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Icarus

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Tutti i messaggi di Icarus

  1. Wow, grazie mille!
  2. Spero di essere entrato nelle 6 righe, dato che da cellulare é difficile regolarsi. Tra l'altro il testo mi é apparso formattato e con un carattere piú grande di quello del forum: é possibile riadattarlo? (nel caso avessi superato il limite di righe).
  3. La lettera per Delibird puó essere scritta su due semicolonne (da mezzo rigo) tali da formare 6 righe se unite? In totale presenterei 12 mezze righe.
  4. Anche a me é arrivato oggi....dopo piú di due settimane di attesa!
  5. Sono entrambi bellissimi! Ho sempre desiderato dei pokemon pegaso/unicorno e finalmente a Galar ne abbiamo ben 3 (considerando Rapidash!)
  6. Il Torneo VGC fa guadagnare punti fedeltà? O si vincono solo poképoints?
  7. Senz'altro la traccia sul video musicale "Gotcha": é stato un tuffo nel passato ricco di emozioni! Ho potuto dar sfogo ai miei pensieri piú intimi, venendo coinvolto totalmente.
  8. Beet é stupendo come al solito!
  9. Complimenti a tutti i partecipanti! Le varie tracce hanno saputo stimolare la mia creatività e mi sono divertito molto a scriverle. Non mi aspettavo inizialmente di arrivare in finale, ma prova dopo prova ho incominciato a credere piú in me stesso: sono contento che i miei elaborati vi siano piaciuti. Per l'ultima prova ho cercato di impegnarmi al massimo e devo ammettere che ci speravo nel primo posto, ma va bene anche cosí.
  10. Oggigiorno i mobile games dominano le classifiche di tutto il mondo per via della loro immediatezza e fruibilità. “The Pokemon Company” si è tuffata in questo universo per la prima volta nel 2015 con Pokemon Shuffle, ottenendo però un vero boom solo con il fenomeno mondiale di Pokemon Go, rivoluzionando il proprio brand e mostrando di sapersi rinnovare e adattare ai mutamenti della società in cui viviamo. MARKETING Sono molteplici i vantaggi che offre il mercato mobile, ma tra di essi spicca la possibilità di ampliare il proprio pubblico per via della maggiore diffusione dei cellulari rispetto alle console casalinghe: chi è che non possiede uno smartphone al giorno d’oggi? Esso è un accessorio indispensabile e presente nella vita di tutti noi,perciò risulta un buon metodo per pubblicizzare i propri prodotti, specie se si tratta di un marchio che già detiene una certa fama mondiale. In Pokemon Go l’idea di usare il GPS per localizzare i pokemon, unito al cellulare per catturarli, ha generato una modalità di gameplay innovativa, che ha saputo conquistare la critica mondiale e catturare l’interesse dei consumatori. La strategia vincente di Pokemon Go sta nell'aver avvicinato l’utenza casual a un prodotto che sfrutta la realtà aumentata, riscrivendo una modalità di gioco che sembrava ferma nel tempo e puntando sulla curiosità delle persone, che vedono in esso un nuovo modo di interagire con l’ambiente circostante. A ciò si aggiungono le meccaniche semplificate e la natura più amichevole rispetto ai titoli principali: i giocatori d’oggi preferiscono un’esperienza lineare e coinvolgente, che non richieda troppo tempo da dedicarci e in cui possano progredire senza troppo impegno; ciò risponde alle esigenze di una società sempre più dinamica, in cui non c’è spazio per grandi sessioni di gioco e in cui si punta sull'immediatezza dei contenuti. Al tempo stesso l’introduzione dei soli pokemon di Kanto al lancio, unito a uno svecchiamento della formula tradizionale, ha saputo attirare diversi fan nostalgici che avevano abbandonato il brand. Il punto di forza sta appunto nell'unire queste diverse categorie di giocatori, venendo incontro alle necessità di entrambi. In quest’ottica si è rivelata particolarmente efficace la realizzazione di collegamenti con i giochi per Nintendo Switch, invogliando i fan più accaniti ad acquistare il titolo per ottenere ricompense esclusive quali shiny o leggendari (come Melmetal), e spingendo i casual a comprare la console fissa per un diverso approccio al loro stile di gioco. Il rilascio di aggiornamenti periodici, del resto, non ha fatto altro che favorire la diffusione di Pokemon Go, rendendolo sempre attuale e mai banale. I giocatori d’oggi si stancano subito e vogliono vivere sempre avventure uniche ed emozionanti: la curiosità è infatti ciò che li spinge a tornare su un vecchio titolo, così come il raggiungimento di obiettivi specifici, i collezionabili e le classifiche. Saper mantenere attivo l’interesse verso un prodotto è fondamentale nel panorama video ludico odierno e Nintendo ha saputo cogliere nel segno. Dal successo di Pokemon Go sono poi stati prodotti sempre più titoli per piattaforme mobile, andando a conquistare le più disparate tipologie di consumatori. La sostituzione della GTS con Pokemon Home, ad esempio, si è rivelata una mossa geniale: questa nuova piattaforma permette di conservare i propri pokemon e di scambiarli in qualsiasi momento, creando un ponte tra gli smartphone e le console. Il limite massimo di trenta creature depositabili nella versione Lite, unito all'assenza di un Dex Nazionale nelle nuove generazioni, non ha fatto altro che spingere i giocatori più fedeli a comprare un abbonamento Premium, avendo così la facoltà di portare sempre con sé i pokemon a cui sono più legati e di poterli trasferire nei futuri titoli con cui saranno compatibili. Una strategia pianificata nei minimi dettagli e che si è rivelata vincente! Cruciale è stata poi la differenza di prezzo tra i giochi principali e quelli mobile, che nascono come free to play. La maggior parte dei successi dei mobiles games deriva proprio dal loro costo accessibile a qualsiasi fetta di utenza, oltre che dai ricavi pubblicitari presenti in essi. Tuttavia la mossa diabolica sta nell'introduzione di microtransazioni per persuadere i giocatori a fare acquisti in game per superare dei livelli ostici, salire di grado, migliorare il proprio equipaggiamento o ridurre il limite di tempo tra una sessione di gioco e l’altra. La gente d’oggi è sempre più impaziente e desiderosa di realizzare i propri obiettivi nel minor tempo possibile;preferisce quindi investire pochi euro al mese su un prodotto di bassa qualità piuttosto che centinaia su una console, convincendosi ingenuamente di risparmiare, mentre invece va a innescare una reazione a catena di acquisti compulsivi, rischiando a volte di vedersi prosciugato il portafoglio. E’ una tattica psicologica che a lungo termine può rivelarsi particolarmente remunerativa per Nintendo. Oltre a Pokemon Go sono presenti anche altri generi: i rompicapo Shuffle e Caffè Mix, che emulando il successo di Candy Crush cercano di sfruttare i teneri sprite di pokemon e le