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THE JOURNEY OF THE ERRANT POKEBALL

 

 

CAPITOLO 1: GLI INIZI

 

 

 

Signore e signori, benvenuti alla sfida del secolo!” urlò il commentatore “Oggi assisteremo a qualcosa di più unico che raro, un ragazzo di undici anni proveniente dalla lussureggiante metropoli di Austropoli fronteggiare il campione in carica Nardo!” le grida della folla si confondevano con il rumore degli scroscianti applausi.

 

Ed ecco lo sfidante, Ren!” altri applausi e fischi di approvazione partirono dagli spalti

 

Ren, scendi”

 

Ed ecco che estrae la pokéball, chissà quale pokémon manderà in campo per primo!”

 

Ren?”

 

Ed ecco che la lancia, ed è uscito...”

 

REN!!!!”

 

La voce della madre lo riportò con i piedi per terra e lo svegliò dal suo sogno. Entrò in camera sua

 

Eccoti qua, dormiglione che non sei altro” disse lei ridacchiando e stropicciandogli i capelli “vieni a darmi una mano con gli scatoloni, il camion arriverà tra poco”

 

Ma dobbiamo per forza trasferirci ad Alola? Io sto benissimo qui ad Austropoli e tra poco potrò anche cominciare il mio viaggio per la regione insieme ai miei amici”

 

Lo so tesoro, lo so” disse la madre accarezzandogli la guancia “Ma questa per me è un'occasione d'oro. Non ho mai ricevuto un incarico così importante e di certo vivrai avventure bellissime anche la”

In quel momento, il PC di Ren cominciò ad emettere un bip ripetuto. Qualcuno lo stava chiamando.

 

Quando hai finito la chiamata, aiutami a sistemare le cose ok?”

 

D'accordo mamma”

 

La madre gli diede un bacio sulla fronte e andò in salotto canticchiando allegramente. Ren si alzò dal letto, si vestì velocemente e fece partire la chiamata. Dall'altra parte dello schermo, c'era un uomo abbronzato, con un cappello bianco e un camice da laboratorio anch'esso bianco aperto, mostrando il suo fisico scolpito

 

Ops, aspetta un attimo” disse l'uomo sistemando la webcam“Ohilà, buongiorno!”

 

Professor Kukui, che sorpresa” rispose Ren “Da quanto tempo”

 

Eh si, ma tra poco le cose cambieranno. Il gran giorno si avvicina, ovvero il giorno del tuo trasferimento ad Alola!” il professore mostrò una foto di un arcipelago

La regione di Alola è un arcipelago isolato nel bel mezzo dell'oceano. Dev'essere questa la ragione per cui è abitata da pokémon così straordinari ed unici”

 

Immagino” rispose Ren

 

Due pokémon si avvicinarono a Kukui, con l'intento di giocare

 

Rockruff, Cutiefly, ora non posso. Giochiamo quando ho finito, ok?”

 

I due pokémon emisero un verso e se ne andarono

 

Sembrano affettuosi” disse Ren

 

Eh già, sono anche dei giocherelloni. Tu hai già dei pokémon?”

 

Uno si, ma più che mio è di famiglia” Ren fece un fischio con le dita e un Talonflame arrivò volando nella sua stanza e si posò sulla sua spalla, beccandogli amichevolmente la testa

 

Ah, uno splendido esemplare di Talonflame” esclamò il professore

 

Era di mio babbo, prima che ci lasciasse. Diciamo che mi ha tenuto compagnia quando ne avevo più bisogno”

 

Immagino. Beh, io devo andare. Ho delle commissioni da fare. Ci vediamo ad Alola. A presto!” il professore lo salutò con la mano e chiuse la chiamata.

 

Ren si spinse con le gambe, arrivando con la sedia al centro della stanza. Aveva molti dubbi a riguardo su questo trasferirsi ad Alola. Lui non voleva andarsene da Austropoli, ma dopo questa chiacchierata con il professor Kukui qualcosa dentro di lui si era mosso. Una piccola fiamma si accese nel suo animo e quella stessa fiamma avrebbe bruciato come Incendio per molto tempo ancora e chissà quando si spegnerà. Spinto da una nuova voglia e curiosità, urlò

 

Mamma, sto arrivando ad aiutarti con gli scatoloni!”

