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[PETER PAN]: L'Isola di Pensieri e Parole


-PeterPan-

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Ciaoss

Partiamo col dire che odio i racconti formati da sole riflessioni. 

Per me il pensiero dell'autore va abilmente nascosto dietro ad una vicenda, le frasi chiave che lo svelano vanno limitate.

Racconti di questo tipo mi annoiano e so per esperienza che vengono brevi, potrebbero essere riassunti in una poesia con una forma migliore 

Ma questi son gusti, si può essere d'accordo o meno

Lasciando perdere, dunque, le mie paranoie, diciamo qualcosa su questi due testi.

Nel primo: l'uso del tu impersonale si sposa alla perfezione con il carattere sentenzioso del racconto. Le riflessioni diventano universalmente valide, permettendo al contempo anche l'immedesimazione del lettore.

Sei tu che apostrofi te stesso come chiunque lo legga.

Il tono in entrambi i brani è dolce e soave, sia per le parole usate che per le immagini evocate. Mi hai fatto venire il diabete. 

La forma è perfetta, non capisco bene il livello dello stile: vuole essere sublime e aulico? Non mi è chiaro.

Il contenuto non mi entusiasma molto, 

sono concetti già visti, trattati da scrittori precedenti nella stessa maniera: la reazione di fronte all'amata, l'amore come sofferenza, l'illusione della felicità.

Sviluppi comunque un discorso molto coerente, dall'inizio alla fine, senza ripeterti, da questo punto di vista è un bellissimo testo.

Il secondo brano: l'idea che c'è dietro è molto originale e ben studiata, bravo.

Paragoni la vita di un uomo a quella di una nuvola. E questo ti serve per ribadire l'inconsistenza del nostro essere con l'ultima frase, l'illusorietà di tutto ciò che siamo, o meglio, crediamo di essere. Io ci ho visto (o meglio, ci ho voluto vedere) questo, anche se non credo fosse tua intenzione comunicare ciò, dal momento che ne parli solo nell'ultima frase. Che è, appunto, quella che più mi ha colpito. Tutte le similitudini precedenti non riesco ad apprezzarle se non in relazione a tale riflessione. Mi sembrano troppo bizzarre. E superficiali, se concluse in se stesse. Artisticamente belle, ma non abbastanza forti. 

Non so se ho detto tutto, magari in seguito aggiungerò qualcosa

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On 3/1/2016 at 00:56, Jambojet. ha scritto:

 

 

Grazie mille dei complimenti e delle critiche. 

Ad ogni modo ci tengo a precisare che non scrivo con queste riflessioni non le ho scritte con lo scopo di attirare un lettore. Sono semplici riflessioni che ho scritto in stati emotivi particolari. 

Non mi interessava fare qualcosa di originale. Si tratta di cose trite ritrite come gai detto tu, giá viste, ma per me sono cose nuove. Si tratta di sensazioni mai provate prima e mi sono limitato a trascriverle.

La scrittura è sempre stato uno sfogo per me, un modo per svuotare la mente, per sentirmi piú leggero.

Ho intenzione di scrivere anche dei libri in futuro (probabilmente fantasy), ma al momento mi va benissimo limitarmi a semplici riflessioni.

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I SILENZIOSI RIMBOMBI DEL CUORE 

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Fugaci attimi con te che non ti accorgi dei miei silenzi bisognosi di essere colmati dal tintinnio di carezzevoli parole.

I miei occhi, in cui sguazzano caoticamente sentimenti disparati, si fanno schivi per paura di incrociare i tuoi e di essere interpretati.

La paura, grande muraglia tra noi, mi impedisce di essere sincero e finisco col dire l'opposto di ciò che penso davvero.

Vorrei farti capire quanto sei speciale e invece taccio... mi abbandono a letture per non pensarti, per non cercarti... Ma il cuore si oppone e inizia a farsi sentire nel suo reboante battito. Mi spinge a te e mi fa sentire così debole... Non posso oppormi, ma neanche espormi.

 

Se solo tu capissi...

Non capirai.

 

I sorrisi celano in realtà lacrime, ma tu non devi notarle. Ho promesso di renderti felice e così farò...

 

Se solo tu sapessi...

Non lo saprai.

 

Non ti avrò mai accanto, è così, e allora ti osserverò da lontano sperando di vederti con qualcuno che ti merita più di me e saprà darti ciò che io non sono stato in grado di donarti. 

Ti amerò, eccome se ti amerò, ma in silenzio...

I miei occhi guarderanno in basso, ma la mia mano sarà tesa verso di te e ogni volta che avrai bisogno di me io ci sarò. Non ti lascerò mai.

 

Se solo tu mi amassi...

Non mi amerai.

 

~Peter Pan

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On 16/12/2013 at 21:13, Peter_Pan ha scritto:
__________________________________________________________________________________
 

Come nuvole...

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Soffici vapori di delicata inconsistenza. Mutevoli compagne di chi impavidi sognatori. Le nuvole racchiudono una parte di noi, delle nostre emozioni, dei nostri desideri. Nei pallidi fiabeschi colori che l'alba dona loro si racchiudono i nostri primi sospiri del giorno, i nostri primi pensieri e le nostre speranze per la giornata che si appresta ad iniziare. Il tramonto, invece, le infiamma di sfumature accese, violente e in esse si rispecchia il carico di fatiche e sensazioni che si sono accumulate nel corso del giorno. Ma il divampare di quelle fiamme lascia presto spazio al silenzio della notte. Le nuvole si nascondono timidamente tra l'oscurità di quel mare calmo e lasciano spazio ad una candida ninna nanna che lascia dissolvere anche noi nell'ombra di un sogno.

In quei nembi, però, si consumano anche le nostre tristezze. Il loro pianto è inarrestabile proprio come il nostro, ma destinato ad essere sovrastato dal sorriso di nuovi cirri. 

A chi non è mai capitato di innalzare gli occhi verso il cielo, fissare le nuvole e rivedere in esse un una torta, un pallone, gli occhi dell'amico, il volto di un angelo, il sorriso della persona amata e così via? 

La verità è che nella nostra pesantezza siamo in grado di innalzarci verso l'alto e di fonderci panicamente con quelle soffici pennellate di colore che sfiorano in una morbida carezza il cielo.

La verità è che noi siamo uomini di fumo, soffici vapori di delicata inconsistenza. 

(Potrei aver scritto un mare di sciocchezze dato che sono in fase pre febbre, ma al contempo mi sentivo ispirato e ho voluto sfruttare i minuti di pausa che avevo per scrivere).

~Peter Pan~

 

...Work in progress...

 

Bellissime parole..*_* grazie per averle condivise con noi ^^

a chi non capita di fissare il cielo e le nuvole e rivedere le cose che ci sono più care? Spesso mi fermo a vedere il sole al tramonto che tinge le nuvole di rosso e mi fermo a pensare a quanto ho fatto durante il giorno..e a quanto c'è ancora da fare e ,  a volte,  mi ci perdo nei pensieri.

Noi uomini siamo di fumo..le nostre esistenze lo sono. cosi come tante nostre certezze..sta a noi cercare di concretizzare ciò che riteniamo rispecchi le nostre volontà e i nostri desideri.

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