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Umani vs Animali: Chi è superiore a chi?


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14 minuti fa, LegendaryGreninja ha scritto:

Faresti meglio a leggere tu con attenzione, in quanto ho scritto:

18 minuti fa, Eru_Roraito ha scritto:

No. No. No. E ancora no. 

Iniziamo col dire (anzi, ripetiamo) che l'intelligenza probabilmente non è una questione di geni! Vi sono dei caratteri ereditari legati ad essa, ma il quadro generale è ancora piuttosto oscuro.

 

E basta fare una rapida ricerca su google per capire come la stragrande maggioranza di questi geni non sia stata ancora trovata dagli scienziati e che quindi sia più che altro uno studio teorico. Bello notare come questi studi non definiscano nemmeno l'intelligenza, probabilmente ci si riferisce al mero Qi che come già detto influisce solo in maniera molto marginale sull'individuo (o io dovrei essere laureato in astrofisica quantistica). Inoltre ho screditato il tuo discorso assurdo assumendo che fossero cinque i geni responsabili dell'intelligenza, mentre in determinati articoli si parla proprio di reti di geni, e quindi di decine di migliaia di essi (ergo, grazie per avermi linkato l'articolo, che non fa che evidenziare come tu non conosca la genetica di base).

Fantastico poi come io abbia fatto tutto un discorso articolato (magari anche impreciso in alcuni punti, come ho detto ho una conoscenza parziale della genetica) ma che tu lo abbia bellamente ignorato fermandoti esattamente alla mia primissima frase.

L'imprecazione finale è un tocco di classe.

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Io credo che non si debba parlare di "superiorità", poiché non riusciremmo a tirare fuori una risposta quanti sono i campi in cui uno eccelle sull'altro, e viceversa.

Se proprio vogliamo, però, l'uomo ha (come detto da altri) il beneficio e la maledizione del libero arbitrio, che è la colonna portante della nostra storia, nel bene e nel... male.

Male, sì, perché avere la libertà di plasmare presente e futuro ha portato a crudeltà indicibili e vergognose, cosa che ci distingue dagli animali. 

Poi boh, c'è chi proclama l'uomo a capo o giù a piangere in un angolino per il suo cattivo comportamento, quindi

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Dire che umani e animali sono la stessa cosa penso che sia sbagliato e corretto allo stesso tempo. Corretto perchè entrambi sono esseri viventi, cosi come la vegetazione ecc.., sbagliato perchè noi esseri umani a differenza degli animali (che agiscono per puro istinto di sopravvivenza) siamo dotati del libero arbitrio, di una coscienza che ci induce ad agire in base a ciò che è moralmente giusto e sbagliato. 

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2 minuti fa, Argis ha scritto:

Dire che umani e animali sono la stessa cosa penso che sia sbagliato e corretto allo stesso tempo. Corretto perchè entrambi sono esseri viventi, cosi come la vegetazione ecc.., sbagliato perchè noi esseri umani a differenza degli animali (che agiscono per puro istinto di sopravvivenza) siamo dotati del libero arbitrio, di una coscienza che ci induce ad agire in base a ciò che è moralmente giusto e sbagliato. 

Beh, aspetta. Gli esseri umani sono animali nel senso che genicamente appartengono al regno degli animali. Le piante o i funghi sono più lontani dall'uomo di quanto lo siano gli altri animali. Ovviamente ci distinguiamo dagli altri animali per la razionalità, la coscienza di noi stessi (anche se alcuni animali sanno riconoscersi allo specchio e quindi hanno una sorta di consapevolezza), il senso di morale, ecc. ;) 

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11 minuti fa, Eru_Roraito ha scritto:

Faresti meglio a leggere tu con attenzione, in quanto ho scritto:

 

E basta fare una rapida ricerca su google per capire come la stragrande maggioranza di questi geni non sia stata ancora trovata dagli scienziati e che quindi sia più che altro uno studio teorico. Bello notare come questi studi non definiscano nemmeno l'intelligenza, probabilmente ci si riferisce al mero Qi che come già detto influisce solo in maniera molto marginale sull'individuo (o io dovrei essere laureato in astrofisica quantistica). Inoltre ho screditato il tuo discorso assurdo assumendo che fossero cinque i geni responsabili dell'intelligenza, mentre in determinati articoli si parla proprio di reti di geni, e quindi di decine di migliaia di essi (ergo, grazie per avermi linkato l'articolo, che non fa che evidenziare come tu non conosca la genetica di base).

