Anomaly Inviato 3 giugno, 2016 Condividi Inviato 3 giugno, 2016 Il Carillon Rientrai a casa dopo un estenuante giorno di scuola e andai in camera mia. Presi le cuffie e iniziai ad ascoltare della musica per cercare di dimenticare il brutto voto preso alla verifica. Dopo qualche minuto sento mio padre che mi chiama, era in soffitta. Vado a vedere e lui mi dà una vecchia scatoletta, dice che sia stato il carillon di sua nonna che glielo aveva regalato poco prima di morire e che adesso lui lo vuole regalare a me. Dice che è un grande ricordo per lui visto che dentro c'è una statuetta che gli ricorda la figlia della nonna scomparsa. Non mi piacciono i carillon ma per far contento mio padre lo accetto e decido comunque di ascoltarlo in camera mia. Mi siedo sul letto e lo apro. Inizia a fare una strana musichetta, quasi ipnotica. Al centro, su un piccolo piedistallo c'è una statuetta di una bambina con dei lunghi capelli neri e dei grandi occhi verdi che ha alzate entrambe le mani, indicando il numero 10. Mentre lo ascoltavo notai che sulla schiena della bambina c'era un piccolo interruttore, molto difficile da notare. Presa dalla curiosità lo spinsi ma lì per lì non accadde niente. Rimasi un po' delusa e richiusi il carillon. A quel punto fuori dalla finestra rannuvolò improvvisamente e iniziò a tirare un forte vento ma non ci feci molto caso. Andai in soffitta per restituire il carillon a mio padre ma lo vidi completamente immobile, leggermente piegato come se si fosse immobilizzato mentre stava facendo qualcosa. Lo chiamai, gli feci dei cenni ma niente, non rispondeva e non si muoveva. Preoccupata andai in cucina a cercare mia madre ma la trovai immobile, anche lei, con un coltello in mano e dei pezzi di verdure sul tagliere. Corsi fuori casa e vidi le macchine sulla strada immobili, le persone che passeggiavano ferme e questo vento che soffiava sempre più forte. Il tempo si era fermato, nessuno si poteva muovere tranne me. Corsi per i viali della città alla ricerca di qualcuno che come me si potesse muovere ma non trovai nessuno. Disperata mi sedetti su un muretto e appoggiai il carillon accanto a me. Mi ripetevo "ma come... come è potuto succedere..." e piangevo. Mentre piangevo mi parve di sentire dei passi che facevano scricchiolare le foglie a terra. Subito alzai la testa e mi diressi verso il rumore, sperando che fosse una persona che si poteva muovere, come me. Mi ritrovai in una strada sterrata, in mezzo al nulla. In fondo alla strada vidi una bambina che stava camminando. Corsi verso di lei, chiamandola. Arrivata la fermai mettendogli la mano sulla spalla. Strano, non conoscevo quella bambina eppure mi sembrava familiare. Lei si fermò di scatto. Sentii una voce sottile, sembra che dica "adesso giochiamo insieme...". Improvvisamente la bambina si voltò di scatto, ricordo soltanto i suoi grandi occhi verdi e poi il buio. Il giorno dopo i giornali davano la notizia di una ragazza scomparsa misteriosamente. I genitori testimoniavano che non era uscita di casa e che non hanno trovato nulla di strano e nessun segno di forzatura di porte e finestre. Dicono: "abbiamo trovato solo il suo carillon, che gli avevamo regalato sul suo letto". Giorni dopo il padre ripensò a sua figlia scomparsa e aprì il carillon. Le sue mani tremarono. Nel carillon non c'era più la vecchia statuetta della bambina che si ricordava ma c'era una statuetta incredibilmente identica a sua figlia, con una mano alzata che indicava il numero 1. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 3 giugno, 2016 Condividi Inviato 3 giugno, 2016 Chissà di chi è stata l'idea, eh? Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Anomaly Inviato 3 giugno, 2016 Autore Condividi Inviato 3 giugno, 2016 Adesso, Franci ha scritto: Chissà di chi è stata l'idea, eh? HO DOVUTO SVILUPPARCI TUTTO IOO. Tu hai avuto solo l'idea del tempo che si fermava. T_T Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 3 giugno, 2016 Condividi Inviato 3 giugno, 2016 1 minuto fa, PokéIre ha scritto: HO DOVUTO SVILUPPARCI TUTTO IOO. Tu hai avuto solo l'idea del tempo che si fermava. T_T Appunto. Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Anomaly Inviato 3 giugno, 2016 Autore Condividi Inviato 3 giugno, 2016 1 minuto fa, Franci ha scritto: Appunto. eh, sai che è, si nota a malapena. T_T La cosa importante è il carillon .-. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 3 giugno, 2016 Condividi Inviato 3 giugno, 2016 2 minuti fa, PokéIre ha scritto: eh, sai che è, si nota a malapena. T_T La cosa importante è il carillon .-. Sì sì ok. Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