loro abilità per attirare nuova utenza, dimostrandosi d’altro canto dei buoni metodi per sviluppare le proprie abilità logiche; ma anche il più frenetico Pokemon Rumble Rush, che si è rivelato un valido antistress per la sua natura di ‘’musou’’, picchiaduro in cui basta spingere ripetutamente lo stesso tasto per sconfiggere i nemici e sentirsi appagati. Infine per non scontentare i fan più accaniti, abbiamo titoli più competitivi come il nuovo Unite o Masters. Saper riuscire a soddisfare le diverse esigenze e stili di gioco si è rivelata quindi una mossa di marketing vincente. IMPATTO NELLA VITA QUOTIDIANA Pokemon Go ha rivoluzionato le vite di molti giocatori per la sua poliedricità, portando il brand a nuovi livelli di popolarità. Se di solito è il giocatore ad immergersi nel mondo virtuale di Pokemon, stavolta accade il contrario: è il virtuale ad entrare prepotentemente nel reale. Per la prima volta abbiamo la possibilità di impersonificare dal vivo un allenatore pokemon, esplorando l’ambiente circostante e catturando le varie creature con il proprio smartphone, che funge da pokeball. Nintendo è riuscita a coronare il sogno di molti fan, creando un connubio tra immaginazione e realtà e influenzando la vita di diversi giocatori. La sensazione che si prova lanciando la ‘’sfera’’ per acciuffare un pokemon è indescrivibile: con un semplice gesto possiamo render vivo un albero, interagire con una statua o dar voce a un sasso. Di sicuro non ci si annoia mai, dato che ogni oggetto appartenente a questo mondo potrebbe in qualche modo nascondere una sorpresa e siamo quindi continuamente invogliati a ricercare in lungo e in largo i nostri amati pokemon. Il continuo spostarsi da un posto all'altro, unito alla possibilità di schiudere uova camminando, non può che rappresentare un ottimo metodo per praticare attività fisica e contrastare i sempre più frequenti stili di vita sedentaria, facendoci riscoprire il piacere di una passeggiata, di respirare aria pulita o correre alla luce del sole. Simultaneamente a questo ci accorgiamo delle meraviglie della natura,spesso invisibile ai nostri occhi distratti, venendo sensibilizzati sul rispetto dell’ambiente. Attraverso i Raid si incentiva poi la socializzazione e la cooperazione, di vitale importanza in una società in cui siamo sempre più chiusi in noi stessi e alle dipendenze dei social, nei quali comunichiamo tramite dei filtri: abbiamo invece bisogno di contatti fisici, di relazionarci di persona con gli altri per confrontarci su varie tematiche e aprire la nostra mente a diverse culture. E’ proprio l’incontro tra personalità e modi di vivere differenti che viene stimolato dal gioco. Vengono aiutati in particolar modo quei ragazzi più introversi e casalinghi, che in questo modo riescono a superare il loro blocco psicologico e a condividere la loro stessa passione con altra gente, sentendosi meno diversi. Tuttavia il paradosso di tutto ciò sta nel fatto che, sebbene si esca di casa, si rimanga incollati al cellulare durante tutto il tempo di ricerca, finendo per alienarsi dal mondo se non si presta la giusta attenzione. Bisogna saper dosare l’orario di gioco e non perdere il contatto con la realtà. A questo proposito ci sono state numerose segnalazioni circa invasioni di proprietà privata o incidenti dovuti alla scarsa attenzione dei giocatori: non bisogna mai oltrepassare il limite tra gioco e realtà. In un’epoca in cui il tasso di ignoranza è ai massimi livelli non si può poi non notare il fine pedagogico di posizionare i Pokestop in prossimità di musei o monumenti: in questo modo si riscoprono le bellezze storiche,artistiche e culturali di una nazione e si è incentivati a informarsi e istruirsi sulle tradizioni del proprio paese; al tempo stesso si prende coscienza sulla necessità di preservare l’ambiente circostante e rispettare la natura, dando indirettamente un bel messaggio ecologico. L’influenza che hanno avuto questi “punti di ristoro” sulla vita quotidiana è tale da monopolizzare l’attenzione su di sé, diventando dei veri obiettivi per ogni giocatore e non solo: molte aziende hanno infatti cercato di sfruttare questa meccanica di Go, richiedendo a Nintendo di poter diventare dei Pokestop per poter attirare più utenti e al tempo stesso pubblicizzare il brand. Parlando poi di Pokemon Home, la possibilità di avere dei veri e propri ‘’box tascabili”permette di custodire in ogni momento i propri amici ma anche di scambiarli senza dover ricorrere alla console; la comodità sta nel fatto che nella vita frenetica che conduciamo non riusciamo a stare appresso a ogni cosa: in questo modo mentre stiamo in giro, oltre a divertirci potremo ricevere una sorpresa dallo scambio prodigioso con un semplice click. Unire due funzionalità in una ci fa quindi risparmiare diverse energie, oltre che ad essere un buon metodo per completare il pokedex. Per quanto riguarda gli altri spin-off, essi hanno rotto lo stereotipo che legava Pokemon a un prodotto puramente infantile, facendolo riscoprire sotto diversi punti di vista e rendendo accettabile la sua giocabilità da parte di adolescenti, che quindi non devono più vergognarsi della loro passione. Entrando nella vita di tutti giorni hanno poi unito persone appartenenti a generazioni differenti, sdoganando la serie agli occhi degli adulti. Proprio questo ha permesso di svilupparne tanti altri prodotti legati a qualsiasi pubblico, come il film di successo "Detective Pikachu". Avere sempre a portata di mano il marchio di gaming più redditizio al mondo permette in ogni momento di immergersi nei ricordi di infanzia e rivivere le emozioni del passato con le diverse app, che presentano sempre uno stile grafico colorato e vivace, oltre ad avere un effetto nostalgico. CONCLUSIONI Il mercato dei mobiles games è in continua crescita e “The Pokemon Company” ha saputo sfruttare la situazione a suo vantaggio, cedendo alle sue iniziali perplessità ed espandendo il suo marchio in maniera progressiva. Ha saputo coniugare le necessità di chi vuole disporre di un prodotto fresco e immediato con quelle degli utenti più affezionati, generando un parallelismo tra le sue console e gli smartphone e favorendo l’interazione tra i suoi utenti. E’ stata abile nel non produrre mai un titolo della serie classica in maniera semplificata,ma piuttosto diversi spin-off che hanno saputo rinfrescare il brand, aumentare le quotazioni di Nintendo e al tempo stesso massimizzare le vendite di Switch. Mi auguro che in futuro l'azienda continui su questa linea, senza mai dimenticarsi del proprio target di riferimento ed offrendoci esperienze di gioco sempre più diversificate. Alla fine non importa che tipo di giocatore sei: più siamo nella famiglia di pokefan e meglio è.