Fantastico poi come io abbia fatto tutto un discorso articolato (magari anche impreciso in alcuni punti, come ho detto ho una conoscenza parziale della genetica) ma che tu lo abbia bellamente ignorato fermandoti esattamente alla mia primissima frase.

L'imprecazione finale è un tocco di classe.

Sono stati trovati dei geni responsabili dell'intelligenza punto. In più pa comunità scientifica ritiene che il 75% dell'intelligenza derivi dalla genetica

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Adesso, LegendaryGreninja ha scritto:

Sono stati trovati dei geni responsabili dell'intelligenza punto. In più pa comunità scientifica ritiene che il 75% dell'intelligenza derivi dalla genetica

Affermazione che non ho mai negato e che anzi ho utilizzato per demolire la tua teoria pseudoscientifica che vuole collegare la trasmissione di caratteri ereditari (meccanismo che evidentemente non conosci) all'origine delle mutazioni evolutive (meccanismo che evidentemente non conosci). Aspetto un commento serio che provi a contro-argomentare quanto ho esposto. Anzi no, non lo aspetto, abbiamo già fatto rivoltare nella tomba sia Einstein che Mendel, potremmo creare seri danni alla cultura scientifica degli ultimi due secoli.

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1 minuto fa, Eru_Roraito ha scritto:

Beh, aspetta. Gli esseri umani sono animali nel senso che genicamente appartengono al regno degli animali. Le piante o i funghi sono più lontani dall'uomo di quanto lo siano gli altri animali. Ovviamente ci distinguiamo dagli altri animali per la razionalità, la coscienza di noi stessi (anche se alcuni animali sanno riconoscersi allo specchio e quindi hanno una sorta di consapevolezza), il senso di morale, ecc. ;) 

Io ho parlato di esseri viventi in generale, nel senso che umani, animali e piante sono dotati di "vita". So benissimo che a livello di genetica le specie si differenziano. Cosi come per il senso del libero arbitro che è proprio la consapevolezza di possedere coscienza di se stessi, razionalità e senso morale ecc.. ed è appunto questo che ci distingue degli animali. 

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Adesso, Argis ha scritto:

Io ho parlato di esseri viventi in generale, nel senso che umani, animali e piante sono dotati di "vita". So benissimo che a livello di genetica le specie si differenziano. Cosi come per il senso del libero arbitro che è proprio la consapevolezza di possedere coscienza di se stessi, razionalità e senso morale ecc.. ed è appunto questo che ci distingue degli animali. 

Sì sì, infatti il tuo ragionamento non era sbagliato, è vero anche a livello scientifico che tutti siamo accomunati dal fatto di essere dei viventi. Ci tenevo solo a sottolineare il fatto che essendo geneticamente animali, è più corretto assimilarci ad essi che ad un baobab o ad un ameba. :XD:

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4 minuti fa, Eru_Roraito ha scritto:

Affermazione che non ho mai negato e che anzi ho utilizzato per demolire la tua teoria pseudoscientifica che vuole collegare la trasmissione di caratteri ereditari (meccanismo che evidentemente non conosci) all'origine delle mutazioni evolutive (meccanismo che evidentemente non conosci). Aspetto un commento serio che provi a contro-argomentare quanto ho esposto. Anzi no, non lo aspetto, abbiamo già fatto rivoltare nella tomba sia Einstein che Mendel, potremmo creare seri danni alla cultura scientifica degli ultimi due secoli.

"No. No. No. E ancora no. 

Iniziamo col dire (anzi, ripetiamo) che l'intelligenza probabilmente non è una questione di geni! Vi sono dei caratteri ereditari legati ad essa, ma il quadro generale è ancora piuttosto oscuro. Non entrerò nel dettaglio in quanto non sono competente per farlo. Semplicemente mettiti in testa che non puoi ridurre l'intelligenza alla genetica" cit. Tu

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Adesso, LegendaryGreninja ha scritto:

"No. No. No. E ancora no. 

Iniziamo col dire (anzi, ripetiamo) che l'intelligenza probabilmente non è una questione di geni! Vi sono dei caratteri ereditari legati ad essa, ma il quadro generale è ancora piuttosto oscuro. Non entrerò nel dettaglio in quanto non sono competente per farlo. Semplicemente mettiti in testa che non puoi ridurre l'intelligenza alla genetica" cit. Tu

In più pa comunità scientifica ritiene che il 75% dell'intelligenza derivi dalla genetica - cit. tu :asduj1:

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2 minuti fa, LegendaryGreninja ha scritto:

Appunto il 75% ossia la stra grande maggioranza. Smettila di trollare

Il che implica...? 