DavionXY Inviato 3 giugno, 2016 Condividi Inviato 3 giugno, 2016 Carina! Ora però non toccherò mai più un carillon >_< Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 3 giugno, 2016 Condividi Inviato 3 giugno, 2016 Con la collaborazione straordinaria di @Franci Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 9 giugno, 2016 Condividi Inviato 9 giugno, 2016 Che flop bravah Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Sapphire Inviato 10 giugno, 2016 Condividi Inviato 10 giugno, 2016 Mi piace! Partendo dal fatto che odio i carillon e mi fanno paura (si, sono un cuor di leone lo so già) è scritta abbastanza bene, ma la cosa più importante é il ritmo incalzante, i punti frequenti sono perfetti per questo genere di storie, che adoro! Se non si fosse capito, ne voglio altre, questa era molto carina (e la carta della bambina inquietante ha giocato a tuo favore) Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
StraxSilverhand Inviato 10 giugno, 2016 Condividi Inviato 10 giugno, 2016 Già i carillon mi inquietavano prima (grazie Silent Hill), ora hai rincarato la dose Bella comunque, brava! Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
DaniGrovyle Inviato 10 giugno, 2016 Condividi Inviato 10 giugno, 2016 Bella storia! Secondo me avresti pero' dovuto allungare la parte della notizia, in modo da renderla piu' inquietante! Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
NomeProvvisorio Inviato 10 giugno, 2016 Condividi Inviato 10 giugno, 2016 Lo so lo so che l'ho già detto ma questo genere di storie non mi fanno paura. Avresti dovuto far fare alla bambina qualcosa di più del semplice camminare o prendere il carillon qualcosa di misterioso Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 10 giugno, 2016 Condividi Inviato 10 giugno, 2016 Grazie grazie troppo buoni #EsciLaCreepy Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Anomaly Inviato 10 giugno, 2016 Autore Condividi Inviato 10 giugno, 2016 I Puzzle Sempre le stesse giornate in questa città. Non succede mai niente di nuovo e la vita è noiosa. Torno a casa dopo essere stato al mercato e mi siedo sul divano. Vivendo da solo la mia casa è sempre molto silenziosa. Accendo la tv e mi rilasso. Dopo circa un'oretta mi sembra di sentire un rumore in cantina. "Ancora questi topi" penso. Spensi la tv e andai a vedere. Non c'era nessuno e non vidi nessun topo. Notai però che a terra c'era una scatola. Mi avvicinai e vidi che era la scatola di un puzzle ma non c'era nessuna immagine di copertina. C'era scritto solo "664 pezzi". La presi e la portai in salotto. Più ci pensavo e più mi convincevo che non avevo mai visto quella scatola prima di allora in cantina. Arrivato in salotto la appoggiai sul tavolo e la aprii. C'erano molti pezzi. Non avendo niente di meglio da fare decisi di completare quel puzzle. Ci misi circa 3 ore per completarlo. Alla fine lo ammirai: mostrava il funerale di qualcuno, sotto la pioggia. Dei presenti intorno alla bara non si poteva distinguere il volto. Avevano tutti degli ombrelli neri tranne una persona che lo aveva rosso. "Mah, che razza di puzzle è questo!" Pensai, e lo misi sopra l'armadio. Erano ormai le 21:30 e decisi di andare a letto. Il giorno dopo fui svegliato da una telefonata. Andai in cucina e risposi al telefono. Notai che fuori dalla finestra pioveva a dirotto. "Pronto?" "Hey... devo dirti una cosa..." "Ciao mamma come và?" "Senti... tua sorella è... è morta... un incidente stradale e..." "cosa?!" "Oggi c'è