  11. Il video musicale “Gotcha” si presenta come un omaggio all'intera saga dei pokemon, che ormai si presta a compiere i 25 anni di età. Attraverso la colonna sonora dei “The Bump of Chicken”, si ripercorrono tutte le generazioni in emozionanti sequenze narrative. Il video incomincia con una scena di quattro ragazzi senza volto che vagano per la campagna, con un rimando ai vecchi Blu/Rosso. Essi possono rappresentare ciascun giocatore che si approccia per la prima volta al mondo pokemon e si appresta ad intraprendere la sua prima avventura. L’assolo di chitarra iniziale riesce a trasmettermi i brividi che provai la prima volta che mi affacciai in questo mondo straordinario, facendomi scendere qualche lacrima di nostalgia. Subito dopo veniamo catapultati in un universo parallelo, dove due allenatori ripercorrono i loro momenti più significativi: la transizione dal mondo reale a quello virtuale simboleggia il giocatore che evade dalle problematiche quotidiane e si immerge in un ambiente fantastico, dove può creare un proprio alter ego e vivere una seconda vita, più breve ma comunque intensa. Le scene dei due protagonisti che crescono insieme ai loro pokemon rievocano la mia infanzia, segnata da momenti sia di gioia che di dolore: essa è infatti l’epoca dell’innocenza, dove tutto ciò che è nuovo ci appare immenso, in cui siamo desiderosi di scoprire nuove realtà e commettiamo spesso errori. Come non dimenticare i pomeriggi in cui si tornava da scuola e si guardava l’anime pokemon, o in cui ci si scambiava le figurine per completare l’album Panini! Il tempo passa ma certe emozioni rimangono intramontabili. Il video successivamente si velocizza, mostrando i vari capipalestra in rapida successione, come a testimoniare il cambiamento della società odierna, così frenetica da non permetterci di viverla appieno. Una volta quando si tornava a casa non si vedeva l’ora di guardare un nuovo episodio di pokemon con la curiosità di un bambino. Oggi invece, con l’avanzare delle nuove tecnologie, ci si spoilera la trama degli episodi, rompendo quella magia che teneva incollati al teleschermo i bambini di allora. I ragazzi d’oggi inoltre giocano a pokemon cercando di concluderlo il più in fretta possibile, senza darsi la possibilità di assaporarne tutti gli aspetti, dai paesaggi suggestivi alle nuove meccaniche. Si è quindi persa la bellezza di soffermarsi sui particolari e saper cogliere gli attimi migliori della nostra vita; con l’introduzione dei social siamo tutti alla mercé degli altri, ma i ricordi più belli sono quelli più intimi, che custodiamo segretamente nel nostro cuore e che il video ci fa riaffiorare. Il dinamismo delle immagini dei capipalestra, insieme a un drastico aumento del ritmo musicale, rispecchia poi la crescita esponenziale del brand: se da un lato ha un sapore nostalgico, permettendomi di ripercorrere precisi momenti legati ad ogni generazione, dall'altro il fluire inesorabile del tempo mi pervade di una certa angoscia. Sembrava infatti ieri quando ho iniziato la mia prima avventura in questo mondo, ma senza accorgermene siamo arrivati ad otto generazioni: forse si sta avanzando troppo in fretta e la paura del futuro si fa più concreta. Gli stessi protagonisti hanno design contrapposti: il ragazzo rappresenta la generazione passata, mentre la ragazza quella presente. Questo contrasto visivo, accentuato dalla simmetria tra colori caldi e accessi e colori freddi e spenti, mi fa riflettere ancor di più sulla caducità del tempo. Un punto di svolta è segnato poi dal momento in cui i due allenatori perdono i loro pokemon, rimanendo da soli e circondati dalle ombre dei leggendari e degli antagonisti delle saghe principali. La musica si fa più calma, trasmettendomi però una certa inquietudine: tante volte ho dovuto affrontare da solo le mille sfide della vita, le varie “ombre” che mi perseguitavano, ma che ho saputo illuminare grazie alla mia volontà e determinazione. Al tempo stesso la paura dell’ignoto mi provoca eccitazione, la stessa che si prova quando si scopre una nuova creatura nei giochi: non sai mai cosa aspettarti e ti pervade un senso di incertezza che subito dopo verrà colmata. La curiosità è ciò che ci spinge a fare nuove scoperte, a non fermarci sulle nostre convinzioni e ad aprirci a nuove esperienze. Tra le varie ombre mi è sembrato di scorgere anche quella del protagonista, ma forse è stata una mia impressione; ad ogni modo i nostri nemici principali a volte siamo proprio noi stessi: spesso non riusciamo a capire il perché della complessità delle nostre azioni e siamo in lotta contro il nostro “io interiore”,con le nostre passioni snodate che non riusciamo a controllare e preferiamo trattenere. Il momento di separazione dal nostro pokemon simboleggia la nostra rottura con l’infanzia e l’ inizio del percorso di maturità: più volte saremo chiamati ad affrontare sfide via via più difficili e dovremo imparare a cavarcela in autonomia, intraprendendo un viaggio di formazione. E’ proprio il tema del viaggio che sta al centro del mondo pokemon. Si parte da casa in cerca di nuovi luoghi da esplorare e nuove persone da conoscere, diventando sempre più indipendenti e imparando a superare i propri limiti. I diversi rivali che si susseguono uno dopo l’altro nel video stanno a sottolineare ciò: ognuno appartiene ad etnie diverse ed è proprio l’incontro fra culture differenti che porta ad una crescita personale. Pokemon è uno dei pochi brand che riesce ad unire ragazzi di ogni nazionalità e credo sotto un unico tetto, mandando un messaggio di solidarietà e uguaglianza. In seguito la musica riaumenta di intensità e ci vengono mostrate le lotte con i campioni più famosi, tra cui quelle indimenticabili contro Blu e Rosso. Ho provato subito una forte commozione alla loro vista, dato che rappresentano la sfida finale di ogni allenatore, la conclusione del viaggio in cui siamo messi alla prova e dobbiamo dimostrare il nostro valore. Tutte queste emozioni sono ben raffigurate dai diversi cambiamenti atmosferici: dal sole della spensieratezza, al temporale della discordia; dalla neve della fatica, alla pioggia della sofferenza, fino all'arcobaleno finale della vittoria, testimoniata dal cappello di Rosso che abbiamo conquistato. Come suggerisce il testo del brano, noi combattiamo e soffriamo con i nostri pokemon; proviamo le loro stesse emozioni, come se ognuno di essi fosse una proiezione di una parte del nostro essere. Sia le sconfitte che le vittorie ci fanno accumulare esperienza e in un qualche modo ci evolviamo con essi. Successivamente percepisco altri brividi per la seconda