Sto ancora aspettando una risposta seria, comunque.

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48 minuti fa, Chromatic ha scritto:

Come al solito andiamo a prendere gli aspetti più brutali e negativi dell'uomo,quando come ho già ripetuto migliaia di volte,ci sono un sacco di brave persone che conosco e sicuramente nel altre nel mondo intero...qua invece si prendono solo gli aspetti negativi,come ha detto @BigDimafa più rumore un albero che cade in una foresta che una foresta intera.

 

Sono totalmente d'accordo con @Rayen,essere dotati di ragione e cervello implica vantaggi e svantaggi.

Gli animali vivono per sopravvivere e vivono per mangiare.

Noi invece diamo senso a questo mondo,nel bene e nel male.

Un mondo in cui ci sono solo animali che vivono solamente per sopravvivere che senso avrebbe?Noi abbiamo creato un sistema,una società,governi,un mondo,anche in questo caso nel bene e nel male.

Non riesco a paragonarmi a un maiale o a un cavallo

"quanto fa 1+1?"

"Oink Oink Oink"(in maialese vuol dire :"1+1 fa 2")

Siamo tutti così per te?Non conosci nessuna brava persona?

Solo e solamente lati negativi,non esiste neanche per te nessuna brava persona.Siamo a 2,ragazzi

Supplementari,alla peggio calci di rigore

 

La domanda del topic era "l'uomo è superiore all'animale?"

La mia risposta è stata "l'uomo è superiore solo per l'arroganza di credersi tale".

 

Non si è chiesto se esistono o meno brave persone o cose simili.

Ti stai lamentando perché la gente risponde alla domanda posta senza divagare. 

(e prendere come spunto la mia risposta per dedurre che per me non esistano le brave persone è piuttosto arrogante da parte tua)

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Adesso, LegendaryGreninja ha scritto:

Significa che l'intelligenza dipende dai geni

Dipende in parte dai geni. E io non l'ho mai negato.

Anzi, ho giusto usato questa affermazione per farti capire come il tuo ragionamento pseudoscientifico fosse assurdo e incoerente. Ricordi, questo tomo a cui non ti sei degnato di dar risposta?

 

In secondo luogo, hai appena commesso un Mendelicidio. Appuriamo per un attimo che l'intelligenza sia esprimibile tramite genetica. Questa sarebbe senz'altro determinata da più fattori, quindi da più geni e quindi si parlerebbe di ereditarietà poligenica, che sostanzialmente è una delle eccezioni alle leggi di Mendel che prevede l'espressione di un carattere fenotipico tramite vari geni. Facciamo un esempio pratico: abbiamo un individuo X che possiede la coppia di alleli dominanti II, che determina un carattere per l'intelligenza di grado 1. Le possibilità di accoppiamento sono tre, ossia con individui che chiamiamo W, Y e Z che posseggono rispettivamente dei geni II, Ii e ii. In tutti i casi il carattere espresso sarà di grado 1, ma nel secondo caso ci sarà un 50% di probabilità che nasca un individuo eterozigote con genotipo Ii, e nel terzo caso la percentuale sale al 100%. Nella generazione successiva ci sarà quindi meno probabilità che il gene dominante venga trasmesso. E ricordiamo che stiamo parlando di ereditarietà poligenica, quindi questo ragionamento va fatto per tot geni (diciamo 5 per comodità). Appuriamo sempre per assurdo che un'intelligenza di grado 1 si esprima solo in presenza di dominanza di tutti e 5 i geni. In questo modo nella seconda generazione avremo una possibilità incredibilmente bassa che il gene dominante si esprima totalmente, al contrario ci sarà un buon 50% che la prole (sempre di seconda generazione) abbia entrambi gli alleli recessivi. Questo senza contare che un gene può esprimere unicamente due informazioni (a meno che non parliamo di dominanza incompleta), e che quindi i gradi possibili di intelligenza sarebbero soltanto due. E senza contare inoltre che tutto questo ragionamento è genetica, che non c'entra nulla con l'evoluzione; le mutazioni non avvengono per trasmissione di caratteri e perché magicamente i "geni più forti" diventano "ancora più forti", ma come ti ho esposto sopra. Le tue affermazioni mandano a quel paese anni di studi di genetica ed evoluzionismo.

