaginartelo.

E'male affezionarsi ad una persona.

Pian piano il tempo te la strapperà .

Perchè il tempo è tiranno.

Quando la morte ti separerà  da quella persona,

non avrai motivo per continuare a vivere.

Perchè tu vivevi per lei.

Perchè tu ridevi con lei.

Perchè tu soffrivi con lei.

Ed ora, è come se una parte di te se ne sia andata...

Assieme a lei.

Ora ricordi solo il suo dolce sorriso...

Il sorriso di Maria...

Vorresti avere paura, paura della morte.

Ma sai che questo non accadrà , mai.

Continuerai a vivere, anche se ne non hai più intenzione.

Vorresti morire, così ritorneresti insieme a lei.

Ma sai che questo non accadrà .

Mai.

Shadow, pensaci due volte prima di amare.

Shadow, pensaci due volte prima di affezionarti ad una persona.

Ma ormai... l'hai imparato a tue spese.

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Guest PokeLudoVictini26

PokeLudoVictini26

Da ''un' amica'' ad ''un'amore''.

E pensare che Pikachu aveva capito che Luna (un altro pikachu) era l'amore della sua vita.

E' incominciato tutto il primo giorno in cui gli allenatori di Pikachu e Luna,si erano incontrati per la prima volta per una lotta uno contro uno.Pikachu (che stava sempre sulla spalla del suo allenatore) era pronto per lottare e non si aspettava che l'allenatrice avrebbe usato quella bellissima pikachu con quel piccolo fiocco in testa rosa che la rendeva ancora più graziosa.Era la più bella creaturina che avesse mai visto,e cercava in tutti modi di non distrarsi da quel delicato modo di grattarsi le orecchie.

Quando l'allenatore di Pikachu ordinava una mossa,il povero innamorato Pikachu cercava di nn far male Luna,ma lei tanto bella e delicata,era una bravissima lottatrice e cosi il povero pikachu venne messo K.O.

Quando l'allenatore di Pikachu portò Pikachu al centro pokemon,incontrarono Luna e la sua allenatrice e decisero di parlare un po' del loro viaggio,e dopo svariadi discorsi decisero di viaggiare insieme.Intanto Pikachu e Luna stavano mangiando una ciotola di cibo per pokemon,Pikachu sentendo tutto quello,si sentiva il cuore battere forte,avrebbe visto il suo amore tutti i giorni!

I giorni passarono e Pikachu e Luna diventarono,ogni giorno,sempre più amici,erano inseparabili.

Una sera Pikachu decise di dichiarare il suo amore a Luna.Raccorse una rosa rossa e la sera,seduti sulla spiaggia,Pikachu dichiarò il suo amore,e Luna sapeva che in fondo Pikachu gli piaceva.I giorni successivi i 2 innamorati si comportarono proprio come fidanzatini,sempre vicini.Ma proprio quel giorno Pikachu si sentì triste e solo.Tutto incominciò quando l'allenatrice di Luna disse che doveva andare nella regione di Unima anche se Luna non era felice,e così andò da Pikachu e gli disse che domani doveva partire.Pikachu e Luna erano tristi e persino una lacrima cadde dagli occhi dei 2 innamorati.I due andarono dagli allenatori e si misero tutti a dormine escluso Pikachu che non riusciva a dormire al fatto che la sua innamorata doveva andarsene da lui.

Il giorno dopo erano arrivati con l'auto i genitori dell'allenatrice di Luna.Dopo tanti saluti anche Luna,con le lacrime agli occhi,salì sull'auto e si affacciò all finestrino salutando il suo innamorato.Pikachu andò correndo dietro l'auto fino a quando l'auto sparì e Pikachu si fermò,piangendo e con gli occhi tutti pieni di lacrime andò via col suo allenatore.

Continuo la storia.

Chi sa se la rivedrò

Era una domanda che si ripeteva spesso,il povero Pikachu,che si era diviso dal suo amore Luna.Ripensando quel maledetto giorno in cui Pikachu e Luna si erano separati,e San Valentino era anche vicino.Aveva voluto realizzare una bella festa per lui e la sua Luna,ma il destino li ha divisi.

Chi sa gli manco

Era una domanda si ripeteva spesso,la povera Luna,che si era divisa dal suo amore Pikachu,e aveva appena capito che era il suo vero amore e che sarebbe stata sempre con lui.Ripensa sempre quelle lacrime che scendevano dagli occhi di Pikachu mentre correva dietro l'auto per non dividersi da lei.Sapeva che San Valentino era vicino e lo voleva trascorrere insime a lui e non qui a Unima,e anche se gli piaceva come regione,voleva stare con l'amore della sua vita.

la voglio vedere

Pikachu aveva deciso di mandare il suo regalo di San Valentino con il servizio posta Pidove.Prese uno scatolo e ci mise una scatola a forma di cuore con dei cioccolattini,un mazzo di rose rosse e blu ed un messaggio con su scritto: *vorrei rivederti ma so che non si può,ma ti mando questa scatola.Ti amo!*

Che bellissimo regalo

Ebbene si a Luna arrivò il pacco:prese i fiori,i cioccolattini e lesse il messaggio.Così volle ringraziarlo con un messaggio con su scritto:*Amore mio,grazie mille per i regali.Ti prometto che un giorno ci rivedremo.Ti amo anche io*

E non vedo proprio l'ora

Disse Pikachu quando lesse il messaggio,era su di giri,il cuore gli batteva forte...E con questa frase *un giorno ci rivedremo* andò in giro più felice.

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PrimeapeIII

Storia di un amore

“Il sole, nella Radura Cuore, un enorme distesa di fiori rosa, rossi e viola, sorse, come tutte le mattine. Ma non era una mattina come le altre. Tutti, nella Radura Cuore, erano gioiosi. Mancava un giorno a San Valentino, la festa ideata dai Luvdisc secoli fa. Tutti, come ogni anno, si baciavano, si abbracciavano... tutti tranne... il giovane Pichu. Giovane si fa per dire, era ormai adulto, ma molti pensavano il contrario, vedendolo così piccolo. Ma il fatto era che Pichu non era mai stato felice, perché non aveva mai provato quel sentimento che gli anziani Luvdisc avevano chiamatoâ€Amoreâ€. Ed era convinto che, se nessuna femmina della Radura Cuore, il luogo dove tuttora è più facile innamorarsi che bere un po’ d’acqua, gli aveva mai rivolto parole affettuose o gli aveva sorriso, la colpa era del colore della sua pelle: un arancione “sbiaditoâ€, come diceva lui. Lo riteneva un colore orrendo, ma non sapeva che quel colore lo rendeva…speciale.

Come tutti i giorni, si mise a passeggiare lungo la riva del Fiume Sentimento. Era deserta, visto che tutti si stavano divertendo al concerto dei Kricketot “elettiâ€, ovvero i più bravi della Radura. Era una tradizione che veniva tramandata da secoli. Ma la vera festa era il 14 Febbraio, quando i Kicketot, anche se nessuno sapeva il perché, si evolvevano in Kricketune e suonavano tutti assieme. Non solo gli eletti, ma proprio tutti i Kricketune della Radura.

Fu allora che Pichu udì gridare dall’altra sponda del Fiume. Non riuscì a scorgere la vittima, vide solo un Machop e un Makuhita che continuavano a colpire un pokèmon. “Che ingiustizia… questo, mi spiace, non posso permetterlo†pensò. Si tuffò e, in un lampo, raggiunse l’altra riva. Ancora non poteva vedere la vittima: i due l’avevano scaraventata dietro un cespuglio.

_Pfff… e tu che vuoi, nanerottolo?_ chiese con aria provocatoria Machop.

_Io…Io…_ a Pichu mancava il fiato.

_ Vabeh, Machop…. Non abbiamo niente da perdere… diamo una lezione anche a lui e andiamo a casa…ok?_

_Certamen.._ Machop non riuscì a finire la frase. Pichu si ricordò della mossa che gli aveva insegnato il padre e… con un fulmine, mandò K.O. i criminali.

Subito,si precipitò sulla vittima…e rimase senza fiato vedendo che il malcapitato era una splendida Buneary rosa. I loro sguardi si incrociarono: non fiatarono neanche, ma, come se fossero stati comandati telepaticamente…di diressero verso la Piazza dove si teneva il concerto. Adesso Pichu provava quel sentimento: l’Amore.

Raggiunsero in poco la festa: danzarono, senza proferire parola, fino al termine del concerto, quando lei gli disse, con la voce più dolce che si potesse immaginare: _Ti amo_

_Anch’io… se posso, vorrei riaccompagnarti alla tua abitazione_ rispose Pichu, emozionato e…con le guance rosse.

_Io, vedi… non ho una casa. Sono orfana da quando avevo pochi mesi e… purtroppo, quei due dai quali mi hai salvata, prendevano sempre di mira i più deboli, compresa me. Perciò, anni fa…diedero fuoco alla mia tana._

_Se vuoi…ecco…puoi vivere da me_

Buneary acconsentì. Era scoccato l’amore.

La mattina seguente, il sole sorgeva nella Radura Cuore.Ma non come sempre : quel giorno, il sole emanava raggi rosa.

I due innamorati passarono la giornata ad ascoltare i Kricketune suonare. Stavano eseguendo “Il Lago degli Swanna†nella versione romantica, quando Pichu… baciò Buneary. Le emozioni dei due si fecero tempestose, questo è l’amore. Erano in preda al sentimento più potente dell’universo…. Iniziarono a brillare. In pochi istanti, i due cambiarono forma… adesso non c’erano più il piccolo Pichu e la timida Buneary… adesso, c’erano il piccolo Pikachu e la timida Lopunny. Ebbero molti figli, e sono tuttora innamorati. Questo è l’amore…Fineâ€

Cresselia chiuse il libro.

_E’… una storia commovente, Cresselia…ma perché me la hai raccontata?_

_Ma è logico, Darkrai… oggi è il 13 Febbraio. E voglio che tu faccia un regalo a Pikachu: portagli questa: è una Pietratuono… si evolverà  in uno splendido Raichu rosso, e Lopunny lo amerà  più di prima. E così, tu riconquisterai la tua Celebi._

_Grazie, Cresselia…_

_Di niente… è il mio lavoro, far sbocciare l’amore_

E così fu: Darkrai portò la Pietratuono a Pikachu, che si evolse in un Raichu rosso, rosso come il cuore… e Celebi si innamorò di lui, ancora.

Così, il giorno successivo, si aprì con un Darkrai blu che baciava la sua Celebi rosa.

Fine.

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Guest aladidrago

aladidrago

Lucciole e stelle

Era lì, sulla spiaggia, sdraiata a guardare le stelle.

<< Dai vai - mi ripetevo – ce la puoi fare. >>

Poi mi guardo, sorridendo. Rimasi immobilizzato dal suo sguardo e intimidito dal suo gesto di avvicinarmi a lei.

Mi sedetti vicino a lei rosso in volto, lo suppongo perché lei appena lo notò sorrise nel modo più bello che abbia mai visto.

Rimanemmo un po’ vicini a guardare le stelle (più lei che io, poiché continuavo a guardare la sabbia) e poi lei parlò.

“Guarda che belle†alzai lo sguardo e notai delle lucciole che danzavano su di noi.

Mi volsi verso di lei e vidi lo spettacolo più bello che avessi mai visto.

Lucy, la più bella ragazza del mondo che aveva conquistato il mio cuore, vestita di bianco rannicchiata a guardare le lucciole con occhi lucidi , meravigliata da quello spettacolo.

Lei si girò, mi sorrise di nuovo e la guardai talmente intensamente che ne fu intimidita credo, perché nascose la testa fra le gambe. Sussurrai il suo nome, a causa della secchezza che avevo in bocca per l’eccitamento di quello che stavo per fare.

Lei sollevò il suo viso, tutto rosso, e allora avvicinai le mie labbra alle sue battendo la mia timidezza. Non so se ero io o c’erano davvero, mi pare di aver sentito dei fuochi d’artificio.

Mi allontanai subito notando quello che avevo fatto e tentai di scusarmi, ma mi ritrovai lei che continuava a sorridermi e avvicinandosi donandomi un altro suo bacio.

Non so quanto durò quell’ultimo bacio perché il mondo si fermò e l’oscurità  ci avvolse, finche lei si allontano da me sorridendomi di nuovo e io allora mi alzai e urlai:

“Grazie lucciole e stelle per avermi donato la più bella serata della mia vita.â€

Mi volsi verso di lei, accorgendomi che mi prese la mano sorridendomi e mi avvinò di nuovo a lei. Continuammo a guardare le lucciole e le stelle che furono testimoni della nostra unione.

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Guest PokeLudoVictini26

PokeLudoVictini26

Continuo della storia *Da ''un'amica'' ad ''un amore''.

Chi sa se la rivedrò

Era una domanda che si ripeteva spesso,il povero Pikachu,che si era diviso dal suo amore Luna.Ripensando quel maledetto giorno in cui Pikachu e Luna si erano separati,e San Valentino era anche vicino.Aveva voluto realizzare una bella festa per lui e la sua Luna,ma il destino li ha divisi.