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CAPITOLO 2: “ALOLA!”

 

 

Il viaggio sembrò durare un'eternità, ma alla fine Ren e sua madre attraccarono finalmente al porto di Hau'Oli, sull'isola di Mele Mele. Appena scesi dalla nave, tutti e due respirarono a pieni polmoni. Finalmente erano arrivati

 

Ahhh, che magnifico sole qui ad Alola! Si sta divinamente” esclamò la mamma

Davvero. Mai sentita un'aria così fresca e pulita” rispose Ren

 

Guardandolo, la mamma sorrise e disse

 

Se vuoi, puoi cominciare ad esplorare qui intorno. Io devo andare in comune a registrare il cambio di residenza”

D'accordo mamma. Talonflame, andiamo!” e con Talonflame che gli girava intorno partirono all'avventura.

 

I palazzi erano alti e variopinti, per le strade c'erano tante bancarelle che vendevano frutta fresca e bacche di ogni genere, dalle caffetterie venivano fuori odori afrodisiaci e l'odore di salsedine aleggiava in tutta la città. Camminando per la strada principale, notò vicino ad un centro pokémon una coppia di ragazzi della sua età litigare. Il ragazzo aveva occhi grigi e i capelli lunghi neri che gli coprivano l'occhio sinistro e le spalle, mentre la ragazza aveva capelli lunghi mossi biondi e occhi azzurri.

 

Non mi dai mai retta!” urlò la ragazza

Sei te che non vuoi capire! Io non rinuncio a quella sfida!” replicò lui

Sappiamo tutti e due che non vincerai!”

 

Mentre i due ragazzi litigavano, due uomini vestiti di nero, con una bandana nera e bianca in testa e un teschio sulla canottiera corsero verso di loro, rubando la borsetta della ragazza e il borsello del tipo

 

Yo fratello, abbiamo fatto pesca grossa oggi!” esclamò uno dei due

Davvero! Guzman sarà fiero di noi quando gli porteremo questo bottino” rispose l'altro

Ehi voi, ridateci la nostra roba!” esclamò il ragazzo estraendo una pokéball dalla tasca

 

Eh?! Questo moccioso vuole rogne? Smamma piccoletto” esclamò uno dei due

 

Il ragazzo lanciò la pokéball in aria ed uscì un Pikipek, pokémon che Ren non aveva mai visto

 

Quindi non vuoi sentire ragioni eh? Bene, allora che lotta sia!” esclamò quello che aveva la borsetta della ragazza, che lanciò in aria la sua pokéball dalla quale uscì un Ariados.

 

Appena Ariados apparve, il volto del ragazzo impallidì di colpo. Cominciò a balbettare qualcosa senza senso, richiamò Pikipek e scappò a gambe levate urlando.

 

CODARDO CHE NON SEI ALTRO RITORNA QUA!” urlò la ragazza

 

gne gne, mammoletta, mammoletta!” ridacchiarono in coro i due rapinatori.

 

Ren allora decise di intervenire. Si sistemò lo zaino sulle spalle e si avviò verso di loro

 

Voi due!”

 

I due ladri e la ragazza si voltarono verso di lui

 

Eh? E tu chi sei? Non sembri un aloliano” iniziò uno dei due rapinatori.

 

Ridate immediatamente alla ragazza quello che avete rubato” sentenziò Ren

 

I due ladri iniziarono a ridere a crepapelle

 

Ma non farmi il piacere. Vuoi indietro quello che abbiamo preso? Vieni a prendertelo allora” esclamò il proprietario dell'Ariados, che si mise davanti a Ren

 

Talonflame, tocca a te” e Talonflame emise un verso compiaciuto e di sfida.

 

I due pokémon erano ora uno davanti all'altro

 

Il tuo Ariados sembra irrequieto. Bene, allora agirò io. Talonflame, Baldeali!”

 

Talonflame eseguì, buttandosi di colpo contro l'Ariados nemico. Il pokémon avversario subì il colpo, ma resistette.

 

Dannazione, sei veloce. E' ora di rallentarti un po'! Ariados, Milebave!”