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1 minuto fa, Eru_Roraito ha scritto:

Dipende in parte dai geni. E io non l'ho mai negato.

Anzi, ho giusto usato questa affermazione per farti capire come il tuo ragionamento pseudoscientifico fosse assurdo e incoerente. Ricordi, questo tomo a cui non ti sei degnato di dar risposta?

 

In secondo luogo, hai appena commesso un Mendelicidio. Appuriamo per un attimo che l'intelligenza sia esprimibile tramite genetica. Questa sarebbe senz'altro determinata da più fattori, quindi da più geni e quindi si parlerebbe di ereditarietà poligenica, che sostanzialmente è una delle eccezioni alle leggi di Mendel che prevede l'espressione di un carattere fenotipico tramite vari geni. Facciamo un esempio pratico: abbiamo un individuo X che possiede la coppia di alleli dominanti II, che determina un carattere per l'intelligenza di grado 1. Le possibilità di accoppiamento sono tre, ossia con individui che chiamiamo W, Y e Z che posseggono rispettivamente dei geni II, Ii e ii. In tutti i casi il carattere espresso sarà di grado 1, ma nel secondo caso ci sarà un 50% di probabilità che nasca un individuo eterozigote con genotipo Ii, e nel terzo caso la percentuale sale al 100%. Nella generazione successiva ci sarà quindi meno probabilità che il gene dominante venga trasmesso. E ricordiamo che stiamo parlando di ereditarietà poligenica, quindi questo ragionamento va fatto per tot geni (diciamo 5 per comodità). Appuriamo sempre per assurdo che un'intelligenza di grado 1 si esprima solo in presenza di dominanza di tutti e 5 i geni. In questo modo nella seconda generazione avremo una possibilità incredibilmente bassa che il gene dominante si esprima totalmente, al contrario ci sarà un buon 50% che la prole (sempre di seconda generazione) abbia entrambi gli alleli recessivi. Questo senza contare che un gene può esprimere unicamente due informazioni (a meno che non parliamo di dominanza incompleta), e che quindi i gradi possibili di intelligenza sarebbero soltanto due. E senza contare inoltre che tutto questo ragionamento è genetica, che non c'entra nulla con l'evoluzione; le mutazioni non avvengono per trasmissione di caratteri e perché magicamente i "geni più forti" diventano "ancora più forti", ma come ti ho esposto sopra. Le tue affermazioni mandano a quel paese anni di studi di genetica ed evoluzionismo.

Perché le mie affermazioni mandano a quel paese anni di genetica? Quello che ho detto è totalmente in libea con l'articolo che ti ho linkato

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Adesso, LegendaryGreninja ha scritto:

Perché le mie affermazioni mandano a quel paese anni di genetica? Quello che ho detto è totalmente in libea con l'articolo che ti ho linkato

Con l'articolo sì, non sto mica contestando l'Imperial College London! Cosa sono, un genetista specializzato in trasmissione dei caratteri del sistema nervoso? :XD:

Mi riferivo a quanto detto da te qui, prima ancora che postassi l'articolo:

 

La nostra intelligenza deriva dal l'evoluzione. Non nell'immediato ovviamente. Ogni persona trasferisce dei geni alla prole, a mano a mano questi geni  si rafforzano. Esempio: io ho 1 punto d'intelliggenza, faccio un figlio con una fonna che ne ha 0,9, il mio gene è più forte di quello della mia compagna e quindi mio figlio avrà un valore d'intelligenza piu alto di quello di mia moglie. Può capitare che mio figlio abbia un valore d'intelligenza più alto del mio ad esempio abbia 1,2 d'intelligenza. Mio figlio allora procreando incrementerà l'intelligenza della sua prole. A mano a mano il valore d'intelligenza aumenta nel corso delle generazioni ed arriva ad esempio a 10. La persona con intelligenza 10 è più evoluta di una persona con intelligenza 1. A 10 ci siamo arrivati grazie all'evoluzione. Se noi consideriamo un lasso di tempo breve possiamo individuare persone con un potenziale evolutivo maggiore di altre. Queste persone sono ovviamente quelle con un'intelligenza alta. Quindi le persone intelligenti sono più evolute di altre perchè più vicine agli individui del futuro. Ricordi le giraffe? Vale lo stesso principio. Una giraffa con il collo più lungo ha una caratteristica più prossima agli individui del futuro 
 