Chi sa gli manco

Era una domanda si ripeteva spesso,la povera Luna,che si era divisa dal suo amore Pikachu,e aveva appena capito che era il suo vero amore e che sarebbe stata sempre con lui.Ripensa sempre quelle lacrime che scendevano dagli occhi di Pikachu mentre correva dietro l'auto per non dividersi da lei.Sapeva che San Valentino era vicino e lo voleva trascorrere insime a lui e non qui a Unima,e anche se gli piaceva come regione,voleva stare con l'amore della sua vita.

la voglio vedere

Pikachu aveva deciso di mandare il suo regalo di San Valentino con il servizio posta Pidove.Prese uno scatolo e ci mise una scatola a forma di cuore con dei cioccolattini,un mazzo di rose rosse e blu ed un messaggio con su scritto: *vorrei rivederti ma so che non si può,ma ti mando questa scatola.Ti amo!*

Che bellissimo regalo

Ebbene si a Luna arrivò il pacco:prese i fiori,i cioccolattini e lesse il messaggio.Così volle ringraziarlo con un messaggio con su scritto:*Amore mio,grazie mille per i regali.Ti prometto che un giorno ci rivedremo.Ti amo anche io*

E non vedo proprio l'ora

Disse Pikachu quando lesse il messaggio,era su di giri,il cuore gli batteva forte...E con questa frase *un giorno ci rivedremo* andò in giro più felice.

*Una volta pubblicata, la storia non è modificabile, inoltre il regolamento non accetta racconti divisi in più parti, pertanto questa parte della storia non sarà  considerata nella valutazione*

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Kamitsure-Chan

L' amore che supera il tempo

Non conoscevo nulla sull' amore era un qualcosa di cui non avevo mai l' interesse di approfondire , di conoscere , di sperimentare.Lo vedevo ovunque , tra gli altri pokèmon selvatici , tra gli allenatori e anche tutti gli umani che vivono nella città  fuori dal bosco.

Vedevo , vedevo solamente quelle cose , l' affetto , il bisogno di essere vicini , anche i pianti e la disperazione, vedevo ma non sapevo nulla e non sapevo nemmeno cosa volessero dire veramente.

Fino a quel giorno almeno.

Mi presento , sono Gocchan una Gothita selvatica , vivo in un bosco , che gli umani hanno chiamato Bosco Girandola, da sola nella cava di un albero.

Passavo le mie giornate in modo normale , la mattina andavo nel laghetto a rinfrescarmi poi andavo sull albero in fondo al sentiero a raccogliere le mele , cose cosi

insomma.

Ero sempre sola però gli altri pokèmon mi evitavano , dicevano che ero strana e che portavo sfortuna.Per questo non avevo amici e passavo le giornate da sola , con i miei pensieri.

Un giorno andai al solito albero per raccogliere le mele, quando all improvviso comparve uno Scolipede da un cespuglio , e cominciò ad attaccarmi perchè disse che quello era il suo territorio.Ero terrorizzata , non avevo mai combattuto con un pokèmon, e non sapevo che fare se non scappare.Nella fuga inciampai in una radice e caddi a terra , lo Scolipede stava quasi per colpirmi quando all improvviso apparve un Timburr che colpii lo Scolipede con la sua trave e lo fece fuggire.

Per la prima volta un pokèmon fece qualcosa di gentile per me , mi sentivo strana il cuore mi batteva forte forte , mi sembrava tutto cosi irreale , non capivo più quello che succedeva.

Il Timburr si voltò verso di me e si presentò dicendo di chiamarsi Timby. Mi presentai anch'io a mia volta anche se balbettavo un pò dall emozione.

Da quel giorno tutto mi sembrò diverso , vivevo insieme a Timburr e tutto quello che un tempo mi sembrava banale e normale adesso aveva un qualcosa di più , un qualcosa di magico.

Timburr si prendeva sempre cura di me mi faceva sentire protetta e speciale allo stesso tempo , un calore che non avevo mai provato mi univa ad un altra metà 

e mi faceva sentire '' completa''.Andava tutto bene , nelle fiabe ora ci sarebbe stata la tanto ricercata frase '' vissero felici e contenti'' , ma un qualcosa di terribile stava per accadere.Eravamo sempre li , sotto quell albero di mele , quando un altro brutto epilogo stava per svolgersi, un allenatore passando di li ci vide tirò fuori uno strano strumento con cui sembrava che ci analizzasse , sembrava molto interessato a Timburr e disse un qualcosa come se volesse '' catturarlo''.All improvviso tirò fuori un pokèmon da una strana sfera e cominciò subito ad attaccarci , per difendermi Timburr mi lanciò dietro ad un cespuglio e andò contro il pokèmon. Restai impigliata nei rovi del cespuglio e quando riuscii a liberarmi e ad uscire non c era più nessuno. Mi trovavo di nuovo sola , scoppiai in lacrime e mi misi a correre per tutto il bosco in cerca di Timburr , ma non lo trovai .Rimasi sotto quell albero per anni , sotto la pioggia , e la neve con la speranza di poter riabbracciare il mio adorato Timburr , ero ormai diventata una Gothitelle e insieme al mio corpo crebbe anche il mio dolore.Ero ormai al limite , avevo perso ogni ragione di esistenza , ogni voglia di vivere guardavo quell albero , lo stesso con cui ho conosciuto e perso Timburr , e piangevo.

Arrivò un Kirlia , accompagnata da un allenatrice , a tirarmi fuori da quel baratro , mi convinse ad unirmi a loro e viaggiare per la regione e le varie palestre pokèmon. Con l aiuto dell allenatrice e del Kirlia riuscii a superare quella depressione e ad andare avanti, anche se c erano sempre dei momenti in cui mi perdevo tra i miei ricordi.

Passò un altro anno , l allenatrice era riuscita a conquistare le otto medaglie e ad entrare nella lega pokèmon, io ero diventata più forte e anche la mia amica Kirlia riuscù ad evolversi.

Inizziammo così il torneo e superammo tutti gli incontri fino ad arrivare alla finale.

Lo scontro era duro , ed entrambi gli allenatori rimasero con un pokèmon a testa. L allenatrice mandò me in campo e quando vidi il mio pokèmon avversario rimasi di stucco , non potevo crederci , ma lo riconobbi anche se si era evoluto fino al secondo stadio, era il mio adorato Timburr .

Mi riconobbe anche lui e insieme ci avvicinammo in lacrime , ci abbracciammo , e ci unimmo in un bacio.

Fù allora che capìì , che l amore è una forza che supera di gran lunga il tempo.

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Kekko95

Amare significa...

Camminavo per la strada,

I giardini erano bagnati dalla rugiada.

Una coltre di neve imbiancava i tetti,

e tutti gli innamorati stavano tra loro stretti.

Ero solo, senza compagnia,

immerso nella mia malinconia.

Era il giorno di San Valentino

e tutte le coppie si scambiavano un regalino.

Ma non è questo il significato di amare;

non vuol dire scambiarsi cioccolatini,

fiori e bigliettini,

messaggi e biscottini.

Amare

significa avere le farfalle nello stomaco,

che creano qui un vorticare caotico,

una sensazione che ha un che di terapeutico.

Amare

significa perseverare,

cercare la persona amata

anche se è da altri conquistata.

Amare

significa sognare.

Sognare lei, che ha riempito il tuo cuore

di uno strano e buffo sentimento: l' amore.

Amare

significa anche piangere.

Lacrime dolci, lacrime amare,

versarne tante da farti ansimare.

E mentre penso a tutto ciò,

come un vagabondo me ne vò,

nella mia casa carica di calore,

attendendo l' arrivo del vero AMORE

Fine.

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quillquill

-Hoenn <3-

Ormai era sera, Ivory guardava Marble negli occhi, il tenero Treecko guardava i due con aria curiosa, era un anno e mezzo che i 2 non si vedevano, tempo prima avevano intrapreso un viaggio per l'intera regione, entrambi 15enni, camminavano sulla spiaggia di Bluruvia, gli Wingull e i Pelipper volavano là  attorno come incantati, il Torchic di Marble uscì dalla pokéball e si mise a giocare con Treecko. Le stelle illuminavano il cielo blu come il manto di Kyogre e iniziò una conversazione:

Ivory - Sarà  anche sera, ma i tuoi occhi non sono cerulei come me li ricordavo, sono, hmm...muschio :)

Marble - Beh, io ti ricordavo più in carne, invece sei davvero cambiato, la tua voce è diversa, hai un corpo che fai invidia a il capopalestra Rudi, i tuoi capelli sono più neri di Darkrai e i tuoi occhi, non so...

Ivory - Aspetta aspetta aspetta ^^ non riesco a distinguere se questi sono complimenti o il contrario, ti stai forse dichiarando a me?

Marble - CHE COSA!!!! XD dai!!!!! Smettila!! Mi metti in imbarazzo!!!

Ivory- è al quanto strano, sei la mia migliore amica da sempre, mi sei mancata per tutto questo tempo, cosa vuoi che ti dica, sei speciale :)

Marble - Chi è qui che si sta dichiarando?? XD

Ivory - Dai smettila!! Hai visto che stelle? Sono magnifiche :)

Marble - Già  *squilla il *PokéNav* Mi scusi un attimo?

Ivory - Certo :)

*Marble si allontana*

*Ivory manda in campo Milotic*

Ivory - Milotic usa acquanello e poi Tornado!

Marble - Ma che diamine?? XD è magnifico, e poi MIlotic... è..Magnifico, io lo adoro!

Ivory- Io anche, ma adoro te di più....

Marble - Che cos..

Ivory - Hai visto abbiamo così tante cose in comune :)

Marble - Ad esempio?

Ivory - Siamo sulla stessa spiaggia, sotto lo stesso cielo e con gli stessi pensieri per la testa....

Marble - *ironicamente* Eh già , come no, potremmo essere gemelli separati alla nascita XD

Ivory - Beh, altrimenti, potremmo essere anime gemelle..

Marble - Ma io....

*BACIO*

*sorrisi*

FINE

​

Lo so, è una storia alquanto squallida -_-

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Midna

Il Primo Pokémon

Nella vita di ognuno di noi esistono tanti tipi di amore.

L'amore che una persona prova per un'altra; l'amore di una madre verso un figlio. L'amore sincero che si può provare in amicizia, pur mantenendo certi confini.

E poi, c'è anche l'amore tra allenatori e Pokémon.

Non avevo idea come e quando sarei partita per il mio viaggio, guardavo i bambini più grandi di me partire e immaginavo il giorno in cui io sarei diventata Allenatrice. Quel giorno non tardò ad arrivare.

Un bellissimo giorno di primavera tutto iniziò con una telefonata dal Centro Pokémon vicino casa. Così lasciai la casa di corsa, dimenticando perfino di fare colazione, impaziente di sapere di cosa si trattava.

Arrivata trovai il professore Elf davanti l'entrata dell'edificio, guardando in ogni direzione evidentemente aspettando il mio arrivo.

"Sono qui" dissi, sorridente ed impaziente, quando fui abbastanza vicina da farmi sentire.

"Ah ecco, finalmente. Certo, ce ne hai messo di tempo!" mi rimproverò. Quanta fretta.

"In ogni caso il professore Elf vuole che ti dia questo. Tienilo, curano e progettilo."

Mi porse un uovo bianco con dei motivi ad anelli blu e rossi. Era grazioso.

Ringraziai, senza capire il perchè effettivamente l'aveva affidato proprio a me.

Qualche giorno dopo decisi di cominciare il mio viaggio per Jotho e decisi di portare con me l'uovo che mi era stato affidato. Era stipato con cura nel mio zaino insieme a tutti gli altri oggetti che potevano servirmi lungo il cammino.

Ci furuno molte battaglie, perse e vinte, e le medaglie vinte continuavano ad aumentare.

Ero a Amarantopoli quando l'uovo si schiuse: ero in una pensione, intenta a riposare per la notte prima di partire il giorno dopo per continuare il viaggio, mettendo a posto le mie cose sparse per la camera in cui alloggiavo.

Sentii l'uovo scricchiolare quando in pochi minuti uscì un esserio che manteneva parte del suo uovo a comprirne il corpo, di colore giallo paglierino, con 5 punte sulla testa.

togepriiiiiiiiiiii

Eri così bello da sembrare un bambino. Mi innamorai subito di te.

Chiamai subito Elm per riferire quanto successo, in preda all'euforia.

Ma sai, Togepi, quello è stato un giorno bellissimo. Non avevo mai assistito alla nascita di un Pokémon, fino ad allora non sapevo cosa si provava. Il professore Elm mi concesse di tenerti ed allevarti: in poco tempo diventai come una mamma, per te. E io avevo ripreso il mio viaggio e pian piano cominciai a conoscere i tuoi reali poteri, mostrandomi quando quell'esserino poteva essere forte.

Abbiamo battuto perfino la Lega! E' stato meraviglioso.

Ma è stato meno meraviglioso quando fu il tempo della tua evoluzione: il mio adorabile Togepi era diventato un Togetic, quando ormai il mio viaggio era concluso. Avevo deciso di ritirarmi dalle lotte e allo stesso tempo avevo deciso di lasciarti andare. Così, pochi giorni prima di tornare definitivamente a casa decisi di fare un ultima tappa proprio ad Amarantopoli, precisamente alla Torre di Latta. Quel giorno avevo deciso che per te era meglio andare e ti lascia la, ed Amarantopoli era alquanto significativa in quanto eri nato proprio in quella città .

Sono passati parecchi anni e oggi, 14 Febbraio, riguardo le foto di quei tempi meravigliosi e ricordo tutto come se fosse ieri. Mi chiedo cosa hai fatto dopo quel giorno.

Sai, era il 14 febbraio anche il giorno in cui ti lasciai andare via alla Torre di Latta: ed era mia tradizione, ormai, ogni anno tornare alla Torre anche solo per guardare il sole tramontare.