scena di pausa, quella con le ombre di Kyogre e Groudon, leggendari legati appunto al clima e che hanno segnato una delle migliori generazioni. I ricordi che ho di Hoenn sono tanti: dalle musiche rilassanti, all'emozione delle Gare Pokemon, in cui anche i più deboli sapevano farsi valere; da un mondo sempre più colorato e pieno di segreti a una trama suggestiva, che ha segnato per me un periodo di transizione dall'infanzia all'adolescenza. Il riflesso dei due leggendari simboleggia la bestia che tengo nascosta nel mio animo, quell'ardore che libero solo durante i momenti più significativi e che le lotte pokemon mi danno la possibilità di sfogare. Il video si conclude con la presentazione dei personaggi di Galar, con effetti ottici e giochi di luci e ombre che si risolvono in immagini sempre più nitide e cristalline, come le gocce d’acqua che si formano dopo una tempesta. Qui è racchiusa la metafora dei giochi pokemon, in cui partendo da zero riesci ad arrivare in alto e a coronare i tuoi sogni. Il testo della musica enfatizza tutto ciò: si parla infatti di una luce intensa che ha dato inizio al nostro percorso, costituito da momenti bui in cui comunque urliamo sotto la pioggia insieme ai nostri pokemon. Essi sono nostri amici inseparabili, su cui possiamo sempre contare. Qualunque cosa accada, saremo sempre insieme. In particolare mi hanno emozionato i due passaggi del brano cantati in falsetto, ossia rispettivamente durante l’incontro con Mewtwo e il Gigamax di Cinderace: entrambi sottolineano il dualismo che sta alla base di Pokemon, il passato e presente che si uniscono e si completano in un'unica cornice così come i due protagonisti si incontrano e si ricongiungono con i loro partner originari. Mi ha dato l’idea che, pur cambiando gli anni, è la passione che ci accomuna: non importa che tipo di giocatore sei, alla fine percorriamo un’avventura fatta di condivisione e nuove amicizie. Sono rimasto colpito anche dalla scena in cui dallo schermo della piazza centrale viene mostrato il cappello che si posiziona sulla testa del protagonista: siamo noi al centro del nostro racconto, che può assumere diversi finali a seconda del nostro stile di gioco. L’estrema libertà che ci offre il videogioco di Pokemon ci permette ogni volta di crearci una storia personale e unica, in cui potremo dar sfoggio alla nostra creatività senza preoccuparci delle costrizioni del mondo esterno. Sul finale i due allenatori partono spensierati per un altro viaggio, generando in me una profonda malinconia: la fine di un’esperienza piacevole può essere dolorosa, si teme di non riuscire a provare le stesse emozioni del passato e si ha paura del nuovo. L’orizzonte che si intravede quando i due giocatori si incamminano per una via ignota coincide con quello dei quattro ragazzi iniziali: ogni titolo Pokemon è infatti un’esperienza originale che viene vissuta come fosse la prima. La scena ritorna quindi indietro fino a un cinema in cui scopriamo esser proiettata la nostra avventura. Torniamo quindi alla realtà ma con la consapevolezza di poter riavvolgere in qualsiasi momento il nastro delle nostre esperienze in quel mondo fantastico che è Pokemon.
  12. I problemi ambientali sono sempre più attuali e ormai non possiamo non prenderne atto: si va dal riscaldamento globale all'inquinamento urbano, dalla deforestazione della foresta Pluviale alle specie animali a rischio estinzione. Nei vari giochi Pokemon, pur senza farne un esplicito riferimento, sono state trattate varie di queste tematiche. CLIMA La prima volta che Game Freak iniziò a parlare di ambiente è stata con l’introduzione della regione di Hoenn, un’area insulare circondata da ampi tratti di mare. La trama dei giochi di terza generazione ruota attorno al tentativo di maggior espansione della terraferma da parte del Team Magma e dell’oceano da parte del team Idro. La disputa per il controllo di aree naturali porta a repentini cambiamenti climatici e a devastanti fenomeni atmosferici e terrestri- quali precipitazioni incessanti e scosse sismiche- causati dai leggendari Kyogre e Groudon. Tutto ciò può rappresentare la ribellione della natura di fronte alle manie di dominio dell’uomo, che continua a modificare l’ambiente circostante pur di arricchirsi. Allo stesso modo oggi lo scarso interesse della classe politica mondiale verso problematiche legate all'atmosfera, unito a un continuo consumo di combustibili fossili, ha portato all'ormai noto fenomeno del riscaldamento globale. Ad Hoenn le calamità naturali si risolvono solo con l’intervento di Rayquaza, Pokemon che vive oltre lo strato di ozono e in grado di ristabilire gli equilibri climatici con la sua abilità Riparo. Il messaggio dei giochi è che, se rispettata, la natura saprà esserci benefica con i sue mille doni, offrendoci nuove possibilità di sostentamento. Negli altri titoli Pokemon non si fa mai un riferimento diretto ai problemi ambientali, anche se nelle varie trame i team malvagi hanno come obiettivo il controllo totale del mondo, che si conclude sempre con la loro sconfitta e ammissione di colpe, dandoci un profondo insegnamento: la natura ci è amica o nemica a seconda di come la si tratta. FLORA Nel corso delle varie generazioni Game Freak ha saputo stupirci con paesaggi meravigliosi: dalle imponenti vette innevate, alle foreste tropicali, dai deserti afosi alle fresche coste marine. Il mondo dei giochi Pokemon è infatti immerso nella natura, offrendoci sempre una varietà di ambienti. Una delle zone di esplorazione più significative è senz'altro Forestopoli, città costruita nel bel mezzo dei boschi e in cui gli uomini vivono in case sugli alberi. Questo è un chiaro esempio di come può essere possibile la convivenza armoniosa tra uomo e natura: i cittadini possono infatti sfruttare i frutti e le ricchezze dei rigogliosi alberi soltanto avendone gran cura. Anche nel nostro mondo la costruzione di edifici ecosostenibili dovrebbe essere incentivata, affinché si producano il minor numero di gas inquinanti (causa dell’effetto serra); a Milano, per esempio, è famoso il Bosco Verticale, che offre diversi benefici: oltre a creare un microclima per gli inquilini, le foglie degli arbusti assorbono CO2 mediante la fotosintesi, riducendo così la presenza delle polveri sottili dovute all'inquinamento urbano. Piantare alberi è dopotutto un ottimo metodo per ripristinare l’equilibrio ambientale. Nei giochi Pokemon in qualche modo è stato incentivato questo aspetto, con l’introduzione delle bacche e la possibilità di annaffiarle e fertilizzarle per vederle crescere rigogliose: il giocatore se sarà paziente