il suo funerale, ti prego di venire." "Si... ci sarò... ciao..." "ciao tesoro..". Ero sconvolto. Non avrei mai pensato che mia sorella potesse morire... non oggi... Mi preparai, presi un ombrello e mi avviai verso il luogo del funerale. Era all'aperto quindi tutti avevano un'ombrello. Finito il funerale mia madre mi raggiunse. "Tesoro... come stai?" "Come vuoi che stia mamma..." "già... scusami... certo che potevi portare con te un'ombrello un po' differente per il suo funerale! Li avevamo tutti scuri!" "Ah già... scusa è il primo che ho trovato... non ci ho pensato...". Tornai a casa distrutto. Mi sdraiai sul divano e ripensai a mia sorella. Piansi. Mentre piangevo sentii un'altro rumore nella cantina. "Accidenti, questi topi!" pensai, e mi diressi verso la cantina. Come ieri non c'era nessuno e non vidi nessun topo. In mezzo alla stanza però c'era un'altra scatola. Mi avvicinai con cautela alla scatola. Un'altro puzzle. Su questo c'era scritto: "665 pezzi". Lo raccolsi e decisi di completare anche quello. Pensai che completandolo non avrei più pensato a mia sorella. Lo finii che erano quasi le 20:30. Il puzzle mostrava una grande città piena di grattacieli molto alti. Al centro c'erano quelle che sembravano due torri ma non si vedevano bene perchè la cima era coperta da una nuvola di fumo e fiamme. Notai che in alto c'era scritta una data. "11 settembre 2001". "Cosa? Ma è domani!" Pensai. Finalmente avevo capito. Quei puzzle mostravano degli avvenimenti futuri. Lasciai il puzzle sul tavolo e mangiai. Poi andai a letto. Il giorno dopo mi svegliai e andai a fare colazione. Essendo una bella giornata decisi di andare a fare una passeggiata. Tornai verso l'ora di pranzo. Accesi la tv e iniziai a preparare da mangiare. Smisi quasi subito perchè fui colpito da una notizia del tg che diceva che c'erano stati degli attacchi terroristici a New york e le immagini mostravano due torri, le torri gemelle in una grande nuvola di fumo e fiamme. Guardai il puzzle e rabbrividii. "O santo Dio..." pensai. Spensi la tv e mi sedetti sul divano con le mani fra i capelli. Ero sconvolto. Come poteva uno stupido puzzle prevedere il futuro? Mentre ero assorto tra i miei pensieri fui distratto da un rumore in camera mia. Preoccupato andai a vedere. Sul mio letto c'era l'ennesima scatola. Mi avvicinai velocemente, la presi e andai in salotto senza neanche vedere cosa c'era scritto sulla copertina. Decisi di completare anche quel puzzle e così feci. Arrivato all'ultimo pezzo però rabbrividii. Mi tremavano le mani ma decisi di finirlo. Il puzzle mostrava una stanza, probabilmente un salotto, identico al mio. Sulla sedia c'era un ragazzo e non mi sbagliavo, ero proprio io. Sul tavolo c'era un puzzle. Notai però che dietro al ragazzo identico a me nel puzzle c'era una figura dalle sembianze femminili completamente scura, aveva solo un vestito bianco e due grandi occhi rossi. In quel momento mi cadde l'occhio sulla copertina del puzzle. C'era scritto: "666 pezzi". A quel punto il mio istinto mi diceva di voltarmi, così mi voltai. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Francy Inviato 10 giugno, 2016 Condividi Inviato 10 giugno, 2016 13 minuti fa, PokéIre ha scritto: I Puzzle Sempre le stesse giornate in questa città. Non succede mai niente di nuovo e la vita è noiosa. Torno a casa dopo essere stato al mercato e mi siedo sul divano. Vivendo da solo la mia casa è sempre molto silenziosa. Accendo la tv e mi rilasso. Dopo circa un'oretta mi sembra di sentire un rumore in cantina. "Ancora questi topi" penso. Spensi la tv e andai a vedere. Non c'era nessuno e non vidi nessun topo. Notai però che a terra c'era una scatola. Mi avvicinai e vidi che era la scatola di un puzzle ma non c'era nessuna immagine di copertina. C'era scritto solo "664 pezzi". La presi e la portai in salotto. Più ci pensavo e più mi convincevo che non avevo mai visto quella scatola prima di allora in cantina. Arrivato in salotto la appoggiai sul tavolo e la aprii. C'erano molti pezzi. Non avendo niente di meglio da fare decisi di