E oggi, mi trovo ancora qui, alla Torre di Latta, tantissimi anni dopo.

"Forse è meglio di tornare a casa" mio marito mi scuosse dai pensieri. Si era affacciato alla torre, il sole illuminava fioccamente le rughe lungo il suo viso.

"Si, hai ragione" sorrisi destandomi dai ricordi, per andare.

Eravamo intenti ad uscire lungo il vialone pieno di foglie cadute, dipinte dei colori dell'autunno, quando ci fu un canto meraviglioso nell'aria, che subito ci donò pace e senerità .

"Il canto di Togekiss", disse mio marito, dopo un pò, riconoscendo quella melodia.

Mi guardai intorno cercando il Togekiss con lo sguardo, ma non lo trovai da nessuna parte, nonostante il canto era ancora diffuso nell'aria, prima di affievolire, e sparire.

"Grazie" dissi, con una lacrima sul viso avviandomi verso l'uscita del viale.

Eri semplicemente un Pokémon, ed eri riuscito a donarmi amore in tutti quegli anni, amore che non avevo dimenticato. Mi avevi insegnato tante cose che portai con me nel corso della mia vita.

Mi avevi insegnato che l'amore non era solo quel sentimento che si prova solo verso una persona amata. Ma era anche altro.

L'amore di lasciarti vivere la tua vita, fuori dalla mia.

L'amore di una semplice allenatrice bambina verso il suo primo Pokémon.

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Guest _Swampert97_

_SWAMPERT97_

IL GIOCO DELL'AMORE

Ormai era calato il tramonto. Ash si stava ritirando nel suo sacco a pelo per passare la notte dopo una lunga giornata di allenamento assieme ai suoi due inseparabili amici Iris e Spighetto.

"buonanotte, ragazzi." disse Spighetto.

Iris sorrise, salì su un albero lì vicino e, affiancata dal suo amico Axew, si addormentò in pochi secondi.

Axew però quella notte non era tranquillo e si agitava in continuazione. quindi aprì gli occhi e scese dall'albero. poi fece qualche passo più in la guardando la Luna splendere in cielo.

Pikachu se ne accorse e lo affiancò. "cos'è che ti turba?" disse.

"lasciami stare, non è affare che ti riguarda." lo scacciò Axew.

"ma perché? qual è la causa?" chiese Pikachu preoccupato.

"insomma, ti ho detto di lasciarmi stare!" gridò Axew, svegliando i tre ragazzi.

"Axew, che cos'hai?" chiese Iris scendendo dall'albero.

Axew scoppiò in lacrime e scappò.

"ehi... dove vai!?" gridò Iris al suo pokémon, poi lo inseguì.

"ehi, Iris!" intervenne Spighetto.

"che c'è?" la ragazza si fermò.

"lascialo stare. tornerà  presto." la rassicurò l'intenditore.

"ne sei proprio sicuro?" chiese preoccupata Iris.

"si. so riconoscere quel genere di pianto. c'è qualcosa dentro di lui che non va, ma presto se ne libererà . fidati delle mie parole, sono un intenditore di pokémon." concluse Spighetto.

Ash si abbassò su Pikachu chiedendogli "ehi, tu hai capito cosa è preso ad Axew?" ma ovviamente il Pokémon topo non poteva rispondergli, non parlando la sua lingua.

"sapete, i pokémon sono molto più affiatati tra loro che con gli esseri umani. quindi sarebbe meglio che se ne occupino i nostri pokémon." disse Spighetto.

"nel bel mezzo della notte?" disse Ash.

"certo! non vedo perché no! la notte crea atmosfere magiche, i nostri pokémon non potranno che essere felici di tutto ciò!" disse l'intenditore con aria di giudizio.

"certo. ma dobbiamo scegliere dei pokémon adatti. Pikachu, tu te la senti?" chiese Ash.

Pikachu annuì.

"voglio dare una mano anch'io. Emolga, vieni fuori!" Iris svegliò la sua Emolga. "devi aiutarci, capito? fatti spiegare tutto da Pikachu!" ordinò Iris. ma Emolga non voleva saperne, e tornò nella sua pokè ball. "come al solito. e Excadrill non mi sembra molto adatto per le questioni sentimentali." concluse la ragazza.

"secondo me Snivy può aiutare Axew. e se nel cuore della notte dovessero incontrare qualche Pokémon feroce? Pikachu e Snivy potrebbero aiutarlo!" disse Ash, tirando fuori un' indifferente Snivy.

"Dwebble, abbiamo bisogno anche di te!" Spighetto tirò fuori il suo pokémon.

"sbrighiamoci, il tempo stringe! andate, amici!" ordinò Iris. i tre pokémon partirono.

Axew nel frattempo era arrivato davanti ad un albero gigante. "questa volta..." cominciò a prendere a testate l'albero. "questa volta... andrà  diversamente. io sono un pokémon forte, e lei deve venire da me. io la amo, e questo è il minimo che posso fare per lei."

le testate però fecero uscire una Meloetta curiosa.

"M-Meloetta... sei proprio tu!?" chiese Axew incredulo.

"Axew?" chiese Meloetta.

Axew arrossì "si, sono io..."

un Krokorok si interpose fra i due "ehi, damerino, che cosa vuoi da smuoverci la casa durante la notte, eh? lascia in pace Mely! lei è solo mia!"

"senti... io e Meloetta abbiamo una questione da risolvere. per favore, lasciami parlare un attimo con lei!" disse Axew.

"no! io non ti conosco e non faccio avvicinare Mely a nessuno che non conosco, è chiaro?" lo minacciò il prepotente pokémon.

"può darsi che tu non mi conosca, ma io... beh, io sono un amico di Meloetta." disse Axew.

"cosa? è vero ciò che dice, Mely?" chiese Krokorok a Meloetta.

"scherzi? è un ragazzino che ho conosciuto tempo fa, ma non mi importa mica qualcosa di lui!"

a sentire quelle parole, Axew si sentì il cuore spezzato. "Meloetta..." provò a camminare, anche se aveva un' espressione visibilmente triste.

"lasciala stare! per di più mi hai detto una fandonia! vattene via, impiastro!" gridò Krokorok, usando pietrataglio sul pokémon drago.

"Meloetta... ma perché?" chiese Axew riprendendosi dal colpo.

"non ti basta, eh microbo?" Krokorok stava per lanciare un altro attacco, ma Meloetta si frappose tra i due.

"fermati! siamo nel cuore della notte, non puoi scatenare il putiferio adesso. facciamo così: domani avrete un incontro, e lì ti sfogherai, ok?" propose Meloetta.

"e va bene." si calmò Krokorok.

"i-io..." scappò via in lacrime.

"ah, è andata così, quindi..." disse Dwebble.

"tsk. lo dicevo io che quell' Axew non è degno di essere un pokémon drago. è troppo fragile!" disse Snivy facendo spallucce.

"ehi, non parlare così di lui!" la contraddisse Pikachu.

"ehi, ma quello non è Axew?" esclamò Dwebble sorpreso. videro che stava correndo con le lacrime agli occhi.

"Axew, dove vai?" tentò di fermarlo Pikachu, ma non vi fu verso. Axew gli passò oltre come se niente fosse.

"ci penso io..." disse Snivy. usò frustata per riprenderlo. Axew continuava a dimenarsi e a singhiozzare.

“che cos’hai? Ci vuoi dire qual è il problema?†chiese Pikachu.

“lasciami, Snivy! Userò Ira di Drago!†minacciò Axew.

Sopraggiunsero i loro allenatori.

“Pikachu, Snivy, ecco dov’eravate!†disse Ash.

“non vi vedevamo da un bel pezzo, abbiamo cominciato a preoccuparci. Cosa c’è, Axew?†Iris prese in braccio il piccolo Pokémon in lacrime.

“grazie Snivy, scusa se ti abbiamo fatto svegliare…†disse Ash richiamando nella poké ball la serpe verde.

Axew fece finta che tutto si fosse calmato, così si sforzò di smettere di piangere e si addormentò.

Pikachu però lo guardava strano.

“su, torniamo al campeggio. è notte fonda, e la bassa temperatura potrebbe aver spento il fuoco. Sbrighiamoci prima di finire congelati.†Disse Spighetto.

“andiamo.†Disse Iris, visibilmente triste.

Tornati al campeggio, Iris fece per far ritornare Axew nella sua poké ball “non dovrai più scappare, rimani dentro. Ho paura che ti succeda qualcosa…â€

Axew fece cenno di non volerne sapere e si infilò tra i capelli della ragazza.

“Axew…â€

“dobbiamo assolutamente fare qualcosa. Dobbiamo scoprire cos’è che lo turba tanto.†Intervenne Spighetto.

“yawn… si, ma ora ho un sonno… se ne parla domattina, ok?†disse Ash sbadigliando.

I tre si misero a dormire.

La mattina dopo Axew non era scappato. Stava dormendo.

“ehi, Axew…†fece Iris, per svegliarlo.

Axew prima sbadigliò, poi sgranò gli occhi, per infine saltare via dalle braccia di Iris e scappare.

Pikachu lo seguì.

“Pikachu! Aspetta…†disse Ash.

“Dwebble!†lo tirò fuori Spighetto.

“d’accordo, facciamo la stessa cosa di ieri. Snivy, vieni anche tu!†continuò Ash.

“sarà  meglio seguirli, sono un po’ preoccupata…†disse Iris portandosi un’ unghia alla bocca.

“si, ma teniamoci a distanza.†Disse Spighetto.

Axew giunse di nuovo alla tana di Krokorok e Meloetta, seguito da Pikachu, Snivy e Dwebble.

“oh, alla fine ti sei fatto coraggio! Non pensavo che saresti venuto! Allora, vogliamo cominciare?†lo provocò Krokorok.

“certo! Fatti sotto!†lo seguì Axew.

“pietrataglio!†gridò il coccodrillo, scagliando l’attacco contro l’avversario.

“ira di drago!†l’attacco di Axew era più potente, così distrusse le pietre riducendole in cenere. Ma non era finita qui: ira di drago si stava dirigendo pericolosamente verso Krokorok.

“non penserai di fermarmi così facilmente, spero!†Krokorok usò sgranocchio annullando il colpo del piccolo drago, poi si immerse nella terra.

“devo mantenere la calma…†disse Axew.

“eccomi qua!†Krokorok spuntò alle spalle di Axew e usò nuovamente pietrataglio, colpendolo in pieno stavolta.

“ehi, eccoli la!†gridò Iris ai suoi compagni.

“ma non è solo! Sta lottando contro un Krokorok!†aggiunse Ash.

“ma quel pokémon a bordo campo è… un rarissimo Meloetta!†disse Spighetto meravigliato.

“Meloetta? Che pokémon è?†disse Ash, tirando fuori il pokédex. Dopo aver sentito la spiegazione, capì chi aveva di fronte.

“tsk! Non ci vuole un genio per battere quel Krokorok! L’avrei già  fatto fuori da mezz’ora, io!†si vantò Snivy.

“certo, perché tu sei un tipo erba! Mettiti nei miei panni!†protestò Pikachu.

“smettetela di litigare, dobbiamo cercare di capirci qualcosa in questa storia.†Li fermò Dwebble.

“è finita, damerino!†gridò Krokorok, intenzionato a usare megapugno di Axew per finirlo.

“no, fermati!†intervenne Iris disperata. “lascia stare il mio Axew, capito? Vieni fuori, Excadrill!†Iris era infuriata.

“ma che fai, Iris!†gridarono Ash e Spighetto all’unisono.

Krokorok fermò il colpo e rise contro Axew “bene, ti fai anche difendere dalla tua allenatrice, eh? Un vero pokémon non si lascia sottomettere dagli umani!â€

“invece ti sbagli.†Si rialzò Axew. Quest’ultimo fece cenno a Iris di ritirare Excadrill, come a far intendere che non vi era bisogno del suo aiuto. “ora ti faccio vedere io cosa può fare la collaborazione tra pokémon e persone, sbruffone!†Axew, infuriato, usò oltraggio colpendo duramente e ripetutamente Krokorok, mettendolo definitivamente K.O.

Krokorok riuscì a dire un’ultima cosa, prima di scappare vergognosamente sotto terra “m…ma come hai fatto a prendere tutta questa energia…†detto questo sparì sotto terra.

“Axew…†disse Iris.

Axew sorrise, dopodiché si voltò verso Meloetta. “allora, ti è bastata questa dimostrazione?â€

“tsk! Sappi che non mi sei mai piaciuto, e neanche ora che hai battuto il mio Kroko le cose cambiano tra di noi! Rimarrai sempre un perdente!†ribatté Meloetta.

“che cosa?†Axew si sentì veramente ferito.

Snivy intervenne “ehi, ma come ti permetti di dire queste cose a un povero pokémon che ha lottato per il tuo amore, eh? Perfino io, che ho un cuore di ghiaccio, avrei accettato il suo amore! Ha fatto di tutto per conquistarti, perché non vuoi ricambiarlo!?â€

“questo lo capisco, ma è brutto fuori.†Disse Meloetta con aria antipatica.

“senti. In amore non conta l’aspetto esteriore, ma quello interiore. Se impari ad amare gli altri come sono dentro, sarai più accettata tu stessa dagli altri, ma soprattutto da te.†Intervenne Iris. Aveva capito tutto.

Quelle parole colpirono Meloetta in fondo al cuore, rompendo il guscio di ghiaccio che Krokorok aveva creato intorno a lei. Meloetta abbracciò Axew felice.