e ben curante di ciò che ha seminato, sarà ricompensato con dei frutti rari. Un altro modo per sensibilizzare sull'importanza delle piante è dato dai benefici dei rimedi erboristici come le Vitalerbe, che permettono di curare la propria squadra in maniera più efficace di un revitalizzante, seppur riducendone il grado di amicizia. I farmaci sono infatti difficili da smaltire e ricorrere a dei rimedi naturali a volte può essere una valida alternativa. FAUNA Oltre alla biodiversità delle piante bisogna preservare anche quella animale: ogni anno a causa dell’attività dell’uomo aumentano infatti le specie a rischio estinzione . Nel mondo dei Pokemon si sono susseguiti antagonisti che sfruttano le creature per i loro tornaconti, come gli spietati esperimenti del team Aether o il giro di compravendita di code Slowpoke da parte del team Rocket; alla fine il protagonista riesce sempre a sventare i loro piani e a ristabilire la pace. Non sempre però le cose vanno per il meglio, in quanto l’inquinamento umano ha portato alcune specie Pokemon all'estinzione: ad esempio i Corsola di Galar sono nati dalla morte delle loro controparti di tipo Acqua a causa delle scorie nei fondali marini; in tutto ciò c’è un evidente rimando all'attuale distruzione dei coralli dovuta all'eccessivo accumulo di idrocarburi nei mari. Altre specie si sono invece dovute adattare ai cambiamenti ambientali, andando a modificare il proprio corredo genetico e fenotipico: si tratta delle forme regionali introdotte con la settima generazione. Ninetales, per sopravvivere al rigido freddo dei monti di Alola, ha dovuto cambiare il suo tipo da Fuoco a Ghiaccio, mentre Exeggutor ha visto un aumento del suo collo per potersi cibare delle bacche degli imponenti alberi tropicali. Tramite la teoria della selezione naturale, il darwinismo ci insegna infatti che fra gli essere viventi riesce ad andare avanti non il più forte, bensì chi si adatta meglio all'ambiente circostante. Nel nostro mondo la salvaguardia delle specie protette viene affidata alle riserve naturali, in grado di ricreare i loro habitat naturali e favorirne la riproduzione. Nel mondo videoludico un compito simile è svolto dalle Zone Safari, delle aree che custodiscono varie tipologie di pokemon, per lo più rari (come Dratini e Chansey). Il controsenso con i bioparchi è che nei videogiochi si ha la possibilità di catturare i diversi mostri tascabili che si incontrano, andando a snaturarne il concept. Se poi nei primi titoli veniva dato un tempo limite e si poteva ottenere solo un esemplare, in quelli successivi ci sono state sempre meno restrizioni; addirittura per attirare un pokemon si fa ricorso a dei sassi! Diciamo che Game Freak non ha saputo gestire bene questo tema, tant'è che dalla quinta generazione le Zone Safari sono state soppresse. Oggi il turismo naturalistico da un lato fa prendere coscienza dei danni dell’uomo sulla fauna, ma dall'altro – tramite l’influenza della gente curiosa sul comportamento degli animali- rischia di turbare i fragili equilibri dell’ecosistema. INQUINAMENTO Il mondo Pokemon ci appare sempre vivace e colorato, dove tradizione innovazione si fondano in un variegato contesto ambientale. Le numerosi centrali elettriche, le città sovrappopolate e le zone più industrializzate hanno portato dei grandi benefici economici e tecnologici, ma al tempo stesso- a causa dell’emissione di metano, CO2 e altri gas tossici- hanno contribuito a un aumento dell’inquinamento urbano. Game Freak ha quindi pensato bene di introdurre nuove figure in grado di risolvere tali problematiche: dai Netturbini di Unima, che si occupano di ripulire le strade, ai Trubbish che fungono da pattumiere viventi; dai Minccino che amano spazzare per terra, ai servizi di pulizie delle spiagge di Alola (che rigettano in mare i Pyukumuku), fino ai Weezing di Galar che sono in grado di assorbire gas nocivi rilasciando aria purificata. La cura degli ambienti interni ed esterni è sempre stata una costante per gli sviluppatori (come dimostrano i cestini sempre vuoti in ogni abitazione), ma ciò che manca è la possibilità di eseguire una raccolta differenziata, per un miglior smaltimento di rifiuti. Un altro aspetto positivo dei videogiochi è la mancanza di automobili: la gente si sposta infatti volando sui propri pokemon o in bicicletta. E’ proprio la bici uno degli attrezzi più pubblicizzati da Game Freak: chi non ricorda le giornate passate girando su due ruote per le varie città, accompagnati da una rilassante musica di sottofondo? Tutto ciò non può che sensibilizzare i giovani verso l’utilizzo di mezzi di trasporto a inquinamento zero, in grado sia di allenare i nostri muscoli che di farci respirare aria fresca. La presenza di piste ciclabili rappresenta poi un buon metodo di svago e di fare nuove amicizie (memore è quella di Ciclamipoli, dove ogni fan avrà tentato più volte di battere il record di corsa!), oltre che un espediente per schiudere in fretta le uova pokemon. CONCLUSIONI Game Freak nei suoi videogiochi ha sempre proposto ambientazioni differenti, dando all'utenza la possibilità di ammirare le bellezze della natura e facendoli indirettamente riflettere sull'importanza del suo equilibrio. Città industrializzate sono sempre affiancate da paesaggi rurali, dove si è a stretto contatto con la natura; alle centrali elettriche sono seguite quelle eoliche o a energia rinnovabile. I pokemon stessi sono fonti di energia naturale, che lavorando insieme agli allevatori possono produrre materie prime con un minimo impatto ambientale: basti pensare alle fiamme generate dai tipi Fuoco o all'approvvigionamento idrico fornito dai tipi Acqua. Gli allenatori possono poi servirsi di mosse e Abilità dei loro compagni per migliorare il proprio ecosistema: Riciclo, Aracampo, Pioggiadanza e Fotosintesi ne sono un esempio. Possiamo quindi dire che nei titoli pokemon sia presente un mondo idealizzato dove trionfa sempre la natura, ma nella realtà non è sempre così. Per i futuri videogiochi sarebbe quindi bene insistere di più su problemi ambientali, sfruttando appieno la trama e i luoghi: perché non parlare della deforestazione invece di infastidire i giocatori con i soliti boschetti iniziali? O magari utilizzare le onnipresenti aree montane per sensibilizzare sul tema dello scioglimento dei ghiacciai! Le proposte sono tante e si auspica che in futuro Game Freak possa migliorare sempre di più la comunicazione con il suo pubblico, attualizzando le tematiche dei suoi giochi e stimolando una più conscia riflessione sul nostro dovere di salvaguardare quello straordinario pianeta chiamato Terra.