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1 minuto fa, Eru_Roraito ha scritto:

Con l'articolo sì, non sto mica contestando l'Imperial College London! Cosa sono, un genetista specializzato in trasmissione dei caratteri del sistema nervoso? :XD:

Mi riferivo a quanto detto da te qui, prima ancora che postassi l'articolo:

 

La nostra intelligenza deriva dal l'evoluzione. Non nell'immediato ovviamente. Ogni persona trasferisce dei geni alla prole, a mano a mano questi geni  si rafforzano. Esempio: io ho 1 punto d'intelliggenza, faccio un figlio con una fonna che ne ha 0,9, il mio gene è più forte di quello della mia compagna e quindi mio figlio avrà un valore d'intelligenza piu alto di quello di mia moglie. Può capitare che mio figlio abbia un valore d'intelligenza più alto del mio ad esempio abbia 1,2 d'intelligenza. Mio figlio allora procreando incrementerà l'intelligenza della sua prole. A mano a mano il valore d'intelligenza aumenta nel corso delle generazioni ed arriva ad esempio a 10. La persona con intelligenza 10 è più evoluta di una persona con intelligenza 1. A 10 ci siamo arrivati grazie all'evoluzione. Se noi consideriamo un lasso di tempo breve possiamo individuare persone con un potenziale evolutivo maggiore di altre. Queste persone sono ovviamente quelle con un'intelligenza alta. Quindi le persone intelligenti sono più evolute di altre perchè più vicine agli individui del futuro. Ricordi le giraffe? Vale lo stesso principio. Una giraffa con il collo più lungo ha una caratteristica più prossima agli individui del futuro 
 

Dov'è che sbaglio?

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Adesso, LegendaryGreninja ha scritto:

Dov'è che sbaglio?

Non nel fatto che l'intelligenza dipenda dai geni (che è vero in parte e solo secondo determinati studi, da quanto ho capito ci sono pareri abbastanza discordanti), ma nel modo in cui i caratteri si trasmettono e influiscono sull'evoluzione (e non influiscono proprio). Quella roba che ho scritto è il procedimento con cui i geni vengono trasmessi (in modo abbastanza scolastico, come ho già ripetuto allo stremo non sono un esperto), e si evidenzia come nel corso del tempo i geni non diventino "più forti" come dici, i geni quelli sono e quelli vengono trasmessi (ci sono quindi solo gradi da 1 e 2 di intelligenza, se proprio vogliamo, e qualcuno in più se appuriamo che si verifichino fenomeni come dominanza incompleta, ecc.; ma sempre di un numero standard ed invariabile sono). La trasmissione di caratteri alla prole non influisce quindi sulle mutazioni. A generare le mutazioni sono o mutageni esterni o modifiche casuali nel processo di duplicazione del DNA. Credo di aver spiegato dov'era l'ingrippo adesso. :) 

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2 minuti fa, Eru_Roraito ha scritto:

Non nel fatto che l'intelligenza dipenda dai geni (che è vero in parte e solo secondo determinati studi, da quanto ho capito ci sono pareri abbastanza discordanti), ma nel modo in cui i caratteri si trasmettono e influiscono sull'evoluzione (e non influiscono proprio). Quella roba che ho scritto è il procedimento con cui i geni vengono trasmessi (in modo abbastanza scolastico, come ho già ripetuto allo stremo non sono un esperto), e si evidenzia come nel corso del tempo i geni non diventino "più forti" come dici, i geni quelli sono e quelli vengono trasmessi (ci sono quindi solo gradi da 1 e 2 di intelligenza, se proprio vogliamo, e qualcuno in più se appuriamo che si verifichino fenomeni come dominanza incompleta, ecc.; ma sempre di un numero standard ed invariabile sono). La trasmissione di caratteri alla prole non influisce quindi sulle mutazioni. A generare le mutazioni sono o mutageni esterni o modifiche casuali nel processo di duplicazione del DNA. Credo di aver spiegato dov'era l'ingrippo adesso. :) 

Come mi spieghi allora che le giraffe da piccoli cavallini qual'erani sono diventate i colli lunghi che vediamo oggi?

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9 minuti fa, LegendaryGreninja ha scritto:

Come mi spieghi allora che le giraffe da piccoli cavallini qual'erani sono diventate i colli lunghi che vediamo oggi?