Axew ora piangeva di gioia, e tutti erano finalmente felici.

“ora ho capito come funziona il gioco dell’amore, Axew. Ti voglio bene.†disse Meloetta, sempre abbracciata ad Axew.

“anch’io. E te ne vorrò per sempre.†Chiuse gli occhi stringendola tra le sue braccia.

Tutti si commossero davanti a quella scena d’amore, perfino a Snivy cadde una lacrima, ma è ora che le più grandi lacrime dovevano venire.

Iris si avvicinò ai due dicendo “Axew, sono contentissima che tu abbia trovato il tuo amore. Però… lo sai, vero? io ho bisogno di te per realizzare i miei e i tuoi sogni.â€

Axew si intristì “Meloetta, c’è una cosa di cui devo parlarti. La mia allenatrice, Iris, non abita qui, siamo solo di passaggio. Perciò non posso rimanere qui. Devo purtroppo andarmene con lei.â€

Meloetta comprese, e rispose, a sorpresa di tutti “vai dove ti porta il cuore. Se il tuo cuore è legato a quella ragazza, allora fai pure, io non ho niente in contrario. Anzi, sarò felice per te. Ti auguro un futuro felice con i tuoi amici. Ma ricordati che rimarrai sempre nel mio cuore.â€

FINE.

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Spero vi piaccia °_°'

HyperSamurott

Red e Yellow (l'inizio di tutto)

Red era un ragazzo di 13 anni con un grande sogno: diventare l'allenatore migliore di tutti!

Un giorno, mentre si recava al laboratorio del prof. Oak, incontra una ragazza bellissima, alta, occhi marroni e capelli biondi.

Red se ne innamorò e iniziò a cercarla nei pressi della cittadina di Biancavilla ma senza risultati.

Passarono molti giorni e Red ottenne il Pokèdex dal prof. Oak, quest'ultimo però aveva esaurito tutti i pokèmon iniziali, per questo motivo Red decise di catturare da solo il suo primo Pokèmon.

Cercò per molto tempo ma non trovò nulla.

Decise di fare una pausa pranzo e si sedette all'ombra di un albero pieno di frutti.

Lì vide la ragazza bionda di cui era innamorato.

Gli andò vicino e disse:" C-C-Ciao, io sono Red e voglio diventare un maestro pokèmon"

La ragazza lo vide e si emozionò.

Lei non aveva mai visto un ragazzo così bello: capelli castani,occhi marroni,alto, indossava una giacchetta rossa con una maglia nero e un bel cappello rosso e bianco che gli copriva i capelli lucenti.

La ragazza, balbettando un po' per l'emozione, rispose:" C-Ciao, io sono Y-Y-Yellow!F-Felice di c-c-conoscerti!"

I due parlarono fino a sera.

Ad un certo punto, i due si guardarono negli occhi, arrossirono, e sotto il cielo stellato si baciarono!

I due erano molto felici insieme,belli,giovani e innamorati!

Un giorno,Red fu chiamato dal prof. Oak!

I due fidanzati andarono verso il laboratorio ma si fermarono improvvisamente.

Il professore corse verso di loro ,consegnò una pokèball a Red e disse:" Red, dentro la pokèball c'è un Charmander, un pokèmon molto forte! scusate ma ora devo scappare!" e detto questo sparì tra gli alberi.

I due ragazzi, incuriositi, fecero uscire il pokèmon: questo era un draghetto tutto pepe e decisero di fare una lotta pokèmon.

Yellow mandò in campo il suo Pikachu mentre Red usò Charmander.

La lotta iniziò e Pikachu usò subito tuonoshock, mettendo al tappeto Charmander.

Yellow disse:" Hai ancora molto da imparare!" ma Red disse :"Sarà  anche così, ma con te al mio fianco mi sento il migliore" e detto questo, i due si baciarono con molta passione.

Però, dopo un paio di mesi, il padre di Red scoprì la sua relazione con la ragazza e si adirò col figlio.

Red fu obbligato a dover rinunciare alla sua amata Yellow, ma non si arrese e la incontrò altre volte.

Il padre, adirato col figlio, decide di sfidare Yellow e Red.

I due accettarono la sfida e mandarono i rispettivi pokèmon.

Giovanni, il padre di Red, mandò in campo i suoi Nidoking e Nidoqueen.

I ragazzi, sebbene l'inferiorità  dei loro pokèmon, riuscirono a tenere testa a Giovanni grazie all'amore e alla grande fiducia che i due si dimostravano a vicenda.

"E' finita ragazzi!Andate mie prediletti, usate Iper-Raggio!†disse Giovanni.

Red si lanciò verso Yellow per difenderla dal colpo.

Ci riuscì, ma a causa del duro colpo, lui svenne.

Giovanni aveva vinto e sparì nel nulla.

Yellow portò il fidanzato a casa, gli lasciò un biglietto e se ne andò.

Appena Red riprese i sensi, trovò il biglietto di Yellow e lo lesse.

Lei aveva scritto: Red, ti amo tantissimo ma non posso sopportare di vederti soffrire a causa mia! Ho deciso. Sparirò per sempre dalla tua vita! Mi dispiace, la scelta è stata dolorosa anche per me, ma non ho altra scelta!Tu devi realizzare il tuo sogno, fallo per me. Ti prego Red, Dimenticami!â€

Finito di leggere, Red pianse moltissimo e prese una decisine:decise di partire per un lungo viaggio per realizzare il suo desiderio e per far felice la ragazza amata! Ma Red non dimenticò la sua Yellow, non poteva e non voleva farlo, per questo motivo portò sempre con se delle foto in cui erano presenti lei e la sua amata.

Sono passati circa dieci anni da quel giorno e Red sta ancora viaggiando per il mondo, ma non lo fa per diventare sempre più forte, viaggi con la speranza di rincontrare la bellissima Yellow, da lui tanto amata e da quel giorno sempre nei suoi pensieri

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Cherrim93

Yandere

Eccolo, non si ferma, continua... sta continuando... sta martellando come al solito...

Basta! Basta! Non lo sopporto più! Fa male... fa troppo male.

Lui... sarà  mai possibile che sia proprio lui a farmi soffrire così?

Da quando mi ha sorriso quel giorno, non me lo sono più tolto dalla testa.

Pensavo continuamente a lui, non c'è mai stato un istante in cui tutti i miei pensieri non fossero rivolti unicamente a lui.

"Cosa sta facendo ora?" o "Starà  pensando anche lui a me?" oppure "Chissà  come sta adesso": erano queste le domande, gli innocenti timori che affliggevano la mia mente... e il mio cuore.

Il mio cuore... da quel giorno, dal giorno in cui è accaduto tutto, non ha mai smesso di battere forte, sempre più forte, fino a farmi sentire il petto dolorante, come se da un momento all'altro potesse scoppiare.

Possibile che tutto questo sia proprio quella cosa che chiamano "Amore"?

Quel sentimento dal gusto agrodolce, protagonista di mille e più racconti, storie e poesie, elogiato dagli scrittori e dagli artisti di tutti i tempi?

Eppure, ho sempre pensato che quando si è innamorati, si provasse solo felicità , ma quello che stavo provando non mi rendeva per niente felice.

Sarà  perché sino ad ora, mi sono sempre mostrata distaccata, per colpa della mia timidezza, e questo vortice di emozioni mi stava poco a poco distruggendo.

Oggi è il 14 Febbraio.

Eccolo, eccolo lì, è insieme alla solita ragazza; stanno sorridendo.

Ahh, il mio petto! Che male! E' come se il mio cuore stesse piangendo, gridando dalla sofferenza. E io... continuo ad osservarli da lontano, senza fiatare, senza esternare le mie emozioni, soffrendo, come al solito.

Il cielo sta iniziando a farsi grigio: sta per piovere.

Si allontanano, l'uno dall'altra; lui sta tenendo in mano delle rose.

Se ne sta andando, ma io non voglio vedermelo scomparire come al solito... voglio seguirlo!

Si rifugia dentro un vecchio edificio abbandonato, lo seguo.

Poco prima che si chiuda la porta, entro dentro.

Inizia a voltarsi, è leggermente bagnato, e continua a tenere in mano il mazzo di rose.

Mi guarda, mi osserva, mi sorride...

No! No! Non lo posso sopportare! Fa troppo male!

Non riesco a guardarlo negli occhi, se lo facessi, sento che non riuscirei a trattenere le lacrime; sto soffrendo troppo!

Non riesco a stare calma, sento di dover fare qualcosa, DEVO fare qualcosa.

I miei occhi si posano su una piccola asta di metallo... le mie braccia si muovono automaticamente... prendono quel pezzo di ferro.

Il suo volto sembra spaventato, i suoi occhi mi osservano con timore, il suo sguardo mostra terrore.

Mi avvicino con l'asta.

Un colpo, due colpi, tre, quattro...

Si sente un tonfo: lui è caduto, lì, a terra.

I petali rossi cadono uno ad uno, confondendosi con il rosso che si sparge per terra...

Sangue! Del sangue sta coprendo il pavimento, rosso come le rose, rose rosse come il sangue.

Là , insieme alle rose, insieme al sangue, in mezzo a tutto quel rosso, noto un biglietto.

Lo raccolgo, lo osservo incredula: è indirizzato a me!

Inizio a leggerlo, la voce mi trema, non ci posso credere...

"Felice San Valentino".

Le mie gambe cedono, cado a terra, esausta.

A questo punto, tutto quello che ho tenuto dentro, finora, lo butto fuori, in un pianto isterico.

Grido, strillo, urlo, con le lacrime che non smettono di scendere, sembra che niente possa fermarle.

Mi stendo, accanto a lui, oramai pallido, privo di vita.

Avvicino le mie labbra al suo orecchio e dolcemente gli sussurro "Ti amo".

Ti amo... se solo le avessi dette prima queste due parole, piccole, ma cariche di significato, probabilmente si sarebbe evitata una tragedia del genere.

Allora mi addormento, accanto a lui, in quel letto rosso di morte e amore. Gli rimango vicina, senza mai lasciarlo; non voglio mai più aprire gli occhi.

"Preferisco morire e starti accanto in eterno, piuttosto che vivere una vita oramai priva di significato, per poi commettere, probabilmente, un errore del genere e continuare a soffrire, come ho sofferto finora... ma è stata colpa mia; non ho saputo controllare questi miei sentimenti, tant'è che hanno preso il sopravvento su di me, senza lasciarmi alcuna possibilità  di fuga... e guarda com'è finita: In tragedia! Ho commesso un grande errore, un peccato! Spero solo tu possa perdonarmi, anche se è troppo tardi".

E pronunciando queste parole, rimango lì, immobile, concedendomi al sonno eterno, insieme alla persona che amo.

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L'amore tra allenatori di pokemon

<< Je t'aime >> e quello che le disse Paul a Lucinda mentre si tenevano per mano

anchio disse lei guardandolo intensamente: "Paul?"disse lei quasi sussurando

Si?disse lui vedendola tutta rossa sapeva già  cosa volesse la ragazza quindi

le alzò il viso e la baciò sarebbero rimasti lì per molto ma

Vera e Drew stavano ancora litigando mentre arrivarono nel luogo dove Lucinda e Paul

si stavano baciando OH! scusate e che Drew....io...litigavamo...scusate...be ciao disse Vera

prendendo Drew per la mano,il ragazzo continuava a guardarla male mentre Vera stava per scoppiare a piangere

**non ce la faccio più basta,basta,basta, devo dimenticarmi di lui al più presto non ce la faccio ma Max mi ha detto di dirgli ciò che provo dal profondo però IO e DREW non smettiamo di litigare da quando ci incontriamo finchè non siamo molto lontani** pensava vera e una lacrima le scese sul volto e gli occhi di drew si spalancarono non aveva mai visto vera piangere**cos'ho fatto? vera piange...io non volevo e colpa mia mi devo scusaare?No non devo anche se piange lei è furba potrebbe fingere di piangere così che io mi scusi e lei salterrebbe di gioia...no vera non lo farebbe mai!Ma perchè pensavo che lei fosse solo una mia rivale perchè mi sta tanto a cuore?che io mi sia innamorato,proprio di lei,si lei e speciale per chiunque non solo per me,io allora la amo e per questo che il mio cuore batte forte quando sono con lei e quando mi arrabbio e il mio cuore mi dole e che lei mi piace non mi piace vederla soffrire...si lei è la mia Vera la faro smettere di piangere e mi d-d-d-dichiarerò forse**pensava Drew guardandola piangere era solo quello che gli faceva male... V-v-v-vera....disse il ragazzo pallido e Vera lo guardò e si buttò fra le sue braccia e comminciò a piangere non riusciva a smettere era tutto quello che non aveva pianto,quello che lei ignorava di più al mondo essere cocolata,quando era nato max i suoi genitori si erano come dimminticati di lei e a lei comminciò a dimenticarsi come erano le carezze i sorisi sinceri,in quel momento Drew l'abbraccio e comminciò ad accarezzarla,allora vera lo strinse di più e il tempo per quei due si era fermato quel momento era solo per loro più nessuno gli avrebbe disturbati anche questa volta c'è un ma di mezzo...Drew domani e SAN.VALENTINO ti posso regalare dei cioccolatini?chiese vera arrossendo con le lacrime che scendevano ancora

certo disse Drew sorridendole e cntinuando ad abbracciandola e coccolandola e la cosa a Vera non dispiaceva Il giorno dopo.Drew....ciao disse vera arrossendo leggermente

Drew invece la guardava ricordando il giorno prima e,nella sua testa sembrava di scoppiare di felicità ,ricambiò il saluto con la mano si avvicino a vera che stava per dargli i cioccolatini e dirgli qualcosa,le diede una rosa rossa e bacio Vera.