 

Ariados eseguì, sputando dalla bocca migliaia di piccoli fili che cominciarono ad avvolgere Talonflame

 

Talonflame, usa lanciafiamme per liberarti da Milebave!”

 

Anche stavolta Talonflame eseguì, liberandosi dai fili

 

Cosa?!” esclamò il rapinatore

 

E' ora di chiuderla qua. Non avresti dovuto usare un tipo Coleottero contro un tipo Fuoco-Volante. Talonflame, Fiammobomba!”

 

Talonflame anche questa volta eseguì, bruciando Ariados fino a mandarlo KO

 

E andiamo!” esclamò Ren

 

Cosa?! Yo, questo moccioso mena! Ridiamogli queste stupide borse, tanto non ci servono, vero fratello?”

Esattamente, non ci servono delle stupide borse”

 

I due rapinatori lanciarono per terra la refurtiva e corsero via

Ren, prese la borsa della ragazza e gliela porse

 

Penso che questa sia tua”

 

Dio mio, grazie mille” ringraziò lei “quel fifone del mio ragazzo è indescrivibile, oltreché testardo”

 

Diciamo che non è la persona più coraggiosa che ci sia”

 

Avesse un minimo di coraggio perlomeno. Appena vede qualcosa che lo terrorizza, fugge a gambe levate come un bambino di 5 anni. Comunque, non ti ho ancora chiesto come ti chiami”

 

Il mio nome è Ren, piacere di conoscerti...”

 

Oh giusto” ridacchiò lei sistemandosi i capelli dietro l'orecchio “Io sono Giorgia”

 

Mentre i due ragazzi parlavano, da dietro di loro si sentirono delle mani applaudire lentamente e una voce familiare cominciò a parlare

 

Notevole, davvero notevole”

 

Professor Kukui!” esclamarono Ren e Giorgia, andandogli incontro

 

Finalmente sei arrivato Ren. Benvenuto ad Alola”

 

Aspetta, non sei un aloliano?” chiese Giorgia

 

No, vengo da Austropoli, nella regione di Unima” spiegò Ren

 

Ora si spiegano molte cose. Ti hanno detto come ci si saluta da queste parti?” ridacchiò di nuovo lei, chiedendo

 

No, non lo so. Come si fa?”

 

Basta dire 'Alola!', muovendo le braccia così” spiegò Giorgia

 

'Alola', ok. Credo di potermelo ricordare la prossima volta che incontrerò qualcuno con cui fare amicizia” sorrise lui

 

Il professore riprese a parlare

 

Ho visto tua madre uscire dal municipio prima. Ha detto che aveva finito di firmare le carte per il cambio di residenza e che ti aspettava nella nuova casa. E' nella periferia della città ed è molto vicina al mio laboratorio. Se vuoi ti posso accompagnare, visto che facciamo la stessa strada” spiegò

 

Sarebbe magnifico” esclamò Ren con gli occhi pieni di entusiasmo

 

Beh, allora andiamo!” disse il professore, incamminandosi

 

Allora, ci vediamo in giro?” disse Ren a Giorgia

 

Sicuramente, Ren. Alla prossima!”

 

E i due ragazzi si separarono, ritornando alle loro case. La loro incredibile avventura sarebbe cominciata a breve.

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CAPITOLO 3: I PRIMI PASSI

 

 

Mentre Kukui e Ren passeggiavano per Hau'Oli, dirigendosi verso la periferia, passarono accanto al lungomare della città, costeggiato da Hotel, condomini, ristoranti e negozietti di souvenir vari per i turisti. Svoltarono a destra e si allontanarono dalla città, arrivando alla periferia. Lungo la strada, videro la Scuola per Allenatori e un Centro Pokémon

 

Qui è dove ogni tanto insegno” sentenziò Kukui

 

Lei insegna?” chiese Ren

 

Più o meno. Quando non ho nulla da fare gli insegnanti mi chiamano per fare delle lezioni sui tipi ai bambini più piccoli” spiegò lui

 

Beh un nobile intento insomma”

 

Decisamente” concluse lui, sorridendo.

 

Si fermarono davanti ad una graziosa casetta di legno azzurra, con il tetto nero e circondata da uno steccato marrone.