  13. Una delle migliori nazioni per un futuro gioco di pokemon é sicuramente l'Italia, dato il suo territorio cosí diverso da nord a sud, la sua storia e le sue tradizioni. Se fossi uno sviluppatore di Game Freak punterei quindi sul Bel Paese, cercando di trarre ispirazione dalla maggior parte dei suoi aspetti culturali. La nuova regione me la immagino a forma di stivale e con una geografia variegata. La città in cui ha inizio l'avventura potrebbe essere situata nell'estremo sud, nella nostra Calabria: il protagonista partirà da una zona collinare, dove la gente é dedita all'agricoltura e all'allevamento di pokemon. Attraversando case rurali, orti rigogliosi e un'atmosfera mite, si arriverà alla prima palestra (posta nell'attuale Basilicata), dove il tipo Colleottero la farà da padrone, data la numerosa presenza di insetti nelle campagne. Si proseguirà poi verso il centro, percorrendo paesaggi bucolici, aree verdi piene di fiori colorati e panorami mozzaffiato. Cosí come nella storia d'Italia ci furono quattro Repubbliche Marinare, altrettante zone saranno presenti nel gioco. La prima città portuale esplorabile corrisponderà alla nostra Napoli (e non ad Amalfi), zona ricca di gente allegra e generosa, ristoranti stellati con menú mediterranei e vari mercatini. Tra le prelibatezze culinarie non puó mancare la Poképizza, che il giocatore riuscirà a creare mescolando vari ingredienti in un minigioco simile a quello dei Poffin/Curry; essa aumenterà il carisma dei propri pokemon, una nuova statistica che tornerà utile piú avanti. L'attrazione principale sarà il Teatro della piazza centrale, dove diversi artisti si esibiscono in spettacoli, balli e numeri da circo. Al suo interno é situata la palestra di Tipo Normale, in linea con la spensieratezza e solarità della gente. La seconda città portuale é la nostra Pisa (anche se comprenderà altri edifici toscani), città dell'arte, con un immenso museo classico dove si conservano le opere piú disparate (come la Galleria degli Uffizi a Firenze). Qui si otterrà un nuovo strumento, la tavolozza, con il quale si potranno ritrarre i propri pokemon. Il monumento caratteristico é la maestosa Torre Inclinata, avvolta da un oscuro mistero. Il protagonista dovrà scalarla tutta, affrontando i tenebrosi pokemon che si celano al suo interno e sfidando il rispettivo capopalestra in cima: egli sarà cultore di una bellezza decadente e perció utilizzerà tipi Spettro. Spingendosi piú a nord si arriverà nella nostra Genova, zona con frequenti precipitazioni e abitata da pescatori intenti a catturare i piú rari pokemon d'acqua. Il fiore all'occhiello della città sarà il Festival Canoro Pokémon (ispirato a Sanremo), dove ogni anno si esibiscono le star della regione in contest sensazionali. Accanto ad esso é presente il Conservatorio, nel quale un'imponente orchestra, capace di eseguire brani di ogni genere, offrirà la possibilità di ascoltare melodie armoniose e rilassanti. Un nuovo pokemon sarà basato su un ranocchio canterino che cambierà tipo e aspetto a seconda della sinfonia che gli si fa ascoltare al Conservatorio: un cantante lirico con smoking, un rapper dalla capigliatura afro, un rocker con gilet di pelle e un artista pop in abiti casual. Il capopalestra del posto utilizzerà un nuovo tipo, il Suono, rispettando la tradizione musicale e canora del Bel Paese. L'ultima città marinara sarà Venezia, che si raggiunge in traghetto. Qui si potrà partecipare al Carnevale Pokémon, un nuovo minigioco che attrae molti coordinatori e andrà a sostituire le Gare di Hoenn/Sinnoh. Similmente ad esse sarà diviso in tre fasi: 1) la sfilata, in cui si dovranno vestire i propri pokemon con gli accessori acquistati e dove verrà valutato anche il loro carisma (aumentabile con le Poképizze); 2) l'esibizione, in cui si dovranno selezionare le migliori mosse per attirare il pubblico; 3) la lotta finale fra i due finalisti. Un'altra attività é il viaggio in gondola, con il quale si potrà ammirare il panorama marino. Il capopalestra sarà di tipo Acqua, oltre che ad essere il miglior marinaio della zona. L'avventura proseguirà quindi nella bella Milano, una via tranquilla dove non mancheranno edifici storici (come il Duomo), biblioteche ed aree culturali. Rispetto alle altre città sarà piú industrializzata, anche se dirigendosi ad est ci si potrà imbattere in un fitto boschetto che porterà ad un lago magico, dal clima umido e con una rigogliosa vegetazione. Esso sarà ispirato al Lago Maggiore e conterrà la Palestra Folletto. Per ragioni di trama ci si sposterà poi bruscamente a sud, in una delle due isole della regione: la Sicilia. Dalle zone di pianura si ritornerà a villaggi rustici e ambienti contadini, fino a raggiungere la vetta incandescente dell'Etna, al cui interno si sfiderà il capopalestra di tipo Fuoco. Ottenute sette medaglie, si verrà a conoscenza della vera storia della regione, cosí divisa da nord a sud: in tempi antichi il popolo del Settentrione diede battaglia per conquistare il Meridione ma due pokemon leggendari placarono le due fazioni, riportando la pace e rintanandosi in luoghi segreti. Gli antagonisti hanno come obiettivo il dominio su tutte le zone del Mezzogiorno e intendono risvegliare i due pokemon, situati ai poli opposti dell'Italia. In una versione di gioco bisognerà raggiungere le profondità del lago di Garda per catturare il leggendario di tipo Acqua, mentre in un'altra si dovranno perlustrare le rovine di Pompei per liberare il leggendario di Terra. L'italia é infatti una nazione di terra e mare: bagnata da quattro mari ma ricca anche di catene montuose dirompenti. Risolti i problemi, si otterrà l'ultima medaglia attraversando gli impervi monti a nord, un'area gelida e rocciosa, piena di fatallenatori. La Palestra Ghiaccio sarà situata in cima al Monte Bianco e darà accesso alla Lega Pokemon. Nell'estremo nord si trova lo Stadio Pokemon, un gigantesco edificio dove ogni anno si tengono le lotte per il titolo di miglior allenatore d'Italia. Basato sullo Stadio Olimpico di Roma, in esso il protagonista dovrà trasportare la fiaccola d'oro, accendere la fiamma e dare inizio al torneo. L'Italia, come la Grecia, é stata culla di giochi sportivi e mi sembrava carino ripeterne le tradizioni. In un futuro remake invece della Lega potrebbe esserci un minigioco simile al Pokeathlon, cosí da attirare piú giocatori ed essere un'ottima idea di marketing. Nel Postgame sarà finalmente sbloccabile il Colosseo, che fungerà da Torre Lotta. Si partirà dal grado di "ausiliare" e avanzando con le lotte si arriverà a quello di "centurione" e "legionario". I giocatori piú valorosi avranno l'occasione di sfidare i gladiatori (sia in Singolo che in Doppio) e di ottenere il titolo finale di "imperatore". In conclusione ci sono mille motivi per scegliere l'Italia come nazione per un nuovo gioco pokemon: 1)ha una storia importante che puó essere adattata a una trama avvincente; 2) possiede una geografia diversificata, per cui gli sviluppatori potranno dar sfoggio alla loro fantasia; 3) é ricca di tradizioni musicali,artistiche, letterarie e culinarie: si possono creare nuove attività, strumenti e pokemon su di essa; 4) ha un fascino senza tempo. Spero vivamente che un giorno Game Freak possa regalarci l'emozione di esplorare il nostro Bel Paese.