Lucinda stava cercando Paul per dargli i cioccolatini ma Paul non si faceva vedere e Lucinda cominciava a rattristarsi ma qualcuno da dietro le tappo gli occhi e la fece sedere per terra e la fece girare verso di lui le stappo gli occhi e vide lucinda quasi terrorizatta e una lacrime le scese su una guarda e saltò su Paul che la guardava quasi si fosse suicidato,vedere Lucinda che piangeva e allo stesso tempo gli saltava adosso e stava per baciarlo ma prima buon san valentino amore disse lei.

Misty guardava Ash,era appena arrivata in città  e appena entrò in un centro pokémon e vide subito Ash.Ciao gli disse e Ash la saluto e andò ad abbracciarla,era la prima volta che lui l'abbracciava**che sto facendo perchè l'abbraccio e perchè mi sento il cuore che batte forte**pensava ash sentendo che la ragazza ricambiò l'abbraccio,Ash ti devo dire una cosa...**glielo devo dire devo dirgli che lo amo manca solo un giorno per S.Valentino**ecco tu mi piaci vorresti tu...passarlo con me?chiese lei arrossendo dello stesso coolore del suo abito,s-si disse lui rosso rosso ti amo disse poi il ragazzo arrossendo ancora di più.un giorno prima di S.valentino Ash e MIsty camminavano mano nella mano e un sacco di ragazzi comminciavano a guardarlo male ma a llui non importava lui aveva Misty la sua unica luce.Il giorno di S.Valentino Ash cercava Misty e la trovonel giardino del pokemon center Misty la chiamò Ash lei si girò di scatto e vide il ragazzo che le correva in contro lei si alzòe comminciò a correre verso di lui e appena erano vicini lui la baciò e lei appena il bacio si sciolse gli disse Ash Te quiero,te quiero mucho disse la ragazza imbarazzata e il ragazzo le disse buonn San Valentino amore.

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Dark_Umbreon

30 anni in 4 minuti circa

Narra la protagonista :

<< Che vergogna , non ci posso credere che brutta figura , tutti stanno ridendo di me . Vorrei sparire , mi guardavano tutti , persone e Pokemon , soprattutto lui , rideva di me …>>

<< in fondo cosa mi potevo aspettare , tutto era andato storto fin’ora , cosa speravo che sarebbe cambiato ?? infondo San Valentino è la festa degli innamorati no ?? e lì nessuno era innamorato di me , non mi avevano mai accettato , perche lo avrebbero dovuto fare ora . Guardami , sono bagnata dalla testa ai piedi di Punch e tutti , perfino Ash ride di me … >>

<< oh , scusate non mi sono presentata , non che importasse a qualcuno ma il mio nome è Vera e vivo nella città  di Duefoglie e anche se so che pochi avranno voglia di leggerla, questa è la mia storia :

Sin da quando ero piccola la mia famiglia mi aveva sempre adorato, ero cresciuta in un mondo di rose e fiori con mia madre Delia , mio padre Giovanni e il mio fratellino Max . Tutto andava bene finché non incominciò la prima elementare , ero contenta di andare a scuola , avrei fatto amicizia con tante nuove amichette ma mi sbagliavo …

Inizialmente feci amicizia con una bambina di nome Lucinda , andavamo d’accordo finché non arrivò in classe una bambina di nome Misty , prese subito in simpatia Lucinda e Iris , un’altra bambina della classe , ma non me . E così spesso venivo esclusa , Lucinda voleva essere mia amica ma Misty glielo impediva , diceva << Non stare con la sfigata >> , ora ci penso e può sembrare strano , ma i bambini possono essere davvero cattivi sai ? , cosi esclusa dalle ragazze cercai di fare amicizia con i ragazzi , loro erano gentili , ma allora non erano quello che cercavo . Diventai subito amica di un bambino di nome Drew , e ben presto anche migliori amici ,ma lui non mi interessava , infatti a me interessava l’amicizia del bambino più popolare e più carino della classe : Ash Katchum . Ma lui non sembrava notarmi , anzi si era innamorato di Misty che nel frattempo non faceva altro che maltrattarmi , ero troppo assolta in tutte le cose brutte che mi succedevano che non feci caso a Drew che nel frattempo cercava di starmi sempre più vicino .

Iniziai a rifiutarmi di andare a scuola e così i miei genitori , preoccupati per me , mi mandarono da un psicologo , ma neanche lui sapeva cosa mi succedeva . Avevo paura di raccontare .

Le cose sembravano andare meglio quando un giorno , in seconda elementare , la maestra portò in classe un Pokemon dicendo che da quel giorno in poi ne avremmo potuto portare uno anche noi a scuola . Con questa scusa cercai di intrattenere una discussione con le mie “ Compagne “ ma ricevetti solo un’ulteriore rifiuto .

Avevo deciso di parlare con mia madre ma neanche lei sapeva che fare , così gli chiesi se potevo avere anchio un Pokemon , ma la risposta fu un secco NO

Gli anni passavano e i soprusi continuavano , ne ricordo due in particolare che mi fece Misty :

il primo avvenne in 4 elementare , quando ero ormai migliore amica di Drew e perciò , visto che ero rifiutata dalle ragazze , passavo tutto il mio tempo con lui . Cosi Misty tirò fuori il fatto che eravamo fidanzati , provocando l’ilarità  generale e tantissimi insulti per me , mentre Drew non sembrava preoccuparsene , oggi mi sembra una cosa stupida , ma non parlai con Drew , l’unico che mi accettava per più di 6 mesi . Alla fine feci pace , non ce la facevo più a vederlo piangere … per me .

il secondo atto di pura crudeltà  che mi fece Misty fu in 1 media quando , non so come , riuscì a togliermi i miei amici maschi , io ero troppo buona per oppormi e così l’unico amico che mi rimaneva era Drew …

Raccontai di nuovo tutto a mia madre che sta volta era furiosa , ma non con loro , con me !!...

<< Senti Vera , Io ti voglio bene , ma questa storia non può continuare … ora BASTA !! fatti valere , non farti sottomettere , fargli vedere chi sei … Non possiamo continuare così , andrà  a finire che tutto ciò farà  diventare te e la tua vita UNA DELUSIONE >> e dicendo così mi abbracciò … io non sapevo che pensare

Poi venne la 3 media , iniziò piuttosto bene , infatti Misty mi fece un’offerta che non avrei potuto rifiutare , infatti mi disse che sei io facevo tutto quello che lei diceva , saremmo diventate amiche e sarei entrata a far parte del gruppo formato da me , da lei , da Lucinda e Iris . Accettai e da lì incominciò un’altra tortura , ma aldilà  dello sfruttamento , oramai ero diventata “amica†delle ragazze e perciò dovevo semplicemente , si fa per modo di dire , riconquistare l’amicizia dei ragazzi , con Conway e Kenny fu facile , il problema era Ash , lui non mi era mai stato nemico , diciamo che neanche mi considerava , ma io ero innamorata di lui .

Drew mi diceva di lasciar perdere perché non era giusto quello che mi stavano facendo , ma io non volevo sentire ragione , ci tenevo a Drew , amavo Ash e anche se non sopportavo lo sfruttamento di Misty , il mio obbiettivo era rendere orgogliosa mia madre …

Negli anni successivi mi capitò spesso di parlare con Ash , ma ero troppo timida per dirgli cosa provavo per lui e sapevo che lui voleva a Misty che a sua volta non lo degnava di uno sguardo .

Gli anni passarono e giunse la 3° superiore , nel frattempo avevo avuto numerosi Pokemon , ma nessuno mio al 100 % . Avevo deciso cosa diventare : Da grande avrei fatto L’infermiera Pokemon , certo , c’èra tanto da studiare , ma i miei obbiettivi erano chiari e io non avrei mollato , e di questo mia madre era orgogliosa . Nel frattempo il mio amore per Ash cresceva , cosi come la mia amicizia con Drew e come la mia accettazione nel gruppo , anche se il comportamento delle mie amiche non era cambiato …

Un giorno , la prof decise di punire tutta la classe perché aveva scoperto che io e Misty avevamo i compiti uguali , era stata lei a copiare da me , ma raccontammo il contrario , non avevo voglia di rimanere sola . Così decidemmo di giocare al gioco della bottiglia , la bottiglia indico me e Iris disse i mitici << Bacio , carezza o schiaffo >> tastandomi con i diti la schiena , avevo davanti un’opportunità  che forse non mi sarebbe mai più capitata , scelsi un dito ed era ciò che speravo “Bacio†, la bottiglia girò di nuovo fra i maschi , Drew incrociava le dita , non ho capito bene il perché mentre gli altri erano piuttosto tranquilli , quando la bottiglia si fermò indicava Lui , indicava Ash … ero al settimo cielo anche se lui non sembrava felicissimo , era destino , ci dovevamo baciare …. Lui disse << e va bene ..>> , ero contentissima , aspettavo quel momento da 11 anni … tutti i ragazzi e le ragazze si avvicinarono , Misty sembrava furiosa , avvicinammo i nostri volti e ci baciammo , fu il mio primo bacio e forse il più bello della mia vita fino a quando …. Drew , seduto a canto a me , mi tirò per una spalla staccando le nostre labbra , era tutto rosso in faccia , si alzo di scatto e scappò …

Nei giorni seguenti gli domandai il perché di quella mossa avventata , ma non ricevetti risposta …

Nel frattempo continuavo gli studi e a gennaio , sempre dello stesso anno arrivò una comunicazione in classe , il 14 febbraio , in occasione della festa degli innamorati sarebbe stata organizzata una festa con tutto il corpo studentesco , dovevo affrettarmi a trovare un partner , ma la mia scelta era scontata , avrei scelto Ash , c’era solo da sperare in un suo “ SI “ , Misty non lo amava e perciò io avevo molte possibilità  â€¦

Effettivamente mi sbagliavo >>

Fine della narrazione dei “Ricordi†e inizio del * Flashback

Era suonata la campana e i ragazzi erano usciti fuori nel vasto cortile della scuola

Lucinda << Hei ragazzi , allora , avete scelto il vostro partner per la festa di San Valentino ? >>

Ash << In realtà  ancora no >>

Conway << io in realtà  te lo vol ….. >>

In quel momento Iris , che nel frattempo era salita su un’ albero si lancia aggrappata a una liana e colpisce in testa Conway

Lucinda << Conwayyyy >>

Kenny << Erm .. Lucinda >>

Lucinda << Si Kenny ?? >>

Kenny << Ti volevo chiedere se , si insomma , se avevi voglia di venire alla festa con me … >>

Lucinda arrossì << C-certo !! >>

Pensiero di Vera << Ero decisa , glielo avrei chiesto >>

Vera << Ash !! >>

Ash << Si Vera ? >>

Drew pensa << OH no !! non lo vorrà  davvero invitare alla festa ?!?! >>

Vera << Vedi , io volevo chiederti se … >>

Drew spingendo Vera << Ops !! >>

Vera << Drew !! stai più attento >>

Ash << Stavi dicendo ? >>

Vera << O si , io volevo chiederti se … >>

Misty << Vuoi venire alla festa con me ? >>

Ash << S-SI !!!! >>

Vera pensa << o no!! , me l’aveva fatto apposta , così sarò costretta ad andarci con Drew >>

Drew << Vera , vuoi venire alla festa con me ?? >>

Vera << ma da amici >>

Drew << ok … >>

Conway ancora dolorante << e così a me tocca la svitata … >>

Iris << E già  >>

*Fine flashback*

La scena riprende da dove è iniziata

Vera narra << E cosi e per questo che sta sera sono qua a questa assurda festa , ma a Misty non gli è bastato rubarmi il partner , adesso mi aveva buttato “ accidentalmente “ l’intera vasca del Punch addosso e ora tutti ridevano di me , perfino Ash . Tutti tranne Drew che però accennò un sorriso appena vide ciò che io non avrei mai voluto vedere , Misty prese Ash da dietro la testa e premette le sue labbra contro le sue , volevo morire … e così scappai , neanche Drew era riuscito a fermarmi , corsi fuori dalla scuola e mi accasciai sulla ringhiera della scuola che dava sul bosco >>

Vera << Ma perché ?? Perché a me ?? , perché avevo avuto una vita così triste ?? , perché tutti mi odiavano?? , perche Ash non mi voleva ??, perché Misty mi odiava?? e perché mi aveva fatto questo ?? , di questo passo mia madre non sarà  mai orgogliosa di me !! Sono una delusione , sarebbe stato meglio che non fossi mai nata !! … >>

Voce dal bosco << Biii Biii >>

Vera << e ?? cosa è stato ?? >>

Dal cespuglio parte un leggero bagliore

Vera << Chi sei ?? cosa vuoi ?? >>

si rivela essere un Celebi

Celebi << Biii biii >>

Vera << wow , ma tu sei un Celebi , ma che ci fai qui ?? >>

Celebi << Bi bi , bi biiii >>

<< tu parli , mai io non ti capisco … ma non ti abbattere , non sai quante persone non capiscono me , diciamo tutte , tutte tranne Drew .. >> disse Vera oramai in lacrime

Celebi << Biiiii Biiii >>

Vera << sai cosa sarebbe bello ?? arrivare a 30 anni e vedere cosa è cambiato , se sono riuscita a farmi valere , se sono riuscita a riprendermi Ash , anche se ormai non provo più quello che provavo prima per lui , sarebbe bello >>