Tramite le mutazioni di cui ho parlato prima che come ho già detto avvengono o casualmente (una o più base azotate si abbinano in modo scorretto e la DNA polimerasi non si "accorge" dell'errore) o tramite fattori esterni (radiazioni, raggi di vario tipo, necessità biologica di adattarsi ad un determinato ambiente). L'evoluzione impiega molto tempo proprio perché queste mutazioni (che devono essere vantaggiose, molte mutazioni portano invece a malattie di vario tipo) sono rarissime. Ovviamente una volta che questa mutazione ha luogo viene passata da generazione in generazione, ma non è la riproduzione che genera la mutazione, si limita a trasmetterla.

 

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1 minuto fa, Eru_Roraito ha scritto:

Tramite le mutazioni di cui ho parlato prima che come ho già detto avvengono o casualmente (una o più base azotate si abbinano in modo scorretto e la DNA polimerasi non si "accorge" dell'errore) o tramite fattori esterni (radiazioni, raggi di vario tipo, necessità biologica di adattarsi ad un determinato ambiente). L'evoluzione impiega molto tempo proprio perché queste mutazioni (che devono essere vantaggiose, molte mutazioni portano invece a malattie di vario tipo) sono rarissime. Ovviamente una volta che questa mutazione ha luogo viene passata da generazione in generazione, ma non è la riproduzione che genera la mutazione, si limita a trasmetterla.

 

Avvengono anche grazie al crossingover.

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Adesso, LegendaryGreninja ha scritto:

Avvengono anche grazie al crossingover.

Aspetta, non fare confusione, quelle non sono mutazioni (a meno che non ci sia proprio un'anomalia che va a sballare tutta la sequenza di DNA, ma credo che sia più semplice vincere alla lotteria mentre si è colpiti da un fulmine :XD:) ma è ricombinazione genetica. In pratica le sequenze genetiche dei due genitori vanno a mischiarsi per formare una nuova sequenza, ma è appunto la sequenza che cambia: i geni rimangono sempre gli stessi! La ricombinazione avviene anche nell'assortimento indipendente e, nel caso dei batteri, nei fenomeni di trasformazione, trasduzione e coniugazione (oltre che a vari processi minori per i quali non sono informato). Questo fattore serve a dare variabilità genetica alla prole e a diffondere le mutazioni, ma non a generarle.

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10 minuti fa, Eru_Roraito ha scritto:

Aspetta, non fare confusione, quelle non sono mutazioni (a meno che non ci sia proprio un'anomalia che va a sballare tutta la sequenza di DNA, ma credo che sia più semplice vincere alla lotteria mentre si è colpiti da un fulmine :XD:) ma è ricombinazione genetica. In pratica le sequenze genetiche dei due genitori vanno a mischiarsi per formare una nuova sequenza, ma è appunto la sequenza che cambia: i geni rimangono sempre gli stessi! La ricombinazione avviene anche nell'assortimento indipendente e, nel caso dei batteri, nei fenomeni di trasformazione, trasduzione e coniugazione (oltre che a vari processi minori per i quali non sono informato). Questo fattore serve a dare variabilità genetica alla prole e a diffondere le mutazioni, ma non a generarle.

No ip crossingover taglia il DNA e quindi taglia i geni in un certo punto. In questo modo i geni si modificano. Faccio un esempio: ho un gene AGGTTAC il crossingover lo fa diventare AGGTT poi si aggiungono i geni del partner quindi da AGGTT diveta AGGTTCGAC per farti un esempio inventato. Comunque questo è quello che succede 

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6 minuti fa, LegendaryGreninja ha scritto:

No ip crossingover taglia il DNA e quindi taglia i geni in un certo punto. In questo modo i geni si modificano. Faccio un esempio: ho un gene AGGTTAC il crossingover lo fa diventare AGGTT poi si aggiungono i geni del partner quindi da AGGTT diveta AGGTTCGAC per farti un esempio inventato. Comunque questo è quello che diventa

Non so chi te l'abbia raccontato, ma il crossing-over non agisce a livello di basi azotate. Premettiamo che è un processo complesso e non lo conosco nello specifico, ma quando i tratti di DNA vengono mischiati tra i vari cromatidi non si va mai a spezzettare un gene, ma a rompere delle catene di geni che poi si ricombinano per formare una nuova sequenza. Per questo si parla di ricombinazione genica (e questo lo puoi trovare su qualsiasi testo di biologia anche di base) e non di mutazione.

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