 

Beh, questa è la tua fermata. Ti auguro il meglio per questa tuo soggiorno qui ad Alola”

 

Grazie mille professore. Buona serata!” salutò Ren entrando in casa

 

Il professore salutò con la mano e sorridendo, scuotendo la testa e imboccando il sentiero che conduceva al suo laboratorio.

Entrando nella casa, Ren rimase a bocca aperta. Il salotto e la cucina erano in una unica grande stanza, al centro della quale c'era un tavolo con sopra delle buste della spesa e delle bacche. Sopra il tavolo accanto alle bacche c'era anche il Meowth della mamma, che stava riposando. Ren gli fece una carezza sulla testa. Meowth sorrise nel sonno. In quel momento arrivò anche la mamma, con i capelli legati in una fascia e con il volto leggermente sudato.

Ecco il mio tesoro” disse lei andando ad abbracciarlo “hai visto che bella casa? Siamo anche ad un passo dal mare”

 

Davvero. E' semplicemente stupenda” esclamò Ren

 

La tua stanza è quella alla destra del mobile del televisore” indicò la mamma

 

ok, vado a vedere com'è”

 

Ho messo apposto anche alcune delle tue cose in giro per la stanza. La tua console, il tuo appendiabiti, il cuscino Munchlax, il mappamondo e la guida che ti ha lasciato papà”

 

D'accordo mamma, a dopo!”

 

Ren si diresse rapidamente nella sua nuova camera. Le pareti erano verdi e marroncine, e la finestra dava su uno splendido prato. Alcune cose erano ancora dentro gli scatoloni, ma Ren non diede troppo peso alla cosa. Posò lo zaino per terra, appoggiò il cappello sull'appendiabiti, si stese sul letto e improvvisamente gli occhi gli si fecero pesanti. Crollò a dormire dopo poco.

La mamma entrò nella stanza per vedere come stava, lo vide dormire e spense le luci e chiuse la porta sorridendo. La notte passò tranquilla e il giorno dopo il sole splendeva radioso su tutta la regione, illuminando ogni centimetro di terra. La madre stava osservando il panorama dal piccolo balconcino che dava sul giardino insieme a Meowth.

 

Ahhh, che bello il sole di Alola, sembra non possa tramontare mai!” disse lei inspirando a pieni polmoni “Beh, ci resta ancora da fare una cosa prima, svuotare gli scatoloni. Meowth, vai a svegliare Ren”

 

Meowth emise un verso e andò nella stanza di Ren, svegliandolo. Ren gli accarezzò la testa e si vestì. Uscendo dalla stanza abbracciò la mamma.

 

Ecco il mio tesoro, stavi dormendo come uno snorlax. Sei pronto per la tua avventura?” chiese lei

Si sono prontissimo mamma, anche se sto dormendo in piedi”

 

Dai su, che ti divertirai un mondo. Sul tavolo ti ho lasciato anche la paghetta. Spendila come vuoi tu”

 

D'accordo mamma, ci vediamo!” disse Ren uscendo dalla porta correndo.

 

Scese dal portico e si diresse a destra, correndo lungo una strada costeggiata da alberi e dove il vento tirava abbastanza forte. Correndo correndo arrivò davanti ad un arco di legno con dei piccoli disegni sopra

 

Beh, a quanto pare mi hai preceduto” disse da dietro di lui una voce familiare

 

Professore, ma lei è onnipresente?” chiese Ren scherzando

 

Eh, mi sa di si” rise lui “Giorgia dovrebbe essere già al villaggio di Lili, andiamo”

 

Ren salì delle scale di legno e si trovò davanti un piccolo villaggio stile tropicale, pieno di casette di legno graziose. Lungo la strada principale c'era Giorgia che giocherellava con i suoi capelli all'ombra di una palma

 

Ehi!”

 

Giorgia si voltò e si alzò andandogli incontro

 

Ehi Ren, buongiorno!”

 

Buongiorno a te. Dormito bene?”