Celebi << Biiiiiiiii >> dicendo così fece cadere dalle ali una polverina magica che colpi Vera facendola addormentare

Vera << Ma cosa?? … >>

Cadde per terra addormentata

Signorina << signora , signora , si svegli , ei c’e un dottore da qualche parte ?? >>

Vera << …. Ma dove sono ?? >>

Signorina << deve essere svenuta , le chiamo subito un medico >>

Vera << Non si preoccupi signora , avrò sbattuto la testa , niente di ché .... >>

Signorina << Ne è sicura ?? >>

Vera narra << no avevo idea di dove mi trovavo ne cosa stessi facendo prima , ho un vago ricordo della sera di San Valentino e di Celebi e poi tutto buio … mi alzai , non credevo ai miei occhi , il mio desiderio si era davvero realizzato , ero una trentenne , chissà  quante cose erano cambiate in 14 anni ?? , però adesso dovevo andare a trovare la mia famiglia , loro sapranno cosa è successo in questi anni

<< Si , si , però ho un piccolo problema , vede io ho sempre avuto problemi di memoria , potrebbe dirmi dove abita la Famiglia Grinh ?? >>

Signora << se non sbaglio , abitano in fondo a via Garigoldi , se vuole l’accompagno >>

Vera << oh si , mi farebbe un enorme favore , come si chiama ?? >>

Signora << Mi chiamo Daisy , lei ?? anzi , ti prego di darmi del tu >>

Vera << io mi chiamo Vera >>

Daisy << Bene , incamminiamoci >>

Vera << Certo >>

Vera pensa << questa Signora è gentile , non vedo l’ora di scoprire che cosa è successo .. >>

Daisy << Siamo arrivati , io ti saluto perché devo andare a ritirare il vestito da sposa .. sai , fra un po’ di giorni mi sposo , arrivederci >>

Vera << Arrivederci e Felicitazioni >>

Vera << Bene , è il momento , ora suono e parlo con i miei genitori , anche se la storia può sembrare assurda , dovranno credermi >>

Dling-Dlong

Voce femminile << Chi è ?? >>

Vera << Sono io mamma !! >>

Delia << Vera ?? >>

Vera << si mamma , sono io ,la tua Vera >>

Delia << Oh Vera >> abbraccio la figlia

Vera << Mamma !!! >>

Delia << un momento ..>> si stacco dalla ragazza

Vera << Cosa ?? >>

Delia << tu non sei la mia Vera >>

Vera << ma mamma , sono io , tua figlia >>

Delia << No , mia figlia Vera è diventata una famosissima infermiera e viaggia per il mondo !! >>

Vera << No , sono io , sono qui >>

Delia << No ,tu non sei Vera >> , dicendo così la donna sbatte la porta in faccia a quest’ultima

Delia << e non farti più vedere !!! >>

Vera narra << ci ero rimasta davvero male , certo ero diventata ciò che volevo , ero diventata infermiera , ma avevo perso la mia famiglia , dove sarei andata ora ?? , scoppiai in lacrime e con il morale a terra mi avviai neanche io so dove , forse in cerca di quella famiglia che avevo perso … >>

<< Vagai per ore , finche non arrivai in un parco , e lì mi ricordai di lui , ci avevo riflettuto a lungo , ma dovevo davvero essere più stupida di quello che credevo di essere , non mi ero mai accorto che lui e solo lui mi era sempre stato vicino , solo lui mi voleva bene e io l’avevo rifiutato troppe volte … Drew , deve avermi aspettato per troppo tempo , adesso è troppo tardi , però chissà  , magari lui c’è ancora per me , anche se ormai non siamo amici da 14 anni …. Ma infondo ci posso provare , in fondo cos’ho da perdere ?? ,il problema però era come trovarlo .. >>

<< sarei stata capace di mettere a soqquadro la città  , ma c’era un posto dove lui andava sempre , un posto che non credo sia cambiato : La casa di Conway . >>

<< abitava in via Elefant Street numero 114 , come dimenticarlo … passavo interi pomeriggi a pedinare Ash , tutto tempo perso >>

Iniziò a piovere

<< Arrivai davanti alla porta con la mattonella incisa col numero 114 , via Elefant non era cambiata , tutto era rimasto come l’avevo lasciata 14 anni fa >>

Toc Toc

Conway << Chi è ?? >>

Vera << Conway !! >>

<< Vera??!! >> l’aveva riconosciuta il perspicace ragazzo

Vera << Si , sono io !! >>

Conway << Non ci posso credere !! Ma perché sei qui e poi da me ?? >>

Conway << Perché solo tu puoi aiutarmi !! >>

Conway aprì la porta

Vera piangeva

Conway << Entra o ti ammalerai … >>

Vera << Grazie >> dicendo così abbracciò l’amico

Vera narra << la casa non era cambiata neanche di dentro e neanche Conway era cambiato >>

Conway << Allora , come mai sei qui ?? >>

Vera raccontò tutta la sua storia ,ma di certo non si aspettava che Conway gli credesse

Conway << Capisco , l’hai combinata grossa .. >>

Vera << E già  .. un momento , questo vuol dire che tu mi credi ?? >>

Conway << Certo !! >>

Vera << Oh , grazie , sei un amico >>

Conway << e ora sei qui per chiedermi il numero di Drew vero ?? >>

Vera << Ci hai azzeccato >>

In quel momento la pioggia cessò e usci un bieco sole

Conway << aspetta che te lo scrivo .. >>

Vera << A proposito , tu cosa fai in questo mondo ?? sei sposato o fidanzato ?? >>

Conway << Vedi , io ho sposato Iris , ma ben presto lei si è ammalata di una rara malattia mettendo in difficoltà  la sua salute e il nostro rapporto , e nel frattempo non c’era neanche la nostra amica infermiera ( si rivolgeva chiaramente a Vera ) ad aiutarci .. e cosi , dopo due anni di sofferenze , non c’e la fatta .. >> si fece scappare una lacrima

Vera pensa << è così Iris non c’era più , chissà  , se non avessi fatto questo stupido viaggio , Iris sarebbe stata qui con noi … >> mi feci scappare anchio una lacrima

Vera << mi dispiace … >>

Conway << Ecco questo è il numero , ma c’è una cosa che devi sap… >>

Non ebbe il tempo di finire la frase che Vera gli strappo dalle mani il biglietto e lo abbraccio per poi correre giù dalle scale gridando << Grazie Conway >>

Vera narra << sapevo cosa dovevo fare , dovevo parlare con Drew , mi avvicinai a una cabina telefonica e digitai il numero . Il telefono squillava quando … >>

Drew << Pronto ?? >>

Vera << … >>

Drew << Pronto ?? >>

Vera << P-pr-pronto ?? >>

Drew << Vera ?? !! non ci credo !! >>

Vera pensa << mi ha riconosciuta >>

Drew << Ma che fine avevi fatto , è da tanto che non ci vediamo , sei sparita dopo la festa di San Valentino in terzo superiore , hai cambiato scuola e non ci siamo più visti .. mi sei mancata >>

Vera << Mi dispiace , ma ho combinato un casino … dobbiamo parlare di persona !! >>

Drew << Ok >>

Vera << Facciamo domani pomeriggio alle 4 e 30 a Park Elizabeth ok ?? >>

Drew << Certo >>

Vera << Ciao >>

Drew << Ciao >>

Avevano tutte e due attaccato quando entrambi , senza che l’altro lo sentisse dissero << Amore >>

Vera narra << Passai la notte in una pensione , e ora sono seduta in una panchina nel parco in attesa che lui venga … eccolo , è lui , non è cambiato per niente … è rimasto lo stesso bel ragazzo che aiuta sempre gli altri >>

Drew << Veraaa >>

I due si abbracciarono rossi in faccia

Vera << Ok , ora ti racconterò il motivo per cui sono qui e il motivo per cui ho bisogno di parlare con te .. >>

E così Vera racconto tutta la storia a Drew

Drew << ah .. allora e così che è andata … >>

Vera << Non mi credi vero ?? >>

Drew << Si , ti credo …. Ma tutto questo è una pazzia , ti rendi conto che hai perso 14 anni della tua vita che avresti potuto passare al mio fianco ?? >>

Vera << si ma .. le sofferenze erano troppo grandi , ma guarda il lato positivo , io sono qui e anche se non ho più una famiglia , dopo tanto tempo mi sono accorta di …. Di amarti Drew >>

Drew << io ti avrei protetto , ma allora non ne ero capace , ma ora è tardi … >>

Vera << No ! non è mai troppo tardi >>

Oramai i loro volti erano vicini , troppo vicini , Drew afferrò per i fianchi Vera e lei appoggio le sue braccia sulle spalle di Drew per poi unirle alle sue spalle e avvenne ciò che Drew sperava da tanto ormai … fu il bacio più bello della loro vita , e nessuno dei due aveva problemi ad ammetterlo quando …

Driii – Driiii

I due si staccarono

Drew << Pronto ? >>

Voce femminile << Amore , puoi venire a casa che dobbiamo discutere per dopodomani ?? >>

Vera pensa << mi era caduto il cuore , dopo il bacio più bello della mia vita questo … Avevo capito con chi stava parlando , ricordavo la voce , era la voce di quella signora , Daisy se non sbaglio e ricordo benissimo ciò che aveva detto prima di andarsene << Siamo arrivati , io la saluto perché devo andare a ritirare il vestito da sposa .. sa , fra un po’ di giorni mi sposo , arrivederci >> . Si stava sposando >>

Drew << ok , sto arrivando >>

Daisy << ok , fai presto >>

<< Vera … c’è una cosa che ti devo dire >> disse il ragazzo con una punta di amarezza e con il cuore in gola

Vera << Ho capito , ho già  conosciuto Daisy , ti stai per sposare vero ?? >>

Le lacrime uscivano dai suoi occhi e scendevano lungo le sue guance

Drew << i-io te lo v-volevo dire ma , vedi , io ti amo … ma non posso lasciarla a due giorni dal matrimonio , mi – mi dispiace … >>

Scoppiò a piangere anche lui

Vera << Capisco , mi dispiace , mi dispiace che la mia vita sia uno schifo , mi dispiace che tutto sia finito così .. >>

Drew << … mi dispiace … ma ora devo andare .. >>

Iniziò a piovere

Vera << Ciao … >>

Drew << Ciao … >>

E quando ormai erano lontani l’uno dall’altro entrambi dissero << Amore … >>

Vera continuava a camminare sotto la pioggia piangendo , non gli importava nemmeno delle macchine che , passando sopra le pozzanghere la bagnavano .. era a pezzi , aveva perso tutto ..

Mentre camminava sotto la pioggia però una macchina accostò accanto a lei …

<< Veraaaa !! >>

Vera << E? >>

<< Veraaa !!! >>

Vera << Lucinda !!! >>

Lucinda << presto sali in macchina o ti ammalerai … >>

Vera << Grazie … >>

Lucinda << che ci fa un’infermiera che gira il mondo qui , a camminare sotto la pioggia , e poi perché piangi ?? >>

Vera << ok , ti racconterò tutta la storia , ma ti avviso , sarà  lunga .. >>

Lucinda << Ti ascolto >>

Vera raccontò un’altra volta la sua storia

Vera pensa << è strano , più questa storia continua più avrò da raccontare , ma immaginati se avessi vissuto questi ultimi 14 anni che ho saltato ?? la mia sarebbe stata una storia infinita .. >>

Lucinda << Wow , questa storia ha dell’impossibile , ma scusa , se tu lo ami davvero , perché non ti batti per lui , per averlo , per dare fine a tutte le tue sofferenze ?? dopotutto peggio di così cosa può andare ?? >>

Vera << Certo che sei brava a buttare giù di morale le persone , però sai hai ragione !! ci proverò , la sconfiggerò e lui sarà  finalmente solo mio , ora BASTA !! sono stufa di essere sempre sfruttata , di essere sempre la seconda scelta , ora BASTA !! >>

Lucinda << Vai , è così che ti voglio !! >>

Vera << Si ma …. C’è un piccolo problema .. io non ho un Pokémon … >>

Lucinda << Puoi usare il mio Togekiss !! >>

Vera << Grazie , sei una vera amica !! >>

Lucinda << si però ora smorza il tuo entusiasmo … oramai è tardi , sta notte sarai mia ospite e domani sera andrai a casa sua e ti batterai ok ?? >>

Vera << OK >>

E così Vera passò la notte a casa di Lucinda , l’indomani sera , la sera prima del matrimonio era pronta , si avvio e in pochi minuti arrivò nel cortile della casa di Drew e Daisy ( la strada gli era stata indicata da Lucinda ) e beccò entrambi che stavano uscendo

Drew << Vera ?? >>

Daisy << Oh , ma tu sei quella signorina che ho incontrato l’altro giorno , se sei venuta per portarmi qualche regalo , lo puoi portare anche domani in chiesa J >>

Vera << Non sono qui per questo .. sono qui per riprendermi ciò che mi appartiene >>

Daisy << ma di che sta parlando questa ??!! >> disse rivolta al quasi marito che invece non gli rispose

Daisy << se ti riferisci a Drew , sei capitata male … fai prima a girare i tacchi e andartene !! >>

Vera << E no cara !! sei tu che hai invaso il mio campo !! >>

Daisy << se è una lotta che vuoi , una lotta avrai >>

Vera << Bene !! , vai Togekiss !! >>

Togekiss << Tokéééééé >>

Daisy << Bene , vai Mismagius !! >>

Mismagius << Misma…. >>

Vera << ahahaha , usi un Pokemon il cui tipo non ha effetto sul quello del mio !! >>

Daisy << Sta a vedere !! vai Mismagius usa Neropulsar !! >>

Vera << Togekiss , liberati in volo e schivalo !! >>

Daisy << Dimentichi che anche Mismagius può volare !! >>

E così Mismagius colpì in pieno Togekiss

Vera << Togekiss , usa aereo attacco !! >>

Daisy << Mismagius , di nuovo nero pulsar !! >>

I due attacchi si contrarono , togekiss non fu scalfito dall’attacco , ma la polvere nera che si liberò nell’aria rendeva la luna piena stupenda

Daisy << e ora Psicoraggio !! >>

Vera << Forzasfera >>

Il forza sfera distrusse lo Psicoraggio e colpì Mismagius

Vera << Siii , e ora di nuovo Forzasfera >>

Daisy << Povera illusa >>

La palla di energia strapasso Mismagius come nulla fosse

Vera << Ma come può essere ??!! >>

Daisy << Sciocca !! le mosse lotta non hanno effetto sui Pokemon spettro !! e ora , Mismagius usa Doppioteam !! >>

Mismagius si memitizzò benissimo nel buio del cortile mentre Togekiss , bianco com’era , era facilissimo da individuare

Vera << Ok , cerca di mantenere la calma , Togekiss , usa Eterelama intorno a te !! >>

Daisy << No no , non me la fai !! Mismagius , alle sue spalle , usa Neropulsar >>

l’attaccò andò a segno indebolendo notevolmente Togekiss che cadde per terra ..