completare quel puzzle. Ci misi circa 3 ore per completarlo. Alla fine lo ammirai: mostrava il funerale di qualcuno, sotto la pioggia. Dei presenti intorno alla bara non si poteva distinguere il volto. Avevano tutti degli ombrelli neri tranne una persona che lo aveva rosso. "Mah, che razza di puzzle è questo!" Pensai, e lo misi sopra l'armadio. Erano ormai le 21:30 e decisi di andare a letto. Il giorno dopo fui svegliato da una telefonata. Andai in cucina e risposi al telefono. Notai che fuori dalla finestra pioveva a dirotto. "Pronto?" "Hey... devo dirti una cosa..." "Ciao mamma come và?" "Senti... tua sorella è... è morta... un incidente stradale e..." "cosa?!" "Oggi c'è il suo funerale, ti prego di venire." "Si... ci sarò... ciao..." "ciao tesoro..". Ero sconvolto. Non avrei mai pensato che mia sorella potesse morire... non oggi... Mi preparai, presi un ombrello e mi avviai verso il luogo del funerale. Era all'aperto quindi tutti avevano un'ombrello. Finito il funerale mia madre mi raggiunse. "Tesoro... come stai?" "Come vuoi che stia mamma..." "già... scusami... certo che potevi portare con te un'ombrello un po' differente per il suo funerale! Li avevamo tutti scuri!" "Ah già... scusa è il primo che ho trovato... non ci ho pensato...". Tornai a casa distrutto. Mi sdraiai sul divano e ripensai a mia sorella. Piansi. Mentre piangevo sentii un'altro rumore nella cantina. "Accidenti, questi topi!" pensai, e mi diressi verso la cantina. Come ieri non c'era nessuno e non vidi nessun topo. In mezzo alla stanza però c'era un'altra scatola. Mi avvicinai con cautela alla scatola. Un'altro puzzle. Su questo c'era scritto: "665 pezzi". Lo raccolsi e decisi di completare anche quello. Pensai che completandolo non avrei più pensato a mia sorella. Lo finii che erano quasi le 20:30. Il puzzle mostrava una grande città piena di grattacieli molto alti. Al centro c'erano quelle che sembravano due torri ma non si vedevano bene perchè la cima era coperta da una nuvola di fumo e fiamme. Notai che in alto c'era scritta una data. "11 settembre 2001". "Cosa? Ma è domani!" Pensai. Finalmente avevo capito. Quei puzzle mostravano degli avvenimenti futuri. Lasciai il puzzle sul tavolo e mangiai. Poi andai a letto. Il giorno dopo mi svegliai e andai a fare colazione. Essendo una bella giornata decisi di andare a fare una passeggiata. Tornai verso l'ora di pranzo. Accesi la tv e iniziai a preparare da mangiare. Smisi quasi subito perchè fui colpito da una notizia del tg che diceva che c'erano stati degli attacchi terroristici a New york e le immagini mostravano due torri, le torri gemelle in una grande nuvola di fumo e fiamme. Guardai il puzzle e rabbrividii. "O santo Dio..." pensai. Spensi la tv e mi sedetti sul divano con le mani fra i capelli. Ero sconvolto. Come poteva uno stupido puzzle prevedere il futuro? Mentre ero assorto tra i miei pensieri fui distratto da un rumore in camera mia. Preoccupato andai a vedere. Sul mio letto c'era l'ennesima scatola. Mi avvicinai velocemente, la presi e andai in salotto senza neanche vedere cosa c'era scritto sulla copertina. Decisi di completare anche quel puzzle e così feci. Arrivato all'ultimo pezzo però rabbrividii. Mi tremavano le mani ma decisi di finirlo. Il puzzle mostrava una stanza, probabilmente un salotto, identico al mio. Sulla sedia c'era un ragazzo e non mi sbagliavo, ero proprio io. Sul tavolo c'era un puzzle. Notai però che dietro al ragazzo identico a me nel puzzle c'era una figura dalle sembianze femminili completamente scura, aveva solo un vestito bianco e due grandi occhi rossi. In quel momento mi cadde l'occhio sulla copertina del puzzle. C'era scritto: "666 pezzi". A quel punto il mio istinto mi diceva di voltarmi, così mi voltai. Crediti a Chube per il set. ~ regalini di compleanno da parte di Freedom Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
AdamNabb Inviato 21 giugno, 2016 Condividi Inviato 21 giugno, 2016 Mammamia, i brividi D: Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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