  14. Pokémon nasce come videogioco spensierato capace di unire diversi ragazzi in un'avventura emozionante alla ricerca di creature tascabili dalle fattezze piú disparate. Nel corso di oltre 24 anni il gameplay dei videogiochi é cambiato radicalmente, rispecchiando le mutazioni della società. GAMEPLAY Il vecchio pokemon Rosso/Blu si presentava come un gioco di ruolo a turni dalle meccaniche semplici ma efficaci: ciascun allenatore poteva avere in squadra massimo sei pokemon, con un limite di quattro mosse apprendibili. I ragazzini di allora erano consci solo delle debolezze piú elementari e affrontavano ogni capopalestra affidandosi al proprio istinto e agli attacchi piú appariscenti. Col passare delle generazioni vennero aggiunte nuove funzionalità che andavano arricchendo l'esperienza di gioco. In pokemon Oro/Argento furono introdotte le uova pokemon, con le quale si potevano in qualche modo "clonare" i propri mostriciattoli per poi scambiarli con chi possedeva la versione opposta alla propria. Su Zaffiro/Rubino le Abilità e le Lotte in Doppio diedero vita a strategie innovative, mentre le Gare Pokemon rappresentavano un diversivo alle consuete lotte. Diamante/Perla videro invece la divisione tra mosse fisiche e mosse normali - basate fino ad allora solo sul tipo dei pokemon-, permettendo una maggiore giocabilità. In quinta generazione si perfezionó l'Online con le Lotte in tempo reale, oltre all'aggiunta di Abilità Nascoste (spesso originali). X/Y furono i titoli che lanciarono la Megaevoluzione, un concept davvero sorprendente che diede sia lustro a pokemon già affermati come Charizard, ma allo stesso tempo fece conoscere pokemon dimenticati come Mawile. Sole/Luna sfruttarono tutto il potenziale del 3DS con le Mosse Z, un'arma finale e monouso capace di ribaltare le sorti di un incontro. Con Spada/Scudo infine abbiamo il Dynamax, una via di mezzo tra le due precedenti funzionalità, utilizzabile da qualsiasi pokemon senza sacrificare alcuno strumento. Game Freak ha quindi dimostrato di saper rinnovare di volta in volta il suo gameplay, proponendo idee originali e in grado di attirare sia un pubblico giovane che quello piú maturo. DIFFICOLTÀ I primi titoli di pokemon sono ritenuti da molti i piú impegnativi, per via del livello degli avversari, dei moveset scadenti e delle MT monouso. Chi sceglieva Charmander su Rosso/Blu partiva svantaggiato sia contro i tipi Roccia di Brock sia con quelli Acqua di Misty; era necessario ampliare fin da subito la propria squadra, anche se nei primi percorsi difficilmente si trovavano pokemon decenti. La Lega pokemon rappresentava una vera e propria sfida e la cattura dei Leggendari richiedeva molto tempo e pazienza. Chi é che non ricorda poi il terribile Miltank di Chiara in seconda generazione, cosí come l'avvincente Parco Lotta di Smeraldo o le spietate Gare Pokemon? Di generazione in generazione, peró, il livello di difficoltà é andato scemando, adattandosi alle esigenze di una società dinamica che non ha piú molto tempo da spendere sui videogame: i neogiocatori vogliono vivere un'esperienza unica, senza dover perdere ore a leggere infiniti dialoghi o a ricordare ogni combinazione di tipo. A partire dalla sesta generazione Game Freak é venuta incontro al pubblico di oggi, forse piú casual, con l'introduzione di un Condivisore Esperienza migliorato, in grado di livellare la propria squadra in poco tempo. Tutto ció, unito alle Megaevoluzioni/Mosse Z/Dynamax e ad un'intelligenza artificiale sempre piú patetica, ha ridotto la campagna single player ad una mera pressione di tasti con un unico risultato finale: la vittoria del giocatore. Ai piú esperti é rimasto soltato il lato competitivo come modello di sfida. ONLINE Nel lontano 1996 ci si scontrava con gli amici tramite il cavetto Link, in grado di regalare svariate emozioni e divertimento, senza badare alle statistiche dei propri pokemon. Con Oro/Argento si inizió a parlare di breeding, ivs ed evs, oltre che a bilanciare le mosse di prima generazione, spesso mal programmate (come i Brutti Colpi troppo frequenti) o troppo sgrave (come Bora con il 90% di precisione). Fu tuttavia solo in quarta generazione che Game Freak introdusse delle funzionalità online nei suoi titoli, seppur con lo scambio di un "codice amico": per la prima volta ragazzi appartenenti a nazioni diverse potevano affrontarsi in un incontro amichevole. Da qui nacquero diverse guide per aiutare i nuovi giocatori nel cosiddetto " mondo competitivo": molti utenti iniziarono a crearsi dei "pokemon perfetti" per sfruttare al meglio il loro potenziale e vincere piú lotte possibili. Tutto ció non fu accolto positivamente dai piú "casual", i quali preferivano invece godersi una trama avvincente senza troppa pressione. Questo divario fra casual e competitivi continua anche oggi e Game Freak sta continuamente cercando una soluzione che possa favorire entrambe le categorie: se fino alla settima generazione l'online era riservato alle gare e agli scambi, in Spada/Scudo é possibile esplorare le Terre Selvagge e collaborare con altri allenatori per sconfiggere diversi Raid Pokemon e accaparrarsi mostriciattoli esclusivi o evento. Unire la semplice sfida 1Vs1 a una modalità di cooperazione é una strada vincente per ampliare il proprio pubblico e sfruttare al massimo il proprio brand. TRAMA, PERSONAGGI, DESIGN Dal punto di vista tecnico i giochi pokemon si sono evoluti in concomitanza con le diverse console in cui sono approdati. Dalla grafica in bianco e nero del GameBoy Pocket fino a quella 3D della Switch si sono susseguite storie e ambientazioni sempre sorprendenti. I primi titoli erano forse piú maturi dal punto di vista della trama e con personaggi carismatici del calibro di Blu, Giovanni o Lance. Tutti i ragazzini di allora si ricordavano nomi e cognomi di ogni capopalestra o antagonista, sempre ben caratterizzati e con un design unico. Il culmine della profondità si é raggiunto con Pokemon Bianco/Nero, dove ci si interroga sulla vera utilità dei mostri tascabili e sulla possibilità di un'esistenza senza di essi: N é forse il rivale piú complesso di tutta