Vera << Nooo Togekiss !! riprenditi >>

Daisy << Bene , Mismagius usa Stordiraggio !! >>

Mismagius << Misma … Misma .. Giusssss !! >>

L’attacco diede l’effetto desiderato , così Togekiss si trovava doppiamente svantaggiato …

Vera << Togekiss riprenditi ti prego .. >> Scoppiò in lacrime

Drew era preoccupato , da quella lotta dipendeva anche la sua vita

Togekiss però vedendo in lacrime Vera , si rialzò

Vera << Vai Togekiss , usa Geloraggio !! >>

Daisy << Mismagius , schivalo , e ora il colpo di grazia , usa Psicoraggio !! >>

Sta volta era finita , Togekiss era KO , aveva perso la battaglia e l’amore di Drew , il pianto diventò ancora più violento ..

Daisy << bene , andiamo caro , siamo in ritardo per le feste d’addio al celibato e al nubilato .. >>

Vera << Nooooo !! >>

Daisy << Povera Pazza !! >>

Entrambi salirono sulla macchina , lei soddisfatta e lui triste , anche se non voleva che la quasi moglie se ne accorgesse e se ne andarono , l’asciando l’ha al buio Vera ormai disperata

Vera narra << ero disperata , la mia vita non aveva un senzo , avevo perso tutto , sia la famiglia che il mio amore , ho deluso mia madre . Non mi importa di essere una donna di successo , ho saltato 14 anni della mia vita e l’ho distrutta . Questi sono 14 anni della mia vita che io non ho vissuto … >>

<< Lasciai la Pokèball davanti alla porta di Lucinda , bussai e scappai … sapevo dove dirigermi : La scuola .

Non so cosa mi passava per la mente , ma pensavo che se tutto era incominciato lì solo li poteva aver fine , arrivai in poco tempo in quella scuola dove tanto avevo sofferto , ma mi ero resa conto che solo lì io avrei potuto risolvere i miei problemi , ma dipendeva solo da me e da un esserino che aveva permesso tutto ciò .

Entrai nel cortile e mi accasciai sulla ringhiera che dava sul bosco e piansi , piansi e invocai Celebi . Ero stanca di vivere una vita che non avevo scelto , ero decisa , se sarei tornata mi sarei fatta valere , per Drew , per Iris , per me e per mia madre , ma niente sembrava funzionare , forse era il mio destino , rimanere intrappolata qui , che amarezza .

Mi riaccasciai sulla ringhiera , abbassai la testa e la rialzai , e vidi un bagliore sfocato dalle lacrime che inondavano i miei occhi , era lui Celebi .

Bastò guardarmi , non c’era bisogno di parlare , aveva capito .. e con un << Biii >> cosparse l’aria e il mio corpo della stessa polverina che mi aveva portato qui e mi addormentai >>

……..

Drew << Vera !! Vera !! svegliati !! >>

<< Drew ? Drew!! O cavolo , sarà  da tanto che mi cerchi !! >> disse la ragazza aprendo gli occhi

<< in realtà  soltanto 4 minuti circa … >> disse il ragazzo dubbioso

Vera abbasso lo sguardo e si accorse che aveva ancora addosso il vestito del ballo

Drew << e come hai fatto a asciugarti il vestito così in fretta ?? >>

<< Non … non lo so !! >> , dicendo così la ragazza tirò Drew verso la sala della festa

Drew << come non lo sai !?! >>

Vera << Lascia stare , dobbiamo fare una cosa !! >>

Arrivati nella stanza da ballo c’erano tutti i ragazzi riuniti

Misty << hei guardate è tornata la sfigata , a proposito portami un po’ di patatine , ho fame ! >>

Vera << E no ,non sta volta carina , ora BASTA , sono stufa del tuo sfruttare gli altri , non ti sopporto più , anzi nessuno ti sopporta più , ragazzi ribbellatevi , non c’e la faccio più a vederti , non ti farò mai più da schiavetta , perché ora ho capito chi sono e cosa posso diventare , e tu non fai parte del mio futuro , e comunque , patatine non ce ne sono se vuoi però c’è un po’ di punch >> dicendo cosi prese la vasca del punch e glielo rovesciò in testa

Partì un applauso

Mi girai

Vera << scusa Drew , scusa per tutte le volte che ti ho ignorato , scusa per tutte le volte che abbiamo litigato , scusa per tutto . Solo ora mi sono accorta che ciò che voglio sei tu , che voglio passare il resto della mia vita al tuo fianco <3 >>

Drew << anchio >>

Mi correggo , questo fu il più bel bacio della loro vita , ne ebbero tanti momenti belli , ma mai uno come questo !

Vera narra << era il momento più speciale della mia vita , finalmente avevo trovato la mia strada , come la luce alla fine di un tunnel buio , quel momento non lo scorderò mai … era il 14 Febbraio e io e Drew eravamo per la prima volta felici insieme … finalmente avevo capito cosa voleva dire “Amore†… >>

<< Mia madre sarà  finalmente orgogliosa di me >> .

Fine

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Pokémonmaster98

La stella dell’amore

Luminosa in cielo,

Splendente come te,

Amore mio,

La stella dorata ci unisce.

Il mio amore per te,

Incessante e frenetico,

Batte da tempo ormai:

Però tu non l’hai accettato.

Ma sono stato io lo stupido,

a non vedere la verità .

Tu me l’hai mostrata,

e io non l’ho voluta vedere.

Tu mi hai sempre amato,

ma mai sono stato pronto,

per accettare l’amara verità .

Ma ora lo so.

So che tu mi hai sempre amato;

So che la tua timidezza ti ha sigillata;

So che la paura ti ha ingannata;

So che sono ripagato da te.

E ora io ti dico,

superando la mia timidezza,

sotto questa stella,

luminosa come il mio amore per te.

IO TI AMO

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>Autore: BlackZekrom95

>Titolo: Love in the Heat of my Heart

> -Era il primo giorno di scuola, era l'inizio di una nuova vita. Avevo passato l'estate al mare a divertirmi come sempre.. ma non avrei mai creduto che quel giorno, avrei incontrato una persona così speciale. Salivo le scale con il cuore pieno di emozioni: nostalgia delle medie, speranze per il nuovo anno scolastico che mi attendeva, nuovi professori, nuovi compagni.. ma in fondo al mio animo ciò che desideravo veramente era conoscere un vero amico, qualcuno che avrebbe sempre prestato attenzione a ciò che avessi detto, qualcuno con cui condividere le mie passioni.. Tuttavia il destino prese un'altra strada. Appena entrai in classe vidi lei. Era seduta al primo banco, vicino la porta. E in quel momento la mia vita cambiò completamente. Non ricordo cosa mi colpì di lei.. quando la vidi riuscii a malapena a guardarla in viso per la vergogna.. Sembrava una ragazza timida, ma allo stesso tempo simpatica, a prima vista. Tornando ai fatti, il primo giorno di scuola lo passai tenendole gli occhi fissi sul suo viso. Anche il secondo, il terzo, il quarto,... passai l'intero primo anno così, senza avere il coraggio di rivolgergli neanche una parola. Arrivarono i caldi mesi estivi. Non essendo riuscito a parlarle non avevo né il suo numero, né un solo modo per contattarla.. Insomma anche l'estate fu un fiasco totale. Quando rimanevo solo, ogni tanto, finivo per piangere; so che tutto ciò può sembrare ridicolo da parte di un ragazzo, eppure credo che sia questo quello che molti definiscono vero amore. Ogni volta che mi recavo in spiaggia fissavo il mare: in qualche modo mi aiutava a pensare a lei in modo sereno.. l'acqua cristallina, l'orizzonte blu erano così rilassanti. E in men che non si dica anche l'estate diventò parte del passato ed un nuovo anno scolastico s'intravedeva all'orizzonte. Salivo di nuovo le scale. Quelle stesse scale che un anno prima mi avevano fatto nascere in me l'amore. E lei era sempre lì, come se non si fosse mai mossa, ad aspettare qualcosa. Ad aspettare me. Dopo le solite noiosissime prime ore, del primo giorno di scuola, del mio secondo anno di liceo, finalmente suonò la campanella ad annunciare la ricreazione, scatenando, come d'abitudine, la corsa dei compagni per comprare la merenda. “Stavolta non andrà  come un anno fa: alza quel sedere e vai a parlarle!†questo quello che pensavo in quel dannato momento di confusione generale. Presi quel poco coraggio che avevo, mi alzai dalla sedia, e come un guerriero che senza paura affronta il pericolo pur sapendo di non poterne uscire vincitore.. La salutai. “C-ciao!†dissi, emettendo un verso più simile a quello di un Pokémon che non ad un saluto normale. Lei, sorridendo, mi rispose: “Ciao!â€; dovendo attaccare discorso, dovevo farmi venire in mente qualcosa.. e finii col risponderle con la domanda più ovvia che i compagni di scuola posso chiedersi dopo i caldi mesi estivi “Cosa hai fatto di bello quest'estate?â€. Stranamente funzionò. Furono i 9 minuti più belli della mia vita. Tornato a casa approfittai della tregua-compiti-post estiva per chattare un po' con lei (ero riuscito, con un po' di fortuna, a farmi dare il suo indirizzo e-mail, durante la conversazione avuta nella mattinata). Parlando mi aveva anche detto che gli piace creare animazioni, cosa che sinceramente mi rendeva gioioso, visto che fortunatamente(è proprio il caso di dirlo) avevo passato l'estate ad animare disegni con un programma (chiamarlo gioco suona un po' stupido) per DS (che per la prima volta mi stava aiutando a socializzare con qualcuno) e appena la vidi in chat non persi un attimo a mostrargli quelle.. “animazioni†fatte nei 3 mesi d'inferno passati a pensare a lei. Ricordo ancora la sua risposta come se fosse ieri: <<Le hai fatte tu?? °A° Ma sei bravissimo! Lol :)>> . Erano le 17 quando cominciammo a parlare e il discorso proseguì fino alle 21.. anzi, proseguì per tutto l'anno. Avevamo tante cose in comune e man mano che parlavamo, entrambi finivamo per apprendere qualcosa l'uno dell'altro. Ormai eravamo inseparabili, tanté che in classe tutti credevano fossimo fidanzati.. già , fidanzati.. Avevo passato 3 mesi a pensare come avrei potuto dirgli “ti amoâ€.. Dirgli solo “Ti amo†sarebbe stato troppo semplice.. Anche una scimmia riuscirebbe a dirlo in modo più romantico! E mentre pensavo immaginavo come si sarebbe sviluppato il nostro rapporto.. Ma quando stavo con lei non m'importava dirle quello che provavo, di baciarla, o non so che altro, mi bastava vederla sorridere, sentire la sua risata.. mi bastava starle vicino.

Le cose, però, non erano destinate a rimanere così per sempre; da qualche parte avevo letto che Dio “dona†il dolore agli uomini, affinché non diventino troppo superbi. La mia era gioia allo stato puro; eppure Dio o non so che altro essere infinitamente potente, aveva deciso che quella felicità  non doveva appartenermi. Insomma, non ricordo per quale stupido motivo, ma io e lei finimmo per litigare, proprio l'ultimo giorno di scuola. E non fu un litigio qualsiasi. Fu uno di quei litigi da cui non potrai mai venir fuori. L'estate fu un vero inferno, niente a che vedere con quella che avevo passato in precedenza. Piangere ormai era diventata un'abitudine per me, non volevo più sentire nessuno. Il mondo intero mi era crollato addosso...