 

si dai, a parte l'umidità sono stata bene”

 

Dietro di loro, il professor Kukui si guardava intorno pensieroso, toccandosi il pizzetto

 

Tutto ok professore?” chiese Giorgia

 

Mh...non c'è, eppure mi aveva detto che ci saremmo visti qui a Lili” disse lui sovrappensiero

 

Professore?” chiese di nuovo Giorgia

 

Il professore prestò ascolto a Giorgia


“Uh? Ah si, scusami. Ero sovrappensiero. Dovevamo incontrare il Kahuna qui ma c'è calma piatta” disse il professore

 

Il Kahu-che?” chiese Ren

 

Il Kahuna, colui che viene scelto dal Pokémon Protettore. E' l'allenatore più forte dell'isola” spiegò Giorgia

 

Il professore continuava a guardarsi intorno

 

Forse è andato al tempio dedicato al Pokémon Protettore...” si rivolse a Ren e Giorgia “Ehi ragazzi, che ne dite se andate a vedere se c'è? Per il tempio basta seguire il Sentiero Mahalo. E' appena qua dietro, non potete sbagliare”

 

Ren e Giorgia si guardarono e annuirono, dirigendosi verso il Sentiero Mahalo. Il sentiero era una strada sterrata in salita, che andava a zig-zag ed era costeggiata da alberi. Oltre ad alcuni pokémon, Ren e Giorgia notarono una ragazza vestita tutta di bianco e dai capelli color biondo platino che aveva con sé un borsone molto grande di tela grigia e nera, sui cui lati vi erano delle pokéball disegnate. La borsa si muoveva animatamente, come se ci fosse qualcosa o qualcuno dentro. Ren e Giorgia si nascosero e la sentirono bisbigliare alla borsa

 

Si si ho capito, non essere così irrequieto. Non posso permettermi che qualcuno ti veda. Pazienta ancora un po'” e riprese a camminare.

 

Anche Ren e Giorgia continuarono ad andare lungo al sentiero, arrivando alla fine di quest'ultimo. Il sentiero terminava con un promontorio accanto ad una cascata. Davanti alla cascata c'era un ponte di legno non proprio in condizioni perfette. La ragazza dai capelli platinati aprì la borsa e ne uscì un pokémon color viola e fucsia con delle protuberanze a forma di nuvola come braccia. A dire il vero, quel pokémon sembrava una piccola nuvola. Il pokémon misterioso volò verso il ponte tutto felice ma venne attaccato da tre Spearow, che iniziarono a volteggiargli intorno e ogni tanto beccandolo. Ren senza pensarci si lanciò verso la ragazza, mentre Giorgia tentò invano di trattenerlo

 

Ciao...tutto ok?” chiese Ren alla ragazza misteriosa

 

La ragazza sussultò per la sorpresa e si girò, vedendo Ren

 

Io..io...” balbettò lei “Devi aiutarlo, salva Nebulino!” disse lei infine indicando quel pokémon

 

Quel pokémon si chiama Nebulino?” chiese Giorgia uscendo dal nascondiglio

 

E' indifeso e non conosce mosse. Vorrei aiutarlo ma non sono un'allenatrice, devi aiutarmi per favore!” supplicò lei quasi con le lacrime agli occhi

 

Ren annuì e corse verso quel pokémon, stando attento a non farsi male sul ponte di legno, tanto era malmesso. Ren si mise sopra il pokémon della ragazza, cercando di prenderlo tra le braccia e correre via, ma gli Speraow erano molto aggressivi e Ren decise di non alzarsi e fare di tutto per proteggerlo. Il pokémon allora in un lampo di luce blu generò un'onda d'urto per allontanare gli Speraow, provocando però il crollo del ponte.

La ragazza e Giorgia fissarono la scena esterrefatte, mentre Ren strinse a sé quel pokémon

 

bel modo di porre fine alla mia vita. Almeno ho vissuto 11 anni di vita pieni” pensò

Ma dal cielo piombò in mezzo a dei fulmini un pokémon giallo che lo raccolse prima che toccasse terra e lo riportò sul promontorio, accanto alle due ragazze. Questo pokémon aveva il corpo nero e un becco e cresta arancioni. Sulle braccia aveva due protuberanze enormi anch'esse gialle, ma con disegni tribali sopra.

 

kokokooo” emise quel pokémon prima di volare via seguito da innumerevoli scintille elettriche.

 

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