la serie. Sempre a partire da X/Y ( che possiamo definire come giochi di "rottura") le varie trame divennero via via piú banali e prevedibili, gli antagonisti piú scarsi e la catch rate dei leggendari sempre piú bassa. Le ambientazioni, d'altro canto, han subito vari miglioramenti (anche grazie alla maggior potenza grafica delle console di nuova generazione), diventando piú ricche di dettagli e profondità: si va dall'immensa Luminopoli con i suoi mille negozi, alla magia del bosco Brillabirinto con i suoi colori notturni. Dal punto di vista del design abbiamo avuto i pokemon piú disparati: ispirati ad animali, piante, miti o leggende e perfino oggetti. Riuscire a creare nuovi concept dopo oltre 900 mostriciattoli é sempre una grande sfida, ma Game Freak alla fine riesce sempre a stupirci con idee geniali. La strategia di aggiungere pochi pokemon nuovi ad ogni generazione, unita alle forme regionali e alle Megaevoluzioni/Gigamax si é rivelata vincente. REMAKE I remake di Diamante/Perla sono ormai alle porte, anche se si sa poco su di essi. Uno delle migliori strategie per lanciare questi titoli sarebbe la possibilità di avere un pokemon che ti segue durante l'avventura, favorendo l'interazione con la propria squadra e accrescendo l'immersione nel mondo di gioco. Quest'aspetto é presente nei DLC di Spada/Scudo ma non sembra sia stato implementato nel migliore dei modi: é importante che il pokemon stia al passo del proprio allenatore e non che si teletrasporti di continuo! Parlando di contenuti aggiuntivi, credo sia stata una mossa sbagliata quella di Game Freak: perché rimuovere modalità di gioco vendendo un titolo incompleto? Solo per un tornaconto economico? Non basta già l'aumento delle cartucce a 60€, l'abbonamento online e tutto il merchandising del marchio? Trovo scorretta questa politica nei confronti dei fan piú fedeli e mi auguro che non si ripeta in futuro (ma ho i miei dubbi!). Il Dexit é un altro problema: diminuire il numero di creature ammesse ad ogni generazione ha snellito il pokedex, facilitandone il completamento, ma al tempo stesso ha impedito ai giocatori di utilizzare alcuni dei loro pokemon preferiti. Possibile che i modelli 3D siano cosí difficili da gestire? Non vorrei che il continuo successo dei titoli Pokémon porti Game Freak ha lavorare sempre di meno e vendere prodotti incompleti. Tra le altre novità che inserirei nei remake c'é senz'altro il ritorno del Parco Lotta, un'area di gioco piena di sfide e luoghi da visitare che aumenterebbe la longevità del single player. Sarebbe gradita anche una nuova versione delle Gare Pokemon, con minigiochi appassionanti e collezionabili. L'ideale sarebbe poter affrontare altri giocatori online in delle competizioni piú amichevoli rispetto alle lotte. Favorire maggior interazione fra allenatori e con i propri pokemon é sempre stato un punto di forza dei videogiochi della serie. In definitiva la capacità di immersione del giocatore nel mondo di gioco é rimasta la stessa nel corso degli anni, e ció é dovuto al fascino che essi hanno e continueranno ad avere su tutti noi. Sono quindi ben fiducioso che anche la prossima avventura, nel bene o nel male, saprà cogliere nel segno.
  15. Ok, grazie.
  16. Nel Satoshi si possono usare pokémon e funzionalità non originari di Johto, come ad esempio Inteleon, le megaevoluzioni e il Dynamax?
  17. Nome: Jellysprout Tipo: Folletto/Veleno Descrizione Pokédex: Pokémon gelatina. Il suo corpo gommoso é dovuto alla linfa d'acero assorbita. Se attaccata, fuoriesce dal bozzolo e intrappola l'avversario in una parete appiccicosa. Abilità: Gommosità. Alla fine di ogni turno puó respingere al mittente qualsiasi mossa fisica, purché non vada K.O. dopo aver subito il colpo. Evoluzione: Si evolve da Bellsprout utilizzando lo strumento Foglia d'acero sul Pokémon. Descrizione: Jellysprout é una grossa campanula capovolta, il cui interno é costituito di gelatina. Esternamente la campana ha un aspetto bluastro con diversi simboli azzurri, che brillano durante le notti di luna piena; i bordi sono invece color giallo acceso. All'interno della campanula é concentrata la sostanza gelatinosa e marroncina,che possiede una propria autonomia ed emana un forte aroma autunnale. In caso di pericolo fuoriesce dal bozzolo, generando un gigantesco muro semisolido e rilasciando i gas tossici accumulati. Gli occhi sono posizionati dentro la gelatina, ma non li mostra quasi mai. Si muove fluttuando, data l'assenza di radici. Informazioni aggiuntive: L'abilità Gommosità é una caratteristica delle gelatine, che se toccate prima si deformano, dopodiché ritornano al loro aspetto originario, facendo rimbalzare i colpi subiti: a differenza di Contrattacco non raddoppia la potenza dei danni ricevuti. Assorbendo la linfa della foglia d'acero, la testa a campana di Bellsprout si ingrandisce fino a capovolgersi, facendogli perdere il tipo Erba e immagazzinando dentro di sé varie tossine che le conferiscono un color blu violaceo. Il cervello é costituito invece dalla gelatina zuccherosa nascosta nell'involucro, che gli garantisce il tipo Folletto. Ha un carattere mite, per cui se non viene infastidita se ne sta per conto suo. É facile trovarla di notte nei pressi dei laghi, dato che si nutre di acqua dolce.
  18. Icarus

    Temtem arriverà su Switch nel 2021

    Un orrendo plagio dei pokémon!
  19. A quando un remake/sequel?
  20. Ok,grazie.
  21. Nel Satoshi possiamo servirci anche di altri strumenti pokémon per realizzare lo spot, pur non promuovendoli?
  22. Almeno i miei Starters shiny con Erba/Fuoco/Acquaiuto avranno un senso di esistere!
  23. Ce ne hanno messo di tempo per inventare una Capsula abilità per le hidden abilities!
  24. Sono un pó deluso. Ho sempre desiderato un gioco pokémon in cui poter controllare liberamente i pg e combattere in tempo reale, ma questo nuovo titolo sembra essere stato fatto troppo frettolosamente: male la grafica, il lag e il fatto di essere un free to start (o pay to win...).
  25. Un nuovo Pokémon Colosseum sarebbe il mio sogno, ma la vedo dura...
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