Il 3° anno è ormai alle porte. Ed io dopo averti riassunto tutta la nostra storia e i miei sentimenti, non so più cosa dirti. Quello che volevo (e che avrei dovuto) dirti è scritto qui. Se avrai avuto la pazienza di leggere fin qui voglio che tu sappia una cosa, che ho imparato standoti vicino: anche se una cosa sembra impossibile, non devi mai abbatterti, e continuare a lottare per renderla possibile, non importa quanto dolore dovrai sopportare.. ciò che voglio dirti e che.. Io.. Ti amo. Anche se ho passato 6 mesi a pensare a come dirtelo, non avuto idee decenti. Ma la cosa importante non è quella: dimmi solo se sei disposta a perdonarmi e tornare a vivere i momenti felici che abbiamo vissuto insieme.. perché senza di te.. potrei solo perdermi nell'oscurità  del mio cuore. La gente dice che è impossibile fissare il sole con gli occhi aperti; io ci riesco, perché il mio sole sei tu e non posso fare a meno di guardarti.-

-Sei la prima persona che mi si dichiara. Non posso ignorare un messaggio del genere. Ti perdono e ti chiedo scusa.. perché in una coppia la colpa non è mai una persona sola. Anche io ti amo. E anche io ho passato l'estate scorsa e quella che sta per terminare a pensare a come dirtelo. Il primo giorno di scuola.. anche io ho visto qualcosa guardando nei tuoi occhi.. lo stesso amore che hai provato tu.. non vedo l'ora di tornare in classe.. perché quest'anno.. saremo vicini.. anzi, saremo vicini per sempre.-

Fine

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Sala Licia

Lettera di una ammiratrice segreta

Era il 2001. Il 15 maggio di dieci anni fa e mi ricordo tutto come se fosse ieri … e sorrido.

Primavera, ciliegi in fiore, che si muovono come mani a ritmo della scia del dolce Scirocco.

Ero solo una bambina allora, ma quello, il mio primo bacio, lo ricorderò per sempre.

Andavo nella scuola media nei pressi di Sciroccopoli; ed ero la migliore. Tutti mi conoscevano come la Regina. Ero fortissima nelle lotte insieme al mio migliore amico Emolga. Tutto andava bene fino a che … ti incontrai e capì che non eri come tutti gli altri. Arrivavi camminando serenamente con il sorriso stampato sulla faccia. Tutti si misero ai lati nei corridoi e ci lasciarono al centro. Eravamo io e te, tu e me. L’ universo sembrava inghiottirci e tenerci stretti proteggendoci e ci guardavamo negli occhi, occhi marroni, luccicanti come perle i tuoi. Solo dopo scoprì che eri venuto per battermi. Mi stesi con un solo colpo del tuo pansear. Rimasi senza parole con tutti che mi fissavano e … Scoppiai a piangere , tutti mi guardavano sbalorditi . Lui mi venne incontro e … ci mise solo un’ attimo ; tutto mi sembrò dolce come il miele dei combee. Vedevo le stelle e non capivo, ma era piacevole. Dopo mi salutai e te ne andai. Tutti ci guardarono e io arrossì.

Il giorno dopo ti cercai, ma scoprì che ti eri trasferito a Quattroventi. Alcuni studenti mi dissero che il tuo nome era Takato e che ti eri innamorato perdutamente di me già  da qualche tempo. Avevi fatto una scommessa ; se mi avessi battuta mi avresti baciata.

Da allora non ti rividi più.

2011. Maggio. La vita procedeva alla meraviglia ero la ragazza più invidiata di Sciroccopoli, capopalestra e modella mi si addiceva alla perfezione!

Poi arrivasti tu. Ti riconobbi subito; eri tu! Eri tornato per la medaglia. Ci battemmo, fu una lotta durissima, ma questa volta vinsi io e … ti baciai. Questa volta ero io che avevo scommesso con me stessa. Era stato come un salto nel tempo e da lì divenni il mio fidanzato.

Questo è il mio racconto Takato; le emozioni che ho trascritto qui sono il mio più profondo segreto, ma oggi che è il 14 febbraio 2012 ho voluto farti questo regalo. Il regalo del mio amore per te …

Ti amo.

Camelia

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Gallade

La sinfonia del canto perduto.

Ancora mi rammarico sentendo questa melodia, che sembra cantata da un angelo... esatto, un angelo come te.

Dentro la mia mente ricordo ancora quel giorno in cui ti conobbi.

Tu non eri una Gardevoir come le altre... i tuoi occhi di un color rosso magenta mostravano una naturalezza e una lucentezza incredibile e i tuoi movimenti eseguiti con la più totale grazia, erano ammirati da molti.

La magnifica luce che filtrava dai rami della nostra fitta foresta non era niente in confronto a te, e lo stesso è sempre valso per quelle magnifiche gracidee che raccoglievi sempre spensieratamente... a quel tempo non sapevi che non le avresti più riviste.

Quel giorno avresti dovuto cantare l’ ode alle leggende, quella che si canta ogni anno per ringraziare i leggendari per tutto ciò che hanno creato.

Più volte la foresta faceva rintoccare il suono del tuo canto melodioso e ogni volta, ascoltavo con allegria tutte le tue incantevoli note.

I pokémon della foresta si erano riuniti sulle sponde del lago Rataplan, il lago che si trova appena fuori dalla foresta.

Tutti ballavano allegramente, mentre tu con grazia aspettavi tenendo un bouquet di gracidee fra le tue mani.

Mentre ti osservavo mi sentivo diverso come se il mio cuore fosse stato una soffice piuma. E ad un tratto, tu mi guardasti con i tuoi magnifici occhi.

Però, quel breve momento fu subito interrotto da un forte boato, che sembrava provenire dalla foresta.

In lontananza si poteva vedere anche un fumo nero che come una lama squarciava il cielo azzurro.

Per lo spavento e la curiosità  molti pokémon accorsero inquietamente verso la foresta, ma io no, avevo una missione più importante... quella di cercarti.

Mentre la folla era impazzita io pensavo sempre a te... avendo però, molti pensieri nella mente del tipo“Che speranze ha un semplice Gallade con una bellissima e sconosciuta Gardevoir...?â€

Ma nonostante i miei pensieri fossero negativi continuai a cercarti, quando finalmente ti trovai.

Eri girata e tossii per richiamare la tua attenzione.

Appena mi vidi tu esclamasti con stupore << Ehi... ma sei il Gallade che mi osservava...>>

Dopo aver sentito la tua affermazione le mie gote assunsero un colore roseo, similmente anche le tue, ma io non capì il motivo.

<< Che dici se... andiamo a vedere cosa è successo?>> mi chiedesti timidamente.

Feci un cenno con la testa, e poi ci incamminammo per vedere cosa fosse successo.

La strada stranamente era più cupa del solito, come se l’ oscurità  avesse sopraffatto la luce, come se ogni speranza si fosse spenta per sempre...

<< Dove sono gli altri pokémon?>> Chiedesti con tono preoccupato.

<< Non lo so... ma andrà  tutto bene>> risposi con determinatezza pur capendo che il mio istinto mi diceva che sarebbe successo qualcosa di terribile.

Infatti un urlo attrasse la nostra attenzione, successivamente nascosti dietro le fronde di una pianta, osservammo una scena fuori dal comune: un essere umano dalla divisa nera con una lettera R rossa come il sangue stampata nella schiena e con al guinzaglio un Absol, teneva in mano una poké-ball nera come la pece.

<< Aiuto!!!>> urlò un Breelom in difficoltà .

All’ improvviso però, quell’ essere umano pigiò un bottone della sua poké-ball, e un lampo rosso colpì con fragore quel Breelom che cadde a terra, gemendo dal dolore.

Successivamente l’ essere umano pigiò un altro pulsante nella sua poké-ball e dopo di che una rete di energia di color nero intenso racchiuse il pokémon indifeso.

L’ aria a quel punto si fece pesante e cupa e il ghigno di quell’ essere umano fendette l’ oscurità .

Tu osservando la scena indietreggiasti di un passo, ma facendolo rompesti un ramo, facendoci scoprire da quell’ Absol.

Così cominciammo a correre, le nostre mani erano unite per sostenerci a vicenda, ma sembrava che quell’ Absol stesse per raggiungerci da un momento all’ altro.

E proprio quando stava per assalirti, non mi controllai, e scatenai un attacco focalcolpo su di lui, facendolo così allontanare.

raggiunto il centro della foresta, volevamo fare una pausa, ma dovevamo nasconderci... e così ci dirigemmo verso il monte disciplina.

Appena arrivammo vicino al monte , facemmo una sosta in una piccola grotta scura e umida.

Mi sedetti e mi riposai, fino a quando ti sentii piangere dietro di me.

Mi girai, eri bellissima anche quando quelle lacrime attraversavano il tuo viso.

<< Mi dispiace....>> ti scusasti tu, con le lacrime che rigavano il tuo bellissimo viso.

<< Non capisco... perché piangi?>> ti chiesi premurosamente.

<< Ti ho trascinato in questa storia... se non mi fossi fatta sentire da quell’ Absol ora...>> Dissi tu piangendo, ma io a quel punto ti interruppi dicendo << Ti sbagli... non cambia niente... non è colpa tua, ma del destino che ha deciso così... anche se detesto dirlo... verremo catturati probabilmente subito... almeno non soffriremo, anche se... ho dei rimpianti.. e tu? Tu hai dei rimpianti?>>

<< Si... ho dei rimpianti... il rimpianto di non aver potuto conoscerti prima e quello di non aver saputo prima che eri una persona meravigliosa>> dissi tu con tristezza.

<< Non c’ è motivo di essere tristi... ho sbagliato! Ci sarà  un lieto fine in tutto questo!>> Dissi io, con un po’ di imbarazzo, cercando di farti sentire più felice.

<< Ti sbagli!! non ci saranno lieto fini!! Perché...? N-non potrò più trovare la felicità ...>> dissi tu con un tono distrutto... poi continuasti dicendomi << se... se vuoi sapere la verità ... il mio desiderio è quello di stare insieme a te... Gallade... io ti amo... ti amo da quando ti ho visto... da quando sei venuto a cercarmi.... ma... il mio più grande desiderio sarebbe che... tu dicessi a tutti: “Sono il fidanzato di Gardevoir!†ma... non succederà ...>>

Ci fu un attimo di silenzio, ma io lo ruppi dicendoti << Sono il fidanzato di Gardevoir.>>

<< C-cosa?>> dissi tu incredula, poi io ti ripetei << Sono il tuo fidanzato Gardevoir>>

Questa volta le tue lacrime di disperazione diventarono lacrime di gioia, e poi ci baciammo appassionatamente , lasciando fuori ogni pensiero.

Passammo la notte nella grotta, e l’ indomani ci svegliammo a causa di un ululato di Absol che si faceva piano piano più forte.

Ti svegliai e uscimmo dalla grotta di nascosto.

Molti Absol setacciavano con minuziosità  il territorio, perciò uno di questi sentì il nostro odore e incominciò a rincorrerci richiamando il suo branco.

Entrammo in un’ altra caverna, e iniziammo a scappare. Non sapevo dove sarei arrivato, o dove mi avrebbero portato le gambe, sapevo solo che non avrei mai voluto essere lontano da te.

<<Gallade...>> mi chiamasti tu preoccupata, poi continuasti << abbiamo visite...>>

A seguirci c’ erano molti Absol dall’ aria famelica, così all’ improvviso corsi verso di loro e ne stesi molti usando l’ attacco zuffa, avrei potuto continuare a combattere, ma loro erano in troppi.

<<Gallade! Scappiamo!!>> mi urlasti tu, subito ti diedi ascolto e poi continuammo a correre, fino a che non raggiungemmo una spaccatura.

Gli Absol incominciarono a ringhiare, ma a quel punto feci senza pensare un attacco terremoto. Certo, tutti gli Absol scapparono, ma fatalmente la caverna incominciò a crollare.

Fatalmente la spaccatura inizio a fendere il terreno fino a quando non ti raggiunse, e fino a quando non tu non scivolasti verso un domani oscuro.

A quel punto ti prestai la mia mano e grazie al cielo tu la afferrasti.

<< No!! calma Gardevoir! Ti salverò! Non temere!>> ti urlai, era colpa mia... ed era mio dovere salvarti.

<< No, devi scappare! Per me non c’ è più tempo! Se resterai qui... morirai anche tu...>> Dissi tu con gli occhi lucidi.

<<Non importa! Se devo morire, voglio farlo qui! Con te!>> ti urlai con una disperazione che era mascherata da determinazione.

A quel punto tu sorrisi, il tuo era un sorriso triste e malinconico, subito dopo mi dicesti << grazie... Gallade... grazie a te mi sono sentita amata... perdonami...>>

A quel punto tu lasciasti la mia mano, le ultime parole che ti sentii mormorare furono “ non dimenticarmi...â€, alla fine vidi il tuo corpo che veniva inghiottito dall’ oscurità .

Le scosse si arrestarono a quel punto... e appena uscii la luce illuminò le mie lacrime.

Voltai un ultimo sguardo alla tua tomba e poi dissi << Grazie anche a te...>>

Appena ritornato nella foresta, vidi che i pokémon si erano ribellati, sconfiggendo grazie al cielo gli umani.

Così è nata e finita la nostra storia oh mia amata...

Appena sento finire questa melodia non posso fare altro che sorridere malinconicamente, ripensando al fatto che tu sapevi tutto di ciò che sarebbe successo, poiché le Gardevoir hanno la capacità  di leggere nel futuro.

<< Come sono andata? Ti piaceva l’ ode alle leggende?>> mi chiede innocentemente Kirlia, la nostra figlia nata per miracolo.

<< Posso risentirla?Non ero molto attento!>> Le rispondo io scherzando.

Insieme ci mettiamo a ridere e alla fine di tutto so che sei con me, come una protettrice... come il mio angelo custode.

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